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Circondario → tribunale

Circolo → corte d’assise


Distretto → corte d’appello

Distretti di corte d’appello → tendenzialmente coincidono con le regioni (ogni regione ha un distretto di corte d’appello)
è la sede è nel capoluogo di regione

IL PUBBLICO MINISTERO:
- Magistrato requirente – con medesime garanzie di autonomia ed indipendenza rispetto al potere politico di cui
beneficiano i magistrati giudicanti.
- Funzioni:
o Svolgere le indagini preliminari
o Scegliere tra richiesta di archiviazione o richiesta di rinvio a giudizio (esercizio dell’azione penale)
o Sostenere l’accusa in dibattimento
- Il nostro ordinamento (dal’88) non conosce forma di azione penale privata → Art. 231 norme di att.del codice
proc.penale → sono abrogate le leggi o i decreti che prevedono l’esercizio dell’azione penale da parte di organi
diversi da quello del Pubblico Ministero. → la previsione di un’attribuzione al privato del potere di esercizio
dell’azione penale → non sarebbe incompatibili con l’Art. 112 Cost. → perché esso non stabilisce l’esclusività
per il pm.
- Procura della Repubblica presso il tribunale e la Corte d’assise
- Procura generale della Repubblica presso la Corte d’appello e la Corte di cassazione
- Uffici organizzati gerarchicamente – con a capo: Procuratore della Repubblica e Procuratore generale

- Obbligatorietà dell’azione penale – Art. 50 c.p.p. → è imposta dall’Art. 112 Cost. “il pubblico ministero ha
l’obbligo di esercitare l’azione penale” → comporta l’obbligatorietà delle indagini preliminari

FUNZIONI del PM:


- Primo grado → indagini condotte dai PM che ∈ Procura della Repubblica presso il Tribunale→ per i reati di
competenza di: giudice di pace, tribunale e corte d’assise
o 1a Procura → 3 giudici di primo grado competenti
- Secondo grado → PM ∈ Procura generale presso la corte d’appello

Stabilire qual è la procura della repubblica che svolge le indagini


Art. 51 c.p.p.
- Reato di competenza del tribunale → indaga la procura della repubblica presso il tribunale competente
- Reato di competenza della corte d’assise → es. reato commesso ad Oristano, ma la corte d’assise competente è
quella di Cagliari, indaga il pm della procura della repubblica presso il Tribunale di Oristano e non quello di
Cagliari.

- Quando si tratta di fattispecie criminose che si compongono di più reati (es. associazione per delinquere) → è
necessaria una valutazione unitaria → nel vecchio codice era prevista una hp di connessione probatoria quando

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la prova di un fatto poteva influire sulla prova di un altro fatto → il legame probatorio tra due fattispecie
processuali dava luogo a connessione → maxi-processi
- Legislatore ’88 → basta ai maxi-processi → sì alle maxi-indagini → COLLEGAMENTO INVESTIGATIVO
quando sussiste un collegamento di natura probatoria tra due episodi criminosi, quindi tra due procedimenti,
scatta un collegamento tra le indagini. → Art. 371 c.p.p. Collegamento Investigativo → Connessione
probatoria → quando la prova di un reato o di una sua circostanza influisce sulla prova di un altro reato o di una
sua circostanza → [codice vigente ammette solamente la riunione dei processi a norma del combinato disposto
dell’Art.17 lettera c) e dell,Art. 371 comma 2 lettera b]→ a livello di indagini preliminari → quando sussiste tra
le indagini di competenza di ≠ pm un vincolo di natura probatoria → i pm devono istituire un collegamento
investigativo ex Art. 371 c.p.p. → che garantisce un visione di insieme e può rivelarsi indispensabile per ragionid
i di speditezza, economia ed efficacia delle indagini
o Casi di collegamento investigativo:
▪ Casi di connessione ex Art. 12 c.p.p. (non incidono sull’investitura dei pm, ma richiedono solo il
coordinamento)
▪ Casi previsti per la riunione dei processi ex Art. 17 c.p.p. → Reati dei quali gli uni sono stati commessi
in occasione degli altri, o per conseguirne o assicurarne al colpevole o ad altri il prezzo, il profitto, il
prodotto o l’impunità – o che sono stati commessi da più persone in danno reciproco e une delle altre o
se quando la prova di un reato o di una sua circostanza influisce sulla prova di un altro reato o di una
sua circostanza
▪ Nel caso in cui la rpova di più reati derivi in tutto o in parte dalla medesima fonte (pentito che rende
dichiarazioni relative a reati ≠)
- Il coordinamento investigativo si attua con: SAPERE BENE
o Scambio di atti e informazioni
o Comunicazione delle direttive impartite alla polizia giudiziaria
o Possono procedere congiuntamente al compimento di specifici atti
- Se i procuratori della repubblica non si coordinano → il procuratore generale li convoca e li invita a coordinarsi,
ma se continuano a non coordinarsi → Avocazione da parte del procuratore generale

- Procura distrettuale (che ha sede nel distretto del capoluogo della corte d’appello→ pull di magistrati →
direzione distrettuale antimafia (DDA)
- Procura Nazionale Antimafia → presso la procura generale della cassazione → Direzione Nazionale
Antimafia e antiterrorismo (DNA) → con a capo un Procuratore Nazionale Antimafia → ha il compito di
garantire il coordinamento tra le direzioni distrettuali e se non si attua può avocare le indagini
▪ Opera in relazione ai delitti indicati ex Art. 51 comma 3 bis e 3 quater c.p.p.:
▪ I casi di associazione per delinquere 416, 416bis, associazione mafiosa, traffico di stupefacenti,
sequestro di persona a scopo di estorsione, reati di terrorismo, reati di pedofilia a sfondo sessuale etc.
▪ A norma dell’Art. 371 bis → il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo esercita funzioni di
impulso nei confronti dei procuratori distrettuali per rendere effettivo il coordinamento dell’attività di
indagine etc. può riunire i procuratori distrettuali interessati al fine di risolvere eventuali contrasti →
può avocare le indagini quando perdura l’inerzia dei procuratori.

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- Con il nuovo codice → l’avocazione da parte della procura general può avvenire solamente nei casi tassativi di
colpevole inerzia → oggi sono elencate le ipotesi di avocazione ex Art. 372 c.p.p. (avocazione disposta dal
procuratore generale presso la corte d’appello con decreto motivato):
1. Per gravi ragioni di convenienza → il PM deve astenersi o è incompatibile (in conseguenza
dell’astensione o della incompatibilità) → se non lo fa o il capo dell’ufficio del PM non lo sostituisce
→ avocazione
2. Mancato coordinamento in caso di collegamento investigativo → avocazione
3. Quando il PM non esercita l’azione penale nel termine stabilito per legge → conclamata inerzia del
PM → avocazione → ex Art. 412 c.p.p.
- Quindi il rapporto gerarchico vige solamente tra procure della Repubblica e rispettive procure generali presso il
capoluogo del distretto di corte d’appello

Avocazione → Art. 372 e 412 c.p.p.

POLIZIA GIUDIZIARIA:
- Titolo III, Libro I
- Durante le indagini preliminari → svolge diversi tipi di attività:
o Attività delegata
o Attività autonoma
- Art. 55 c.p.p.
1. La polizia giudiziaria deve, anche di propria iniziativa, prendere notizia dei reati, impedire che
vengano portati a conseguenze ulteriori, ricercarne gli autori, compiere gli atti necessarie per
assicurare le fonti di prova e raccogliere quant’altro possa servire per l’applicazione della legge
2. Svolgere ogni indagine e attività disposta o delegata dall’autorità giudiziaria
3. Le funzioni indicate nei commi 1 e 2 sono svolte dagli ufficiali e dagli agenti di polizia giudiziaria
- Polizia → funzioni di polizia giudiziaria ≠ funzioni di pubblica sicurezza
- Art. 56 c.p.p. → le funzioni di polizia giudiziaria sono svolte alla dipendenza e sotto la direzione dell’autorità
giudiziaria → sezioni di PG istituite presso ogni procura della repubblica → sezione di PG
- Dall’Art. 56 al 59 → ribadito il concetto di dipendenza della PG
- Art. 347 c.p.p. – obbligo di riferire la notizia del reato:
o Comma 1: Acquisita la notizia di reato, la PG, senza ritardo,(prima del ’92 c’era l’obbligo perentorio
delle 48h) riferisce al PM, per iscritto, gli elementi essenziali del fatto e gli altri elementi sino ad
allora raccolti, indicando le fonti di prova e le attività compiute, delle quali si trasmette la relativa
documentazione.
o Comma 2bis: se sono stati compiuti atti per i quali è prevista l’assistenza del difensore della persona
nei cui confronti vengono svolte le indagini, la comunicazione della notizia di reato è trasmessa al
più tardi entro 48h
o Comma 3: per alcuni delitti e in ogni caso quando sussistono ragioni di urgenza, la comunicazione
viene data immediatamente, anche in forma orale, e poi segue la comunicazione scritta .
- Tale informativa della PG integra una segnalazione obbligatoria e dettagliata avente per oggetto la notitia
criminis e per destinatario il PM.

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- Art. 348 comma 3 c.p.p. → modificato nel ’92 → ora prevede che la PG svolge le indagini ANCHE nell’ambito
delle direttive impartite → il legislatore ha sostanzialmente autorizzato un’attività autonoma della PG → scelta
consacrata nel 2001 con un ulteriore modifica Art. 348 c.3 c.p.p. → la PG esegue le direttive del PM ed inoltre
svolge di propria iniziativa, informandone prontamente il PM, tutte le attività di indagine per accertare i reati
ovvero richieste… svolge di propria iniziativa tutte le attività d’indagine.

L’ IMPUTATO
- Titolo IV, libro I
- Nel processo svolge il ruolo della difesa → è il destinatario di un’accusa
- Art. 60 c.p.p. → quando si assume la qualità di imputato → ribadita la distinzione tra fase non
giurisdizionale/procedimento e fase giurisdizionale/processo → l’imputato nasce con l’imputazione/esercizio
dell’azione penale → Assume la qualità di imputato la persona alla quale è attribuito il reato:
1. nella richiesta di rinvio a giudizio,
2. di giudizio immediato,
3. di decreto penale di condanna
4. di applicazione della pena a norma dell’Art. 447 comma 1,
5. nel decreto di citazione diretta a giudizio e
6. nel giudizio direttissimo.
- L’imputato è la persona fisica nei confronti del quale il PM promuove l’azione penale. La qualità di imputato
permane finché il processo è pendente. Cessa nel momento della definizione del processo, quindi con
l’emanazione di decisione divenuta irrevocabile o comunque non più impugnabile. Persa la qualità di imputato,
l’interessato assume quella di prosciolto o condannato.
- Art. 61 c.p.p. → i diritti e le garanzie dell’imputato si estendono alla persona sottoposta alle indagini.
- Si diventa imputato con l’esercizio dell’azione penale → 1° eccezione → contestazione suppletiva a
dibattimento → Art. 518 c.p.p. fatto nuovo risultante a dibattimento
- Titolo IV, libro I → stabilisce una serie di garanzie fondamentali da rispettare durante il processo:
o Art. 64 c. 3 c.p.p. – quando l’imputato viene sentito nelle forme dell’interrogatorio → deve essere
avvertito che: le sue dichiarazioni potranno sempre essere utilizzate nei suoi confronti e che ha la
facoltà di non rispondere → facoltà di non rispondere, salvo quanto stabilito ex Art. 66 c.1 c.p.p.:
obbligo di declinare e dichiarare le proprie generalità → diritto ad essere avvertiti + facoltà di non
rispondere → nemo tenetur se detegere → diritto a non autoincriminarsi → il silenzio dell’imp. non
può essere in alcun modo valutato a sua danno.
▪ Se non viene avvertito → Art. 64 c. 3 bis → le sue dichiarazioni sono inutilizzabili
▪ Inoltre → Art. 274 lett. A → non si possono applicare misure cautelari → le situazioni di concreto e
attuale pericolo non possono essere individuate nel rifiuto di rendere dichiarazioni della persona
sottoposta alle indagini o dell’imputato
o Art. 64 c. 2 c.p.p. → sempre per garantire il diritto di non autoincriminarsi → non possono essere
utilizzati, neppure con il consenso della persona interrogata, metodi o tecniche idonei a influire sulla
libertà di autodeterminazione o ad alterare la capacità di ricordare e di valutare i fatti.
o Art. 63 c.p.p. → dichiarazioni indizianti:

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▪ Persona non imputata o persona non sottoposta alle indagini che rende dichiarazioni da cui emergono
indizi di reità a suo carico → l’autorità procedente ha l’obbligo di INTERROMPERE L’ESAME ed
avvertire la persona che a seguito di tali dichiarazioni potranno essere svolte indagini a suo carico + la
invita a nominare un difensore.
• Le precedenti dichiarazioni non possono essere utilizzate contro la persona che le
ha rese.
▪ Se tale soggetto avesse dovuto essere sentito fin dall’inizio come imputato o persona sottoposta alle
indagini, le dichiarazioni rese non sono utilizzabili.
……
Aggiungi parte mancante…
GLI ATTI PROCEDIMENTALI PENALI
- Gli atti procedimentali/processuali penali → sono a forma vincolata → devono essere compiuti rispettando un
preciso schema legale predeterminato dal legislatore
- Non esiste nel diritto proc. penale→ principio di libertà della forma
- Un atto procedimentale o processuale penale compiuto nel rispetto dello schema normativo → corrisponde alla
fattispecie legale → è PERFETTO
- Un atto procedimentale o processuale penale non compiuto nel rispetto dello schema normativo → è
IMPERFETTO → non tutti gli atti imperfetti sono invalidi (cioè non produttivi di effetti nel processo penale)
o Atto imperfetto – invalido
o Atto imperfetto – ma valido → è un atto IRREGOLARE → es. Art. 492 c.p.p. – dichiarazione di
apertura del dibattimento → bisogna formalmente dichiarare aperto il dibattimento dopo la trattazione
delle questioni preliminari → il giudice è tenuto ad osservarla ex Art. 124 c.p.p., ma se non lo fa il
processo non diviene invalido.
o Art. 124 c.p.p. → obbligo di osservanza delle norme processuali

- Atto PERFETTO (= modello legale) - Atto IMPERFETTO (≠ modello legale)


o VALIDO o INVALIDO
- o IRREGOLARE
- ,,,,

- In alcuni casi → all’imperfezione segue l’invalidità che ha ≠ forme: Art. 606 lett c) c.p.p. – ricorso per
cassazione → alla lettera c → catalogo forme di invalidità dell’atto processuale penale:
o NULLITÀ
o INUTILIZZABILITÀ
o INAMMISSIBILITÀ
o DECADENZA
- Questa elencazione pecca sia per difetto che per eccesso
- Eccesso:
o Decadenza → non è una forma di invalidità → ma è una CAUSA di invalidità, in particolare una
CAUSA DI INAMMISSIBILITÀ!

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- Difetto:
- Mancano due forme di invalidità elaborate dalla dottrina/giurisprudenza → forme atipiche d’invalidità:
o INESISTENZA DELL’ATTO
o ABNORMITÀ DELL’ATTO

NULLITÀ DEGLI ATTI PROCEDIMENTALI PENALI: artt. 177-186 c.p.p.


- TASSATIVITÀ → Art. 177 c.p.p. → l’inosservanza delle disposizioni stabilite per gli atti del procedimento è
causa di nullità soltanto nei casi previsti dalla legge.
o Teoria del pregiudizio effettivo → cassazione sez. unite, ma sbagliata per il prof.
- NULLITÀ → in base alla tecnica normativa → N. GENERALI & N. SPECIALI
o Nullità SPECIALI: nella stessa disposizione che regola il compimento di un atto è inserita una
specifica previsione di nullità → es. Art. 109 c. 3 c.p.p. – lingua degli atti → le disposizioni di questo
articolo si osservano a pena di nullità.
o Nullità GENERALI: Art. 178 c.p.p. → è sempre prescritta a pena di nullità l’osservanza delle
disposizioni concernenti
o 3 categorie di atti che concernono:
▪ Il giudice
▪ Il PM
▪ Le parti private
▪ La violazione di queste norme dà SEMPRE luogo a nullità
▪ Lett. a): giudice
• Condizioni di capacità del giudice
• Numero dei giudici necessario per costituire i collegi
▪ Lett. b): il PM
• Iniziativa del PM nell’esercizio dell’azione penale
• Partecipazione PM al procedimento
▪ Lett. c: le parti private
• Intervento, assistenza e rappresentanza dell’imputato e dell’altre parti private
• Citazione in giudizio della persona offesa e del querelante
▪ Test d riconducibilità → da fare anche nel caso di nullità speciali
o Regime giuridico
o → nullità ASSOULUTE, INTERMEDIE & RELATIVE
▪ Nullità speciali → se non riconducibili Art. 178 → sono relative
▪ Nullità generali:
• Assolute → Art. 179 c.p.p.: sono
o Quelle ex Art. 178 lett. a → capacità e composizione numerica giudice
o Iniziativa del PM nell’esercizio azione penale
o Omessa citazione dell’imputato o assenza difensore nei casi in cui è
obbligatoria
o Regime:
▪ Sono insanabili

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▪ Termini → Rilevate d’ufficio in ogni stato e grado del
procedimento
• Intermedie: art 180 c.p.p.
o Tutte quelle ex. Art 178 che non siano assolute
o Regime:
▪ Rilevabili anche d’ufficio → se scade il termine per eccepirle, si
sanano.
▪ Termini → devono essere dedotte prima della sentenza di primo
grado o, se si sono verificate nel giudizio, dopo la deliberazione del
grado successivo
• Relative: Art. 181 c.p.p.
o Quelle nullità speciali non riconducibili all’Art. 178 e al 179 c. 2
o Regime:
▪ Sono dichiarate su eccezione di parte
▪ Nullità concernenti:
• atti indagini preliminari, atti incidente probatorio, atti
udienza preliminare → vanno eccepite prima della
sentenza di non luogo a procedere o di rinvio a giudizio
che chiude l’udienza preliminare, se non vi è udienza
preliminare, vanno eccepite subito dopo l’accertamento
delle parti nella prima udienza.
• Il decreto che dispone il giudizio o gli atti preliminari al
dibattimento → devono essere eccepiti subito dopo
l’accertamento delle parti.
• Le nullità verificatesi nel giudizio → eccepite con
l’impugnazione della relativa sentenza.
- SANABILITÀ:
La sanatoria è un atto giuridico processuale penale o un fatto giuridico processuale penale successivo
all’atto invalido che si integra con quello viziato e realizza una nuova fattispecie processuale complessa
che sana i vizi dell’atto invalido e gli consente di produrre gli stessi effetti
o Nullità assolute → INSANABILI
o Nullità intermedie e relative → ≠ SANATORIE:
▪ Scadenza del termine per eccepire
▪ Art. 183 c.p.p.
• Acquiescenza → se la parte interessata ha rinunciato espressamente ad eccepire la
nullità oppure ha accetto gli effetti dell’atto
• Raggiungimento dello scopo → la nullità si sana se la parte si è avvalsa della facoltà
a cui l’atto omesso o nullo è preordinato.

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→ N.B. RIFORMA ORLANDO → giudizio abbreviato → Art. 438 comma 6 c.p.p. → con la richiesta di giudizio
abbreviato proposta nell’udienza preliminare si sanano tutte le nullità che non siano nullità assolute (+ si determina la
non rilevabilità delle inutilizzabilità, salve quello derivanti da violazione di un divieto probatorio, + preclude ogni
questione sulla competenza per territorio del giudice).

- Art. 182 → deducibilità delle nullità → le nullità intermedie e relative → non possono essere eccepite:
o Da chi vi ha dato o ha concorso a darvi causa oppure
o Da chi non ha interesse all’osservanza della disposizione violata.

ALTRE FORME DI INVALIDITÀ DELL’ATTO PROCED. PENALE:


1. INESISTENZA:
- Forma di invalidità creata dalla dottrina
- Si verifica quando manchino gli elementi fondamentali dell’atto → considerando che l’atto procedimentale
penale è un comportamento umano volontario, produttivo di effetti nel procedimento, compiuto nel
procedimento da uno dei soggetti del procedimento.

2. ABNORMITÀ DELL’ATTO:
- Creato dalla giurisprudenza
- Concerne solo i provvedimenti del giudice → si verifica quando il giudice compie atti in totale difformità dai
principi generali del sistema
- 2 requisiti:
o Totale assenza di potere nell’emanazione del provvedimento
o Il provvedimento deve provocare un’indebita stasi o regressione del procedimento
- Questo vizio si rileva → ricorribile immediatamente dal PM per ricorso in Cassazione
- Es. il GUP dichiarava nulla una richiesta di rinvio a giudizio del PM, senza motivo

3. INAMMISSIBILITÀ
- Tipica invalidità dell’atto di parte → delle richieste al giudice
- Gli atti di parte formulati in forma di richiesta possono andare incontro a 3 tipi di decisione del giudice:
o Richiesta dichiarata inammissibile (a monte)
o Richiesta fondata → accolta
o Richiesta infondata → rigettata
- Cause di inammissibilità → tante e determinate:
o Decadenza → scaduti i termini per formulare una richiesta, essa diviene inammissibile
o Inosservanza di certe forme previste per la richiesta
o Mancanza di legittimazione a formulare quella richiesta
o Mancanza di ottemperanza di un previo comportamento per poter formulare la richiesta (es. deposito
liste testimoniali, per poter richiedere l’ammissione di testimonianze)
o Inammissibilità derivante da un comportamento successivo → es. la rinuncia all’impugnazione
o Manifesta infondatezza di una richiesta

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4. INUTILIZZABILITÀ: Art. 191 c.p.p. – prove illegittimamente acquisite
- Inutilizzabilità delle prove
- Sanzione processuale severa → condivide il medesimo regime giuridico delle nullità assolute → cioè: rilevabile
anche d’ufficio in ogni stato e grado del procedimento
- Le prove acquisite in violazione dei divieti stabiliti dalla legge non possono essere utilizzate

o DIVIETI:
▪ Quali sono le norme processuali concernenti la prova che ne determinano l’inutilizzabilità?
N.B. ci sono due tipi di norme in materia di prove:
o Quelle contenenti divieti assoluti, impliciti o espliciti (es. Art. 197 con le
incompatibilità ad assumere l’ufficio di testimone)
o Quelle contenenti regole sulle modalità di assunzione della prova → la cui
violazione non sempre dà luogo a nullità → ma la maggior parte delle norme
sull’acquisizione delle prove è già presidiata dalla sanzione della nullità
o Quindi…
• L’art. 191 c.p.p. si riferisce solo alle prove per cui è previsto un DIVIETO
ASSOLUTO di acquisizione → e non a quelle sulle modalità di acquisizione per cui
è già prevista la nullità.
▪ Lozzi distingue tra → prove invalide nell’an (nel se/esistenza) e prove invalide nel quomodo
(nel modo in cui sono state assunte)
• Se l’invalidità colpisce → l’an → inutilizzabilità
• Se l’invalidità colpisce → il quomodo → nullità

o ACQUISITE & LEGGE


▪ Interpretazioni contrastanti se una prova ottenuta tramite un comportamento illecito possa
essere utilizzate come prova:
• Parte della dottrina → ritiene che essendo scritto “divieti di legge” ci si riferisca a
tutta la legge (sostanziale e procedimentale) → ergo non siano utilizzabili
• Altra interpretazione – tra cui Caprioli → la norma fa riferimento alle prove acquisite
in violazione dei divieti stabiliti dalla legge → l’acquisizione è un’attività
prettamente processuale → quindi l’Art. 191 c.p.p. si riferisce solo al momento
acquisito e alle norme processuali .

N.B. prove invalide ≠ prove illecite


• Prove invalide → violazione norma processuale penale → inutilizzabili
• Prove illecite → violazione norma sostanziale → utilizzabili → ma risponderò
penalmente per la condotta illecita.
o Ergo: le uniche prove inutilizzabili sono quelle conseguenti la violazione di una norma processuale
contenente un divieto assoluto e che regola l’an della prova, e non il quomodo.

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o Tuttavia → ECCEZIONALMENTE → ci sono norme del codice che colpiscono espressamente con
l’inutilizzabilità → la violazione di norme concernenti il quomodo/modalità di acquisizione → es. Art.
271 c.p.p. – inutilizzabilità intercettazioni acquisite al di fuori dei casi consentiti dalla legge o in
violazione delle modalità acquisitive.
N.B. RIFORMA ORLANDO → Art. 438 c.6 bis c.p.p. → con la richiesta di giudizio abbreviato si sanano la
inutilizzabilità che non derivino dalla violazione di un divieto probatorio (divieto assoluto - an) → ergo si sanano solo
quelle eccezionali derivanti da violazione sulle modalità acquisitive/quomodo.

N.B. quando si parla di inutilizzabilità a dibattimento degli atti di indagine preliminare NON si allude all’Art. 191
c.p.p.!! → questa è un’inutilizzabilità FISIOLOGICA.
Art. 191 c.p.p. → inutilizzabilità PATOLOGICA → violazione divieto probatorio
≠ dalla inutilizzabilità FISIOLOGICA

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