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Introduzione:

Il mito del superuomo stato sin dall'antichit, oggetto d'interesse di molti


uomini. In una delle tante leggende tramandate dagli antichi greci , si racconta
che i Titani, avessero deciso di assalire l'Olimpo e catturare Dioniso, figlio di
Zeus, per mangiarlo. Venuto a conoscenza dello scempio, quest'ultimo incener i
Titani con le sue folgori. Successivamente Prometeo, figlio di uno dei Titani, per
vendicare la strage, cre dalle loro ceneri, gli uomini. Questi nuovi esseri, di
conseguenza, erano sia malvagi e bramosi di potere perch nati dai resti dei Titani
,sia possessori di una scintilla divina, dato che quelli , tempo prima, avevano
mangiato un dio. E proprio il tentativo di estrarre e valorizzare questa favilla
negli esseri umani che crea la tendenza al superomismo. Resta il fatto che,
nonostante i secoli o le leggende, il superomismo, non da considerarsi come un
fenomeno isolato, superato, anzi quanto di pi comune esista. Nella societ
odierna, per esempio, la maggior parte dei miei coetanei ostenta una sicurezza
indomita e un' invadente superiorit rispetto ad altri.

Filosofia.
Il nome di Nietzsche, stato associato per lungo tempo, all'ideologia nazista
introdotta da Adolf Hitler. In realt, si pensa che la principale causa di questa
visione nazista dei testi nitzschiani, sia la sorella Elisabeth che nel desiderio
di fare del fratello il teorico di una nuova nascita dell'umanit, non esit, dopo
essersi impadronita degli inediti, a manipolare i testi del filosofo, pubblicando
successivamente, la "Volont di potenza" nella quale il pensiero di Nietzsche
assunse quella fisionomia anti-umanitaria ed anti-democratica sulla quale far leva
la lettura nazista. Con la presenza di questambiguit di fondo, molto difficile
riconoscere il vero Nietzsche dal falso Nietzsche nazista, e quindi risolvere
finalmente questo dubbio. L'opera principale in cui troviamo esposta la sua teporia
superomistica, " Cos parl Zarathustra. Un libro per tutti e per nessuno " , in
cui il filosofo afferm che, in seguito alla morte di Dio e alla distruzione di
tutte quelle certezze che fino a quel momento avevano aiutato gli uomini a vivere,
era necessario l'avvento di un superuomo: un "UBERMENSCH" in tedesco. Un "tipo
nuovo", un oltre uomo, ossia un essere che si colloca al di l di ogni uomo; un
individuo coraggioso nel guardare in faccia la realt, nel prendere atto del crollo
delle verit assolute, mel dir di s alla vita e infine di accettare la dimensione
dionisiaca dell'esistenza, intendendo per essa, uno dei due impulsi basilari dello
spirito che accoglie in s la spontaneit, l'istinto vitale e tutte le forze
oscure, proprie delle passioni originarie, in contrasto invece con quello apollineo
che simboleggia l'equilibrio, la razionalit, l'armonia. In uno dei suoi discorsi,
intitolato " Delle tre metamorfosi ", mediante alcune metafore adombra le tre
passaggi dello spirito umano, e nella trasformazione finale, in cui l'uomo diventa
superuomo, Nietzsche afferma che il suo spirito sar come un fanciullo, che
innocenza ed oblio, in pratica un nuovo inizio e rappresenta al meglio, quella
creatura che nella sua ingenuit s dir di s alla vita .
Nietzsche in conclusione, auspica ad una liberazione da tutte le autorit umane e
divine, ma essa non qualcosa che riguarda tutta l'umanit, soltanto una parte di
essa, ovvero un'lite di individui superiori a cui non basta ergersi al di sopra
delle masse, nella sua qualit di "razza dominatrice" ha addirittura bisogno della
schiavit delle masse come una base e una condizione necessaria per la sua stessa
esistenza.

Storia.
I nazisti, e la loro stessa guida, Hitler avevano inteso l' "Ubermensch" come un
superuomo, secondo l'interpretazione dannunziana e non come un "oltre-uomo" ,
definizione che effettivamente sembrava la pi vicina a quella nietzschiana. Resta
comunque il fatto che, mal interpretazione o non, questa particolare teoria e
visione del mondo del filosofo, ebbe una notevole responsabilit nel processo di
nazificazione. Hitler nacque a Vienna, citt in cui una delle caratteristiche della
vita politica nei primi anni del Novecento era lantisemitismo, che egli stesso
appoggi in seguito. La sua missione nazionalistica prevedeva la centralit della
razza nella vita, cercando in questo modo di conservare, incrementare e tutelare
tutti quegli elementi primordiali dell'etnia, impedendone la corruzzione e
contaminazione. Alla luce di ci, si aggiunse la folle idea hitleriana di dar vita
ad un'unica razza pura, chiaramente di origine tedesca, chiamata "ariana", la quale
rappresentava quello che noi consideriamo con la parola uomo, perch solo essa
racchiudeva in s quei valori umani pi nobili, mentre le altre razze vennero
considerate inferiori perch non possedevano queste qualit. Da ci si spiegano
anche, le misure adottate dal Reich per preservare il corpo della nazione tedesca
da ogni elemento impuro, respingendo ai margini della societ tedesca i non ariani.
Non a caso vennero impediti i matrimoni tra i tedeschi e persone di altre
etnie,chiunque poi, fosse malato, omosessuale o non perfetto nel fisico venne fatto
forzatamente sterilizzare, dato che era scandaloso mettere al mondo un bambino,
quando di era in quelle condizioni. Successivamente questo progetto assunse un
carattere politico, siccome Hitler sosteneva che una sola razza fosse in grado di
guidare gli altri popoli ed ergersi sopra di essi, rappresentando definitivamente
l' "Ubermensch". Infatti, Hitler una volta salito al potere, grazie ad un colpo di
stato, promulg delle leggi razziali e istaur una politica mirata contro gli
ebrei. Il perch di questa scelta spiegata nel libro "Mein Kampf" , che scrisse
durante gli anni di prigionia quando tent la prima ascesa al potere: li vedeva
come l'incarnazione del male, in tutti i suoi aspetti, essi erano accusati di aver
assassinato Ges Cristo, considerato dai tedeschi come l'ariano per eccellenca,
erano criticati per la loro chiusura sociale, le loro usanze e tradizioni
specifiche che hanno sempre trasmesso un'idea anomala inducendo pregiudizi nella
gente comune e possedevano una buona parte finanziaria tedesca, amministravano
banche e gestivano quantit considerevoli di denaro e furono accusati di volere
distruggere l'economia tedesca. Zingari, negri e soprattutto giudei non erano
considerati dai capi nazisti come degli uomini nel senso reale del termine, essi
imitavano, invidiavano l'uomo, ma non appartenevano ad alcuna specie, addirittura
erano pi lontani dalla razza umana quanto non lo fossero gi gli animali. Di
conseguenza il loro sterminio, non avrebbe corrisposto ad un delitto contro
l'umanit, perch essi in poche parole non ne facevano parte.

Greco.
Alessandro il Grande. Il nome stesso con il quale passato alla storia, indica
l'idea di superuomo, sia che glielo abbiano attribuito i contemporanei, sia gli
scrittori che hanno parlato di lui. Tutti sono rimasti ammirati per le sue imprese
sovraumane, fatte compiere al suo esercito con una volont di ferro ed una fiducia
immensa nelle proprie capacit. Le sue conquiste, poco pensabili all'epoca,
l'abilit di coordinazione ed amministrazione, ed ancor pi il suo progetto di
unificazione delle due culture: la greca e la persiana, lo hanno sempre fatto
pensare come un uomo eccezionale, un dio incarnato (un nuovo Dioniso). Sebbene non
abbia potuto portare a termine l'unificazione completa dell'impero, a causa della
sua morte prematura, tuttavia egli ha potuto dare l'avvio ad un formidabile
esperimento culturale e sociale che ha preso il nome di: Ellenismo. Dunque per gli
storici, egli ha raggiunto la qualifica di superuomo, ma non da tralasciare il
fatto che lui si ritenesse tale, perch sin dalla nascita, sua madre Olimpia lo
consider come figlio di Zeus, al punto che ne rimase convinto. E' proprio con
questa persuasione che volle affrontare le prove pi difficili, sia fisiche come la
doma del cavallo Bulocefalo, insofferente di qualunque altro cavaliere, sia come
guida indiscussa dei suoi uomini. La prova pi evidente della sua autocoscienza di
essere discendete di una divint, ci fornita da Plutarco (Alex, 27) col
faticosissimo e rischioso viaggio nel deserto, in Egitto che fece fare al proprio
esercito per raggiungere l'oasi di Siwa e consultare il celebre oracolo di Ammone,
che nella comune cultura greca era assimilato alla figura di Zeus. Tutti soffrivano
la sete, l'armata rischi di perdersi,ma l'inesorabile convinzione di Alessandro
che pensava di ricevere una definitiva risposta riguardo le sue origini, proprio
dal padre, vinse ogni difficolt ed ogni malumore. Cos, si diresse verso la meta e
interrog l'oracolo; nessuno seppe cosa gli fu rivelato realmente, ma subito dopo,
cominci a circolare per tutto l'esercito, la voce che Zeus Ammone lo avesse
riconosciuto come suo figlio. Quanto poi egli, tenesse alla sua fama di superuomo,
attestata dall'uccisione, di Clito il Nero, uno dei suoi pi fedeli generali.
Quest'ultimo aveva salvato la vita ad Alessandro nella battaglia del Granico,
tuttavia per, durante un bachetto a Samarcanda, si era permesso di criticarlo
riguardo la sua propensione verso i costumi persiani come la " proscinesi ", ossia
il riconoscimento della sua natura divina; allora Alessandro, certamente ubriaco,
lo uccise con un colpo di lancia e si quel gesto, se ne pent per tutta la vita.
Infatti la tentazione di essere riconosciuto un superuomo e di esserlo, riesce in
molte occasioni, a fare superare qualsiasi concetto di dignit, amicizia e
riconoscenza.

Latino.
Giulio Cesare. In vita lo hanno chiamato "divus", certamente un appellativo in
parte meritato, se si considera la qualit e la quantit delle imprese compiute in
molti campi,in parte reclamizzato da lui stesso, perch convinto della sua
discendenza di Venere. Non a caso nei Commentari sulle varie guerre, egli si
presenta sempre in terza persone, cos da evitare ogni tipo di critica, quando si
mostra sempre come risolutore di ogni difficolt. Sappiamo che conquist regioni
vastissime, si rivel uno stratega eccezionale non solo nelle guerre di conquista,
ma anche quelle, certamente pi difficili, affrontate contro i propri avversari
romani dotati ugulamente di esperienza militare. Si occupdi svariate realizzazioni
architettoniche a Roma, riorganizz l'economia (dissanguata) dalle guerre
civile,l'esercito, le leggi e perfino il calendario. Sarebbe troppo lungo citare
tutto ci che stato detto sul conto di Cesare, quindi ho cercato di fare una
breve panoramica di quegli autori che lo hanno rappresentato sia nel bene, sia nel
male come un superuomo in tutti i sensi. Ad esempio, di lui Cicerone disse: "Ebbe
ingegno, equilibrio, memoria, cultura, attivit, prontezza, diligenza. In guerra
aveva compiuto gesta grandi, anche se fatali per lo stato. Non aveva avuto per
molti anni., altra ambizione che il potere e con grandi fatiche e pericoli, l'aveva
realizzata." ( Cic. II Filippica 116). Nell'opera "Farsalia" di Lucano, l'autore lo
descrive come un concentrato di qualit negative, quali: l'irascibilit, la
mancanza di rispetto per gli sconfitti, il sovvertimento della morale fino al
punto di affermare che la vera giustizia sta sempre dalla parte del vincitore.
Svetonio invece, lo rappresentava come un narcisista " Nella cura del corpo fu
alquanto meticoloso al punto che non solo si tagliava i capelli e si radeva con
diligenza, ma addirittura si depilava, cosa che alcuni gli rimproveravano. Tra
tutti gli onori che il popolo e il senato gli decretarono, non ne ricevette o abus
mai nessuno. Molti lo descrivono come un uomo estremamente desideroso di lusso ed
eleganza" ( Svetonio, de vita Caesarum 44-45). Dicono che soffrisse di epilessia e
che, chi lo sapeva, considerasse ci come un segno benevolo da parte degli dei, i
quali per qualche momento, lo privavano della mente per accoglierla presso di loro.
Dicono che desiderasse morire eroicamente e che forse, era anche a conoscenza della
congiura tramata da alcuni senatori nei suoi confronti, ma non fece nulla per
evitarla, probabilmente perch o aveva una malattia debilitante o semplicemente
perch, con il sopravvento della vecchiaia, la sua fama di superuomo sarebbe stata
offuscata. Si dice anche che, per la sua morte si spargesse un incredibile numero
di presagi e una grande quantit di segni miracolosi che convincessero la gente
alla sua divinizzazione. Fu per tutti questi motivi, superuomo in vita, in morte e
perfino dopo la morte, perch ha indubbiamente, lasciato dietro di s una traccia
impossibile da cancellare.

Italiano.
La componente del superomismo dannunziano senza dubbio influenzata dagli scritti
di Nietzsche, ma bisogna precisare che il filosofo non auspicava la nascita di un
uomo superiore agli altri, al quale fosse tutto permesso, ma l' avvento di un'
umanit rinnovata che per esprimere tutte le sue potenzialit, doveva liberarsi
dalla morale tradizionale, fatta da ipocrisie e finzioni, un superuomo per il quale
non esiste alcuna verit assoluta. D'altro canto, D' Annunzio ignor il significato
profondo dell'ideologia nietzschiana e la deform, adattandola al suo temperamento.
Il volo su Trento e Triste,Le sue audaci imprese militari durante la I guerra
mondiale, successivamente la difesa dell'italianit di Fiume, il volantinaggio su
Vienna, sono gesti vissuti con l'esaltazione eroica dell'uomo. Fece cosi del
superuomo un individuo che vive al di sopra del bene e del male, svincolato da ogni
legge, ma che incarnasse le qualit pi alte della stirpe e, cosciente della
proprio forza e del proprio diritto di dominare, sapesse lottare per affermare la
proprio volont e la propria autorit sopra tutti e tutto. Interessanti in questo
contesto sono i romanzi scritti in questi anni, nei quali si accentuano le
caratteristiche del superomismo dannunziano: il suo individualismo amorale, il suo
disprezzo per il popolo, la sua fede nella giustizia dell'ineguaglianza e bel
sentimento di potenza. Le opere vennero suddivise in due cicli: il ciclo della Rosa
, che simboleggia l'amore e la passione, a cui appartengono " Il Piacere",
"L'Innocente", "Il trionfo della morte", nel quale il prtagonista Giorgio Aurispa
tenta di superare ogni limtite imposto dalla natura, compreso l'attaccamento alla
vita, buttandosi da una rupe insieme alla sua amata considerata come ostacolo per
il conseguimento dql suo scopo; poi c' il ciclo del Giglio, che rappresenta il
superamento della passione attraverso un processo di purificazione che si fonda
sulla volont, in cui viene inserito il romanzo "Le vergini delle rocce"; infine,
il ciclo del Melograno, che esprime l'affermarsi, mediante l'esperienza del dolore,
di una creativit il cui ardore simboleggiato dal fuoco, in questo contesto,
viene incluso appunto, "Il fuoco". I due protagonisti del romanzo, Stelfio e
Foscarina vogliono creare qualcosa di superiore all'amore, l'uomo parla appunto di
Superuomo.

Biologia.
L'idea di voler superare tutti ed elevarsi sopra tutto nasce da un impulso della
mente, pi precisamente da quell'organo che viene chiamato cervello, ed parte
dell'encefalo. Quest'ultimo diviso in tre strutture: rombencefalo, mesencefalo e
prosencefalo. Il rombencefalo costituito dal cervelletto che ha una forma
ellissiodale, posto in posizione dorsale rispetto al tronco encefalico ed
collegato ad esso tramite tre coppie di penducoli. Svolge un ruolo primario
nell'apprendimento e nella memoria delle risposte motorie, coordinando i movimenti
del corpo. Successivamente dal midollo allungato, sede del controllo del ritmo
respiratorio e cardiaco oltre che del riflesso della degludizione, infine dal ponte
che connette tra loro parti dell'encefalo ed attraversatoda numerosi neuroni
sensoriali e motori. Dopodich troviamo il mesencefalo, la parte interposta fra il
ponte inferiore e gli emisferi cerebrali superiormente, esso riceve ed integra le
sensazioni uditive, controlla i riflessi visivi e manda impulsi sensoriali ai
centri superiori dell'encefalo. La parte finale, in cui risiedono i pi sofisticati
centri di elaborazione nervosa quali l'ipotalamo, il talamo e cervello prende il
nome di prosencefalo. Come gi detto inizialmente, l'organo dal quale parte questa
volont di , di agire, di comunicazione, il cervello. Quest'ultimo costituito
dagli emisferi cerebrali di destra e sinistra, ognuno dei quali responsabile
dell'attivit della parte opposta del corpo, a favorire questa comunicazione tra i
due emisferi sono una banda di fibre nervose detta corpo callioso. La maggior parte
delle capacit integrative del cervello situata nella corteccia, infatti il suo
intricato circuito d origine alle caratteristiche umane pi peculiari: la logica,
l'immaginazione, la personalit, l'abilit linguistica. Poi, assemblando le
informazioni ricevute dagli occhi, dalle orecchie, dal naso, dai recettori del
tatto, la corteccia crea le percezioni sensoriali, quindi la consapevolezza di ci
che guardiamo, sentiamo o annusiamo. Infine esso regola i nostri comportamenti
volontari, ad esempio la nostra volot di potenza, di prevalere sugli altri. Dal
punto di vista strutturale, divisa in lobi, in ognuno dei quali, possiamo
individuare delle aree specifiche in relazione alla funzione svolta. I lobi in cui
essa suddivisa sono:
il lobo temporale, che elabora il riconoscimento visivo, la percezione uditiva, la
memoria, qualora esso venisse lesionato il riconoscimento, la memoria e il
linguaggio verrebbero compromessi.
Il lobo occipitale, l'area di associazione visiva e controlla la vista.
Il lobo parietale, che l'area di associazione somasensoriale che riceve e in
parte, integra gli impulsi provenienti dai recettori del tatto , esempio dolore o
pressione. Questa zona predisposta alle funzioni matematiche ed estremamente
correlata al riconoscimento del linguaggio e alla memoria per le forme.
Il lobo frontale, infine influenza l'attivit motoria, pianifica e organizza il
comportamento.

Inglese.
The omnipotence element is present, in form of edonism, also in the novel of Oscar
Wilde, The picture of Dorian Gray. Gray thanks to his fascinating beauty, to his
youth, wants to rise himself to superman going beyond the ethics, the religion,
the feelings and despising the mortal life of the human beings. To prevent his
plan it is the time, that corrodes not only the physical figure, but also the mind.
For this reason, he decides to tighten a pact with the devil: while he will obtain
the eternal youth, his picture that the painter Basil painted , will age to his
place. Gray, fearing that someone can discover his secret, hides the picture in
attic and begins living his life in an arrogant way, living a life of luxury,
dedicating himself to the pleasure, convinced that he will remain always a human
being over of normality. At a certain point of his life, Dorian meets a girl who
represents the opposite one of his convictions, as she is sweet, humble and
fallen in love with him. The book ends with the detection of the secret of Dorian
Gray, at this point he is in front of his feelings for the young girl, he has lost
his ideal of superman because he needs that love and then he kills himself, hitting
with a knife his picture by now aged.

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