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21:39 Farrah [sentiero oscuro] <sembra essersi abituata a muoversi al buio, con il solo

lucore della luna ormai quasi piena ad illuminare il paesaggio, rivestendo d'argento le chiome
degli alberi e rendendo il sentiero un unico serpentone candido che si snoda ai loro piedi. I
passi si susseguono agili, quasi senza esitazioni, sebbene fra i loro corpi la mano della ragazza
si serri con forza a quella del mannaro, nemmeno volesse provare a staccargli le dita> Voi dite
che è una buona idea, mh? E io che volevo chiedervi di raccontarmi tante cose... <un sospiro
che le rilassa le spalle, appena sfiorate dalla tunichetta leggera color sabbia, che le aderisce
alle braccia sottili sino a stringersi sui dorsi delle mani> Ma se mi raccontate quel che vorrei,
poi non potrei tornare indietro da sola. Avrei troppa paura. <mantiene la voce bassa e lo
sbircia di sottecchi, col viso lasciato scoperto dalla crocchia morbida in cui ha raccolto i capelli.
E sorride, nonostante tutto>
21:47 Mattitude [Sentiero Oscuro] In questa foresta, Offarì, decenni e decenni fa ho

combattuto contro le forze di Honorius. {Cammina con fare lento e svogliato alla sinistra di
Farrah, con il busto eretto e fiero ed il capo leggermente girato verso destra in modo da
osservare la donna con la coda dell'occhio, con attenzione.} Potete che da stare tranquilla, se
sento che si avvicina IL momento ve lo dirò prima. {Respira in maniera lenta e ritmica,
gonfiando così il già grosso ventre all'interno della veste in seta rosso scura che lo ricopre
quasi fino alle ginocchia, annusando così con cura l'aria e dilatando le narici per aiutarsi.}
Maffino a quel momento potete chiedermi tutto, senza aver paura di nulla...che al massimo vi
difendo io, nella mia forma più pura. {Il braccio destro è disteso verso il basso e verso avanti,
con la mano stretta a sua volta attorno alla mano sinistra di Farrah ed il braccio sinistro è
disteso lungo il fianco come privo di vita, con la mano stretta a pugno, nervosamente.}

21:54 Farrah [sentiero oscuro] <l'ascolta con attenzione, senza riuscire a togliersi dalle

labbra quel sorrisino malizioso che gli riserva ogni volta che può e che si riverbera pure nella
limpidezza dello sguardo, filtrato dalle folte ciglia scure> Mh, ecco. Vediamo... decenni e
decenni fa avete combattuto... e secondo me tutto questo ha a che vedere con quella
mezzaluna che avete in fronte. Dico bene..? <con la mano destra indica orientativamente il
segno marchiato a fuoco sulla pelle del licaone, tracciando un paio di cerchietti rapidi a
mezz'aria> Peraltro... non credo che riusciate davvero a farmi paura. E non perché non ne
abbiate le capacità o i mezzi. Temo il momento in cui dovrò necessariamente assistere all'ira
del... mio re. <arriccia le labbra in un sorrisetto lieve, scuotendo subito dopo la testa> Voi del
resto riuscite a riconoscermi... vero?
22:02 Mattitude [Sentiero Oscuro] Ero re di Mot, colui che ha liberato la vecchia torre da

Honorius e dato vita alle falangi nere...massò tempi passati eh. {Scuote il capo in un lento
cenno di negazione alle proprie parole, lasciando che i lunghi capelli bianchi ricadano sulle
spalle e sul volto all'altezza delle basette folte, scoprendo ulteriormente ed involontariamente
la mezzaluna nera marchiata sulla fronte stempiata.} Emmica faccio paura io oh! Sòssoltanto
un attimo arrabbiato e preoccupato per quello che divento subito dopo...ma sò anziano, non
dovrei farvi nulla di che. {Il respiro inizia a farsi più intenso e rapido una volta che una violenta
scossa di adrenalina scuote il corpo, facendo contrarre i muscoli del petto e la mano destra che
già stringe la mano sinistra di Farrah, cercando così di stringerla con maggiore forza.} E
controllarmi è n'attimo più difficile, anche se è grazie a voi draghetti luminescenti che sò
riuscito a tornare chi sono e da Gaia, lo sapevate mica?

22:09 Farrah [sentiero oscuro] E quindi ho ragione io: eravate brutto e cattivo. <si umetta le

labbra piene, rifilandogli un'occhiatina sottile, in tralice> Adesso siete cattivo solo con me. E
solo a volte. <lo prende in giro, o forse no; forse allude semplicemente a privatissimi fatti loro,
poiché non produce altri dettagli, come se per MATTITUDE fosse ovvio> Ma... la Vecchia
Torre di Esperia..? Quella lì? <ammicca un paio di volte, sospirando poi> Mi domando se il
Ministro ed il suo codazzo di buonini ne sia a conoscenza. <probabilmente è sul punto di
replicare, quando il corpo del licaone è scosso da un fremito, e lei gli lascia completamente la
mano sinistra, senza opporre alcuna resistenza. Certo è che non appena potrà, quando la
tensione sembrerà un filo scemata, cercherà di tirare la mano del compagno a sé, per
posarsela sullo sterno, il dorso all'altezza del cuore - i battiti sono chiaramente accelerati, ma
più quieti di quelli del mannaro> No. Questo non lo sapevo. Raccontatemi, vi prego.
22:17 Mattitude [Sentiero Oscuro] Epparlavo tutto pulito ed educato come n'elfo vestito da

donna di sobborgo! {Una volta calmatosi ed una volta che il corpo smette di tremare, lascia
che il braccio destro si muova in avanti guidato dalle mani di Farrah, aprendo la mano ed
appoggiando così facilmente il palmo nudo contro lo sterno della donna.} Vi chiedo n'attimo di
pazienza e scusa, non è facile controllarsi proprio mò che s'avvicina tutto...sòppure senza
armatura. {Inspira una grande quantità d'aria nei polmoni ed espira poco dopo, emettendo
anche un lungo ringhio gutturale a pieni polmoni come a liberarsi da una brutta sensazione,
iniziando così a rilassarsi nuovamente.} Stavo sotto nà maledizione dei monaci di Simeht, ma
un drago...dal color di platino, m'ha liberato e portato al picco, dai fu draghi. {Le rosee labbra
vengono dunque increspate in un sorriso stanco, mostrando alla donna i denti stranamente
bianchicci e puliti e portando la lingua tra le due fila, mostrandola fieramente a Farrah in
risposta al discorso privato.}

22:26 Farrah [sentiero oscuro] Ah no, su questo non vi credo. <lo rimbecca, sogghignando

appena e malcelando un filo di tensione, che tuttavia riesce a dissimulare piuttosto bene - sarà
forse per autoimposizione, o piuttosto per la semplice presenza del licaone accanto a sé, la cui
mano calda si posa per alcuni istanti sullo sterno fresco della ragazza, scostando leggermente
la stoffa leggera della tunichetta, frantumandole un sospiro, che le vibra fra le labbra e la
gola> Avete paura che possa approfittare di voi..? L'ho fatto tante volte, non mi disturberebbe
farlo ancora. <lo incalza di nuovo, forse per stemperare la tensione del momento, forse per
accennare a cambiare argomento, perché subito dopo gli chiede> Volete parlare di altro..?
Magari ricordare quei tempi vi... turba. <poi le parla dei Signori dei Draghi, e del Drago di
Platino, e gli sorride teneramente, fermandosi e cercando di sfiorargli una guancia col dorso
della mano libera. Si limiterà ad accarezzarlo in silenzio, per non rovinare la magia del
momento, e solo con estrema fatica tornerà a bisbigliare> Saprete certo però che per tanto
tempo gli Scorpioni sono stati alleati delle Tenebre. Sapete dirmi perché..?

22:35 Mattitude [Sentiero Oscuro] Opprometto eh! Cò bagni ogni santoscrad di giorno manco

fossi uno scradantropo di periferia!! {Scuote nuovamente il capo in un cenno di negazione,


questa volta più velocemente e più nervosamente, lasciando che alcune ciocche di capelli
bianchi ricadano davanto al volto barbuto e coprano la fronte e anche gli occhi, seppur riesca
ancora a vedere chiaramente la donna innanzi a se.} Non mi turba mica nulla a me eh, nè
ricordare vecchi tempi ne tempi più moderni, come ieri notte. {Tossisce più volte dopo aver
parlato, alzando il braccio sinistro e piegando quasi interamente il gomito nel portare la mano
chiusa a pugno davanti alla bocca.} Che se non ricordo male, è iniziata giusto giusto così. {Il
braccio destro rimane disteso in avanti, muovendo con fare lento le dita della mano sullo
sterno più fresco di Farrah in maniera provocatoria, chiudendo nel contempo gli occhi nel
sentire che un'altra scossa di adrenalina, meno violenta ed evidente, scuote l'intero corpo.}
22:42 Farrah [sentiero oscuro] A proposito... lo scradantropo l'ho visto giusto qualche sera

fa. E' un bel tipo. Molto scradantropo, però. E' vero. <parla di Beowulf come se avesse davvero
ben chiaro in mente in cosa consista la differenza fra un licantropo ed un licaone, ma non
smette di sorridergli - a volte più apertamente, altre volte in maniera più discreta - poiché
davvero stare con lui deve infonderle serenità> Ieri notte... quando vi ho minacciato di
rinchiudervi nelle mie stanze..? <si aggancia agevolmente all'allusione di MATTITUDE, senza
opporre resistenza alcuna a tutto ciò che gli passa per la testa: se il tocco delle sue dita sulla
pelle la costringe a trattenere qua e là il respiro, pure non molla ancora la sua mano> Certo
che vi sapete proprio approfittare di una povera bambina ingenua ed indifesa... <la sua voce
densa come caramello si è abbassata ulteriormente ed ha assunto un tono a metà fra il
lamentoso e l'allusivo, perché nel frattempo non gli sta impedendo in alcun modo di toccarla,
anzi: ha portato la mano libera alla sua bocca, per cercare di sfiorargli lentamente le labbra,
schiudendo le proprie>
22:50 Mattitude [Sentiero Oscuro] Lo scradantropo che non è venuto alla battaglia, da vero

rompirvampiri professionista! {La mano destra continua a rimanere a contatto con il corpo di
Farrah, muovendo ora il braccio destro verso il basso nel cercare così di passare le dita della
mano, leggermente divaricate tra loro, lungo il corpo della donna e verso il basso passando e
partendo dallo sterno, dov'era prima.} Epper rispondervi a prima, il novedita e unapalla prima
faceva parte dell'altri draghi...la torre ndò stiamo ora è una loro concessione, seppur per poco
tempo ancora. {Il volto torna serio appena vede il braccio della donna avvicinarsi,
lasciandoglielo tuttavia fare e rimanendo in quella postura eretta e fiera non appena le sue dita
gli toccano le labbra, schiudendole leggermente in un'espressione sorpresa ma sempre
pensierosa, con lo sguardo che freneticamente si alterna tra Farrah e la vegetazione attorno
alla donna.} Ossignorì, e ancora non avete visto un drow...mappenso che sia meglio riparlarne
dopo che il dono di Gaia sarà finito, si?

22:58 Farrah [sentiero oscuro] Non è venuto nemmeno alla battaglia..? Si merita veramente

una bella punizione. <mantiene la voce bassa, sebbene a tratti - mentre le dita di
MATTITUDE tracciano misteriosi arabeschi sul suo corpo, nemmeno il mannaro conoscesse
chissà quali sortilegi di possessione - il timbro si faccia più acuto, come se non riuscisse a
mantenersi del tutto lucida> Forse. O forse... no. Poverino. <ci ripensa un paio di volte, ma è
solo quando le guance le avvampano e s'imporporano violentemente che gli si avventa contro,
sollevandosi in punta di piedi per cercare di soffiargli qualcosa nell'orecchio sinistro> ... <è
costretta ad aggrapparsi alle sue spalle per non perdere l'equilibrio, minacciando di affondarvi
le unghie se il licaone non dovesse impedirglielo in qualche modo> Che... che c'entrno ora i
drow..? <s'acciglia appena, ancora ad un nulla dal suo volto, tanto che il suo respiro ardente
gli si infrange sulla pelle nuda. E se MATTITUDE non se l'è scrollata di dosso, starà cercando
di infilargli delicatamente le dita in bocca - e c'è qualcosa di intimo, spudorato e puro allo
stesso tempo, in quel gesto>
23:05 Mattitude [Sentiero Oscuro] Maqquale battaglia, stava ronfando bellobuono al covo

quando sò tornato con la prigioniera, bleh! {Lascia che la donna riesca ad infilargli le dita in
bocca, mantenendo dunque il sorriso sul volto barbuto e pieno di cicatrici di guerra per poi
muovere entrambe le braccia verso il basso e verso il proprio corpo, cercando così di scogliere
l'abbraccio che legava le due mani ed appoggiare i palmi delle mani all'altezza del ventre sopra
la veste rosso scura, stringendo con discreta forza.} Il momento si avvicina eh, dobbiamo
giusto avvicinarci n'altro poco alla radura e sarò al sicuro durante la mutazione. {Continua a
respirare affannosamente dalle narici che ora vengono dilatate completamente per
permettergli un maggiore flusso d'aria nei polmoni, aiutandosi anche con la bocca schiusa in
un'espressione stanca, con lo sguardo rivolto verso il vuoto.} Non appena arriviamo, tornate
lungo il sentiero...chettanto c'avete la mia arma còvvoi...e sarete al sicuro,che non ci stanno
odori particolari o pericolosi.

23:15 Farrah [sentiero oscuro] <porta le dita alle proprie labbra, stavolta, quasi volesse

nascondergli il sorriso che già le scintilla sul fondo delle pupille dilatate> Poverino. <un'ultima
parola per Beowulf, poiché deve far appello a tutta la propria forza di volontà per staccarsi da
MATTITUDE, alle cui parole annuisce lentamente, in silenzio. Deglutisce con estrema lentezza,
osservandolo attentamente ed incupendosi in viso, per un attimo. Poi, senza dire nulla, senza
anticipare nulla, cerca di prendergli il viso fra le mani e ruotarlo - pure con discreta
prepotenza, per essere un'umana - solo per cercare di posare le labbra su quelle di lui e
chiudere gli occhi, premendosi contro il suo petto, come se volesse consegnare la propria
anima direttamente sulla bocca del licaone. E' un eventuale bacio che sa di fretta e di pensieri
pressanti, che si conclude con un sussurro> Mi mancherete.
23:24 Mattitude [Pressi Radura] Siamo...quasi...arrivati. {Si ferma del tutto una volta giunto

a pochi passi di distanza dalla radura, strabuzzando gli occhi in un'espressione sorpresa e felice
e lasciando che le rosee labbra vengano increspate in un'espressione a metà tra un sorriso
felice e una smorfia di sofferenza.} Tre giorni e sarò di nuovo in giro, perfetto come prima
ottesorillo mio! {Non fa resistenza al movimento di Farrah, perche non vuole e non ha
abbastanza forza di opporsi, mentre il corpo inizia in maniera molto lenta e poco dolorosa a
mutare, ingrossandosi leggermente e lasciando che i peli delle braccia inizino ad aumentare di
lunghezza sotto la veste in seta.} Elegos Farrah, cercherò di veglià su di voi anche in forme più
naturali. {Detto ciò si lascia andare e schiude le rosee labbra al bacio della donna,
ricambiandolo con quanta energia sia possibile in quello stato, aprendola leggermente e
compiendo una leggera pressione in avanti.}

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