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13/12/2013
1
x
2. Un punto y appartiene a L se e solo se
z
x 1 1 2
y = 0 + 0 + 1 ,
z 1 2 0
con , R. Allora le equazioni parametriche di L sono
x = 1 + + 2
y= (1)
z = 1 + 2
2
Sviluppando rispetto alla seconda colonna, abbiamo
y 1 x1 2
2 =0
z1 0 y 1
z 1 2 (x 1 2y) = 0,
ossia
2x 4y z 1 = 0. (2)
3. Ora dovremo lavorare nelle coordinate rispetto al
sistema
di riferimento
1
R. Per prima cosa calcoliamoci le coordinate di 0 rispetto a R.
1
1 1 1 0 0
0 = 0 + a 0 + b 1 + c 0
1 0 1 1 1
Dobbiamo risolvere il sistema
1=1+a
0 = b ,
1=a+b+c
da cui
a=0
b=0 .
c=1
1 0
Quindi 0 ha coordinate 0 . Ora dobbiamo determinare
1 1
1 2
le coordinate dei vettori 0 e 1 rispetto alla nuova base.
2 0
1
Iniziamo da 0 .
2
1 1 0 0
0 = a 0 + b 1 + c 0
2 1 1 1
3
Dobbiamo risolvere il sistema
1=a
0 = b
2=a+b+c
a=1
b=0 .
c=1
1 1
Allora le coordinate del vettore 0 sono 0 . Passiamo ora a
2 1
2
1 .
0
2 1 0 0
1 = a 0 + b 1 + c 0
0 1 1 1
Dobbiamo risolvere il sistema
2=a
1 = b
0=a+b+c
a=2
b = 1 .
c = 1
2 2
Allora le coordinate del vettore 1 sono 1 .
0 1
x
Lavorando in coordinate rispetto a R, abbiamo che y , n-upla
z
delle coordinate rispetto a R, appartiene a L se e solo se
x 0 1 2
y = 0 + s 0 + t 1 ,
z 1 1 1
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da cui abbiamo le equazioni parametriche
x = s + 2t
y = t ,
z =1+st
Si consideri
Esercizio 2.
+ lo spazio ane A3 (R) e la sua sottovariet lineare
2 * 0
L= 0 + 1 .
0 1
1. Classicare la sottovariet lineare.
2. Detto W lo spazio direttore di L, si determini un suo complementare
U in R3 .
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1. L ha dimensione 1, quindi una retta.
* 0 +
2. Un complementare di W = 1 per esempio
1
* 1 0 +
U = 0 , 0 = he1 , e3 i .
0 1
6
In denitiva,
x 2 0 2
L y = 0 + y = y .
z 0 y y
7
0 0 0
Quindi EE (W ) = 0 1 0 . Dobbiamo poi determinare L (O)
0 1 0
2
L (O) = 0
0
In denitiva,
1 0 0 0
4 1 0 0
CC (L ) =
0 0
.
1 0
0 0 2 1
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Esercizio 3. Si considerino le rette di A3 (R)
x1 = 2 x1 + x2 = 0
r: s: .
x 2 + x3 = 0 x3 = 1
per cui * +
2 0
r = 0 + 1 .
0 1
Per quanto riguarda s, prendendo x2 come parametro
x1 = x2
x2 = x2 ,
x3 = 1
da cui * +
0 1
s = 0 + 1 .
1 0
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Le due rette non sono parallele. Vediamo se sono incidenti. A tal ne
risolviamo il sistema
x1 = 2
x2 + x3 = 0
x1 + x2 = 0
x3 = 1
ossia
dim (1 2 ) = 1
Tuttavia, non detto che la retta lungo cui i due piani si intersecano
sia la retta cercata. Infatti, il fatto che t sia contenuta nell'intersezione
10
tra i due piani una condizione necessaria1 , ma non suciente.
Non ci resta che determinare 1 e 2 . Abbiamo
* +
1 0 1
1 = P r = 1 + 1 , 1 .
0 1 0
* +
1 1 1
2 = P s = 1 + 1 , 1 .
0 0 1
Per determinare l'intersezione tra i due piani, visto che conosciamo gi
un suo punto, che P , resta solo
da determinare
l'intersezione tra gli
* 1 +
spazi direttori. Abbiamo che 1 contenuto nell'intersezio-
0
ne, tuttavia, essendo l'intersezione di dimensione 1, concludiamo che
* 1 +
l'intersezione degli spazi direttori proprio 1 . Allora
0
* +
1 1
1 2 = 1 + 1 .
0 0
1 Siricordi, infatti, che poco pi sopra abbiamo detto che se t esiste, allora sta nell'in-
tersezione tra i due piani. Pertanto, anche se i due piani si intersecano in una retta, non
possiamo dire nulla a priori sul fatto che questa retta vada bene. Lo dovremo vericare a
posteriori.
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