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N

el mondo della letteratura


antica possiamo ritrovare
qualcosa che è il più simile
possibile al concetto di “messaggio
subliminale” all’interno delle opere
simboliste.
Con lo sviluppo dell’era della cultura di
“massa” poeti, scrittori, pittori, scultori
ect. tendevano a realizzare delle opere da
destinare al consumo. Molti intellettuali (è il
caso dei simbolisti) rifiutarono di massificare
la loro produzione letteraria edificando un muro,
che li separasse dal pubblico di massa, attraverso
un tipo di scrittura difficilmente comprensibile
(uso del simbolo). Altri artisti, invece, attraverso una
produzione di consumo, si adeguarono alle esigenze
di mercato raggiungendo fama e successo economico.
Esemplare è il caso di Gabriele D’Annunzio che si
servì, negli anni Venti, del Fascismo per diffondere le
sue opere. Egli, infatti, mostrò sempre se stesso come
un esteta che conduceva una vita all’insegna dell’arte
e del lusso sfrenato. D’Annunzio influenzò tutta
la cultura italiana del periodo in numerose
fasi della sua produzione e lasciò
un’impronta sul costume dando
vita al fenomeno del

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