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TESINA SU “PEACE”, KENNY WERNER, 2004

Kenny Werner è stato a lungo un personaggio misterioso e poco


conosciuto nel mondo del jazz, ha registrato una serie di bei dischi per
varie etichette, senza mai raggiungere il grande successo che
meriterebbe. Questo live set, registrato all'inizio del 2003 al Blue Note,
presenta il pianista veterano con il bassista Johannes Weidenmüller e
batterista Ari Hoenig, aprendo il disco con un medley mozzafiato di
due composizioni abbastanza brevi di Wayne Shorter: "Pinocchio" e
"Fall". La sua rilavorazione giocosa dello standard "All the Things You
Are", chiamato “All the Things Are You” dove si possono ritrovare
elementi di Monk e Bud Powell all’inizio per poi esplodere in un post-bop
Werneriano.
La ballad Jabali è un momento molto denso del disco, qui si può sentire la
maestria di Hoenig e di Weidenmuller nel dare un grande senso di spazio
e grande varietà dinamica.
Il brano “Peace” del grande Horace Silver da il nome al disco: inizia con
una bellissima intro per poi ritrovarsi nel trio in un mix di armonie
incredibili e grande sensibilità musicale.
“Stella by Starlight” è un vecchio cavallo di battaglia di Werner, lo suona
in un modo particolare e di questo ne parlerò più avanti, sicuramente una
grandissima prova di interplay.
“Evidence” fa sobbalzare dalla sedia, un vero capolavoro.
Mescola il bop con il Latin Jazz percussivo in una esaltazione virtuosistica.
“Chach” è una pop ballad, quasi un inno. Un brano bellissimo meritevole
di essere citato.
Va citato il grande rapporto musicale e probabilmente anche umano che
contraddistingue il trio: Weidenmuller e Ari Hoenig sembrano essere nati
per suonare in questo trio con Kenny Werner e la loro simbiosi è l’unica
vera chiave per spiegare l’armoniosa riuscita del disco in live recording.
Si può apprezzare il loro incredibile interplay in Stella By Starlight e in All
the Things Are You, dove navigano sopra il tempo in un modo sublime.
Vorrei analizzare brevemente le tracce più meritevoli di
discussione:
- Stella By Starlight
-Pinocchio
- All The Things Are You

Stella By Starlight

In questo brano troviamo un concetto particolarmente


importante per spiegare la totale assenza (o quasi) di riferimenti
al tema.
Il brano inizia con la linea di basso in walking che non tiene
neanche una tonica dell’originale griglia armonica.
Il contrabbasso improvvisa sopra la struttura in walking, e a un
certo punto verso la fine del chorus entra il piano con un
fortissimo accento ritmico. La melodia non viene suonata,
l’armonia non viene rispettata durante quasi tutto il brano.
Il concetto utilizzato da Werner a mio modesto parere è il
seguente: il pianista si vuole sganciare da ogni vincolo puramente
melodico o armonico lasciandosi la facoltà di richiamare armonie
e melodie del tema quando lo ritiene coerente. La sua idea è di
seguire esclusivamente la struttura del pezzo e di rendere propria
l’idea concettuale del brano. Cosa vuole dire Stella By Starlight? È
un brano triste, felice, aperto, chiuso? È lirico o è puramente
linguaggio? In base alla risposta che evidentemente porta a dire
che è un brano estremamente lirico, Werner prende questi due
aspetti: la struttura e la liricità, memorizza i momenti di tensione
e di rilascio all’interno della melodia originaria e si muove su
questi parametri. È fondamentale avere la melodia chiara in testa
mentre si improvvisa in questo modo, al limite del free jazz.
Tutto ciò porta a veri momenti di esaltazione dell’interplay: ogni
accordo e nota sono realmente frutto di istintivo canto con gli
altri.

Pinocchio

In Pinocchio, grandissimo brano di Wayne Shorter, possiamo


trovare interessantissimi elementi ritmici.
Werner ama suonare sopra il tempo, con continui displacement.

Mi sono permesso di trascrivere i primi tre chorus di


improvvisazione e ho scoperto un po' espedienti ritmici.
Qui possiamo vedere questo displacement utilizzato nel brano
up: suonarla su un brano cosi veloce la rende estremamente
efficace. Questo è un altro esempio.

Qui possiamo invece apprezzare l’uso di diverse figure ritmiche


all’interno di 3 battute.

E qui ancora possiamo apprezzare il displacement melodico come


ho voluto chiamarlo, ovvero la trasposizione continua di una
frase.
All The Things Are You:

In questo brano troviamo lo stesso approccio concettuale alla


musica.
Werner pensa bene di evidenziare ed estremizzare i due concetti
chiave del brano. Le A sono musicalmente chiuse, dense, rigide,
piene di cambi armonici, quindi possiamo dire che danno un
senso di Chiusura musicale.
La B, armonicamente ma anche melodicamente, con il
movimento intervallare molto ampio, conferisce un senso di
apertura e di liberazione.
Quindi abbiamo questi due concetti chiave: apertura e chiusura.
Werner estremizza il concetto con una tecnica arrangiativa.
Le A vengono suonate con gli obbligati ritmici di Evidence, brano
tutt’altro che aperto, il che genera un senso di tensione molto
forte. La B apre tutto in un modo clamoroso: Blues.
La struttura viene maniacalmente osservata durante tutto il
brano e durante i soli. Nel passaggio da una A alla B e dalla B alla
A sembra di star ascoltando un brano completamente diverso, c’è
una trasformazione di sentimenti e di mood velocissima ed
impressionante.

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