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Coinvolto anche un altro dirigente. Livesicilia sollevò la vicenda nel 2014. "Soldi restituiti". Possibili nuovi casi.
PALERMO - Da controllore a controllata, e infine indagata. Il dirigente generale del dipartimento regionale della Funzione pubblica, Luciana Giammanco, è finita sotto inchiesta per peculato.
Lo scorso ottobre ha ricevuto l'avviso di conclusione delle indaginifirmato dal sostituto procuratore della Repubblica di Palermo, Luca Battinieri. Lo stesso reato viene contestato anche a Silvia Coscienza, dirigente dell'Osservatorio regionale sui Rifiuti.
L'indagine è quella sugli incarichi aggiuntivi. Un tema che Livesicilia sollevò nel 2014. Una legge regionale del 2010 ha inserito il principio della omnicomprensività del compenso per i dirigenti. Quando si riceve un incarico aggiuntivo presso un altro ente i soldi devono confluire nel capitolo destinato al trattamento economico accessorio della dirigenza. Insomma, non possono finire nelle tasche del dipendente.
Cosa che sarebbe avvenuta nel caso di Giammanco e Coscienza. La prima, che successivamente restituì i soldi, dal settembre 2012 al marzo 2013 “si appropriava della somma complessiva di 25.753 euro” per l'incarico di commissario straordinario dell'ex Provincia di Trapani. “Sto finendo di restituire i soldi”, disse Giammanco a Livesicilia. Frase che faceva pensare a un rimborso rateale. Giustificò il suo operato “perché a quel tempo non era stata chiarita l'applicabilità del decreto nazionale (quello che stabilisce l'omnicomprensività) su tutto il territorio nazionale. Poi, sono intervenute tre sentenze a chiarire in modo definitivo e io per prima devo restituire”.
Erano i giorni in cui Giammanco, che è il responsabile dell'anticorruzione della Regione, veniva tirata in ballo dall'allora procuratore regionale della Corte dei Conti, Giuseppe Aolisio, come esempio non virtuoso: "Emblematico il caso del dirigente anticorruzione dell'amministrazione pubblica che in Sicilia annovera il più alto numero di dipendenti, il quale non solo non ha mai denunciato alcuno, ma si trova interessato egli stesso da un'attività istruttoria tuttora pendente, per evidente conflitto di interesse rispetto alla funzione esercitata”.
Il peculato contestato dal pm Battineri sale a 39 mila per Coscienza che tra l'ottobre 2013 e lo stesso mese del 2014 fu commissario straordinario dell'Ato Trapani2 Belice-Ambiente.
La vicenda penale approdata al giro di boa dell'avviso di conclusione delle indagini potrebbe non essere l'unica. Sono tantissimi, infatti, i dirigenti regionali che si trovano nella stessa condizione. Dal 2014 ad oggi diverse circolari hanno imposto di denunciare incarichi e compensi. A firmarle è stata proprio Giammanco. Solo che non tutti hanno risposto. Impossibile, dunque, conoscere numeri e cifre. Gli infruttuosi appelli alla trasparenza convinsero i magistrati e i finanzieri della Polizia tributaria ad attivarsi.
Innanzitutto venne a galla il caso di Anna Rosa Corsello, dirigente regionale oggi in pensione, condannata per danno erariale e indagata pure dalla magistratura ordinaria. I pm le contestano un peculato da 160 mila euro per essersi autoliquidata compensi che non le sarebbero spettati per gli incarichi aggiuntivi di commissario liquidatore di Multiservizi e Biophera.
Ora anche Giammanco e Coscienza sono finite nel registro degli indagati.
http://livesicilia.it/2017/12/18/regione-caos-incarichi-aggiuntivi-giammanco-indagata-per-peculato_915680/
Titolo originale
GIAMMANCO PROT 60346 21 APRILE SCRIVE AL DIPARTIMENTO AMBIENTE LIBERO DIRITTO DI CIAMPOLILLO ACCESSO ATTI (1)
Coinvolto anche un altro dirigente. Livesicilia sollevò la vicenda nel 2014. "Soldi restituiti". Possibili nuovi casi.
PALERMO - Da controllore a controllata, e infine indagata. Il dirigente generale del dipartimento regionale della Funzione pubblica, Luciana Giammanco, è finita sotto inchiesta per peculato.
Lo scorso ottobre ha ricevuto l'avviso di conclusione delle indaginifirmato dal sostituto procuratore della Repubblica di Palermo, Luca Battinieri. Lo stesso reato viene contestato anche a Silvia Coscienza, dirigente dell'Osservatorio regionale sui Rifiuti.
L'indagine è quella sugli incarichi aggiuntivi. Un tema che Livesicilia sollevò nel 2014. Una legge regionale del 2010 ha inserito il principio della omnicomprensività del compenso per i dirigenti. Quando si riceve un incarico aggiuntivo presso un altro ente i soldi devono confluire nel capitolo destinato al trattamento economico accessorio della dirigenza. Insomma, non possono finire nelle tasche del dipendente.
Cosa che sarebbe avvenuta nel caso di Giammanco e Coscienza. La prima, che successivamente restituì i soldi, dal settembre 2012 al marzo 2013 “si appropriava della somma complessiva di 25.753 euro” per l'incarico di commissario straordinario dell'ex Provincia di Trapani. “Sto finendo di restituire i soldi”, disse Giammanco a Livesicilia. Frase che faceva pensare a un rimborso rateale. Giustificò il suo operato “perché a quel tempo non era stata chiarita l'applicabilità del decreto nazionale (quello che stabilisce l'omnicomprensività) su tutto il territorio nazionale. Poi, sono intervenute tre sentenze a chiarire in modo definitivo e io per prima devo restituire”.
Erano i giorni in cui Giammanco, che è il responsabile dell'anticorruzione della Regione, veniva tirata in ballo dall'allora procuratore regionale della Corte dei Conti, Giuseppe Aolisio, come esempio non virtuoso: "Emblematico il caso del dirigente anticorruzione dell'amministrazione pubblica che in Sicilia annovera il più alto numero di dipendenti, il quale non solo non ha mai denunciato alcuno, ma si trova interessato egli stesso da un'attività istruttoria tuttora pendente, per evidente conflitto di interesse rispetto alla funzione esercitata”.
Il peculato contestato dal pm Battineri sale a 39 mila per Coscienza che tra l'ottobre 2013 e lo stesso mese del 2014 fu commissario straordinario dell'Ato Trapani2 Belice-Ambiente.
La vicenda penale approdata al giro di boa dell'avviso di conclusione delle indagini potrebbe non essere l'unica. Sono tantissimi, infatti, i dirigenti regionali che si trovano nella stessa condizione. Dal 2014 ad oggi diverse circolari hanno imposto di denunciare incarichi e compensi. A firmarle è stata proprio Giammanco. Solo che non tutti hanno risposto. Impossibile, dunque, conoscere numeri e cifre. Gli infruttuosi appelli alla trasparenza convinsero i magistrati e i finanzieri della Polizia tributaria ad attivarsi.
Innanzitutto venne a galla il caso di Anna Rosa Corsello, dirigente regionale oggi in pensione, condannata per danno erariale e indagata pure dalla magistratura ordinaria. I pm le contestano un peculato da 160 mila euro per essersi autoliquidata compensi che non le sarebbero spettati per gli incarichi aggiuntivi di commissario liquidatore di Multiservizi e Biophera.
Ora anche Giammanco e Coscienza sono finite nel registro degli indagati.
http://livesicilia.it/2017/12/18/regione-caos-incarichi-aggiuntivi-giammanco-indagata-per-peculato_915680/
Coinvolto anche un altro dirigente. Livesicilia sollevò la vicenda nel 2014. "Soldi restituiti". Possibili nuovi casi.
PALERMO - Da controllore a controllata, e infine indagata. Il dirigente generale del dipartimento regionale della Funzione pubblica, Luciana Giammanco, è finita sotto inchiesta per peculato.
Lo scorso ottobre ha ricevuto l'avviso di conclusione delle indaginifirmato dal sostituto procuratore della Repubblica di Palermo, Luca Battinieri. Lo stesso reato viene contestato anche a Silvia Coscienza, dirigente dell'Osservatorio regionale sui Rifiuti.
L'indagine è quella sugli incarichi aggiuntivi. Un tema che Livesicilia sollevò nel 2014. Una legge regionale del 2010 ha inserito il principio della omnicomprensività del compenso per i dirigenti. Quando si riceve un incarico aggiuntivo presso un altro ente i soldi devono confluire nel capitolo destinato al trattamento economico accessorio della dirigenza. Insomma, non possono finire nelle tasche del dipendente.
Cosa che sarebbe avvenuta nel caso di Giammanco e Coscienza. La prima, che successivamente restituì i soldi, dal settembre 2012 al marzo 2013 “si appropriava della somma complessiva di 25.753 euro” per l'incarico di commissario straordinario dell'ex Provincia di Trapani. “Sto finendo di restituire i soldi”, disse Giammanco a Livesicilia. Frase che faceva pensare a un rimborso rateale. Giustificò il suo operato “perché a quel tempo non era stata chiarita l'applicabilità del decreto nazionale (quello che stabilisce l'omnicomprensività) su tutto il territorio nazionale. Poi, sono intervenute tre sentenze a chiarire in modo definitivo e io per prima devo restituire”.
Erano i giorni in cui Giammanco, che è il responsabile dell'anticorruzione della Regione, veniva tirata in ballo dall'allora procuratore regionale della Corte dei Conti, Giuseppe Aolisio, come esempio non virtuoso: "Emblematico il caso del dirigente anticorruzione dell'amministrazione pubblica che in Sicilia annovera il più alto numero di dipendenti, il quale non solo non ha mai denunciato alcuno, ma si trova interessato egli stesso da un'attività istruttoria tuttora pendente, per evidente conflitto di interesse rispetto alla funzione esercitata”.
Il peculato contestato dal pm Battineri sale a 39 mila per Coscienza che tra l'ottobre 2013 e lo stesso mese del 2014 fu commissario straordinario dell'Ato Trapani2 Belice-Ambiente.
La vicenda penale approdata al giro di boa dell'avviso di conclusione delle indagini potrebbe non essere l'unica. Sono tantissimi, infatti, i dirigenti regionali che si trovano nella stessa condizione. Dal 2014 ad oggi diverse circolari hanno imposto di denunciare incarichi e compensi. A firmarle è stata proprio Giammanco. Solo che non tutti hanno risposto. Impossibile, dunque, conoscere numeri e cifre. Gli infruttuosi appelli alla trasparenza convinsero i magistrati e i finanzieri della Polizia tributaria ad attivarsi.
Innanzitutto venne a galla il caso di Anna Rosa Corsello, dirigente regionale oggi in pensione, condannata per danno erariale e indagata pure dalla magistratura ordinaria. I pm le contestano un peculato da 160 mila euro per essersi autoliquidata compensi che non le sarebbero spettati per gli incarichi aggiuntivi di commissario liquidatore di Multiservizi e Biophera.
Ora anche Giammanco e Coscienza sono finite nel registro degli indagati.
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REPUBBLICA ITALIANA
della Funzione Publica :
Dipartimento regionale della Funzione Pubblica e del Personal
TLRESPONSABILS FER La P2EVENZIONE
DELLA CORRUZIONE F PER LA TRASPARENZA
Viale Regione Sicilians, 104-135 PALERMO
tel. 091/7073547 -telete 991/7073368
emai: OSE seadregionesiciinit 21 APR wid’
prvn 20.24 PALERMO
OGGETTO: Sig. Ciampolitlo Giouseppe - Comitato cittadino Isola Pulita di Isola delle Femmine - Uleriore
segnalazione di differimento ingiustificato di acceso agli atti da parte di ufficio del Dipartimento Ambiente della
Regione Sicilian
‘Al Dirigente Generale
ddl Dipartimento Regionale dell’ Ambiente
Via U. La Mala, 160
dipartimento.ambiente@certamail regione.sicilia.it
eps.
AIANAC
protocollo@pec.anticorruzione.it
[Al Segretario nazionale Codacons
studiotanasi@gmail.com
‘Al Codacons ~ Palermo
palermo@codaconsicilia it
Al Sig. Ciampoiillo Giuseppe
Via Sciascia,13
90040 isola delle Femmine (PA)
Con lettera del 14 aprile 2016, allegata alla e-mail in pari data inoltrata allo scrivente, ¢ per competenza alla $.V. , il
sig.Ciampolillo Giuseppe, in qualita ¢i Presidente dei Comitato Cittadino Isola Pulita del Comune di Isola delle
Femmine, ha segnalato un ulteriore differimento ingiustificato di accesso agli atti da parte del Servizio due * Tutela
dallinquinamento atmosferico” di codesto Dipartimento larentando il mancato rilascio del documento oggetto di
richiesta.
Ritiene 'stante che, il diniego alla richiesta di accesso agli atti sia da ricondurre ad una non corretta interpretazione
delle norme regolatrici !2 materia da parte dellUfficio procedente.
Pur non entrando nel merit della vicenda di che tratasi, la cui competenza ascritta esclusivamente a codesto
Dipartimento ritenuto, pero, ch la richiesta di accesso agii ati amministrativi costituisce peri richiedenti lesercizio di
un libero diritto si rimette alls S.V. la velutazione sullopportunith di acqyisire dalfufficio interessato, i motivi
delfopposto dintezo.
A
1 Repos per i Pepe 286 Bands
Ror MebtiicnnicerteesnrmcrsPOStA @ PRO
‘Ass to Reg le delle Autonomie Local e dea Funsione Put ica
ipo Reg della Funzione Pubblca e dei Persenate
Servizio V-Trasparenza e Semplifcazione
Viale Regione Sicilana, 2194 - 90135 PALERMO.
Prot. N. 60346
All’ sig Ciampolillo Giuseppe
Via Sciascia, 13
90040 Isola delle Femmine (PA)
Mod. 11 8.¢.- RS. Wye at mya WWW WD