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INTRODUZIONE
Questo manuale di facile lettura si propone di aiutare le persone che come voi, sono
attratte dall'arte dell'innesto, ma conoscono poco in proposito.
AFFINITÀ
L' affinità é l'insieme delle condizioni che danno origine ad un unione (innesto) durevole.
La mancanza di queste caratteristiche da origine alla disaffinità.
Le cause della disaffinità sono diverse, tra quelle più importanti ne ricordiamo due: la
distanza botanica e la presenza di virus i quali interferiscono sul grado di affinità dei bionti.
Per praticare un innesto infatti occorre che i due individui interessati, di cui uno fornisce
il soggetto sul quale fare l'innesto e l'altro il nesto stesso, siano il più "vicini" possibile dal
punto di vista botanico.
É più facile perciò che un innesto riesca se si opera nell'ambito della stessa specie. Più
improbabile, ma ancora relativamente facile, se si lavora con individui dello stesso genere.
Per concludere, ricordiamo il problema della reciprocità. Spesso si commette l'errore di
credere che, essendo possibile innestare il Melo su un Pero, sia altrettanto corretto
innestare il Pero su un Melo.
Questo non é possibile in quanto pur essendo botanicamente molto vicini sono tra essi
disaffini.
É meglio quindi attenersi sempre ai portinnesti consigliati per non incorrere in spiacevoli
sorprese.
EPOCA
Il periodo degli innesti va da gennaio a settembre, ma nelle regioni più calde in ottobre é
ancora possibile innestare. Per l'operazione di innesto bisogna quindi tenere conto delle
condizioni climatiche, in particolare della temperatura e delle precipitazioni.
Gli innesti autunnali, effettuati appena prima del periodo di riposo invernale,
realizzeranno le condizioni di attecchimento solo nella primavera successiva in
corrispondenza della ripresa vegetativa.
La maggior parte degli innesti si esegue alla fine dell'inverno e alla fine dell'estate
momenti in cui la temperatura non é più tanto fredda o tanto calda e l'attività vegetativa
delle piante non é più così intensa.
POLARITÀ
MATERIALI
Occorre fare molta attenzione nella scelta del materiale per la legatura.
Esistono in commercio nastri adesivi, nastri in fibra sintetica, fili cavi in gomma e rafia
naturale che hanno la caratteristica di tenere bene unite le parti innestate ma consentono il
passaggio dell'aria e dell'umidità ambientale.
Scegliendo il portinnesto si deve ricordare che il requisito più importante che deve avere
é l'affinità con la marza, in modo da avere più possibilità di attecchimento. Inoltre bisogna
considerare la sua adattabilità al terreno e al clima e, quando é possibile, scegliere
soggetti resistenti ai parassiti.
Per la scelta della marza ci si deve preoccupare dello stato sanitario della pianta madre.
I migliori rami per il prelievo delle marze sono quelli ben esposti alla luce, formati da
tessuti ben maturi, evitando quelli troppo esili o troppo vigorosi.
TECNICA DI INNESTO
INNESTO A INCASTRO
INNESTO A OMEGA
Nel campo degli arbusti ornamentali e da fiore il metodo di propagazione più usato é
sempre la talea. Non tutte le specie però presentano capacità di autoradicazione
sufficiente (si pensi alle Conifere nane) e la riproduzione per seme non permette spesso di
trasmettere i caratteri per cui la pianta é stata selezionata. É necessario quindi, in alcuni
casi, essere in grado di ricorrere all'innesto per poter avere nel proprio giardino in tempi
brevi, quella specie o quella cultivar che si desidera.
Anche nel caso degli arbusti ornamentali sono le specie più preziose ed ad alto reddito
quelle interessate all'innesto. In effetti questa forma di riproduzione non risulta essere poi
cosi costosa e difficile da praticare.
LE ROSE
Nel vivaismo ornamentale la coltivazione delle rose occupa un grande posto per il
numero di varietà allevate in relazione al portamento (a cespuglio, ad alberello,
rampicante, strisciante, pendente, ecc.) o al tipo di fiore (isolato, a mazzi, piccoli, grossi,
rifiorenti, ecc.) ed é per questo che é pratica comune l'innesto fra le più diverse cultivar.
I portainnesti migliori sono rappresentati, per la coltivazione all'aperto, dalle seguenti
specie:
R. multiflora, che radica facilmente, é vigorosa, resiste a condizioni climatiche
estremamente diverse ed é adatta per gli alberelli;
R. canina, che pur essendo a crescita lenta e anche di difficile radicazione, tende a
produrre individui estremamente longevi;
R. rugosa, adatta per produrre innesti sia per cespugli sia per alberelli.
L'innesto viene effettuato al colletto per le specie da allevare a cespuglio o per le rose
da fiore reciso mentre per gli alberelli occorre allevare verticalmente un fusto fino al
raggiungimento dell'altezza desiderata (90-100 cm) eliminando periodicamente i germogli
che crescono lateralmente.
Tabella riassuntiva dei metodi di propagazione per le diverse specie di piante da
Frutto e per la Vite.
Tra gli innesti sulle piante sono compresi gli innesti a occhio o a scudo o a
gemma propriamente detta, a pezza, a zufolo, a doppio scudo, alla
maiorchina o «Chip budding», cioè tutti quegli innesti in cui l'oggetto è
costituito da una gemma unita a una porzione, di dimensioni più o meno
grandi, di corteccia, con o senza legno al di sotto di essa.
Fra questi quello a Gemma è l'innesto più impiegato perché è quello più
utilizzato con i vari tipi di piante.
L'innesto a Gemma è il più diffuso soprattutto nella pratica vivaistica per la rapidità di
esecuzione, l'alta percentuale di attecchimento e il notevole risparmio di materiale di
innesto rispetto agli innesti a marza.
Generalmente su ogni pianta-madre si innesta una sola gemma.
L'epoca, per questo tipo di innesto, può essere sia la primavera che la fine dell'estate e
pertanto viene distinto in Innesto a Gemma vegetante e Innesto a Gemma dormiente.
Si definisce innesto Innesto a Gemma vegetante quello in cui la gemma, appena
attecchita, germoglia e vegeta per tutto il periodo estivo, mentre Innesto a Gemma
dormiente è quello in cui la gemma attecchisce si salda al portainnesto prima dell'inverno,
ma il germogliamento avviene solamente nella primavera successiva.
L'innesto a Gemma deve essere sempre fatto quando la pianta è in piena attività
vegetativa o, come si usa dire in gergo, quando è «in succhio» o «dà la corteccia».
Affinità: é la capacità dei due individui usati come nesto e come portainnesto di originare
una pianta durevole e in condizioni di sviluppo ottimali. É la caratteristica principale di cui
accertarsi prima di procedere a qualsiasi tipo di innesto.
Attecchimento: significa attaccarsi, propagarsi.
Bionte: termine che genericamente identifica gli individui utilizzati per l'innesto
(portainnesto e nesto).
Barbatella: nuova piantina radicata ottenuta da una talea.
Branca: ramo di dimensioni considerevoli, di più anni, che nelle forme di allevamento dei
fruttiferi rappresenta l'impalcatura della chioma e che porta numerosi rami di età più
giovane sia a legno sia fruttiferi.
Cultivar: sinonimo di varietà, rappresenta una classificazione botanica che
contraddistingue individui con caratteristiche morfologiche, biologiche e agronomiche
comuni perché sicuramente appartenenti alla stessa specie.
Calma: vedi Nesto.
Callo Cicatrizzante: formazione soffice e gommosa che si manifesta all'atto della
cicatrizzazione dei tessuti interessati nella fase di innesto. Il callo di cicatrizzazione
precede di poco la saldatura dei due bionti.
Colletto: punto basale della pianta da cui partono, in due direzioni opposte, le radici e il
fusto. In molte specie arboree é il punto in prossimità del quale si pratica l'innesto.
Disaffinità: é la condizione contraria all'affinità; determina uno stato di sofferenza della
pianta innestata, con scarsa attività vegetativa e morte prematura dell'albero.
Linfa: insieme delle soluzioni liquide che percorrono la pianta.
Marza: vedi Nesto.
Nesto: porzione di ramo o di germoglio, provvista di una o più gemme, che si utilizza per
effettuare un innesto e moltiplicare, con questo metodo, una determinata varietà.
Portinnesto: pianta che fornisce l'apparato radicale alla pianta che vi viene innestata
sopra (nesto).
Ripresa Vegetativa: momento fisiologico che si verifica alla fine dell'inverno e apre il ciclo
all'attività della pianta. Può iniziare con l'apertura delle gemme e lo sviluppo delle foglie o
con la schiusa dei fiori.
Soggetto: vedi Portinnesto.
Talea: porzione di ramo o di radice o di foglia che, posta in adatte condizioni ti
temperatura, umidità e luce, emette radici e sviluppa germogli trasformandosi in
barbatella.