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diverse raccolte di spartiti dove i pi� comuni standard sono stati trascritti e
riuniti, in modo da avere una base per lo studio e l'improvvisazione. Il termine
"Real Book" ("libro reale") � un gioco di parole su "Fake Book" ("libro falso", ma
anche "libro per il faking", dove "faking" sta per "accennare un brano").
Gli stessi termini possono al tempo stesso indicare una specifica raccolta, nel
qual caso � necessario specificare: (Fake Book volume 1, New Real Book 3).
Nella cultura jazz i real book rivestono grande importanza in quanto permettono ai
musicisti di avere un canovaccio su cui suonare e soprattutto improvvisare:
costituiscono una specie di lingua franca che � patrimonio comune dei musicisti e
del loro pubblico.
Storia e caratteristiche
Sembra che[senza fonte] il Real Book originale (vol.1) sia nato al Berklee College
of Music di Boston durante gli anni settanta, creato, assemblato e corretto dagli
studenti stessi, per rimediare ai numerosi difetti dei "Fake Book" originali
(aggiungendone tuttavia diversi originali, tra i quali l'impaginazione e la veste
tipografica).