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Arte e attivismo pedagogico

Ammirato Culture House, piccola biblioteca ammirata, Lecce. Photo Marco Passaro

Uno dei punti chiave della pratica artistica contemporanea lurgenza della sfida a un
certo conformismo culturale imposto in vario modo dalle istituzioni nei campi dellarte e
delleducazione. La stessa urgenza ha spinto nel tempo pedagoghi, artisti e collettivi a
fondare in diverse parti del mondo e senza alcun accordo precostituito comunit
pedagogiche spontanee, secondo principi radicalmente innovativi. Non un caso. Ma se
ci che guida gli artisti nella loro ricerca unurgenza, condivisa anche dai mediatori
culturali, qual il rapporto esistente tra attivismo pedagogico, processo artistico e potere
delle istituzioni in questo momento in Italia? E cosa resta ancora da fare?
Le opere e i progetti dei collettivi incontrati da ALAgroup condividono tali domande e
mettono in pratica unidea di educazione che vive nellincontro con gli altri. Non si tratta
solo di rompere in modo radicale e necessario con un sistema di poteri e di saperi, ma di
restituire a donne e uomini il gusto di inventare, creare e sperimentare la propria vita
partecipando alla sfida della vivibilit del pianeta in questo tempo: Ivn Illich scriveva
queste parole negli Anni Settanta, ma la loro attualit le rende necessarie e utili per
affrontare le sfide del mondo globalizzato.

SALENTO RULEZ

Per cercare di fornire delle risposte, anche se parziali, a questi interrogativi, ALAgroup ha
scelto la pratica ricostruttiva di curatela attiva e ad agosto ha visitato alcune realt
autonome che sperimentano una rinnovata idea di bene comune. Nella prima tappa del
viaggio abbiamo visitato lex Asilo Filangieri a Napoli, un microuniverso civico che si
dichiara alternativo ai poteri istituzionali. Siamo poi partiti alla volta del Salento, dove
abbiamo incontrato Alessandra Pomarico, fondatrice delle FHU Free Home University,
dove le sessioni di formazione sono tenute da artisti per lo pi internazionali. Alessandra
ci ha mostrato la Ammirato Culture House, che ospita le FHU e propone attivit di lettura,
di ascolto, di teatro, con accesso libero e gratuito. Ci ha poi presentato un membro del
collettivo russo Chto Delat?, che dieci anni fa ha fondato a San Pietroburgo la School for
Engaged Art, e infine Carla Rangel, del collettivo di architetti e designer ConstructLab,
che avvia processi generativi di comunit, trasformando le architetture in spazi di azione
partecipata. Le sessioni della FHU riuniscono artisti che nel corso di alcune settimane
offrono al gruppo metodologie di lavoro e di ricerca non convenzionali, in cui sono abolite
le distanze fra studenti e insegnanti. Molti partecipanti alla FHU hanno poi proseguito le
sperimentazioni in proprio e le hanno trasformate in progetti a lungo termine.
Un esempio significativo il gruppo dei Cafausici (Emilio Fantin, Luigi Negro, Giancarlo
Norese, Cesare Pietroiusti e Luigi Presicce) che, in linea con il loro interesse sul tema
della morte, ha coinvolto la classe della prima FHU nella Festa dei vivi che riflettono sulla
morte, invitandola a una passeggiata notturna sulle spiagge di Otranto, ciascuno in
compagnia dei propri morti. A pochi chilometri da Lecce, a San Cesario, i Cafausici hanno
recentemente creato la Fondazione Lac O Le Mon in unantica masseria da loro
acquistata, che diventata un luogo di formazione e sperimentazione artistica, ma anche
di vita quotidiana, in cui laggregazione domestica favorisce il confronto intellettuale.
Laura Perrone, coordinatrice delle attivit, ci ha guidato nella visita, raccontando le prime
esperienze abitative. Il desiderio dei Cafausici di rendere la casa autonoma e
autosufficiente, senza forzare i limiti naturali di un ambiente casalingo. Le stanze sono
state poco caratterizzate e ogni artista vive lo spazio a modo proprio, rispettando i ritmi
che ledificio stesso suggerisce.

Ammirato Culture House, veduta dellinstallazione del muro-bacheca realizzato con il collettivo ConstructLab,
2016, Lecce. Photo Marco Passaro

AGRICOLTURA E FERROVIE

Ci siamo poi spostati ancora pi a sud, per visitare il Parco Comune dei Frutti Minori, un
progetto coordinato dallartista Luigi Coppola nellarea rurale di Castiglione dOtranto.
Mentre la prima iniziativa era stata svolta da Luigi con un gruppo di FHU, le attivit
successive sono proseguite insieme alla locale Casa delle AgricUlture Tullia e Gino.
Castiglione diventato cos un luogo di incontro e sperimentazione di pratiche agricole
innovative, che comprendono semine collettive, azioni e lezioni in piazza con genetisti e
agricoltori radicali. La rieducazione della piccola comunit comporta la coltivazione della
terra, in modo consapevole e partecipato, contro i sistemi di produzione intensivi e di
sfruttamento dei semi, delle piante e della stessa vita umana. La pratica agricola,
lalimentazione, assumono cos il valore di beni comuni di cui prendersi cura
collettivamente. Inizialmente le azioni svolte con i volontari di Castiglione puntavano alla
riqualificazione dei terreni comunali ridotti a discariche. Per lungo tempo le operazioni di
pulizia sono risultate vane, fino a quando, per scuotere la coscienza dei castiglionesi, Luigi
e i volontari non hanno deciso di usare i rifiuti per realizzare uninstallazione nella piazza
principale del paese: cos, una domenica mattina alluscita dalla messa, gli abitanti hanno
trovato un labirinto di oggetti ed elettrodomestici da loro stessi abbandonati nelle
discariche abusive.
La stazione di Gagliano Leuca, termine della rete ferroviaria italiana, stata lultima tappa
nel Salento. Il curatore Paolo Mele e lartista Luca Coclite hanno dato vita
allassociazione Lastation (Last Station), con ambienti adibiti a sale espositive e stanze
in cui ospitare artisti in residenza. Sul tetto della minuscola stazione si svolto lo sleep
concert, concerto live di musica elettronica sperimentale di Gabriele Panico, durato da
mezzanotte sino allalba.

DALLA BASILICATA A ROMA

Siamo poi risaliti verso la Basilicata, dove abbiamo partecipato alla presentazione del
volume A Cielo Aperto (Postmedia Books, 2016) che racconta il progetto nato nel 2008 a
Latronico, a cura di Bianco-Valente e Pasquale Campanella, grazie al sostegno
dellAssociazione Vincenzo De Luca. Gli artisti ospitati in residenza presentano le proprie
ricerche, condividono con gli abitanti la creazione artistica nel corso di laboratori e
incontri; lintero processo pu durare anche pi di un anno. In quelloccasione abbiamo
conosciuto alcuni membri pi giovani dellassociazione, che ci hanno raccontato di come,
anno dopo anno, hanno costruito e portato in processione nel paese le loro cnte
(caratteristici contenitori votivi tradizionali di tutta la Basilicata), confidato segreti,
scattato fotografie, girato video, stringendo con gli artisti in residenza relazioni personali e
reinterpretando in tal modo il concetto di partecipazione.
Lultima tappa del nostro viaggio stata Corniolo, nel Mugello, dove Aria Spinelli e Maria
Pecchioli di Radical Intention collettivo nato nel 2009 organizzano ogni anno per una
settimana, il Decompression Camp, durante il quale un gruppo di partecipanti segue varie
attivit sotto la direzione di un artista ospite.
Rientrati a Roma, abbiamo infine incontrato Lorenzo Romito degli Stalker, collettivo di
architetti e urbanisti attivo da ventanni.
Lastation, Gagliano del Capo photo Yacine Benseddik

DISOBBEDIENZA ARTISTICA

Questa ricerca sul campo ci ha insegnato quanto sia importante, citando le parole di
Goffredo Fofi,
strappare ai teorici il monopolio della discussione, per riportarlo nelle mani dei militanti
siano essi violenti, non violenti o possibilisti. [] Il nodo della questione tutta qui. Ieri
come oggi (Lelogio della disobbedienza civile). possibile allora pensare a forme di
disobbedienza artistica, oltre a quelle di disobbedienza civile? Come si pu ben
comprendere, il campo aperto a molte sollecitazioni e riflessioni, ed evidente il rischio
che le nuove sperimentazioni aggregative corrono: essere inglobate nel sistema
neoliberale, dotato di capacit metamorfiche. Un esempio di tale rischio sono le formule
della sharing economy, che alcuni specialisti affermano siano gi diventate la nuova forma
di capitalismo.
Le esperienze artistiche e formative sin qui elencate sembrano coraggiosamente tornare a
pratiche militanti sul campo, ma senza quel coinvolgimento ideologico che aveva
caratterizzato le lotte di autogestione degli Anni Settanta. Se larte tornata a essere un
campo di battaglia, non pu per limitarsi a happening collettivi o a forme di
autoperfezionamento di gruppo vicine al New Age o di narcisismo collettivo
autoconsolatorie (Fofi) ma deve concretizzarsi in unalternativa reale, e precisamente in
un superamento dello stato di controllo che il potere esercita nel campo della cultura.
Le realt di autogestione incontrate condividono sicuramente tali valori estetici ed etici, in
quanto aree potenziali di libert e crescita culturale, allinterno di un contesto di rinnovata
empatia umana e intellettuale. E sottolineano anche il ruolo formativo dellarte, di fronte
allurgenza di uneducazione alla cittadinanza, in linea con laffermazione di Gilles
Deleuze, secondo la quale unopera deve far scaturire problemi e questioni in cui
veniamo presi, piuttosto che dare risposte (Che cos latto di creazione?). In tal senso, le
opere darte non offrono mai soluzioni, ma inventano forme di resistenza che si radicano
nella vita di chi vi partecipa. La pratica dellospitalit, in tutte le sue forme il dono, lo
scambio, la quotidianit condivisa, la memoria del passato, il dialogo, la gratuit,
laccoglienza , innesca un circolo virtuoso che si allarga a spirale e rompe gli schemi
abitudinari, producendo nel tempo trasformazioni reali.

ALAGroup

Articolo pubblicato su Artribune Magazine #34

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Luigi Coppola, Parco Comune dei Frutti Minori, Casa delle AgricUlture Tullia e Gino, Castiglione dOtranto. Photo
Marco Passaro

Pino Valente ripulisce lopera Ogni dove (Latronico, 2016) dalle erbe selvatiche photo Marco Passaro
Radical Intention, Decompression Gathering Summer Camp, 2016, Villa Corniolo, Borgo San Lorenzo. Courtesy
Maria Pecchioli

Fondazione Lac O Le Mon, Casa Cafausica, particolare di una stanza, San Cesario. Photo Marco Passaro
Ex asilo Filangieri, 2015, Napoli. Courtesy comunit dellasilo

Ex asilo Filangieri, 2015, Napoli. Courtesy comunit dellasilo


Ammirato Culture House, veduta dellinstallazione del muro-bacheca realizzato con il collettivo ConstructLab,
2016, Lecce. Photo Marco Passaro

Ammirato Culture House, piccola biblioteca ammirata, Lecce. Photo Marco Passaro
Lastation, Gagliano del Capo - photo Yacine Benseddik

Lastation, Gagliano del Capo

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