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LORDINARIA GIORNATA DI UN DETENUTO IN UNO, DEI TANTI, CARCERI ITALIANI

Allinterno di un carcere le giornate sono quasi tutte uguali ed in piena estate diventano ancor pi
desolanti. La colazione passa alle 8 del mattino, un carrello con tre contenitori, generalmente due
contengono un liquido di colore scuro e uno bianco, dovrebbero essere caff, t e latte distinguibili
solo dal colore in quanto il gusto presso ch identico, nella speranza che rimanga qualcosa per i
detenuti che si trovano nelle ultime celle in fondo al corridoio. Uno dei tanti problemi delle carceri
italiane il sovraffollamento, molte volte in una stanza di 9 metri quadri progettate per una persona
vivono tre detenuti, al mattino quindi si devono sincronizzare, uno va in bagno, uno si sistema il
letto ed il terzo invece dal suo letto non pu scendere perch manca lo spazio. Lora daria in
genere dalle 9 alle 11,00, per alcuni uno sfogo se vi sufficiente spazio, per altri invece, che si
trovano reclusi in altre strutture pi piccole, laria la prendono allinterno di un cubo di cemento
armato di 100 metri quadri, progettato per un numero di 25 detenuti, ma che a causa del
sovraffollamento diventano 75, per quanto riguarda laria quella la si pu trovare, basta alzare gli
occhi al cielo. Alle 11,00 si ritorna in sezione, per coloro che accusano dei semplici malori, come il
mal di testa, possono richiedere una visita medica, unico inconveniente che se non si in lista
ovvero non stata fatta richiesta la sera prima ad unagente di polizia penitenziaria, non si pu
passare dal medico, la colpa, ovviamente, del detenuto che non ha potuto prevedere il
malessere il giorno prima! Si pranza alle 11,30 ripetendo la stessa situazione del mattino, poco
cibo e tante persone. In carcere c tanta povert non perch le persone non hanno voglia di far
niente, ma perch manca il lavoro dovuto al fatto che sono troppi i detenuti. Oggi la maggior parte
dei detenuti costretta a rimanere chiusa in cella lottando per sopravvivere togliendo tempo alla
riflessione sugli errori fatti. Hai sbagliato? Si. Devi stare in galera? Si. Devi soffrire? Si. Ma non
sofferenza essere privato di tutti gli affetti personali, sentire il pianto dei propri cari al telefono, dire
a chi ti amava di non aspettarti e non vedere i figli crescere; molte associazioni di volontariato si
chiedono se a queste sofferenze bisogna aggiungerne altre dettate dallo stato dei luoghi in cui la
popolazione carceraria vive. La giornata finisce alle 19.30 quando tutti i detenuti vengono rinchiusi
nelle loro celle fino allindomani mattina, se paragonata ad una normale sera destate dove fuori si
vive fino a tardi, allinterno del carcere cala la solitudine, un caldo asfissiante come quello degli
ultimi giorni ed intorno il volto della disperazione dei compagni di cella. Nonostante le continue
visite dei politici nelle carceri italiane da pi parti si leva il dubbio se le condizioni di vita pocanzi
descritte possano rieducare come previsto dallart. 27 c. 3 della costituzione Le pene non possono
consistere in trattamenti contrari al senso di umanit e devono tendere alla rieducazione del
condannato. Questa una testimonianza di un detenuto che si trova in un carcere del nord Italia
considerato uno dei migliori, figuriamoci gli altri.
Le riflessioni che i lettori possono fare sono tante e svariate quella su cui giusto soffermarsi, per
chi scrive, dettata soprattutto dalla spregiudicatezza con la quale molti politici affrontano il tema
delle carceri senza rendersi conto della situazione oggettiva in cui i detenuti vivono, molti di loro
sono in attesa di giudizio come nel film di Alberto Sordi, Detenuto in Attesa di Giudizio, dove dopo
tre anni vissuti ingiustamente, in carcere, in attesa di giudizio scopre che era innocente. Queste ed
altre tristi storie devono comunque essere di monito alla coscienze di chi vorrebbe una societ pi
giusta e pulita, dove i colpevoli di reati possano espiare le loro pene e ravvedersi del male che
hanno fatto, solo quando un politico entra in carcere per la porta principale capisce cosa vuol dire
soffrire, peccato che per lui troppo tardi
11 agosto 2012, Luca Lionetti

1. Quante volte vi lamentate di ci che avete nel piatto?


2. Chi di voi condivide la camera con i propri fratelli/sorelle? Riuscite ad immaginare una
stanza di 9 m2 per tre persone?
3. Secondo voi cosa provano i detenuti durante lora daria? Si sentono un po pi liberi?
Perch?
4. Secondo voi qual la sofferenza pi grande per un detenuto?
5. Credete che lart. 27 c. 3 sia giusto? Perch?
6. Perch chi infrange la legge va in carcere? Non si potrebbe pensare a modi alternativi
per far comprendere gli errori e rieducare chi ha sbagliato?
Io, dissidente nordcoreano, vi racconto come si vive sotto il
comunismo
Febbraio 24, 2012 Leone Grotti

Intervista al dissidente nordcoreano Choi Song Min, scappato lanno scorso con moglie e figli.
Ecco come fuggito da uno degli ultimi regimi comunisti del mondo: La gente in Corea del Nord
non conosce la differenza tra ci che umano e ci che disumano. Kim Jong-un ha iniziato in
modo traballante ma non ho speranze per il mio paese.

Il dissidente Choi Song Min, 56 anni, ha scelto la via classica per scappare dalla Corea del
Nord: lanno scorso, con moglie e figli, entra in Cina attraversando il fiume che fa da confine
naturale, da l prende un treno per la Thailandia e infine un aereo per la Corea del Sud. Sono
atterrato in Corea del Sud lanno scorso, in aprile racconta la sua storia a tempi.it Choi, che oggi
lavora come attivista e giornalista per il giornale Daily NK. Ho deciso di scappare nel 2008, dopo
essermi recato in Cina nel 2007. Ho capito che ero stato ingannato per tutta la mia vita e che
dovevo a ogni costo andarmene dal buco dove vivevo.
Dove abitava e che lavoro faceva in Corea del Nord?
Vivevo nella Provincia Chungjin North Hamkyung prima di scappare. Ero quello che voi
probabilmente chiamereste un borghese e lavoravo come foreign-currency earner (mestiere
proibito dal regime, ndr), commerciavo cio al mercato nero prodotti arrivati dallestero e quindi
illegali. Ma preferirei non dilungarmi troppo sulla mia vita passata.
Veniamo al presente allora. Kim Jong-un diventato il nuovo dittatore del regime comunista
da due mesi, dopo che il padre Kim Jong-il morto il 17 dicembre. Si intravedono segnali di
cambiamento?
Per ora nessuno. Sembra lesatta continuazione del vecchio regime.
Kim Jong-un ha 28 anni, giovane e inesperto. Avr difficolt per questo a mantenere il
potere?
La questione pi grande che riguarda Kim : quanto durer al potere? Sta facendo molta fatica a
nascondere la sua giovane et e si sta impegnando a diffondere questa voce: let non ha niente a
che fare con la leadership. Ad ogni modo sta consolidando il potere e nessuno sa quanto ci
metter e se ci riuscir.
Il nuovo dittatore sta amministrando il potere da solo? In molti dicono che Kim Kyung-hui,
la sorella del caro leader Kim Jong-il, e suo marito stiano svolgendo il ruolo di tutors.
Jang Sung-taek e sua moglie Kim Kyung-hui giocano da sempre un ruolo importante nel regime.
Dopo la ridenominazione della moneta nel 2009 (che ha ridotto alla fame decine di migliaia di
famiglie facendo crescere i prezzi di circa il 130%, ndr), Kim Jong-il ha chiesto ai quadri di Partito
dei differenti distretti quali fossero le condizioni di vita della gente. Loro hanno risposto che andava
tutto bene e che il popolo era contento. Ma un quadro di partito, Choi Yong-do, decise invece di
dirgli la verit, cio che la gente stava morendo di fame. Allora Kim Jong-il chiese alla sorella Kim
Kyung-hui di controllare i mercati e lei gli riport qual era la situazione. Anche Jang Sung-taek ha
giocato un ruolo importante nella scoperta della verit e Kim si fidava di loro. Dopo questo
incidente, disse , che significa: Il sangue pi forte dellacqua. Kim Jong-un,
proprio come il padre, si fida pi dello zio e della zia che di qualunque quadro di Partito.
Kim Jong-un ha appena cominciato a governare. Si sta comportando in modo differente
rispetto al padre?
Kim Jong-il era un dittatore che ha fatto tutto quello che voleva. Ma a causa della sua et, a volte,
se pur molto raramente, era indulgente e clemente. Kim Jong-un giovane e ha molta energia.
Appena ha preso il potere, ha usato il pugno di ferro contro i dissidenti. Si sono sentiti molti colpi di
arma da fuoco dalle parti del fiume lungo il confine nordcoreano e lui ha dichiarato che se
qualcuno in una famiglia cerca di scappare verranno punite le tre generazioni successive.
dunque impossibile che ci sia qualche riforma nel paese?
Sappiamo che Jang Sung-taek vuole le riforme, soprattutto dopo lesperienza del distretto di
Nasun, che nel 1991 fu aperto al commercio libero, anche con lesterno, e fior immediatamente. E
Kim Jong-un sa che le riforme sono lunico modo perch la Corea del Nord possa sopravvivere. Se
Kim Jong-un cambia politica e sceglie le riforme, per, sarebbe come valutare il padre un pessimo
leader. Per questo la Corea del Nord sta lentamente cercando di far passare il messaggio al
popolo che le ultime istruzioni di Kim Jong-il riguardano lattuazione delle riforme e lapertura per
il bene della Repubblica democratica. molto probabile che la Corea del Nord segua lo stesso
percorso della Cina. Quando si parla di apertura, si parla dei mercati ovviamente, e non di riforme
del sistema politico. Questa, poi, una decisione molto difficile per il regime, che ha paura di
perdere il controllo sulla popolazione.
Tutti conoscono la Corea del Nord come uno dei paesi pi poveri del mondo. Negli anni 90
la carestia ha fatto tra i 200 mila e i 3 milioni di morti. Qual la situazione oggi?
C il rischio di una nuova carestia. Ho parlato giusto ieri con una persona della Provincia di
Kangwon e mi ha detto che la gente , cio che tirano avanti a vivere solo perch
non hanno alternativa. La Provincia di Kangwon, che vicina al confine con la Corea del Sud,
la prima a soffrire la fame quando le autorit smettono di consegnare le razioni di cibo. In altri posti
come la South Pyongan Province, la South Hamkyung Province e la Hwanghae Province, invece,
stanno letteralmente morendo di fame. ironico che tra la gente di tutti i distretti, i primi a
lamentarsi quando le razioni di cibo vengono tagliate siano quelli della capitale, Pyongyang.
In aprile si festegger il centenario dalla nascita del presidente eterno Kim Il-sung, il
padre fondatore della Corea del Nord. Come si sta preparando il paese per celebrare questa
data importante?
Di solito in aprile la Corea del Nord festeggia per molte cose: il Festival della primavera, il Festival
dellarte. Le celebrazioni per Kim Il-sung non sono tante. Mi ricordo lanno scorso, quando mi
trovavo ancora in Corea del Nord, che a ognuno era stato chiesto di preparare due fazzoletti
perch il Generale ci avrebbe dato una razione di cibo tanto grande da non poterla neanche
immaginare. E siccome saremmo dovuti scoppiare a piangere dalla felicit, i fazzoletti sarebbero
stati utili.
Sono circolate in tutto il mondo le foto e i filmati dei funerali di Kim Jong-il, pieni di gente
che piangeva e si disperava. La gente era obbligata oppure il caro leader era amato?
La gente che amava veramente Kim lo 0,01% della popolazione. Quelli che si sono visti in tv
stavano facendo finta. Era tutto una farsa. La gente deve piangere se non vuole essere punita.
Ho letto che una delle storie che vengono raccontate per educare i bambini narra delle
persone che cercano di scappare e vengono per questo punite e uccise. Come pu un
regime arrivare a un livello tale di disumanit?
La gente in Corea del Nord non conosce la differenza tra ci che umano e ci che disumano.
Non hanno mai visto altri paesi, non possono fare il paragone. Il regime approfitta di questa
debolezza e punisce la gente in modo cos severo che anche una briciola di generosit sembra
enorme.
possibile una primavera nordcoreana?
Non credo che qualcosa di simile a quanto avvenuto in Egitto o in Libia possa verificarsi in Corea
del Nord. La gente viene arrestata in modo preventivo per qualunque cosa possa anche solo
sembrare un atto che va contro al regime. Cos anche la possibilit di una primavera viene recisa
alla radice.
La morte di Kim Jong-il ha indebolito il regime?
S. Il motivo per cui Kim Jong-un ha parlato in televisione dicendo che la sua et non ha niente a
che fare con la sua leadership credo sia che il suo potere come leader diminuito rispetto a quello
del padre. Ma rivoluzione e lotta sono parole che in Corea del Nord non hanno significato n
futuro. Ormai la gente non crede pi a quello che dicono le autorit: la Corea si sta decomponendo
dal suo interno.
Come agisce la propaganda del regime?
Esiste il Dipartimento per la propaganda e la diffusione che si occupa di tutto. Prima Kim Jong-il
comunicava al Dipartimento le sue idee e le sue intenzioni, poi loro si occupavano di diffonderle
attraverso la televisione, le letture, leducazione e le lezioni di rieducazione.
Nei gulag nordcoreani sono rinchiuse ancora 200 mila persone, secondo lo studioso Andrei
Lankov.
Forse anche di pi. Tutti in Corea del Nord sanno che quando vieni arrestato e finisci in un Campo
di prigionia politica non ne uscirai mai pi vivo perch sarai costretto a lavorare fino alla morte. I
detenuti scavano le miniere o coltivano i campi sia sotto il sole cocente che durante il freddo
invernale con una minima razione di cibo.
La Corea del Nord ha la bomba atomica e nei primi mesi di governo Kim Jong-un ha visitato
diversi corpi dellesercito. Il regime ha mire espansionistiche o vuole solo consolidare il
potere?
Kim Jong-un vuole solo, per ora, tenersi stretto il potere perch ha avuto un inizio traballante e
perch il padre morto da poco. Per usare la bomba atomica il regime dovrebbe essere costretto
dagli eventi a una soluzione drastica.
Nutre speranze per un cambiamento del suo paese? Che cosa potrebbero fare le nazioni
straniere per aiutare la popolazione nordcoreana?
No, non nutro nessuna speranza per il mio paese. Le potenze straniere pensano di fare la cosa
giusta inviando aiuti alimentari ma devono sapere che il cibo non viene neanche toccato dalla
gente, anzi, viene usato per rafforzare il regime. Gli aiuti alimentari non servono pi a niente.
Dovrebbero invece fare pressione politica sul regime perch impedisca che la gente muoia di fame
e la lasci uscire dai piccoli buchi in cui vivono.

1. Quali sono le regole di una dittatura? Chi detiene il potere? Perch? Cosa impedito
dire/fare alla popolazione?
2. Perch sbagliata la dittatura?
3. Cosa credi abbia provato Choi Song Min quando ha deciso di scappare? Cosa ha
rischiato? Perch ha deciso di farlo ugualmente?
4. Avete visto le immagini del funerale di Kkm Jong-il? (se no, guardate al link: https://
www.youtube.com/watch?v=mSLJYbhXCkE). Cosa ne pensate?
5. Larticolo risale al 2012: qual la situazione attuale della Corea del Nord?
Isis, i bimbi soldato fuggiti dal Califfato si raccontano: Ci chiedevano
di uccidere i nostri genitori
di Federica Macagnone, 13 gennaio 2016

Infanzie rubate, vite distrutte, ferite dell'anima che difficilmente riusciranno a essere ricucite.
Testimonianze terribili di esistenze al limite, di paure e soprusi. Sono le storie dei bambini rapiti,
indottrinati, picchiati e ricattati dai jihadisti dello Stato Islamico, pronti a trasformarli in piccoli
attentatori kamikaze o in combattenti armati per la causa della jihad. Le voci dei piccoli sfuggiti
all'orrore del Califfato sono state raccolte dalla Cnn che ha incontrato alcuni bambini che, come
raccontano loro stessi, sono tornati alla vita.
Nasir uno dei fortunati. Ha 12 anni e non vuole rivelare il suo nome per paura di ripercussioni.
riuscito a fuggire dai jihadisti che lo stavano indottrinando per diventare un bimbo kamikaze.
C'erano 60 bambini al campo racconta Nasir - I momenti pi spaventosi sono stati quando sono
cominciati i bombardamenti. Ci hanno portato nei tunnel sotterranei per nasconderci. Ci hanno
detto che gli americani, gli infedeli, stavano cercando di ucciderci. Poi i ricatti giornalieri e la paura
di non riuscire a vedere una nuova alba. Mentre ci addestravano ci dicevano che i nostri genitori
erano miscredenti: la nostra prima missione era quella di tornare e ucciderli. Chi si rifiutava
veniva, nella migliore dell'ipotesi, picchiato. Ci dicevano che l'Isis era la nostra unica famiglia ha
continuato - Ma l c'erano bambini anche di cinque anni e nessuno era esentato dall'estenuante
formazione. Non eravamo autorizzati a piangere, ma io pensavo a quanto potesse essere
preoccupata la mia mamma per me e volevo trovare un posto dove sfogarmi in silenzio.
Adesso Nasir, scappato al regime del terrore, ha potuto riabbracciare sua madre nel campo
profughi Esyan in Kurdistan, che ospita quasi 15mila yazidi in fuga. Quando sono fuggito e lho
rivista, stato come tornare in vita.

Una decisione impossibile. Aziz Abdullah Hadur, comandante Peshmerga, ha raccontato che i
bimbi che arrivano al fronte sono in stato disperato: Sono magri, smunti, a malapena hanno un
aspetto umano. Ci dicono di aver vissuto in un inferno. Ma Hadur parla anche del dramma, della
decisione impossibile da prendere sul campo quando i bambini kamikaze vengono lanciati a
sterminare i peshmerga. Molte volte, quando ci troviamo di fronte l'Isis, vediamo i bambini sulla
linea del fronte che indossano giubbotti esplosivi e si lanciano verso di noi. Gli hanno fatto il
lavaggio del cervello. A quel punto ai peshmerga rimangono pochi secondi per pensare. Non
sappiamo mai se quando si avvicinano sono davvero in fuga o sono stati mandati per uccidere.
Molti nostri combattenti sono morti cos. Si tratta di una decisione incredibilmente difficile, non sai
cosa fare, perch se non li uccidi saranno loro a uccidere te.

Mi hanno rotto una gamba: questo mi ha salvato la vita. Tra le tante storie dei bimbi
kamikaze, quella di Nasir si intreccia, inevitabilmente, con quelle dei piccoli bambini-soldato
devastati dall'orrore nel quale sono stati costretti a vivere. Nouri ha 11 anni ed un altro
miracolato che pu raccontare i suoi mesi d'inferno: stato rapito con la famiglia e portato al
campo di addestramento di Tel Aafar, nel nord dell'Iraq. Quando si rifiutato di unirsi agli altri
ragazzi per la formazione, i jihadisti gli ruppero la gamba in tre punti. Tuttavia, pu ritenersi
fortunato: quando si rimesso in piedi, ormai poteva solo zoppicare. Considerato inutile ai fini
dello Stato Islamico, invece di sparargli lo hanno rispedito a casa dalla nonna.

Mi hanno chiesto di andare con loro ma io mi sono rifiutato ha raccontato Avevo paura. Al
secondo no mi hanno rotto la gamba ed stata la mia salvezza. Gli altri bambini sono stati
trascinati via con la forza. Nouri parla a voce bassa. Rimane sempre vicino ai nonni e a ogni frase
fa profondi respiri. Ricordare un processo che lo fa stare male. Con lui stato liberato anche il
fratellino Saman, di cinque anni: rimasto totalmente traumatizzato dai continui pestaggi, parla a
malapena, si sveglia nel cuore della notte urlando e soffre di crisi epilettiche.

Aiuto psicologico. Adesso questi bimbi sono liberi ma hanno l'anima, la mente e il cuore straziati
da ferite che difficilmente si rimargineranno. Khalid Nermo Zedo, attivista yazidi che ha contribuito
a fondare il campo profughi Esyan, ha raccontato che questi bambini hanno disperatamente
bisogno di aiuto psicologico. Hanno sofferto cos tanto ha continuato - Riuscite a immaginare un
bambino di 12, 10 o 8 anni, trascinato via con forza dalla propria madre, portato nei campi di
addestramento militare, costretto a usare armi, a convertirsi all'Islam e a credere che i genitori
siano degli apostati. Nel campo uno dei pi piccoli rifiuta di tagliarsi i capelli: nei mesi di
addestramento era un divieto assoluto e, adesso, ha paura che qualcuno lo picchi se lo fa. Alcuni
bambini si spaventano se persino sentono la parola Isis. Altri hanno le convulsioni. una
catastrofe e abbiamo bisogno di aiuto per cercare di sostenerli psicologicamente. Da soli non
possiamo farlo.

1. Come addestra lI.S.I.S. i suoi bambini-soldato?


2. [] ci dicevano che i nostri genitori erano miscredenti: la nostra prima missione era
quella di tornare e ucciderli []. Che effetto ti fanno queste parole?
3. Come stanno ora i bambini che sono stati liberati?
4. Perch, secondo voi, lI.S. vuole proprio dei bambini come soldati? Cosa hanno in pi/ in
meno rispetto agli adulti?
Essere liberi nella societ di oggi che cosa significa?
di fioccodineve (Medie Superiori) scritto il 09.03.13

LIBERTA: DIRITTO INVIOLABILE DI OGNI SINGOLO ESSERE UMANO.


La libert un principio unico e indiscutibile nella natura delluomo. Ogni essere umano dalla
nascita dovrebbe essere considerato libero nella societ in cui vive, ma quanti oggi rispettano il
diritto alla libert? La risposta a questa comune e sempre frequente domanda No. Pochi
comprendono il vero concetto della libert e pertanto pochi sono coloro che cercano di rispettarla.
La libert un principio unico proprio dellessere umano. Essere libero significa essere in grado di
scegliere secondo i propri principi e la propria educazione, significa avere libert di professare la
propria religione, significa libert di pensiero. Possiamo inoltre dire che la libert un concetto che
assume un significato diverso per ogni singolo individuo della societ ed inoltre legato alla
moralit del singolo. Oggi per i giovani libert significa poter fare ci che si vuole, ma anche se si
d questo significato al termine, bisogna sempre agire nellassoluto rispetto delle regole e degli
altri. Se vogliamo essere cittadini e uomini liberi allora dobbiamo evitare di sottomettere uomini alla
nostra volont, dobbiamo lasciare vivere in assoluta libert ogni uomo della terra senza alcuna
distinzione di razza, sesso, lingua, religione e costumi. Ogni uomo ha diritto a realizzarsi come
meglio crede, secondo i propri principi e nessuno dovrebbe ostacolarlo. Impariamo a vivere nella
libert e soprattutto lasciamo vivere gli altri secondo il loro modo di percepire la vita, che sar
quasi sicuramente diverso dal nostro. Allora s che la nostra societ sar migliore di quella di oggi,
perch ognuno sar in grado di rispettare laltro.

Ma veramente libero luomo?


La domanda, che si era appena affacciata nei primi dibattiti sulla libert, assume oggi un
consistenza e un peso molto pi forti.
Mentre la libert viene esaltata e difesa contro ogni forma di soggezione, di alienazione, di plagio,
di indottrinamento, ci stiamo accorgendo che viene praticamente compromessa:
1. dalla massificazione sociale e dalla omologazione culturale (omologare = uniformare, livellare)
soprattutto tramite il sistema mass-mediatico che invade il privato e omologa, cio uniforma i
cervelli sulla stessa lunghezza donda;
2. dalle spinte del mercato internazionale che utilizza le tecniche informatiche per spingere i
consumi nella direzione ad esso pi redditizia;
3. dalla diffusa mentalit consumistica che getta individui e masse in una ricerca spasmodica di
sensazioni senza quadro e senza progetto.
La complessit del sistema sociale, la mondializzazione del sistema economico-politico sembrano
rendere evanescente la libert personale e quella dei popoli, nella trama intricata delle dinamiche
psicologiche, intellettuali, culturali, operative.
Non un caso che proprio i cultori delle scienze umane (antropologia, psicologia, sociologia),
che hanno rivelato il peso dei condizionamenti genetici, psicologici, sociali e culturali, finiscano per
affermare che la libert umana una illusione e che luomo, in fondo, determinato cio
teleguidato in tutto il suo agire e nelle sue scelte.
E tuttavia vediamo, sul versante opposto, tutto un accentuarsi di preoccupazioni per i diritti di tutti,
per una migliore qualit di vita, per il destino degli ecosistemi, per laccesso di tutti i popoli e dei
diversi gruppi sociali alla scena della storia, unitamente a un crescente impegno di solidariet tra i
popoli.

1. Cosa vuol dire essere liberi nella societ in cui viviamo noi? Una persone
completamente libera se pensa solo a se stessa o ha comunque bisogno di confrontarsi
con gli altri e di rispettare delle regole?
2. Se libert = rispetto (di noi, dei nostri bisogni/desideri, degli altri, delle loro idee),
proprio vero che la mia libert finisce dove comincia la tua?
3. Nella societ attuale, apparentemente libera e democratica, cosa compromette la nostra
libert? In che modo?
La libert nella costituzione Italiana
Art.3
Tutti i cittadini hanno pari dignit sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di
sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di
fatto la libert e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e
l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del
Paese.

Art.8
Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.
Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti,
in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano.
I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative
rappresentanze.

Art. 13
La libert personale inviolabile.
Non ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, n qualsiasi
altra restrizione della libert personale, se non per atto motivato dell'autorit giudiziaria [cfr. art. 111
c. 1, 2] e nei soli casi e modi previsti dalla legge [cfr. art. 25 c. 3].
In casi eccezionali di necessit ed urgenza, indicati tassativamente dalla legge l'autorit di
pubblica sicurezza pu adottare provvedimenti provvisori, che devono essere comunicati entro
quarantotto ore all'autorit giudiziaria e, se questa non li convalida nelle successive quarantotto
ore, si intendono revocati e restano privi di ogni effetto.
E` punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libert
[cfr. art. 27 c. 3];.
La legge stabilisce i limiti massimi della carcerazione preventiva.

Art. 14
Il domicilio inviolabile.
Non vi si possono eseguire ispezioni o perquisizioni o sequestri, se non nei casi e modi stabiliti
dalla legge secondo le garanzie prescritte per la tutela della libert personale [cfr. artt. 13, 111 c.
2].
Gli accertamenti e le ispezioni per motivi di sanit e di incolumit pubblica o a fini economici e
fiscali sono regolati da leggi speciali.

Art. 15
La libert e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono
inviolabili.
La loro limitazione pu avvenire soltanto per atto motivato dell'autorit giudiziaria [cfr. art. 111 c. 1]
con le garanzie stabilite dalla legge.

Art.16
Ogni cittadino pu circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale,
salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanit o di sicurezza.
Nessuna restrizione pu essere determinata da ragioni politiche [cfr. art. 120 c. 2, XIII c. 2].
Ogni cittadino libero di uscire dai territorio della Repubblica e di rientrarvi, salvo gli obblighi di
legge [cfr. art. 35 c.4].

Art. 17
I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz'armi.
Per le riunioni, anche in luogo aperto al pubblico, non richiesto preavviso.
Delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorit, che possono vietarle
soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di incolumit pubblica.
Art.18
I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione, per fini che non sono vietati
ai singoli dalla legge penale [cfr. artt. 19, 20, 39, 49].
Sono proibite le associazioni segrete e quelle che perseguono, anche indirettamente, scopi politici
mediante organizzazioni di carattere militare.

Art.19
Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale
o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purch non si tratti
di riti contrari al buon costume [cfr. artt.8, 20].

Art.21
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro
mezzo di diffusione.
La stampa non pu essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
Si pu procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorit giudiziaria [cfr. art.111 c.1] nel
caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione
delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili.
In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell'autorit
giudiziaria, il sequestro della stampa periodica pu essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria,
che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all'autorit giudiziaria.
Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s'intende revocato e
privo d'ogni effetto.
La legge pu stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento
della stampa periodica.
Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al
buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.

Libert di scienza e arte


Art.33
L'arte e la scienza sono libere e libero ne l'insegnamento.
La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e
gradi.
Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.
La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parit, deve
assicurare ad esse piena libert e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello
degli alunni di scuole statali.
E` prescritto un esame di Stato per l'ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la
conclusione di essi e per l'abilitazione all'esercizio professionale.
Le istituzioni di alta cultura, universit ed accademie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi
nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato.

Art.34
La scuola aperta a tutti.
L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, obbligatoria e gratuita.
I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi pi alti degli studi.
La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre
provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.

1. Il nostro Stato tutela le nostre libert? Perch?


2. Quali sono le libert che vengono tutelate dalla nostra Costituzione?
3. Se essere liberi vuol dire poter fare quello che vogliamo, come possono delle regole
(qui, delle leggi) renderci liberi? Ti senti libero leggendo questi articoli o ti senti in
qualche modo limitato?

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