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Agricoltura
Introduzione .............................................................. 2
SOMMARIO
La Filiera ortofrutticola ............................................. 3
Prodotti tradizionali
Asparago ...................................................................... 14
Cipolla ......................................................................... 15
Melone ........................................................................ 16
*Il termine è stato coniato in Francia alcuni anni fa, facendo riferimento all’evolu-
zione storica dell’impiego degli ortaggi, indicando come I gamma gli ortaggi nella
loro presentazione tradizionale, II gamma le conserve vegetali, III gli ortaggi con-
gelati e IV gli ortaggi preparati, tuttavia freschi e naturali, senza alcun tipo di addi-
tivo, V gamma gli ortaggi precotti, grigliati o scottati a vapore, senza l’aggiunta
di conservanti o condimenti.
LA FILIERA
ORTOFRUTTICOLA
I
l concetto di filiera coinvolge tutti i passaggi che portano dalla materia prima al
prodotto finito, sulla tavola del consumatore finale. Nel caso di quella ortofrutti-
cola, questi passaggi partono dall’acquisto delle sementi, passano attraverso la
coltivazione, la raccolta, la lavorazione (ove prevista), il confezionamento e la distri-
buzione del prodotto finito, fino ad arrivare all’acquisto da parte del consumatore.
Essendo l’unico grasso alimentare che l’unico olio vegetale ottenuto con sola
deriva da un frutto e non da un seme, pressione, senza manipolazione o addi-
l’olio di oliva deve le sue caratteristiche tivi chimici, a differenza degli oli di
peculiari principalmente alla qualità semi (soia, arachide, girasole, ecc.).
della materia prima. Questa qualità è Contiene le vitamine E, A, K, D che
garantita, insieme alla perizia dei colti- hanno proprietà antiossidanti ed effetto
vatori, dalle particolari condizioni clima- protettivo sulle cellule dell’organismo.
tiche del territorio di produzione, quel- Ha un livello di acidità inferiore all’1% (1
lo dei grandi laghi lombardi, che con- grammo per ogni 100 grammi). 7
sentono la coltivazione di questo frutto A differenza degli altri oli alimentari, è
tipicamente mediterraneo. Il clima costituito prevalentemente da acidi
infatti è eccezionalmente dolce e la col- grassi monoinsaturi, con la presenza in
tura dell’olivo è presente da sempre giusta quantità di acido linoleico, poli-
lungo le fasce litoranee di questi laghi. fenoli, vitamina E e beta carotene. La
In particolare, la scelta della varietà, l’e- presenza di questi elementi antiossi-
poca e le modalità di raccolta, lo stadio danti rende l’olio extravergine partico-
di maturazione, la durata e le modalità larmente importante per la nostra salu-
di conservazione delle olive e dell’olio te. E’ stato infatti scientificamente veri-
estratto influenzano enormemente le ficato che il suo costante utilizzo favo-
caratteristiche di qualità del prodotto, risce un abbassamento del colesterolo
donandogli un’enorme varietà di aromi “cattivo” (LDL) ed un contestuale innal-
che lo rendono un alimento utilizzabile zamento di quello “buono” (HDL) aiu-
in qualunque tipo di cucina. tando a prevenire le malattie cardiova-
I conoscitori e gli estimatori sanno scolari e l’arteriosclerosi.
infatti che l’olio di oliva può
essere fruttato o speziato,
dolce o amaro, forte o deli-
cato a seconda dei diversi
fattori naturali da cui il suo
gusto è fortemente determi-
nato.
A seconda del suo grado di
acidità e della sua purezza, si
possono distinguere quattro
principali categorie di olio:
extravergine, vergine, olio
d’oliva e olio di sansa.
L’olio extravergine di oliva è
PRODOTTI
ORTOFRUTTICOLI
e OLI a
DENOMINAZIONE
di ORIGINE
P
er tutelare il consumatore esistono le cosiddette denominazioni di origine,
promosse da consorzi di produttori e tutelate a livello comunitario con un
riconoscimento ufficiale che comporta l’adozione di un disciplinare di produ-
zione e il deposito di un marchio unico.
OLIO EXTRAVERGINE
DI OLIVA
LAGHI LOMBARDI DOP
Territorio di produzione 24 comuni in provincia di Brescia e 24
Il bacino del lago d’Iseo e del lago di comuni in provincia di Bergamo, tutti in
Como si trovano ad un’altitudine media prossimità del lago d’Iseo.
teoricamente non adatta alla coltivazio- La zona di produzione delle olive desti-
ne dell’olivo; in realtà le acque dei laghi nate alla produzione dell’Olio Extra-
funzionano come grandi serbatoi, in vergine di Oliva Laghi Lombardi a indi-
grado di accumulare calore ed umidità cazione geografica Lario comprende
durante il periodo estivo e di restituirla 33 comuni in provincia di Como e 12
nei mesi invernali, creando un microcli- comuni in provincia di Lecco, tutti i in
ma straordinariamente mite nel cuore prossimità del lago di Como.
dell’Italia del nord. Questo, unito alla
fertilità dei suoli di origine morenica, ha Cenni storici
consentito lo sviluppo dell’olivicoltura. L’olivicoltura lombarda si è sviluppata
La zona di produzione delle olive desti- sulle rive dei laghi prealpini, caratteriz-
nate alla produzione dell’Olio Extra- zati da fertili suoli di origine morenica e
vergine di Oliva Laghi Lombardi a indi- da un clima adatto alla coltivazione di
cazione geografica Sebino comprende questa pianta mediterranea.
Nel corso dei secoli la produzione dell’o- mezzi meccanici o fisici, che consentono
lio lombardo ha mostrato andamenti al- di produrre oli nel pieno rispetto delle ca-
talenanti, come nel resto della penisola. ratteristiche peculiari del frutto.
Con l’avvento dell’era industriale molti uli- Le sue caratteristiche organolettiche di-
veti vennero sostituiti da colture più resi- pendono sia dalla zona di provenienza, sia
stenti alle gelate, tipiche della zona e l’O- dalle condizioni climatiche dell’annata, ma
lio Extravergine di Oliva Laghi Lombardi di- risultano accomunate da un basso livello
venne così un prodotto di nicchia, raro e di acidità, spesso inferiore allo 0,1%. In
apprezzato dagli estimatori. Nel 1997 ot- commercio è quindi possibile trovare di-
tiene dalla Comunità Europea il ricono- versi tipi di oli che si distinguono per pro-
scimento DOP, con il Reg. CEE n° 2325/97. fumo, leggerezza e retrogusto:
· l’olio a indicazione Sebino ha un profu-
Lavorazione e descrizione mo delicato e armonico e un sapore leg-
Sebino e Lario: le due denominazioni che gero e fruttato, con lieve retrogusto man-
12 accompagnano un olio extravergine di oli- dorlato e piccante;
va prezioso, dal sapore fruttato adatto per · l’olio a indicazione Lario ha un aroma lie-
arricchire ogni tipo di pietanza. vemente fruttato e un sapore anch’esso
La sua lavorazione prevede che le olive sane fruttato, normalmente dolce, con possi-
vengano raccolte direttamente dall’albero, bile retrogusto amarognolo e piccante.
generalmente entro il mese di novembre La leggerezza e la delicatezza tipiche di
(nonostante il Disciplinare di Produzione questi oli consentono di utilizzarli su va-
preveda come termine ultimo di raccolta rie pietanze: con gli antipasti, su carpac-
il 15 di gennaio), manualmente o con mez- cio di carne o bresaola, su formaggi e ver-
zi meccanici. La molitura deve avvenire en- dure, come condimento su insalate, pa-
tro tre giorni dalla raccolta e per l’estrazione ste e minestre e addirittura nella prepa-
dell’olio sono ammessi esclusivamente razione di alcuni dolci.
PERA
MANTOVANA IGP
Territorio di produzione commercializzate nel pe-
La zona di produzione della Pera Mantovana riodo compreso tra agosto
IGP comprende il territorio di 32 Comuni, e maggio dell’anno suc-
che delimitano un’area continua in provin- cessivo a seconda del tipo.
cia di Mantova, perlopiù nell’Oltrepò. Le varietà più diffuse sono:
Abate Fetel, Conference,
Cenni storici Decana del Comizio, Kaiser,
Max Red Barlett e Wil-
La coltivazione della pera nel mantovano e
liam.
soprattutto nella zona dell’Oltrepò, è una pra-
Sono tutte caratterizzate
tica molto antica. Nel ‘400 rappresentava la
da un sapore dolce più o
coltura più diffusa ed importante anche se
meno aromatico, ma si distinguono per il co-
esclusiva dei nobili e degli ecclesiastici. Nei
lore e rugosità della buccia:
giardini dei monasteri e nei broli delle cor-
• le pere William hanno una buccia liscia,
ti signorili si coltivavano ed incrociavano va-
rietà diverse di pera per ottenere frutti sem-
di colore giallo-rosato; 13
• le Max Red hanno un colore di fondo gial-
pre più gustosi, ma la produzione veniva de-
lo, quasi completamente coperto da
stinata all’autoconsumo o al mercato loca-
sovracolore rosso vivo, spesso striato;
le, a causa della difficoltà nella conservazione
• la varietà Conference è verde-giallastra con
e nel trasporto. Dopo l’unità d’Italia e nel pri-
rugginosità diffusa;
mo dopoguerra il necessario riassetto pro-
• la pera di varietà Decana Comizio è liscia,
duttivo spinse a valorizzare le attività esistenti
di colore verde chiaro-giallastro e rosa;
e la coltivazione del pero si sviluppò grazie
• le Abate Fetel ha la buccia verde chiaro-
anche alle innovazioni tecnologiche nel set-
giallastra e rugginosità intorno al pe-
tore della conservazione e dei trasporti.
duncolo;
Il lavoro di produzione delle sei varietà di Pera
• la pera Kaiser possiede una buccia ruvi-
Mantovana fu affiancato da un’importante
da e rugginosa.
attività di recupero e valorizzazione di varietà
Da un punto di vista nutrizionale, la Pera Man-
locali al fine di contribuire al mantenimen-
tovana ha proprietà diuretiche, depurative,
to del patrimonio agricolo e ambientale di
regolatrici intestinali ed è possibile consu-
quelle zone.
marne anche un quantitativo elevato senza
Nel 1998 la Pera Mantovana ha ottenuto il
introdurre troppe calorie. Inoltre, la per-
riconoscimento europeo IGP e il Consorzio,
centuale di zuccheri contenuti è in gran par-
attivo dal 1992, opera anche tramite il mar-
te costituita da fruttosio, per cui il suo con-
chio Perwiva.
sumo è consentito anche ai diabetici
Si conserva a basse temperature, ma per gu-
Lavorazione e descrizione starla è consigliabile tenerla 4/5 giorni a tem-
Le pere mantovane vengono coltivate limi- peratura ambiente.
tando al massimo gli interventi di concima- La Pera Mantovana può essere consumata
zione e i trattamenti antiparassitari, otte- fresca o cotta e utilizzata come ingredien-
nendo così un prodotto sano per il consu- te per la preparazione di dolci, macedonie
matore e rispettoso dell’ambiente. Dopo es- e pietanze. L’uso tradizionale è di consumarla
sere state confezionate appositamente e con- al naturale con formaggi: Provolone, Grana
trassegnate, le pere mantovane vengono Padano e Pecorino.
PRODOTTI
ORTOFRUTTICOLI
TRADIZIONALI
P
er prodotti tradizionali, la cui prima citazione si trova nella direttiva europea
92/46, si intendono quelli che, pur essendo caratteristici di un determinato
territorio, hanno produzioni limitate sia sotto il profilo della quantità che del-
l’area di produzione.