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Il metodo messo a punto da Asher (1979) prende il nome dal fatto che il discente viene

voincolto nellatto di apprendimento anche fisicamente. La prassi didattica si caratterizza, infatti, per le
sequenze di ordini impartiti dallinsegnante e che lo studente deve eseguire: gesti, movimenti,
spostamenti ed azioni di vario tipo. Ad esempio, il termine porta viene acquisito attraverso sequenze
di ordini, tipo: Avvicinatevi alla porta!, Aprite la porta, Chiudete la porta, ecc. Linput di tipo
situazionale e vede lintegrazione di comportamenti verbali e non verbali.

Questo approccio allapprendimento linguistico fu ideato negli anni sessanta da James J. Asher,
professore di psicologia allUniversit di S. Jos in California. Gli studi condotti da Asher sui bambini lo
avevano convinto dellimportanza di esperienze

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psicofisiche totali. Lapprendimento facilitato quando inglobato in una esperienza pi ampia e


coinvolgente. Lapprendimento di una lingua straniera visto come un processo parallelo
allapprendimento della lingua materna nellinfanzia. Infatti, come il bambino nei primi mesi di vita
ascolta soltanto e prima che cominci a parlare, risponde con lo sguardo e con i gesti alle parole dei
genitori, cos sostiene Asher, anche un adulto impara una seconda lingua passando per una fase in cui
ascolta e risponde eseguendo gesti e movimenti. Asher parla di a language-body conversation (una
conversazione con il linguaggio del corpo) dal momento che il genitore parla ed il bambino risponde
con una risposta fisica, come guardare, sorridere, ridere, girarsi, comunicare (...) Bench il bambino
ancora non sia in grado di parlare tuttavia si imprime nella mente una mappa linguistica su come
funziona la lingua. In silenzio il bambino interioriyya modelli e suoni della lingua bersaglio. Quando ha
raggiunto un sufficiente grado di decodificazione della lingua bersaglio, allora la parola appare
spontaneamente. La T.P.R. prevede un periodo abbastanza lungo dedicato alle sole attivit ricettive e
solo quando lo studente si sente pronto si procede alle attivit produttive. In questo periodo allallievo
non viene imposto di parlare e/o scrivere. Questa fase di silenzio non solo rispetta un procedimento
naturale, ma ha una valenza psicologica importante perch sottrae lapprendente allansia e alle
conseguenti frustrazioni che possono vnire dalla necessit di esprimersi in lingua straniera sin dallinizio.

La concezione dellapprendimento linguistico secondo la TPR si basa su tre tesi:

1. Il biological program: la mente umana biologicamente predisposta per lacquisizione di qualsiasi


lingua naturale. Lapprendimento di una L2 segue un processo analogo a quello della lingua materna,
segue una precisa sequenza: ascolto, comprensione e produzione. Possiamo renderci conto di ci se
osserviamo come i bambini interiorizzano la loro prima lingua.

2. La lateralizzazione cerebrale: stando alle conoscenze che si avevano negli anni 60, i due emisferi
cerebrali hanno funzioni e compiti distinti: allemisfero sinistro, sede delle facolt logico-razionali,
spettano le funzioni relative alle attivit motorie e di localizzazione spaziale. Ashersositene che i metodi
dinsegamento tradizionali mirano a coinvolgere il solo emisfero sinistro, mentre con la T.P.R.
lapprendimento linguistico si ha anche attraverso lemisfero destro con attivit motorie, prima ancora
che lemisfero sinistro cominci a processare analiticamente quanto assimilato. Questa ideadi
acquisizione sembra essere confermata da esperimenti sulla memoria. Pare che lassociazione di un
messaggio linguistico ad un movimento fisico, rafforza la memoria, in quanto agisce sulla memoria a
lungo termine.
3. Attenuazione dello stress: normalmente lapprendimento della L1 avviene in modo spontaneo senza
alcuna forma di ansia, mentre lo studio della lingua nei contesti

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istituzionali spesso accompagnato da stati di ansia che possono bloccare il processo di apprentimento.
Per questo diventa importante creare nella classe di lingua una clima disteso di serenit e rilassamento,
perch lapprentimento sia il pi possibile spontaneo e naturale. A ci si giunge anche attraverso il modo
divertente e giocoso di presentare i contenuti della lezione. Le tecniche ludiche sono espressione di quel
tratto di infantilizzazione tipico degli approci affettivi.

La lingua che viene insegnata soprattutto quella orale; la lettura e la scrittura hanno uno
spazio del tutto marginale, svolgono, per lo pi, una funzione di consolidamento finale. Lintero sistema
duso della lingua ruota attorno al contesto di una frase con il verbo allimperativo. Linflusso dello
strutturalismo linguistico e limpostazione grammaticale sono evidenti, anche se la selezione del lessico
e della grammatica viene operata pi in base al significato che alla forma.

Dal momento che lassimilazione della lingua avviene attraverso a sincornizzazione con il
movimento fisico, importante assimilare le strutture piuttosto che le singole parole. Per questo Asher
suddivide il sistema linguisto in macrostrutture, o chunks, proprio perch attraverso queste pi facile
lassimilazione. Le strutture lessicali, a loro volta, sono distinte in elementi astratti e non astratti: i primi
sono rappresentati da sostantivi concreti e verbi allimperativo, i secondi da sostantivi esprimenti
concetti astratti.

Le strutture e il lessico non vengono presentate in base alla loro frequenza duso ma in funzione
del loro utilizzo nella classe e della facilit di assimilazione da parte del discente. Questultimo non deve
mai essere forzato quando non riesce a comprendere o ad apprendere una certa struttura, occorre
attendere che si senta pronto. Se un elemnto linguistico dice Asher non assimilato rapidamente,
vuol dire che gli studenti non sono ancora pronti per quello.Ritiratelo e riproponetelo in un momento
successivo del programma (Asher 1977: 6).

La gran parte delle attivit in classe si incentrano sulluso degli imperative drills e privilegiano le
abilit di ascolto e produzione orale. Luso dellimperativo obbedisce ad una logica di facilitazione; anche
se Asher suggerisce il ricorso anche add altra strutture morfologiche e ad altra strategie
dinsegnamento, soprattutto per quello che riguarda il perfezionamente delle competenze fonologiche e
morfologiche, limperativo un potence facilitatore dellapprendimento, ma dovrebbe essere usato in
combinazione con altra tecniche (Asher 1977).

Da quanto sin qui sommariamente indicato, nella T.P.R. i ruoli di discente e docente sono visti in
unottica tradizionale e sicuramente antitetica rispetto agli orientamenti didattici pi recenti che
rivendicano unautonomia per il discente. Il discente della T.P.R. un ascoltatore ed un attore: ascolta in
silenzio i comandi dellinsegnate e poi li esegue, o individualmente o coralmente. Ha, quindi, un
atteggiamento essenzialmente ricettivo. Questo, tuttavia, sembra non avere influenze negative sulla
motivazione, perch lallievo comunque coinvolto attivamente nellesecuzione di compiti.

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Solo quando ha acquisito una sufficiente sicurezza nella L2, lallievo pu avventurarsi in combinazioni
nuove delle strutture e dare gli ordini agli altri allievi e allo stesso insegnante.

Speculare a quello del discente il ruolo dellinsegnante: questi svolge un ruolo decisivo, dirige e
guida gli allievi, decide cosa insegnare, prepara e struttura ogni lezione in modo che nulla sia lasciato al
caso o allimprovvisazione. E, insomma, il regista della situazione di apprendimento. Tuttavia il suo
ruolo meno prescrittivo di quando sembri. linsegnante non un detentore di conoscenze da
trasmettere agli allievi, ma secondo Asher, deve essere colui che fornisce opportunit di
apprendimento. Egli deve cercare di creare le situazioni migliori perch gli studenti assimilino la lingua
spontaneamente, senza forzarli, ma rispettando i loro ritmi. Deve essere tollerante per quanto riguarda
luso della L1 in classe e gli errori nella produzione in L2.

Quando la T.P.R comparve, in un epoca in cui predominava il metodo audio-orale basato sulle
tecniche ascolta e ripeti e sugli esercizi strutturali, sembr rivoluzionaria, anche se si basava ancora
sulla linguistica strutturale ed era legata alla dinamica stimolo risposta tipica del neo-
comportamentismo. nonostante le decise affermazioni di Asher sulla correttezza ed utilit di inglobare
lintero codice linguistico nelle forme dellimperativo, anche le strutture pi complesse, restano molte
perplessit sullefficacia dellinsistere su una singola struttura per assimilare tutte le altre. Limpressione
che si ha, invece quella di unesperinza limitata e limitante. Il fatto poi che le strutture vengano
selezionate a graduate in vista del loro utilizzo in calsse e della loro pi facile assimilazione conferma
limpressione di una lingua artificiosa, poco funzionale alla comunicazione spontanea. Parliamo di
impressione anche perch di fronte ad asserzioni convinte dei promotori e dei sostenitori circa gli effetti
positivi della T.P.R., e non avendo avuto occasione di sperimentarla, un certo margine di dubbio
permane anche nelle nostra asserzioni.

Il metodo si presenta come praticabile nellinsegnamento ai bambini: esso richede delle classi
poco numerose ed aule attrezzate con una strumentazione didattica varia e ricca. Non appare adatto ad
apprendenti adulti che, di solito, soprattutto in un contesto formale, difficilmente si lasciano andare ad
attivit singole o collettive di esecuzione di gesti e movimento spesso percepiti come banali o ridicoli.

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