Liguria, cariche batteriche elevate in quasi la met dei punti monitorati
Nel mirino principalmente le foci di fiumi e torrenti in tratti spesso molto frequentati dai bagnanti
Legambiente: Occorrono azioni concrete per comprendere le cause di questo inquinamento e
unazione di responsabilit da parte delle amministrazioni costiere ed interne che non pi rimandabile
Su ventitr punti monitorati, ben dieci sono risultati con cariche batteriche elevate. E sono in particolare i soliti fiumi a continuare a riversare in mare scarichi non depurati, che rischiano di compromettere la qualit del mare e di quei tratti di costa, con gravi rischi non soltanto per lecosistema marino ma anche per la stessa salute dei bagnanti. Servono azioni concrete per comprendere le cause di inquinamento e unazione di responsabilit da parte delle amministrazioni costiere ed interne, che non pi rimandabile.
questo il bilancio del monitoraggio svolto in Liguria dallequipe tecnica di Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio ed allinformazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane, realizzata anche grazie al sostegno di CONOU - Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati e dei partner tecnici Acquafil, Novamont, Nau. Listantanea regionale sulle acque costiere stata presentata questa mattina in una conferenza stampa a La Spezia da Santo Grammatico, presidente di Legambiente Liguria e da Mattia Lolli, portavoce di Goletta Verde. La salute dei nostri mari sempre pi a rischio a causa della maladepurazione, dei rifiuti galleggianti e spiaggiati e delle continue illegalit ambientali, che seguitano a sfregiare coste e territori italiani commenta Mattia Lolli, portavoce di Goletta Verde -. Purtroppo i risultati deludenti in prossimit di foci e canali non ci sorprendono dal momento che il problema riguarda non solo le aree costiere ma interessa gran parte del territorio nazionale. Il nostro monitoraggio ha lobiettivo di non fermarsi alla sola denuncia, ma soprattutto di avviare un approfondimento e confronto per fermare l'inquinamento da mancata depurazione che si riversa in mare. Ora c la legge sugli ecoreati, che prevede anche il reato di inquinamento ambientale, valido strumento contro chi continua a scaricare illegalmente nei fiumi e nel mare. Nonostante siano passati 12 anni dalle scadenze previste dalla direttiva europea sulla depurazione, lItalia, infatti, ancora in fortissimo ritardo. Ancora oggi, infatti, in Italia circa il 25% delle acque di fognatura viene scaricato in mare, nei laghi e nei fiumi senza essere opportunamente depurato. Legambiente ricorda poi che la Penisola soggetta a tre procedure di infrazione emanate dalla Commissione Europea nel 2004, nel 2009 e nel 2014; le prime due delle quali sono gi sfociate in condanna. Per la procedura di infrazione 2004/2034 la sanzione prevista di 62,7 milioni di euro una tantum a cui si aggiungono 347 mila euro per ogni giorno (61 milioni di euro a semestre) sino a che non saranno sanate le irregolarit. dinfrazione (Ventimiglia, Laigueglia, Andora, Alassio, Ceriale, Pietra Ligure, Cengio, Lavagna e Riva Trigoso) e altrettanti quelli gi condannati (S. Margherita Ligure, Rapallo, Ecco, Quinto, Finale Ligure, Borghetto Santo Spirito, Albenga, Imperia, Riva Ligure). In Liguria (dati Italia Sicura, la Struttura di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri) sono nove gli agglomerati in procedura dinfrazione (Ventimiglia, Laigueglia, Andora, Alassio, Ceriale, Pietra Ligure, Cengio, Lavagna e Riva Trigoso) e altrettanti quelli gi condannati (S. Margherita Ligure, Rapallo, Ecco, Quinto, Finale Ligure, Borghetto Santo Spirito, Albenga, Imperia, Riva Ligure). Gli scarichi non depurati sono anche i peggiori nemici del turismo aggiunge Santo Grammatico, presidente di Legambiente Liguria -. Alcune situazioni sono critiche da diversi anni e non pi tollerabile che acque non adeguatamente depurate arrivino a mare. Tra laltro a causa delle scarse piogge di questo periodo, fiumi e torrenti hanno una bassissima portata, che se da un lato un elemento che ha contributo a diminuire il carico inquinante, dallaltro evidenziano quanto incida la scarsa depurazione nei punti che comunque sono stati giudicati da bollino rosso. Fermare chi continua a deturpare le nostre coste o inquina il nostro mare non pi soltanto una questione di difesa dellambiente. tempo che Regioni e Comuni si diano realmente da fare per affrontare definitivamente questi problemi in una terra che fa del turismo e della bellezza del paesaggio il suo biglietto da visita. Due punti sono osservati speciali, quello di Lerici Venere Azzurra, che risultato esente da inquinamento rispetto agli altri anni grazie al fatto che il canale non arrivava in mare portando il suo carico inquinante e quello di Pietra Ligure dove il torrente Maremola, sotto osservazione dei nostri tecnici dal 2014, risulta da allora fortemente inquinato, nonostante il completamento della rete di depurazione. Vanno quindi approfonditi i controlli sugli scarichi abusivi. Un vero peccato - aggiunge Grammatico - in un bacino comprensoriale che sul tema dei rifiuti urbani ha fatto un grande salto di qualit e dovrebbe adesso impegnarsi per migliorare la qualit delle acque del torrente che sfocia sulla costa". Per quanto avvenuto domenica, con i problemi al depuratore degli Stagnoni della Spezia, Goletta Verde ricorda che il circolo locale di Legambiente e le altre associazioni del territorio da anni denunciano la necessit di interventi e manutenzione per mettere in sicurezza lo scarico presso la marina del Canaletto. Confidiamo nella capacit della Capitaneria che sta indagando sulle cause dello sversamento e degli enti locali preposti affinch finalmente si intervenga per evitare futuri danni ambientali.
Il dettaglio delle analisi. I prelievi e le analisi di Goletta Verde sono stati eseguiti dal laboratorio mobile di Legambiente tra il 9 e l11 giugno 2017. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, Escherichia coli) e abbiamo considerato come inquinati i risultati che superano i valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) e fortemente inquinati quelli che superano di pi del doppio tali valori. I punti scelti sono stati individuati dalle segnalazioni non solo dei circoli di Legambiente ma degli stessi cittadini attraverso il servizio Sos Goletta. Il monitoraggio prende in considerazione il campionamento dei punti critici che vengono principalmente scelti in base a un maggior rischio presunto di inquinamento. Per questo vengono prese in esame le foci dei fiumi, torrenti, gli scarichi e i piccoli canali che spesso troviamo sulle nostre spiagge: queste situazioni sono i veicoli principali di contaminazione batterica dovuta allinsufficiente depurazione dei reflui urbani che attraverso i corsi dacqua arrivano in mare. Si tratta di un monitoraggio puntuale che non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali, n pretende di assegnare patenti di balneabilit, ma restituisce comunque un'istantanea utile per individuare i problemi e ragionare sulle soluzioni. Cinque i punti monitorati in provincia di Imperia di cui due giudicati fortemente inquinati: alla foce del torrente Argentina a Taggia e alla spiaggia di fronte Rio Caravello a Riva Ligure. Entro i limiti di legge gli inquinanti riscontrati nei prelievi effettuati alla foce del fiume Roja a Ventimiglia; alla spiaggia di fronte il torrente San Romolo a Sanremo e alla spiaggia presso via delle Magnolie a Diano Marino. Cinque i monitoraggi effettuati anche in provincia di Savona e anche qui due sono stati giudicati fortemente inquinanti: la situazione pi critica sicuramente alla foce del torrente Maremola che riceve lo stesso giudizio per il quarto anno consecutivo: i nostri tecnici hanno constatato la totale assenza di cartelli di divieto di balneazione. Altro punto critico, allo allo sbocco del canale su lungomare Diaz a Ceriale. Nessun problema riscontrato alla foce del fiume Centa ad Albenga; alla spiaggia di fronte il fiume Pora, a Finale Ligure e alla foce del torrente Quiliano a Savona. In provincia di La Spezia nove i punti monitorati di cui tre che hanno evidenziato cariche batteriche elevate: presso lo scarico sotto il belvedere di localit Manarola a Riomaggiore (con alta presenza di bagnanti) e alla spiaggia di San Terenzo (di fronte canale lato est) a Lerici entrambi giudicati fortemente inquinati; alla foce del torrente Parmignola, giudicato inquinato, dove anche in presenza del divieto di balneazione stata constatata la presenza di persone. Nella norma gli altri prelievi effettuati a Marinella di Sarzana; alla spiaggia di piazza Garibaldi a Monterosso al mare; alla foce del Rio Corniglia a Vernazza; alla spiaggia Fiumaretta a Ameglia; alla spiaggia di fronte Rio Castagnola tra Deiva Marina e Framura e alla spiaggia Venere azzurra a Lerici. Infine, quattro i campionamenti effettuati in provincia di Genova, tre dei quali fortemente inquinati: uno nel capoluogo, alla foce del torrente Nervi; alla foce del Rio Poggio a Bogliasco (giudicato potenzialmente ad alta frequentazione di bagnanti) e allo sbocco del canale presso la foce del torrente Entella tra Chiavari e Lavagna. Unico punto nella norma quello alla spiaggia di Boccadasse presso piazza Nettuno a Genova. Resta molto da fare anche sul fronte dellinformazione ai bagnanti. La cartellonistica in spiaggia ancora troppo scarsa, nonostante da tre anni sia scattato lobbligo per i Comuni di apporre pannelli informativi circa la qualit delle acque. Nei 23 punti monitorati solo in sei i tecnici di Goletta Verde ne hanno riscontrato la presenza. Anche quelli di divieto di balneazione mancano: solo in due punti rispetto ai cinque dove non vengono eseguiti campionamenti da parte delle autorit competenti o risultano non conformi alla balneazione sono presenti cartelli. Anche questanno il Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati main partner della campagna estiva di Legambiente. Attivo da 33 anni, il CONOU garantisce la raccolta e lavvio a riciclo degli oli lubrificanti usati su tutto il territorio nazionale. Lolio usato - che si recupera alla fine del ciclo di vita dei lubrificanti nei macchinari industriali, ma anche nelle automobili, nelle barche e nei mezzi agricoli - un rifiuto pericoloso per la salute e per lambiente che deve essere smaltito correttamente: 4 chili di olio usato, il cambio di unauto, se versati in acqua inquinano una superficie grande come sei piscine olimpiche. Ma l'olio usato anche unimportante risorsa perch pu essere rigenerato tornando a nuova vita in unottica di economia circolare: il 95% dellolio raccolto viene classificato come idoneo alla rigenerazione per la produzione di nuove basi lubrificanti, un dato che fa dellItalia il Paese leader in Europa. In Liguria, nel 2016, il Consorzio ha raccolto 4.558 tonnellate di oli usati. La difesa dellambiente, in particolare del mare e dei laghi - spiega il presidente del CONOU, Paolo Tomasi - rappresenta uno dei capisaldi della nostra azione. Loperato del Consorzio non solo evita una potenziale dispersione nellambiente di un rifiuto pericoloso, ma lo trasforma in una preziosa risorsa per leconomia del Paese.
I RISULTATI DELLE ANALISI DI GOLETTA VERDE DEL MARE IN LIGURIA* *prelievi effettuati tra il 9 e l11 giugno 2017
PV COMUNE LOCALIT PUNTO GIUDIZIO
IM Ventimiglia Foce fiume Roja Entro i Limiti
IM Sanremo Spiaggia fronte torrente San Romolo Entro i Limiti Arma di Fortemente IM Taggia Foce del torrente Argentina Taggia Inquinato Fortemente IM Riva Ligure Spiaggia fronte Rio Caravello Inquinato Borgo IM Diano Marina Spiaggia presso via delle Magnolie Entro i Limiti Paradiso SV Albenga Foce fiume Centa Entro i Limiti Fortemente SV Ceriale Sbocco canale lungomare Diaz 161 Inquinato Fortemente SV Pietra Ligure Foce torrente Maremola Inquinato SV Finale Ligure Spiaggia fronte fiume Pora Entro i Limiti SV Savona Quiliano Foce torrente Quiliano Entro i Limiti SP Monterosso al mare Spiaggia piazza Garibaldi Entro i Limiti SP Vernazza Corniglia Foce Rio Corniglia Entro i Limiti Fortemente SP Riomaggiore Manarola Presso scarico sotto al belvedere Inquinato SP Sarzana Foce torrente Parmignola Inquinato SP Sarzana Marinella Spiaggia fronte canale Entro i Limiti Deiva Marina- SP Spiaggia fronte Rio Castagnola Entro i Limiti Framura Fortemente SP Lerici San Terenzo Spiaggia San Terenzo fronte canale lato est Inquinato spiaggia Venere Azzurra in corrispondenza SP Lerici Entro i Limiti canale SP Ameglia Punta Sanit Spiaggia Fiumaretta Entro i Limiti GE Genova Boccadasse Spiaggia presso Piazza Nettuno Entro i Limiti Fortemente GE Genova Nervi Foce torrente Nervi Inquinato Fortemente GE Bogliasco Foce Rio Poggio Inquinato Fortemente GE Chiavari-Lavagna Sbocco canale presso foce torrente Entella Inquinato
Il Monitoraggio scientifico I prelievi e le analisi di Goletta Verde vengono eseguiti dai tecnici di Legambiente che anticipano il viaggio dellimbarcazione a bordo di un laboratorio mobile attrezzato. I campioni per le analisi microbiologiche sono prelevati in barattoli sterili e conservati in frigorifero, fino al momento dellanalisi, che avviene nel laboratorio mobile lo stesso giorno di campionamento o comunque entro le 24 ore dal prelievo. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, escherichia coli) e chimico-fisici (temperatura dellacqua, pH, conducibilit / salinit). Le analisi chimico-fisiche vengono effettuate direttamente in situ con lausilio di strumentazione da campo. Il numero dei campionamenti effettuati viene definito in proporzione ai chilometri di costa di ogni regione.
LEGENDA Facendo riferimento ai valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) i giudizi si esprimono sulla base dello schema seguente: INQUINATO = Enterococchi intestinali maggiori di 200 UFC/100 ml e/o Escherichia Coli maggiori di 500 UFC/100ml FORTEMENTE INQUINATO = Enterococchi intestinali maggiori di 400 UFC/100 ml e/o Escherichia Coli maggiori di 1000 UFC/100 ml
Su www.legambiente.it/golettaverde sezione Analisi possibile visualizzare la mappa interattiva del monitoraggio, con i punti di campionamento e i risultati delle analisi.
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