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DIGHE

Diga: Sbarramentto volto alla creazione di un volume di invaso, per laccumulo temporaneo e la
regolazione dei deflussi delle acque nel corso dacqua.

Traversa: Sbarramento volto a regolare (fissare) il livello dellacqua a monte, per creare le corrette
condizioni idrauliche di alimentazione di una derivazione, in genere con modesto invaso a monte.

Le dighe o grandi dighe si differenziano dalle traverse sostanzialmente per :

a) Scopo per il quale vengono costruite.

Esse servono per invasare notevoli quantit d'acqua e quindi per costituire dei serbatoi , di contro le
traverse servono per costituire un certo tirante d'acqua e permettere una pi agevole derivazione dal corso
d'acqua naturale.

b) Dimensioni.

Le dighe in generale hanno notevole altezza mentre le traverse, si limitano in altezza a quel tanto che
necessario per garantire il voluto "salto" ed il tirante necessario alla deviazione dell' acqua.

Riparto di competenze sugli sbarramenti di ritenuta: Dighe e Traverse:

(L.584/1994 (D.L. 507/1994) : art.1 modifica art.10 L.183/1989


D. Lgs. 112/1998 artt. 89-91 - D. Lgs. 152/2006 art.61)
Approvazione tecnica progetti vigilanza e controllo sulla costruzione e sullesercizio.

Competenza statale :

Grandi dighe H 15 m o V 1x106 m3

Competenza regionale :

Piccole dighe H < 15 m e V < 1x106 m3

senza distinzioni tra piccole e grandi derivazioni.

Territori province autonome TN e BZ :

Affido dei compiti sulle grandi dighe al RID, ex D. Lgs. 463/1999 che modifica lart.5 D.P.R. 381/1974,
recante norme attuaz. Statuto spec. R.T.A.A.

L. 584/1994 art.1, comma 4 :

laltezza della diga data dalla differenza tra la quota del piano di coronamento e quella del punto pi
depresso dei paramenti;

il volume d'invaso pari alla capacit del serbatoio compreso tra la quota pi elevata delle soglie sfioranti
degli scarichi, o della sommit delle eventuali paratoie, e la quota del punto pi depresso del paramento di
monte.
Circolare P.C.M. 22806/1995 :

per "altezza" si intende la differenza tra la quota del piano di coronamento, ovvero del ciglio pi elevato di
sfioro nel caso di traverse prive di coronamento, e quella del punto pi depresso dei paramenti da
individuare su una delle due linee di intersezione tra paramenti e piano di campagna.

per "volume di invaso" si intende la capacit del serbatoio compresa tra la quota pi elevata delle soglie
sfioranti degli scarichi, o della sommit delle eventuali paratoie (quota di massima regolazione), e la quota
del punto pi depresso del paramento di monte da individuare sulla linea di intersezione tra detto
paramento e piano di campagna.

TIPOLOGIE DI DIGHE (D.M. 24/3/1982)

A) Dighe murarie (calcestruzzo)

a) a gravit (ordinaria, alleggerita a speroni e a vani interni);

b) a volta (ad arco - ad arco/gravit - a cupola);

c) a volte o solette, sostenute da contrafforti.


B) Dighe in materiali sciolti

a) di terra omogenea;

b) di terra e/o pietrame zonate con nucleo di terra;

c) di terra perm. o pietrame con manto o diaframma artific.

C) Sbarramenti di tipo vario.

D) Traverse fluviali.

La diga a gravit si pu fare solo nel caso che il terreno di fondazione sia costituito da roccia compatta, cio
che il deposito alluvionale, in genere sempre presente sui fondi alveo, sia di modesto spessore (qualche
metro) e sotto vi sia della roccia compatta. Bisogna sempre scoprire la roccia compatta per impostare la
diga, di norma opportuno un rinforzo (consolidamento) del terreno di fondazione, cio della detta roccia
compatta tramite opportune iniezioni consolidanti.

In fase pre-progettuale si imposta il cos detto profilo teorico della diga. Sia h l'altezza teorica della diga e a
questa assegnamo come profilo teorico un profilo triangolare con base incognita di larghezza b detto
profilo e detto profilo fondamentale.

Per h minore di 3035 [m] il parametro a monte pu essere verticale mentre per h maggiore di 35 [m] il
parametro a monte deve essere inclinato.
Diga ad archi multipli

Diga a speroni cavi

Dighe ad arco
La diga ad arco, essa si pu realizzare quando la larghezza della gola piuttosto limitata e quando la roccia
delle pareti della gola d assoluti requisiti di compattezza e continuit.

La diga ad arco reagisce con le caratteristiche ad arco, quindi poco o nulla scarica sul terreno sottostante
(che sarebbe quello di fondazione delle dighe a gravit) e tutte le spinte sono assorbite dalle pareti laterali.

Quando si hanno i requisiti suddetti la diga ad arco la pi economica, essa porta rispetto a quella a gravit
ad un risparmio fino al 66% di materiale.

Le dighe ad arco possono, come ovvio avere forme diverse, per esempio una o pi curvature, l'asse dei
centri pu essere sempre sulla stessa verticale o meno, il raggio pu essere fisso o variabile ecc...

La scelta dell' uno e dell' altro tipo viene fatto oltre che sulla base della forma della gola soprattutto su
questioni di carattere economico, cio minimizzando il quantitativo di materiale necessario a realizzate lo
sbarramento.
Dighe in materiali sciolti
Sino a non molti anni fa si ricorreva a queste quando le caratteristiche del terreno di fondazione non erano
compatibili con altri tipo di diga, oggi la scelta spesso derivante anche da considerazioni di tipo
ambientale.

In concetto ispiratore delle prime scelte ossia quello delle caratteristiche del terreno di fondazione vale
ovviamente anche per le scelte di secondo livello, cio tra dighe in terra e dighe in pietrame.

Infatti:
- se il terreno costituito da materiali incoerenti si ricorre a dighe in terra,

- se il terreno costituito da roccia frantumata o lesionata allora consigliabile fare la diga soprastante in
pietrame.

Le attuali dighe a gravit ordinarie hanno un profilo che poco si scosta dallelementare forma triangolare
che determinato se sono date le scarpe si = tg (i ) del paramento di monte e se = tg (e) del paramento di
valle. Il profilo di riferimento della diga a gravit ordinaria delineato in modo estremamente semplice nel
caso elementare affrontato qui di seguito: per determinare se consideriamo una striscia (profonda un
metro) di una diga avente paramento a monte verticale, si = 0, soggetta semplicemente alle sollecitazioni
del peso proprio, della spinta idrostatica e della sottospinta. Consideriamo dapprima la condizione che,
quando il serbatoio pieno fino alla quota massima di invaso, la diga non sia sollecitata a trazione e
imponiamo che le sue dimensioni siano tali da avere la base di appoggio interamente compressa.

Come ben noto per il legame di antipolarit rispetto allellisse centrale di inerzia tra asse neutro e centro
di sollecitazione, si ha che se il centro di sollecitazione interno al nocciolo centrale di inerzia, lasse neutro
esterno alla sezione e viceversa; nel caso in esame questo equivale a dire che la base rettangolare della
diga soggetta ovunque a compressione solo se la risultante delle forze applicate non esce dal 3 medio.
Questa condizione si impone dicendo che il momento di tutte le forze applicate rispetto al limite del 3
medio sia nullo.

Siano applicate alla struttura solo la spinta idrostatica, il peso proprio, la sottospinta e troviamo:

h b b
S +U + G = 0
3 3 3

La spinta idrostatica S data da:


1
S = h 2
2
in quanto il paramento di monte verticale.

Il valore della sottospinta U posto pari a:


1
U= m hb
2
ove 0 < m < 1 un coefficiente di riduzione che dipende dalla efficienza dei drenaggi e delle
impermeabilizzazioni, dalla omogeneit e permeabilit della roccia e altro.

Il peso proprio G dato da: 1


G = mbh
2
in quanto la sezione della diga triangolare.
Il regolamento impone anche che il rapporto tra la somma delle forze orizzontali e la somma delle forze
verticali non superi il valore 0.75.

La stabilit della struttura e la resistenza del calcestruzzo e della roccia di fondazione vengono verificate per
due possibili situazioni:

- A SERBATOIO VUOTO, quando agiscono solo le azioni del peso proprio, di inerzia e sismiche.

- A SERBATOIO PIENO, quando agiscono tutte le azioni esterne e si considera la peggiore delle due
condizioni possibili: livello alla quota massima di regolazione oppure alla quota di massimo invaso.

Dimensionato lelemento (o striscia) di diga dobbiamo verificare con metodi pi accurati di quelli descritti in
precedenza che esso sia stabile sotto le diverse condizioni di carico e che le tensioni interne non superino
quelle ammissibili per il calcestruzzo.
Si possono quindi fissare le seguenti condizioni di stabilit che devono essere necessariamente verificate
per ogni tipo di diga a gravit.

CONDIZIONE SULLA POSIZIONE DELLA RISULTANTE. Si deve verificare che, sotto qualunque condizione di
carico, non si abbiano su nessuna sezione orizzontale della diga degli sforzi di trazione. Questa condizione
verificata se la risultante di tutte le forze applicate cade allinterno del nocciolo centrale di inerzia (per le
dighe massicce, nel 3 medio) di qualunque sezione orizzontale della diga. Inoltre, se tale condizione
rispettata, non si avr mai pericolo di ribaltamento.

CONDIZIONE DI RESISTENZA ALLO SCORRIMENTO. Secondo il regolamento la resistenza di attrito allo


scorrimento su un piano orizzontale deve essere superiore, sotto qualunque condizione di carico alla
somma della forze orizzontali che agiscono al di sopra del piano considerato moltiplicata per un adeguato
coefficiente:

FH f FN
ove compaiono:

FH somma delle forze orizzontali

FN somma delle forze verticali

- Dighe in materiale sciolto omogeneo


La presenza dellacqua in un corpo terroso influisce in modo apprezzabile sulle condizioni di stabilit. Fra le
molte trattazioni si ricorda quella di Pavlowsky relativa al moto permanente attraverso un corpo poroso
omogeneo (ma non necessariamente) appoggiato su fondo impermeabile. Il metodo si fonda sulla
suddivisione dei campo di moto in parti a ciascuna delle quali applicare la legge di Darcy q = kh dh/dx,
saldando poi le parti stesse con la condizione di continuit. Con riferimento alla figura 24, detto k il
coefficiente di filtrazione, la portata unitaria q data da:

q/k = (h0 h1 ) tan ln H/(H h1 ) = [ (a2 + h2 ) 2]/2l = a2 [1 + ln (1 + h2 /a2 ) tan e

l = b + (H a2 h2 )/tan

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