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Nel 1848, Charles Lewis Tiffany acquista i gioielli della Corona di Francia e nel servizi da tavola
1845 viene pubblicato il primo Blue Book che, da allora, viene pubblicato regali ed accessori
annualmente per presentare la collezione autunnale di Tiffany & Co. articoli d'argento
Nel 1878, Tiffany partecipa all'Esposizione Universale di Parigi e, qualche anno Fatturato $2,6 miliardi (2006)
dopo, grazie alla collaborazione del gemmologo George Kunz, introduce nuovi Dipendenti 7.000 (2004)
materiali per la creazione dei suoi gioielli: la Kunzite, la morganite, la tanzanite Slogan «Diamonds by the
blu, la tsavorite. Nel 2012, ricorrenza del 175º anniversario, Tiffany presenta una Yard»
nuova lega metallica chiamata rubedo.
Sito web www.tiffany.com/ (http://
Durante il corso della sua storia, Tiffany & Co. vanta di aver: www.tiffany.com/)
Diamanti
La tradizione dei diamanti di Tiffany risale al 1848, quando i giornali di New York incoronano Charles Lewis Tiffany come "The
King of diamonds", il re dei diamanti (gioco di parole intraducibile in Italiano in cui "diamonds", che significa letteralmente
"diamanti", è altresì usato per indicare il seme dei Quadri nelle carte francesi; potremmo quindi interpretare l'epiteto anche nel
senso di "Re di Quadri"), grazie all'acquisto dei Gioielli della Corona francese. Nel 1886 Charles Lewis Tiffany introduce un classico
anello di fidanzamento usato tuttora, il "Tiffany Setting", l'anello di diamanti. La Tiffany & Co. dispone di un laboratorio
periodicamente certificato (Laboratorio Gemmologico di Tiffany) per la valutazione dei diamanti. Il laboratorio gemmologico si
affida a professionisti diplomati in gemmologia che devono superare un corso formativo prima di poter procedere alla valutazione
di un diamante Tiffany. La valutazione di un diamante viene effettuata in base alle "4 C":
1. Cut (taglio);
2. Color (colore);
3. Clarity (purezza);
4. Carat weight (peso in carati)...
Inoltre, per una qualità superiore, Tiffany valuta i diamanti anche in base alla "presenza", ossia la simmetria e la lucidatura
della pietra. Il taglio serve ad ottenere la massima luminosità e lo scintillio dal diamante, a scapito della grandezza. Il colore è
dovuto alle impurità che possono essere presenti all'interno del diamante ed è classificato su una scala da D a Z, dove "D", "E" ed
"F" stanno per incolore, "G", "H" e "I" stanno per quasi incolore e da "L" a "Z" abbiamo le gradazioni "giallo tenue", "giallo molto
chiaro" e "giallo chiaro". Tiffany accetta solamente i diamanti che rientrano nella fascia da D a I. Per purezza si intende l'assenza di
imperfezioni in un diamante; gli standard Tiffany vietano i miglioramenti dei diamanti con tecniche artificiali come il trattamento
termico e la regolazione del colore. Tiffany & Co., oltre ad uno standard elevato dei prodotti di cui si occupa, ha uno standard
elevato anche per quanto riguarda l'etica: le compagnie minerarie con cui collabora devono garantire rispetto dell'ambiente e
responsabilità sociale. Inoltre, Tiffany & Co. acquista diamanti solo dagli Stati che partecipano al Kimberley Process Certification
Scheme (KPCS), creato per certificare la provenienza dei diamanti e, di conseguenza, eliminare il loro contrabbando dalle zone di
guerra.
Ecosostenibilità
Nel 1996, Tiffany & Co. si è opposta allo scavo di una miniera d'oro che minacciava il parco nazionale di Yellowstone. Per
preservare le barriere coralline, dal 2002, Tiffany & Co. non vende coralli poiché non vi è alcun modo sostenibile per raccogliere
coralli rossi e rosa senza compromettere l'ecosistema marino; nel 2004, con un annuncio pubblicato sul Washington Post ha
esortato il servizio forestale degli Stati Uniti a negare il permesso per lo sviluppo di una miniera nel Montana che avrebbe messo a
rischio l'acqua e la fauna selvatica del Paese. Inoltre, Tiffany & Co., insieme alla Bristol Bay Protection Pledge, si occupa di
salvaguardare la Bristol Bay, in Alaska[2] opponendosi allo sviluppo di una miniera di oro e rame a cielo aperto, la miniera Pebble.
Per aumentare la consapevolezza su questo problema, nel 2010, Tiffany & Co. pubblicò sul National Geographic Magazine un
annuncio di un'intera pagina e, firmando il Bristol Bay Protection Pledge, ha dichiarato che se la miniera Pebble fosse stata
sviluppata, non l'avrebbe sfruttata[3].
Designer
Louis Comfort Tiffany, figlio del fondatore Charles Lewis Tiffany, diventa il primo direttore creativo dell'azienda nel 1902 e crea
il laboratorio Gioielli Artistici Tiffany nel negozio di Fifth Avenue.
Jean Schlumberger è uno dei designer di Tiffany & Co. Dall'anno 1956; le sue creazioni hanno vestito donne come Jaqueline
Kennedy, Diana Vreeland ed Elizabeth Taylor.
Elsa Peretti è una dei designer di Tiffany & Co. Dall'anno 1974;
Paloma Picasso presenta la sua prima collezione di gioielli firmata Tiffany & Co. Nell'anno 1980;
Frank Gehry avvia la sua partnership con Tiffany & Co. nel 2004, nel 2006 viene presentata la sua prima collezione.
Cinema e letteratura
Nel romanzo Colazione da Tiffany, di Truman Capote, la protagonista Holly Golightly si
riferisce alla gioielleria Tiffany come "il miglior posto del mondo, in cui non può
accadere niente di brutto". Dal romanzo è stata tratta la sceneggiatura del film omonimo
del 1961, con Audrey Hepburn.
Curiosità
Nel 1851, Tiffany & Co. è la prima azienda ad istituire il titolo 925/1000 per l'argento.
Nel 1926 gli Stati Uniti fissano come titolo di purezza ufficiale il platino di Tiffany (95%)
Entrata principale di Tiffany a New In occasione del suo insediamento alla Casa Bianca, il presidente Lincoln regala alla
York moglie Mary una collana di perle firmata Tiffany
Note
1. ^ Tiffany & Co. (http://www.tiffany.it/About/TheTiffanyStory/default.aspx#p+1-n+6-cg+viewPaged-c+-s+0-r+-t+-ri+-ni+1-x+-pu+-f
+/5/0/0)
2. ^ http://www.tiffany.com/csr/responsiblesourcing/PDF/National%20Geographic_Dec_2010_cropped.pdf
3. ^ Tiffany & Co. | Corporate Responsibility (http://www.tiffany.com/csr/responsiblesourcing/preservation.aspx)
Voci correlate
Blu Tiffany
Altri progetti
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s://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Tiffany_%26_Co.?uselang=it)
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