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1 - FISIOLOGIA GENERALE

Coefficiente di diffusione (Stokes-Einstein) : D = K T / 6 r


D =coefficiente di diffusione
K =costante di Boltzmann
T =temperatura assoluta
r =raggio della molecola
=viscosit

1 legge di Fick sulla diffusione: J = - D A ( c / x )


J = velocit di diffusione attraverso una membrana
D = coefficiente di diffusione
A = area della membrana
c = differenza di concentrazione sui due versanti della membrana
x = spessore della membrana

legge di van't Hoff per il calcolo della pressione osmotica: = R T ( i c )


= pressione osmotica
R = costante dei gas ideali
T = temperatura assoluta
(ic) = osmolarit
i = numero di ioni derivanti da dissociazione molecola in soluzione
c = concentrazione molale: moli/litro di soluzione
= coefficiente osmotico : corregge le deviazioni del comportamento delle
soluzioni reali da quello delle soluzioni ideali. Dipende dalle propriet chimiche
del soluto, dalla sua concentrazione e dalla sua temperatura.

Pressione osmotica: metodo crioscopico: = tf/1,86


tf = variazione del punto crioscopico.

[NaCl] fisiologica: 308 Mm di particelle = 145 mM NaCl

Flussi Osmotici: Va = L
Va = velocit attraversamento membrana
L = coefficiente idraulico
= differenza di pressione osmotica
= coefficiente di riflessione. Numero adimensionale che va da 0 a 1
tende a 0 per i soluti pi diffusibili
tende a 1 per i soluti meno diffusibili
permette di esprimere il flusso osmotico come frazione del massimo flusso
osmotico ottenibile

Il volume cellulare:
le particelle diffusibili lo influenzano solo in modo transitorio
l'entit di tale influenza diminuisce con l'aumentare della loro diffusibilit, ovvero con
l'aumentare della permeabilit di membrana ad esse.

Concentrazioni transmembranarie

ione esterno interno


Na+ 142 mEq/L 10 mEq/L
K+ 4 mEq/L 140 mEq/L
Cl- 100 mEq/L 4 mEq/L
Proteine- Pi dentro che fuori
Ca2+ 2,4 mEq/L 0,0001 mEq/L
Equazione di Nernst:

(x+) = A (x+) - B(X+) = RT ln + zF (EA-EB)

[X+]A
(X+) = A (X+) - B(X+) = RT ln + zF (EA-EB)
[X+]B

A (X+) - B(X+) : la differenza di potenziale elettrochimico nei compartimenti A e B per lo


ione X+
R:costante dei gas
z: numero di carica dello ione
F:costante di Faraday
(EA-EB): differenza di potenziale elettrico tra i due compartimenti

All'equilibrio, (X+) = 0, quindi:


[X+]A
RT ln + zF (EA-EB) = 0
[X+]B

RT [X+]A RT [X+]A -60mV [X+]A


EA-EB = ln =2,303 log = log
ZF [X+]B ZF [X+]B Z [X+]B

Equazione della conduttanza di membrana


L'azione reciproca dei gradienti ionici concorre ad instaurare il potenziale di membrana a
riposo
il potenziale elettrico risulta dalla media ponderata dei potenziali di equilibrio di tutti gli
ioni ai quali la membrana permeabile
il fattore ponderale di ogni ione la frazione della conduttanza ionica totale della
membrana dovuta a quel particolare ione

gNa gK gCl
EM = ENa + EK + ECl + .
g g g

Equilibrio di Gibbs-Donnan
se in una soluzione abbiamo due compartimenti di pari volume separati da membrana che
lasci passare solo solvente, ione K+ e ione Cl-
nel compartimento A abbiamo KY 0,1 M
nel compartimento B abbiamo K Cl 0,1 M
la presenza dello ione indiffusibile Y- nel compartimento A (come nella cellula) , causa
impossibilit del raggiungimento dell'equilibrio, e costante aumento del volume della
soluzione nel compartimento A
se togliamo lo ione Y-, lo ione K+, ione Cl- e acqua potranno raggiungere l'equilibrio
all'equilibrio:
(K+) = 0
(Cl-) = 0
[K+]A [Cl-]A = [K+]B [Cl-]B

Potenziale di membrana a riposo


neurone -70 mV; muscolo -90 mV
determinato da diverse concentrazioni degli ioni sui due lati della membrana
la membrana selettivamente permeabile: permette una diversa concentrazione di
molecole all'interno ed all'esterno
la sua permeabilit regolabile attraverso la regolazione di canali ionici e del loro stato di
apertura: dipendenti da voltaggio, temperatura, azione meccanica, ligandi
pompa sodio potassio: fuori tre Na+, dentro due K+
Risposta di una cellula eccitabile:
Risposta locale:
risposta ad uno stimolo sotto soglia
conduzione elettrotonica con decremento
intensit rilevata dipende da intensit stimolo iniziale e distanza dal punto di
applicazione
Potenziale d'azione:
risposta ad una depolarizzazione che raggiunga il potenziale soglia di membrana
presenta overshoot: inversione della polarit di membrana
autopropagantesi
tutto o nulla
segnale autorinforzante propagato senza decremento: ampiezza e forma costanti
solo ortodromico
conduzione continua o saltatoria
refrattariet
inattivazione da voltaggio
accomodazione
velocit tra 0,5 e 130 m/s varia con diametro assone e presenza mielina
propriet dovute ai canali ionici e controllo dello stato di apertura
durata: motoneurone 2 ms; muscolo scheletrico 5 ms; fibra ventricolare 200 ms

sinapsi: giunzione neuromuscolare


sinapsi tra assoni dei motoneuroni e fibre muscolari scheletriche
struttura
fibra nervosa perde rivestimento mielinico
Si divide in ramificazioni terminali
esse si adagiano lungo una doccia sinaptica sulla superficie del sarcolemma, invaginata in
pliche giunzionali
in corrispondenza delle pliche sono concentrate le vescicole sinaptiche e i recettori
dell'acetilcolina.

Sequenza di eventi del funzionamento della placca motrice:


potenziale d'azione raggiunge terminale presinaptico.
Apertura dei canali del Ca2+
esocitosi vescicole acetilcolina
diffusione acetilcolina attraverso il vallo sinaptico
legame ach - recettore : apertura canali ionici controllati da ligando
aumento transitorio conduttanza della membrana postsinaptica a Na+ e K+
correnti ioniche di Na+ e K+ e depolarizzazione transitoria della placca (EPP: potenziale
di placca)
membrana postgiunzionale non eccitabile: depolarizzazione si propaga elettrotonicamente
a regioni contigue
raggiungimento del valore soglia; potenziale d'azione e contrazione
l'acetilcolina:
liberata in quanti
controlla canali ionici regolati da ligando (il recettore per l' ach)
degradata da acetilcolinesterasi; liberazione di colina, riassunta dal terminale presinaptico
acetilcolinesterasi prolungano e ampliano il potenziale di placca

MEPP : micro EPP


potenziale di placca in miniatura
piccole depolarizzazioni spontanee della membrana postsinaptica
avvengono con frequenza casuale anche se il motoneurone non viene stimolato
provocate dalla liberazione spontanea di un quanto di ach nel vallo sinaptico
provocano una depolarizzazione di 0,4 mV , insufficiente a far insorgere pda nel
sarcolemma

sinapsi interneuronica:
terminale presinaptico forma il bottone presinaptico
membrana pre- e post- sinaptica poste in apposizione stretta e tra loro parallele, separate
dal vallo sinaptico
il terminale presinaptico libera un neurotrasmettitore che modifica la conduttanza della
membrana postsinaptica a uno o pi ioni
variazioni di potenziale condotte elettrotonicamente; potenziale d'azione insorge solo a
livello del monticolo assonico
monticolo assonico: soglia pi bassa

relazioni input-output:
uno-a-uno: 1 pda presinaptico 1 pda postsinaptico (come in placca motrice)
uno-a-molti: 1 pda presinaptico molti pda postsinaprtici
molti-a-uno: 1 pda presinaptico insuff da solo necessaria integrazione

integrazione:
sommazione spaziale: due input arrivano al terminale postsinaptico contemporaneamente
sommazione temporale: due input arrivano in rapida successione
gli input possono essere eccitatori o inibitori, ovvero provocare depolarizzazione o
iperpolarizzazione, ovvero EPSP (= aumento della conduttanza a Na+ e K+) , o IPSP (=
aumento della conduttanza al Cl-)
inibizione presinaptica: minor ingresso di Ca2+ nel terminale presinaptico minor
liberazione di quanti di neurotrasmettitore (apertura canali Cl- e K+, e inibizione apertura
canali Ca2+)
pu essere determinata da una parziale depolarizzazione

modulazione dell'attivit sinaptica:


Inibizione post-sinaptica. Rapida nell'instaurarsi e nello scomparire,pu essere di due tipi:
diretta: un PPSI allontana il neurone dal valore soglia. il caso dell'inibizione
golgiana: le fibre afferenti di un fuso neuromuscolare producono PPSE sul
motoneurone che innerva lo stesso muscolo, ma anche tramite delle fibre collaterali
stimolano un neurone a bottiglia del Golgi che produce dei PPSI a livello dei
motoneuroni dei muscoli antagonisti.
indiretta, dovuta agli effetti di una precedente scarica del neurone postsinaptico. il
caso di un neurone che ha appena scaricato e si trova nel suo periodo refrattario o
talvolta anche nel periodo di iperpolarizzazione postuma (sopratutto se la scarica
precedente stata ripetuta, il neurone meno eccitabile)
Inibizione pre-sinaptica:Pi lenta nello sviluppo (molti ms) e di durata maggiore
(minuti/ore) un processo mediato da sinapsi asso-assoniche. meccanismi per questa
inibizione:
liberazione di GABA agisce su recettore GABA-A aumento della conduttanza
al cloro nella terminazione presinaptica
liberazione di GABA agisce su recettore GABA-B aumenta la permeabilit per
il K a livello della terminazione presinaptica.
In entrambi i casi si ha iperpolarizzazione, e diminuita ampiezza del potenziale
d'azione che giunge a livello della terminazione presinaptica riduzione
dell'ingresso di Ca e quindi della liberazione di neurotrasmettitore
facilitazione: ripetuta stimolazione di un assone presinaptico, provoca progressivo
aumento della risposta postsinaptica con ogni stimolo; si esaurisce in frazioni di secondo
potenziamento post-tetanico: stimolazione tetanica del neurone presinaptico provoca un
aumento prolungato della risposta sinaptica

fatica sinaptica: ripetuta stimolazione di una sinapsi per periodi prolungati fa s che
ulteriori stimolazioni abbiano risposte di minore ampiezza. Scompare in pochi secondi.
questi eventi dipendono da stimolazione ripetitiva del neurone presinaptico,che libera
una maggior quantit di neurotrasmettitore
il neurone postsinaptico non modifica la propria sensibilit al neurotrasmettitore
potenziamento a lungo termine
pu persistere per giorni o settimane
la stimolazione ripetitiva di alcune sinapsi cerebrali aumenta l'efficacia della
trasmissione
riguarda sia l'elemento presinaptico (aumento rilascio neurotrasmettitore) che quello
postsinaptico (aumento risposta a neurotrasmettitore)
Autoinibizione a neuroni possono auto-inibirsi a feed-back negativo.
I motoneuroni spinali emettono regolarmente collaterali ricorrenti che proiettano ad
interneuroni inibitori
questi interneuroni a loro volta inviano proiezioni inibitorie al soma dello stesso
motoneurone spinale e lo inibiscono
Tali interneuroni prendono il nome di cellule di Renshaw. Il meccanismo di feeed-
back impedisce la persistenza dello stesso segnale. Inibizioni di questo genere si
trovano anche nel sistema limbico e nella corteccia cerebrale.

frangia subliminale e zona di occlusione


caratteristiche che si manifestano in caso di convergenza di proiezioni nervose su uno o
pi neuroni
poniamo di avere dei neuroni presinaptici, A e B, e dei neuroni postsinaptici, X e Y
A e B convergono su X
B diverge su X e Y
se A e B scaricano allo stesso tempo, si ha sommazione spaziale , e X scarica
se B emette un treno di impulsi, si ha sommazione temporale, e Y scarica
B emette un solo impulso, si produce un EPSP in X e Y: sono nella frangia subliminale: il
potenziale di membrana pi vicino alla soglia
neurotrasmettitori: sostanze chimiche:
contenute nel terminale presinaptico e sintetizzate da esso
liberate dal neurone presinaptico in seguito a stimolazione appropriata
se applicate a microdosi sul terminale postsinaptico devono dare gli stessi effetti della
stimolazione presinaptica
effetti delle microdosi e della stimolazione presinaptica devono essere modificati allo
stesso modo da un'azione farmacologica
quasi tutti sono ammine, amminoacidi o oligopeptidi
ach: assoni motori, corteccia motoria, gangli della base, neuroni autonomi pregangliari
dopamina: gangli della base e mesencefalo
ammine biogene: catecolamine: noradrenalina (neuroni simpatici postgangliari),
adrenalina, dopamina; serotonina (tronco encefalico), istamina (ipotalamo)
amminoacidi: glicina e GABA (inibitori: iperpolarizzano la cellula determinando apertura
canali Cl- controllati da ligando); glutammato e aspartato (eccitatori)
possono avere effetti rapidi e transitori , o ad insorgenza lenta e durata maggiore
MODIFICANO LA CONDUTTANZA DI MEMBRANA DELLA CELLULA
BERSAGLIO

neuropeptidi:
sintetizzati nel soma
immagazzinati in vescicole
trasporto assonico al terminale nervoso
MODULANO LA TRASMISSIONE SINAPTICA IN SEDE PRESINAPTICA
(modificando la quantit di neurotrasmettitore emesso) E/O POST-SINAPTICA
(influenzando la risposta)

recettori:
nicotinico: canale ionico regolato da ligando
muscarinico: accoppiato a proteine Gi
aumento conduttanza a K+ e diminuzione conduttanza a Ca2+
alfa1-adrenergico: accoppiato a PLC
alfa2-adrenergico: accoppiato a proteina Gi
beta1-adrenergico: accoppiato a Gs aumento [cAMP] e [Ca2+]
beta2-adrenergico: accoppiato a Gs attivazione chinasi A rilasciamento muscolo
liscio

trasduzione del segnale mediata da proteine G


i recettori di membrana che mediano l'attivazione delle proteine G appartengono ad una
famiglia che comprende: recettori - e - adrenergici,recettori colinergici muscarinici,
recettori per la rodopsina e recettori olfattivi, recettori per serotonina, adenosina e ormoni
peptidici
questi recettori sono costituiti da 7 alfa-eliche transmembranarie , da 25-30 AA
le proteine G sono proteine che legano e idrolizzano GTP
l'idrolisi del GTP converte la proteina G alla sua forma inattiva, legante GDP
esistono due classi proteine G: eterotrimeriche e monomeriche

le proteine G eterotrimeriche sono eterotrimeri (PM: 40000, 40000, 10000), in cui le


subunit e sono strettamente associate l'una all'altra; nel sito di legame per il
nucleotide presente GDP
l' eterotrimero interagisce con un complesso recettore-ligando
la subunit alfa cambia conformazione, esibendo alta affinit per GTP e bassa per
libera GDP, lega GTP, si dissocia dal dimero e interagisce con la proteina successiva
della via di trasduzione del segnale

le proteine G monomeriche
hanno un pi basso PM (20000- 35000)
mediano numerosi processi fisiologici, tra cui proliferazione e differenziazione,
trasformazione neoplastica, allungamento del polipeptide nella sintesi proteica
come le proteine G eterotrimeriche, seguono un ciclo di attivazione-disattivazione
a differenza delle eterotrimeriche, il comportamento delle monomeriche prevede l'azione
di proteine regolatrici, piuttosto che effetti diretti sulla proteina G
in particolare sono attivate dalle proteine che liberano nucleotidi guanilici (GNRP) e
inibite dalle proteine attivatrici della GTPasi (GAP)
quando un ligando lega il proprio recettore di membrana:
esso interagisce con una proteina G attivandola
la proteina G lega GTP e interagisce con: (per es.) adenilato-ciclasi, cGMP fosfodiesterasi,
canali Ca2+, canali K+, fosfolipasi C, A2, D
ne provoca attivazione o inattivazione, causando variazione della concentrazione di
cAMP, cGMP, Ca2+, K+, IP3, DAG (secondo messaggero)
ci causa alterazione dello stato di attivit di una proteina chinasi o fosfatasi, o di una
intera via metabolica, o della perviet di un canale ionico

secondi messaggeri: cAMP


prodotto da adenilato-ciclasi
produzione sotto controllo positivo e negativo
controllo positivo: proteine Gs: proteine G eterotrimeriche con subunit S (es: adrenalina
su recettore beta)
controllo negativo: inibizione mediata da proteine Gi: proteine G eterotrimeriche con
subunit I (es: adrenalina su recettori alfa2)
influenza proteina chinasi cAMP-dip (chinasi A)
formata da 4 subunit, 2 catalitiche e 2 regolatrici
cAMP lega le subunit regolatrici e ne determina distacco da quelle catalitiche, che sono
quindi attive
secondi messaggeri: inositolo-1,4,5-P3 e DAG
prodotti dalla fosfolipasi C a partire da fosfatidilinositolo 4,5 difosfato
IP3 lega canali del Ca2+ ligando dipendenti del reticolo endoplasmatico
il DAG , insieme a CA2+ , attiva la proteina chinasi C
la fosfolipasi A2 scinde un fosfolipide di membrana (fosfatidilcolina) attaccando il legame
con un acido grasso legato in posizione 2, liberando:
acido arachidonico per la sintesi di prostaglandine, prostacicline, trombossani,
leucotrieni
lisolecitina attivazione duratura PKC
la fosfolipasi D:
scinde fosfatidilcolina in colina e acido fosfatidico
converte l'acido fosfatidico in DAG attivazione duratura PKC
la proteina chinasi C (PKC):
in una cellula a riposo , si trova nel citosol, inattiva
l'aumento della [Ca2+] ne fosfatidilcolina PLD internocolina
provoca legame a versante della membrana
IP2
cellulare ac. fosfatidico
PLCqui pu essere attivata da DAG o da fosfatidilserina
PLA2
l'attivazione pu essere breve o prolungata
PLD (es: secrezione)
attivazione breve: provocata da PLC. Risulta in risposte precoci
attivazione prolungata: provocata Liso
AG da FLA2 e FLD. Risulta in risposte tardive
IP3 DAG DAG
lecitina
(proliferazione, differenziazione)
RE

Acido Attivazione duratura della PKC


Attivazione arachid
Aumento Temporanea
[CA2+] PKC
Aumento Risposte tardive
[Ca2+] (proliferazione,
Canali differenziazione)
plasmalemma
Risposte precoci
(secrezione)
calmodulina: proteina citoplasmatica di 16000 Dalton
ogni molecola lega 4 ioni calcio
partecipa a
contrazione della muscolatura liscia
esocitosi neurotrasmettitori

Recettori ad attivit tirosinchinasica


gruppo di recettori che comprende recettore per l'insulina e per fattori di crescita correlati
il legame tra ligando e recettore causa formazione di complessi ligando-recettore
si verifica la dimerizzazione di tali complessi
si innesca l'inizio dell'attivit tirosinchinasica
ogni monomero causa fosforilazione di residui di tirosina di altri monomeri
gli effetti di alcuni ligandi come i fattori di crescita possono essere mediati da proteine G
monomeriche come RAS
queste proteine G attivano una via di trasduzione del segnale che comporta, alla fine, la
trascrizione di alcuni geni (es: cascata della MAP - chinasi)
altri recettori (per GH, prolattina, eritropoietina, citochine) non hanno attivit
tirosinchinasica intrinseca
la loro attivazione causa formazione di complessi con tirosinchinasi intracellulari dette
tirosinchinasi associate a recettori
sequenza di eventi:
formazione complesso ligando-recettore e dimerizzazione
i dimeri legano tirosinchinasi Janus, che si fosforilano a vicenda e fosforilano il recettore
i domini di tirosina fosforilata del recettore sonno poi i siti di legame di trasduttori del
segnale attivatori della trascrizione (STAT)
STAT vengono fosforilate da JAK e e si dissociano
infine, STAT formano dimeri e si dirigono al nucleo, dove dirigeranno la trascrizione di
specifici geni

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