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1
Lo strumento dello spreco 4
2
Lera della plastica 7
3
Una montagna di plastica 9
4
Un materiale ubiquo 13
5
Una risorsa sprecata 20
6
Larte dellinganno 22
7
Gli effetti dello spreco 26
Conclusioni 41
Bibliografia 42
Sitografia 43
LO STRUMENTO DELLO SPRECO
sono state successivamente sviluppate nel corso dei successivi decenni. Solo
nel 1940-1950, tuttavia, davvero iniziata la produzione di massa di oggetti
di plastica. Nella pagina di apertura del loro libro Plastics pubblicato nel
1945, Yarsley e Couzens (Yarsley-Couzens, 1945) ritengono che le possibili
applicazioni di materie plastiche [...] siano quasi inesauribili". A quel tempo,
la produzione mondiale era meno di un milione di tonnellate l'anno, ma il
materiale era gi ampiamente utilizzato in molti prodotti da tazze e piattini a
componenti per automobili e aeroplani.
Lo scenario prospettato una prefigurazione: l'uomo della plastica
(immaginario) entrer in un mondo di superfici lucenti colorate e luminose in
cui le mani dei bambini non trovano nulla da rompere, nessuno spigolo,
nessun angolo che possa tagliare o graffiare, nessuna fessura che possa
ospitare sporcizia o germi... . Le pareti della sua cameretta, il suo bagno ...
tutti i suoi giocattoli, la sua culla, la carrozzina con cui va a spasso, lanello
per la dentizione che morde, il biberon infrangibile con cui mangia [tutto in
plastica]. Mentre cresce, si pulisce i denti e si spazzola i capelli con le
spazzole di plastica, si veste con abiti di plastica, scrive la sua prima pagina
con una penna di plastica e studia su un libro rilegato in plastica. Le finestre
della sua scuola riparate da tendine interamente di plastica anti sporco ... e
le cornici, come quelle di casa sua, sono di plastica stampata, leggere e facili
da aprire non richiedono vernici. Il testo continua individuando l'uso
estensivo di materie plastiche per l'arredamento e interior design, per la
bellezza e il tempo libero, per l'industria e il settore dei trasporti su strada,
via mare e aria, fino a immaginare un anziano che indosser una protesi
con denti di plastica e occhiali con lenti in plastica ... finch alla fine dei suoi
giorni sar seppellito in una bara di plastica igienicamente sigillata.
La situazione della nostra contemporaneit, dopo 72 anni, non molto
diversa.
8
UNA MONTAGNA DI PLASTICA
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Produzione Mondiale Plastica 2011
(Plastic Europe Market Research Group 2012)
11
Domanda di materie plastiche da parte dei trasformatori, pro capite per Regione
(Plastic Europe Market Research Group) 2009
capo in pura lana o seta o cotone, sono sintetiche se non altro le fodere e le
finiture-bottoni, cerniere, fibbie, automatici; e poi biancheria in microfibra,
eco-pellicce, piumini sintetici, giacche in eco-pelle, tessuti elasticizzati, pile,
indumenti sportivi o techno come i giacconi e le scarpe in teflon. In cucina
sono in plastica gran parte dei contenitori utilizzati per tenere in frigo gli
alimenti, come gli stessi scomparti interni del frigorifero, ciotole e scodelle
per cucinare, gli involucri e gli accessori di tutti i piccoli elettrodomestici, i
piani e rivestimenti dei mobili o le loro vernici di finitura, i manici delle
casseruole e spesso gli scolapasta, gli imbuti, le spatole i contenitori da forno
in silicone, quelli per il microonde, oltre ai mille attrezzi da cucina e ai
flaconi dei prodotti da pulizia.
14
Cos come le abitazioni anche gli ambienti di lavoro e le scuole sono
pieni di prodotti di plastica: gran parte dell'arredo, i computer, fax e
stampanti, i dischi ottici, i cestini per la carta, le cartelle e i faldoni
portadocumenti, gli occhiali o le lenti a contatto e cos via tutti i piccoli
oggetti di cancelleria, la gomma, la biro, le custodie dei CD, lo scotch o la
colla.
Allesterno degli edifici la situazione molto simile: arredi urbani,
insegne, segnali stradali, ombrelloni, sedie e tavolini dei bar, cassonetti dei
rifiuti, impianti di irrigazione e molti altri oggetti di plastica o rivestiti da
pellicole plastiche.
Interi settori produttivi hanno cambiato le loro modalit utilizzando
sempre pi prodotti plastici. In edilizia, ad esempio, di plastica sono le
tubazioni, i serramenti, i prodotti sigillanti, le resine che entrano come
componenti di pavimenti e intonaci, le vernici, gli isolanti, gli interruttori, le
canalette e le prese dell'impianto elettrico; il policarbonato per le coperture
trasparenti; porte e pannelli in legno tamburato hanno un"anima" in 15
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http://www. nasa.gov
UNA RISORSA SPRECATA
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LARTE DELLINGANNO
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GLI EFFETTI DELLO SPRECO
Le norme tendono a recepire gli esiti della ricerca con grande lentezza
(data anche la velocit con cui si modificano gli additivi) e spesso senza
appropriatezza ponendo cos i cittadini nella frequente condizione di
utilizzare materiali sulla cui qualit e salubrit permane un livello di
incertezza.
Il caso delle bottiglie in PVC esemplificativo. Per decenni questa
plastica stata utilizzata per fare bottiglie nonostante fosse un polimero
termoplastico derivato dalla polimerizzazione del CVM costituito per il 57%
da cloro e per la restante percentuale di carbonio e idrogeno e che ci fossero
significative perplessit non solo sui processi produttivi ma sui rischi per la
salute derivanti dalla migrazione delle sue sostanze in particolare quando
esposto al caldo. Da qualche decennio si beve nel PET (polietilentereftalato)
ma allinizio del 2000 in Europa erano in PVC circa il 50% delle tubazioni in
materia plastica per acque di scarico dei fabbricati e il 20% delle tubazioni
per acqua potabile, il rivestimento di circa il 75% dei cavi elettrici e telefonici,
le sacche e i tubicini trasfusionali, le tende a ossigeno e i guanti monouso
delle strutture ospedaliere cos come gli imballaggi degli alimenti, molto
32 diffuso era il suo impiego anche in edilizia, per finestre e serramenti per
leccellente isolamento termico e per la sua lunga durata. La produzione del
PVC rappresenta oggi la maggiore applicazione di cloro, circa il 40% del
totale (Fabbri F., Greenpeace).
Del resto gi noto che le bottiglie di plastica in poliestere contengono
antimonio, un metallo pesante tossico che in determinate condizioni provoca
il cancro; oltre agli effetti sulla salute connesse con luso del contenitore
certo che nel momento in cui esse sono bruciate la combustione rende
respirabile lantimonio con danni sicuri alla salute umana (McDonough W.,
Braungart M., 2003).
La plastica un materiale che meglio di altri si presta a inglobare al
suo interno altre sostanze e proprio per questo dovrebbe essere impiegata
sulla base della massima conoscenza dei suoi contenuti e degli effetti che
essi comportano, operando per eliminare ogni possibile rischio sulla salute
delle persone.
Un mare di plastica
34
http://sprinterlife.com
35
http://www.plasticoceans.net
36
http://www.rrbar.net
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http://www.expeditionmed.eu
Nel corso del tempo, le plastiche si scompongono, per linflusso della luce
solare e l'azione delle onde e labrasione meccanica, in frammenti molto
piccoli, noti come "micro-plastiche". Una sola bottiglia da un litro, ad
esempio, pu produrre frammenti abbastanza piccoli da potersi depositare
per un miglio di spiaggia e in tutto il mondo; le parti rimangono in
sospensione nel mare, ricoprono i fondali, sono piaggiati (Great Pacific,
2011, para. 5).
http://coastalcare.org
38
www.plasticgarbageproject.org
apparente semplificazione delle azioni (ad esempio monouso) che riversa gli
effetti negativi su altri settori, altre persone, altri ambienti.
La plastica quando usata con discernimento e consapevolezza, e quindi in
quantit ridotte e distante dagli scenari da incubo di Yarsley e Couzens,
potr allora considerarsi un materiale meraviglioso.
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