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Scanu)
- Il tema del memoriale applicato alleucaristia presenta un punto di arrivo, apice, culmine del
tema della memoria. Per il nostro percorso sar riflettere il tema del memoriale
ripercorrendo il suo sviluppo nella Scrittura. Non deve essere un tema rivolto solo
alleucaristia. Ma la sua importanza riguardo ad ogni sacramento.
- un tema che stato ripreso dal Movimento Liturgico. Ha avuto un vuoto nella sua
riflessione. Tutta la questione era la ripetizione (che valore poteva avere) oppure la
commemorazione (con il suo modo di capirlo).
Altri testi:
- Es 17,8-15: Israele incontra questo gruppo (Amalk) nel deserto. Si riprende il tema in Dt
25,17-19. Mos deve scrivere la vittoria su Amalk per il ricordo (Es 17,14) e Dio cancella
la memoria di Amalk. Gli israeliti si erano indeboliti perch avevano messo in dubbio la
presenza di Dio (Es 17,7), avevano dimenticato le opere di Dio. Laltare costruito da Mos
segno anche della permanenza di Dio: deve permanere nella consapevolezza degli israeliti
che Dio il Signore.
- Dt 25,17-19: Ricordati di quello che ti ha fatto Amalk. Gli israeliti devono mantenere il
ricordo dei fatti contro di loro. Come ti assali lungo il cammino e aggred nella tua
carovana tutti i pi deboli della retaguardia, mentre tu eri stanco e sfinito. Non ebbe alcun
timor di Dio. Si mostra la grave azione di Amalk perch improvisamente agredisce gli
israeliti. Cancellerai la memoria di Amalk sotto il cielo. Non dimenticare. Nel Essodo si
dice che il Signore canceller la memoria di Amalk, invece qui si dice che il popolo deve
cancellarla.
- Il cammino che gli israeliti stano facendo il cammino della libert. Un cammino, per, che
va incontro a degli ostacoli. E questa che noi abbiamo in Es 17 1 rappresenta il pericolo di ri-
presentarsi del faraone. Si ricrea il rapporto di oppresione che gli israeilti hanno ormai
vissuo in Egitto. Questo abbuso di potere del faraone, questa situazione padrone/schiavo,
non finita con luscita di Egitto, ma potr essere ritrovata nel cammino. Dio dovr, per
questo, dimostrare ancora la sua superiorit come padrone di Israele.
- C, per, una risponsabilit da parte degli israeliti per il fatto che Amalk gli pu agredire.
Loro sono deboli, ma non soltanto per le vicende del deserto. E qua si fa un collegamento
allepisodio anteriore: il problema dellacqua (Es 16). Gli israeliti criticano Mos che gli ha
portato a morire nel deserto. Ma questa critica non si rivolge soltanto a Mos, ma al Signore.
Loro si domandano: il Signore in mezzo a noi s o no? (Es 17,7). Perci il luogo si chiam
Massa e Merba. Dopo aver visto cosa il Signore aveva fatto per loro, loro dubbitano e
murmurano. C, quindi, una debolezza molto pi grande: il dubbio della presenza di Dio.
- Scegli per noi alcuni uomini ed esci in battaglia contro Amalk (Es 17,9). Noi pensiamo che
siano uomino con vigore, con al forza di contrastare Amalk. Ma il Midrash dice che questi
uomini devono essere di quelli che mormorano, ma saldi in Dio. Quindi, la forza non viene
da Israele ma dal Signore.
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Riguardo a quelle del cibo e lacqua, che rappresentano la sopravvivenza.
- Le mani alzati di Mos esprimono la supplica, latteggiamento di preghiera. Per, non sono
solo questo, ma anche di arrendersi, di affidamento. Quindi, le due dimensione del gesto:
resistere ad Amalk, ed affidamento a Dio.
- Scrivi questo per ricordo (v.14). In vista del futuro (in contrasto con la cancellazione della
memoria di Amalk da parte di Dio). Lo scrivere non soltanto con lo scopo di dare
uninformazione nel futuro, ma in vista di questo memoriale, in rapporto con quello che
Dio far ancora a favore degli israeliti. Quindi, gli israeliti devono mantenere questa
consapevolezza (e anche agire nel modo corrispondente) che Dio combatte con loro, nel
caso di ritrovare Amalk nel deserto oppure nella terra promessa. Si scrive non per mantener
linformazione, ma per apprendimento, presa di coscienza. Infatti, questo sguardo al passato
di Dt 25,17ss. per imparare nel futuro.
- Dt 8: un discorso parennetico. Nel v. 2 dice: ricordati di tutto il cammino che il Signore,
tuo Dio, ti ha fatto percorrere in questi quarantanni nel deserto. E nel v.8: ricordati del
Signore. Il soggeto del ricordare sempre il popolo. Ma, invece, i contenuti sono diversi: il
cammino e il Signore.
- Questo testo ha due sessioni (1-6 e 7-20). La prima parte riguarda il passato e la seconda
riguarda il futuro (la situazione degli israeliti che abbiteranno nella terra di Canaan).
- Nella prima parte Mos rivede, ripercorre, fa un sommario del senso del cammino fatto
attraverso il deserto, ma dal punto di vista di Dio: Perch lui ha voluto che gli israeliti
attraversassero il deserto. Dio ha voluto affliggere, mettere alla prova Israele. Le difficolt
che il popolo aveva incontrato nel deserto erano tutte proporzionate alla situazione degli
israeliti: anche se loro erano esposti a queste difficolt, le stesse erano sostenibili. E in
mezzo a queste prove Dio non ha mai fatto mancare il suo aiuto. E Dio lha fatto per sapere
quello che avevi nel cuore (v.2), cio, se tu avresti custodito o no i suoi comandi. Il deserto,
dunque, era un luogo fondamentale da attraversare, dove Dio e gli israeliti si trovano faccia
a faccia. In esso si giocca il cammino della libert. Come un uomo correge il flglio cos il
Signore, tuo Dio, correge te (v.5), cio, tutto quello che Israele ha duvuto soffrire stato per
amore paternale di Dio. E la dove c il problema c anche la soluzione (per essempio, dove
si trova la roccia si trova anche lacqua). Gli israeliti percepiscono prima la mancanza, dopo
viene la mormorazione: lattegiamento degli israeliti quello di percepire lassenza di un
elemento materiale, esenziale per la vita, e dopo la ribelione. Loro devono imparare che nel
deserto la vita concreta non dipende dalle forze naturali ma da Dio: luomo non vive soltanto
di pane, ma di quanto esce dalla bocca del Signore (v.3). E Dio d di pi riguardo al
bisogno, a quello sul quale loro hanno necessit. E la parola di Dio come cibo significa il
rapporto personale con lui, e non soltanto un rapporto di convenienza o commercio. La
parola unisce nel dialogo a Dio e al popolo. E come il popolo mantiene viva questa
coscienza di rapporto con Dio? Custodendo i suoi comandi: se tu avresti custodito o no i
suoi comandi (v.2).
- Loggetivo del cammino entrare nella terra promessa: perch il Signore, tuo Dio, sta per
farti entrare in una buona terra (v.7). Si idealizza a contiuazione questa terra con tante virt
(noi sappiamo che Canaan non tanto cos). Questa terra non avr queste mancanze che il
popolo ha sofferto nel deserto: Mangerai, sarai sazio e benedirai il Signore, tuo Dio, a
causa della buona terra che ti avr dato (v.10). Il compito del popolo benedire il Signore
come riconoscimento per la terra. Si intravede la dimensione liturgica. Ma nella terra ci sono
dei pericoli (che possono essere addiritura superiori a quelli del deserto): dimenticare il
Signore nella prosperit (vv.11-12), inorgoglirsi, attribuire il benessere a se stessi. Questa
una delle dimensioni dellidolatria (la mia forza, le mie mani mi hanno dato queste cose):
gurdati dunque dal dire nel tuo cuore: la mia forza e la potenza della mia mano mi hanno
acquistato queste ricchezze (v.17). Dio, attraverso la terra, da la possibilit di godere la
prosperit2. Ma perch questo succeda il popolo deve mantenere la sinergia con Dio.
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Tra laltro, dire il nome significa rendere presente.
o Si esprime un rituale, non soltanto per prescribere come deve essere celebrata la
Pasqua, ma anche per dire che essa deve essere celebrata sempre, di generazione in
generazione.
o Unaltra dimensione laspetto del memoriale dellesodo nella Pasqua.
- Es 12,1-14 rispecchia la celebrazione della Pasqua dalesodo al post-esilio (fino alla riforma
di Giosia, quando fu stabilita la celebrazione attorno al Tempio, e la Pasqua diventer ancora
una festa di pellegrinaggio).
- Il testo sottolinea due celebrazioni pasquali diverse, ambedue siro-cananee: quella dei
pastori (che sottolinea lagnello come elemento pasquale centrale) e quella dei agricultori
(che sottolinea gli azzimi). Luccisione dellagnello, il banchetto e il rito apotropaico
dellaspersione del sangue avevano lo scopo di proteggere il gregge. Invece, gli agricultori,
con il primo raccolto (della primavera)4 mangiavano per sette giorni il pane fatto con lorzo
(farina) appena raccolto (perci senza il lievito, che contenevano i pani dellanno
precedente). Questo rito esprimeva la novit del nuovo raccolto e il ringraziamento per lo
stesso. La festa comprendeva anche un pellegrinaggio al santuario dove si offriva la
primizia5 della raccolta.
- Ambedue feste sono assunte da Israele ma anche trasformate col nuovo senso della Pasqua
dellesodo, cio, le storiciza. Ma poi si dice che questo sar un memoriale di celebrazione in
celebrazione, cio, non si lega la festa soltanto a un presente storico, ma si proietta nel
futuro: da qui in avanti. E non soltanto il futuro storico, ma anche il futuro escatologico.
- Riguardo al rituale:
o Prima di tutto si deve prendere lagnello, che rappresenta il sacrificio della Pasqua.
Manca la dimensione sacerdotale del sacrificio (ancora non stiamo nel tempo del
Tempio). Qui si tratta di una festa famigliare. Contiene la comunione tra Dio e il
popolo, ma anche tra coloro che offrono. Quindi, un sacrificio ma di comunione.
o Il rito del sangue, nella celebrazione dei cananei, era apotropaico (si credeva che
aveva il potere di allontanare, scongiurare le forze cattive che potevano abbatersi
contro il gregge). Questo aspetto nel racconto del essodo eliminato: non ha il potere
di eliminare, ma un segno che identifica le case degli israeliti. Un segno pure di
appartenenza, di santit del popolo di Dio. Un segno, in definitiva, di separazione tra
gli israeliti e gli egiziani.
o Gli azzimi, che nei popoli cananei rappresenta il segno del nuovo raccolto, qui
invece diventa il segno della liberazione.
o Mangiare con il bastone in mano e in fretta. In questi rituali non si sta come
spettatore, ma come attore, in movimento, pronto a partire.
o La dimensione del racconto (vv.26-27), dialogo che il padre fa coi figli.
importante, perch limmediatezza degli avvenimenti soltanto per la prima
generazione, ma per quelle seguenti non cos chiaro che cos succeso il giorno
della Pasqua. Loro non si trovano nella stessa angustia o situazione degli israeliti di
Egitto. Perci importante il dialogo tra genitori e figli, per trasmettere lesperienza
del evento, perch le generazioni succesive si appropino di esso.
- Il memoriale dellesodo nella Pasqua ha a che fare con lattualit del evento. Nel passato, la
prima volta, c stata questa manifestazione di Dio, manifestazione che da agli israeliti una
vita nuova, sono stati rigenerati6. Sono stati liberati per vivere come un popolo libero: Dio
il Dio della liberazione ma anche il Dio della libert. il memoriale permette ad ogni
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Cerano tre raccolti: primavera, estate e autunno.
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Il libro di Rut ambientato in questa raccolta dellorzo della primavera.
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Si trata dellatto di nascita di Israele come popolo.
generazione di essere rinvigorita per vivere nella libert. Riguardo a Es 12,42 il targum
neofiti parla delle quattro notti nel libro del memoriale: la notte prima nella creazione, che il
Verbo illuminava, la seconda notte la manifestazione di Dio ad Abramo, la terza notte
quando il Signore si manifest contro gli egiziani e la sua destra proteggeva i primogeniti di
Israele, la quarta notte quando il mondo riaggiunger il suo tempo per essere redento.