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Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Sardegna

Rassegna stampa
Beni culturali
della Sardegna
Segni di una grande civiltà
a cura del Servizio Promozione

Data 11 agosto 2010


Pagina 10
Testata L’UNIONE SARDA
Sezione Inserto Estate

Dopo le polemiche il soprintendente Marco Minoja illustra i progetti per la futura collocazione delle
statue di Mont 'e Prama. «Sono un bene che appartiene all'intera Sardegna e vanno valorizzati con
la collaborazione e la partecipazione di tutti». Appena conclusa l'opera di restauro in ottobre si farà
la prima esposizione nel laboratorio di Li Punti. Non si esclude, in futuro, un'ulteriore possibilità di
temporanei prestiti per mostre nazionali e internazionali
internazionali Un sogno per i Giganti

Sulla vicenda delle statue giganti di Mont 'e Prama, che in questi giorni sta suscitando polemiche e un acceso dibattito,
pubblichiamo un intervento del Soprintendente per i beni archeologici per le province di Cagliari e Oristano Marco
Minoja.

In merito al tema della valorizzazione delle statue di Mont'e Prama appare opportuno offrire alcune precisazioni. Il 5
agosto scorso la Direzione Regionale per i beni culturali della Sardegna ha organizzato un importante tavolo di
confronto, in collaborazione con la Soprintendenza per i beni archeologici di Cagliari e Oristano, da me diretta, e con il
supporto della Soprintendenza per i beni archeologici di Sassari e Nuoro, presso il cui centro di restauro di Li Punti è in
via di completamento il restauro delle straordinarie statue rinvenute nel Sinis alla metà degli anni '70.
L'incontro ha coinvolto, oltre alle strutture sarde del Ministero per i beni e le attività culturali, anche la Direzione
Generale per la Valorizzazione, nella figura del suo direttore dott. Mario Resca ed ha visto la partecipazione dei
numerosi soggetti, Regione Sardegna, Province, Comuni, Università, a vario titolo coinvolti e interessati dalle proposte
che il Ministero sta attualmente perfezionando, allo scopo di offrire il più adeguato percorso di valorizzazione per lo
straordinario patrimonio archeologico, rinvenuto negli scavi di Mont'e Prama; la prima presentazione ufficiale di queste
proposte è stato il tema centrale dell'incontro.
PROGETTO A questo proposito è opportuno innanzitutto assicurare che il tema della valorizzazione delle statue rientra
in un più ampio progetto culturale, che prevede innanzitutto la ripresa delle ricerche nel sito di Mont'e Prama, al fine di
acquisire nuovi ed importanti tasselli di conoscenza, relativamente ad un contesto ancora solo parzialmente indagato; a
tale scopo la Soprintendenza ha formulato richieste di finanziamento presso tutti i canali di programmazione e dispone
attualmente di un primo finanziamento assicurato attraverso la programmazione ARCUS, di cui si attende con fiducia
l'accreditamento.
OBBIETTIVI Lungi dal rappresentare un'iniziativa agostana, il progetto di valorizzazione per Mont'e Prama impegna le
strutture del MiBAC da diversi mesi, in uno sforzo teso a individuare la soluzione ottimale ad un tema di valorizzazione
articolato e complesso, che si pone numerosi ed ambiziosi obbiettivi: primo tra tutti la più rigorosa e scientifica
"narrazione" al pubblico dei contenuti culturali del patrimonio di Mont'e Prama. Ma poi anche l'obbiettivo del massimo
rispetto del contesto di provenienza delle statue: quello fisico costituito dal comprensorio archeologico del Sinis, e
quello culturale, rappresentato dalla civiltà nuragica all'interno dell'alveo complessivo dell'archeologia sarda.
FRUIZIONE E ancora l'obbiettivo della più corretta accessibilità del pubblico al patrimonio di Mont'e Prama, in termini di
conoscenza dello stesso nei luoghi adeguati e con gli adeguati supporti informativi. Inoltre l'obbiettivo della più diffusa
partecipazione possibile al processo di strutturazione del sistema di valorizzazione previsto. Il punto di partenza per
dare risposta a tutte queste esigenze è la constatazione che il complesso archeologico di Mont'e Prama offre il
materiale per una narrazione di grande fascino e di altrettanto grande complessità, all'interno della quale si individuano
differenti capitoli di un racconto certamente unitario ma riccamente sfaccettato. Il progetto di valorizzazione cui oggi
lavorano gli organi del Ministero ne intravede tre principali; Mont'e Prama nel quadro dell'archeologia e della storia
dell'arte sarda; Mont'e Prama nell'ambito dell'archeologia del Sinis; Mont'e Prama dallo scavo al restauro.
FUTURE SEDI Ciascuno di questi temi trova il proprio naturale punto di narrazione in sedi differenti, Cagliari e il suo
Museo Nazionale, Cabras con il proprio Museo e il sito archeologico, Sassari con il Centro di restauro di Li Punti. Per
questo lo studio del Ministero sta focalizzando la prospettiva di un Sistema Museale articolato su più poli, unitario nella
progettazione, nella presentazione al pubblico e, perché no, nella gestione, plurale in quanto in grado di collocare ogni
capitolo del racconto nella sede più appropriata; partecipato in quanto in grado di far convergere verso un unico
comune obbiettivo tutte le diverse amministrazioni coinvolte.
SOGNARE IN GRANDE Alle statue di Mont'e Prama non è il caso di chiedere miracoli; ma attraverso di loro è possibile
sognare in grande; sognare ad esempio un museo di stringente e reale modernità, aggiornato ai criteri sistemici di
gestione dei beni culturali oggi più accreditati, pensato davvero su scala regionale e in grado di trasformare il territorio
regionale in un grande unitario percorso di visita. Un sogno peraltro molto concreto: per gli obbiettivi di propria
competenza Direzione Regionale e Soprintendenze hanno già messo a punto progetti, cronoprogramma e stima dei
costi.
POSSIBILI PRESTITI In questo senso la proposta formulata il 5 agosto è un ampio e aperto invito, non solo a sognare,
ma anche e soprattutto a partecipare, ciascuno per la sua parte, che speriamo venga raccolto da tutti in uno sforzo
comune! All'interno di questo percorso le proposte del Direttore generale dott. Resca configurano ulteriori possibilità:
non solo attraverso il percorso di musealizzazione stabile in Sardegna dell'intero complesso, che nessuno ha in alcun
modo mai messo in discussione, ma attraverso un'ulteriore possibilità di temporanei prestiti per mostre di grande
respiro nazionale ed internazionale: possibilità che rientra nella fisiologica gestione di tutti i beni culturali.
NESSUNO SCIPPO Non si tratta di immaginare fantasiosi tour o improbabili scippi, ma di considerare il patrimonio
archeologico della Sardegna con lo stesso rispetto e attenzione con cui si tratta tutto il patrimonio nazionale, il quale
viene presentato adeguatamente in mostre ed esposizioni in Italia e nel mondo. Tanto che il primo e più prossimo
momento di valorizzazione previsto per le statue di Mont'e Prama si configura proprio come un'importante mostra
temporanea, allestita presso il Centro di Li Punti per presentare i risultati del restauro. Tutti gli organi competenti
valuteranno di volta in volta l'opportunità di ciascuna ulteriore proposta espositiva, nell'unico interesse della conoscenza
del patrimonio archeologico sardo.

MARCO MINOJA
Soprintendente per i beni archeologici per le province di Cagliari e Oristano

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