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L'INTERVENTO DI BARACK OBAMA - Il presidente Usa, Barack Obama, nel suo intervento ha ricordato che
"dopo la seconda guerra mondiale le Nazioni Unite hanno lavorato con gli Usa per prevenire una terza guerra.
Ma correnti pericolose rischiano di spingerci verso il buio. C'e' stato progresso, ma il lavoro non finito. Sono
alla guida delle maggiori forze armate al mondo - ha ricordato il presidente Usa - e non esiter mai a
proteggere il mio paese e i nostri alleati": "gli Stati Uniti non possono risolvere da soli" i problemi del mondo.
"Ci sono delle potenze internazionali che agiscono in contraddizione con il diritto internazionali. C' qualcuno
che ci dice che dovremmo sostenere dei tiranni come Assad, perch l'alternativa molto peggio. Nessuna
nazione - ha detto poi - pu isolarsi dal flusso di migranti o dai pericoli del riscaldamento climatico. Non
possiamo stare ad osservare quando la sovranit di una nazione violata. Questo alla base delle sanzioni Usa
imposte alla Russia. Ma non vogliamo ritornare alla guerra fredda. Non vogliamo isolare la Russia, vogliamo
una Russia forte che collabori con noi per rafforzare il sistema internazionale. Non possiamo stare a guardare
mentre la Russia viola la sovranit dell'Ucraina. Oggi l'Ucraina domani potrebbe essere qualche altro Paese.
L'accordo sul nucleare iraniano - dice Obama - eviter una guerra. La diplomazia difficile e qualche volta si
traduce in risultati non soddisfacenti, ma va provata.
IL DISCORSO DI VLADIMIR PUTIN - Il presidente russo, Vladimir Putin, arrivato all'Onu poco dopo che il
presidente Usa aveva concluso il suo intervento, ha detto di considerare i tentativi di indebolire la legittimit
dell'Onu estremamente pericolosi. "E' un errore - ha sostenuto - non cooperare con il governo siriano di
Bashar Assad. Ed irresponsabile - ha aggiunto, riferendosi alla politica di Obama in Siria - manipolare gruppi
estremisti: pericoloso dare le armi ai ribelli e giocare con i terroristi. Per combattere l'Isis - ha detto -
occorre una coalizione internazionale come quella che si cre contro Hitler durante la Seconda Guerra
mondiale. L'Isis non e' nato dal nulla. E' stato finanziato e sostenuto. Non possiamo permettere a questi
criminali che hanno le mani sporche di sangue di continuare a perpetrare il male. La delegazione ucraina ha
lasciato in segno di protesta la sala dell'assemblea generale dell'Onu durante l'intervento di Vladimir Putin. Ieri
tutti i membri della delegazione russa tranne uno erano usciti dalla sala durante il discorso del presidente
ucraino Petro Poroshenko a un summit sullo sviluppo sostenibile.
L'INTERVENTO DI BAN KI-MOON - "Quattro anni di paralisi diplomatica del Consiglio di Sicurezza - e' il
duro attacco del segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon - hanno fatto si' che la crisi siriana sia diventata
fuori controllo. Cinque Paesi in particolare hanno la chiave: Russia, Usa, Arabia Saudita, Iran e Turchia". Il
segretario generale ha poi sottolineato che "la responsabilit e' innanzitutto in capo alle parti del conflitto in
Siria, ma guardare solo all'interno del Paese mediorientale per trovare una soluzione non e' sufficiente, la
battaglia guidata anche da poteri e rivalit regionali". Ban ha aggiunto che "l'inviato speciale dell'Onu Staffan
de Mistura sta facendo tutto quanto in suo potere per creare le basi di una soluzione pacifica, ma e' arrivato il
momento per altri, in primis per il Consiglio di Sicurezza e per gli attori regionali piu' importanti, di fare un
passo avanti. Nel 21esimo Secolo - ha detto ancora Ban - non possiamo costruire muri e steccati". l segretario
generale dell'Onu, Ban Ki-moon, ha ribadito la situazione in Siria deve essere portata davanti alla Corte Penale
Internazionale. "Siriani innocenti pagano il prezzo di altre bombe e atti terroristici - ha aggiunto - Il nostro
impegno per la giustizia ci deve portare a deferire la situazione davanti alla Cpi".
La presidente del Brasile, Dilma Rousseff, nel suo intervento ha detto di aspettarsi "una di svolta nella
traiettoria delle Nazioni Unite, producendo risultati concreti nel lungo e finora inconcludente processo di
riforma dell'organizzazione: una riforma globale delle strutture (del Consiglio di Sicurezza) fondamentale al
fine di dare all'Onu la centralit che merita", ha aggiunto Rousseff: "Il Consiglio di Sicurezza deve essere
ampliato nei suoi membri permanenti e non permanenti per diventare pi rappresentativo, legittimo ed
efficace". Il Brasile aspira a diventare membro permanente in un Consiglio di Sicurezza riformato.