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Il presente testo stato elaborato dalla redazione di Lares et Urbs sulla base delloriginale in inglese reperibile sul
sito http://www.oas.org/juridico/english/Treaties/a-52.html dellOrganizzazione degli Stati Americani; la redazione di
Lares et Urbs ne ha inoltre curato la forma e la presentazione.
Preambolo
Gli Stati Parti della Convenzione americana sui diritti umani Patto di San Jos di Costa Rica,
Riaffermando la loro intenzione di consolidare in questo emisfero, nel quadro delle
istituzioni democratiche, un sistema di libert personali e di giustizia sociale basato sul
rispetto dei diritti umani essenziali;
Riconoscendo che i diritti umani essenziali non derivano al singolo dallessere cittadino di un
determinato Stato, ma si basano sugli attributi della persona umana, pertanto essi meritano
protezione internazionale nella forma di una convenzione che rafforzi o completi la
protezione prevista dalla legislazione interna degli Stati Americani;
Considerando la stretta relazione esistente tra diritti economici, sociali e culturali e diritti
civili e politici, in quanto le differenti categorie di diritti costituiscono un tutto indivisibile
basato sul riconoscimento della dignit della persona umana, pertanto richiedono
protezione e promozione permanenti per essere pienamente realizzati, e non pu essere mai
giustificata la violazione di alcuni diritti in favore della realizzazione di altri;
Riconoscento i benefici che scaturiscono dalla promozione e dallo sviluppo della
cooperazione fra gli Stati e le relazioni internazionali;
Richiamando che, in accordo con la Dichiarazione universale dei diritti delluomo e la
Convenzione americana sui diritti umani, lideale di esseri umani liberi che godono della
libert dalla paura e dal bisogno pu essere raggiunto solo se si creano le condizioni nelle
quali ognuno pu esercitare i propri diritti economici, sociali e culturali nella stessa misura
dei propri diritti civili e politici;
Tenendo presente che, sebbene i fondamentali diritti economici, sociali e culturali siano stati
riconosciuti in precedenti strumenti internazionali sia a livello mondiale che regionale,
essenziale che tali diritti siano riaffermati, sviluppati, perfezioni e protetti al fine di
consolidare in America, sulla base di un pieno rispetto dei diritti dellindividuo, la forma di
governo della rappresentanza democratica al pari del diritto dei suoi popoli allo sviluppo,
allautodeterminazione e alla libera utilizzazione delle proprie ricchezze e risorse naturali; e
Considerando che la Convenzione americana sui diritti umani prevede che i Protocolli
addizionali alla Convenzione possono essere sottoposti allattenzione degli Stati Parti, che
si riuniscono in occasione dellAssemblea Generale dellOrganizzazione degli Stati
Americani, al fine di incorporare gradualmente altri diritti e libert nel sistema di tutela
sulla materia,
Hanno convenuto il seguente Protocollo addizionale alla Convenzione americana sui diritti umani
Protocollo di San Salvador:
1. Obbligo di adottare provvedimenti. Gli Stati Parti del presente Protocollo addizionale
alla Convenzione americana sui diritti umani si impegnano ad adottare i provvedimenti necessari,
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sia interni sia attraverso la cooperazione internazionale, specialmente economica e tecnica, nella
misura permessa dalle risorse disponibili e tenendo conto del loro grado di sviluppo, allo scopo di
raggiungere, progressivamente e confermemente alla loro legislazione interna, la piena osservanza
dei diritti riconosciuti nel presente Protocollo.
2. Obbligo di attivare la propria legislazione interna. Se lesercizio dei diritti affermati nel
presente Protocollo non ancora garantito da norme legislative o di altro genere, gli Stati Parti si
impegnano ad adottare, conformemente alle proprie procedure costituzionali e alle disposizioni del
presente Protocollo, i provvedimenti legislativi o di altro genere che si rendano necessari per
rendere effettivi tali diritti.
3. Obbligo di non discriminazione. Gli Stati Parti del presente Protocollo si impegnano a
garantire lesercizio dei diritti ivi affermati senza alcun genere di discriminazione per ragioni
collegate alla razza, al colore, al sesso, alla lingua, alla religione, alle opinioni politiche o di altro
genere, allorigine nazionale o sociale, allo stato economico, alla nascita o a qualsiasi altra
condizione sociale.
4. Inammissibilit di restrizioni. Un diritto che riconosciuto o in vigore in uno Stato in
forza della sua legislazione interna o di convenzioni internazionali non pu essere ristretto o
limitato con il pretesto che il presente Protocollo non lo riconosce o lo riconosce in misura minore.
5. Scopo delle restrizioni e limitazioni. Gli Stati Parti possono stabilire restrizioni e
limitazioni al godimento e allesercizio dei diritti ivi stabiliti per mezzo di leggi promulgate allo
scopo di preservare il benessere generale in una societ democratica solo nella misura in cui esse
non siano incompatibili con lo scopo e la ragione su cui tali diritti si basano.
6. Diritto al lavoro. 1. Ogni individuo ha diritto al lavoro, che include lopportunit di
assicurarsi i mezzi per condurre unesistenza dignitosa e decente con lesercizio di unattivit lecita
liberamente scelta o accettata.
2. Gli Stati Parti si impegnano ad adottare provvedimenti che rendano pienamente effettivo il
diritto al lavoro, specialmente riguardo allottenimento di una piena occupazione, orientamento
attitudinale, e allo sviluppo di progetti di formazione tecnica e attitudinale, in particolare quelli
indirizzati ai disabili. Gli Stati Parti si impegnano inoltre ad implementare e rafforzare programmi
che aiutino ad assicurare un adeguato sostegno alla famiglia, in modo che le donne possano
usufruire di una reale opportunit di esercitare il diritto al lavoro.
7. Condizioni di lavoro giuste, paritarie e soddisfacenti. Gli Stati Parti del presente
Protocollo riconoscono che il diritto al lavoro di cui allarticolo precedente presuppone che ogni
individuo debba godere di tale diritto in condizioni giuste, paritarie e soddisfacenti, che gli Stati
Parti si impegnano a garantire nella propria legislazione interna, con particolare riguardo a:
a) una remunerazione che garantisca, come minimo, a tutti i lavoratori condizioni di vita
dignitose e decenti per loro e per le loro famiglie e salari equi e paritari per uguali lavori,
senza distinzione;
b) il diritto di ogni lavorazione a seguire le proprie attitudini e a dedicarsi allattivit che meglio
soddisfi le sue aspettative e a cambiare impiego conformemente alle relative regolamentazioni
nazionali;
c) il diritto di ogni lavoratore alla promozione o alla crescita professionale nel suo impiego,
tenendo conto a tal fine delle sue qualifiche, competenze, indennit e anzianit;
d) stabilit dimpiego, subordinata alla natura di ogni lavorazione e occupazione e alle cause per
una giusta rescissione. In caso di licenziamento ingiustificato, il lavoratore avr diritto ad una
indennit o alla reintegra nel lavoro o ad ogni altro beneficio previsto dalla legislazione
interna;
e) sicurezza e igiene sul lavoro;
f) il divieto di lavoro notturno o di condizioni lavorative insalubri o pericolose e, in generale, di
ogni lavoro che metta a rischio la salute, la sicurezza o la morale per i minori di 18 anni.