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Bruges

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Bruges[1][2] (in francese, pron. /bʀyʒ/) o Brugge (in
Bruges
nederlandese, pron. /'brʏɣə/; nella variante fiamminga
comune
pronunciato /'brʏʝə/; Brügge in tedesco), in italiano in
passato Bruggia[3], è una città del Belgio, capoluogo e (NL) Brugge
maggiore città delle Fiandre Occidentali, nella Comunità (FR) Bruges
fiamminga.

Localizzazione
Stato Belgio
Regione Fiandre
Provincia Fiandre
Occidentali
Arrondissement Bruges
Amministrazione
Sindaco Renaat Landuyt
Territorio
Coordinate 51°12′N 3°14′E
Altitudine 2 m s.l.m.
Superficie 138,4 km²
Abitanti 117 377 (01-01-
2014)

Densità 848,1 ab./km²


Altre informazioni
Cod. postale
Sede permanente del Collegio d'Europa e di una diocesi 8000, 8200, 8310,
cattolica, il centro storico medievale è stato proclamato 8380
nel 2000 patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. Nel Prefisso 050
2002 la città è stata capitale europea della cultura
Fuso orario UTC+1
insieme alla città spagnola di Salamanca.
Codice INS 31005
Cartografia
Indice
Storia Bruges
Origini
L'Ascesa medievale
L'Epoca d'oro
Le contese
Declino
Storia moderna
Monumenti e luoghi d'interesse
Suddivisioni
Sport
Calcio
Ultimate Frisbee
Curiosità
Persone legate a Bruges
Note
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni

Sito istituzionale
(http://www.Brugge.be)
Storia

Origini
Sono state trovate poche tracce di attività umane antecedenti il periodo gallo-romano. Le prime
fortificazioni furono realizzate dopo la conquista dei Menapi da parte di Giulio Cesare nel I secolo a.C. I
Franchi subentrarono ai Romani nella regione attorno al IV secolo e la amministrarono con il nome di
Pagus Flandrensis. Le incursioni vichinghe del IX secolo indussero Baldovino I, conte delle Fiandre, a
rinforzare le fortificazioni preesistenti per ristabilire le rotte commerciali marittime. Nello stesso periodo
iniziano ad essere coniate monete che portano impresso, per la prima volta, il nome Bryggia.

L'Ascesa medievale
Bruges ottenne lo statuto cittadino il 27 luglio 1128 e iniziò la realizzazione di nuove mura e canali. Sin
dalla metà dell'XI secolo, un graduale processo di insabbiamento portò la città a perdere l'accesso diretto al
mare. Nel 1134 una tempesta creò un canale naturale allo Zwin che ristabilì il collegamento con il mare del
Nord. Il nuovo braccio di mare raggiungeva Damme, una città che divenne l'avamposto commerciale di
Bruges.

L'Epoca d'oro
Con il risveglio della vita cittadina nel XII secolo il mercato
della lana e dei vestiti e l'industria tessile collegata
prosperarono anche grazie alla stabilità garantita dal patronato
dei conti delle Fiandre. La città era inoltre inserita nel circuito
delle fiere di stoffe e vestiario dell'epoca. Gli imprenditori di
Bruges realizzarono delle colonie economiche nei distretti
lanieri di Scozia e Inghilterra. I contatti con l'Inghilterra fecero
della città un punto di importazione del grano della Normandia
Bruges nel XV secolo dalle
Cronache di Froissart. e dei vini della Guascogna. Navi della Lega anseatica
affollavano il porto, che fu esteso oltre Damme, fino a Sluys per
far attraccare le nuove cocche. Nel 1277 la prima flotta
mercantile da Genova apparve nel porto, nel 1314 fu la volta delle galee veneziane; Bruges divenne così il
principale centro dei commerci tra Europa settentrionale e Mediterraneo. Questo sviluppo oltre a far
fiorire il commercio di spezie dal Levante introdusse anche nuove tecniche commerciali e finanziarie ed un
flusso di capitale nelle banche di Bruges. Nel 1309 fu istituita nella città quella che viene considerata come
la prima borsa valori del mondo.

Le contese
Tra il XIII e il XIV secolo il re di Francia Filippo il Bello tentò di annettere le Fiandre al proprio regno
inviando nella regione una forza di occupazione. Il 18 maggio 1302 la città insorse trucidando e cacciando i
francesi in quelle che furono chiamate le mattinate di Bruges; Filippo il Bello inviò il suo esercito per
sedare la rivolta che nel frattempo si era estesa nella regione ma venne sconfitto l'11 luglio nella battaglia di
Courtrai. Successivamente il predominio sul fiorente mercato tessile di cui Bruges era il centro
commerciale fu una delle principali cause della guerra dei Cent'anni tra Francia e Inghilterra.

Declino
Nel XV secolo Filippo il Buono, duca di Borgogna, stabilì una corte anche a Bruges, oltre che a Bruxelles e
Lilla, attraendo nella città numerosi artisti, banchieri ed altre eminenti personalità dell'epoca da tutta
Europa. In questo periodo Bruges arrivò a contare più di 40.000 abitanti ma contemporaneamente iniziò il
declino a causa dell'insabbiamento del canale Zwin e il traffico commerciale si spostò verso la città di
Anversa.

Storia moderna
Nel XVII secolo ci fu un tentativo di rivitalizzare l'economia cittadina con l'industria del merletto. Nei
secoli successivi, durante tutti i vari passaggi di potere, dagli Asburgo alla Francia ai Paesi Bassi sino ad
oltre l'indipendenza del Belgio avvenuta nel 1830 continuò la stagnazione economica. Nel 1893 la
sonnolenta città fu immortalata da Georges Rodenbach nel suo romanzo Bruges la morta. Solo nel 1907,
con la realizzazione del porto di Zeebrugge si aprirono nuove prospettive di sviluppo per la città. Il porto
venne notevolmente ingrandito negli anni settanta e ottanta del XX secolo.

Monumenti e luoghi d'interesse


Bruges è uno dei luoghi turistici più
Bene protetto dall'UNESCO
importanti di tutto il Belgio. Il centro
storico, circondato da canali, conserva Patrimonio dell'umanità
ancora intatta la propria architettura Centro storico di Bruges
medievale essendo stato risparmiato da (EN) Historic Centre of Brugge
guerre o grandi incendi; dal 2000 è un
Patrimonio dell'umanità tutelato
dall'UNESCO.

I canali sono chiamati dagli abitanti Reien


(in olandese sarebbe Grachten). Servivano
per il trasporto di merce, oggi sono utilizzati
solamente a fini turistici.

I principali luoghi di interesse sono:


Tipo Architettonico
◾ La piazza del Mercato (Markt), sorse Criterio C(ii) (iv) (vi)
attorno al mercato cittadino e fiere che
vi si tennero già dal X secolo. Vi si Pericolo nessuna indicazione
affaccia il celebre Beffroi di Bruges, la
torre civica risalente al XIII secolo
Riconosciuto 2000
divenuta il simbolo della città). Accoglie dal
un carillon di 47 campane. Scheda (EN) Scheda
◾ il Burg è un'altra bella piazza cittadina UNESCO (http://whc.unesco.org/en/list/996)
sulla quale prospettano notevoli
monumenti: (FR) Scheda
(http://whc.unesco.org/fr/list/996)
◾ il Municipio, eretto al posto del
vetusto castello dei conti di Fiandra
a partire dal 1376. La costruzione,
in stile gotico, venne eseguita su progetto dell'Architetto di Città Jan Roegiers, che lo portò a
termine nel 1421.
◾ Basilica del Santo Sangue. Costruita originariamente nel XII secolo come la cappella della
residenza dei conti di Fiandra, la chiesa ospita una reliquia del Preziosissimo Sangue che si dice
sia stata presa da Giuseppe di Arimatea e portata dalla Terra santa da Teodorico di Alsazia, conte
di Fiandra. La primitiva chiesetta romanica venne sormontata dal 1480 dalla chiesa gotica; e
conclusa nel 1529 con la facciata gotico-rinascimentale.
◾ chiesa di Nostra Signora, in stile gotico brabantino, al cui interno si trova la scultura della Madonna col
Bambino di Michelangelo
◾ Cattedrale di San Salvatore. Eretta fra il 1250 e il 1550, è la più antica chiesa gotica in mattoni del
Belgio. Divenne la cattedrale della diocesi di Bruges, solo nel XIX secolo in seguito all'abbattimento
dell'antica cattedrale cittadina che sorgeva di fronte al Municipio.
◾ il Groeningemuseum che raccoglie numerose opere di Hieronymus Bosch e altri pittori
◾ Gruuthusemuseum. Allestito nella bella residenza di un
mercante del XV secolo, è un museo specializzato nell'arte
applicata o decorativa con reperti dal XIII al XIX secolo.
◾ il Begijnhof
◾ Chiesa di Santa Valpurga. Venne costruita in stile barocco
da Pieter Huyssens tra il 1619 e il 1643 come chiesa del
Collegio gesuitico, oggi scomparso.
◾ l'antico ospedale di San Giovanni venne fondato intorno al
1150 e rappresenta, quindi, una delle più antiche istituzioni
della salute in Europa. Rimasto in servizio fino al 1977,
venne poi trasformato nel Hans Memlingmuseum,
contenente alcune importanti opere dell'artista Hans
Memling.
◾ la Chiesa di Nostra Signora della Ceramica
◾ le antiche porte cittadine Kruispoort, Gentpoort,
Smedenpoort e Ezelpoort.
◾ il Museo delle patatine fritte

Una via di Bruges, sullo sfondo si


vede il campanile della chiesa di
Nostra Signora
La Piazza del Mercato Il il Municipio La facciata della Basilica
col Beffroi del Santo Sangue.

Chiesa di Nostra Il Begijnhof Il Gruuthusemuseum


Signora

La Cattedrale di San
Salvatore

Suddivisioni
Il comune di Bruges è costituito dai seguenti distretti:

◾ Il centro storico, Sint-Jozef e Sint-Pieters (I)


◾ Koolkerke (II)
◾ Sint-Andries (III)
◾ Sint-Michiels (IV)
◾ Assebroek (V)
◾ Sint-Kruis (VI)
◾ Dudzele (VII)
◾ Lissewege (con Zeebrugge e Zwankendamme)
(VIII)

Sport

Calcio
Le squadre principali della città sono il Cercle Brugge che ha vinto 3 titoli nazionali, e il Club Brugge che ha
vinto ben 14 titoli nazionali. Entrambe partecipano attualmente nella Jupiler Pro League 1 e giocano allo
Stadio Jan Breydel.

Ultimate Frisbee
Nel primo weekend di maggio si disputa a Bruges il Tom's Tourney, uno dei più importanti tornei di
Ultimate Frisbee che vede coinvolte le nazionali e le squadre più forti di Europa.

Curiosità
◾ Nel 2010 la città è stata il set televisivo del film Cuore di Cioccolato diretto da Oliver Dommenget.
◾ Nel 2008 è stato girato interamente il film In Bruges - La coscienza dell'assassino, di Martin
McDonagh, con Colin Farrell, Brendan Gleeson e Ralph Fiennes, che mostra gran parte del borgo
medievale e dei monumenti.
◾ Nel 2002 fu capitale culturale europea assieme alla città spagnola di Salamanca, con cui è gemellata.

Persone legate a Bruges


◾ Jan Vaerman (1653 – 1720), matematico
◾ Charles de Eendero o d'Eendero o Carolus van Eendero (Bruges, XVII secolo), ingegnere
◾ Louis De Potter (1786 - 1859), scrittore e politico
◾ Jean-Baptiste Accolay (1833 - 1900), violinista e compositore belga, deceduto a Bruges
◾ Maurice de Maere d'Aertrycke politico
◾ Rachel Baes, pittrice
◾ Gotye, cantante
◾ Tony Parker, cestista
◾ Simone Stevino, fisico
◾ Pieter Aspe, scrittore

Note
1. ^ Bruges, su treccani.it. URL consultato il 30 marzo 2016.
2. ^ Bruges, su sapere.it. URL consultato il 30 marzo 2016.
3. ^ Bruno Migliorini et al., Scheda sul lemma "Bruggia", in Dizionario d'ortografia e di pronunzia, Rai Eri,
2007, ISBN 978-88-397-1478-7.

Voci correlate
◾ Collegio d'Europa
◾ Club Brugge K.V.
◾ Cercle Brugge K.S.V.
◾ Stazione di Bruges

Altri progetti
◾ Wikimedia Commons (https://commons.wikimedia.org/wiki/?uselang=it) contiene immagini o
altri file su Bruges (https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Bruges?uselang=it)
◾ Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Bruges

Collegamenti esterni
◾ Turismo Fiandre (http://www.visitflanders.com/it/destinazioni/bruges/index.jsp)- Sito ufficiale
dell'Ufficio del Turismo delle Fiandre
◾ Brugge, su brugge.be.
◾ Bruges (http://www.bruges.it/web/it/bruges/index.html) Guida di Bruges in Italiano
◾ Use-it, su use-it.be.
◾ Brugge Photos, su sonbaski.com.
VIAF (EN) 316731830 (https://viaf.org/viaf/316731830) · GND (DE) 4069688-1
Controllo di (https://d-nb.info/gnd/4069688-1) · BNF (FR) cb11949874m
autorità (http://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb11949874m) (data)
(http://data.bnf.fr/ark:/12148/cb11949874m)

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Gand
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Gand[1][2] /g��/ (in olandese Gent,[3] pronunciato /ɣɛnt/
Gand
in lingua standard; /ʝɛnt/ nella variante fiamminga, in
comune
italiano storico Guanto), è una città del Belgio, capoluogo
delle Fiandre Orientali. (NL) Gent
(FR) Gand

Localizzazione
Stato Belgio
Regione Fiandre
Provincia Fiandre
Orientali
Arrondissement Gand
Amministrazione
Sindaco Daniël Termont
Territorio
Coordinate 51°03′N 3°42′E
Superficie 156,18 km²
Abitanti 251 133 (1-1-2014)
Densità 1 607,97 ab./km²
Altre informazioni
Si estende su una superficie di 156.18 km², e nel 2012 Cod. postale da 9000 a 9052
contava 251 133 abitanti (1-1-2014), il che ne faceva la Prefisso 09
terza città più popolata del Belgio. Gand fu la capitale
Fuso orario UTC+1
dell'antica contea delle Fiandre, spesso rivale di Bruges, e
città natale di Carlo V. Importante nodo ferroviario, Codice INS 44021
dispone anche di un porto marittimo che, attraverso una Cartografia
serie di canali, si collega al Mare del Nord. Il motto della
città è in latino Fides et amor, fedeltà e amore. Il dialetto
locale «Gantois» è uno dei più tipici in Belgio.
Gand

Indice
Storia
Le origini e il medioevo
Rinascimento ed età moderna
Monumenti e luoghi d'interesse
Monumenti civili
Monumenti religiosi
Musei
Geografia antropica
Suddivisioni amministrative
Sport
Calcio
Ciclismo
Football americano
Infrastrutture e trasporti
Persone legate a Gand Sito istituzionale
Note (http://www.gent.be)
Bibliografia
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni

Storia

Le origini e il medioevo
Il nome "Gand" deriva dal celtico Ganda, che significa "confluente", in quanto è situata alla confluenza dei
fiumi Leie e Schelda.

Gand fu uno degli ultimi avamposti del Paganesimo nelle Gallie, tuttavia, all'inizio del VII secolo,
Sant'Amando vi fondò due abbazie, quella di San Pietro nel 625 e quella di San Bavone nel 650, attorno
alle quali si svilupparono subito dei villaggi.
I Vichinghi occuparono e distrussero più volte
Gand e la regione circostante nell'851-852 e fra
l'879 e l'883, finché vennero definitivamente
fermati nell'autunno dell'891.

All'inizio del X secolo, Arnolfo I di Fiandra


costruì una prima fortezza in pietra al posto
dell'attuale Castello dei conti di Fiandra, alla
confluenza dei due fiumi e ben presto attorno
alla fortezza e lungo il fiume Leie (Oggi il
Graslei) crebbe un villaggio, l'Oudburg, il
Veduta del centro storico nucleo più antico da cui si sviluppò la città di
Gand. Gand si trovava in un territorio paludoso,
causato dai numerosi straripamenti dei due
fiumi, Leie e Schelda. Fu intrapresa una intensa opera di bonifica dei terreni circostanti con canalizzazione
di acque fluviali e pluviali, creando così le condizioni per l'impianto di mulini ad acqua i quali fornivano la
forza motrice per le esigenze dell'industria tessile del lino e della lana.

A partire dall'anno 1000 lo sviluppo di Gand fu inarrestabile e in continua ascesa, tanto che divenne, fino
al 1550, la più popolosa città dei Paesi Bassi e una delle maggiori d'Europa, arrivando fino ad avere, nel
XIV secolo, oltre 60 000 abitanti[4]. Era più grande di Londra, Colonia e Mosca. Escludendo l'Italia c'era
soltanto Parigi, con i suoi 100 000 abitanti, ad avere una popolazione maggiore, tanto che divenne famosa
la frase che pronunciò l'imperatore Carlo V, nativo di Gand, che disse:

(FR) (IT)
« Je mettrai Paris dans mon Gant/-d » « Metterò Parigi nel mio Guanto »

(Carlo V d'Asburgo)
dove guanto (gant) con il gioco di trascrizione sta per Gand.

Nel 1180 Filippo d'Alsazia, conte di Fiandra, ricostruì il Castello di Gand, trasformando la città nella
capitale delle Fiandre.

I comuni delle Fiandre, guidati dai ricchi mercanti, si trovarono


dall'anno 1300 soggetti al dominio di Filippo IV il Bello, re di
Francia, il quale aveva inviato una grande forza di occupazione
per mantenere la sua sovranità sulla ricca regione, finché, nel
1302 i francesi, dopo aver subito il massacro della loro
guarnigione a Bruges da contadini fiamminghi ribellatisi, non
furono sconfitti a Courtrai, nella Battaglia degli speroni d'oro,
dai comuni fiamminghi Intanto, a seguito dell'intenso
interscambio di materia prima con prodotti tessili finiti, i
La Battaglia degli speroni d'oro.
rapporti con l'Inghilterra divennero così stretti che il cittadino
Giovanni di Gand divenne primo Duca di Lancaster.
Chiamato dal conte filofrancese Luigi I di Fiandra, Filippo VI di
Francia intervenne con il suo esercito e schiacciò le città
fiamminghe rivoltose a Cassel nel 1328. Luigi I giunse al punto
di costringere i sudditi fiamminghi a combattere contro le navi
di Edoardo III d'Inghilterra. Tuttavia i cittadini di Gand
elessero loro borgomastro nel 1337 Jacob van Artevelde, figlio
di una potente famiglia mercantile cittadina, che respinse l'11
aprile 1338 l'armata reale. Grazie a questo evento Artevelde
acquisì un gran potere in città fondando nel 1338[5] un concilio
di cinque Capitani (Audiëntie) di cui egli era il leader, in un
regime semi-dittatoriale.[6]. Nel 1339 creò un'alleanza fra le tre
città di Gand, Ieper e Bruges, dette i Tre Membri, che costrinse
alla fuga il conte dai suoi territori[7] Furono proprio i Capitani
di Gand a persuadere Edoardo III di Inghilterra a rivendicare il
trono di Francia[5]; infatti proprio a Gand, l'8 febbraio 1340,
Il Beffroi, simbolo delle Libertà
comunali. Edoardo III si proclamò re di Francia. Ciò guadagnò alle
Fiandre privilegi e concessioni economiche[5].

Una nuova ribellione fiamminga, organizzata dalla città di Gand, venne soffocata dal conte Luigi II di
Fiandra e dal re di Francia nel gennaio del 1349, cui seguirono 30 anni di pace e prosperità durante i quali
la città si rafforzò ulteriormente.

Nel 1360 ritornò a Gand, dopo la fuga in Inghilterra, Filips van Artevelde, figlio di Jacob, che rientrò subito
in politica. Nel 1379, i tessitori di Gand si ribellarono nuovamente, mentre Bruges rimase fedele al conte,
che pose il suo quartier generale proprio in quella città. Gand si affidò alla guida di Filips, che dopo il
fallimento delle trattative attaccò Bruges, sconfisse Luigi II in campo aperto e conquistò la città nel maggio
del 1382.

Tuttavia il re francese, alleato ora con il duca di Borgogna, sconfisse i fiamminghi nella Battaglia di
Roosebeke nel novembre del 1382, ripristinando il dominio di Luigi II.

Nel 1385 Gand cedette alle pressioni francesi e, in cambio di un'amnistia, accettò il ritorno al potere dei
conti di Fiandra e rinunciò all'alleanza con gli inglesi.

Nel 1407 la sede del Consiglio delle Fiandre, la più alta giurisdizione della contea, venne trasferita da
Bruges a Gand.

Rinascimento ed età moderna


Il 24 febbraio del 1500 Giovanna di Castiglia diede alla luce, in città, il figlio Carlo, futuro imperatore del
Sacro Romano Impero e re di Spagna, contro il quale anni dopo i cittadini di Gand si ribellarono. La
rivolta, sviluppatasi fra il 1549 ed il 1540, fu soffocata da Carlo V nel sangue. Inoltre essa perdette tutti i
privilegi civici che aveva accumulato nel tempo. L'avvento del protestantesimo, in particolare del
calvinismo, vide l'intervento spagnolo nelle Fiandre, al quale si ribellarono le città dei Paesi Bassi, che l'8
novembre 1576, a Gand, strinsero un'alleanza fra le Diciassette Province dei Paesi Bassi (Pacificazione di
Gand), accordandosi per il mantenimento della tolleranza religiosa e per il proseguimento comune della
lotta contro le forze spagnole ammutinate presenti nella
regione. Tra il 1577 e il 1584 Gand accolse la fede protestante e
fondò una Repubblica calvinista. Il 23 gennaio 1579 Gand aderì
all'Unione di Utrecht, promossa da Guglielmo d'Orange.

Divisione dei Paesi Bassi dopo


l'Unione di Utrecht.

Nel 1678 la città di Gand venne assediata e conquistata dalle


truppe francesi del maresciallo di Francia Vauban,[8] ma con il
Trattato di Utrecht Gand tornò all'Austria.

Le case delle Opere di Misericordia Durante la Guerra di successione austriaca, due mesi dopo la
e del Cervo volante, XVII secolo.
vittoria francese della Battaglia di Fontenoy, Gand venne
ripresa dai francesi l'11 luglio 1745.

Dalla metà del XVIII secolo Gand poté assistere finalmente a una ripresa economica della sua industria
tessile, ritornando ad essere la più grande città del Belgio fino alla carestia del 1845-48. Fra il 13 ed il 17
novembre del 1789 ebbe luogo l'Insurrezione di Gand, quando l'inattesa vittoria di una rivolta urbana
costrinse una nutrita guarnigione imperiale ad evacuare la città.

Dalla fine del XVIII secolo, Gand, divenne la prima città industrializzata di terraferma e nel 1800
l'ingegnere Lieven Bauwens installò a Gand il Mule Jenny, la prima macchina tessile industriale del
continente, secondo disegni copiati in Inghilterra, che la poterà ad essere, nella seconda metà del XIX
secolo, la principale città tessile della lana dei Paesi Bassi, la più grande fabbrica di lino dell'Europa
occidentale, e la prima città industriale in terraferma per il cotone, meritandogli il nome di "Manchester
del Continente".

Il 24 dicembre 1814 venne firmato in città il Trattato di Gand, che pose fine alla Guerra anglo-americana
del 1812 fra gli Stati Uniti ed il Regno Unito. Durante i Cento giorni, il re Luigi XVIII di Francia si rifugiò a
Gand, che le meriterà l'appellativo satirico di Notre Père de Gand.

Dopo la disfatta di Napoleone Bonaparte nella Battaglia di Waterloo del 18 giugno 1815 e il conseguente
Congresso di Vienna, Gand e i vecchi Paesi Bassi meridionali entrarono a far parte nel 1816 del Regno
Unito dei Paesi Bassi. L'autorità olandese aprì in città una propria università nel 1817 e la fece ridivenire
un porto marittimo, grazie all'apertura del canale Gand-Terneuzen nel 1827.

Tuttavia, con la nascita dello Stato Belga la città di Gand rimase in gran parte fedele agli Orange e questo le
frutto il blocco dell'accesso al mare per una decina di anni, con gravi conseguenze economiche.
Il primo sindacato belga venne fondato nel 1857 a Gand.
Gand fu occupata dai tedeschi in entrambe le guerre mondiali, ma fortunatamente si salvò dalle gravi
distruzioni. Fu liberata dagli inglesi della 7ª Divisione corazzata il 6 settembre 1944.

Monumenti e luoghi d'interesse

Monumenti civili
◾ il Municipio di Gand, è uno dei più bei palazzi pubblici delle
Fiandre. Presenta due parti distinte erette alla distanza di
un secolo l'una dall'altra su edifici precedenti. Venne
commissionato ai grandi architetti fiamminghi Rombouts II
Keldermans e Dominicus de Waghemakere i quali
iniziarono la prima ala in un ricchissimo stile gotico
fiammeggiante. L'altra parte, in stile rinascimentale, venne
Vista del centro della città
aggiunta fra il 1595 e il 1622. All'interno si conservano le
sontuose sala di rappresentanza. attraversato dalla Leie
◾ Il Graslei e Korenlei, letteralmente "Riva delle Erbe" e
"Riva del Grano", sono le due banchine che sorgono sulle
sponde del fiume Leie, lungo il suo corso attraverso il
centro della città. Comprese fra il Grasbrug, "Ponte delle
Erbe", ed il Sint-Michielsbrug, "Ponte di San Michele",
entrambe le rive erano infatti chiamate dai battellieri
comunemente Tusschen Brugghen, "Tra i Ponti" e
costituivano il vero nucleo commerciale della città,
svolgendo le funzioni di porto d'attracco, carico e scarico
delle merci destinate ai mercati del centro della città. Vi
sorsero subito, dal XIII secolo, numerose Case delle
potenti Corporazioni locali, che ben presto trasformarono
questa parte del fiume nel vero centro economico e Frontoni delle Case delle
pulsante di Gand. Oggi sono una delle parti più turistiche e Corporazioni lungo il Graslei.
interessanti di Gand, tanto da essere state riconosciute
dallo Stato Belga nel 1952 come "Paesaggio protetto"
(beschermd als landschap) e nel 1994 come "Città
protetta" (beschermd stadsgezicht)[9].
◾ il Castello dei conti di Fiandra (Gravensteen), venne fatto
costruire intorno al 1180 da Filippo d'Alsazia sui resti di
uno precedente castello del IX secolo secondo lo stile dei
forti dei Crociati in Siria. L'edificio rappresentò il "centro di
potere" dei conti di Fiandra nel corso di tutto il Medioevo
ed è l'unico castello medievale fatto costruire dai conti di
Fiandra che si sia conservato pressoché intatto, anche
perché venne completamente restaurato nel XIX - XX
secolo.
◾ il Beffroi (letteralmente torre campanaria) con annesso La Cattedrale di San Bavone.
museo delle campane. La torre simboleggia il potere
comunale ed i lavori di costruzione iniziarono nel 1313 e
proseguirono, con frequenti interruzioni a causa di guerre e
problemi interni, fino al 1380, anno in cui fu terminata. Durante gli anni la torre ha avuto ben 7
coronamenti, dovuti al continuo crescere del numero delle campane. La primitiva struttura in legno fu
rimpiazzata da una in ghisa che, per mancanza di manutenzione, iniziò ad ossidarsi, perciò venne
demolita. Successivamente fu ricostruita in pietra, ispirata ad un abbozzo del XIV secolo.
◾ Il Castello di Gerardo il Diavolo, residenza medievale che sorge sulla riva del Reep. Venne costruito a
partire dal XIII secolo e poi più volte modificato per esser adattato a scopi diversi.

Monumenti religiosi
◾ la Cattedrale di San Bavone rappresenta uno dei migliori
esempi dell'Architettura gotica secondo l'interpretazione
del locale stile Gotico brabantino. Venne eretta a partire
dal 1228 come Collegiata di San Giovanni, divenne
Cattedrale nel 1559. All'interno custodisce notevoli opere
d'arte, fra cui spicca il celebre polittico dell'Adorazione
dell'Agnello mistico, costituito da 10 pannelli di legno di
quercia, venne realizzato dai fratelli Jan e Hubert van Eyck
ed esposto nel 1432. Capolavoro considerato l'apice della
pittura fiamminga del XV secolo. Vi si conserva anche la
Conversione di San Bavone, opera eseguita nel 1623 dal
grande Pieter Paul Rubens. Inoltre vi è un bellissimo
Il Polittico dell'Agnello Mistico di Jan
pulpito rococò realizzato in legno e marmo da Laurent
Delvaux nel 1741-45. e Hubert van Eyck, conservato nella
Cattedrale di San Bavone.
◾ la Chiesa di San Michele, sorge dietro il ponte omonimo, e
fa da sfondo al Graslei e Korenlei. È un grande edificio
tardo-gotico eretto in due fasi, la prima fra XV e XVI secolo
e la seconda nel XVII secolo.
◾ la Chiesa di San Nicola, è la chiesa più antica della città, dedicata a San Nicola di Bari, sorge sul
Korenmarkt, il "Mercato del Grano". Rappresenta un buon esempio dell'Architettura gotica, nella sua
fase primitiva, secondo gli stilemi tipici della regione scaldiana. Sua particolarità è la torre-lanterna che
sorge sulla crociera. Venne eretta su edifici precedenti a partire dal 1225 circa, e terminata nel 1270.
Nel XIV-XV secolo venne rifatto il coro a cappelle radiali e nel corso del XVII secolo venne molto
modificata e snaturata quando vide anche il crollo dell'alta guglia della torre, sostituita dall'attuale tetto
conico. Venne profondamente restaurata dall'inizio del XX secolo, e ancora i lavori non sono finiti.

Musei
◾ il più importante museo di Gand è il Museo delle Belle Arti (Museum voor Schone Kunsten) che
contiene opere di Hieronymus Bosch, Jean Fouquet, e diversi maestri fiamminghi.
◾ lo SMAK o Stedelijk Museum voor Actuele Kunst (Museo di Arte Contemporanea), con opere del XX
secolo.
◾ il Museo del Design (Design Museum Gent) è ospitato in una palazzo signorile del XVIII secolo e
contiene un'importante collezione di oggetti e mobili art nouveau, art déco e contemporanei. Il museo
ospita anche mostre temporanee di gioielli, mobili e ceramiche disegnati da giovani designer.

Geografia antropica

Suddivisioni amministrative
Il comune di Gand è costituito dai seguenti distretti:

◾ Il centro storico, Gand (I)


◾ Mariakerke (II)
◾ Drongen (III)
◾ Wondelgem (IV)
◾ Sint-Amandsberg (V)
◾ Oostakker (VI)
◾ Desteldonk (VII)
◾ Mendonk (VIII)
◾ Sint-Kruis-Winkel (IX)
◾ Ledeberg (X)
◾ Gentbrugge (XI)
◾ Afsnee (XII)
◾ Sint-Denijs-Westrem (XIII)
◾ Zwijnaarde (XIV)

Sport

Calcio
La città è sede del Koninklijke Atletiek Associatie Gent, vincitore di un campionato e tre coppe nazionali.

Ciclismo
La città è famosa per la Gand-Wevelgem, importante classica del ciottolato di ciclismo su strada.

Football americano
La città è sede dei Ghent Gators, campioni nazionali nel 2014

Infrastrutture e trasporti
Il trasporto pubblico cittadino è gestito dalla De Lijn e prevede anche una Rete tranviaria composta da 4
linee. Lo scalo ferroviario principale è la stazione di Gent-Sint-Pieters.

Persone legate a Gand


◾ Pierre de Geyter, operaio e musicista - compositore della musica de L'Internazionale, nato a Gand
◾ Johan Philip Lansberg (1561 - 1632), teologo e astronomo, nato a Gand
◾ Nicolette Boilet, religiosa e santa
◾ Giovanni di Gand
◾ Enrico di Gand
◾ Carlo V, imperatore del Sacro Romano Impero
◾ Leo Baekeland, chimico
◾ Juan de Flandes - pittore
◾ Helmut Lotti - cantante e musicista
◾ Corneille Jean François Heymans, farmacologo Premio Nobel per la medicina nel 1938
◾ Maurice Roelants - letterato
◾ Victor Horta, architetto e designer
◾ Maurice Maeterlinck, scrittore Premio Nobel per la letteratura nel 1911
◾ Berlinde de Bruyckere, scultrice
◾ Laurent Delvaux, scultore
◾ George Minne, scultore
◾ Hugo van der Goes, pittore
◾ Jacob Obrecht, compositore
◾ Théo van Rysselberghe, pittore
◾ Pierre Louÿs, scrittore
◾ Giusto di Gand, pittore
◾ Frits Van den Berghe, pittore
◾ Philippe Herreweghe, direttore d'orchestra
◾ Henri Maldiney filosofo, insegnante alla Ecole des Hautes-Etudes di Gand
◾ Henri Pirenne, storico
◾ Joseph Plateau, fisico
◾ Jan van Eyck, pittore
◾ Jacob van Artevelde, statista
◾ Wouter Weylandt, ciclista su strada
◾ Bradley Wiggins, ciclista su strada e campione olimpico su pista
◾ Soulwax, gruppo rock elettronico
◾ Gerard Mortier (1943-2014)
◾ Jacques Rogge, presidente del Comitato Olimpico Internazionale dal 2001
◾ Guy Verhofstadt, politico, Primo ministro del Belgio dal 1999 al 2008
◾ Philippe Samyn (Gand, 1º settembre 1948), architetto e ingegnere
◾ Jan Baptist Lodewyck Maes - pittore
◾ Frank De Winne - astronauta

Note
1. ^ Cfr. "Gand (http://www.sapere.it/enciclopedia/Gand.html)" nell'enciclopedia Sapere.
2. ^ Cfr. "Gand" in Sandro Toniolo, Principali esonimi italiani di elementi geografici europei
(http://intelspeedcontest2006.tiscali.it/toponomastica/filepdf/italia.pdf), in L'universo, anno LXXXI
(2001), n. 2, Istituto geografico militare, Firenze, p. 10.
3. ^ Zanichelli Dinucci (http://online.scuola.zanichelli.it/laboratoriodigeografia-
files/Zanichelli_Dinucci_LabGeografia_Atlante_vol1.pdf)
4. ^ Sito dell'Ufficio turistico di Gand (http://www.visitgent.be/fr/geschiedenis)
5. ^ a b c Storia della borghesia in Francia. Dalle origini all'inizio dell'età moderna di Régine Pernoud, su
books.google.com. URL consultato il 13 marzo 2011. su Google Libri
6. ^ Flanders and Hainault: Early forms of democracy, su paulbuddehistory.com. URL consultato il 13 marzo
2011.
7. ^ Lo stato presente di tutti i paesi e popoli del mondo naturale (...), su books.google.com. URL consultato
il 13 marzo 2011. di Thomas Salmon su Google Libri
8. ^ (FR) Martin Barros, Nicole Salat e Thierry Sarmant: Vauban - L'intelligence du territoire. Ed. Nicolas
Chaudun e "Service historique de l'armée", Parigi, 2006. ISBN 2-35039-028-4, p 167
9. ^ (NL) [1] (https://beschermingen.onroerenderfgoed.be/object/id/OO001513/)

Bibliografia
◾ (FR) Leopold August Warnkönig: Histoire de la Flandre et de ses institutions civiles et politiques
jusqu'à l'année 1305, Hayez, 1836
◾ (FR) Martin Barros, Nicole Salat e Thierry Sarmant: Vauban - L'intelligence du territoire. Ed. Nicolas
Chaudun e "Service historique de l'armée", Parigi, 2006. ISBN 2-35039-028-4

Voci correlate
◾ Lista delle torri e dei campanili più alti d'Europa
Altri progetti
◾ Wikimedia Commons (https://commons.wikimedia.org/wiki/?uselang=it) contiene immagini o
altri file su Gand (https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Ghent?uselang=it)
◾ Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Gand

Collegamenti esterni
◾ (EN, FR, NL) Sito della città di Gand, su gent.be.
◾ Turismo Fiandre (http://www.turismofiandre.it/destinazioni/ascolta-gent)- Sito ufficiale dell'Ufficio del
Turismo delle Fiandre
VIAF (EN) 234569924 (https://viaf.org/viaf/234569924) · GND (DE) 4020176-4
Controllo di (https://d-nb.info/gnd/4020176-4) · BNF (FR) cb11949424z
autorità (http://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb11949424z) (data)
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Anversa
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Anversa
comune
(NL) Antwerpen
(FR) Anvers

Localizzazione
Stato Belgio
Regione Fiandre
Provincia Anversa
Arrondissement Anversa
Territorio
Coordinate 51°13′N 4°23′E
Superficie 204,51 km²
Abitanti 506 922 (2015)
Densità 2 478,71 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale 2000–2660, 2000,
2100, 2018 e 2060
Prefisso 03
Fuso orario UTC+1
Codice INS 11002
Cartografia
Anversa (Antwerpen in olandese, Anvers in francese) è
una città di 506.922 abitanti del Belgio settentrionale, la
più importante nella regione delle Fiandre, una delle tre Anversa
regioni dello Stato, e il capoluogo della provincia
omonima.

Indice
Storia
Il nome
Ascesa
Decadenza
Secoli XVII-XIX
Secolo XX
Economia
Monumenti e luoghi d'interesse
Edifici civili
Edifici religiosi
Edifici militari
Musei
Persone legate ad Anversa Sito istituzionale
Geografia antropica (http://www.Antwerpen.be)
Suddivisione amministrativa
Infrastrutture e Trasporti
Amministrazione
Gemellaggi
Sport
Calcio
Note
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni

Storia

Il nome
Secondo una leggenda risalente al XV secolo, il nome "Antwerpen" deriva dalla frase Hand werpen cioè
"lanciare la mano" riferita all'uccisione da parte del soldato romano Silvio Brabone del gigante Druon
Antigoon che regnava nella zona, il soldato tagliò la mano al gigante e la gettò nella Schelda. La leggenda
dell'origine del nome è ripresa da una specialità locale, dei cioccolatini chiamati Antwerpse Handjes,
"manine di Anversa". Alla leggenda è inoltre dedicata una fontana collocata nella centrale Grote Markt e
intitolata a Silvio Brabone.
Il nome della città viene fatto risalire al IX secolo quando gli
abitanti della zona, in seguito alle scorrerie normanne, si
ritirarono a "anwerp", ovvero su una collina alluvionale situata
dove poi sorse il castello Het Steen, nucleo da cui sorse poi il
centro abitato.

Ascesa
la Fontana di Brabone nel Grote Situata sulla riva destra della Schelda, a circa 90 km dal mare
Markt.
del Nord, Anversa doveva la propria importanza alla sua
vantaggiosissima posizione geografica.

Le prime notizie della città risalgono al 640, allorché Sant'Amando di Maastricht per primo vi predicò e vi
costruì una chiesa; sugli antichi insediamenti di pescatori, la città iniziò a svilupparsi soprattutto grazie
all'opera di bonifica operata da alcuni Benedettini irlandesi, che durante il IX secolo vi costruirono una
fortezza e decisero di stabilirvisi. Fu soprattutto nel XIII secolo, quando le venne riconosciuto il titolo di
città, che Anversa cominciò ad essere visitata dai mercanti italiani, ed iniziò ad acquisire rinomanza come
centro mercantile.

Al principio del XIV secolo era già divenuta un importante


centro di transito del traffico commerciale tra la Germania e il
mare del Nord, in concorrenza con Bruges, che nei primi
decenni del XV secolo fu nettamente superata.
Fu però solo durante il XVI secolo che Anversa acquistò
straordinaria importanza a livello europeo, e sulle banchine del
suo porto iniziarono ad approdare in gran numero navi cariche
di mercanzie provenienti da ogni dove: bianche e carezzevoli
Castello "Het Steen" lane inglesi, zucchero di canna indiano, cuoi, odorose spezie,
drappi inglesi, legname svedese e allume italiano.

Lodovico Guicciardini fa coincidere ciò che denomina "il secondo augumento de più notabili, che ha fatto
questa città tanto grande, ricca e famosa" con l'influenza dei Portoghesi, che in seguito a "meravigliosa e
stupenda navigazione […] cominciarono a condurre le spezierie e le drogherie d'India in Portogallo e poi
di Portogallo condurle alle fiere in questa terra", togliendone così il monopolio ai veneziani che lo
detenevano da tempo. Questo commercio, insiste Ludovico, "attrasse a poco a poco gli Alemanni" e
"parecchie onorate case di Spagnoli". "Et così intorno all'anno MDXVI, seguitando l'un l'altro, tutti i
mercanti forestieri, in Bruggia residenti, eccettuato parte degli Spagnoli, che là restarono, vennero con
non minor danno di quella città, che profitto di questa, qua a dimorare!"

Infatti verso la fine del XV secolo a causa di varie circostanze si colloca il declino di Bruges. Ad esso
corrispose un crescente sviluppo della prosperità di Anversa, "che attirò da Bruggia […] quando manco
l'aspettava e più insuperbiva" le più importanti casate di banchieri "tutte famiglie di gran seguito, e di
grandissimo traffico" come i Welser e i Fugger.
Questi ultimi erano senz'altro i più ricchi e potenti finanzieri del Cinquecento. Agli inizi del Quattrocento
non erano altro che una famiglia di tessitori di Augusta che incominciava ad estendere la propria attività al
commercio; ma tra la fine del Quattrocento e i primi decenni del Cinquecento, essi avevano già dato vita ad
una straordinaria fortuna.
L'azienda, organizzata sul modello delle compagnie italiane,
assunse in breve tempo rilevanti proporzioni, adeguate a
gestire un volume di affari che non conosceva più frontiere. La
loro ricchezza si fece proverbiale, tanto che in Spagna si usava
comunemente dire "rico como un Fucar".
I Fugger arrivarono in città con un seguito di fattori, ministri,
servitori; e soprattutto, con i loro capitali portando una nuova
ventata di prosperità all'intera metropoli.
il Mercato delle Carni.
"Il terzo e fresco augumento" viene poi fatto iniziare "dopo la
passata di monsignore di Lungavalle e di Martino Van
Raffem", quando "si risuolarono prudentissimamente di fabbricare la predetta muraglia". Ovvero nel
1542, anno della costruzione delle nuove mura della città, e dell'assorbimento di alcune importanti fiere e
traffici commerciali: "di questa maniera in breve tempo, è tanto aumentata e aggrandita questa città, che
se tu ne cavi Parigi, non troverai di qua dai monti terra più ricca". Difatti anche in Anversa si
svilupparono le fiere. "La fiera è baraonda" - dice Fernand Braudel - "fracasso, musica popolare, festa, il
mondo alla rovescia, disordine, talvolta tumulto".
Era così anche in Anversa, ove si tenevano, come ricorda il Guicciardini, quattro fiere annuali "molto
privilegiate", all'interno delle quali si svolgevano numerose operazioni mercantili. Le maggiori erano due:
la Sinksenmarkt e la Bamismarkt. Entrambe si protraevano per circa sei o sette settimane: la
Sinksenmarkt, fiera di Pentecoste, iniziava a giugno e si concludeva ad agosto inoltrato, e la Bamismarkt,
Fiera di San Bavone, che iniziava in settembre e si concludeva a metà novembre.

Entrambe queste fiere erano frequentate da mercanti


provenienti da ogni paese d'Europa e vedevano, anche,
un'enorme partecipazione popolare.
Anche Albrecht Dürer riferisce di essere stato durante il suo
quinto soggiorno in Anversa ad una fiera "quella dei cavalli",
"nelle quali fiere" - ci dice il Guicciardini - "da ogni banda del
paese e di fuora infino di Danimarca viene quantità
grandissima di cavalli di ogni sorte, che veramente fa bel
Castello "Rivierenhof" vedere e buon provvedersi".

Lo sviluppo di Anversa fu rapido: fra il 1505 e il 1545 i proventi


della sua dogana raddoppiarono. Nella città della Schelda si ridistribuivano le spezie e il sale del
Portogallo, si introducevano le drapperie inglesi per il finissaggio e la tintura, ma anche i vini di Spagna e
di Francia, lo zucchero dei Tropici, il legno svedese e l'allume italiano.
Così la città fungendo da collegamento tra il bacino mediterraneo e quello baltico, divenne il baricentro dei
traffici internazionali; furono questi la vera sorgente delle sue fortune.

È tra il 1535 e il 1557 che si può collocare il periodo più florido per lo sviluppo della città; quando arrivano
dalla Spagna in direzione del porto della Schelda, enormi quantità di argento e oro americano.
Il picco, sia in popolazione che in prosperità, venne raggiunto però solo un po' più tardi, nel 1566. La
popolazione toccò un apice di circa 100.000 abitanti, un numero decisamente enorme per quei tempi,
anche per una città che come Anversa, solo nel 1496 ne poteva già contare circa 40.000.
Un tale aumento di popolazione non era certo
da attribuirsi ad un naturale incremento, bensì
alla consistente presenza di immigrati, i quali,
come nota Fernand Braudel: "non sempre sono
uomini di fatica o di qualità mediocre" ma anzi:
"spesso recarono tecniche nuove non meno
indispensabili alla vita urbana delle loro
persone".
L'immigrazione che interessò la città fu appunto
un'immigrazione di alto livello. Banchieri e
mercanti attratti dallo sviluppo economico
incominciarono ad arrivare fin dagli inizi del
le antiche Case delle Corporazioni sul Grote Markt.
XVI secolo. Un così rapido sviluppo del numero
degli abitanti provocò, come non è difficile
intuire, una crisi degli alloggi. A questa, la città fece fronte costruendo numerose nuove abitazioni, strade e
mura, che trasformarono fortemente l'intera struttura urbana della città.
Il Guicciardini, che si trovava in Anversa durante questi anni, ci lascia la descrizione di una città
abbondante di ogni mercanzia: "Anversa – dice – è benissimo provveduta di vettovaglie, perché oltre a
quelle che i forestieri di ogni parte ci conducono, molti provveditori di tutta la provincia […] con gran
provvigione giornalmente ci concorrono, talché non solamente abbondanza di ogni cosa per il vitto
ordinario ci si trova ma ci si trova ancora abbondanza grandissima per ogni estraordinario".

Tuttavia come ci spiega Fernand Braudel, i motivi dell'ascesa della città, che in pochi anni riuscì a divenire
la vera capitale dell'Atlantico, sono i più svariati. Si trattò di un fenomeno complesso non riconducibile né
al semplice fatto che i maggior consumatori di spezie si trovavano nel Nord, né al fatto che Venezia era
ormai stata messa fuori gioco.
Infatti se è vero che Anversa si sostituì a Bruges è però altrettanto vero che essa si pose al centro dell'intera
economia internazionale, cosa che Bruges non era mai riuscita a fare. "Anversa dunque non fu la semplice
erede della vicina rivale […] fu lo spostamento delle rotte mondiali alla fine del secolo XV, insieme
all'abbozzo di un'economia atlantica, a decidere della sua sorte: per lei tutto cambiò nel 1501, con l'arrivo
sulle banchine della Schelda di una nave portoghese carica di pepe e di noce moscata. Altre ne
seguirono".

Decadenza
Al periodo di ascesa iniziato durante i primi decenni del Cinquecento e culminato tra il 1535 e il 1557, seguì
la crisi e l'inesorabile periodo di discesa.
La crescita della città fu infatti interrotta sul finire del secolo, dagli eventi della Rivolta dei Paesi Bassi. La
funzione di Anversa andò così mutando, e il suo ruolo di emporio del mondo, riducendosi
progressivamente.

Già dall'inverno del 1564 le cose avevano iniziato a peggiorare. Il clima era stato particolarmente rigido,
avanzava sempre più l'interramento della Schelda, e, proveniente dalla Francia, aveva iniziato ad
affermarsi tra le file degli artigiani la dottrina calvinista.
Inoltre, se è vero che Anversa era sempre stata
una tra le città più tolleranti d'Europa dove
avevano trovato rifugio anche gli anabattisti e
gli ebrei, con l'ascesa al trono del nuovo re
Filippo II le cose erano destinate a cambiare
profondamente.

Governare i Paesi Bassi era una fortuna. Ne


sapeva qualcosa Carlo V che pare ne ricavasse
ogni anno risorse sette volte superiori a quelle
che ricavava dall'America; ma non era facile.
Carlo vi era riuscito rispettando la tradizione
Anversa in una stampa del 1572
autonomista di quella regione.
La politica di Filippo II rappresentò dunque una
brusca inversione di tendenza, che gli fece guadagnare in un sol colpo l'opposizione di tutte le famiglie
aristocratiche, dai ricchi borghesi alle classi cittadine.
Filippo II si mosse fin dall'inizio con molta intransigenza. "Potete assicurare a Sua Santità" –scrisse
all'ambasciatore Spagnolo a Roma nel 1566- "che piuttosto che permettere il minimo danno alla religione
e al servizio di Dio, perderei tutti i miei stati e cento vite, se le avessi; perché né mi propongo né desidero
essere sovrano di eretici". Fece pubblicare le risoluzioni del Concilio di Trento, e ne pretese la rigida
applicazione, dando ordine di perseguitare con il massimo rigore i protestanti. Dalla lontana Castiglia non
si mostrò dunque in grado di comprendere adeguatamente le caratteristiche particolari di quella parte del
suo impero così distante, sia geograficamente che culturalmente, dalla Spagna.

La rivolta ebbe inizio nel 1566, proprio dagli


strati popolari delle città dove il Calvinismo era
penetrato maggiormente: Anversa, Brugge,
Tournai, Gent, e Ypres.
Filippo inviò nei Paesi Bassi alla testa di un
potente esercito il duca d'Alba, il quale eseguì
con la massima severità le istruzioni del suo
sovrano. Dal 1567 al 1573 i soldati del duca
procedettero a una sistematica repressione che
soffocò la rivolta nel sangue. La Furia Spagnola
suscitò una grande impressione in tutta Europa;
veri e propri massacri si abbatterono sulla
popolazione inerme, sulle donne e i bambini, La Furia Spagnola del 1576

numerose case furono incendiate, e migliaia di


persone furono sottoposte a riscatto e spesso assassinate. Così scriveva un mercante che si trovava allora
ad Anversa: "Las cosas de la tierra andan de peor en peor y sin esperansa de ninguna salud"; e non
diversamente descrive la situazione un suo contemporaneo, anch'esso in Anversa durante quei difficili
giorni: "Mataron al entrar mucha gente, y despuesde ganada la villa, començo el saco que durò 3 dias
[…] Usòse en el todo lo que en semejantes tiempos se suole hacer, sin tener respecto a estranjeros ni
naturales, que todos pasaron por una medida, y hubo personas a quienes costò el rescate de su casa
6.000 ducatos […] Con este desventurado suçeso no se trata de negoçios ni a cobrar maravidì, y todo
bate en buscar dinero pera pagar a los soldatos y llevar la Moneda lo que cada uno tiene para hacer
dinero".

Se la prosperità economica della città era stata sempre favorita da una tolleranza largamente praticata,
disastrose furono le conseguenze della politica di Filippo II. Essa provocò infatti, l'inevitabile esodo di
numerosi mercanti che in Anversa cominciavano a non sentirsi più al sicuro; Luis Alvares Caldeira scrisse
a Simon Ruiz: "Las naciones se van saliendo daquì poco a poco para Colonia, y lo mismo haré yo en fin
déste, si no oviera otra cosa de por medio que me lo impida".

La partenza di questi mercanti, che erano il vero cuore pulsante per l'economia della città, e l'interruzione
dei lavori che si erano iniziati sul fondo della Schelda per poter permettere anche alle navi più pesanti di
raggiungere Anversa, provocarono l'inevitabile decadenza della città, che andò perdendo per sempre parte
della sua influenza a livello europeo. Ma il vero dramma per la città sarà proprio la riconquista dopo un
lungo assedio da parte di Alessandro Farnese, un avvenimento che, come ha scritto Pirenne, trasformò
Anversa da piazza marittima a città mediterranea.

Secoli XVII-XIX
Il riconoscimento dell'indipendenza delle Province Unite da
parte della Pace di Vestfalia del 1648 sanciva che la Schelda
fosse chiusa alla navigazione, il che rovinò le attività
commerciali di Anversa. Questa proibizione rimase in vigore
fino al 1863, anche se i regolamenti vennero mitigati durante
l'occupazione francese dal 1795 al 1814 e poi durante il periodo
in cui il Belgio fu una parte del regno dei Paesi Bassi (dal 1815
Proclamazione della Pace di al 1830). Anversa raggiunse il culmine del suo declino nel 1800,
Vestfalia nel 1648. quando contava meno di 40.000 abitanti e Napoleone, conscio
della sua importanza strategica, stanziò due milioni per la
costruzione di due darsene e di un molo. Nel 1830, la città fu
presa dagli insorti belgi, ma la cittadella continuò ad essere in mano alla guarnigione olandese al comando
del generale David Hendrik Chassé. Per un certo periodo Chassé sottopose la città a un periodico
bombardamento, che inflisse molti danni e al termine del 1832 la cittadella stessa fu assediata dall'esercito
francese. Durante quest'attacco la città fu ulteriormente colpita. Nel dicembre del 1832, dopo una strenua
difesa, Chassé ottenne una resa onorevole.

Secolo XX
Anversa fu la prima città ad ospitare i Campionati mondiali di ginnastica, nel 1903. Durante la prima
guerra mondiale, la città fu meta della ritirata dell'esercito belga dopo la sconfitta di Liegi. Fu presa dopo
intensi combattimenti dall'esercito tedesco e i belgi furono costretti a ritirarsi più a ovest.

Anversa ospitò la VII Olimpiade. Durante la seconda guerra mondiale la città fu occupata dai tedeschi nel
maggio 1940 e fu liberata dall'11ma divisione britannica, che fece il suo ingresso in città il 4 settembre 1944.
Come risposta, i tedeschi tentarono di distruggere il porto di Anversa, che era usato dagli alleati per
sbarcare materiale bellico. Migliaia di missili V1 e V2 colpirono a tappeto la città, che fu il principale
bersaglio di missili V2 durante l'intera guerra. Tuttavia, l'attacco non ebbe successo nel distruggere il
porto, poiché molti missili caddero su altre parti della città.
Uno di questi attacchi, avvenuto il 16 dicembre, che colpì il
Cine Rex, divenne il più mortale provocato singolarmente dalle
V2. In conseguenza, la città fu pesantemente danneggiata e fu
ricostruita dopo la guerra in stile moderno. Dopo la guerra,
Anversa, che già aveva una considerevole popolazione ebraica,
divenne ancora una volta il maggior centro europeo
dell'Ebraismo ortodosso Haredi (e particolarmente Chassidim).

La fortezza della vicina Breendonk - Fort Breendonk - fu


adibita dai nazisti a campo di concentramento dal settembre
1940 al settembre 1944.

Anversa è uno dei più importanti centri per il commercio


mondiale dei diamanti.

Economia L'assedio di Anversa (1914) in una


Secondo l'Associazione Americana delle Autorità Portuali, il Illustrazione di Achille Beltrame
nella Domenica del Corriere
porto di Anversa era il diciassettesimo porto più grande (per
tonnellata) del mondo nel 2005 e secondo solo al Porto di
Rotterdam in Europa. Gestisce alti volumi di generale e cargo
di progetto economicamente attraenti, nonché merci in bulk.
Le docklands di Anversa, con cinque raffinerie di petrolio,
ospitano un'enorme concentrazione di industrie
petrolchimiche, secondo solo il cluster petrochimico a Houston.
Generazione di elettricità è anche un'attività importante, con
quattro impianti nucleari a Doel, una Centrale a combustibile
fossile, potenza convenzionale Stazione a Kallo, così come
Terminale alla Porta di Anversa.
diverse impianti a ciclo combinato. C'è un parco eolico nella
parte settentrionale dell'area portuale. Ci sono piani per
estenderlo nel periodo 2014-2020.[1] Il vecchio belga bluestone banchina confina con Scheldt per una
distanza di 5,6 chilometri (3,5 mi) a nord e sud del centro città sono stati mantenuti per il loro valore
sentimentale e sono usati principalmente da navi da crociera e trasporto marittimo a corto.

L'altro grande business di Anversa è il commercio di diamanti che si svolge in gran parte nel quartiere del
diamante di Anversa.[2] La città dispone di quattro Diamond Burst: il Diamond Club di Anversa, il Beurs
per Diamanthandel, il Antwerpsche Diamantkring Il Vrije Diamanthandel.[3] Dalla famiglia della Seconda
Guerra Mondiale della grande comunità ebraica di Anversa Gli ultimi due decenni hanno visto l'insediarsi
di indiani[4], maroniti provenienti dal Libano e armeni,[5] i commercianti diventano sempre più importanti.
[4]
Il Diamond Centre di Anversa, il successore del Hoge Raad per Diamant , svolge un ruolo importante
nell'elaborazione di norme, regolamentazione dell'etica professionale, formazione e promozione degli
interessi di Anversa come capitale dell'industria di diamanti.

Monumenti e luoghi d'interesse


Anversa conserva notevoli monumenti, testimonianza di un
passato ricco e glorioso, uno dei fari della cultura fiamminga.
Tra tutti spiccano la Cattedrale, capolavoro del gotico
brabantino, che con la sua torre, più alta del Belgio, domina il
profilo della città.

Edifici civili
◾ Grote Markt. La Piazza del Mercato Grande è il centro la grandiosa Cattedrale di Anversa.
della città dove sorgono i principali monumenti cittadini. È
contornata dalle antiche e preziose case delle
Corporazioni erette tra il XVI e il XVII secolo. Al centro la
celebre Fontana di Silvius Brabo.
◾ Stadhuis. Il Municipio di Anversa è una delle più importanti
testimonianze dell'architettura manierista delle Fiandre.
Sorge sul lato occidentale del Grote Markt e fu eretto da
Cornelis Floris de Vriendt tra il 1561 ed il 1566. La facciata
è incentrata, secondo l'uso nordico, su un pronunciato
avancorpo dai ricchi dettagli rinascimentale.
◾ Vleeshuis. L'antico Mercato delle Carni è una delle
storiche e caratteristiche costruzioni fiamminghe della città.
Oggi sede del Museo di Archeologia e Arti applicate. Un
primo edificio specifico per la macellazione e vendita del Il Grote Markt con la Fontana di
bestiame venne costruito qui nel 1250 vicino, lo Steen, la
fortezza di Anversa, e non lontano dalla Schelda. La Silvius Brabo
Corporazione dei macellai decise di costruire un nuovo, più
ampio, edificio e lo commissionò al grande architetto
cittadino Herman de Waghemakere, che lo realizzò tra il
1501 e il 1504.
◾ Rubenshuis. La Casa di Rubens è un edificio seicentesco
ove visse il grande pittore Pieter Paul Rubens. Oggi vi è un
Museo con diverse opere del Maestro e le sue collezioni.

Edifici religiosi il Municipio di Anversa

◾ Onze-Lieve-Vrouwekathedraal. La Cattedrale di Nostra


Signora è la chiesa madre della Diocesi di Anversa. Alto
esempio dell'Architettura gotica e uno dei massimi
capolavori dello stile Gotico brabantino, venne costruita fra
il 1352 e il 1521. È la più grande cattedrale del Belgio e
possiede anche la più alta torre del Paese, che con i suoi
123 metri è una delle più alte d'Europa[6] e le ha anche
valso l'inserimento nella lista dei patrimoni dell'umanità
promossa dall'UNESCO, nella voce Campanili di Belgio e
Francia. All'interno sono conservati numerosi capolavori di
Pieter Paul Rubens.
◾ Sint-Carolus-Borromeuskerk. La Chiesa di San Carlo
Borromeo, venne costruita fra il 1615 e il 1621 dai Gesuiti. Veduta dell'interno della Cattedrale.
È la più antica chiesa barocca delle Fiandre, e accoglie
uno sfarzoso mobilio settecentesco ed opere di Pieter Paul
Rubens.
◾ Sint-Jacob-de-Meerderekerk. La Chiesa di San Giacomo Maggiore è un importante costruzione gotica
iniziata nel 1491. Ospita all'interno la tomba di Pieter Paul Rubens.
◾ Sint-Pauluskerk. La Chiesa di San Paolo, è un altro notevole edificio gotico, terminato nel 1571.
All'interno conserva un bel mobilio barocco del XVII secolo.
◾ Sint-Andrieskerk (Chiesa di San Andrea)
◾ Sint-Walburgiskerk (Chiesa di Santa Walburga)

Edifici militari
◾ Het Steen. La Rocca è un castello medievale eretto
all'incirca tra il 1200 e il 1225 e rimodellato nella forma
attuale nel XVI secolo sotto l'impero di Carlo V. È il più
antico edificio della città che nel corso dei secoli ha assolto
varie funzioni, da residenza del margravio di Anversa a
la Chiesa di San Paolo.
prigione per cinque secoli (1303-1827) fino ad essere
adibito a museo nazionale della navigazione per oltre
cinquant'anni (1952-2008).
◾ Fort Lillo. Fortino militare.

Musei
◾ Rubenshuis. La Casa di Rubens è un edificio seicentesco
dove visse il grande pittore Pieter Paul Rubens. Oggi vi è
un Museo con diverse opere del Maestro e le sue
collezioni.
◾ Koninklijk Museum voor Schone Kunsten (Museo Reale di
Belle Arti) La Rocca medievale.

◾ Jean Fouquet, Madonna del latte in trono col Bambino


(1450-1455 circa)
◾ Museum van Hedendaagse Kunst Antwerpen (MUHKA - Museo di Arte contemporanea)
◾ Provinciaal Diamantmuseum (Museo provinciale del Diamante)
◾ Antwerpse Zoo (Zoo di Anversa)
◾ Plantin-Moretusmuseum
◾ Museo della moda
◾ Museum aan de Stroom. (MAS) Situato lungo il fiume Schelda, nel quartiere Eilandje, è il più grande
museo di Anversa; è aperto dal maggio 2011.

Persone legate ad Anversa


◾ Lionello di Anversa, figlio di Edoardo III d'Inghilterra (1338-1368)
◾ Maestro di Francoforte, pittore attivo tra il 1480 e il 1520, forse
identificabile con Hendrik van Wueluwe
◾ Tielman Susato (1500 circa - 1561), compositore
◾ Frans Floris, pittore (1520-1570)
◾ Maestro del Figliol Prodigo, pittore attivo tra il 1530 ed il 1560
◾ Abraham Ortelius, cartografo e geografo (1527-1598)
◾ Federico Giambelli, ingegnere italiano (XVI secolo)
◾ Maarten de Vos, pittore (1532-1603)
◾ Gillis van Coninxloo, pittore (1544-1607)
◾ Bartholomäus Spranger, pittore ed incisore (1546-1611)
◾ Paul Bril, pittore ed incisore (1554-1626) La statua di Rubens sulla
Groenplaats di Anversa
◾ Lawrence Beyerlinck (aprile 1578 – 22 giugno 1627) teologo,
scrittore ed ecclesiastico
◾ Andries van Eertvelt, pittore (1590–1652)
◾ Guilliam Van Deynen (Anversa, 1575 – Bruxelles, 1624)
◾ Pieter Paul Rubens, pittore (1577-1640)
◾ Antoine Mirou, pittore (1570-1666)
◾ Alexander Adriaenssen (1587-1661), pittore
◾ Abraham Janssens, pittore (c. 1570-1632)
◾ Rodrigo Calderón, avventuriero spagnolo (m. 1621)
◾ Frans Snyders, pittore (1579-1657)
◾ Frans Hals, pittore (1580-1666)
◾ Gaspar de Crayer, pittore (1582-1669)
◾ David Teniers il Vecchio, pittore (1582-1649)
◾ Martin Ryckaert, pittore (1587-1632) Abraham Ortelius
◾ Jacob Jordaens, pittore (1593-1678)
◾ Antoon van Dyck, pittore (1599-1641)
◾ Adriaen van Utrecht, pittore (1599-1653)
◾ Artus Quellinus il Vecchio, scultore (1609-68)
◾ David Teniers il Giovane, pittore (1610-1690)
◾ Jan Fyt, pittore (1611-1661)
◾ Nicolaes Maes, pittore (1634-1693)
◾ David de Coninck, pittore (1636-1687)
◾ Cornelis Huysmans, pittore (1648-1727)
◾ Gerard Edelinck, incisore (1649-1707)
◾ Pieter van Bloemen, pittore ed incisore (1657-1720)
◾ Carel Van Falens (1683– 1733), pittore Antoon van Dyck
◾ John Michael Rysbrack, scultore (1694-1770)
◾ Albert Grisar, compositore (1808-1869)
◾ Hendrik Conscience, scrittore (1812-1883)
◾ Henri de Braekeleer, pittore (1840-1848)
◾ Georges Eekhoud, scrittore (1854-1927)
◾ Hippolyte Delehaye, gesuita e storico (1859-1941)
◾ Pieter Franciscus Dierckx, pittore (1871-1950)
◾ Gustave de Smet (1877 - 1943), pittore
◾ Willem Elsschot, scrittore e poeta (1882-1960)
◾ Constant Permeke, pittore (1886-1952)
◾ Paul van Ostaijen, scrittore e poeta (1896-1928)
◾ Albert Lilar, politico (1900-1976)
◾ Maurice Gilliams, scrittore (1900-1982)
◾ Jean Kluger, (1937), compositore, editore e produttore musicale
◾ Ann Christy (1945-1984), cantante
◾ Radja Nainggolan, calciatore (1988)
◾ Tia Hellebaut (1978), campionessa olimpica di salto in alto
◾ Toby Alderweireld (1989), calciatore belga, difensore del
Tottenham e della nazionale belga.
◾ Johannes Overbeck, archeologo
◾ Guillielmus de Groff, scultore
◾ George Koltanowski - scacchista

Geografia antropica

Suddivisione amministrativa
Il comune è costituito dai seguenti distretti:

1. Anversa (distretto)
2. Berchem
3. Berendrecht-Zandvliet-Lillo
4. Borgerhout
5. Deurne
6. Ekeren
7. Hoboken
8. Merksem
9. Wilrijk

Infrastrutture e Trasporti
Il trasporto pubblico cittadino è gestito dalla De Lijn e prevede anche una Rete tranviaria composta da 12
linee.

Amministrazione

Gemellaggi
◾ Barcellona, dal 1997
◾ Haifa, dal 1995
◾ Città del Capo, dal 1996
◾ Ludwigshafen am Rhein, dal 1998
◾ Marsiglia, dal 1958
◾ Mulhouse, dal 1954
◾ Rostock, dal 1963
◾ San Pietroburgo, dal 1958
◾ Shanghai, dal 1984[7]

Anversa ha relazioni anche con le città di:

◾ Durban
◾ Paramaribo
Sport
Ha ospitato i Giochi della VII Olimpiade nel 1920 e una puntata di Giochi senza frontiere nel 1977[8].

Nel 2013 Anversa è Capitale europea dello sport ed ospita la 44ª edizione dei Campionati mondiali di
ginnastica artistica.[9]

Dal 28 gennaio all'8 febbraio 2014 Anversa ha ospitato la fase finale degli europei di calcio a 5: la fase a
gironi alla Lotto Arena, fase finale a eliminazione diretta alla Sportpaleis Arena.
I principali impianti sportivi della città sono lo Stadio Olimpico e il Bosuilstadion.

Calcio
La squadra principale della città è il Royal Antwerp FC, noto semplicemente come Antwerp o, in italiano,
Anversa.

Note
1. ^ Wind farm - Portale sostenibile di Anversa, su sustainableportofantwerp.com. URL consultato il 2 agosto
2015 (archiviato dall'url originale il 30 aprile 2014).
2. ^ John Tagliabue, Un'industria di lotta per mantenere la sua lucentezza, in New York Times, 5
novembre 2012. URL consultato il 6 novembre 2012.
3. ^ L'industria Antwerp World Diamond Center, awdc.be. URL consultato il 2 agosto 2015 (archiviato dall'url
originale il 26 giugno 2015).
4. ^ a b WSJ: Indiani Unseat gli ebrei di Anversa come i più grandi commercianti di diamanti Editore =
Stefangeens.com data = 27 maggio 2003, su stefangeens.com. URL consultato il 15 settembre 2011.
5. ^ Recessione Prende la scintilla dal quartiere di diamanti di Anversa. Il guardiano. Estratto il 2011-06-
02. (https://www.theguardian.com/world/2009/jun/23/diamond-gems-trade-antwerp-belgium)
6. ^ Lista delle torri e dei campanili più alti d'Europa
7. ^ (EN) Shanghai Foreign Affairs, Foreign Affairs Office of Shanghai Municipality. URL consultato il 4
febbraio 2011.
8. ^ Jsfnet Italia - Edizione 1977, su giochisenzafrontiere.net.
9. ^ Mondiali di ginnastica artistica 2013, Antwerp European capital of sports 2013 , su
antwerpgymnastics2013.com.

Voci correlate
◾ Aeroporto di Anversa-Deurne
◾ Università di Anversa
◾ Lista delle torri e dei campanili più alti d'Europa

Altri progetti
◾ Wikizionario contiene il lemma di dizionario «Anversa»
◾ Wikimedia Commons (https://commons.wikimedia.org/wiki/?uselang=it) contiene immagini o
altri file su Anversa (https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Antwerp?uselang=it)
◾ Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Anversa

Collegamenti esterni
VIAF (EN) 154177642 (https://viaf.org/viaf/154177642) · ISNI (EN) 0000 0004
0608 4399 (http://isni.org/isni/0000000406084399) · LCCN (EN) n79018141
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