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21:36 Mattitude [Tavolo 8] è seduto sulla sedia più vicina alla finestra ed alla parete ed ha una postura frontale

rispetto alla porta d'ingresso, dando così le spalle alle finestre e lasciando che il mantello rosso scuro dalle
insegne scorpioniche ondeggi al soffiare del vento insieme ad alcune ciocche di capelli, che accarezzano i grossi
spallacci in ferro battuto dalle sembianze di teste di leone. Il busto è eretto all'interno del pettorale nero in cuoio
borchiato bardato d'oro, appoggiandolo sullo schienale della sedia e restando fermo là, in quella posizione
abbastanza comoda. Le grosse gambe sono leggermente divaricate sotto il gonnello da guerra in cuoio borchiato ,
con la gamba sinistra che si muove nervosamente su e giù e facendo involontariamente sbattere il tacco dello
stivale sul pavimento dell'osteria. Il braccio destro è appoggiato sul tavolo innanzi a se mentre il braccio sinistro
penzola lungo il fianco corrispondente, toccando di volta in volta l'impugnatura della spada bastarda, sempre
riposta nel suo fodero al fianco sinistro.

21:42 Libery [ Tavolo 8 ] invece di essere seduta a quel tavolo sosta ancora in piedi alle spalle di una delle sedie

opposte a quelle del mannaro. La mano destra è poggiata sopra l'impugnatura di quella lama che giace immota
contro il fianco e la gamba della donna, il capo appena ruotato all'ingresso dell'osteria. I capelli in parte sciolti e
in parte intrecciati incorniciano quel volto affilato, dalla carnagione olivastra e puntellato di lentiggini. Un
completo di pelle brunita, il tutto sormontato da un semplice manto grigio. LA fronte marchiata si corruga appena
prima di spostare lo sguardo sul mannaro. Inspira, il petto si solleva e il corpetto si tende in quel movimento
21:43 Mattitude [Tavolo 8] Di tutte le cose che potevate fà, figlia mia, proprio

scadonsacrata? {Scuote il capo in un lento cenno del capo alle proprie parole, lasciando
ricadere alcune ciocche di capelli bianchi davanti al volto barbuto e scoprendo così la fronte
stempiata dov'è marchiata la mezzaluna nera di Simeht, sfoggiandola con involontario
orogoglio.} Cioèddico, io capisco che sòn stato Re per molti anni...facendo cose impensabili
eh...{Sofferma la propria attenzione su Libery, dilatando del tutto le narici ed iniziando così ad
annusare con cura l'aria, ingrossando il già grosso ventre all'interno del pettorale ed aprendo il
petto volontariamente nel tentativo, inutile, di farsi più grosso agli occhi della figlia.}...ma sò
anche scorpione dai tempi di Maniakesh...più di dieci anni ormai eh!! {Il tono di voce è alto
nonostante l'osteria sia deserta, quasi urlando verso la donna e continuando a sbattere
nervosamente il piede sul pavimento del luogo, sempre nervoso.}
21:45 Desyderia [Ingresso] si porta fra i capelli il profumo del Levante e la polvere di una lunga cavalcata. Ciò

nonostante la femmina che si staglia contro l'ingresso è una di quelle che non si può fare a meno di notare e poco
importa che lei lo voglia o meno. Sarà che è piuttosto alta per essere una donna, saranno quei capelli sparsi color
del fuoco e ribelli come le fiamme più vive. Saranno gli occhi, oblunghi e dorati, che mangiano tutto ciò su cui si
posano senza mai chiedere permesso. O forse è più semplicemente la maschera, una colombina rossa che spiove
sulla punta del naso e si allaccia dietro la nuca con un nastro di seta cremisi. Pelle a vestirla, pelle scura, in una
tuta che fascia la figura più aggraziata che muscolosa senza falsi pudori, ma mai in modo volgare. Non ha gioielli,
nè accessori a parte quella maschera e l'unico vezzo che le si può attribuire è un deciso profumo di melagrana.
Entra, ma resta nei pressi della porta e lo sguardo si appropria in bocconi di tutto ciò che la circonda, prima di
rilassarsi e procedere senza indugio verso il tavolo di MATTITUDE.
21:49 Libery [ Tavolo 8 ] { serra le labbra e socchiude appena gli occhi lasciando spazio alle

sue parole.La mano sinistra dal fianco scivola sullo schienale della sedia di fronte a lei. Le
labbra si increspano appena sollevandosi in quel mezzo sorriso prima di tornare ad
osservarlo } Credete che alzare la voce faccia cambiare qualcosa? { la fronte marchiata si
corruga appena prima di stringere il legno della sedia con la mancina } Siete scorpione da più
di dieci anni è vero, così come per altrettanti anni mi avete cresciuto sotto un Vessillo che è
diventato parte di me, come altrettanti anni siete scomparso dalla mia vita { interrompe le
parole scivolando nel silenzio totale al rumore dei passi di Desyderia alle sue spalle. Offre il
viso e lo sguardo a lei squadrandola in un lungo silenzio dalla testa ai piedi. Non un muscolo si
muove inquel viso che lascia spazio solo ad una maschera priva di emozioni }
21:53 Mattitude [Tavolo 8] Mmh, ed ecco che ndò sono io si popola il mondo intero. {Gira

leggermente il capo verso sinistra una volta che l'odore di Desyderia si fa più forte,
soffermando così la propria attenzione sulla donna ed increspando le rosee labbra in un sorriso
a denti scoperti, mostrandoli fieramente alle due.} Figlia, vabbeneproprio che sòn sulla via
dell'invecchiare eh...ma mica sono così decrepito da passare così tanti anni a fare così tante
cose, ecchescrad! {Inarca il sopracciglio sinistro in risposta a Libery, scuotendo nuovamente il
capo in un cenno di negazione e sospirando poco dopo, mischiando l'esalazione dell'aria ad un
breve ma forte ringhio gutturale, emanato a pieni polmoni.} Ora èmmeglio se non ci si pensa e
salutiamo la nostra nuova ospite, chennon vorrei che iniziate a parlare di scradssoluzione e
rendenzioni dopo aver bevuto! {La gamba sinistra si ferma del tutto, piantanto entrambe le
suole degli stivali sul pavimento dell'osteria e contraendo i muscoli delle gambe nel prepararsi
ad alzarsi in piedi, restando tuttavia ancora seduto.}
21:55 Farrah [scale] si lascia annunciare dal rintocco leggero degli stivali sulle scale che dal piano superiore

conducono alla sala principale dell'Osteria. E' una figuretta minuta, che sembra custodire l'eternità fra le dita,
almeno a giudicare dalla lentezza incommensurabile con cui discende le scale, un gradino dopo l'altro. Indossa un
paio di pantaloni bruni affondati in un paio di stivaletti rossi ed una semplice casacca di lino, probabilmente
troppo grande per lei, visto che lo scollo slacciato le scopre la spalla destra e lo sterno nudo. La folta chioma
castana è lasciata sciolta e libera di inanellarsi morbidamente sulla schiena e le spalle, scivolando sul seno. Non
indossa gioielli, né porta con sé armi, solo un nastrino di raso rosso sangue al collo - nastrino che grida possesso.
21:58 Desyderia [Tavolo8] <L'avanzata verso il Tavolo 8 è lenta, ma inesorabile.

L'espressione della Motacj invece è meno impostata, più spontanea. Sui tratti marcato di un
viso bello in modo del tutto irregolare e anomalo, lo stupore si mischia a una vaga
preoccupazione rendendo più cupo lo sguardo. Uno sguardo d'oro e ambra liquido incorniciato
dai cavi di quella maschera rossa che si appunta sullo Scorpione, scivola su Libery e torna al
mannaro con un deciso piglio interrogativo. Tuttavia non alza la voce, attendendo di essere nei
pressi dei due per espirare un> Sia Arte e Maka le Wakan <che libera la voce roca, ruvida e
torrida come velluto e sabbia bollente. Una voce che non si solleva mai più di tanto, rendendo
al tempo stesso greve e intima ogni frase proferita> Non credo davvero che possa dirmi nulla
che io già non sappia <un esoridio dei suoi, senza preamboli e presentazioni. Tanto che
appena possibile afferra una sedia e dopo averla voltata ci si siede a cavalcioni, con il muso
appoggiato allo schienale> Vostra figlia? Non sapevo ne aveste una <torna a osservare Libery,
le sorride> Eredità ingombrante la vostra, mh? <è tutto ciò che le dedica per adesso, insieme
a un contrarre delicato delle nari in cerca del suo odore>
22:02 Libery [ Tavolo 8 ] { solleva la mano sinsitra verso la fronte e le tempie a

massaggiarle appena } L'educazione è una cosa che ho imparato, non temete che non sono qui
per assoluzioni e redenzioni { sospira riabbassando la mancina di nuovo contro il fianco. Offre
lo sguardo sulla mannara } In Honorem Simehtis { concede quelle parole prima di limitarsi a
seguire i movimenti fino a quando non va a sedersi. Inarca appena il sopracciglio destro prima
di scuotere il capo } La saccenza e l'arroganza di saper già tutto non porta all'evoluzione della
persona { fa da eco a quelle parole prima di sollevare lo sguardo su MATTITUDE } A quanto
pare tenete ben nascosta la vostra erede, Padre { le labbra si increspano appena in quel
sorriso tirato dove si tendono appena quei tre graffi cicatrizzati sulla guancia sinistra }
22:04 Mattitude [Tavolo 8] Elegos e Maka le Wakan avvoi signorinè, un piacere vedervi

n'altra volta! {Mantiene le grosse gambe contratte e la gamba sinistra più avanzata rispetto
alla gamba destra, ottenendo così un maggiore equilibrio una volta che da un secco colpo di
reni, riuscendo così ad alzarsi in piedi con poca eleganza e facendo sbattere il retro degli stivali
contro la sedia in legno per sbaglio, spostandola all'indietro e provocando un secco rumore.}
Ho due figlie, una era nei draghi neri e cattivicattivi ma ora è "in vacanza" e la mia lyb
adorata! {Alza il braccio destro e lo muove verso l'alto e verso destra nel cercare di appoggiare
la mano sulla spalla sinsitra di Libery che gli sta accanto, senza metterci forza alcuna.} Che
seppur sia un cavaliere di quellolassù, giuro che merita molto eh! {Il volto torna serio una
volta che un nuovo odore inebria le narici ancora dilatate, lasciando tuttavia il canino sinsitro
fuori dalla bocca a mordicchiare il labbro inferiore, nervoso ed alla ricerca della sua fonte.}
22:08 Farrah [interno] <avrà sì e no vent'anni, sebbene la limpidezza dei grandi occhi verdi

e le sue guance di pesca potrebbero indurre a pensare che sia persino più giovane. Si guarda
intorno, continuando ad avanzare lentamente senza soffermarsi nemmeno per un attimo alla
base delle scale, tanto per scrutare sommariamente quelle poche persone che popolano la
sala. Porta con sé odore di fiori di melo, di cuoio, di giovane femmina umana, ma soprattutto,
inspiegabilmente, l'odore inconfondibile di MATTITUDE> Sia Madih. <non alza la voce, che
pare addensarsi come caramello sulle sue labbra piene e distese in un sorrisetto furbo man
mano che si avvicina al tavolo 8 - senza aggiungere altro>
22:13 Desyderia [Tavolo8] Ah per la miseria. Vorrei sapere cosa c'è nelle nebbie di Mot, che

cancella il senso dell'umorismo di tutti i suoi abitanti <esclama, ma con quel timbro basso e
accomodante come una carezza di velluto> Non era arroganza, ma pacato e placido
pragmatismo. In effetti volto più a farvi sentire tranquilla e a vostro agio che altro <rivela
all'indirizzo di Libery piantando con decisione il suo sguardo dorato sul volto della donna> Non
necessito di evolvermi. Non dal vostro punto di vista quantomeno <va a cercare di chiarirle,
prima di sorridere molto più morbidamente a MATTITUDE> UH? Un'altra? Come si chiama?
<in quella posa rilassata e del tutto anticonvenzionale sembra essere del tutto a suo agio,
tanto che in breve inizia anche a dondolare un po'> Come state comunque? E' da quella sera in
Bottega che non mi trovavo più il vostro muso in giro. E dopo un po' lo sapete che mi manca,
no? <la familiarità che elargisce al mannaro è una cusiosa miscela di spudorata mancanza di
timore e rispetto per le convenzioni e genuino affetto> tra l'altro a breve sarei venuta a
cercarvi al Campo, che ho da chiedervi una cosa <si interrompe solo nel catturare l'odore di
Farrah, voltandosi a cercare le fattezze della nuova arrivata, con un'espressione curiosa
stampata sul viso a riprova che quell'odore lei lo ha sentito e riconosciuto pure> Sia Arte

22:20 Libery [ Tavolo 8 ] { si limita a evitare quel contatto spostando il piede destro e

sfilando appena distanziandosi così dal Mannaro. Il capo ruota a favore di Farrah che si
approssima a loro. Ne segue le movenze prima di rialzare lo sguardo su MATTITUDE } Più che
tranquilla e a mio agio, non temete, ribadisco che non sono qui a fare proselitsmi o altro
{ concede a desyderia cercandola con la coda dell'occhio prima di dedicare attenzione al
Mannaro } Matt, sapete che ogni decisione comporta una scelta. Non vi trattengo oltre, volevo
congedarmi da voi, il mio sentiero è ben lontano da queste terre, da voi. Chiamatelo addio
affinchè io possa votarmi al mio sentiero { non vi è rabbia nel tono di voce. Piatto, calmo,
indietreggia di un altro passo } Permettete { il capo si piega appena in cenno composto, la
mano destra ancora poggiata inerme sull'impugnatura della lama }
22:22 Mattitude [Tavolo 8] Eccolallà la Farrah inguerrierata evvestita da mattitudina!

{China leggermente il capo in un cenno di rispetto e saluto verso Farrah, lasciando così
ricadere ancora una volta i lunghi capelli sul volto barbuto ed altri sui due grossi spallacci in
ferro, incastrandosi nelle insenature lavorate, soffermando sulla giovane donna il proprio
sguardo ed abbassando le palpebre nel cercare di vedere meglio nella semi-oscurità del
luogo.} L'altra figlia si chiama Kairin, figlia di Gaia comeapapà eccomera anche Lyberina
mia...penso fosse quello che chiamano Sobbillatore, ma iè possibile che sbaglio eh. {Fa
spallucce, provocando un ennessimo e sordo clangore metallico non appena i grossi spallacci in
ferro battuto sbattono sulle spalle, coperte soltanto da una veste di seta di colore rosso scuro,
posta a riscaldare il corpo sotto l'armatura.} Ma chiedetemi tutto, sorella felinosa...vediamo
cheppuoffàare sto vecchio guerriero. {Alle parole di Libery ritrae il braccio destro, lasciando
dunque ricadere lungo il fianco corrispondente come privo di vita, limitandosi a rispondere con
un tono di voce lieve, quasi surrurrato.} Perfetto Lyb, sia Elegos allora.
22:29 Farrah [interno] <non accenna a dire altro man mano che si avvicina a loro, sebbene

possa cogliere qualche brandello di discorso proveniente da quel tavolo tanto bizzarramente
assortito. E' per questo forse che s'acciglia appena, socchiudendo gli occhi chiari sulla nuca di
MATTITUDE> ... <il licaone la priva di qualsiasi effetto-sorpresa, voluto o meno, lasciandola a
bocca aperta prima di strapparle una risatina leggera, che le lascia un sorriso persistente sulle
labbra ben disegnate. Non gli risponde subito, ma si concede di osservarli tutti e tre -
Desyderia e l'espressione curiosa sui suoi lineamenti sfrontati, Libery e la sua risolutezza
marziale, sino a soffermarsi sul profilo di MATTITUDE, sulla cui spalla prova a posare la mano
sinistra, troppo vicino al collo per essere un tocco amichevole> Spero di non disturbare. Non
vorrei mai che ve ne andaste a causa mia. <è proprio a Libery che si rivolge, con il tono più
pacato e cordiale che si possa immaginare, in un soffio> Un Sobillatore, ho capito bene..?
<bisbiglia a Mattitude, più curiosa che altro>
22:34 Desyderia [Tavolo8] <Solleva blandamente lo sguardo incontrando ovviamente il

soffitto e non il cielo ambito, ma l'eloquenza del gesto resta invariata> Credo che dovreste
imparare a riconoscere la gentilezza quando la incontrate. <le consiglia, il tono sempre basso,
pacato. Non ha di molti altri mannari i modi bruschi o rozzi, al contrario, è intrisa dell'eleganza
del felino, di quella sua sfacciata apparente noncuranza e pigrizia che troppo spesso viene
scambiata per apatia. Una creatura complessa, che si cela involontariamente in un involucro
seducente e innocuo> credevo che la Missione dei Consacrati fosse invece assai più vicino a
queste Terre che a quelle di Dio. <la domanda, quanto meno non è affatto polemica, e il tono
di profondo rispetto che assume nel parlare di Dio e Missione dovrebbe forse avere più
successo dei suoi precedenti tentativi di far capire a Libery con chi ha a che fare> Comunque
<ammutolisce durante il commiato dei due, limitandosi ad affilare uno sguardo colmo di
empatia sul mannaro al quale concede però il pudore delle proprie emozioni> Vi ricordate che
vi ho parlato di quando, sotto lo Scarlatto Elrohiri, ero ospite quasi fissa degli Scorpioni, come
Bardo ? <chiede, riversando ancora una volta su Farrah sul finire lo sguardo> Non
dimentichiamo mai un odore. Tanto più se lo conosciamo a fondo <le rivela con un sorriso tinto
di malizia>
22:39 Libery [ Tavolo 8 ] { torna ad osservare MATTITUDE } Come immaginavo { sussurra

quelle uniche due parole. Il petto si solleva in quel respiro profondo, il labbro inferiore appena
catturato tra i denti prima di tornare a parlare. Lo sguardo scivola su Farrah in quel tocco,
quasi un ringhio a macchiare quelle parole che allontana in un colpo di tosse prima di parlare}
Non preoccupate che le motivazioni che mi portano ad andarmene sono numerose…{ da Farrah
lo sguardo si sposta di nuovo su Desyderia } Le mie parole sono molto più sottili e il nostro
MATTITUDE le ha ben comprese, vero? { da desyderia lo sguardo scivola di nuovo sul
mannaro } In Honorem Simehtis { il busto si piega appena prima di congedarsi del tutto e
muoversi a ritroso prima di prendere il passo verso l’ingresso e allontanarsi successivamente }
22:43 Mattitude [Tavolo 8] E...elgos Farrah, vedo che vi siete svegliata. {Cerca di

mantenere il volto serio una volta che sente il tocco della donna, irrigidendo la schiena
all'interno del pettorale nero in cuoio borchiato ed andando così ad assumere una postura
eretta e fiera, quasi militare se non fosse per il busto, sempre gonfio e fiero all'interno del
pettorale nel cercare di sembrare più grosso allo sguardo delle tre donne, da licaone alpha.} Si
sorella, ricordo bene quando me l'avevate detto...e sentire il nome di Elrohiri...della mia
discepola preferita, mi fa ancora un pò strano. {Abbassa per un attimo lo sguardo e lo porta
sul pavimento, poco davanti ai propri stivali, per poi rialzarlo nuovamente ed osservando
Desyderia, studiandola dal basso all'alto con fare attento.} Mentre mia figlia si allontana e si
prepara ad una lunga discussione con suo padre, in privato, fate pure la vostra
proprosta...sono curioso. {Il braccio sinistro, libero da ostacoli, si muove verso il basso e verso
sinistra nel cercare di cingere Farrah attorno alla vita, cercando di essere il più delicato
possibile, una volta tanto.}

22:49 Farrah [tavolo8] <presta ascolto a qualunque scambio venga avanzato al di sopra del

tavolo, sebbene badi bene a non intromettersi mai, se non apertamente coinvolta. E' una
presenza discreta, gentile, ma attenta, esattamente come lo sguardo che rovescia prima su
Desyderia, quindi su Libery. Il sorriso s'addolcisce sensibilmente quando l'attenzione si
concentra sulla mannara, anche quando si porta l'avambraccio destro alle narici, per poterlo
annusare sommariamente - o forse finge di farlo> Ah, voi dite..? Io non... non lo sento quasi
più. Eppure ce l'ho sempre addosso. <il sopracciglio sinistro ha un guizzo verso l'alto, ma non
prosegue oltre, per lasciare che i due mannari possano discutere liberamente quando si rivolge
a Libery> Sia Madih... Hi No Lèon \\// <si segna con l'Artiglio di Luce, portando la mano destra
al cuore, proprio nell'attimo in cui il braccio di MATTITUDE la richiama a sé e lei gli si scioglie
contro, lasciando sfilare il braccio sinistro dietro la nuca per accarezzargli i capelli candidi>
...Sì, c'è voluto un po'. Ed ho pure fame. <gli sussurra appena>
22:57 Desyderia [Tavolo8] <Sfiora a più riprese la maschera in modo pensoso, ma rinuncia

a qualunque interazione verso Libery che non sia un doveroso quanto piatto> Sia Arte <ad
accompagnarla all'uscita> Suppongo abbia preso la spiccata simpatia dalla madre mh? <andrà
a chiedere a voce bassa e solo una volta che l'altra sarà uscita> Ad ogni modo <rifiuta
categoricamente di infilarsi nel vespaio di una situazione familiare evidentemente difficile.
Smette di dondolare in quel modo indolente e raddrizza la schiena osservando MATTITUDE e
per riflesso anche Farrah e i gesti che si scambiano i due. Niente che possa minimamente
scalfirla o scandalizzarla, del resto> Ebbene <scivolano le mani sulle cosce rivestite di pelle in
una grattatina pigra al limite del pretenzioso. Ma lo sguardo, oro fuso e bollente, resta
magneticamente fisso sullo Scorpione> ci stiamo riorganizzando affinchè le vecchie tradizioni
delle Cantorie non vadano perdute nonostante il nuovo corso che ha visto la fusione fra Bardi
Musicanti e Attori <i Mecenati proprionon ce la fa a inserirli nel contesto, antico sdegno il suo>
Come fu, vorrei tornasse a essere. Per questo ho chiesto di potermi proporre a coloro per cui
già in passato ho versato inchiostro e Poesia. Voi Scorpioni,e <allunga uno sguardo verso la
porta da cui Libery è uscita> i Consacrati. Forse anche i Signori dei Cieli di Tenebra <lo
sguardo a quel punto scivola su Farrah> Senza nulla togliere ai Vostri Nobili Compagni
ovviamente, si tratta solo di inclinazioni personali,diciamo.
23:01 Mattitude [Tavolo 8] Sopra ho lasciato qualcosa da mangiare, chessia mai che

qualcuno si sveglia ennon mangia oh! {Alza il braccio destro e piega di poco il gomito
corrispondente, facendo sbattere più volte il palmo della mano destra sul pettorale in cuoio
borchiato all'altezza del ventre, sbattendo la mano con fare orgoglioso e provocando
volontariamente un rumore sordo.} Penso che la vostra idea sia brillante, sorella! {Alza
nuovamente il tono di voce in risposta a Desyderia, girando leggermente il capo verso destra
nell'osservarla nuovamente in volto e lasciando che il labbro superiore si increspi nuovamente,
questa volta in un sorriso quantomeno sincero, mostando così alla donna le due file di piccoli
denti leggermente appuntiti con fare fiero ed orgoglioso.} E' giunta l'ora che i musicanti, bardi
e quant'altro tornino a scraddar...hem, cantare le varie gesta! {Al tocco di farrah, una violenta
scossa di adrenalina fa vibrare l'intero corpo sotto l'armatura, cercando così involontariamente
di stringerla attorno alla vita con maggiore forza.}

23:07 Farrah [tavolo8] Certamente. <sembra rispondere di getto alle scuse discrete che le

vengono rivolte da Desyderia, anche se subito dopo aggiunge> In effetti ora ricordo... ho letto
delle vostre... inclinazioni personali nelle teche pubbliche, in calce al proclama del nuovo
Esarca. <annuisce lentamente alle proprie parole, umettandosi distrattamente le labbra> E'
sempre ardimentoso cantare dei Cieli, che siano di Luce o... di Tenebra. Ritengo semmai che
sia molto più complicato non lasciarsi abbagliare dalla Luce, ma è una scelta vostra, io
ammetto di comprendere poco di... arte. <è sempre a Desyderia che si rivolge, sebbene
accolga molto di buon grado il turbamento in atto in MATTITUDE, che la fa trasalire quando
sbatte letteralmente il pugno sul tavolo, lasciandola per un istante immobile. Subito dopo le
dita sottili e fredde cercheranno di sfioragli la guancia sinistra, accarezzando coi polpastrelli
l'osso della mandibola, oltre la barba> Mangeremo più tardi.
23:14 Desyderia [Tavolo8] <Continua a indagare con sguardi discreti i due che ha di fronte,

le labbra atteggiate a un sorriso e la fronte distesa sotto la maschera bardica d'un rosso vivo.
Rilassata> Di sicuro a voi non succede di saltare qualche pasto <ironizza a quel suo battersi il
ventre, piegando le labbra a un sorriso ironico che non ferisce nessuno> Sì? Siete d'accordo?
<si anima, nell'immediato> Pensate che il vostro Scar... Re <si corregge, in corsa> potrebbe
accettare? Gliene parlerete? <Incalza, prima di aggiungere con una mezza risata> Oh, sarà
anche ora che gli Scorpioni si diano da fare che è un po' che non leggo di voialtri in giro <gli fa
notare, prima di rivolgere un cenno d'assenso a Farrah circa le sue inclinazioni> Ho avuto il
privilegio di cantarli in passato, e quello ancora più grande di essere al cospetto di un Nobile
Signore dei Cieli < le rivel> Vedete, per me il punto è proprio quello, invece. E' necessario farsi
abbagliare. Stupirsi. Sentire. Non c'è Poesia senza emozione, solo meri esercizi di bello stile,
senza sentimento nè passione.
23:17 Mattitude [Tavolo 8] Preparatevi, sorella, poichè ho già tranciato molti nemici e molti

ancora vanno massacrati. {Esce la lingua dalla bocca per qualche secondo, umettando così le
labbra che si stavano seccando e tornando a mordicchiare nervosamente il labbro inferiore una
volta raggiunto il proprio scopo.} Avrete molto da lavorare, ma penso che sia un'ottimo modo
per far tornare i bardi alla grandezza d'un tempo, quando il mio amico Jok ne era a capo o
quando mia sorella MariXe guidava i musicanti. {Sospira nuovamente, ammiccando a Farrah
con un rapido chiudi-apri dell'occhio sinistro non appena la donna gli tocca il volto barbuto,
lasciandola fare.} Ogni persona vive diversamente il percorso verso la propria terra promessa,
che siano tenebre che m'hanno accecato nel passato o la luce, contro sto scrad di Impero e
quei caCalieri neri. {La gamba destra, leggermente indietro rispetto alla sinistra, si muove in
avanti dopo aver smesso di parlare, alzando la suola dello stivale di poco da pavimento
dell'osteria e compiendo un passo in direzione delle scale, iniziando a muoversi in quella
direzione.}

23:23 Farrah [tavolo8] Avete detto bene: un privilegio, mia cara..? <ribatte a Desyderia,

lasciando quindi che quell'interrogativo rimanga ad aleggiare così, a mezz'aria, fra di loro,
prima di tacere e lasciare che sia MATTITUDE a parlare (ed a straparlare, perché no). Quando
il mannaro si alza in piedi lei è lesta nel far scivolare il braccio che ne cingeva le spalle lungo la
schiena, per potergli restare appiccicata senza farsi disarticolare una spalla, accennando a
premere la mano libera contro il suo fianco per sussurrargli qualcosa> ... <inspira
profondamente prima di sospirare e rilassare le spalle, mentre il respiro le trema in gola, quasi
che l'eccitazione di MATTITUDE le avesse trasmesso parte della sua adrenalina - e poco
importa che lo scollo della casacca riveli gran parte della schiena nuda> E' stato un piacere
conoscervi. Vi auguro buona serata.
23:30 Desyderia [Tavolo8] A voi il sangue dei nemici a me l'inchiostro <senza alcuno sforzo

apparente solleva il proprio corpo e scavalca la seduta della sedia tornando eretta e ben
piantata per terra in un unico fluido movimento> Voi datemi motivo di farlo, e io ne verserò a
fiumi <il sorriso con cui ripaga l'entusiasmo dello Scorpione è pieno, spontaneo, pulito> E'
così, difatti. Alla fine tutti incontriamo il nostro destino, per quanto tortuoso pieno di bivi e di
passi falsi sia il nostro percorso <parla al contempo a MATTITUDE e Farrah, finendo con il
soffermarsi sull'ultima con un sorriso> Perdonatemi pensavo aveste letto in Bacheca <Si
scusa> Desyderia. O Canto del Fuoco, come preferite. <Sorride, abbassando il capo e
arretrando di un passo verso l'ingresso> E' stato un piacere sì <E poi ancora verso Mattitude>
Attenderò un assenso formale, per raggiungervi al Campo quando sarà meglio per voi
ovviamente <è il suo congedo, almeno quello ufficiale. Ma poco prima di uscire non si farà
mancare tempo e voglia per aggiungere un> Buon divertimento <che già nel tono non lascia
spazio ad equivoci di sorta> emd
23:32 Mattitude [Interno/Scalinata] Sia Elegos e Maka le Wakan, sorella. {Alza il braccio

destro e piega il gomito quasi del tutto, agitando così la manona a mezz'aria a mò di saluto
mentre continua a camminare in direzione delle scale che portano al piano di sopra,} Vi
manderò una pergamena còn piccione in modo da siglare tutto al meglio, evvediamo di cantare
le gesta di stò guerriero e di stà banda di guerrieri! {Il braccio sinistro rimane a penzolare
lungo il fianco corrispondente, piegando il gomito così come il braccio destro ed appoggiando
comodamente la mano sull'elsa lavorata della spada bastarda, trattenendo a stento un suono
che è un misto tra un ringhio gutturale ed una risata al sussurro di Farrah,}

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