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in Alfred Jarry
di Anna Vegetti
Le forme di Csar-Antechrist
Dopo le apparizioni in Guignol, la figura di Ubu ricompare tra le pagine de L'Acte Hraldique
nell'opera intitolata Csar-Antechrist, apparsa nell'ottobre del 1895 e considerata come un tentativo
drammaturgico lodevole e originale proprio per l'utilizzo di una messa in scena araldica.
Il dramma dominato dalla figura ambivalente di Antechrist e, nella parte finale, da Ubu, seguito
dai tre palotins. Ubu assume ora una forma simile a un uovo, a una zucca o a una folgorante
meteora, affermando: rotolo su questa terra in cui far quello che mi parr [43]. L'informe
gidouille accompagna sempre la raffigurazione del mostro, che presenta tuttavia, nei tratti del volto,
una fisionomia differente: in un disegno a penna, inserito nel manoscritto di Csar-Antechrist del
1895, evidente la nuova caratterizzazione assunta dal personaggio [fig. 8]. Ubu, ritratto nella parte
sinistra dell'immagine, cavalca con il peso del grosso ventre verso i mulini, in cui intende rifugiarsi.
Il suo profilo appare maggiormente stilizzato attraverso l'accentuazione della forma del naso,
ritratto da una differente angolazione. E ancora una volta la metamorfosi anatomica accompagna
quella propriamente letteraria: il mostro jarryano, a cui aggiunto un nuovo accessorio scenico,
simbolo fallico e di potere, il bton physique, diviene incarnazione e riflesso dell'Anticristo,
attraverso la sua opera di distruzione cieca e senza fine, assumendo uno degli innumerevoli aspetti
possibili della Bestia dell'Apocalisse [44].
Ubu muta la propria fisionomia e la propria disumanit in un crescendo sempre pi deformante e
l'iconografia dell'autore accompagna costantemente le trasformazioni del personaggio: il profilo
ubuesco di Csar-Antechrist compare di nuovo per presentare Ubu roi l'anno successivo [fig. 9].
Questa raffigurazione non corrisponde agli altri ritratti frontali del personaggio: ogni elemento della
fisionomia, tra cui occhi, naso e baffi, ha dato luogo a deformazioni che donano alla figura un
aspetto meno tondeggiante e quasi triangolare. Ubu assume, tra gli innumerevoli, un ulteriore
aspetto, confermando cos la variet e la molteplicit del reale e della natura: per Jarry, non esiste
una verit unica e distinta, ma l'ambiguit e l'ambivalenza dominano sullo spazio e sul tempo.
[1] Le soir de cette premire, les couloirs trpidaient, l'assistance tait houleuse comme aux plus
beaux jours du Romantisme. Il y avait toutes les notorits du monde politique ou des gens de
lettres: Rochefort et Willy, Arthur Meyer et Catulle Mends (L. Tailhade, citato in G. Michaud,
Message potique du Symbolisme, Nizet, Paris 1947, p. 474, tr. it. nostra).
[2] C'est le commencement de la fin (M.F. Sarcey, citato in M. Mazzocchi Doglio, Il teatro
simbolista in Francia (1890-1896), Edizioni Abete, Roma 1978, p. 156, tr. it. nostra).
[3] W.B. Yeats, citato in E. Wilson, Il castello di Axel. Studio sugli sviluppi del simbolismo fra il
1870 e il 1930, tr. it. di M. e L. Bulgheroni, Il Saggiatore, Milano 1965, p. 28.
[4] Cfr. B. Romani, Dal Simbolismo al Futurismo, Sandron, Firenze 1969, p. 7.
[5] Ennemie de l'enseignement, la dclamation, la fausse sensibilit, la description objective, la
posie symboliste cherche vtir l'Ide d'une forme sensible qui, nanmoins, ne serait pas son but
elle-mme, mais qui, tout en servant exprimer l'Ide, demeurerait sujette (J. Moras, citato in
M. Mazzocchi Doglio, op. cit., p. 61, tr. it. nostra).
[6] plus profondment qu'aucune philosophie, il y prolonge et rpercute la rvlation d'un
vangile (Ch. Vanor, citato in G. Michaud, op. cit., p. 412, tr. it. nostra).
[7] centre dynamique d'ou la vrit se rpand, dans tous les sens, et sur tous les plans de la ralit
(ibid., pp. 414-415, tr. it. nostra).
[8] L'absurde exerce l'esprit et fait travailler la mmoire (A. Jarry, citato in E. Balmas, Modernit
e tradizione nell'avanguardia teatrale contemporanea, Libreria Editrice Universitaria Patron,
Bologna 1977, p. 33, tr. it. nostra).
[9] Il principio di deformazione domina, ad esempio, L'Autre Alceste, apparsa su La Revue Blanche
nell'ottobre 1896 e definita dallo stesso Jarry un drame en cinq rcits: l'immaginario di forme
ripugnanti ricompare sotto la veste di una leggenda araba sullo sfondo di un Ade ricreato come
palude abitata da insetti, personaggi infernali e da un nocchiero, Doublemain, dotato di una duplice
articolazione tagliente (cfr. Id., L'Autre Alceste, in uvres compltes, 3 tomes, textes tablis,
prsents et annots par M. Arriv, Gallimard, Paris 1988, tome I, pp. 907-916).
[10] vous serez libres de voir en M. Ubu les multiples allusions que vous voudrez, ou un simple
fantoche, la dformation par un potache d'un de ses professeurs qui reprsentait pour lui tout le
grotesque qui ft au monde (Id., Discours d'Alfred Jarry prononc la premire reprsentation
d'Ubu roi, in ibid., p. 399, tr. it. nostra).
[11] Cfr. G. Scaramuzza (a cura di), Il brutto nell'arte, Il Tripode, Napoli 1995, p. 5.
[12] de faon que le public s'y voie comme dans un miroir, avec tout son grotesque, sa vanit, sa
vulgarit, sa frocit, sa btise (G. Minois, Histoire du rire et de la drision, Fayard, Paris 2000,
p. 537, tr. it. nostra).
[13] K. Rosenkranz, Estetica del brutto, a cura di S. Barbera, Presentazione di R. Bodei,
Aesthetica, Palermo 1994, p. 71.
[14] V. Hugo, Prefazione al Cromwell, in Sul grottesco, tr. it. di M. Mazzocut-Mis,
Introduzione di E. Franzini, Guerini & Associati, Milano 1990, p. 65.
[15] Ibid., p. 56.
[16] Cfr. A. Jarry, Haldernablou, in uvres compltes, cit., pp. 214-229.
[17] Cfr. l'incisione in legno di Jarry (3245 mm) riprodotta in Id., Les Minutes de sable
mmorial, in ibid., p. 218.
[18] masques jaunes (Id., Haldernablou, in ibid., p. 215, tr. it. nostra).
[19] Cfr. ibid., p. 229.
[20] Le numerose creazioni realizzate da Jarry, per lo pi litografie, disegni a matita e riproduzioni
di antiche incisioni in legno, sono apparse sulle riviste L'Ymagier, La Critique e Mercure de France.
[21] I. Reiner, cit. in R. Shattuck, Gli anni del banchetto. Le origini dell'avanguardia in Francia,
1885-1918, tr. it. di F. Cezzi, Il Mulino, Bologna 1990, p. 285.
[22] Il est d'usage d'appeler Monstre l'accord inaccoutum d'lments dissonants: le Centaure, la
Chimre se dfinissent ainsi pour qui ne comprend pas. J'appelle monstre toute originale
inpuisable beaut (A. Jarry, Les Monstres, in uvres compltes, cit., p. 972, tr. it. nostra).
[23] G. Scaramuzza (a cura di), op. cit., p. 56.
[24] J'ai des bois cochinchinois extrmement curieux et indits que je mettrais avec plaisir votre
disposition pour votre Ymagier. Il y a: ornements, un guerrier terrible (P. Fort, citato in A. Jarry,
Lettre de Paul Fort Jarry, in uvres compltes, cit., p. 1266, tr. it. nostra).
[25] Sous les plumes de ses oreilles ses bras sont faits de deux pnombres superposes engendrant
l'ombre. La peau du crocodile ou des lphants retombe sur le velours de ses gutres (A. Jarry,
Les Monstres, in ibid., p. 969, tr. it. nostra).
[26] Cfr. M. Raymond, Da Baudelaire al Surrealismo, tr. it. di C. Muscetta, a cura di G. Macchia,
Einaudi, Torino 1972, p. 228.
[27] Drame en cinq actes en prose. Restitu en son intgrit tel qu'il a t reprsent par les
marionnettes du Thtre des Phynances en 1888 (A. Jarry, Ubu roi, in uvres compltes, cit.,
p. 345, tr. it. nostra).
[28] Cfr. R. Shattuck, op. cit., p. 237.
[29] In Ubu cocu (1897), il protagonista descrive il proprio ventre enorme, che ormai nasconde il
resto della figura, dando a esso una tale importanza, quasi fosse un personaggio a s: per provarvi
la nostra superiorit in questo come in tutto, stiamo per fare il salto periglioso, il che pu sembrare
sorprendente, data l'enormit della nostra ventraglia. [] In questo momento stiamo digerendo, e la
minima dilatazione della ventraglia ci farebbe perire all'istante (Pour vous prouver notre
supriorit en ceci comme en tout, nous allons faire le saut prigigliyeux, ce qui peut paratre
tonnant, tant donn l'normit de notre gidouille. [] Nous faisons en ce moment notre digestion,
et la moindre dilatation de notre gidouille nous ferait prir l'instant. Cfr. A. Jarry, Ubu cocu, in
uvres compltes, cit., p. 504, tr. it. nostra).
[30] C'est donc la spirale qui permet l'ternel retour non pas du Mme mais de l'Autre, non pas de
l'identique mais de la diffrence, comme ces escaliers en colimaons qui montent au ciel
(D. Accursi, La philosophie d'Ubu, P.U.F., Paris 1999, p. 93, tr. it. nostra).
[31] La sphre est la forme parfaite. [] La sphre est la forme des anges. l'homme n'est donn
que d'tre ange incomplet. Plus parfait que le cylindre, moins parfait que la sphre, du Tonneau
radie le corps hyperphysique. Nous, son isomorphe, sommes beaux (A. Jarry, Guignol, in
uvres compltes, cit., p. 188, tr. it. nostra).
[32] qu'ils ont pareillement forme de sphre, en vertu de cet axiome, que le corps le plus poli est
celui qui prsente le plus grand nombre d'asprits (Id., Discours d'Alfred Jarry prononc la
premire reprsentation d'Ubu roi, in ibid., p. 399, tr. it. nostra).
[33] Nel repertorio dei costumi relativo alla rappresentazione di Ubu roi del 1896, viene inoltre
specificato che il personaggio possiede un completo grigio ferro, un bastone nella tasca destra,
valigia e berretto (cfr. Id., Rpertoire des costumes, in ibid., p. 403).
[34] Dal greco, colui che si invita da s.
[35] M. UBU: Avons-nous raison d'agir ainsi? Cornegidouille, de par notre chandelle verte, nous
allons prendre conseil de notre Conscience. Elle est l, dans cette valise, toute couverte de toiles
d'araigne. On voit bien qu'elle ne nous sert pas souvent (A. Jarry, Guignol, in uvres
compltes, cit., p. 182, tr. it. nostra).
[36] Cfr. R. Shattuck, op. cit., p. 263.
[37] E. Wilson, op. cit., p. 57.
[38] Cfr. C. Rugafiori, in A. Jarry, Essere e vivere, a cura di C. Rugafiori, Adelphi, Milano 1969,
p. 19.
[39] en un lan phallique (A. Jarry, Guignol, in uvres compltes, cit., p. 184, tr. it. nostra).
[40] Tra le pagine de L'Autoclte, Jarry scrive: Barbuti di bianco, di fulvo e di nero, con in testa un
berretto frigio giallo verdastro, stretti in giustacuori variopinti, agitano le loro placide braccia che
attraversano in croce il tronco inanellato di bruco [] e con la leggerezza circospetta di un gufo che
salta fuori da un cesto, i tre esseri posano al suolo irreale i tre tronconi informi barbuti di nero, di
fulvo e di bianco; mentre le loro tre casse, vuote di queste tre perle, abbassano in un gran gesto di
noia e di rimpianto le tre mascelle d'ostrica (Barbus de blanc, de roux et de noir, coiffs la
phrygienne de merdoie, serrs en des justaucorps versicolores, ils agitent leurs bras placides, qui
traversent en croix leur tronc annel de chenille [] et avec la lgret circonspecte d'un hibou
sautant d'un panier, les trois tres posent au sol irrel leurs tris tronons informes barbus de noir, de
roux et de blanc; cependant que leurs trois caisses, vides de ces trois perles, rabattent en un grand
geste d'ennui et de regret leurs trois mchoires d'hutres. Cfr. ibid., tr. it. nostra).
[41] R. Shattuck, op. cit., p. 279.
[42] Cfr. H. Bhar, Jarry dramaturge, Nizet, Paris 1980, p. 79.
[43] je roule sur cette terre o je ferai ce qu'il me plaira (A. Jarry, Csar-Antechrist, in uvres
compltes, cit., p. 293, tr. it. nostra).
[44] l'un des innombrables aspects possibles de la Bte de l'Apocalypse (P. Chauveau, citato in
H. Bhar, op. cit., p. 121, tr. it. nostra).
[45] I personaggi rabelaisiani, tratti da figure carnevalesche e appartenenti all'immaginario
popolare, hanno un ventre terribilmente gonfio, che viene ad assumere un ruolo centrale nel testo, e
presentano singole membra ingigantite a dismisura fino a nascondere tutto il resto del corpo. Questa
dimensione del ventre si trova raffigurata, ad esempio, nel personaggio di Messere Gaster (cfr. F.
Rabelais, Gargantua e Pantagruele, tr. it. di A. Frassineti, Sansoni, Firenze 1980, lib. IV, cap. LVII,
pp. 592-593).
[46] M. Bachtin, L'opera di Rabelais e la cultura popolare, tr. it. di M. Romano, Einaudi,
Torino 1995, p. 359.
[47] Cfr. F. Rabelais, op. cit., lib. I, cap. XXXVIII, pp. 95-97.
[48] Fin dall'infanzia, i personaggi rabelaisiani, Gargantua e Pantagruele, sono accomunati da uno
smodato bisogno di cibo, che viene soddisfatto in selvaggi banchetti (cfr. ibid., cap. IX, pp. 34-36).
Sul tema del banchetto, cfr. anche ibid., cap. XXXIX, pp. 98-101.
[49] Personne n'ignore qu'elle aime gaver le troupier de troupions, pardon! croupions de dinde,
poulets rtis, pts de chiens, choux-fleurs la merdre et autres volailles. Enfin, je vais aller
chercher moi-mme s'il reste quelque chose pour garnir notre panse (A. Jarry, Ubu sur la butte,
in uvres compltes, cit., p. 648, tr. it. nostra).
[50] Cfr. Id., Ubu roi, in ibid., p. 356.
[51] Cfr. F. Rabelais, op. cit., lib. II, cap. XXVIII, p. 245.
[52] Ah! me la faccio addosso. Avanti, controventraglia! Uccidete, scannate, scorticate,
massacrate, corno d'Ubu! Ah! (Ah! j'en fais dans ma culotte. En avant, cornegidouille! Tuez,
saignez, corchez, massacrez, corne d'Ubu! Ah!. Cfr. A. Jarry, Ubu roi, in uvres compltes,
cit., p. 396, tr. it. nostra).
[53] Ma non importa, partir per la guerra e uccider tutti. Guai a chi non righer dritto. Me lo
ficco in tasca con torsione del naso e dei denti ed estrazione della lingua (Mais c'est gal, je pars
en guerre et je tuerai tout le monde. Gare qui ne marchera pas droit. Ji lon mets dans ma poche
avec torsion du nez et des dents et extraction de la langue. Id., Ubu sur la butte, in ibid., p. 644,
tr. it. nostra).
[54] perbacco! (Id., Ubu roi, in ibid., p. 354, tr. it. nostra).
[55] Cfr. F. Rabelais, op. cit., lib. IV, cap. LV, p. 588.
[56] Cfr. ibid., lib. I, cap. XXV, p. 70 con A. Jarry, Ubu roi, in uvres compltes, cit., p. 359.
[57] Cfr. A. Jarry, Guignol, in uvres compltes, cit., p. 186.
[58] Cfr. F. Rabelais, op. cit., lib. IV, cap. LVI, p. 590.
[59] une grosse face molle, pour les gifles des rames, un cou nombreux plis, la peau bleue au
duvet vert. Entre ses bras, sur son cur, il tient la petite le en forme de chrysalide. La Praire la
robe verte s'endort, la tte au creux de son paule et de sa nuque (A. Jarry, Gestes et opinions du
docteur Faustroll, pataphysicien, in uvres compltes, cit., p. 715, tr. it. nostra).
[60] F. Rabelais, op. cit., lib. V, cap. XXV, pp. 678-679.