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CORTE DI CASSAZIONE - SENTENZA 10 MARZO 2010, N. 5765

Ritenuto che debba essere preliminarmente dichiarata l'inammissibilità del ricorso principale del
Ministero dell'Economia e delle Finanze: nel caso di specie al giudizio di appello ha partecipato
l'Ufficio periferico di ....... dell'Agenzia delle Entrate (successore a titolo particolare del Ministero)
e il contraddittorio è stato accettato dal contribuente senza sollevare alcuna eccezione sulla mancata
partecipazione del dante causa, che così risulta, come costantemente ha rilevato la giurisprudenza di
questa Corte (ex plurimis, v. Cass. n. 3557/2005), estromesso implicitamente dal giudizio, con la
conseguenza che la legittimazione a proporre il controricorso (così come il ricorso per cassazione)
spettava alla sola Agenzia. Sul punto va disposta la compensazione delle spese stante il
consolidamento del principio affermato in epoca successiva alla proposizione del ricorso.
Rilevato che con l'unico motivo di ricorso, l'amministrazione ricorrente censura la sentenza
d'appello per aver erroneamente affermato l'identità tra la base imponibile ai fini dell'imposta di
successione e la base imponibile ai fini dell'imposta ipotecaria e catastale.
Ritenuto che tale motivo sia manifestamente fondato sulla base del principio affermato da questa
Corte secondo cui: «In tema di agevolazioni tributarie, l'esenzione dei beni culturali dall'imposta
sulle successioni, prevista dagli artt. 12 e 13 del d.lgs. 31 ottobre 1990, n. 346, non si comunica
anche alle imposte ipotecaria e catastale, diversi essendo il fondamento dei tributi in questione e le
ragioni dell'esenzione. Sebbene, infatti, gli artt. 2 e 10 del d.lgs. 31 ottobre 1990, n. 347 individuino
la base imponibile dell'imposta ipotecaria e catastale mediante rinvio alla disciplina dell'imposta di
registro o dell'imposta sulle successioni, il comma secondo dell'art. 2 cit. mostra di voler
assoggettare comunque a tassazione il trasferimento (inter vivos o mortis causa) dei beni, facendo
alternativo ricorso, in ipotesi di esenzione da una delle imposte parametro (o di sua determinazione
in misura fissa), al valore virtuale che i beni vengono ad assumere nell'ambito dell'imposta
parametro, indipendentemente dall'esenzione o dalla sua determinazione in maniera fissa» (Cass. n.
8977 del 2007). ……..

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20102c-N-5765.aspx

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