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Protocollo alla Convenzione americana sui diritti umani

in materia di diritti economici, sociali e culturali


firmato a San Salvador, nel corso della 18^ sessione ordinaria dellAssemblea Generale dellOEA-OAS,
il 17 novembre 1988; entrato in vigore il 16 novembre 1999
(O.A.S. Treaty Series No. 69 - 1988)

Il presente testo stato elaborato dalla redazione di Lares et Urbs sulla base delloriginale in inglese reperibile sul
sito http://www.oas.org/juridico/english/Treaties/a-52.html dellOrganizzazione degli Stati Americani; la redazione di
Lares et Urbs ne ha inoltre curato la forma e la presentazione.

Preambolo
Gli Stati Parti della Convenzione americana sui diritti umani Patto di San Jos di Costa Rica,
Riaffermando la loro intenzione di consolidare in questo emisfero, nel quadro delle
istituzioni democratiche, un sistema di libert personali e di giustizia sociale basato sul
rispetto dei diritti umani essenziali;
Riconoscendo che i diritti umani essenziali non derivano al singolo dallessere cittadino di un
determinato Stato, ma si basano sugli attributi della persona umana, pertanto essi meritano
protezione internazionale nella forma di una convenzione che rafforzi o completi la
protezione prevista dalla legislazione interna degli Stati Americani;
Considerando la stretta relazione esistente tra diritti economici, sociali e culturali e diritti
civili e politici, in quanto le differenti categorie di diritti costituiscono un tutto indivisibile
basato sul riconoscimento della dignit della persona umana, pertanto richiedono
protezione e promozione permanenti per essere pienamente realizzati, e non pu essere mai
giustificata la violazione di alcuni diritti in favore della realizzazione di altri;
Riconoscento i benefici che scaturiscono dalla promozione e dallo sviluppo della
cooperazione fra gli Stati e le relazioni internazionali;
Richiamando che, in accordo con la Dichiarazione universale dei diritti delluomo e la
Convenzione americana sui diritti umani, lideale di esseri umani liberi che godono della
libert dalla paura e dal bisogno pu essere raggiunto solo se si creano le condizioni nelle
quali ognuno pu esercitare i propri diritti economici, sociali e culturali nella stessa misura
dei propri diritti civili e politici;
Tenendo presente che, sebbene i fondamentali diritti economici, sociali e culturali siano stati
riconosciuti in precedenti strumenti internazionali sia a livello mondiale che regionale,
essenziale che tali diritti siano riaffermati, sviluppati, perfezioni e protetti al fine di
consolidare in America, sulla base di un pieno rispetto dei diritti dellindividuo, la forma di
governo della rappresentanza democratica al pari del diritto dei suoi popoli allo sviluppo,
allautodeterminazione e alla libera utilizzazione delle proprie ricchezze e risorse naturali; e
Considerando che la Convenzione americana sui diritti umani prevede che i Protocolli
addizionali alla Convenzione possono essere sottoposti allattenzione degli Stati Parti, che
si riuniscono in occasione dellAssemblea Generale dellOrganizzazione degli Stati
Americani, al fine di incorporare gradualmente altri diritti e libert nel sistema di tutela
sulla materia,
Hanno convenuto il seguente Protocollo addizionale alla Convenzione americana sui diritti umani
Protocollo di San Salvador:

1. Obbligo di adottare provvedimenti. Gli Stati Parti del presente Protocollo addizionale
alla Convenzione americana sui diritti umani si impegnano ad adottare i provvedimenti necessari,
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sia interni sia attraverso la cooperazione internazionale, specialmente economica e tecnica, nella
misura permessa dalle risorse disponibili e tenendo conto del loro grado di sviluppo, allo scopo di
raggiungere, progressivamente e confermemente alla loro legislazione interna, la piena osservanza
dei diritti riconosciuti nel presente Protocollo.
2. Obbligo di attivare la propria legislazione interna. Se lesercizio dei diritti affermati nel
presente Protocollo non ancora garantito da norme legislative o di altro genere, gli Stati Parti si
impegnano ad adottare, conformemente alle proprie procedure costituzionali e alle disposizioni del
presente Protocollo, i provvedimenti legislativi o di altro genere che si rendano necessari per
rendere effettivi tali diritti.
3. Obbligo di non discriminazione. Gli Stati Parti del presente Protocollo si impegnano a
garantire lesercizio dei diritti ivi affermati senza alcun genere di discriminazione per ragioni
collegate alla razza, al colore, al sesso, alla lingua, alla religione, alle opinioni politiche o di altro
genere, allorigine nazionale o sociale, allo stato economico, alla nascita o a qualsiasi altra
condizione sociale.
4. Inammissibilit di restrizioni. Un diritto che riconosciuto o in vigore in uno Stato in
forza della sua legislazione interna o di convenzioni internazionali non pu essere ristretto o
limitato con il pretesto che il presente Protocollo non lo riconosce o lo riconosce in misura minore.
5. Scopo delle restrizioni e limitazioni. Gli Stati Parti possono stabilire restrizioni e
limitazioni al godimento e allesercizio dei diritti ivi stabiliti per mezzo di leggi promulgate allo
scopo di preservare il benessere generale in una societ democratica solo nella misura in cui esse
non siano incompatibili con lo scopo e la ragione su cui tali diritti si basano.
6. Diritto al lavoro. 1. Ogni individuo ha diritto al lavoro, che include lopportunit di
assicurarsi i mezzi per condurre unesistenza dignitosa e decente con lesercizio di unattivit lecita
liberamente scelta o accettata.
2. Gli Stati Parti si impegnano ad adottare provvedimenti che rendano pienamente effettivo il
diritto al lavoro, specialmente riguardo allottenimento di una piena occupazione, orientamento
attitudinale, e allo sviluppo di progetti di formazione tecnica e attitudinale, in particolare quelli
indirizzati ai disabili. Gli Stati Parti si impegnano inoltre ad implementare e rafforzare programmi
che aiutino ad assicurare un adeguato sostegno alla famiglia, in modo che le donne possano
usufruire di una reale opportunit di esercitare il diritto al lavoro.
7. Condizioni di lavoro giuste, paritarie e soddisfacenti. Gli Stati Parti del presente
Protocollo riconoscono che il diritto al lavoro di cui allarticolo precedente presuppone che ogni
individuo debba godere di tale diritto in condizioni giuste, paritarie e soddisfacenti, che gli Stati
Parti si impegnano a garantire nella propria legislazione interna, con particolare riguardo a:
a) una remunerazione che garantisca, come minimo, a tutti i lavoratori condizioni di vita
dignitose e decenti per loro e per le loro famiglie e salari equi e paritari per uguali lavori,
senza distinzione;
b) il diritto di ogni lavorazione a seguire le proprie attitudini e a dedicarsi allattivit che meglio
soddisfi le sue aspettative e a cambiare impiego conformemente alle relative regolamentazioni
nazionali;
c) il diritto di ogni lavoratore alla promozione o alla crescita professionale nel suo impiego,
tenendo conto a tal fine delle sue qualifiche, competenze, indennit e anzianit;
d) stabilit dimpiego, subordinata alla natura di ogni lavorazione e occupazione e alle cause per
una giusta rescissione. In caso di licenziamento ingiustificato, il lavoratore avr diritto ad una
indennit o alla reintegra nel lavoro o ad ogni altro beneficio previsto dalla legislazione
interna;
e) sicurezza e igiene sul lavoro;
f) il divieto di lavoro notturno o di condizioni lavorative insalubri o pericolose e, in generale, di
ogni lavoro che metta a rischio la salute, la sicurezza o la morale per i minori di 18 anni.

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Riguardo ai minori di 16 anni, la giornata di lavoro sar subordinata alle disposizioni
concernenti listruzione obbligatoria e in nessun caso il lavoro costituir un impedimento alla
frequenza scolastica o una limitazione ai benefici derivanti dallistruzione ricevuta;
g) una ragionevole limitazione delle ore lavorative, sia giornaliere che settimanali. Le giornate
saranno pi corte in caso di lavorazioni pericolose o insalubri o di lavoro notturno;
h) riposo, tempo libero e ferie pagate, nonch un compenso per le feste nazionali.
8. Diritti sindacali. 1. Gli Stati Parti assicureranno:
a) il diritto dei lavoratori di organizzare sindacati e di aderire al sindacato di loro scelta al fine di
proteggere e promuovere i propri interessi. Come estensione di tale diritto, gli Stati Parti
permetteranno ai sindacati di istituire federazioni o confederazioni nazionali, o di affiliarsi a
quelle gi esistenti, nonch a formare organizzazioni sindacali internazionali e ad affiliarsi ad
una di loro scelta. Inoltre gli Stati Parti permetteranno ai sindacati, alle federazioni e alle
confederazioni di funzionare liberamente;
b) il diritto di sciopero.
2. Lesercizio dei suddetti diritti pu essere soggetto soltanto alle restrizioni stabilite dalla legge,
a patto che tali restrizioni siano caratteristiche di una societ democratica e necessarie per la
salvaguardia dellordine pubblico o la protezione della salute o delle morale pubbliche o dei diritti
e libert altrui. I membri delle forze armate e della polizia e di altri servizi pubblici essenziali
saranno soggetti alle limitazioni e restrizioni stabilite dalla legge.
3. Nessuno pu essere costretto ad appartenere ad un sindacato.
9. Diritto alla sicurezza sociale. 1. Ogni individuo avr diritto ad una sicurezza sociale che lo
protegga dalle conseguenze della vecchiaia e dellinvalidit tali da impedirgli, fisicamente o
mentalmente, di provvedersi i mezzi per unesistenza dignitosa e decente. In caso di morte del
beneficiario, i benefici della sicurezza sociale si applicheranno ai suoi aventi causa.
2. Nel caso dei lavoratori, il diritto alla sicurezza sociale coprir almeno le cure mediche e una
rendita o un indennizzo in caso di incidenti sul lavoro o malattie professionali e, nel caso delle
donne, un permesso pagato di maternit prima e dopo la nascita del figlio.
10. Diritto alla salute. 1. Ogni individuo avr diritto alla salute, intesa come il godimento del
pi alto livello di benessere fisico, mentale e sociale.
2. Al fine di assicurare lesercizio del diritto alla salute, gli Stati Parti convengono nel
riconoscere la salute come un bene pubblico e, in particolare, nelladottare le seguenti misure per
assicurare tale diritto:
a) cure sanitarie primarie, cio le cure sanitarie essenziali rese disponibili a tutti gli individui e le
famiglie della comunit;
b) estensione delle prestazioni dei servizi sanitari a tutti gli individui soggetti alla giurisdizione
dello Stato;
c) vaccinazione universale contro le principali malattie infettive;
d) prevenzione e trattamento delle malattie endemiche, professionali ed altro;
e) educazione della popolazione alla prevenzione e al trattamento dei problemi di salute, e
f) soddisfazione della domanda di salute dei gruppi a pi alto rischio e dei soggetti resi pi
vulnerabili dalla povert.
11. Diritto a un ambiente sano. 1. Ogni individuo avr il diritto di vivere in un ambiente
sano e di avere accesso ai servizi pubblici di base.
2. Gli Stati parti promuoveranno la protezione, la preservazione e il miglioramento dellambiente.
12. Diritto alla nutrizione. 1. Ogni individuo ha diritto ad una nutrizione adeguata tale da
garantire la possibilit di godere del pi alto livello di sviluppo fisico, emotivo ed intellettuale.
2. Al fine di promuovere lesercizio di tale diritto e di eradicare la malnutrizione, gli Stati Parti si
impegnano a migliorare i metodi di produzione, fornitura e distribuzione del cibo e a tale scopo
convengono nel promuovere una maggiore cooperazione internazionale a supporto delle relative
politiche nazionali.
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13. Diritto allistruzione. 1. Ogni individuo ha diritto allistruzione.
2. Gli Stati Parti del presente Protocollo convengono che leducazione deve essere indirizzata al
pieno sviluppo della personalit e della dignit umana e deve rafforzare il rispetto per i diritti
umani, il pluralismo ideologico, le libert fondamentali, la giustizia e la pace. Inoltre convengono
che leducazione dovrebbe mettere ogni individuo in grado di partecipare effettivamente ad una
societ democratica e pluralistica e di ottenere unesistenza decente e dovrebbe favorire la
comprensione, la tolleranza e lamicizia fra tutte le nazioni e tutti i gruppi razziali, etnici o religiosi
e promuovere le attivit per il mantenimento della pace.
3. Gli Stati Parti del presente Protocollo riconoscono che al fine di realizzare il pieno esercizio
del diritto allistruzione:
a) listruzione primaria deve essere obbligatoria e accessibile a tutti gratuitamente;
b) listruzione secondaria nelle sue diverse forme, inclusa listruzione secondaria tecnica e
attitudinale, deve essere disponibile e accessibile a tutti con ogni mezzo appropriato e, in
particolare, con la progressiva introduzione dellistruzione gratuita;
c) listruzione superiore deve essere resa ugualmente accessibile a tutti, sulla base della capacit
individuale, con ogni mezzo appropriato e, in particolare, con la progressiva introduzione
dellistruzione gratuita;
d) listruzione di base deve essere incoraggiata o intensificata il pi possibile per coloro i quali
non hanno ricevuto o completato lintero ciclo dellistruzione primaria;
e) devono essere istituiti programmi di istruzione speciale per i portatori di handicap, in modo da
prevedere una speciale istruzione e riabilitazione alle persone con disabilit fisiche o deficit
mentali.
4. In conformit alla legislazione interna degli Stati Parti, i genitori devono avere il diritto di
scegliere il tipo di istruzione da dare ai propri figli, a patto che sia conforme ai principi sopra
espressi.
5. Niente nel presente protocollo deve essere interpretato come una restrizione della libert degli
individui e degli altri soggetti di aprire e condurre istituti di istruzione conformemente alla
legislazione interna degli Stati Parti.
14. Diritto ai benefici della cultura. 1. Gli Stati Parti del presente Protocollo riconoscono il
diritto di ogni individuo:
a) a prendere parte alla vita culturale ed artistica della comunit;
b) a godere dei benefici del progresso scientifico e tecnologico;
c) ad usufruire della protezione degli interessi morali e materiali derivanti da qualsiasi
produzione scientifica, letteraria o artistica di cui sia autore.
2. I mezzi che gli Stati Parti del presente Protocollo devono impiegare per assicurare il pieno
esercizio di tale diritto includeranno quelli necessari per la conservazione, lo sviluppo e la
diffusione della scienza, della cultura e dellarte.
3. Gli Stati Parti del presente Protocollo si impegnano a rispettare la libert indispensabile per la
ricerca scientifica e lattivit creativa.
4. Gli Stati Parti del presente Protocollo riconoscono i benefici derivanti dallincoraggiamento e
dallo sviluppo della cooperazione e delle relazioni internazionali nel campo della scienza, delle arti
e della cultura, e di conseguenza convengono nel favorire una maggiore cooperazione
internazionale in questi campi.
15. Diritto alla formazione e alla protezione delle famiglie. 1. La famiglia il naturale e
fondamentale elemento della societ e deve essere protetta dallo Stato, che deve mirare al
miglioramento delle sue condizioni spirituali e materiali.
2. Ogni individuo ha il diritto di formare una famiglia, che sar esercitato conformemente alle
disposizioni della legislazione interna in materia.
3. Gli Stati Parti si impegnano ad accordare unadeguata protezione allunit familiare e in
particolare:
a) a fornire cure e assistenza speciali alla madri durante un periodo ragionevole prima e dopo la
nascita del figlio;
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b) a garantire unadeguata nutrizione ai bambini nella prima infanzia e durante gli anni della
frequenza scolastica;
c) ad adottare speciali misure per la protezione degli adolescenti al fine di assicurare il pieno
sviluppo delle loro capacit fisiche, intellettuali e morali;
d) ad intraprendere speciali programmi di sostegno alla famiglia in modo da favorire la creazione
di un ambiente stabile e positivo in cui i figli possano recepire e sviluppare i valori della
comprensione, della solidariet, del rispetto e della responsabilit.
16. Diritti dei minori. Ogni fanciullo, indipendentemente dalla sua famiglia dorigine, ha il
diritto alla protezione che il suo status di minore esige dalla propria famiglia, dalla societ e dallo
Stato. Ogni fanciullo ha il diritto di crescere sotto la protezione e la responabilit dei genitori;
salvo in circostanze eccezionali, accertate giudizialmente, un figlio piccolo non deve essere
separato dalla madre. Ogni fanciullo ha il diritto ad unistruzione gratuita e obbligatoria, almeno
nella fase elementare, e a continuare la sua formazione ai livelli superiori del sistema scolastico.
17. Protezione degli anziani. Ogni individuo ha diritto ad una speciale protezione nella
vecchiaia. In questa prospettiva gli Stati Parti convengono di impiegare progressivamente i mezzi
necessari per rendere tale diritto una realt e, in particolare, per:
a) prevedere congrue agevolazioni, nonch generi alimentari e cure mediche specialistiche, per
gli anziani che non ne dispongono e non sono in grado di procurarseli;
b) intraprendere programmi occupazionali specificamente dedicati ad offrire agli anziani
lopportunit di impegnarsi in unattivit produttiva adeguata alle loro possibilit e coerente
con le loro attitudini o desideri;
c) favorire listituzione di organizzazioni sociali finalizzate a migliorare la qualit di vita degli
anziani.
18. Protezione dei portatori di handicap. Ogni individuo affetto da una riduzione delle sue
capacit fisiche o mentali ha il diritto di ricevere una speciale attenzione rivolta ad aiutarlo ad
ottenere il maggiore sviluppo possibile della sua personalit. Gli Stati Parti convengono di
adottare le misure necessarie a tal fine e, specialmente, di:
a) intraprendere programmi specificamente rivolti a fornire ai portatori di handicap le risorse e
lambiente necessari per raggiungere tale obiettivo, inclusi programmi occupazionali coerenti
con le loro possibilit e liberamente accettati da essi o, a seconda dei casi, dai loro
rappresentanti legali;
b) prevedere una speciale formazione per le famiglie dei portatori di handicap allo scopo di
aiutarle a risolvere i problemi della convivenza e a traformarle in soggetti attivi del loro
sviluppo fisico, mentale ed emotivo;
c) prendere in considerazione le soluzioni alle specifiche richieste derivanti dalle necessit di
questo gruppo sociale come componente prioritaria dei piani di sviluppo urbanistico;
d) incoraggiare listituzione di associazioni in cui i portatori di handicap possano essere aiutati a
godere di unesistenza pi piena.
19. Mezzi di protezione. 1. A seguito delle disposizioni del presente articolo e delle
corrispondenti regole che saranno formulate a tale scopo dallAssemblea Generale
dellOrganizzazione degli Stati Americani, gli Stati Parti del presente Protocollo si impegnano a
presentare rapporti periodici sulle misure progressive che sono state assunte per assicurare il
dovuto rispetto dei diritti esposti nel presente Protocollo.
2. Tutti i rapporti saranno presentati al Segretario Generale dellOAS, che li trasmetter al
Consiglio economico e sociale interamericano e al Consiglio interamericano per listruzione, la
scienza e la cultura in modo che possano esaminarli ai sensi delle disposizioni del presente articolo.
Il Segretario Generale invier una copia di tali rapporti alla Commissione interamericana per i
diritti umani.
3. Il Segretario Generale dellOrganizzazione degli Stati Americani trasmetter altres alle
organizzazioni specializzate del sistema interamericano, di cui sono membri gli Stati Parti del

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presente Protocollo, copie delle pertinenti sezioni dei rapporti presentati, nella misura in cui si
riferiscono a materie concernenti gli obiettivi di tali organizzazioni, come fissati dai loro strumenti
istitutivi.
4. Le organizzazioni specializzate del sistema interamericano possono presentare rapporti al
Consiglio economico e sociale interamericano e al Consiglio interamericano per listruzione, la
scienza e la cultura relativi allattuazione delle disposizioni del presente Protocollo nei loro campi
di attivit.
5. I rapporti annuali presentati allAssemblea Generale dal Consiglio economico e sociale
interamericano e dal Consiglio interamericano per listruzione, la scienza e la cultura
comprenderanno un sommario delle informazioni ricevute dagli Stati Parti del presente Protocollo
e dalle organizzazioni specializzate concernenti le misure progressive assunte per assicurare il
rispetto dei diritti riconosciuti nel Protocollo stesso e le raccomandazioni generali considerate
adeguate a tale rispetto.
6. Qualsiasi caso di violazione dei diritti stabiliti nel par. a) dellart. 8 e nellart. 13 causata da atti
direttamente attribuibili ad uno Stato Parte del presente Protocollo pu dar luogo, con la
partecipazione della Commissione interamericana per i diritti umani e, laddove applicabile, della
Corte interamericana per i diritti umani, allapplicazione del sistema di petizioni individuali
regolato dagli artt. 44-51 e 61-69 della Convenzione americana sui diritti umani.
7. Senza pregiudizio per le disposizioni del paragrafo precedente, la Commissione interamericana
per i diritti umani pu formulare le osservazioni e raccomandazioni che ritiene pertinenti riguardo
allo stato dei diritti economici, sociali e culturali stabiliti nel presente Protocollo in tutti o alcuni
degli Stati Parti, che pu includere nel rapporto annuale allAssemblea Generale o in un rapporto
speciale, laddove lo consideri pi appropriato.
8. Il Consiglio e la Commissione interamericana per i diritti umani, nellassolvere le funzioni loro
conferite nel presente articolo, prenderanno in considerazione la natura progressiva
dellosservanza dei diritti soggetti alla protezione del presente Protocollo.
20. Riserve. Gli Stati Parti, possono, al momento dellapprovazione, della firma, della ratifica o
delladesione, esprimere riserve su una o pi specifiche disposizioni del presente Protocollo, a patto
che tali riserve non siano incompatibili con loggetto e gli scopi del Protocollo.
21. Firma, ratifica o adesione. Entrata in vigore. 1. Il presente Protocollo rester aperto
alla firma e alla ratifica o adesione da parte di ogni Stato Parte della Convenzione americana sui
diritti umani.
2. La ratifica o adesione al presente Protocollo sar effettuata attraverso il deposito di uno
strumento di ratifica o adesione presso il Segretariato Generale dellOrganizzazione degli Stati
Americani.
3. Il Protocollo entrer in vigore quando undici Stato avranno depositato i rispettivi strumenti di
ratifica o adesione.
4. Il Segretario Generale notificher a tutti gli Stati membri dellOrganizzazione degli Stati
Americani lentrata in vigore del Protocollo.
22. Inclusione di altri diritti ed espansione di quelli riconosciuti. 1. Ogni Stato Parte della
Commissione interamericana per i diritti umani pu sottoporre alla considerazione della riunione
degli Stati Parti in occasione dellAssemblea Generale emendamenti proposti allo scopo di
includere il riconoscimento di altri diritti o libert o di estendere o espandere diritti e libert
riconosciuti nel presente Protocollo.
2. Tali emendamenti entreranno in vigore per gli Stati che li ratificano alla data del deposito
dello strumento di ratifica corrispondente al numero rappresentato dai due terzi degli Stati Parti
del presente Protocollo. Per tutti gli altri Stati Parti entreranno in vigore alla data del deposito del
rispettivo strumento di ratifica.

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