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MASSIMO DI RENZO

POKER VINCENTE

Scopri le migliori tattiche di gioco


tra psicologia e matematica

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Tutti i Diritti Riservati Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook


Titolo
POKER VINCENTE

Autore
Massimo Di Renzo

Editore
Bruno Editore

Sito internet
www.brunoeditore.it

ATTENZIONE: questo ebook contiene i dati criptati al fine


di un riconoscimento in caso di pirateria. Tutti i diritti sono
riservati a norma di legge. Nessuna parte di questo libro pu
essere riprodotta con alcun mezzo senza lautorizzazione scritta
dellAutore e dellEditore. espressamente vietato
trasmettere ad altri il presente libro, n in formato cartaceo n elettronico, n
per denaro n a titolo gratuito. Le strategie riportate in questo libro sono frutto di
anni di studi e specializzazioni, quindi non garantito il raggiungimento dei
medesimi risultati di crescita personale o professionale. Il lettore si assume piena
responsabilit delle proprie scelte, consapevole dei rischi connessi a qualsiasi
forma di esercizio. Il libro ha esclusivamente scopo formativo e non sostituisce
alcun tipo di trattamento medico o psicologico. Se sospetti o sei a conoscenza di
avere dei problemi o disturbi fisici o psicologici dovrai affidarti a un appropriato
trattamento medico.

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Sommario

Introduzione pag. 5
Giorno 1: Principianti. Conoscere le basi pag. 20
Giorno 2: Amatori. Perch applicare le tecniche pag. 53
Giorno 3: Come giocare da Campioni pag. 95
Giorno 4: Come usare le strategie avanzate pag. 125
Giorno 5: Come usare la psicologia nel poker pag. 178
Giorno 6: Come giocare a poker sul web pag. 200
Giorno 7: Un piccolo esame finale pag. 216
Conclusione pag. 221
Dizionario del poker pag. 222

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Introduzione

Se dopo un quarto dora che sei seduto a un tavolo da poker


ancora non hai scoperto chi il pollo, allora il pollo sei tu.
Matt Damon nel film Il Giocatore

Perch il poker un gioco meraviglioso


Chi non ha mai giocato una mano di poker? Chi non ha mai
provato un brivido lungo la schiena mentre si scoprono
lentamente le carte? Bene, chi non lo ha mai fatto si perso
qualcosa. Il poker un gioco meraviglioso che per gode di una
pessima fama.

SEGRETO n. 1: il poker per essere veramente goduto va


assaporato come un buon vino, con moderazione.

opinione comune che il poker sia un gioco pericoloso, e per dar


corpo a questa idea si narrano storie terribili dove persone vittime
del gioco perdono interi patrimoni al tavolo verde. Bene, questa
opinione va sfatata.

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La cosa che dobbiamo dire con molta forza che chi perde tanti
soldi con il gioco del poker solo un irresponsabile, n pi n
meno per di chi si gioca lo stipendio al lotto o alle slot machine
presenti in tanti bar. Oggi questo comportamento comincia a
essere considerato, giustamente, un problema sociale e una vera e
propria patologia psichiatrica e come tale va trattata e combattuta.

Chi vuole giocare in maniera sana deve sapere che questo


possibile. Deve solo capire che va fatto con moderazione e che
per evitare di correre rischi inutili sar anche importante imparare
a giocare bene. Solo in questa maniera il poker potr diventare
unopportunit per vincere denaro anzich perderlo al tavolo
verde.

SEGRETO n. 2: la conoscenza del gioco ci pu permettere di


giocare senza correre rischi inutili.

Un altro tab da sfatare quello che descrive il poker come un


gioco elitario, accessibile solo a chi se lo pu permettere; oggi sta
diventando un gioco per tutti, uno sport a tutti gli effetti
accessibile anche ai semplici amatori grazie soprattutto ai tornei

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freeroll (gratuiti) che potete giocare comodamente seduti a casa
vostra.

SEGRETO n. 3: ci sono tanti siti internet che permettono di


partecipare a tornei gratuiti. Spesso prevedono anche dei
montepremi finali molto sostanziosi.

Ovviamente, oltre ai tornei freeroll, i siti di poker online


propongono tornei che prevedono una quota di iscrizione e un
montepremi finale, ma anche in questo caso non c da
preoccuparsi perch non c nessun rischio particolare. Quando il
giocatore ha perso tutte le sue fiches esce dal torneo evitando
quindi di farsi prendere dalla smania di recuperare le perdite. Non
potendo continuare a giocare evita il rischio di perdere altri soldi.

Unaltra cosa importante da capire che, al contrario delle


lotterie, a poker non vince la persona che pi simpatica alla Dea
Bendata, ma quella che sa giocare meglio. In genere si pensa che
vincere una partita di poker sia un fatto soprattutto di fortuna e
invece non affatto cos.

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SEGRETO n. 4: il poker basato soprattutto sulla psicologia,
sul calcolo delle probabilit, su strategie e schemi di gioco,
tanto allenamento e solo alla fine su un pizzico di fortuna.

Chi gioca a poker sa che qualche volta si perde e qualche altra si


vince. Ma ora voglio farvi una domanda. Potrebbe essere
interessante avere in mano i segreti che ci permettono di vincere
la maggior parte delle volte? S? Bene, allora questo manuale fa
proprio per voi.

Solo pochi conoscono il poker e sono proprio questi che vincono


quasi sempre. La maggior parte delle persone conosce a malapena
le regole e quindi il solo fatto di conoscere le strategie pi
semplici vi permetter di giocare su un piano nettamente migliore
di quello della maggior parte delle persone che conoscete,
permettendovi quindi batterle la maggior parte delle volte.

SEGRETO n. 5: per diventare dei buoni giocatori di poker


bisogna conoscere le basi della psicologia e del calcolo delle
probabilit.

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Probabilmente ti sarai chiesto cosa centrano la psicologia e la
matematica con il poker e come possiamo usarle per battere la
cattiva sorte. I veri giocatori sanno che nel lungo termine la
sfortuna di gran lunga meno importante della psicologia e del
calcolo delle probabilit. Sono questi i fattori che fanno la
differenza tra i campioni e i semplici giocatori della domenica.
Una cosa certa, prima di un torneo importante i campioni
studiano strategie e psicologia degli avversari e non vanno certo
da qualche ciarlatano a farsi fare un amuleto portafortuna.

Il poker per alcuni aspetti potrebbe essere paragonato agli scacchi,


ma con una differenza fondamentale. Mentre negli scacchi
guardando i pezzi e la loro posizione abbiamo tutte le
informazioni che ci servono, nel poker non vediamo tutte le carte
in gioco e quindi abbiamo solo le informazioni relative a quelle
che vediamo. Mancano le informazioni sulle carte degli avversari
e ovviamente questo apre il campo a tante altre variabili. Ed
proprio per questo motivo che abbiamo bisogno della matematica
per prendere le decisioni pi giuste.

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SEGRETO n. 6: il calcolo delle probabilit ci aiuta a sfruttare
al massimo le nostre carte.

Tanti grandi giocatori, prima di dedicarsi al poker, sono stati


ottimi matematici e hanno fatto di questa loro formazione
professionale il loro punto di forza. Sfruttando la loro grande
facilit nel calcolare le probabilit di vittoria riescono a fare
sempre la giusta scelta sulla strategia di gioco da applicare ad
ogni singola mano.

La psicologia ricopre invece un ruolo fondamentale sia nello


svolgimento delle singole mani che nel torneo complessivo. Nel
lungo termine invece bisogna imparare a gestire il livello di stress
al quale si sottoposti durante i tornei. Alcuni giocatori
professionisti non esitano infatti ad affidarsi a corsi di psicologia
e coach motivazionali.

SEGRETO n. 7: la psicologia ci permette di vincere anche


quei piatti nei quali non abbiamo il punto migliore.

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Un gioco che ha queste caratteristiche non poteva non attirare la
mia attenzione. Ho una laurea in ingegneria e quindi una certa
dimestichezza e piacere a trattare con la matematica e il calcolo
delle probabilit. Durante la mia vita professionale invece ho
frequentato tanti corsi di formazione svolti dai migliori esperti
nazionali sulla crescita personale e professionale. Questi corsi mi
hanno dato lopportunit di acquisire tantissime conoscenze sulla
psicologia e sulla gestione delle emozioni fino al punto di poter
scrivere un ebook sullargomento, Le 7 Regole della Felicit,
pubblicato lanno scorso dalla Bruno Editore.

Due passioni che si fondono nel poker e che lo hanno reso quindi
il mio gioco preferito. Lidea di scrivere un libro invece nata
mentre studiavo per migliorare il mio livello di gioco. Mi sono
infatti reso conto del fatto che facevo molta fatica a trovare testi
che parlano seriamente di poker, soprattutto in italiano.
Probabilmente questo dipende dal fatto che i giocatori
professionisti sono ancora pochi e che non hanno molta voglia di
condividere i propri segreti. Durante il mio studio ho trovato tanti
spunti, sparsi qua e l, ma niente che potesse considerarsi un vero
manuale, qualcosa che fosse utile a far crescere il livello di gioco

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di una persona seguendo un percorso logico. Da qui lidea di
scrivere questo ebook.

Affronteremo un vero e proprio percorso di crescita. Partiremo


studiando le basi e nel tempo affronteremo argomenti sempre pi
specifici in grado ogni volta di svelarci un nuovo segreto.
Partiremo studiando le regole di base delle principali varianti di
poker. Partiremo da giochi pi conosciuti come il poker
allitaliana e la telesina passando poi a quelli che oggi vanno per
la maggiore, come lOmaha e il Texas Holdem.

Se volessimo parlare approfonditamente di tutte le versioni del


poker ci vorrebbe unenciclopedia e anni e anni di studio.
Dovendo quindi scegliere una versione alla quale prestare una
maggiore attenzione non potevamo che scegliere il Texas
Holdem. Una scelta quasi obbligata visto che questa variante
ormai diventata la protagonista assoluta di tutti i siti online e di
tanti programmi televisivi.

Dopo aver capito le regole scopriremo e analizzeremo i cinque


pilastri del poker e li approfondiremo nei vari capitoli parlando

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non solo di teoria ma anche aiutandoci con esempi pratici.
Passeremo dal livello principianti a quello amatoriale
cominciando a parlare di tecnica. Approfondiremo gli aspetti
legati alla forza delle proprie carte studiando il calcolo delle
probabilit, analizzeremo la forza degli avversari imparando a
capire le carte che possono avere in mano.

Ma questo non ancora sufficiente per dire di saper giocare bene,


quindi faremo un ulteriore passo avanti analizzando nei dettagli,
giro dopo giro, una mano di poker sviscerando tutti gli aspetti pi
importanti. Impareremo poi a usare le giuste strategie per
affrontare al meglio le situazioni pi frequenti che si possono
incontrare.

Leggeremo un intero capitolo dedicato solo alla psicologia di


gioco e capiremo come utilizzare al meglio fattori come la
gestione delle emozioni per elevare ulteriormente il nostro livello
di gioco.

Infine punteremo i fari sul poker online spiegando perch ci


regala una grande opportunit e quali sono i segreti e le specificit

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che dobbiamo conoscere per giocare al meglio direttamente dalla
poltrona di casa. Questi sono gli elementi principali di un gioco
che riscuote sempre maggior successo tra persone di ogni et e
ceto sociale, un gioco che affonda le sue radici in una storia
millenaria.

A una prima sommaria impressione il poker potrebbe sembrare un


gioco relativamente giovane. In realt questa unimpressione
errata. Infatti, se andiamo indietro nel tempo, troviamo tracce di
giochi di carte simili al poker risalenti a molti secoli fa.

Come tanti altri giochi il poker deriva dalla fusione di una serie di
giochi di carte diffusi gi intorno allanno 1000 d.C. (cfr.
http://www.poker.it/texas-holdem/nascita-del-poker) Le notizie
pi antiche provengono dallAsia. Sembra infatti che nel 969 d.C.
uno dei primi imperatori della dinastia cinese dei Song amasse
passare le giornate giocando a carte con la propria moglie.

SEGRETO n. 8: si gioca a poker da pi di 1000 anni e, come


tanti altri giochi, esso deriva dalla fusione di una serie di
giochi di carte diffusi gi intorno allanno 1000.

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In Medio Oriente invece alcuni ritrovamenti archeologici
sembrano indicare che in Egitto, intorno al XII-XIII secolo, fosse
presente un gioco di carte basato sui segni. Invece in Persia
durante il XIV secolo era presente un gioco di carte chiamato As-
Nas. Prevedeva dai due ai quattro giocatori e si giocava con un
mazzo di venti carte.

Furono poi i francesi a portare il gioco in Europa grazie agli


scambi commerciali intercorsi con i persiani e a chiamare
successivamente questo gioco poque. Altri studi affermano invece
che il poker si sia sviluppato prima in Germania (pochen) e solo
in un secondo tempo ci sia stata la diffusione in Francia.

Per quanto riguarda lItalia, durante lepoca rinascimentale era


giocato lo zarro, un gioco di carte bandito da Francesco
Savonarola nel 1531, molto simile allattuale poker.

Ma quando si parla di poker non possiamo non parlare degli Stati


Uniti, dove non c alcun dubbio sulla sua fortissima diffusione.
In un suo libro Jonathan Green gi nel 1834 parla per la prima
volta del poker raccontando di un gioco di carte conosciuto

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durante i suoi viaggi su un barcone che lo portava a New Orleans.
Addirittura si dice che gi nei primi anni del 1800 in ogni citt
degli Stati Uniti fosse presente un bar in cui giocare a poker.

Con il passare del tempo le regole sono cambiate passando da


venti a cinquantadue carte e poi, nel 1840, rendendo possibile lo
scambio di carte e il rialzo della posta. Solo pi tardi verranno
inseriti altri punti come la scala e il colore. Oggi le varianti del
poker sono moltissime: si gioca con cinque carte, con sette carte,
allitaliana, a Razz, a Texas Holdem.

SEGRETO n. 9: esistono decine di varianti del poker, quelle


moderne sono state appositamente studiate per rendere
possibile lo scambio delle carte e il rialzo della posta.

Oggi il poker si appresta a vivere la sua seconda giovinezza. Alla


vecchia immagine dei tavoli fumosi del Far West, con le pistole
sotto il tavolo, oggi si sostituiscono le luci scintillanti dei casin,
il palcoscenico virtuale di Internet e i riflettori delle pi
importanti televisioni.

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Internet con le poker room online, i tornei dal vivo nelle pi belle
citt italiane e a parlare di tutto questo giornali, riviste,
programmi televisivi che danno voce a giocatori professionisti e
amatori. Si organizzano perfino crociere per giocatori e addirittura
campionati mondiali come il World Series of Poker di Las Vegas.
Tutta questa pubblicit sta avvicinando al poker sempre pi
persone. Sono pronto a scommettere che nei prossimi anni alcune
delle star pi conosciute dello schermo saranno alcuni campioni
dei tavoli verdi. E se tu fossi uno di loro?

SEGRETO n. 10: nei prossimi anni le vere star televisive


saranno i campioni di Poker Holdem.

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RIEPILOGO DELLINTRODUZIONE:
SEGRETO n. 1: il poker per essere veramente goduto va
assaporato come un buon vino, con moderazione.
SEGRETO n. 2: la conoscenza del gioco ci pu permettere di
giocare senza correre rischi inutili.
SEGRETO n. 3: ci sono tanti siti internet che permettono di
partecipare a tornei gratuiti. Spesso prevedono anche dei
montepremi finali molto sostanziosi.
SEGRETO n. 4: il poker basato soprattutto sulla psicologia,
sul calcolo delle probabilit, su strategie e schemi di gioco,
tanto allenamento e solo alla fine su un pizzico di fortuna.
SEGRETO n. 5: per diventare dei buoni giocatori di poker
bisogna conoscere le basi della psicologia e del calcolo delle
probabilit.
SEGRETO n. 6: il calcolo delle probabilit ci aiuta a sfruttare
al massimo le nostre carte.
SEGRETO n. 7: la psicologia ci permette di vincere anche quei
piatti nei quali non abbiamo il punto migliore.
SEGRETO n. 8: si gioca a poker da pi di 1000 anni e, come
tanti altri giochi, esso deriva dalla fusione di una serie di giochi
di carte diffusi gi intorno allanno 1000.

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SEGRETO n. 9: esistono decine di varianti del poker, quelle
moderne sono state appositamente studiate per rendere
possibile lo scambio delle carte e il rialzo della posta.
SEGRETO n. 10: nei prossimi anni le vere star televisive
saranno i campioni di Poker Holdem.

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GIORNO 1:
Principianti. Conoscere le basi

Gli argomenti che tratteremo in questo libro saranno tantissimi,


ma prima di lanciarci in disquisizioni su calcolo delle probabilit,
tecniche e strategie, direi di ripassare le basi per costruire delle
solide fondamenta su cui edificare la nostra crescita. Per prima
cosa parleremo delle regole delle pi importanti versioni di poker
che sono le seguenti:
Texas Holdem;
7 Card stud;
5 Card stud;
Omaha;
Poker allitaliana;
Razz;
Telesina (e sue varianti).

SEGRETO n. 11: la versione del poker pi giocata al mondo


senza alcun dubbio il Texas Holdem.

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Una volta imparate le regole ci concentreremo sulla variante pi
giocata, il Texas Holdem, spiegando quali sono i cinque pilastri
del poker e cio:
le carte;
la posizione;
le probabilit;
lo stile di gioco degli avversari;
la psicologia.

SEGRETO n. 12: i fattori fondamentali per giocare bene a


poker sono cinque.

Ma bando alle ciance e partiamo dalle regole.

Texas Holdem
Il numero dei giocatori a un tavolo varia da un minimo di due per
il gioco testa a testa (heads-up), a un massimo di dieci. Se
parliamo di tornei ovviamente gli iscritti possono essere anche
migliaia; si parla infatti di tornei multitavolo perch i giocatori
vengono disposti su tanti tavoli diversi. Man mano che i
concorrenti vengono eliminati si ricompongono i tavoli che

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diventeranno quindi sempre meno fino ad arrivare a quello finale
dove ci si giocher la vittoria del torneo.

Si gioca con il classico mazzo francese da cinquantadue carte,


quindi senza i Jolly. Le carte sono divise in quattro semi (cuori,
quadri, fiori e picche) di tredici carte. I semi hanno tutti lo stesso
valore. Ogni seme include nove carte numerate dal 2 al 10, tre
figure (Jack, Donna e Re) e un asso. Il valore delle carte , in
ordine crescente, 2, 3, 4, 10, J (Jack), Q (Donna), K (Re) e A
(Asso).

Lo scopo del gioco cercare di vincere il montepremi posto al


centro del tavolo (il piatto). Il piatto la somma delle fiches
scommesse dai giocatori nel corso di ogni round di gioco, e pu
essere vinto in due modi: formando la migliore combinazione di
cinque carte tra i giocatori che arrivano alla fine dellultimo
round, oppure facendo passare tutti gli avversari prima della sua
conclusione.

Le combinazioni che si possono realizzare sono, da quella di


maggiore valore a quella di minor valore, le seguenti.

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Scala reale (Royal flush). Sono cinque carte dello stesso seme in
sequenza dal 10 allasso.

Scala di colore (Straight flush). Cinque carte dello stesso seme in


sequenza ma che non siano la scala reale. La scala di colore di
massimo valore sar quindi quella dal K al 9. Se nella mano sono
presenti due o pi scale di colore la vincente quella che include
la carta di maggior valore. Una scala di colore al Re vale pi di
una alla Donna.

Poker (Four of a kind). Sono quattro carte di pari valore (quattro


Re, quattro Fanti, quattro 3 ecc.). Se sono presenti pi poker vince
quello composto dalle carte di maggiore valore.

Full (Full house). Le cinque carte che abbiamo in mano devono


formare un tris (tre carte dello stesso valore) e una coppia (due
carte uguali). Il valore di un full viene determinato dal tris che lo
compone: un full di Jack (J-J-J-2-2) vince contro un full di 7 (7-7-
7-A-A).

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Colore (Flush). Sono cinque carte dello stesso seme ma non in
sequenza. Se nella stessa mano sono presenti due colori, il
vincitore viene decretato dalla carta di maggior valore (il seme
non ha alcun valore). Se le carte pi alte di due colori sono uguali,
vince il colore che ha la seconda carta di maggior valore e cos via
sino alla quinta carta.

Scala (Straight). Cinque carte in sequenza ma non tutte dello


stesso seme. Il valore della scala dipende dal valore della carta pi
alta.

Tris (Three of a kind). Sono tre carte dello stesso valore. Se sono
presenti pi tris vince quello composto dalle carte di maggiore
valore.

Doppia Coppia (Two pairs). Il punto formato da due coppie di


carte uguali e da una quinta carta. In caso di due doppie coppie si
considerano prima il valore della maggiore delle due coppie e poi
il valore della seconda coppia. Se le due coppie sono uguali conta
il valore della quinta carta (9-9-2-2-A vince contro 9-9-2-2-J).

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Coppia (Pair). costituita da due carte dello stesso valore e altre
tre carte non abbinate. In caso di parit si valuta il valore delle
coppie stesse e, se queste si equivalgono, il valore della prima
carta pi alta. In caso di ulteriore parit si confronta la seconda
carta pi alta e cos via.

Carta pi alta (High card). Sono cinque carte senza alcun tipo di
combinazione. Il valore del punto viene decretato dalla carta di
maggior valore. In caso di parit si comparano le seconde carte
pi alte e cos via.

Svolgimento della partita. Per prima cosa si assegna a un


giocatore il ruolo di mazziere segnalandolo con il bottone D
(dealer). I due giocatori che occupano il posto allimmediata
sinistra del mazziere e quello successivo (detti buio e
controbuio) dovranno fare le prime due puntate obbligate (di
valore gi stabilito allinizio della partita) e cio lo small blind e il
big blind. A questo punto i giocatori, in senso orario, decidono se
puntare mettendo una cifra pari al big blind, rilanciare o passare.

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Se siete voi ad aver puntato lo small blind avrete gi posizionato
met dellammontare necessario e per vedere dovrete puntare
laltra met, mentre se siete il big blind avrete gi posizionato
lintero ammontare necessario a restare in gioco a meno che un
altro giocatore non abbia deciso di rilanciare.

A questo punto ogni giocatore riceve due carte coperte (le poket
cards o carte personali) che possono essere viste solo da lui.
Seguendo il senso orario e partendo dal giocatore
immediatamente successivo a quello che gioca il big blind, ogni
giocatore, valutate le carte, al suo turno decide quale azione
intraprendere. Le possibilit sono:
1. Puntare (bet). Si mettono le fiches che si vogliono
puntare al centro del tavolo. Linsieme delle puntate di
tutti i giocatori former il montepremi (il piatto). In
questa maniera chi vorr partecipare al gioco sar
costretto a puntare come minimo lo stesso numero di
fiches per continuare a giocare.
2. Passare (fold). Si spingono le proprie carte verso il
centro del tavolo, rinunciando a giocare. Si perde la

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possibilit di vincere il piatto ma si evita anche di dover
mettere altre fiches in un piatto che riteniamo perdente.
3. Vedere (call). Si punta un numero di fiches pari a
quello puntato dai giocatori che ci hanno preceduto in
modo da poter continuare a giocare.
4. Rilanciare (rise). Si aggiunge al piatto un numero di
fiches superiore a quello puntato fino a quel punto dagli
altri giocatori, costringendoli quindi a dover decidere se
puntare ancora per giocare.
5. Check (bussare). Se nessuno prima di noi ha fatto una
puntata possiamo fare check, ovvero fare una puntata di
valore pari a zero restando comunque in gioco.
Ovviamente se qualche giocatore che ci segue far una
puntata dovremo decidere se puntare o passare. Se
dopo la vostra puntata c un rilancio quando sar di
nuovo il vostro turno avrete la possibilit di rilanciare
ulteriormente, vedere o passare.

Una volta che tutti i giocatori hanno deciso se giocare o passare


vengono distribuite tre carte scoperte (il flop) al centro del tavolo.

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I giocatori ancora in gioco possono usare queste carte per
migliorare la combinazione in proprio possesso.

Valutata la forza del proprio punto, i giocatori, a partire da quello


dopo il big blind, faranno un nuovo giro di puntate. Finite le
puntate viene distribuita una quarta carta scoperta (il turn). Si
effettua nuovamente un giro di puntate.

Infine si scopre la quinta e ultima carta comune (il river). A


questo punto si far lultimo giro di puntate. Se la puntata fatta da
un giocatore viene vista da uno o pi giocatori, tutti devono
mostrare le proprie carte (lo showdown) per definire il vincitore
del piatto. Ma questo non lunico modo per vincere il piatto.

Se, in qualsiasi stadio di gioco, la puntata fatta da un giocatore


non verr vista da almeno un altro giocatore, colui che ha puntato
prender lintero piatto. A quel punto potr decidere se mostrare o
meno le proprie carte. Una volta stabilito un vincitore, una nuova
mano ha inizio e il bottone del mazziere verr spostato di una
posizione in senso orario. I blind solitamente dopo un determinato
periodo di tempo vengono progressivamente aumentati.

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7 Card stud
Partecipano da due a otto giocatori che avranno a disposizione
sette carte, tre coperte e quattro scoperte, tra cui scegliere quelle
utili a formare la migliore combinazione possibile di cinque carte.

prevista una puntata iniziale che deve essere fatta da tutti i


partecipanti ed equivale a un quinto del limite pi basso prefissato
dal tavolo. Una volta effettuata la puntata i giocatori ricevono tre
carte, due coperte e una scoperta. Il giocatore con la carta scoperta
pi bassa effettua la prima puntata, generalmente pari alla met
della puntata intera prevista dal tavolo. In caso di parit tra due o
pi giocatori si inizia dal primo giocatore alla sinistra del
mazziere.

A seguire in senso orario gli altri giocatori decideranno se


puntare, rilanciare o passare. Fatte le puntate viene scoperta una
nuova carta (fourth street o quarta strada). Il giocatore con il
punto scoperto pi alto dar il via al giro di puntate decidendo se
puntare, rilanciare o passare. In caso di punto pari parla per primo
il giocatore alla sinistra del mazziere.

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Terminate le puntate viene distribuita la quinta carta scoperta
(fifth street o quinta strada). Come prima parla il giocatore con il
punto scoperto pi alto, il quale dovr puntare considerando che
ora le puntate minime sono ora raddoppiate.

Esaurite le puntate verr distribuita la sesta carta scoperta (sixth


street o sesta strada). Il gioco continua come per la quinta strada
considerando che il valore delle scommesse e dei rilanci sar pari
al limite superiore di scommessa.

Infine si passa alla settima carta coperta (seventh street o settima


strada). Se i giocatori ancora in gioco sono molti pu accadere
che non ci sia a disposizione la settima carta per tutti i
contendenti. In questo caso si posiziona una sola carta scoperta al
centro del tavolo che sar valida per tutti i giocatori.

Showdown. I giocatori ancora in gioco dopo il turno di puntate


scoprono le proprie carte a partire dal giocatore che ha
scommesso per ultimo, seguito poi in senso orario dagli altri
giocatori.

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Gli altri giocatori possono decidere di mostrare le proprie carte o
di rinunciare al gioco scartandole, in modo che non siano pi
consultabili. Il punto finale viene formato utilizzando cinque delle
sette carte di cui sono in possesso.

5 Card stud
Molto simile al 7 Card stud. Possono partecipare da due a dieci
giocatori che avranno a disposizione cinque carte, una coperta e
quattro scoperte per fare il proprio punto.

Anche in questa variante del poker prevista una puntata iniziale


da parte di tutti i giocatori. Una volta fatte tutte le puntate il
mazziere distribuisce due carte, una coperta e una scoperta, a tutti
i giocatori. A quel punto il giocatore con la carta scoperta pi
bassa fa la propria puntata, generalmente pari alla met del limite
minimo previsto dal tavolo. A seguire in senso orario tutti gli altri
giocatori effettueranno le loro puntate.

Terminate le puntate viene distribuita una terza carta scoperta e si


effettua un nuovo turno di puntate. Seguono altre due mani dove,
in ognuna di esse, si distribuiscono una quarta e una quinta carta

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scoperta. A quel punto si effettueranno le relative puntate sempre
iniziate dal giocatore con la carta scoperta pi alta.

In questa versione del poker ad ogni turno si possono effettuare


una scommessa e al massimo tre rilanci. Lo showdown verr
iniziato dallultimo giocatore che ha rilanciato o scommesso e
come al solito vince chi ha il punto pi alto.

Omaha
LOmaha ha due versioni: quella normale e quella Hi-Low nella
quale il piatto viene diviso equamente tra il punto pi alto e quello
pi basso tra i partecipanti ancora in gioco allo showdown. Ad
ogni tavolo possono giocare fino a dieci concorrenti.

Gioco molto simile al Texas Holdem, ma con la differenza che i


giocatori ricevono quattro carte coperte di cui due devono essere
utilizzate obbligatoriamente per la formazione della combinazione
vincente insieme a quelle scoperte al centro del tavolo.

Come nel 7 Card stud e nel 5 Card stud tutti i partecipanti devono
effettuare una puntata iniziale. Ricevute le quattro carte personali

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coperte si procede con il primo turno di scommesse. Terminate le
puntate si passa al flop. Il mazziere scopre al centro del tavolo le
prime tre carte comuni. Segue un altro turno di scommesse.

Terminate le puntate si passa al turn. Viene scoperta una quarta


carta. Successivamente si procede con un altro giro di puntate, il
River dove viene scoperta lultima carta comune e a seguire si
far lultimo giro di scommesse.

Allo showdown i giocatori devono usare per formare il punto


finale obbligatoriamente due, e solo due, delle quattro carte
personali combinandole con tre delle cinque carte comuni sul
tavolo. Questa situazione rende questo gioco abbastanza
complesso anche perch facile che si verifichino delle sviste.

Poker allitaliana
Possono partecipare da quattro a sei giocatori. Questa versione del
gioco prevede che vengano distribuite cinque carte coperte per
ogni giocatore e che, nel corso della mano, se ne possano
cambiare fino a un massimo di quattro.

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Si gioca con un mazzo, non intero, di carte francesi. Il numero
delle carte in gioco dipende dal numero dei giocatori presenti al
tavolo. Per vedere quali carte usare bisogna sottrarre al numero
undici il numero di partecipanti. Se ad esempio i giocatori sono
quattro, dalloperazione (undici meno quattro) otterremo sette. Le
carte in gioco saranno tutte quelle che vanno dal 7 allAsso.

Prima di distribuire le carte il mazziere fa una puntata costituita


da una quota fissa (cip) sempre uguale e una variabile decisa di
volta in volta. Ad esempio punta 50 fiches, che sono la somma di
10 fiches (il cip) e di 40 fiches (la sua puntata). Gli altri giocatori
dovranno puntare un numero di fiches almeno uguale al valore
variabile deciso dal mazziere (in questo caso 40 fiches). Se
vorranno potranno rilanciare puntando altre fiches.

Dopo che tutti i giocatori avranno effettuato la loro puntata il


mazziere distribuisce, una alla volta, cinque carte per ogni
giocatore; la distribuzione avviene in senso orario, partendo dal
giocatore alla sua destra. Viste le carte ci sar lapertura fatta dal
primo giocatore in possesso di almeno una coppia vestita (coppia
formata da due figure o due assi) e, nel caso, i rilanci. Terminato

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il giro di puntate i giocatori possono decidere se e quante carte
cambiare.

Si possono cambiare da zero a quattro carte. In questultimo caso


si ricevono subito tre delle quattro carte e lultima verr data solo
dopo che tutti gli altri giocatori avranno ottenuto le loro. Nel caso
le carte a disposizione del mazziere non siano sufficienti vengono
mescolate e ridistribuite quelle gi scartate dai giocatori.

Finito il giro di cambi si fa un nuovo giro di puntate e si passa


allo showdown. Il giocatore in possesso della combinazione pi
alta si aggiudica il piatto. Da tenere in considerazione che nel
poker allitaliana il colore vale pi del full, quindi lordine dei
punti sar:
scala reale;
scala di colore;
poker;
colore;
full:
scala;
tris;

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doppia coppia;
coppia;
carta pi alta.

Razz
molto simile al 7 Card stud, pu essere giocato da due a otto
giocatori, con la differenza che si aggiudica la vittoria il giocatore
con il punto pi basso. Da considerare che scala e colore non
hanno alcun valore e che quindi la combinazione migliore sar A,
2, 3, 4, 5.

Una volta che tutti i giocatori avranno versato la loro quota,


vengono distribuite ad ogni partecipante tre carte (due coperte e
una scoperta). Il giocatore in possesso della carta scoperta pi alta
effettua il bring in (la puntata forzata). In caso di parit nel valore
della carta scoperta a effettuare il bring in il primo giocatore a
partire dalla sinistra del mazziere.

Fourth street: dopo il primo giro di puntate viene distribuita


unaltra carta scoperta e questa volta a dover parlare sar il
giocatore con il punto scoperto di minor valore.

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Fifth street: i giocatori ricevono la quarta carta e si procede a un
nuovo giro di puntate.

Sixth Street: si distribuisce la sesta carta scoperta e si fa un nuovo


giro di puntate.

Seventh street: si distribuisce la settima carta, questa volta


coperta.

Se tutti i giocatori fossero ancora in gioco le carte potrebbero non


bastare. In questo caso verr messa ununica carta scoperta al
centro del tavolo che potr essere usata da tutti i giocatori per la
loro combinazione finale. Ultimo giro di puntate e showdown
dove vince la combinazione pi bassa.

Telesina
Come nel poker allitaliana il numero delle carte in gioco dipende
dal numero dei giocatori. La carta di valore pi basso sar pari al
numero undici meno il numero dei partecipanti. Ad esempio se
abbiamo sei giocatori la differenza sar cinque e quindi il mazzo
sar composto dalle carte che vanno dal sei allAsso.

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Ogni giocatore riceve due carte dal mazziere, una coperta e una
scoperta. A questo punto si passa al primo giro di scommesse
cominciando dal giocatore con la carta pi alta. Terminate le
puntate viene distribuita unaltra carta scoperta, seguita da un
altro giro di puntate. Si continua fino a quando i giocatori avranno
di fronte quattro carte scoperte e una coperta.

Dopo lultimo giro di puntate si passa allo showdown e il


giocatore con la combinazione pi alta si aggiudica il piatto.
Come nel poker allitaliana anche nella Telesina il colore batte il
full. Quindi lordine dei punti il seguente:
scala reale;
scala di colore;
poker;
colore;
full;
scala;
tris;
doppia coppia;
coppia;
carta pi alta.

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Per la Telesina abbiamo anche altre varianti.

Telesina con la vela. La vela rappresenta una o pi carte scoperte


messe al centro del tavolo, e che possono essere utilizzate da tutti
i giocatori per la propria combinazione. In genere viene poggiata
sul tavolo coperta e viene scoperta solo dopo che sono state
distribuite tutte le carte personali dei giocatori.

Telesina con le matte. Il mazziere, prima di distribuire le carte,


stabilisce che le carte con un determinato valore numerico, ad
esempio i 6, sono come delle matte (jolly) e quindi i giocatori che
si trovassero in possesso di queste carte possono usarle dando loro
il valore che preferiscono.

Telesina con carte coperte. Il mazziere distribuisce ai giocatori


cinque carte coperte ed essi a turno decidono quale carta scoprire
fino a quando non ne avranno scoperte quattro tenendo lultima
coperta.

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I cinque pilastri del poker
Eccoci finalmente arrivati al momento di cominciare ad
analizzare gli aspetti pi importanti del gioco del poker. Questi
aspetti devono essere tenuti in grande considerazione quando ci
apprestiamo a giocare una partita al tavolo verde. Finora ci siamo
limitati a spiegare quelle che sono le regole da seguire per giocare
in maniera corretta, ma questo sicuramente non sufficiente a
fare di noi dei giocatori di poker. Sarebbe come dire di essere dei
grandi giocatori di calcio solo perch sappiamo che solo il
portiere pu prendere la palla con le mani.

Il poker un gioco molto complesso, fatto di calcolo delle


probabilit, di aspetti psicologici, di studio e conoscenza sia degli
avversari che degli schemi di gioco. Alcuni di questi argomenti
sono molto complessi e in questo capitolo, dedicato ai giocatori
principianti, non il caso di approfondirli per non creare troppa
confusione. Ne analizzeremo per gli aspetti fondamentali
rimandando gli approfondimenti ai capitoli successivi.

Le tue carte. Lobiettivo di un giocatore sicuramente quello di


avere, allultimo round, il punto pi alto. La prima cosa di cui

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tener conto che, statisticamente parlando, non puoi avere sempre
la mano vincente, quindi bisogna saper riconoscere quando il
momento in cui spingere perch probabilmente si ha la mano
migliore e quando invece meglio passare perch il rischio di
essere sconfitti molto alto.

Come dobbiamo comportarci nei vari casi? In via di massima


possiamo affermare che quando hai una mano forte bisogna
giocare in maniera aggressiva e costringere gli avversari a
inseguirti. Qualche altra volta invece pu essere corretto giocare
senza forzare, nascondendosi un po almeno nella fase iniziale
della mano. Per ora teniamo a mente che la regola di base
consiglia di forzare ogni volta che hai in mano un punto forte.

SEGRETO n. 13: bisogna imparare a giocare bene sia le mani


vincenti che quelle perdenti, riuscire a massimizzare i piatti
vincenti e minimizzare quelli perdenti.

Se non hai una mano forte, lascia. Ricorda che il denaro che non
perdi ha lo stesso valore del denaro che vinci e restare fuori da

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una mano perdente altrettanto produttivo che esserci in una
mano vincente.

SEGRETO n. 14: il valore della tua mano va valutato tenendo


conto non solo della forza delle tue carte ma anche del
numero di giocatori che partecipano alla mano.

Quanti pi giocatori entrano in gioco tanto pi basso pu essere il


punto iniziale con cui giocare; se invece i giocatori sono pochi
cerca di giocare solo con carte buone. Laffermazione pu
sembrare illogica ma invece ha un suo senso. Cerchiamo di
spiegarlo.

Ipotizziamo di scoprire le nostre due carte coperte e di avere una


coppia. Quando ci sono solo uno o due avversari possiamo dire di
avere una mano potenzialmente vincente, ma se invece sono dieci
i giocatori che si contendono la mano, qualcuno potrebbe pescare
le carte giuste e batterci con una scala o un colore.

SEGRETO n. 15: i punti pi improbabili vanno giocati


quando il piatto si preannuncia molto consistente.

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Quando abbiamo delle carte iniziali deboli ma che possono
portarci a un punto importante come un colore o una scala,
dobbiamo valutare diversi aspetti. Visto che abbiamo poche
possibilit di centrare il punto dobbiamo provare a giocarcele solo
quando il piatto finale si preannuncia corposo perch sono molte
le persone che hanno puntato. Magari vinceremo pochi di questi
piatti ma saranno piatti consistenti. Se il piatto basso perch ci
sono pochi contendenti non vale la pena prendersi questo rischio.

La posizione sul tavolo. un fattore estremamente importante e


molto sottovalutato, basta fare una semplicissima considerazione
per capirlo. Se sei nelle prime posizioni dopo il buio non puoi
sapere cosa avverr dopo la tua puntata. Non sai se i giocatori
passeranno o rilanceranno, non sai fino a che punto arriver il
piatto alla fine del giro di puntate e nemmeno quanti giocatori se
lo contenderanno.

Se invece ti trovi vicino al bottone hai tutte queste informazioni e


puoi decidere con maggiore consapevolezza quale sia la migliore
strategia da mettere in campo in quella determinata situazione.

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SEGRETO n. 16: pi siamo vicini alla posizione del bottone,
pi informazioni abbiamo e pi possiamo giocare in maniera
corretta.

Magari proviamo a fare una puntata con carte non eccezionali e


subiamo un rilancio che ci costringe a passare. Abbiamo buttato
via dei soldi che se fossimo stati alla fine del giro non avremmo
mai puntato.

Alla stessa maniera magari abbiamo delle carte non eccezionali e


abbiamo voglia di bluffare. Se lo facciamo allinizio del giro ci
stiamo prendendo dei rischi enormi mentre se lo facciamo da una
posizione finale abbiamo gi unidea della forza degli altri
giocatori. Quindi, se sei nelle posizioni iniziali dovrai giocare
preferibilmente con punti pi alti di quando sei nelle posizioni
finali.

Le probabilit. Bisogna sempre avere unidea molto precisa di


quali sono le proprie possibilit di vincere il piatto per decidere
quante fiches giusto investire. In ogni turno di puntata bisogna

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decidere se limporto che dovrai investire per finire il turno
degno del piatto che stai giocando.

In questottica diventa quindi fondamentale capire il valore delle


proprie carte, valutare bene quelle che sono a terra e che
possibilit aprono a noi e ai nostri avversari, cercare di capire
quelle che potrebbero avere gli altri giocatori.

SEGRETO n. 17: saper calcolare le probabilit di vittoria


fondamentale per non buttare via i soldi in piatti impossibili
da vincere.

Rischiare molto pu portare a grandi ritorni ma anche grandi


insuccessi. Il vostro capitale rischia di andare su e gi parecchie
volte durante la partita. Giocare invece in maniera pi
conservativa vi porta a giocare una partita pi tranquilla ed
equilibrata.

Lo stile di gioco degli avversari. Spesso i giocatori restano


concentrati solo durante le mani che giocano e questo un grande
limite. proprio quello il momento in cui osservare lo stile di

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gioco degli altri giocatori e del gruppo nel suo complesso,
proprio in quel momento che puoi fare la differenza.

Ogni giocatore ha un suo stile ed fondamentale capirlo per


poterne prevedere le mosse. Il poker non un gioco che si vince
solo con le carte, ricordatelo. Si pu vincere un piatto consistente
sia con un full, sia con un bluff, sia riuscendo a scoprire il bluff
dellavversario.

SEGRETO n. 18: il poker non una questione privata tra voi


e le carte. Un buono psicologo porta a casa tante mani senza
avere in mano delle belle carte.

Alcuni giocatori puntano solo quando hanno buone carte, altri lo


fanno in ogni caso. Entrambe le strategie sono perdenti. Solo
riuscendo a capire chi abbiamo di fronte potremo scegliere la
miglior strategia a seconda dei casi. Il pi grande errore dei
principianti quello di giocare considerando solo le loro carte
senza curarsi di come gli altri giocatori giocano le proprie. Le
azioni dei tuoi avversari sono una fonte di informazioni che deve
essere usata.

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La psicologia. Tra i fattori che influenzano maggiormente il
livello di gioco di chi vuole cimentarsi seriamente con il poker la
psicologia senzaltro quello meno conosciuto e anche uno dei
pi da difficili gestire.

SEGRETO n. 19: riuscire a controllare i propri stati emotivi e


lo stress di una partita o di un torneo un fattore
determinante nel successo di ogni giocatore.

Durante una partita il nostro umore ben difficilmente sar sempre


lo stesso. Alcuni piatti ci renderanno felici, altri ci manderanno in
bestia. Potrai dire di essere un buon giocatore solo quando questo
turbinio di emozioni non influenzer il tuo gioco e continuerai a
prendere le decisioni pi giuste a prescindere dal fatto che sei
arrabbiato o gasato da un bel piatto appena conquistato.

SEGRETO n. 20: per chi vuole giocare seriamente a poker


fondamentale imparare ad affrontare in maniera
emotivamente distaccata i risultati di una singola mano.

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Uno dei pericoli maggiori per un giocatore non riuscire a capire
perch la partita sta andando in una certa direzione. Di solito i
giocatori vengono fortemente influenzati da un bad beat (brutto
colpo) che rischia di influenzare in maniera negativa il proprio
gioco. In genere ci si convince di aver giocato male o di trovarsi
in una giornata sfortunata e si tende a giocare in maniera pi cauta
e quindi pi passiva rispetto al solito.

Quando invece vinciamo qualche bella mano pensiamo che


siccome stiamo giocando bene possiamo prenderci dei rischi
maggiori del solito e a causa del nostro stato emozionale un po
gasato corriamo il rischio di andare incontro a grosse perdite.

Il problema pi grande che questi cambiamenti di gioco sono


facilmente individuabili dagli avversari che a quel punto potranno
tenerne conto e variare il loro gioco sfruttando i nostri momenti di
debolezza.

SEGRETO n. 21: solo una piccola parte della comunicazione


avviene con le parole.

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Una cosa che pu darci un vantaggio notevole la conoscenza
delle basi della comunicazione. Le persone non parlano solo con
le parole ma lo fanno anche con il corpo e saper leggere il
linguaggio del corpo ci pu dare un grande vantaggio. Mentre
tutti sono capaci di dire bugie con le parole quasi nessuno
capace di farlo con il corpo. Chiunque abbia studiato un po
largomento sa che solamente una piccola parte della
comunicazione avviene tramite le parole, il 7%, mentre ben il
55% avviene con la cosiddetta comunicazione non verbale
(linguaggio del corpo) e il 38% con quella paraverbale (tono,
ritmo e intensit della voce). Un avversario non vi dir mai con le
parole che sta bluffando o che ha in mano un punto molto forte
ma spesso lo far con il viso, con il tono di voce, con un tic
nervoso.

Imparare a leggere i messaggi del corpo importante sia per


cercare di indagare sui punti altrui ma anche per avere una
maggiore coscienza di come noi stiamo usando il nostro corpo ed
evitare di dare troppi aiuti agli altri giocatori. Ascoltiamo con
attenzione le parole dei nostri avversari, guardiamo il loro volto,
soprattutto gli occhi. Ricordate che il corpo parla.

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SEGRETO n. 22: non c un pilastro pi importante di un
altro. Se vuoi giocare bene devi studiarli tutti e usarli al
momento giusto della partita.

Giunti alla fine di questo capitolo abbiamo visto quali sono i


pilastri su cui costruire la nostra mano di poker. Li abbiamo visti
in maniera sommaria e torneremo approfondendone gli aspetti pi
importanti nei capitoli successivi. Ma qual quello su cui
dobbiamo concentrarci maggiormente? Ognuno di questi ha la sua
importanza ma il peso che svolgono durante lo scorrimento della
partita varia notevolmente. Allinizio avete poche informazioni
sui vostri avversari quindi peseranno soprattutto la forza delle
carte e la posizione sul tavolo.

Man mano che andrete avanti avrete lopportunit di studiare


meglio i vostri avversari e peseranno quindi sempre di pi lo stile
di gioco e la psicologia dei giocatori. Solo conoscendo meglio
tutti questi fattori potrete giocarvi al meglio le vostre possibilit di
vittoria.

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RIEPILOGO DEL GIORNO 1:
SEGRETO n. 11: la versione del poker pi giocata al mondo
senza alcun dubbio il Texas Holdem.
SEGRETO n. 12: i fattori fondamentali per giocare bene a
poker sono cinque.
SEGRETO n. 13: bisogna imparare a giocare bene sia le
mani vincenti che quelle perdenti, riuscire a massimizzare i
piatti vincenti e minimizzare quelli perdenti.
SEGRETO n. 14: il valore della tua mano va valutato
tenendo conto non solo della forza delle tue carte ma anche
del numero di giocatori che partecipano alla mano.
SEGRETO n. 15: i punti pi improbabili vanno giocati
quando il piatto si preannuncia molto consistente.
SEGRETO n. 16: pi siamo vicini alla posizione del
bottone, pi informazioni abbiamo e pi possiamo giocare in
maniera corretta.
SEGRETO n. 17 saper calcolare le probabilit di vittoria
fondamentale per non buttare via i soldi in piatti impossibili
da vincere.

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SEGRETO n. 18: il poker non una questione privata tra voi
e le carte. Un buono psicologo porta a casa tante mani senza
nemmeno avere in mano delle belle carte.
SEGRETO n. 19: riuscire a controllare i propri stati emotivi e
lo stress di una partita o di un torneo un fattore
determinante nel successo di ogni giocatore.
SEGRETO n. 20: per chi vuole giocare seriamente a poker
fondamentale imparare ad affrontare in maniera
emotivamente distaccata i risultati di una singola mano.
SEGRETO n. 21: solo una piccola parte della comunicazione
avviene con le parole.
SEGRETO n. 22: non c un pilastro pi importante di un
altro. Se vuoi giocare bene devi studiarli tutti e usarli al
momento giusto della partita.

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GIORNO 2:
Amatori. Perch applicare le tecniche

Nel capitolo precedente abbiamo imparato quali sono le regole dei


vari tipi di poker e poi analizzato i cinque pilastri di questo gioco.
A questo punto abbiamo le informazioni minime che ci servono
per cominciare a giocare ma questo sicuramente non basta a
evitare il pericolo di essere spennati ogni volta che ci sediamo a
un tavolo.

La semplice conoscenza delle regole fa di noi dei semplici


principianti. Cercheremo ora di alzare il nostro livello di gioco
portandolo almeno a quello degli amatori; per farlo dovremo
cominciare a studiare le tecniche di base.

Per prima cosa dobbiamo imparare a valutare bene la forza delle


nostre carte coperte per poter scegliere la miglior strategia di
gioco possibile. Poi dobbiamo capire che tipo di sviluppo possono
avere le nostre carte e quale potr essere il punto finale con il
quale ci giocheremo le nostre chance di vittoria.

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Infine dovremo puntare i fari sui nostri avversari per cercare di
capire quali carte hanno in mano e perch hanno fatto una certa
puntata. Iniziamo quindi analizzando le nostre carte.

La forza delle tue carte


La prima informazione che abbiamo sono le nostre due carte e in
base a quelle dobbiamo prendere le prime decisioni. Valutiamo le
mani suddividendole in questa prima fase in tre gruppi principali.
Per convenzione diciamo che quando al valore delle carte viene
affiancata una o significa che sono di seme diverso, nel caso ci
sia una s le due carte sono dello stesso seme. Quando compare
una x vuol dire che pu essere una carta qualsiasi. Quindi AKs
significa che abbiamo un asso e un re dello stesso seme (suited)
mentre KJo significa che abbiamo un re e un fante di due semi
diversi (unsuited).

Gruppo 1:
A-A
K-K
Q-Q
J-J

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A-Ks
A-Qs
A-Ko

SEGRETO n. 23: se in mano abbiamo carte del primo gruppo


dobbiamo giocare quasi sempre in maniera aggressiva.

Le mani appartenenti a questo gruppo sono quelle che hanno pi


probabilit di vincere. I giocatori pi forti quando hanno una
mano molto forte cercano subito di essere molto aggressivi.
Magari possiamo aver paura che il nostro AK non centri nulla al
flop e venga battuto da due carte marginali, cosa che pu
sicuramente accadere, ma proprio quello che vogliamo evitare
cercando di far passare pi avversari possibile. Quando si ha una
buona mano gli avversari partono quasi sicuramente svantaggiati
e quindi se vogliono giocare devono pagare il pi possibile.

Ovviamente attenzione a non esagerare; avere carte del primo


gruppo non significa che abbiamo gi vinto la mano, troppe cose
possono ancora succedere. Significa semplicemente che partiamo

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da una posizione di vantaggio e che dobbiamo sfruttarla al meglio
cercando di rendere difficile la vita ai nostri avversari.

Anche con altre carte si possono avere buone possibilit di


vittoria, quindi giocate quando avete carte del primo gruppo ma
attenti, limitarsi a giocare solo con le carte del primo gruppo
rende il nostro gioco troppo chiuso e rischiate di perdere per
strada tante buone opportunit come ad esempio quelle date dalle
carte del secondo gruppo.

Gruppo 2:
A-x
K-Qs
K-Qo
K-Js
K-Jo
10-10
9-9
8-8
7-7

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Buone mani, non straordinarie come quelle del primo gruppo, ma
che possono comunque vincere il piatto magari con un aiutino al
flop. Se questo aiuto non arriva dobbiamo considerare la
possibilit che qualcuno dei nostri avversari possa avere un punto
migliore del nostro.

SEGRETO n. 24: con carte del secondo gruppo dobbiamo


considerare anche la nostra posizione sul tavolo.

Con queste carte bisogna fare qualche considerazione in pi


soprattutto in base alla posizione, non possiamo essere sempre
aggressivi come con quelle del primo gruppo. Se siamo nelle
posizioni iniziali vale la pena essere aggressivi per cercare di
spaventare gli avversari. Se dovesse succedere che la nostra
puntata venga ulteriormente rialzata facciamo call.

Dalle posizioni centrali se nessuno prima di noi ha rilanciato


facciamolo noi, ci sono ancora pochi giocatori che devono
chiamare e dobbiamo mettergli un po di pressione per farli
passare. Se invece c gi stato un raise pensiamoci bene,

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probabilmente ci troveremo a giocare con due o tre giocatori ed
possibile che le nostre carte non siano le migliori.

Dalle posizioni finali abbiamo il grande vantaggio di sapere cosa


hanno fatto gli altri e possiamo quindi agire di conseguenza. In
generale da questa posizione bisogna essere abbastanza propensi
al rilancio.

Gruppo 3:
Q-Js
Q-Jo
J-10s
10-9s
9-8s
8-7s
K-10s
6-6
5-5
4-4
3-3
2-2

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Sono carte abbastanza difficili da giocare soprattutto allinizio
quando non abbiamo ancora sufficiente esperienza. Con queste
carte giochiamo solo con puntate basse e abbandoniamo se non
centriamo niente al flop. Specie con le coppie piccole: se non si
centra niente al flop meglio passare perch la probabilit di
centrare il tris al turn o al river molto bassa.

SEGRETO n. 25: con le carte del terzo gruppo dobbiamo


considerare la posizione e sperare in un aiuto al turn.

Vediamo come giocare queste carte a seconda delle diverse


posizioni che abbiamo sul tavolo. Quando ci troviamo nelle prime
posizioni vale la pena giocare solo le coppie piccole. Dalle
posizioni centrali e finali, se qualcuno prima di noi ha rilanciato
meglio lasciare, quasi sicuramente siamo in svantaggio. Se invece
ci sono stati solo call, possiamo permetterci con prudenza di
chiamare anche noi. Quando ci sono stati solo fold si presenta
lopportunit giusta per tentare un rilancio al fine di mettere
pressione agli avversari e fare una scrematura dei contendenti al
piatto finale.

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La posizione sul tavolo
Come avrete senzaltro notato i nostri ragionamenti non sono
basati solo sulla forza delle nostre carte, una coppia di 9 non ha
sempre la stessa forza. Un buon giocatore di poker deve
assolutamente conoscere limportanza della posizione sul tavolo
da gioco.

SEGRETO n. 26: la posizione sul tavolo conta almeno quanto


le carte che hai in mano. Dalla posizione dipende il numero di
informazioni che hai.

Se aveste pi informazioni degli altri giocatori avreste pi


possibilit di vincere il piatto? Se ad esempio poteste sapere se i
vostri avversari hanno delle buone carte o se al contrario siamo di
fronte a dei punti un po mosci potreste tirarne fuori dei
vantaggi?

Purtroppo nel Texas Holdem le informazioni sono poche e


frammentarie e chi ne ha pi degli altri sicuramente
avvantaggiato. Sicuramente chi nella posizione del dealer
(bottone) ha un vantaggio rispetto agli altri giocatori perch parla

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dopo che tutti gli avversari hanno deciso cosa fare. Al contrario
pi giocatori si hanno alla propria sinistra e meno informazioni si
hanno sul gioco degli avversari. Tanti giocatori parleranno dopo
di noi tanto maggiore sar la probabilit di ricevere un call o
addirittura subire un rilancio.

Questo ci fa quindi fare una prima considerazione: se siamo nelle


prime posizioni dobbiamo giocare tendenzialmente chiusi e
prudenti, se siamo nelle ultime possiamo aprire di pi il gioco
visto che abbiamo gi unidea della forza dei nostri avversari.

SEGRETO n. 27: la forza delle tue carte cambia a seconda


della posizione che hai sul tavolo. Pi sei vicino ai bui e pi sei
forte.

Facciamo un esempio: abbiamo delle carte mediamente buone e


nessuno dei giocatori che hanno parlato prima di noi ha rilanciato.
Possiamo provare a fare una puntata alta perch probabilmente
non ci sono giochi molto forti in giro, magari riusciamo a rubare i
bui.

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Se al contrario, sempre considerando di avere in mano delle carte
medie, vediamo che prima di noi ci sono stati un paio di rilanci
significher che quasi sicuramente ci troviamo di fronte a punti
pi forti del nostro e quindi, in questo caso, ci conviene passare.
In ogni caso, qualsiasi sia la nostra scelta, lavremo presa con
cognizione di causa e non alla cieca visto siamo nella condizione
di conoscere tutte le informazioni possibili.

Come abbiamo visto diventa fondamentale cercare di sfruttare al


massimo le posizioni vicine al bottone e anche non farsi
intrappolare da un rilancio nelle prime posizioni visto che in
questo caso anche una buona mano di partenza pu rivelarsi
molto pericolosa.

Questa ovviamente solo unindicazione di massima che non


deve per spaventarci pi di tanto. Quando abbiamo una mano
molto forte sempre consigliabile puntare anche dalle prime
posizioni, altrimenti rischiamo di far diventare il nostro gioco
troppo passivo perdendo per strada tante occasioni di
incrementare le nostre fiches.

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Da quello che abbiamo detto abbiamo quindi capito che
dobbiamo cercare di giocare pi aggressivi quanto pi siamo
vicini ai bui. Se impariamo a giocare da queste posizioni in
maniera forte e decisa senza diventare ovviamente scriteriati,
questo ci dar nel tempo un grande vantaggio. Vediamo qualche
schema.

SEGRETO n. 28: se siamo nelle posizioni finali del tavolo


possiamo provare a rubare i bui.

Se siamo nelle posizioni finali e nessuno ha ancora puntato


abbiamo buone possibilit di rubare i bui. Effettuiamo un rilancio
sostanzioso anche con carte non particolarmente forti per indurre
tutti i giocatori a passare permettendoci di prendere i soldi del
buio e controbuio che, specie quando la partita in fase avanzata,
possono essere anche abbastanza consistenti. Pi siamo vicini al
bottone e maggiori sono le probabilit di rubare i bui.

Ad esempio, se siamo in una delle posizioni finali per rilanciare


abbiamo bisogno di una mano tipo A10, se siamo sul bottone
possiamo permetterci di farlo anche con mani tipo Kx. Infatti ci

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sono solo due giocatori che devono decidere se vedere o meno il
nostro rilancio e anche se uno dei due chiama saremo sempre in
grado di controllare la mano, visto che siamo gli ultimi a parlare.

Un altro consiglio da seguire per giocare al meglio questa


situazione quello di fare sempre lo stesso tipo di rilancio sia con
carte medie che con carte ottime. Questo impedir ai nostri
avversari di ottenere informazioni sulla forza delle nostre carte
rendendo loro difficile il call, perch non potranno capire che tipo
di punto abbiamo in mano.

Tra laltro non nemmeno necessario che gli avversari passino


immediatamente. Magari qualcuno venuto a vedere la nostra
puntata cercando il punto sul flop. A questo punto in genere
lavversario far check al secondo giro per capire cosa abbiamo in
mano. Anche se non abbiamo una mano particolarmente forte e
non abbiamo ricevuto un aiuto dal flop dobbiamo puntare di
nuovo per mostrare forza. A meno che lavversario non abbia
centrato qualcosa al flop probabilmente passer lasciandoci il
piatto che nel frattempo diventato pi grande di quello di prima
con solo i bui. Purtroppo non sempre le cose vanno cos lisce.

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Ci sono dei casi in cui sar meglio prestare particolare attenzione.
Se subiamo un re-rise controrilanciamo anche noi solo se
abbiamo punti tipo AK e QQ mentre se abbiamo AA o KK sar
meglio giocare slow playing facendo un semplice call. In questa
maniera cercheremo di tenere in gioco il nostro avversario per
rilanciare al giro seguente. Quando invece abbiamo una coppia
piccola possiamo fare un semplice call andando in cerca del tris al
flop. Solo se siamo sul bottone possiamo prenderci qualche
rischio in pi controrilanciando anche con JJ e 10-10.

Se in seguito alla nostra puntata veniamo rilanciati dallo small


blind controrilanciamo anche con AQ, AJ o le altre coppie. Se chi
ci rilancia invece il big blind controrilanciamo anche con AK.
Lo small blind e il big blind hanno gi messo del denaro sul piatto
e quindi potrebbero decidere un rilancio anche con carte non
eccessivamente forti.

Se sulla nostra puntata c stato un rilancio e un controrilancio


probabilmente in giro ci sono ottimi punti e quindi dovremo
controrilanciare solo con AK e fare call per AA o KK per giocare

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slow playing e rilanciare nei prossimi giri. Con altre coppie
facciamo solo call aspettando cosa succede al flop.

Visti gli esempi precedenti qualcuno potrebbe aver notato che


bisogna giocare pi aggressivi con AK che con QQ. Questo pu
sembrare illogico, daltronde QQ un punto pi forte di AK. In
realt se facciamo un calcolo delle probabilit AK ha il 57% di
probabilit di battere QQ; vediamo perch.

Per prima cosa abbiamo pi carte a disposizione per aumentare il


nostro punto, visto che sono ancora in gioco solo due Q mentre ci
sono tre A e tre K che possono trasformare AK in una coppia pi
forte di QQ. La seconda ragione che ci sono meno possibilit di
trovarsi di fronte una coppia come AA o KK visto che un A e un
K ce labbiamo noi. Se giochiamo AK in maniera molto
aggressiva obbligheremo molti giocatori a passare sia con coppie
pi piccole che con un altro AK o addirittura con KK se abbiamo
di fronte un avversario che gioca in maniera molto chiusa.

Un ultimo consiglio. Cerchiamo di non giocare sempre allo stesso


modo. Se facciamo troppo frequentemente le stesse mosse

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rischiamo di farci leggere dagli avversari e di perdere molte
fiches. La varianza ci rende imprevedibili e lascia ai nostri
avversari molti dubbi sulla migliore giocata da fare esponendoli a
errori.

Un altro fattore da tener presente che tutti questi ragionamenti


valgono in presenza di giocatori standard ma non sempre cos.
Dobbiamo essere in grado anche di valutare il tipo di giocatore
che abbiamo di fronte. Un avversario aggressivo rilancer con
mani anche non molto forti e dovremo quindi controbatterlo con
una variet di mani pi ampia. Al contrario se abbiamo di fronte
un giocatore solido dobbiamo giocare solo con mani
estremamente forti.

Vediamo ora come giocare dalla posizione di big blind. La prima


considerazione che abbiamo gi investito del denaro e che
quindi siamo quasi obbligati a giocare per non gettar via il nostro
investimento. Da questa posizione possiamo aggiungere un nuovo
gruppo di carte a quelle teoricamente giocabili.

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SEGRETO n. 29: quando siamo nella posizione di big blind
(grande buio) possiamo giocare anche con le carte del quarto
gruppo.

Gruppo 4:
K-10o
Q-10o
J-10o
10-9o
9-8o
K-9s
Q-9s
J-9 s
7-6s
5-4s

Le nostre carte pur essendo marginali possono darci la possibilit


di vincere piatti che normalmente non avremmo giocato. Di
seguito riportiamo una tabella nella quale sono riassunti dei
consigli su come giocare dalla posizione di big blind:

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Tipo di carte Giocatore che chiama Cosa fare
Gruppo 1 Qualsiasi Rilancia
Gruppo 2 Dalle posizioni iniziali Passa
Gruppo 2 Dalle posizioni centrali Chiama
Gruppo 2 Dalle posizioni finali Rilancia
Gruppo 2 Qualsiasi rilancio Passa
Gruppo 3 Uno Passa
Gruppo 3 Pi di uno Chiama
Gruppo 3 Qualsiasi rilancio Passa
Gruppo 4 Pi di due Chiama
Gruppo 4 Qualsiasi rilancio Passa

Dallanalisi della tabella vediamo qualche considerazione di


massima da tenere sempre a mente. Al contrario di quello che si
potrebbe pensare, pi giocatori giocano e pi dobbiamo chiamare,
perch se centriamo il gioco al flop ci sono buone possibilit di
vincere piatti anche molto consistenti.

SEGRETO n. 30: attenti ai rilanci che vengono dalle ultime


posizioni. Potrebbero essere un bluff.

Daltronde finora non abbiamo fatto altro che consigliare


aggressivit dalle posizioni finali e come vale per te vale anche
per i tuoi avversari. Dipender molto dal tipo di giocatore che hai
di fronte. Chiama spesso contro giocatori aggressivi e passa di pi
contro quelli solidi.

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Quando invece siamo nella posizione di small blind i soldi da
investire per chiamare sono di pi e quindi dobbiamo valutare con
maggiore attenzione la nostra mano. Valgono le considerazioni
fatte per il grande buio. Dobbiamo semplicemente giocare con pi
attenzione perch se esageriamo rischiamo di perdere un sacco di
piatti da questa posizione.

Le probabilit
sicuramente vero che giocare bene a poker non dipende solo
dalle carte che escono; saper calcolare quali sono le nostre
possibilit di vittoria una prerogativa essenziale per un buon
giocatore di poker. Senza questa informazione non avremmo
modo di calcolare quanto giusto puntare sul nostro progetto di
punto o se sia giusto o meno chiamare la puntata di un nostro
avversario.

SEGRETO n. 31: per calcolare la probabilit di vincere o


perdere un piatto usiamo gli outs e gli odds.
Il Texas Holdem un gioco basato sul calcolo delle probabilit e
chi impara a gestire correttamente questo aspetto vincer molti
piatti. Il nostro obiettivo dovr essere quello di puntare soprattutto

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quando le probabilit sono dalla nostra parte e per capire quando
siamo in queste condizioni introduciamo i concetti di outs e odds.

Con outs intendiamo il numero di carte che ci sono utili a


migliorare il nostro punto. Facciamo qualche esempio.

SEGRETO n. 32 pi il numero degli outs alto e maggiori


sono le probabilit di migliorare il nostro punto.

Dopo la distribuzione delle carte riceviamo un 7 e un 8.

Al flop invece escono:

Come vedete abbiamo un progetto di scala e dobbiamo porci la


seguente domanda. Quante probabilit ho di realizzare una scala
avendo in mano una bilaterale? Quante sono le carte che mi
permettono di realizzarla? Per fare scala avr bisogno di un 5 o di

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un 10 e siccome nel mazzo ci sono quattro 5 e quattro 10 avr a
disposizione otto outs.

Un altro modo di calcolare le probabilit usando gli odds, che


sono il rapporto tra il numero di carte che non ci servono e il
numero di carte utili per chiudere il nostro progetto (gli outs).

Facciamo un altro esempio. Se al turn abbiamo un progetto di


colore, gli outs, ovvero le carte utili per chiudere il progetto, sono
nove, cio tutte le carte rimaste del seme che ci interessa.

SEGRETO n. 33: conoscere il valore degli odds ci aiuta a


capire quante fiches investire nel piatto che stiamo giocando.

Quante sono invece le carte che non ci servono? Partiamo dalle


cinquantadue carte totali del mazzo alle quali dobbiamo sottrarre
le sei carte che conosciamo gi (le nostre due carte e le quattro
carte che sono sul tavolo) e le nove carte che invece ci fanno
centrare il punto. Quindi in totale abbiamo trentasette carte che
non sono utili al nostro progetto. A questo punto per calcolare gli
odds basta fare il rapporto 37/9 e quindi 4,1/1.

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Conoscendo questo rapporto sappiamo che in questa situazione
giusto chiamare solo se il piatto maggiore di quattro volte la
puntata.

Se invece stiamo cercando di chiudere una scala a incastro le


nostre outs sono solo quattro mentre le carte che non ci aiutano a
chiudere la scala sono quarantadue (cinquantadue meno sei carte a
terra meno le quattro che servono a noi) che portano a un odds di
42/4 e quindi 10,5/1. Come abbiamo detto prima, perch sia
conveniente giocare il piatto deve essere almeno dieci volte la
puntata.

Come vedete in questa maniera riusciamo a ottenere delle


informazioni molto importanti. Se siete bravi in matematica e
siete capaci di fare i conti a mente siete molto fortunati, se non lo
siete non spaventatevi perch potete usare un metodo un po
approssimato ma molto pi semplice per calcolare la percentuale
di uscita di un punto.

Quando siamo al turn dobbiamo moltiplicare le nostre outs per


due e aggiungere due al risultato. Nellesempio del progetto di

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colore che abbiamo visto prima le nostre nove outs moltiplicate
per due ci danno diciotto, pi due abbiamo un risultato del 20%.
In realt la percentuale esatta il 19,6%; come vedete il nostro
calcolo approssimato si avvicina molto alla realt. Per la scala a
incastro le quattro outs portano il nostro conteggio al 10% contro
l8,7% reale.

Abbiamo visto come calcolare le percentuali al turn, vediamo


adesso come calcolare le odds dopo il flop. Se le nostre outs sono
da uno a otto basta moltiplicare per quattro. Nellesempio
precedente della scala a incastro le quattro outs ci danno una
percentuale del 16% contro il 16,5% reale. Da nove a dodici outs
dobbiamo moltiplicare gli outs per quattro e sottrarre uno. Nel
caso del tentativo di colore, avendo nove outs la nostra
percentuale di chiudere il colore del 35% (risultato esatto). Da
tredici a sedici outs bisogna moltiplicare gli outs per quattro e
sottrarre quattro. E sopra i sedici outs? Non fate pi calcoli,
chiamate e basta!

Se volete una maggiore precisione potete guardare la seguente


tabella. Come vedete vengono riportate le probabilit che

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abbiamo di migliorare il punto in base agli outs a nostra
disposizione. In relazione al numero di outs, riportati nella prima
colonna, possiamo vedere che probabilit abbiamo di pescare la
carta giusta al turn (seconda colonna), oppure arrivando fino al
river (terza colonna). Nellultima colonna c la probabilit
calcolata solo per il river se al turn non abbiamo ancora pescato la
carta giusta.
Numero di outs % al turn % turn + river % al river
1 2,1% 4,3% 2,2%
2 4,2% 8,4% 4,3%
3 6,4% 12,5% 6,5%
4 8,5% 16,5% 8,7%
5 10,7% 20,3% 10,9%
6 12,8% 24,1% 13,0%
7 14,9% 27,8% 15,2%
8 17,0% 31,5% 17,4%
9 19,1% 35,0% 19,6%
10 21,2% 38,4% 21,7%
11 23,4% 41,7% 24,0%
12 25,6% 45,0% 26,1%
13 27,7% 48,1% 28,3%
14 29,8% 51,2% 30,4%
15 31,9% 54,1% 32,6%
16 34,0% 57,0% 34,8%
17 36,2% 59,8% 37,0%
18 38,3% 62,4% 39,1%
19 40,4% 65,0% 41,3%
20 42,6% 67,5% 43,5%

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Tenendo conto dellipotesi iniziale di scala bilaterale abbiamo
otto outs e il 31,5% di possibilit di fare scala tra turn e river. Se
al turn non abbiamo ancora pescato un 5 o un 10 abbiamo ancora
il 17,4% di possibilit che uno di essi esca al river.

Adesso abbiamo sicuramente unidea pi precisa di che


possibilit abbiamo di vincere il piatto, ma questo non ancora
sufficiente a stabilire se bisogna continuare a giocare una mano o
abbandonarla. Mi spiego meglio con un esempio. Ipotizziamo che
sul piatto ci siano 80 chip e il mio avversario ne punti 20. A
questo punto abbiamo un piatto di 100 chip e io ne dovrei
investire venti per continuare a giocare. Vale la pena fare questo
investimento? Per rispondere a questa domanda bisogna
considerare le odds (sono le possibilit che un evento si verifichi).

Nel nostro caso abbiamo visto che abbiamo il 31,5% di


probabilit di vincere la mano. Quindi alla lunga vinceremo
questo tipo di piatto circa una volta su tre. Con un piatto di 100
chip quanto giusto puntare? Non dobbiamo puntare pi di 30
chip. Infatti secondo il calcolo delle probabilit vinceremo il
piatto di 100 chip una volta su tre.

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Quindi se ad esempio puntiamo 25 chip nelle tre mani giocate ne
avremo investite 75 e vinte 100 vincendone 25. Se ne avessimo
giocate 40 il risultato delle tre mani sarebbe stato di 100 chip
vinte contro 120 e ne avremmo quindi perse 20.

A questo punto avrai sicuramente capito limportanza della


tabella delle probabilit ma purtroppo non sempre potrai averla a
disposizione e quindi devi imparare a calcolare le probabilit da
solo. Ritorniamo allesempio precedente; abbiamo visto che gli
outs a nostra disposizione saranno otto. Siccome le carte a
disposizione sono 47 (le 52 carte del mazzo meno le due nostre e
le tre del flop) le probabilit di fare scala saranno 8/47 al turn
(17%). Se a questo punto non esce un 5 o un 10 al turn, gli odds al
river saranno 8/46 (17,4%). Abbiamo considerato 46 carte perch
dobbiamo sottrarre a 52 le nostre due carte e le quattro che sono
sul piatto.

importante capire che le carte dei nostri avversari non vengono


considerate perch non ne conosciamo il valore e quindi devono
essere trattate come tutte le altre carte del mazzo. Lo so che
allinizio ostico giocare tenendo in considerazione gli odds ma

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quando avremo imparato a farlo essi ci eviteranno di giocare quei
piatti che non valeva la pena giocare. Questo ci dar un vantaggio
notevole nei confronti di giocatori pi sprovveduti e ci fornir i
giusti mezzi per contrastare avversari pi esperti. Basando le
vostre scelte sugli odds a lungo termine riuscirete a vincere a
prescindere dalle carte che riceverete nelle singole mani.

Gli odds possono essere usati anche per influenzare il gioco degli
avversari. Immaginiamo di trovarci in una situazione nella quale
pensate che il vostro avversario stia tentando un colore. Se un
giocatore che conosce limportanza degli odds sapr di avere nove
outs a suo favore e quindi il 35% di possibilit di centrare il suo
progetto.

Quello che possiamo fare a questo punto sar di metterlo nelle


condizioni di andare contro il suo valore di odds. Infatti se puntate
una grossa somma nel piatto farete in modo che il vostro
avversario abbia delle percentuali sfavorevoli alla chiamata. Ad
esempio se puntate il 50% del piatto, il vostro avversario, per
giocare nella maniera corretta, dovrebbe passare lasciandovi il
piatto.

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Capire gli avversari
Il fattore umano nel poker uno dei fattori fondamentali e
individuare che tipo di giocatore abbiamo di fronte determinante
per scegliere la miglior strategia di gioco possibile. Se conoscete
personalmente i vostri avversari considerate anche che il loro
comportamento al di fuori del tavolo di gioco non cambier molto
dal comportamento sul tavolo. Se giocate con persone che
conoscete gi partirete sicuramente avvantaggiati.

SEGRETO n. 34: studiare i singoli gesti dei vostri avversari vi


aiuter a prevederne le mosse sul tavolo da gioco.

Sar sicuramente pi difficile capire il tipo di giocatore se non lo


conoscete; in quel caso potete usare qualche piccolo trucco. Ad
esempio potete provare a guardare le fiches davanti al giocatore.
Se sono buttate senza nessun ordine, probabilmente avrai di fronte
un giocatore poco aggressivo, mentre se ha le fiches ordinate
generalmente un giocatore attento e aggressivo, uno di cui aver
paura.

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Questo tipo di informazioni vanno usate solo ai primissimi giri,
quando non hai nessuna altra informazione sul tuo avversario.
Appena comincia il gioco comincia a studiare il modo di giocare
dei tuoi avversari. Studiali anche a costo di non giocare le prime
mani, entrando magari solo in quei piatti nei quali hai delle carte
da urlo.

Nelle prossime pagine divideremo i giocatori in sei tipologie


diverse analizzandone i comportamenti e dando un consiglio su
quale la miglior strategia quando ce ne troviamo uno di fronte.
Durante le nostre partite troveremo giocatori di tutti i tipi, con
caratteristiche completamente diverse ma il fattore che
maggiormente li differenzia sicuramente laggressivit. Ad ogni
tipo abbiamo dato un nome. Eccoli:
giocatore weak, il debole;
giocatore tight, la roccia;
giocatore loose, laggressivo;
giocatore tight aggressive, laggressivo attento;
giocatore very aggressive, il molto aggressivo;
giocatore maniac, il pazzo.

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Giocatore weak (debole). un avversario che ha paura a puntare
forte. Ci sono delle situazioni in cui bisogna puntare con
decisione e non farlo significa rinunciare al piatto. Ad esempio un
giocatore in posizione centrale rilancia prima del flop e viene
chiamato da un solo avversario dalle posizioni finali. Al turn il
giocatore in posizione centrale fa check aspettando la decisione
del suo avversario che invece punta.

In questa situazione la migliore scelta per il giocatore in posizione


centrale di rilanciare per costringere lavversario a passare
contando sul fatto che avendo gi rilanciato prima del flop ha gi
mostrato di essere forte. Se invece di rilanciare il giocatore passa
significa che siamo di fronte a un giocatore debole, teniamolo a
mente durante la partita: questa informazione ci sar molto utile.

SEGRETO n. 35: contro un giocatore weak la miglior difesa


lattacco.

La miglior strategia contro un giocatore weak laggressivit


ogni volta che abbiamo una mano forte. Passer sicuramente.

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Giocatore tight (rock roccia). un giocatore che gioca e
rilancia solo con carte molto forti, non gioca molte mani ma
quando le gioca di solito vince. Il suo punto debole che gioca
poco e quindi attaccabile quando ha carte medio-basse.

State per attenti a etichettare un avversario come tight sin dalle


prime mani: potrebbe aver giocato poco solo perch fino a quel
punto ha ricevuto solo brutte mani. Per dare questo tipo di
giudizio meglio aspettare che il giocatore abbia foldato almeno
una mano forte.

SEGRETO n. 36: contro un giocatore tight scegliamo la


nostra strategia tenendo conto anche dalla posizione che
abbiamo sul tavolo da gioco.

Se siamo allimmediata destra di un giocatore tight aspettiamoci


un suo fold ad ogni nostro rilancio. Bisogna cercare di essere
aggressivi perch ci seguir di rado ma quando lo far bisogna
essere molto prudenti perch molto probabilmente ha un buon
punto in mano.

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Se invece siamo seduti alla sua sinistra dobbiamo rispettare i suoi
rilanci e andare contro di lui solamente se riteniamo di avere una
mano fortissima. Insomma, un giocatore da prendere con le molle
perch potrebbe farci molto male.

Giocatore loose (aggressivo). Facilmente individuabile. un


giocatore che chiama e rilancia molto spesso alzando la posta
senza apparente motivo, magari chiama spesso anche da posizioni
deboli.

SEGRETO n. 37: contro un giocatore loose dovete solo


aspettare il momento giusto e affrontarlo facendo dei veri e
propri agguati.

Siccome un giocatore loose non pu avere sempre carte altissime,


tali da giustificare le sue puntate, aspettatelo al varco e quando
pensate di avere una mano vincente rilanciate sulla sua giocata
per tagliarlo fuori dal gioco. Se riuscirete a pizzicarlo al momento
giusto comincerete a togliergli sicurezza rendendolo pi
vulnerabile.

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Fate ovviamente attenzione perch anche se difficile che un
giocatore che gioca spesso abbia sempre mani buone, meglio
aspettare che il suo gioco venga rivelato esplicitamente. Se siamo
alla sinistra di un giocatore loose sappiamo che far spesso call
alle nostre mani forti e la nostra posizione migliore ci aiuter ad
avere un vantaggio decisivo nei suoi confronti.

Giocatore tight aggressive (attento, aggressivo). il miglior


giocatore di poker. molto preparato, gioca bene da ogni
posizione del tavolo, ha un gioco molto elastico che si adatta ad
ogni situazione.

SEGRETO n. 38: se incontrate un giocatore tight aggressive


invece di rubargli i piatti cercate di rubargli il modo di
giocare. C tanto da imparare.

Non gioca sempre, ma quando lo fa gioca alla perfezione. Sfrutta


la posizione sul tavolo per vincere anche con carte non
eccezionali e capisce quando deve passare perch gli odds non
giustificano linvestimento.

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Bisogna rispettarlo e cercando di imparare da lui, e giocare solo
con ottime carte.

Giocatore very aggressive (molto aggressivo). un giocatore che


effettua puntate eccessive anche da posizioni deboli. Ad esempio
potrebbe seguire un forte rilancio anche se ha mani non molto
forti come K10 o A6. Se siamo alla sua sinistra potrebbe essere
una preda molto facile quando avremo la fortuna di avere una
mano con un punto molto forte.

SEGRETO n. 39: per battere un giocatore very aggressive


dobbiamo giocare in maniera chiusa.

Contro questo tipo di giocatori bisogna solo avere la pazienza di


aspettare il momento giusto per colpirli duramente. Lasciamoli
giocare come preferiscono perch dopo che avr vinto diversi
piatti con rilanci fatti con mani mediocri, si sentir sempre pi
forte continuando nella sua tattica. Alla prima occasione in cui si
scontrer con una buona mano non potr far altro che perdere
gran parte delle fiches che avr vinto fino a quel punto.

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Giocatore maniac (molto, molto, molto aggressivo). Questo
giocatore rilancia con qualsiasi tipo di carte, il suo gioco
psicologico consiste nel mostrare aggressivit sempre. Ricorre
spesso al bluff e spesso finisce per infastidire gli altri avversari.
capace di giocate senza senso mostrando unaggressivit che alla
lunga sar improduttiva.

SEGRETO n. 40: contro un giocatore maniac lanciate lamo e


aspettate, far lui tutto da solo.

Ci baster aspettare di centrare una mano buona e il giocatore


maniac ci regaler una grossa quantit di soldi. Tenete presente
per che ogni giocatore riceve una buona mano pi o meno con la
stessa frequenza. Perci pu capitare anche a un maniac di avere
una mano che giustifichi un grosso rilancio.

Contro questo tipo di giocatore bisogna avere molta pazienza e


attendere il momento giusto per attaccarlo: quando questo arriva
sar lui a rilanciare comunque e difficilmente lascer la mano.

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Soprattutto se sei alla sua sinistra quando decidi che il momento
di scontrarti contro di lui con la tua mano forte, alza la puntata in
modo da far passare gli altri e rimanere solo con lui nelluno
contro uno. Se seguir il tuo rilancio di sicuro partirai in
vantaggio, perch ti avr seguito con una mano non
particolarmente bella.

SEGRETO n. 41: prima di affibbiare unetichetta a un


avversario bene esserne certi.

Come abbiamo gi detto, la nostra strategia deve cambiare in base


agli stili dei vostri avversari. Siate molto attenti perch un errore
nel valutare un giocatore pu essere estremamente pericoloso.
Meglio aspettare prima di classificare un giocatore se non si
sicuri.

Leggere le mani degli avversari


Se si vuole diventare un buon giocatore di Texas Holdem
bisogna assolutamente essere in grado di capire che tipo di carte
hanno in mano i nostri avversari, perch le carte degli avversari
hanno almeno la stessa importanza delle nostre. Infatti una

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caratteristica comune a tutti i grandi giocatori sicuramente
quella di leggere le mani degli avversari quasi fossero degli
indovini.

ovvio che non possibile sapere ogni volta con precisione cosa
nasconde un altro giocatore ma a noi baster capire che tipo di
carte ha in mano permettendoci quindi di calcolare esattamente il
rischio che corriamo entrando in un piatto.

SEGRETO n. 42: un buon giocatore presta alle mani deboli la


stessa attenzione che presta a quelle forti.

Il nostro obiettivo in una partita di poker deve essere duplice: non


solo dovremo sfruttare al massimo le mani vincenti ma anche e
soprattutto cercare di minimizzare le perdite in quelle mani che
purtroppo perderemo.

Riuscire a minimizzare le perdite un fattore che molti giocatori


principianti non considerano, si pensa solo a come fare per
vincere il piatto anche con carte non buone dimenticando che
perdere poche fiches importante almeno quanto vincerne tante.

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Facciamo un esempio: abbiamo una coppia di re e siamo in
posizione di big blind. Un giocatore nelle posizioni centrali punta
dieci fiches e noi ovviamente rilanciamo a venti fiches. Il nostro
avversario a sua volta ci controrilancia arrivando a venticinque. Il
suo obiettivo chiaramente quello di rendere il piatto pi
consistente ma non vuole farci scappare perch ha una mano
molto forte, molto probabilmente due assi.

A questo punto pur avendo in mano un ottimo punto dobbiamo


essere prudenti e limitarci a fare call e se al flop non troviamo il
terzo re dobbiamo cominciare a prendere in considerazione
lipotesi di lasciare la mano di fronte a una puntata considerevole
perch c la concreta possibilit di avere una grossa perdita di
fiches e dobbiamo quindi valutare bene il rischio prima di
inseguire lavversario nelle sue puntate.

Facciamolo solo nel caso in cui avessimo il sentore di un bluff del


nostro avversario e in quel caso rilanciamo o addirittura facciamo
all-in per vedere se ha veramente la mano migliore.

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Sono tante le informazioni che gli avversari ci danno durante il
gioco e solo se riusciremo a coglierle al volo saremo capaci di
prendere le giuste decisioni su come condurre il gioco. I fattori da
tener presente sono sempre gli stessi. Sicuramente il tipo di
giocatore che abbiamo di fronte ma anche la posizione e tutto
quello che avvenuto prima del flop.

Pi il giocatore vicino al bottone e meno credibile il suo


rilancio, soprattutto se prima di lui nessuno si ancora esposto.
Molto probabilmente si sta cercando di sfruttare al massimo la
buona posizione per rubare le puntate fatte fino a quel punto.
Molto probabilmente non saremo contro una mano fortissima.

Posizione e tipo di giocatore sono gli strumenti pi importanti. Se


vediamo che un giocatore molto solido rilancia dalle posizioni
iniziali quasi sicuramente star giocando con carte del gruppo 1.
Analogamente un giocatore maniac che rilancia dallo small blind
dopo che tutti hanno foldato pu avere qualsiasi tipo di mano.
Anche se dobbiamo comunque agire con prudenza molto
probabile che stia bluffando. Pi un giocatore chiuso e pi un
suo rilancio da posizioni iniziali star a indicare una mano molto

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forte, pi un giocatore aperto e pi il suo rilancio da posizioni
finali star a indicarci una mano non particolarmente forte.

SEGRETO n. 43: bisogna tenere sotto controllo i giocatori che


hanno appena perso una grossa mano.

Un altro campanello dallarme deve scattare quando un avversario


che ha appena perso una grossa mano punta forte. Probabilmente
tenter di rilanciare anche con carte non bellissime.
Per concludere diciamo che queste valutazioni sono importanti
ma non devono influire a tal punto da stravolgere completamente
la nostra strategia. Dobbiamo tenerne conto per sfruttare alcune
situazioni che si presentano durante la partita soprattutto se la
nostra strategia gi da sola sta avendo successo contro la maggior
parte degli avversari. Solo facendo un uso corretto di queste
letture riusciremo nel lungo periodo a massimizzare i profitti e
dare un quid in pi al nostro gioco.

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RIEPILOGO DEL GIORNO 2:
SEGRETO n. 23: se in mano abbiamo carte del primo gruppo
dobbiamo giocare quasi sempre in maniera aggressiva.
SEGRETO n. 24: con carte del secondo gruppo dobbiamo
considerare anche la nostra posizione sul tavolo.
SEGRETO n. 25: con le carte del terzo gruppo dobbiamo
considerare la posizione e sperare in un aiuto al turn.
SEGRETO n. 26: la posizione sul tavolo conta almeno quanto
le carte che hai in mano. Dalla posizione dipende il numero di
informazioni che hai.
SEGRETO n. 27: la forza delle tue carte cambia a seconda
della posizione che hai sul tavolo. Pi sei vicino ai bui pi sei
forte.
SEGRETO n. 28: se siamo nelle posizioni finali del tavolo
possiamo provare a rubare i bui.
SEGRETO n. 29: quando siamo nella posizione di big blind
(grande buio) possiamo giocare anche con le carte del quarto
gruppo.
SEGRETO n. 30: attenti ai rilanci che vengono dalle ultime
posizioni. Potrebbero essere un bluff.

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SEGRETO n. 31: per calcolare la probabilit di vincere o
perdere un piatto usiamo gli outs e gli odds.
SEGRETO n. 32: pi il numero degli outs alto maggiori sono
le probabilit di migliorare il nostro punto.
SEGRETO n. 33: conoscere il valore degli odds ci aiuta a
capire quante fiches investire nel piatto che stiamo giocando.
SEGRETO n. 34: studiare i singoli gesti dei vostri avversari vi
aiuter a prevederne le mosse sul tavolo da gioco.
SEGRETO n. 35: contro un giocatore weak la miglior difesa
lattacco.
SEGRETO n. 36: contro un giocatore tight scegliamo la nostra
strategia tenendo conto anche dalla posizione che abbiamo sul
tavolo da gioco.
SEGRETO n. 37: contro un giocatore loose dovete solo
aspettare il momento giusto e affrontarli facendo dei veri e
propri agguati.
SEGRETO n. 38: se incontrate un giocatore tight aggressive
invece di rubargli i piatti cercate di rubargli il modo di giocare.
C tanto da imparare.
SEGRETO n. 39: per battere un giocatore very aggressive
dobbiamo giocare in maniera chiusa.

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SEGRETO n. 40: contro un giocatore maniac lanciate lamo e
aspettate, far lui tutto da solo.
SEGRETO n. 41: Prima di affibbiare unetichetta a un
avversario bene esserne certi.
SEGRETO n. 42: un buon giocatore presta alle mani deboli la
stessa attenzione che presta a quelle forti.
SEGRETO n. 43: bisogna tenere sotto controllo i giocatori che
hanno appena perso una grossa mano.

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GIORNO 3:
Come giocare da Campioni

Per spiegare come giocare al meglio delle nostre possibilit


simuleremo unintera partita, spiegando ad ogni giro cosa fare e
perch, introducendo man mano le diverse strategie da applicare.
Conoscere la migliore strategia da applicare a ogni singola
situazione aumenta enormemente le possibilit di vittoria.

Ovviamente nessuno pu avere la pretesa di dire che esiste un


modo di giocare che ti far vincere sicuramente e ovviamente non
lo far nemmeno io. Quello che posso dirti che riceverai tanti
utili consigli che ti permetteranno di avere un notevole vantaggio
rispetto al classico giocatore della domenica che per vincere dovr
basarsi invece quasi esclusivamente sulla sua fortuna.

Ma passiamo alla partita che abbiamo immaginato essere una


mano di Texas Holdem No limits e cio senza nessun limite al
rilancio.

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Primo giro
La partita appena iniziata e abbiamo ricevuto le nostre due carte
coperte. I fattori che normalmente dovremmo tenere in
considerazione sono i seguenti:
la posizione;
le tue carte;
le puntate pre-flop;
le caratteristiche degli avversari;
cosa pensano gli avversari di te.

In questa prima fase cerchiamo di non complicare troppo i


discorsi. Cominciamo i nostri ragionamenti senza tenere in
considerazione tutti questi fattori e facendo esempi piuttosto
generici proprio per dare dei consigli che possano essere applicati
il maggior numero di volte possibile. Pi avanti cominceremo
invece a scendere nei dettagli con esempi sempre pi precisi.

Se sei in posizione di small blind o big blind, e quindi hai gi


investito soldi, chiama tutte quelle volte che la puntata 1/6 o
meno dellammontare del piatto, a patto ovviamente di avere in

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mano carte che abbiano un numero di outs sufficiente a darti
qualche speranza di vittoria.

Se invece le tue carte nascondono una coppia media o piccola


chiama con sicurezza anche una puntata pi rilevante per vedere il
flop. Infatti con una coppia le possibilit di chiudere il set al flop
sono circa 1/8. Ovviamente preferibile chiamare quando si in
una delle posizioni finali perch sar pi facile vincere un buon
piatto se riesci a centrare il tris.

giusto anche chiamare un importo alto se ci sono pi giocatori


nel piatto: infatti se sei sicuro che il piatto finale sar almeno dieci
volte limporto della tua puntata prima del flop, la tua chiamata
ampiamente giustificata. Allo stesso tempo bisogna essere
prudenti quando qualcuno prima di te effettua un rilancio. Vedere
il flop con una coppia media o piccola potrebbe costarti molto
caro.

Cominciamo adesso a studiare qualche tattica che possiamo


applicare in questa fase di gioco.

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Giocare slow playing. Giocare in slow playing significa che si
mostra di avere un punto debole quando invece si in possesso di
buone carte. Il nostro intento quello lasciare il gioco in mano
allavversario per rilanciare al momento giusto e sorprenderlo.
Quando si decide di giocare in questa maniera bisogna mettere in
conto il rischio che il nostro avversario continuando a giocare
possa migliorare la propria mano e ci possa battere. Applichiamo
questa tecnica solo quando crediamo che le probabilit di superare
il nostro punto siano veramente minime.

SEGRETO n. 44: se ci sono le giuste condizioni, giocare in


slow playing pu farci vincere piatti molto consistenti.

Vediamo un esempio. Supponiamo di essere in posizione di big


blind e di avere due assi. Se prima di noi c stato solo un call non
rilanciamo e facciamo check. inutile farci prendere dallansia di
alzare il piatto, siamo solo allinizio della mano e c ancora tanto
tempo per farlo.

La strategia vincente in questa situazione fare check anche dopo


il flop cercando di far capire al nostro avversario di avere un

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punto debole in modo da indurlo a puntare anche se non ha
centrato nulla al flop.

Se il flop stato per noi particolarmente favorevole potremo


raccogliere dei buoni frutti perch lavversario continuer a
puntare anche nei turni successivi o controrilanciare nel caso in
cui sul tavolo ci siano due carte in scala o a colore per cercare di
metterci sotto pressione.

Quando decidiamo di giocare slow dobbiamo comunque stare


attenti a scovare eventuali punti molto forti. Pu capitare che un
nostro avversario abbia una mano molto forte come AA o KK e
stia giocando slow anche lui. Se si trova vicino al bottone
probabilmente far solamente call per massimizzare i profitti in
seguito e per non spaventare troppo gli altri giocatori.

Se invece questo punto nelle posizioni iniziali o centrali molto


probabilmente verr fatto un rilancio per rendere pi costoso
lingresso nella mano ai giocatori successivi. Perci se durante il
giro avremo solamente call nelle posizioni finali abbandoniamo lo

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slow playing e rilanciamo proprio per cercare di scovare un
eventuale giocatore slow playing.

Pur essendo una buona tattica, cercate di non giocare troppo


spesso in slow playing perch potrebbe diventare un limite.
Questa tattica sicuramente molto importante ma cercate di non
usarla sempre. In generale possiamo dire che per essere vincente
devi cercare di essere molto aggressivo almeno fino a quando non
trovi qualcuno che riesce a controbattere il tuo modo di giocare. A
questo punto comincia a giocare pi in posizioni favorevoli e
magari in slow playing.

Vedrai che riuscirai a vincere diversi piatti contro giocatori


deboli, perch ti sarai fatto la nomea di giocatore aggressivo e
quando centrerai mani molto forti i tuoi avversari non ti
crederanno e saranno disposti a pagare molto per venirti a vedere.

Secondo giro
Il secondo giro quello dove si decide gran parte del risultato
finale della mano. Siamo arrivati al momento di dover decidere
quale sar la strategia da applicare per arrivare alla fine del piatto.

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Infatti, visto che a questo punto abbiamo scoperto cinque delle
sette carte che avremo a disposizione, possiamo farci unidea
molto pi precisa di quello che potrebbe accadere nei turni
successivi.

SEGRETO n. 45: nel secondo giro che si buttano le basi per


sconfiggere i nostri avversari.

Le possibili strategie da applicare a questo punto sono otto,


quattro nelle quali mostreremo forza e quattro nelle quali
mostreremo debolezza. Le vedremo applicate dalle diverse
posizioni, dalla pi debole alla pi forte. Analizzeremo le
strategie standard ma anche delle situazioni pi particolari
(avversario molto aggressivo o giocatore con pochi soldi), nelle
quali potremo variare il nostro gioco adeguandolo a queste nuove
condizioni.

Dimostrare forza
Premium position. Se il flop stato fortunato e capiamo che ci
sono buone probabilit di vittoria, la strategia standard quella di
cercare di rendere il piatto il pi consistente possibile puntando

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una cifra che sia la pi alta possibile ma che non faccia foldare gli
avversari. Per riuscire a ottenere questo risultato effettuiamo una
value bet che va dal 40% al 50% del piatto.

Anche se abbiamo una mano molto forte che ci dice che


comunque anche dopo la prossima carta saremo ancora in
vantaggio (ad esempio AA con 8-5-4 a terra) giochiamo
comunque in questa maniera in modo da spingere nei turni
successivi.

SEGRETO n. 46: se vogliamo dimostrare forza da una


premium position bene puntare ma senza forzare troppo il
gioco.

Se un avversario punta prima di noi o effettua un re-raise sulla


nostra puntata, limitiamoci al call. Se precedentemente abbiamo
notato che i nostri avversari riescono a leggere bene il nostro
gioco e non ci seguono sulla value bet dobbiamo per forza di cose
cercare una strategia alternativa. Tenete sempre bene a mente che
la cosa peggiore che ci pu capitare diventare prevedibili.

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Se capiamo che questo successo proviamo ad esempio a puntare
il piatto, in modo da far intendere che sia un bluff. Qualcuno
potrebbe seguirci o anche controrilanciare regalandoci molti soldi.
Nel poker molto importante rendere imprevedibile il nostro
gioco creando confusione negli avversari che cos perderanno
sicurezza andando incontro a inevitabili errori strategici.

Pu capitare di perdere alcune di queste mani; magari un


avversario aveva una coppia bassa che poi al flop diventata un
tris. Questa situazione quasi sicuramente ci porter a perdere una
grossa parte dei nostri soldi. Limportante non scoraggiarsi
perch nel lungo periodo i soldi persi in una mano sfavorevole
saranno ampiamente recuperati dalle pi frequenti mani
vittoriose.

Dimostrare forza
Strong position. Abbiamo un buon punto (ad esempio JJ) e
pensiamo di essere avanti (il flop mostra tre carte piccole) ma il
turn potrebbe portare un nostro avversario in vantaggio (potrebbe
uscire una carta pi alta del J e creare una coppia pi alta della

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nostra). Puntiamo fino al piatto per rendere il pi costosa
possibile la ricerca della carta vincente agli altri giocatori.

SEGRETO n. 47: se vogliamo dimostrare forza da una strong


position dobbiamo farlo con molta decisione.

Se qualcuno ha gi puntato rilanciamo di almeno tre volte la sua


puntata. Se far un check-raise significa che ha una mano
veramente forte (potrebbe avere una coppia pi alta, un tris),
anche se la nostra una buona mano la mossa pi giusta il fold.
Ovviamente ci capiter anche di foldare con la mano migliore
(lavversario ha rilanciato con una coppia bassa o sta bluffando)
ma alla lunga questa si riveler una strategia vincente perch
riusciremo a non perdere tanti soldi.

Possiamo variare questa strategia solo nel caso in cui il nostro


avversario abbia poche fiches e abbia mostrato in precedenza una
certa aggressivit. Probabilmente star bluffando e quindi
possiamo chiamare il suo rilancio se poco costoso. Se stava
bluffando sar costretto a continuare a farlo e noi a seguirlo.

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Vediamo un altro esempio. Abbiamo in mano AK e al fold
peschiamo un altro A ma le tre carte a terra sono tutte dello stesso
seme esponendoci al rischio di incrociare un colore. La strategia
standard ci dice di puntare fino al piatto per rendere il pi costoso
possibile il loro tentativo di draw. Se un giocatore punta prima di
noi o controrilancia la nostra puntata dovremo controrilanciare
anche noi fino a tre volte la puntata.

Potrebbe succedere di essere di fronte a un tris o una doppia


coppia e questo pu farci perdere molto ma bisogna sempre
ragionare a lungo termine, e in questo caso la nostra coppia pi
alta alla lunga ci far vincere pi soldi di quanti ne potremmo
perdere. Perci corretto rilanciare di nuovo e anche chiamare un
eventuale all-in dellavversario.

Ancora una volta cambiamo strategia se il nostro avversario ha


poche fiches. Se dopo la nostra puntata lavversario rilancia
rimanendo con poche fiches in mano evitiamo di rilanciare
ulteriormente perch se ha bluffato passer. Se invece ci
limitiamo a vedere al turn sar costretto a continuare il bluff e
sar il momento giusto per portarci a casa tutte le sue fiches.

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Dimostrare forza
Uncertain position. Vediamo un esempio. Abbiamo rilanciato
pre-flop mostrando forza (avevamo ad esempio una coppia di 10).

Ma al flop non abbiamo trovato nessuna carta favorevole:

(tutte carte per noi molto pericolose). Chi ci ha seguito nel pre-
flop potrebbe avere una coppia pi piccola della nostra e aver
pensato che abbiamo una mano tipo AK o AQ.

SEGRETO n. 48: se abbiamo dimostrato forza da una


uncertain position bene puntare solo se abbiamo di fronte
ancora pochi avversari.

Se abbiamo di fronte uno o due giocatori puntiamo perch anche


se avessero una coppia pi alta potrebbero foldare per paura
dellasso. Se invece gli avversari sono di pi molto probabile
che qualcuno di loro abbia un asso e quindi passiamo di fronte a

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una puntata consistente. Quasi sicuramente perderemo ancora pi
soldi di quanti ne abbiamo gi spesi nel primo giro di puntate.

Dimostrare forza
Weak position. Capita spesso di avere in mano due carte alte, tipo
AQ, e che al flop escano tre carte basse. Se siamo contro un solo
giocatore puntiamo forte come se avessimo in mano una coppia
alta cercando di farlo passare. Se a quel punto il nostro avversario
far un controrilancio dovremo passare perch le possibilit di
pescare un A o un K sono basse e questo potrebbe costarci
davvero tanto.

SEGRETO n. 49: anche se abbiamo dimostrato forza


allinizio da una weak position cerchiamo di evitare di
investire molte fiches.

Se ci troviamo contro pi di un avversario dobbiamo fare check o


fold. Pensare di riuscire a fare abbandonare la mano a pi di un
giocatore, magari con carte buone, una cosa molto improbabile.

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Non dimostrare forza
Premium position. Abbiamo in mano delle ottime carte e il nostro
avversario ha gi dimostrato forza: a questo punto quello che
dobbiamo fare far finta di avere in mano un punto debole per
spingere il nostro avversario a forzare il gioco. Se far cos non
dovremo far altro che seguirlo. La maggior parte del lavoro lo
deve fare lui, noi cercheremo di sorprenderlo solo alla fine.

SEGRETO n. 50: la situazione migliore che ci pu capitare


essere in una premium position senza avere la necessit di
mostrare forza.

Vediamo un esempio. Abbiamo due 7 e siamo nelle posizioni


finali. Al primo giro abbiamo semplicemente fatto call sul rilancio
di un avversario.

Al flop escono A-7-2.

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Con tutti semi diversi, quindi non ci sono pericoli di colore. Il
nostro avversario continua a puntare forte e quindi probabilmente
ha un asso.

Abbiamo un punto molto forte e non ci siamo ancora scoperti.


Continuiamo cos e facciamo call lasciando al nostro avversario il
compito di spingere anche dopo il turn. Con un controrilancio
potrebbe insospettirsi e limitare le sue puntate.

Non dimostrare forza


Strong position. Abbiamo una buona mano e probabilmente
siamo in vantaggio. Il flop non ci aiuta e temiamo che al turn ci
possano superare.

Facciamo un esempio.

Abbiamo una coppia di 6 in posizione iniziale e al nostro turno


facciamo call. Un avversario in posizione finale rilancia e sia noi
che lo SB (small blind) vediamo.

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Al flop centriamo un tris ma c il rischio che qualcuno possa fare
colore. Lo SB fa check, cosa facciamo? Facciamo check anche
noi. La possibilit che nelle ultime due carte possa uscire un
colore deve farci preoccupare. Tra laltro molto probabilmente il
giocatore in posizione finale continuer a puntare per continuare a
mostrare forza: e cos avviene.

A questo punto se lo small blind decide di abbandonare il piatto


possiamo essere meno preoccupati dal colore. Infatti il giocatore
in late position molto probabilmente ha rilanciato perch ha in
mano due carte tipo AK, AQ o comunque una coppia alta. Per
questo motivo continuiamo a fare call. Lo scopo quello di far
puntare di nuovo il nostro avversario dopo il turn.

SEGRETO n. 51: se non abbiamo ancora mostrato forza da


una strong position dobbiamo analizzare con molta attenzione
i nostri avversari.

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Se invece lo small blind chiama la puntata dellaltro giocatore,
dobbiamo prendere in seria considerazione lidea che sia in atto
un tentativo di colore: se facessimo call faremmo un errore
clamoroso. Il nostro avversario sta tentando di arrivare a un punto
importante e non possiamo lasciarlo tranquillo; dobbiamo invece
forzare il gioco con un rilancio di almeno tre volte la puntata
precedente per rendere pi costoso linseguimento del progetto.

Non dimostrare forza


Uncertain position. Non abbiamo mostrato forza al primo giro e
al flop abbiamo centrato una mano che se pur ci permette di
giocare non ci pone con certezza davanti agli avversari. La
situazione delicata e abbiamo assoluto bisogno di ulteriori
informazioni. Per capire meglio la situazione possiamo provare a
fare una puntata decisa. A seconda della risposta dei nostri
avversari cercheremo di capire con buona probabilit come siamo
messi.
Facciamo un esempio.

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Siamo in posizione di small blind e chiamiamo la puntata del big
blind e di un giocatore in posizione centrale.

Pur avendo centrato la coppia pi alta ci conviene fare solo un


check e aspettare gli avversari.

Nel caso in cui ci sia una grossa puntata da parte del big blind
dobbiamo foldare, il nostro kicker molto basso e potrebbe farci
perdere molti soldi. Viceversa se anche il big blind fa check e il
terzo avversario punta, molto probabilmente lo sta facendo per
rubare il piatto e noi dobbiamo quindi controrilanciare di almeno
tre volte la sua puntata. Ci sono buone possibilit che gli avversari
facciano fold e noi vinceremo la mano.

Se questo non avviene e qualcuno dei nostri avversari fa call


potrebbe significare che siamo davanti a una mano molto forte e
da quel momento in poi dobbiamo proseguire con molta prudenza
facendo check o fold di fronte a grosse puntate.

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SEGRETO n. 52: se non abbiamo ancora mostrato forza da
una uncertain position dobbiamo giocare solo se ci sono
ancora pochi giocatori in ballo.

La situazione diversa se dopo il primo giro di puntate ci


troviamo di fronte a tre avversari. Siccome dobbiamo puntare per
primi cerchiamo di scremare il tavolo e di capire come siamo
posizionati nella mano. Se a quel punto troviamo sulla nostra
strada un call o addirittura un rilancio da parte di un altro
giocatore dobbiamo capire che la mano potrebbe essere piuttosto
pericolosa. La scelta migliore sar quindi quella di giocare pi
coperti facendo check o fold nel momento in cui dovessimo
trovarci davanti a puntate consistenti nei turni successivi.

Se dopo il primo giro gli avversari sono quattro o addirittura di


pi le probabilit che ci sia una mano migliore della nostra sono
alte, perci dovremo fare check e fold davanti ad ogni grossa
puntata. Meglio aspettare tempi migliori per investire le nostre
fiches.

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Non dimostrare forza
Weak position. Valutiamo una situazione che si verifica
abbastanza spesso. Siamo entrati nel piatto facendo check o call
pre-flop senza trovare nulla nelle prime tre carte. Pu sembrare un
tipo di mano marginale ma non cos. I buoni giocatori devono
riuscire a minimizzare le perdite senza perdere eventuali
situazioni favorevoli che possono presentarsi.

SEGRETO n. 53: anche se al primo giro non abbiamo


mostrato forza e siamo in una weak position, ci sono
situazioni che vale la pena analizzare con maggiore
attenzione.

chiaro che nella maggior parte dei casi dobbiamo fare check o
fold ma non sempre cos. Siamo gli ultimi a parlare e tutti i
giocatori, dopo aver fatto call al primo giro di puntate, fanno
check dopo il flop, dobbiamo puntare forte per cercare di rubare il
piatto. Contro avversari deboli il nostro bluff andr a buon fine, se
invece subiamo un rilancio foldiamo senza pensarci.

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Se siamo di fronte a uno o due giocatori, non ci sono stati rilanci e
al flop sono uscite carte basse e di semi diversi (quindi possiamo
ragionevolmente pensare che non si sia ancora formato un buon
punto) possiamo provare a giocare aggressivi puntando il piatto
per spaventare i nostri avversari. Anche in questo caso, di fronte a
un controrilancio meglio abbandonare.

Non dimenticate mai contro chi state giocando. Se ci troviamo


contro giocatori molto aggressivi evitiamo anche queste eccezioni
perch il nostro bluff difficilmente avr successo.

Terzo giro
Giunti a questo punto abbiamo immagazzinato molte
informazioni e siamo arrivati al punto in cui dobbiamo decidere
se continuare a puntare sulle nostre carte o se il caso di lasciare
la mano ad altri avversari. Non scordiamoci mai che si pu
aumentare il nostro gruzzolo sia vincendo il piatto sia evitando
inutili esborsi inseguendo un piatto che non vinceremo mai.

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SEGRETO n. 54: se al terzo giro non abbiamo ancora
centrato un buon punto difficilmente la nostra mano pu
migliorare; meglio lasciare.

Se nei giri precedenti una puntata o un rilancio poteva farci


vincere il piatto o almeno farci capire meglio il gioco dei nostri
avversari, dopo un turn negativo sar meglio fare check o fold se
pensiamo che i nostri avversari siano ben posizionati. Per
decidere se a questo punto il caso di cercare la carta vincente al
river o invece meglio passare dobbiamo imparare a considerare
il rapporto puntata/vincita.

Facciamo un esempio.

Dopo il turn la situazione la seguente:

Pur non avendo ancora chiuso il punto abbiamo molte carte che
possono farci vincere il piatto (le nove carte a fiori rimanenti, i

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quattro 3 che ci fanno chiudere la scala e i tre assi). In totale
abbiamo circa il 30% di possibilit di vincere il piatto.
Continuiamo a giocare per vedere se il river ci favorevole o
passiamo?

Per fare la giusta puntata dobbiamo tenerci al di sotto del 30% del
piatto. Se ad esempio puntiamo cinque fiches in un piatto totale di
venticinque fiches, facendo quindi un investimento pari al 20%
dellipotetica vincita, la chiamata giustificata proprio perch le
nostre probabilit di vittoria sono al 30%. Il terzo giro rappresenta
una delle ultime possibilit per cercare di incrementare il piatto.
Non facciamocela sfuggire.

Due casi esemplari


Primo caso. Abbiamo in mano una coppia bassa e chiamiamo in
posizione centrale. Un avversario nelle posizioni finali rilancia e
dopo il nostro call al flop centriamo il tris. Abbiamo un ottimo
punto e possiamo anche sfruttare la situazione per nasconderci.
Facciamo un semplice check e se il nostro avversario punta per
metterci sotto pressione non rilanciamo e facciamo call.

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Al turn scende una carta che non ci infastidisce particolarmente e
quindi aspettiamo nuovamente le mosse del nostro avversario. Se
punta prendiamo al volo loccasione e controrilanciamo in modo
da massimizzare il pi possibile il piatto.

Non esageriamo a giocare slow, infatti se invece di rilanciare


avessimo fatto call e poi magari check al river, il nostro
avversario probabilmente sarebbe riuscito ad arrivare al termine
della mano senza spendere molti soldi e noi non avremmo
sfruttato al meglio la nostra mano.

Secondo caso. Ci saranno dei casi in cui si potranno creare le


condizioni per voler ancora mostrare debolezza per poi puntare
forte dopo il river. Analizziamo la stessa situazione di prima ma
in posizione rovesciata, il nostro avversario in posizione
centrale mentre noi siamo in posizione finale.

Se il nostro avversario punta il piatto la miglior scelta da fare un


semplice call per mostrare debolezza al turn per poi
controrilanciare al river. Se invece lavversario fa check possiamo

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scommettere su una value bet per cercare di farci seguire e
massimizzare la nostra mano forte.

Come abbiamo visto, il secondo e il terzo giro di puntate hanno


strategie simili. In generale a questo punto della mano dovremo
passare quando non abbiamo centrato il punto mentre dovremo
cercare di massimizzare il piatto quando pensiamo che con molta
probabilit lo andremo a vincere; ogni eventuale call degli
avversari deve essere reso il pi costoso possibile. Se ci
accorgiamo che il call dellavversario un tentativo di calling
value, potremo decidere in seguito se abbandonare o meno.

Quarto giro di puntate


Giunti allultimo giro di puntate sia noi che i nostri avversari
conosciamo il punto finale e di conseguenza la probabilit di
vincere il piatto. Questo ovviamente rende meno complesse le
scelte da fare rispetto ai turni precedenti. Vediamo le varie
strategie per affrontare le diverse situazioni.

SEGRETO n. 55: al quarto giro le decisioni da prendere


dipendono dal tipo di avversario che abbiamo di fronte.

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Alcune situazioni tipo
Probabilmente abbiamo la mano vincente e giochiamo contro un
giocatore non aggressivo. In questo caso la mossa migliore fare
una puntata che sia al massimo il 50% del piatto. Molto
probabilmente il nostro avversario far call e questo ci avr quindi
permesso di aumentare il piatto, cosa che non sarebbe successa se
avessimo fatto una puntata pi elevata. Se invece il nostro
avversario fa un rilancio dobbiamo chiamare o controrilanciare
solo se siamo sicurissimi di aver la mano vincente.

Se invece ci troviamo di fronte a un avversario molto aggressivo


la migliore strategia sar quella di giocare in slow playing perch
con molta probabilit il nostro avversario cercher di rubare il
piatto con un bluff e quindi una sua forte puntata potrebbe
regalarci lopportunit di vincere un piatto molto interessante.

Abbiamo un punto incerto. Se non siamo sicuri della nostra


posizione restiamo prudenti e facciamo check. Infatti se puntiamo
e abbiamo il miglior punto molto probabilmente il nostro
avversario far fold e non saremo comunque riusciti ad aumentare
il piatto, mentre se abbiamo il punto pi basso ci esporremo al

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rilancio del nostro avversario con la conseguenza di perdere una
somma maggiore rispetto al caso in cui facessimo un semplice
check.

SEGRETO n. 56: nelle fasi finali del gioco attenti ai giocatori


aggressivi. In situazioni di incertezza molto probabilmente
tenteranno il bluff.

Ancora una volta dobbiamo tener presente il rapporto


puntata/vincita. Se la percentuale di denaro che vogliamo
investire per vincere il piatto minore della possibilit che
riteniamo di vincere il piatto, allora la chiamata da considerare
giusta.

Pensiamo che il nostro avversario abbia un punto migliore del


nostro. La scelta pi ovvia e, di conseguenza, quella da fare nella
maggior parte dei casi, cercare di minimizzare le perdite
facendo check o fold. Possiamo pensare di fare una scelta diversa
solo nel caso in cui si pensi che in giro non c un punto forte. In
questi casi in genere chi punta per primo vince il piatto. Tuttavia
il rischio alto e per giocare bene questi piatti c bisogno di

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Tutti i Diritti Riservati Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook


molta esperienza perch se perdiamo pi del 50% delle volte
saremo sicuramente in perdita.

Se la nostra scelta quella di tentare un bluff dovremo tenere


conto con molta attenzione di tutto quello che successo fino a
quel momento.

Il nostro gioco dipender soprattutto da che tipo di giocatore


abbiamo di fronte ma anche da come sono andate le puntate fino a
quel punto. Se siamo sicuri che ci siano le giuste condizioni
tentiamo pure la sortita, altrimenti meglio un check o un fold
piuttosto che un bluff non convincente.

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RIEPILOGO DEL GIORNO 3:
SEGRETO n. 44: se ci sono le giuste condizioni
giocare in slow playing pu farci vincere piatti molto
consistenti.
SEGRETO n. 45: nel secondo giro che si buttano le
basi per sconfiggere i nostri avversari.
SEGRETO n. 46: se vogliamo dimostrare forza da una
premium position bene puntare ma senza forzare
troppo il gioco.
SEGRETO n. 47: se vogliamo dimostrare forza da una
strong position dobbiamo farlo con molta decisione.
SEGRETO n. 48: se abbiamo dimostrato forza da una
uncertain position bene puntare solo se abbiamo di
fronte ancora pochi avversari.
SEGRETO n. 49: anche se abbiamo dimostrato forza
allinizio da una weak position cerchiamo di evitare di
investire ancora fiches.
SEGRETO n. 50: la situazione migliore che ci pu
capitare essere in una premium position senza avere
la necessit di mostrare forza.

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SEGRETO n. 51: se non abbiamo ancora mostrato
forza da una strong position dobbiamo analizzare con
molta attenzione i nostri avversari.
SEGRETO n. 52: se non abbiamo ancora mostrato
forza da una uncertain position dobbiamo giocare solo
se ci sono ancora pochi giocatori in ballo.
SEGRETO n. 53: anche se al primo giro non abbiamo
mostrato forza e siamo in una weak position, ci sono
situazioni che vale la pena analizzare con maggiore
attenzione.
SEGRETO n. 54: se al terzo giro non abbiamo ancora
centrato un buon punto difficilmente la nostra mano
pu migliorare; meglio lasciare.
SEGRETO n. 55: al quarto giro le decisioni da
prendere dipendono dal tipo di avversario che abbiamo
di fronte.
SEGRETO n. 56: nelle fasi finali del gioco attenti ai
giocatori aggressivi. In situazioni di incertezza molto
probabilmente tenteranno il bluff.

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GIORNO 4:
Come usare le strategie avanzate

Finora abbiamo analizzato quelli che sono gli aspetti


fondamentali del gioco del poker. Dalle regole ai concetti base
come la posizione sul tavolo, al calcolo delle probabilit.
Abbiamo cominciato a studiare i giocatori, la loro psicologia e il
conseguente stile di gioco.

Abbiamo poi visto le tecniche che possono aiutarci a valutare la


forza delle carte e a leggere le mani degli avversari. Nellultimo
capitolo abbiamo analizzato una partita tipo, sviscerando le
strategie da applicare a una serie di situazioni tipo. Abbiamo visto
quando giocare prudenti e quando spingere dimostrando forza.

Ora facciamo un ulteriore passo in avanti andando a esaminare


delle nuove situazioni di gioco. Vedremo delle situazioni tipo e
daremo indicazioni sul come affrontarle al meglio. Partiamo da
quelli che vengono chiamati i teoremi del poker.

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I teoremi del poker
Prima di enunciarli facciamo una premessa: i teoremi sul poker
non devono essere presi come delle vere e proprie leggi che vanno
seguite come fossero la Bibbia ma vanno intesi essenzialmente
come dei consigli utili ad affrontare al meglio alcune fasi di
gioco.

Teorema fondamentale del poker


Ogni volta che giochi una mano diversamente da come lavresti
giocata se avessi potuto vedere tutte le carte dei tuoi avversari,
vincono loro; e ogni volta che giochi la tua mano nello stesso
modo in cui avresti giocato se avessi potuto vedere tutte le loro
carte, loro perdono. Viceversa, ogni volta che gli avversari
giocano le loro mani diversamente da come avrebbero fatto se
avessero potuto vedere tutte le tue carte, tu vinci; e ogni volta che
giocano le loro mani nello stesso modo in cui avrebbero giocato
se avessero potuto vedere tutte le tue carte, tu perdi.

Questo teorema enunciato da David Sklansky nel suo libro The


Theory of Poker, che a prima vista pu sembrare abbastanza
banale, afferma che se conosci le carte del tuo avversario hai

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sempre la certezza della scelta giusta da fare. La cosa importante
da capire che una caratteristica fondamentale del giocatore di
poker deve essere la lettura della mano dellavversario.

Bisogna capire con quali carte sta giocando o almeno qual il


range delle possibilit. Di contro altrettanto importante che il
tuo avversario non riesca a capire il tuo range di carte possibili.
Solo cos potrai riuscire a trarlo in inganno facendolo sbagliare.

Teorema di Baluga
Se durante un heads-up hai una coppia e ti trovi di fronte a un
rilancio sul turn, rivaluta la forza della tua mano.

Tale teorema evidenzia il fatto che se dopo il flop ti trovi ad avere


in mano una top pair (coppia pi alta) e top kicker (la carta che
accompagna la coppia che la pi alta possibile) e vieni sorpreso
da un rilancio devi prendere in considerazione lidea di passare
perch la maggior parte delle volte sarai battuto.

Ovviamente il discorso leggermente diverso se di fronte


abbiamo un avversario estremamente aggressivo. Ancora una

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volta dobbiamo tenere sempre presenti tutte le incognite
dellequazione.

Teorema di Zeebo
Indipendentemente dalla dimensione della puntata o dalla sua
forza, nessun giocatore capace di foldare un full.

In effetti avere un full a Texas Holdem un evento molto raro ed


ben difficile rinunciare a giocare la mano. Se hai la fortuna di
imbroccare un punto maggiore del full del tuo avversario avrai
una buonissima possibilit di ottenere il suo intero stack. Non
otterremo mai un fold dal nostro avversario quando lui avr in
mano un full.

Teorema di Clarkmeister
Se il river porta la quarta carta dello stesso seme sul tavolo e hai
un solo avversario, punta se sei tu il primo ad agire.

Questa unottima occasione per bluffare e non va assolutamente


mancata. Ancora una volta non dimenticare mai lo stile di gioco
del tuo avversario. Fate tesoro di questi teoremi ma non

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dimenticate mai che un giocatore vincente di poker usa tutta la
sua conoscenza del gioco per prendere le sue decisioni.

SEGRETO n. 57: esistono quattro teoremi fondamentali nel


poker.

AK: croce e delizia


AK probabilmente la pi giocata tra tutte le mani anche se non
tutti amano giocarla. Da molti viene considerata a giusta ragione
una buona mano, altri invece hanno difficolt a giocarla nella
maniera giusta. Sicuramente ci sono mani ancora pi forti, tipo
due assi o due re, ma queste sono meno frequenti rispetto ad AK
(sei contro sedici) e quindi ci capita meno spesso di poterle
giocare. molto importante perci imparare a saperla sfruttare al
meglio perch pu veramente fare la differenza contro la gran
parte degli avversari.

Saper giocare bene una mano in cui al pre flop abbiamo AK


costituisce la base su cui si pu costruire una partita vincente.
Lerrore comune tra i giocatori meno esperti quello di
sottovalutare questo punto solo perch non riescono a giocarlo

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nella maniera ideale. Vediamo di analizzare un po di calcolo
delle probabilit: AK sar ovviamente fortemente svantaggiato
quando incontra AA o KK ma ha circa il 43% di probabilit di
vittoria quando si scontra con coppie come QQ, JJ, 10-10.

Contro le coppie pi basse ha circa il 50% di probabilit di


vittoria, domina nettamente le combinazioni da AQ ad A2 e ha
minimo il 60% con tutte le altre possibili combinazioni di due
carte.

SEGRETO n. 58: ci sono solo sei possibili mani che possono


considerarsi molto pi forti di AK.

Come abbiamo visto dalle percentuali, partiamo molto sfavoriti


solo contro AA e KK ma fortunatamente queste coppie le
incontreremo molto raramente. Infatti, considerando che abbiamo
in mano sia un A che un K, dobbiamo pensare che rimangono
solo tre assi e tre K in mezzo alle altre cinquanta carte del mazzo.
Questo semplice calcolo ci fa capire quanto sia improbabile
lipotesi di scontrarci con una di queste coppie fortissime. Tra
tutte quelle possibili sono solo sei combinazioni che dobbiamo

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temere, che sono le tre possibili coppie di assi e le tre possibili
coppie di K.

Qualcuno potrebbe obiettare che a guardare semplicemente le


percentuali si pu ben pensare che in fondo non sia una mano cos
forte, infatti molto sfavorita con AA e KK, in svantaggio con
coppie tipo QQ, JJ, 10-10 ed al 50% con tutte le altre coppie.
Allora perch considerata una buona mano? In verit la grande
forza di AK che ci permette di giocare in maniera estremamente
aggressiva.

SEGRETO n. 59: il modo migliore di giocare AK quello di


mettere i nostri avversari sotto pressione.

Vediamo qualche situazione. Abbiamo AK e un avversario gioca


prima di noi e avendo in mano un buon punto (AK, A10 o una
coppia da JJ a 2-2) decide di rilanciare. A questo punto
controrilanciamo di tre volte la sua puntata. Il nostro avversario
non sapendo che abbiamo AK potrebbe aver paura di trovarsi
contro una coppia pi alta.

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Contro il nostro AK la giocata giusta sarebbe andare all-in con
AK stesso o la coppia, e fare fold con le altre mani. Se poi
abbiamo di fronte un avversario debole potrebbe addirittura
passare mani come AK o QQ per paura di avere contro AA o KK.
Quindi quando abbiamo AK giocando aggressivi siamo
veramente in difficolt solo se contro troviamo AA o KK. Nel
lungo termine sar sicuramente una strategia vantaggiosa.
Allinizio del capitolo abbiamo detto che questa coppia pu
presentare dei pericoli e a volte pu essere pericoloso giocare
aggressivi. Vediamo quindi le eccezioni alla strategia standard. Se
abbiamo di fronte diversi avversari dobbiamo passare con AK
solo se:
c stato un rilancio con tre o pi call veloci prima di noi;
c stato un rilancio e un controrilancio prima di noi.

In queste situazioni i nostri avversari hanno mostrato tutta la loro


forza, e sar quindi difficile farli passare tutti. Pi giocatori sono
ancora in gioco e pi AK perde la sua forza; questo dipende dal
fatto che ci sono buone possibilit che qualcuno di loro abbia in
mano almeno un A o un K che invece servirebbe a noi.

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Unaltra eccezione da considerare quando ci troviamo di fronte
a un giocatore che effettua un rilancio minimo prima del flop.
Attenzione perch probabilmente avendo una mano fortissima
vuole cercare di incrementare il piatto ma senza farci passare.

Sar molto difficile far abbandonare il piatto a questo giocatore e


controrilanciare potrebbe essere molto pericoloso perch
potremmo trovarci di fronte ad AA, quindi meglio essere prudenti
e fare call aspettando quello che succede al flop.

Vediamo come giocare il secondo giro di puntate. A seconda di


quello che esce sul board e del numero di avversari che ci hanno
seguito dovremo adottare una strategia diversa. Se centriamo il
flop consigliabile puntare e controrilanciare sempre, fino anche
ad andare all-in. Se non faremo grossi errori nella lettura dei punti
degli avversari sapremo individuare gli eventuali pericoli che
arrivano da punti pi forti come tris, scala o colore e nel lungo
termine potremo massimizzare i profitti ottenuti contro chi ci
seguir con Ax o coppie minori.

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Se manchiamo il flop e un giocatore effettua una grossa puntata
siamo costretti a fare fold. Se invece siamo noi i primi a parlare
dobbiamo tener conto del numero di giocatori che abbiamo di
fronte.

Se solo uno dobbiamo puntare come se avessimo centrato la


coppia pi alta in modo da spaventarlo e farlo passare se ci ha
seguito con carte non particolarmente belle come una coppia
bassa. Se subiamo un controrilancio oppure un call dovremo usare
molta prudenza e prendere seriamente in considerazione lidea di
abbandonare.

Se abbiamo di fronte due giocatori molto probabile che almeno


uno dei due abbia pescato qualcosa al flop quindi se qualcuno
punta in maniera decisa dobbiamo abbandonare. Puntare contro
due avversari alla lunga sar una tattica perdente. Discorso
diverso se non ci sono puntate forti e tutti seguono il check e al
turn compare una carta non importante. Questo il momento di
fare una puntata importante per far credere di avere la coppia pi
alta. In questa maniera facciamo pensare di essere in slow playing
e quindi abbandonare. Anche qui contro un rilancio dobbiamo

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abbandonare, mentre con un call dobbiamo solo sperare in un
aiuto al river. Se abbiamo di fronte tre o pi avversari non ha
senso puntare, quasi sicuramente qualcuno avr centrato qualcosa.
Bisogna fare check e sperare di vedere carte gratis al turn e al
river.

Concludendo possiamo sicuramente affermare che AK


unottima mano ed essendo una di quelle che giocheremo con pi
frequenza se riusciremo a giocarla al meglio nel lungo periodo ci
dar tante soddisfazioni.

Come giocare le overcard


Purtroppo capita molto spesso che dopo aver rilanciato prima del
flop con carte tipo AK, AQ o comunque carte alte, il flop non ci
venga in aiuto lasciandoci con le sole overcard in mano. Facciamo
un esempio.

Abbiamo rilanciato prima del flop con AJ e al flop scendono tre


carte basse:

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A questo punto subiamo il rilancio da un nostro avversario. Cosa
fare in questa situazione?

Oltre i soliti ragionamenti su posizione e tipo di avversario


facciamo qualche altra considerazione per decidere se e come
continuare a inseguire il piatto. Mentre se siamo contro pi
giocatori la giocata giusta abbandonare la mano, se lavversario
uno solo le cose cambiano nettamente.

Nel nostro caso le possibilit di centrare uno dei sei outs necessari
circa il 13% (sarai favorito una volta su sette). Tenendo in
considerazione che contro un solo giocatore sufficiente anche
essere favorito una volta su nove, per chiamare la sua puntata la
scelta ovvia. Attenzione per se al flop ci sono coppie, carte
dello stesso seme o possibilit di scala.

Vediamo alcune di queste situazioni perch le troverete spesso sul


tavolo da gioco. In mano:

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al flop:

Abbiamo due overcard e un progetto di scala bilaterale e quindi


quattordici out (quattro K e quattro 8 per la scala, i tre Q e i tre J
per la coppia), che significa il 51% di possibilit di vittoria. Ma
come al solito la decisione finale dipende dagli avversari e dalla
posizione.

Contro uno o due giocatori e quando siamo in una posizione


favorevole giochiamo in maniera aggressiva; se invece siamo
nelle posizioni iniziali restiamo coperti e aspettiamo il turn per
completare il nostro draw. Vediamo un altro caso.
In mano:

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al flop arrivano altri due fiori.

La situazione molto favorevole visto che abbiamo quindici out,


le nove carte a fiori pi i tre J e tre 6 (il Jf e il 6f le abbiamo gi
calcolate nelle nove carte a fiori) e quindi abbiamo il 54% di
possibilit di vittoria.

Pur essendo in svantaggio abbiamo la possibilit chiudere un


punto che pu farci vincere un piatto molto consistente. Questa
mano bisogna giocarla in maniera aggressiva o al massimo
facendo check per vedere una carta gratis, ma evitando
assolutamente un call che non ci porta nessun vantaggio.

Nuovo esempio. In mano:

al flop escono due carte pi basse delle nostre.

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In questo caso abbiamo dieci out costituiti dai tre A e i tre K
necessari per formare la coppia pi alta, in pi ci sono i quattro Q
utili per la scala. Questo ci d il 38% di possibilit di vittoria.

Attenzione per a calcolare bene gli outs. Se i giocatori ancora in


gioco sono molti probabilmente gli outs a nostra disposizione
sono di meno di quelli che abbiamo calcolato. Infatti probabile
che pi di qualcuno dei nostri avversari abbia carte tipo AJ, AQ o
KJ e questo ovviamente riduce le carte a noi favorevoli. Meglio
essere prudenti soprattutto se si in una mano con molti giocatori
e aspettare di vedere cosa succede al turn.

E se non siamo in overcard? In mano abbiamo due donne:

e al flop arrivano due carte pi alte delle nostre donne.

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In fase pre-flop avevamo una mano fortissima ma il flop non ci ha
sicuramente aiutato. Se abbiamo puntato forte in pre-flop e
qualcuno ci ha seguito con molta probabilit avr in mano almeno
un A o un K che lo pongono in svantaggio e quindi a noi restano a
disposizione solamente due outs (i due Q). dura ma dobbiamo
passare anche se abbiamo in mano un punto molto forte.

SEGRETO n. 60; le overcard hanno maggiore forza quando


giochiamo contro pochi avversari.

Quando ci troviamo contro pi giocatori le overcard perdono


molto della loro forza perch molto probabile che qualcuno
centri il punto che invece noi non abbiamo centrato. Quindi
meglio fare check e guardare una carta gratis.

Contro un solo avversario cerca di leggere la sua mano per


cercare di capire con che punto ti ha seguito. Se ci sono dei
progetti di colore o di scala probabilmente ti seguir al turn ma

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non al river. Se invece non ci sono carte per chiudere un draw
molto probabilmente ha gi il punto in mano. Se non siamo in
posizione lunica possibilit fare check o fold se c una grossa
puntata.

Se siete arrivati al river e hai come punto un A, probabilmente


qualcuno dei tuoi avversari ha centrato un punto anche minimo e
quindi il caso di passare. Lunica speranza che sia in draw e
che non lo abbia centrato. Se c questa possibilit bisogna
lasciargli la parola e vedere se tenta un bluff e a quel punto vedere
la sua chiamata per rubargli il piatto.

Il semi-bluff
Purtroppo capita spesso di non centrare il punto ma questo non
significa che in questi casi dobbiamo sempre passare la mano. Il
semi-bluff pu venirci in soccorso in situazioni di questo tipo a
patto di considerare attentamente la posizione sul tavolo da gioco.
Si parla di semi-bluff quando un giocatore rilancia sapendo di non
avere la mano migliore ma avendo buone possibilit di migliorare
sensibilmente il suo punto o di completare il progetto di scala o di
colore.

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Il semi-bluff ci offre diverse possibilit. Possiamo vincere
direttamente con il rilancio, infatti in genere un rilancio sul flop fa
passare gli avversari. Il secondo vantaggio che ci permette di
vedere una carta gratis dopo il turn perch i nostri avversari dopo
aver chiamato il nostro rilancio molto probabilmente faranno
check prima del river aspettandosi una nostra nuova puntata.

SEGRETO n. 61: il semi-bluff va fatto solo se giochiamo


contro pochi avversari e siamo in una posizione migliore della
loro.

Ovviamente questo non significa che se non centriamo il punto


dobbiamo bluffare sempre e automaticamente riusciremo a
raccogliere il piatto, per funzionare il semi-bluff deve comunque
sorprendere i nostri avversari e va fatto solo se si presentano
determinate condizioni.

Ma quali sono le condizioni affinch il semi-bluff funzioni? La


prima che il semi-bluff va fatto a patto di avere una posizione
migliore rispetto allavversario. In caso contrario la possibilit di
vincere o di vedere una carta gratis al turn quasi una chimera.

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Ma la posizione pu non bastare. Bisogna considerare altri fattori
importanti come il numero di giocatori e la forza della mano.
Contro un giocatore il semi-bluff dobbligo, contro due
fortemente consigliato, ma se i giocatori sono di pi le possibilit
di vincere il piatto perch riusciamo a far passare tutti sono
veramente poche. Lunico obiettivo che possiamo inseguire con il
semi-bluff solo quello di riuscire a vedere una carta gratis.

Allo stesso tempo importante considerare le carte che abbiamo


in mano.

Facciamo un esempio: abbiamo AJ di quadri.

Al flop escono KQ di quadri.

Abbiamo un draw sia a scala che a colore e nonostante il fatto che


al momento abbiamo solo un A restiamo comunque i favoriti
nella vittoria finale del piatto.

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Abbiamo visto quando tentare il semi-bluff ma ovviamente sar
molto utile sapere anche quando invece dobbiamo assolutamente
evitarlo.

SEGRETO n. 62: il semi-bluff va giocato preferibilmente


contro avversari chiusi.

Abbiamo gi parlato della posizione, un caso classico quando ci


troviamo contro un avversario maniac che sicuramente ci seguir,
ma anche quando abbiamo un draw debole come un progetto a
scala con due carte basse. Ovviamente anche quando i giocatori
ancora in gioco sono tanti e magari ci sono stati tanti rilanci e
controrilanci. Un giocatore che ha gi investito tanto in un piatto
difficilmente lo lascia andare.

Il bluff
Non potevo non dedicare un capitolo di questo manuale al bluff,
visto che sicuramente la giocata pi rappresentativa e
affascinante di questo gioco. Il problema che questa una
giocata molto particolare ed molto difficile spiegare come e
quando farla perch il bluff tanto pi forte quanto pi

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imprevedibile. un po come pensare di insegnare a un ragazzo i
dribbling di Pel.

SEGRETO n. 63: la caratteristica pi importante del bluff


limprevedibilit.

sicuramente una giocata istintiva e va fatta con moderazione e


solo quando si possiede una grande esperienza e capacit di
lettura della situazione, altrimenti si rischiano figuracce con
relativa uscita dal torneo. Infatti, spesso il bluff ci porta dentro
dinamiche di gioco che portano facilmente ad andare all-in.

In questo caso diventa particolarmente importante valutare tutti i


fattori in gioco e scegliere il momento pi giusto per provare la
giocata. I giocatori inesperti in genere la giocano a istinto e se
hanno di fronte giocatori pi esperti diventano delle prede molto
facili da carpire.

Vediamo subito un primo esempio. Tutti i giocatori hanno fatto


check e sono rimasti solo i due bui.

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Giocatore sullo small blind:

giocatore sul big blind:

Lo small blind copre la puntata del big blind e questultimo


inaspettatamente rilancia. Dopo che tutti gli altri passano lo small
blind fa call. Al turn escono:

Una prima considerazione che possiamo fare che forse c gi


un primo errore dello small blind che poteva rilanciare per cercare
di scoprire il gioco del big blind.

Daltronde il bluff ci poteva anche stare visto che nessuno aveva


giocato con decisione. Comunque dopo il turn lo small blind
punta e il big blind, contando sul fatto che il call precedente non

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aveva indicato un punto forte, rilancia nuovamente. Lo small
blind ancora una volta gioca coperto e fa call. Al turn escono:

Lo small blind punta, visto che ha una doppia coppia, e il big


blind fa call. Anche se non ha rilanciato, in modo da non rendere
il bluff troppo sfacciato, in questa maniera mette comunque
pressione sullo small blind che pu essere impaurito dai tre fiori
sul board. Al river escono:

A questo punto dopo la puntata dello small blind arriva lall-in del
big blind e il successivo fold dello small blind preoccupato dal
possibile colore.

Questo bluff stato possibile grazie soprattutto a tre fattori: i tre


fiori sul board, la miglior posizione del big blind e il gioco un po
passivo dello small blind.

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SEGRETO n. 64: sono ben sei i fattori che possono rendere
un bluff vincente.

Molto difficilmente un bluff funziona se poggiato su un solo


fattore e per farlo bene dobbiamo esaminarli tutti con grande
attenzione. Vediamo qualche indicazione su come valutarli.

Numero di giocatori. Ovviamente pi giocatori sono in gioco


pi difficilmente il nostro bluff andr in porto, perch facile
trovare qualcuno che riesce a leggere bene il nostro gioco e viene
a vedere il bluff.

Tipo di giocatori. Il bluff va fatto soprattutto contro giocatori che


siano pi chiusi possibile. Verranno a vederti solo se hanno un
buon punto in mano. Giocare un bluff contro un giocatore molto
aggressivo una specie di suicidio, molto difficile farlo passare.

Bankroll dellavversario. un fattore molto importante. Se


giochiamo un bluff mandando all-in il nostro avversario questo ci
seguir solo se sar sicuro di vincere il piatto. Nessuno rischia di
uscire dalla partita se non crede nelle sue carte.

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Posizione sul tavolo. Ovviamente pi siamo vicini al bottone e
pi possiamo controllare il gioco dei nostri avversari in modo da
riuscire a cogliere il momento giusto per bluffare. Tentare un
bluff dalle prime posizioni ci espone a rischi molto alti.

Carte sul board. Si possono sfruttare soprattutto quei board dove


ci sono carte utili a progetti importanti tipo un colore, una scala,
un full, un poker. Tanto pi forte il punto possibile e tanto pi
pu essere il momento giusto per provarci. Sempre che
lavversario non abbia centrato lui quel punto.

Immagine sul tavolo. Tanto pi la nostra immagine al tavolo


quella di un giocatore chiuso e tanto pi facilmente i nostri
avversari passeranno su una nostra giocata importante. Un
giocatore aggressivo non pu avere la stessa credibilit.

Il draw
Unaltra situazione che dobbiamo assolutamente saper giocare
quando abbiamo in mano 4/5 di scala o di colore, quello che
comunemente viene chiamato draw. Vediamo come gestire nel
miglior modo possibile le differenti situazioni e in particolare

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come massimizzare i guadagni quando riusciamo a centrare il
draw.

Straight draws. Se dopo il flop abbiamo una scala bilaterale la


probabilit di centrare il punto nelle due carte seguenti circa del
31,5%. Nel caso in cui il turn non ci dia nessun aiuto le
percentuali scendono al 16%. Un fattore molto importante da
tenere in considerazione che quando si cerca il draw
preferibile trovare al flop carte di semi diversi per evitare di
scontrarci con un colore.

Perci se dopo il flop a terra abbiamo carte dello stesso seme e


qualcuno punta forte consigliabile passare. Al contrario se dopo
il flop a terra ci sono carte di semi diversi la tua chiamata sar
quasi sempre giustificata. Vediamo per alcune eccezioni.

Dopo il flop abbiamo una coppia e un giocatore rilancia forte. In


questo caso bisogna essere prudenti perch il rischio che si formi
un full molto alto e seguire questo piatto potrebbe costarci
molto caro.

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Siamo rimasti in due e il flop andato male; non abbiamo
centrato una coppia e non abbiamo nemmeno due carte alte
(overcard). Continuare a seguire con dei call i rilanci
dellavversario sarebbe poco corretto e se non ci sono le
condizioni per un semi-bluff, meglio passare.

SEGRETO n. 65: cerchiamo di giocare il draw a scala solo se


stiamo usando entrambe le nostre carte.

Dobbiamo prestare attenzione anche quando centriamo la scala


bilaterale usando solo una delle nostre carte coperte. In effetti non
abbiamo una mano forte perch la scala molto visibile e sar
difficile riuscire a massimizzare il piatto. Sempre che qualche
altro avversario non abbia gi raggiunto la scala prima di noi.

Flush draws. Se dopo il flop abbiamo un tentativo di colore le


possibilit di completare il progetto saranno maggiori; infatti
siamo al 35% di probabilit di chiudere il punto; se poi abbiamo
anche overcard, una coppia o un draw per la scala le possibilit
aumenteranno notevolmente.

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Ad esempio se in mano abbiamo QJ di quadri e al flop escono:

abbiamo nove carte a quadri per chiudere il colore, sei carte per
chiudere la scala, sei carte per le overcard. Se le sommiamo
abbiamo ben ventuno outs totali che ci danno una probabilit di
ottenere almeno una coppia pari al 78%.

In generale se al flop escono due carte dello stesso seme e


abbiamo 4/5 di colore quasi sempre corretto cercare di chiudere
il progetto. Ma come sempre c qualche eccezione. Se ad
esempio al flop scende una coppia e il nostro avversario punta
forte meglio giocare con prudenza, c infatti il rischio concreto
di trovarsi di fronte a un full. Alla stessa maniera bisogna essere
molto prudenti anche quando abbiamo il draw per il colore ma le
nostre carte sono piuttosto basse. Il rischio questa volta viene dal
fatto che qualcuno potrebbe fare un colore pi alto del nostro. In
questo caso meglio giocare solo dalle posizioni finali.

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SEGRETO n. 66: quando abbiamo un draw a colore diciamo
s allo slow playing e no al semi-bluff.

Concludendo possiamo dire che il modo migliore di giocare


questa combinazione lo slow playing. In questa maniera
cercheremo di mantenere pi persone possibili al tavolo in modo
da poter aumentare il piatto con una spesa non molto alta. Quindi
limitiamoci al call piuttosto che cercare di vincere con un semi-
bluff. Possiamo tentare solo se lo abbiamo gi fatto prima e
riteniamo di avere buone possibilit di vincere il piatto con questo
rilancio.

Facciamo un altro esempio. Abbiamo AK di quadri:

e al flop escono 7f, 6q e 8q.

Se siamo nella posizione del bottone e prima di noi ci sono stati


solo call possiamo permetterci di fare un grosso rilancio cercando

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di vincere la mano senza scoprire il turn, tanto se anche questo
non avviene abbiamo buone possibilit di centrare il nostro colore
e vincere il piatto.

Come rubare i bui


Man mano che la partita va avanti i bui diventano sempre pi
consistenti e riuscire a rubarli pu diventare una buona fonte
per incrementare il vostro stack. Rubare i bui significa fare un
rilancio pre-flop in modo da far passare tutti gli avversari
vincendo quindi il piatto che in quel momento appunto
costituito solo dai bui.

Rilanciare sui bui ti permetter di avere un doppio risultato: oltre


a guadagnare quei piatti dove nessuno seguir il tuo raise, ti
permette anche di avere maggiori risultati quando hai un punto
forte. I tuoi rilanci porteranno i giocatori che non credono che tu
abbia un buon punto a seguirti, e se avrai una mano vincente
otterrai il massimo dei risultati. Sicuramente perderai alcuni piatti
giocati con mani marginali quando gli avversari hanno dei punti
pi forti, ma ne vincerai molti altri.

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SEGRETO n. 67: a fine partita, quando i bui sono molto
importanti, laggressivit paga ancora di pi.

Ovviamente questa tattica non va usata in maniera scriteriata ma


considerando sempre la posizione. Infatti, come abbiamo gi detto
tante volte, devi giocare chiuso se sei nelle posizioni iniziali,
quelle successive al controbuio (early position). Se invece sei
nelle posizioni finali (late position) comincia a rilanciare per
cercare di far passare i tuoi avversari anche con mani non
fortissime. Ad esempio se sei nella posizione prima del bottone
rilancia anche con mani tipo Ax suited o 9suited.

La cosa importante essere aggressivi e, quando decidiamo di


giocare, rilanciare sempre. Se facciamo un semplice call sul
rilancio di un nostro avversario non riusciamo a capire la
situazione. Facciamo un esempio.

Il nostro avversario fa una puntata dapertura da una posizione


centrale (middle position). Molto probabilmente ha una coppia
bassa oppure un asso suited. Se ho almeno 10-10 posso provare a
giocare questa mano ma non limitiamoci chiamare la puntata, la

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migliore scelta sicuramente andare all-in. Questa scelta metter
sotto pressione il tuo avversario che probabilmente decider di
passare. Se avessimo fatto un semplice call saremmo potuti
andare in difficolt sulla giocata successiva. Infatti se al flop esce
una carta pi alta del dieci e il nostro avversario punta forte,
molto probabilmente saremo costretti a passare. La scelta di
andare all-in ci ha evitato il problema. Cerchiamo di andare all-in
anche con coppie medie tipo 8 o 9. Infatti se qualcuno rilancia
pre-flop con carte tipo AQ e tu decidi di andare all-in sul loro
rilancio e loro vedono, hai comunque delle buone probabilit di
vincere tutto il loro montepremi.

Se hai sufficiente coraggio puoi decidere di andare all-in in


situazioni diverse: avrai una maggiore probabilit di vincere i
piatti. Il solo fatto di utilizzare una strategia aggressiva potrebbe
far chiamare il tuo avversario anche quando hai una mano forte e
a quel punto hai la possibilit di buttarlo fuori dal tavolo di gioco.

SEGRETO n. 68: attacca sempre i bui in maniera aggressiva


quando pensi di essere il favorito.

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Giocare lheads-up
il momento decisivo della partita, quello in cui siamo rimasti di
fronte allultimo avversario del tavolo. Il gioco uno contro uno
una variante cos importante che ormai diventato una disciplina
a s stante. Ormai ci sono tornei anche molto importanti dove si
gioca solo uno contro uno.

Lheads-up una vera e propria prova di resistenza e di grande


concentrazione. Se allinizio della partita possiamo anche
permetterci di andare a vedere un piatto con poche probabilit di
vittoria, questo non deve mai succedere nellheads-up.

Nellheads-up bisogna sempre riuscire a mantenere la calma, il


nemico pi pericoloso sicuramente lo stress. La pressione
continua pu mandare in tilt qualsiasi giocatore il quale essendo
allo stremo delle forze comincia ad andare in all-in sistematico.
Chi sapr mantenere maggiormente la calma e sar in grado di
valutare correttamente tutte le componenti del gioco avr
maggiori probabilit di vittoria.

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Dobbiamo tener presente che questa fase ha delle regole tutte sue,
come ad esempio il fatto che lo small blind spetta al mazziere, che
sar quindi il primo a parlare in pre-flop, mentre dopo il flop il
primo a parlare sar il big blind. Inoltre essendoci solo due
giocatori al tavolo in questa fase variano molto le percentuali di
vittoria delle varie combinazioni di punti.

SEGRETO n. 69: nellheads-up si deve chiamare anche con


carte il cui valore molto inferiore a quello con cui giochiamo
solitamente.

Nellheads-up ci sono ben ventisette combinazioni che hanno una


probabilit di vittoria maggiore del 50% e in particolare tutte
quelle a partire dal J7 offsuit in su. In una partita normale con J7
non avremmo assolutamente dovuto puntare mentre nellheads-up
le cose cambiano e dobbiamo rilanciare. Avete una mano forte
con Ax, qualsiasi coppia e altre come KQ e QJ suited.

Le mani con carte di valore basso suited e/o connected nellheads-


up valgono meno che nel gioco normale e quindi non vanno
giocate. Mentre nelle partite con pi giocatori hanno buone

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possibilit di trasformarsi in scale o colori, nellheads-up le
percentuali scendono drasticamente. Due carte consecutive offsuit
hanno meno del 40% di probabilit di vincere contro due carte di
valore superiore unsuited.

Succede la stessa cosa con due carte basse dello stesso seme. Le
possibilit scendono notevolmente quando vi trovate contro due
carte consecutive o dello stesso seme ma pi alte delle vostre.
Giocate questi punti solo per variare un po il gioco e per
disorientare lavversario, ma ricordate se non trovate aiuto al flop
dovete tenere in considerazione il fatto che continuare potrebbe
costarvi parecchio.

SEGRETO n. 70: nel gioco uno contro uno il giocatore conta


molto pi delle carte.

La cosa che non bisogna assolutamente dimenticare che


nellheads-up la componente psicologica fortissima. Il giocatore
che sapr dominare psicologicamente lavversario ha grandissime
possibilit di vittoria. Pertanto bisogna essere molto pi
aggressivi del solito, specialmente nelle prime fasi della mano

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dove meglio fare un raise piuttosto che un call al fine di
accaparrarsi il pi possibile i piccoli piatti. Aspettare di vincere un
bel piatto una strategia che pu rivelarsi molto pericolosa e
quasi sicuramente perdente.

La maniera migliore per vincere i piccoli piatti quella di mettere


sotto pressione lavversario spingendolo a passare il pi possibile.
Tendenzialmente, se un avversario fa check in pre-flop, molto
probabilmente ha pessime carte, il che ci permette di spingere. Il
check in generale una mossa da evitare nellheads-up, dobbiamo
sempre cercare di scegliere, appena ci siano le condizioni, tra il
rilancio e il fold.

Lindicazione generale di puntare come se aveste un punto forte


quando puntate per primi, mentre quando laltro a puntare prima
rilanciate come se aveste voi il punto migliore. Ovviamente la
bravura sta nel non esagerare con questa strategia e nel riuscire a
farlo quanto basta per vincere il maggior numero possibile di
piatti, ma non tanto spesso da far capire allavversario che state
bluffando. Siate aggressivi fino a quando non vi accorgete che

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lavversario viene a vedere le vostre puntate con mani non buone,
sicuramente ha capito il vostro gioco.

Un altro fattore importante per definire la giusta strategia il


numero di chip che si hanno in relazione allavversario. Usare
bene questo fattore significa poter controllare lavversario
mettendolo sotto pressione. Se siete in vantaggio, almeno il 75%
delle fiches, il gioco aggressivo acquister maggiore importanza.

SEGRETO n. 71: se nellheads-up avete molte pi chip


dellavversario fatelo pesare.

Se riusciremo a tenere sotto pressione il nostro avversario questo


rischier le sue chip per venirvi a vedere solo quando avr una
mano forte e voi continuerete a vincere tutti i piccoli piatti fino a
che le sue riserve saranno azzerate.

Se anche dovesse venire a vedere un vostro all-in con una mano


migliore della vostra non detto che sia tutto perduto. Se avete
una mano marginale come 7 e 2 offsuit e laltro vi chiama con una

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mano forte come AK siete battuti solo due volte su tre. Potrebbe
bastare il restante 33% dei casi per vincere piatto e partita.

Vediamo invece cosa fare quando invece siete voi in svantaggio


di fiches. La scelta migliore quella di giocare per vincere alcune
mani marginali e aspettare il momento opportuno per andare all-
in. Ma con quali mani giusto andare all-in? Una qualsiasi delle
ventisette mani migliori, con qualsiasi Kx e Qx. Meno chip
abbiamo e pi dobbiamo spingere. Solo se avete almeno dieci
volte il big blind potete rallentare un po.

Dopo il flop basta avere una coppia bassa per spingere, mentre da
doppia coppia in su potete provare a giocare slow playing e fare
check per provare a tendere un agguato al vostro avversario.

SEGRETO n. 72: nellheads-up se al flop non chiudete niente


non aspettare il turn o il river, passate subito.

Le probabilit di vincere tentando un bluff o aspettando un colpo


di fortuna al turn o al river inseguendo lavversario con un punto

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tipo 4/5 di colore o di scala sono troppo poche, non abbiamo
abbastanza fiches da poter rischiare. Aspettiamo carte migliori.

Lo studio dellavversario come sempre una componente


fondamentale per scegliere la strategia giusta. Il nostro sforzo
deve essere duplice, capire che tipo di giocatore abbiamo di fronte
e nascondere il nostro stile di gioco. Se siamo di fronte a giocatori
passivi puntiamo a rubargli i piccoli piatti con puntate e rilanci.

SEGRETO n. 73: nellheads-up bisogna sempre riuscire a


mantenere la calma, il nemico pi pericoloso sicuramente lo
stress.

Se volete provare un bluff fatelo al flop piuttosto che al river,


risparmierete tante fiches. I passivi non rischiano su mani
marginali quindi vi lasceranno prendere molti piccoli piatti se
puntate decisi. Fatelo per tenendo sempre gli occhi e le orecchie
ben aperte. La loro tattica preferita lo slow playing. Se mostrano
debolezza ma vengono comunque a vedere allora potrebbe essere
una trappola. Se dopo il flop vengono a vedere la vostra puntata
allora nel turno successivo di puntata dovete decidere se

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continuare a spingere oppure abbandonare il piatto. Restate
coperti e giocate solo se avete buone possibilit di vittoria.

E se trovate un giocatore ultra aggressivo? Questi giocatori vanno


all-in continuamente puntando sul fatto che non avete una mano
abbastanza forte per fare call. Lo fanno con qualsiasi tipo di punto
e quindi non vi permettono di capire che punto hanno in mano.
Cercano di essere il pi imprevedibili possibile e una delle loro
tattiche preferite andare all-in quando rilanciate.

Il loro ragionamento che se aveste avuto una monster hand


avreste fatto check o call, quindi o state bluffando o avete una
mano vulnerabile. Cercate di prendere carte gratis e appena avete
qualcosa di buono puntate sperando che laltro vada all-in.
Possono bastare un paio di mani buone per batterli.

La decisione da prendere dipende anche dal numero di fiches che


avete. Se siete molto in vantaggio potete permettervi il lusso di
aspettare un punto molto forte per affrontarlo. Se invece siete
ormai quasi battuti basta anche un asso o una figura per rilanciare.

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Gli errori tipici dei principianti
Quando un giocatore sotto pressione e ha poco tempo per
riflettere portato a commettere un maggior numero di errori. Se
poi anche inesperto il problema sar ancora pi grande. Questa
una fase naturale nella crescita di un giocatore, quindi non
spaventatevi e pensate solo che molto importante capire quali
sono i propri errori e correggerli diventa il primo passo per
migliorarsi. Analizziamo alcuni tra gli errori pi frequenti
commessi dai giocatori meno esperti.

Poca pazienza. Nel Texas Holdem fondamentale aspettare il


proprio momento e, quando questo arriva, entrare nella mano con
decisione.

SEGRETO n. 74: se hai fretta e sei impaziente c solo una


cosa da fare: cambiare gioco!

Lerrore tipico del principiante di voler partecipare a tutte le


mani. In questa maniera sar ben presto sbranato dai giocatori pi
esperti vedendo sparire velocemente le proprie fiches.

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Innamorarsi delle proprie carte. duro passare quando in mano
si hanno buone carte. In gergo si dice innamorarsi delle proprie
carte quando il giocatore vuol rimanere nel piatto con una bella
mano (ad esempio AK suited) anche senza che questa abbia
centrato nulla al flop. Normalmente dispiace passare con carte
cos e si tende ad avere la presunzione di pensare che le proprie
carte siano imbattibili e che al prossimo giro uscir sicuramente la
carta che ci serve, ma questo accade raramente.

Basta che un avversario abbia centrato una piccola coppia per


metterlo in vantaggio nei nostri confronti, soprattutto se ha anche
un A o un K come kicker. La morale che le carte alte sono
sempre molto belle, ma non ci danno la certezza di vincere il
piatto.

Le coppie piccole. Vanno giocate con estrema prudenza anche le


piccole coppie, cio quelle che vanno dal 2 al 6. Possono dare
luogo a piatti imprevedibili dispensando sia gioie che dolori.

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SEGRETO n. 75: con le piccole coppie non esistono le mezze
misure. Se il flop ci aiuta possiamo vincere piatti che sono
molto importanti, altrimenti passiamo subito.

Se al flop si centra il set spesso significa che si in possesso di


una mano che pu far molto male agli avversari, soprattutto quelli
che sono partiti con belle carte iniziali. Magari hanno una coppia
importante e puntano forte. Ma quando ci non accade e magari al
flop escono carte alte lunica decisione saggia da prendere
quella di non continuare a cercare il tris al turn e al river, dato che
le probabilit sono troppo ridotte da giustificare un call (circa il
4%). Inseguire un progetto con cos basse possibilit di successo
non esattamente la cosa pi saggia da fare.

Giocare oltre i limiti del proprio bankroll. Il mancato controllo


del bankroll pu portare a problemi molto seri e cio a non avere
pi un soldo in tasca. Il giocatore impulsivo, quello a cui piace
andare al raddoppio, non diventer mai un grande giocatore. Le
sconfitte vanno preventivate come e pi delle vittorie. Il giocatore
che non ha tra le sue doti lautocontrollo quando perde invece che
concentrarsi di pi per giocare meglio tende a giocarsi pi fiches

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per rifarsi in fretta, senza accorgersi che in questo modo lunica
cosa che va veloce il calare del proprio conto.

Questo vale sia nella singola partita che nella gestione dei soldi da
impiegare nei vari tornei. In ogni torneo bisogna investire solo
una piccola parte del proprio bankroll. In questa maniera si
possono ammortizzare le perdite e ricostruire piano piano un
bankroll consistente.

Farsi condizionare dalle emozioni. capitato a tutti di dover


subire una mano pazza, ovvero di vedere i propri punti fortissimi
battuti da una giocata senza senso di un avversario. Quando
accade si tende ad andare letteralmente in tilt e a giocare senza
pi prendere le decisioni con la giusta razionalit ma spinti solo
dalla rabbia per lingiustizia appena subita.

SEGRETO n. 76: la rabbia la peggior consigliera di un


giocatore di poker.

Il bravo giocatore di poker si vede soprattutto in queste occasioni:


deve mandare gi il rospo senza farsi troppo condizionare, perch

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sa che alla lunga la sua mano giocata in quel modo lo porter a
vincere, mentre lavversario che ha trovato il colpo di fortuna sar
il pi delle volte un perdente. Questo un argomento molto
importante al quale in seguito dedicheremo un intero capitolo, per
il momento dovete solo capire che qualsiasi cosa accada dovete
giocare come se aveste appena iniziato, come se fosse la prima
mano.

Giocare solo con le proprie carte. Nel Texas Holdem spesso


hanno pi importanza le carte in mano agli avversari rispetto alle
proprie. Capire qual il punto degli altri giocatori permette di
affrontare la mano con pi sicurezza.

SEGRETO n. 77: quando prendi una decisione, considera la


forza delle tue carte solo dopo aver esaminato tutte le altre
variabili.

Perci se si in un tavolo con giocatori che tendono a rilanciare


con qualsiasi carta considera che non serve un punto molto forte
per andare a scontrarsi con loro, mentre al contrario entra poche

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volte e con punti molto forti in una mano dove c un giocatore
solido.

Come affrontare avversari molto forti


Se ti accorgi che stai prendendo pi decisioni sbagliate che
decisioni giuste significa semplicemente che il tuo avversario sta
giocando meglio di te. Lerrore classico che si fa in questi casi
semplicemente aspettare per vedere se la fortuna gira. Giocando
in questa maniera lunica cosa che pu succedere perdere. Se
non si cerca di ribaltare la situazione, le continue sconfitte non
faranno altro che aumentare la nostra frustrazione e questo ci
porter inevitabilmente a commettere ancora pi errori.

Non ci sono strategie vincenti per battere i giocatori forti, ma


seguendo alcuni accorgimenti possiamo fare in modo di vendere
cara la pelle. Pu capitare di avere di fronte un avversario che
riesce sempre a capire che punto abbiamo in mano. Forse avr
trovato il modo di vederci le carte oppure pu essere che abbia
poteri telepatici.

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La verit molto pi semplice: un bravo giocatore di poker che
effettua molti calcoli e in base a quelli prende le giuste decisioni.
Ma c anche unaltra domanda da farsi. lui a giocare molto
bene oppure noi siamo diventati troppo prevedibili? In entrambi i
casi dobbiamo assolutamente ribaltare la situazione, soprattutto
dal punto di vista psicologico. Vediamo alcuni tentativi da fare.

SEGRETO n. 78: il primo tentativo da fare per fermare un


avversario pi forte di giocare in maniera pi rigida e
conservativa.

Cominciamo a giocare un po pi chiusi. la scelta pi ovvia ma


non detto che risolva tutti i problemi. Giocando meno mani
possiamo osservare meglio il gioco e pensare una strategia
dattacco. Se giochiamo solo con mani forti lasciando i piatti
marginali possiamo far pensare al nostro avversario di essere
ancora pi fortunato di quanto lo era stato fino a quel momento
portandolo a rischiare ancora di pi mentre per noi foldare le mani
marginali ci eviter il rischio di dover inseguire il punto e
perderlo. Quando arriver una mano forte cercheremo di vincere
qualche piatto contro questo avversario. Bisogna giocare chiusi

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solo se il tavolo molto numeroso. Invece in un tavolo con sei o
meno giocatori bisogna stare attenti soprattutto a non giocare
troppo chiusi perch si corre il rischio di giocare poco ottenendo
il solo effetto di posare i bui nel piatto.

Un altro tentativo da fare rompere gli schemi. Quando si di


fronte a un bravo giocatore una strategia troppo schematica pu
risultare perdente. Daltronde finora il nostro avversario riuscito
a leggere bene il gioco e se vogliamo cambiare landamento della
partita dobbiamo cambiare qualcosa. Se fai sempre le stesse cose
otterrai sempre gli stessi risultati.

Dobbiamo invece cercare di spiazzare lavversario. Quando pensa


di essere superiore il momento di cambiare strategia facendo
una mossa che di solito non faresti mai. Un semi-bluff, un forte
rilancio pre-flop, una mossa che non si aspetta (non un bluff
sconsiderato).

SEGRETO n. 79: un giocatore pi forte pu andare in


difficolt solo se perde le sue sicurezze.

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Se riusciamo a batterlo con una mossa a sorpresa cominceremo a
minare la sua sicurezza e il fatto di non riuscire a interpretare il
tuo gioco pu portarlo a giocare in maniera pi difensiva facendo
girare il ritmo della partita. Resta solido prima del flop
diventando invece aggressivo e imprevedibile nei giri successivi.
Non demoralizzarti se questi tentativi non funzioneranno
allinizio, perch arriver il momento in cui la nuova tattica
porter i suoi frutti.

Pi forte il nostro avversario e pi importante saper leggere le


sue mani. Dobbiamo essere attenti a tutto, perfino agli occhi
dellavversario. Solo con una lettura pi profonda sar possibile
prendere le giuste decisioni.

Ultimo consiglio ma non per questo meno importante: non


perdere mai la testa. Un bravo giocatore di poker deve avere una
mentalit vincente e non deve essere infastidito dal pensiero di
una possibile sconfitta. Se vai in tilt cerca di trovare un rimedio
per ritrovare la calma, magari anche una lunga pausa.

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Mantenendo il controllo potrai ribaltare la situazione e allo stesso
modo far innervosire gli avversari. Contro un avversario molto
forte la psicologia molto importante. Essere sopraffatti a livello
mentale sinonimo di sconfitta.

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RIEPILOGO DEL GIORNO 4:
SEGRETO n. 57: esistono quattro teoremi fondamentali nel
poker.
SEGRETO n. 58: ci sono solo sei possibili mani che possono
considerarsi molto pi forti di AK.
SEGRETO n. 59: il modo migliore di giocare AK quello di
mettere i nostri avversari sotto pressione.
SEGRETO n. 60: le overcard hanno maggiore forza quando
giochiamo contro pochi avversari.
SEGRETO n. 61: il semi-bluff va fatto solo se giochiamo
contro pochi avversari e siamo in una posizione migliore della
loro.
SEGRETO n. 62: il semi-bluff va giocato preferibilmente
contro avversari chiusi.
SEGRETO n. 63: la caratteristica pi importante del bluff
limprevedibilit.
SEGRETO n. 64: sono ben sei i fattori che possono rendere
un bluff vincente.
SEGRETO n. 65: cerchiamo di giocare il draw a scala solo se
stiamo usando entrambe le nostre carte.

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SEGRETO n. 66: quando abbiamo un draw a colore
diciamo s allo slow playing e no al semi-bluff.
SEGRETO n. 67: a fine partita, quando i bui sono
molto importanti, laggressivit paga ancora di pi.
SEGRETO n. 68: attacca sempre i bui in maniera
aggressiva quando pensi di essere il favorito.
SEGRETO n. 69: nellheads-up si deve chiamare anche
con carte il cui valore molto inferiore a quello con cui
giochiamo solitamente.
SEGRETO n. 70: nel gioco uno contro uno il giocatore
conta molto pi delle carte.
SEGRETO n. 71: se nellheads-up avete molte pi chip
dellavversario fatelo pesare.
SEGRETO n. 72: nellheads-up se al flop non chiudete
niente non aspettare il turn o il river, passate prima.
SEGRETO n. 73: nellheads-up bisogna sempre
riuscire a mantenere la calma, il nemico pi pericoloso
sicuramente lo stress.
SEGRETO n. 74: se hai fretta e sei impaziente c solo
una cosa da fare: cambiare gioco!

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SEGRETO n. 75: con le piccole coppie non esistono le
mezze misure. Se il flop ci aiuta possiamo vincere piatti
che sono molto importanti, altrimenti passiamo subito.
SEGRETO n. 76: la rabbia la peggior consigliera di
un giocatore di poker.
SEGRETO n. 77: quando prendi una decisione,
considera la forza delle tue carte solo dopo aver
esaminato tutte le altre variabili.
SEGRETO n. 78: il primo tentativo da fare per fermare
un avversario pi forte di giocare in maniera pi
rigida e conservativa.
SEGRETO n.79: un giocatore pi forte pu andare in
difficolt solo se perde le sue sicurezze.

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GIORNO 5:
Come usare la psicologia nel poker

Chiunque voglia giocare a livello professionistico deve capire che


la vera difficolt nel poker sta nel riuscire a controllare le proprie
emozioni sia nel breve periodo (durante una singola mano) che
nel lungo termine (sviluppo di un intero torneo).

SEGRETO n. 80: per avere successo nel poker bisogna saper


gestire al meglio le proprie emozioni.

Evitare alti e bassi di umore e saper gestire lo stress rappresenta


una necessit per evitare che questi fattori influiscano sul gioco e
sui processi decisionali del giocatore. Tutti sono capaci di essere
positivi quando le cose vanno bene, molto pi difficile farlo
quando queste vanno male.

La maggioranza dei giocatori tende a focalizzare i propri pensieri


su una mano persa, magari anche in maniera sfortunata,
influenzando negativamente il proprio gioco.

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Magari il giro prima avevamo avuto una mano fortunata ma in
genere questi casi vengono classificati come normali oppure si
pensa di aver giocato bene. Questo modo di pensare pu
provocare grande frustrazione e quindi essere causa di diversi
problemi. Quando si pensa di giocare male o ancora peggio di
essere sfortunati si tende a cambiare modo di giocare. In genere si
diventa pi passivi e di conseguenza si gioca peggio.

Chiaramente a nessuno piace perdere un bel piatto ma se si vuole


giocare bene bisogna imparare a essere emotivamente distaccati.
Arrabbiarsi per cose che non si possono controllare serve solo a
perdere la capacit di concentrazione sulla mano successiva e
magari a perdere malamente anche quella.

Leggere le emozioni
Se qualcuno vi racconta di non aver mai paura, non credetegli. La
paura un sentimento naturale e aggiungo anche importante. La
natura ci ha fornito questa sensazione per metterci in guardia dai
pericoli: la paura svolge quindi un compito importantissimo che
pu evitarci un sacco di guai.

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Ovviamente per bisogna avere un rapporto sano con la paura. A
me rimasta impressa una frase che ho letto su un libro che
diceva Un giorno la paura buss alla porta, and ad aprire il
coraggio e non trov nessuno. Capirete quindi quanto diventa
importante riuscire a gestire la paura nella giusta maniera. Questo
vale nella vita come sul tavolo verde.

Succeder ogni volta che su un semi-bluff subite lall-in di un


avversario, ogni volta che con due K in mano vedete un A sul
tavolo e tante altre situazioni simili. Ma la paura pu essere anche
quella di non riuscire a sfruttare bene la mano pi bella della
serata. Credetemi, questa sensazione la proverete molto spesso e
se non imparate a gestire ansia e paura saranno guai.

Il primo passo per gestire queste sensazioni sicuramente


imparare a sentirle, a riconoscerle; il secondo passo imparare a
controllare gli effetti visibili agli altri. Quando fate un bluff o
quando avete un buon punto in mano sicuramente molto meglio
non farlo capire agli avversari.

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SEGRETO n. 81: bisogna imparare a riconoscere i segnali che
lavversario senza volerlo sicuramente vi mander.

Il primo effetto dellansia sicuramente laumento del battito


cardiaco, che pu essere riconoscibile dal rossore sul viso o dal
pulsare delle vene della fronte o del collo. Altri sintomi sono
laumento del ritmo del respiro, la dilatazione della pupilla,
movimenti nervosi delle mani. Alla stessa maniera anche essere
troppo calmi pu essere un indice di quello che avete in mano.

Durante la partita importantissimo essere consapevoli delle


emozioni che si provano e di come reagisce il vostro corpo sotto
pressione.

Sforzatevi di osservare con attenzione le vostre reazioni perch


una maggiore consapevolezza vi consentir di riuscire a
controllare meglio i segnali che potreste mandare ai vostri
avversari. Ma quali sono i segnali pi evidenti? Dovete porre la
vostra attenzione soprattutto su viso e occhi ma senza trascurare
le mani e la postura. Alcuni giocatori cercano di nascondersi
aiutandosi con gli occhiali scuri ma ovviamente non possono

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mettere il passamontagna e anche in quel caso resterebbero ancora
le mani e la postura a dire qualcosa di noi.

SEGRETO n. 82: pensare di avere la famosa faccia da


poker, quella assolutamente priva di ogni espressione, pura
utopia.

Lo stress pu far guardare altrove mentre si parla con


lavversario, oppure pu far dare unocchiata alle fiches prima di
decidere se puntare. facile capire quanto importante
riconoscere le microespressioni facciali. Non ci aiuta se
giochiamo online ma nei tornei dal vivo un grande aiuto. A
volte pu bastare un segno quasi impercettibile per leggere
lemozione che ci trasmette il nostro avversario e questo pu
aiutarci a decidere se passare o meno. Voi come ve la cavate nel
riconoscere le emozioni? Vi segnalo un sito dove potete fare un
piccolo test per vedere se riuscite a riconoscere le espressioni del
viso. Basta cliccare su questo link e vi troverete di fronte a una
serie di espressioni facciali da riconoscere.

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Ma il volto non tutto. Spesso trovate persone che sono
concentratissime a controllare il viso ma a cui ad esempio
tremano le mani. Il corpo parla sempre, dobbiamo solo imparare
ad ascoltarlo. Sullo stesso sito del test per riconoscere le
espressioni facciali trovate un analogo test sulla lettura del corpo.
Cliccate sul seguente link e fate il test. Cercate di esercitarvi
molto per riuscire a leggere il linguaggio del corpo, pu essere
unarma molto potente.

SEGRETO n. 83: mentre non giocate non perdete loccasione


di guardare con molta attenzione i vostri avversari.

Studiateli e cercate di capire come comunicano, potrebbe tornarvi


molto utile. Magari riuscite a scoprire che un vostro avversario sta
bluffando dal tremore delle mani, perch le porta verso naso,
bocca e mento o perch suda pi del normale sulla fronte o sulle
mani.

I giocatori pi esperti sono talmente consci dellimportanza di


questi segnali al punto tale che cercano di usarli per influenzare
gli altri. Ad esempio nellheads-up sfruttare il fattore psicologico

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talmente importante che alcuni giocatori arrivano anche a
guardare fisso negli occhi lavversario pur di intimorirlo.

Sono tante le cose da notare. Passare velocemente, quasi senza


pensare, pu essere il segnale che ci fa capire che questo
giocatore basa il suo gioco quasi esclusivamente sulla forza delle
sue carte; in effetti aveva pensato di passare gi prima di vedere le
puntate di tutti i giocatori. Se invece fa un po di scena e poi
punta forte molto probabilmente sta cercando di farvi credere che
in mano non ha un punto molto forte.

Quando invece punta molto velocemente probabilmente sta solo


cercando di spaventarvi.

SEGRETO n. 84: non tenete in considerazioni le informazioni


che lavversario vi d volontariamente.

Pu capitare di ricevere informazioni dai vostri avversari senza


dover essere particolarmente attenti. Alcuni giocatori hanno,
infatti, labitudine di dire tranquillamente le carte che hanno in
mano. Attenzione, fatevi questa domanda: ma perch un

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avversario dovrebbe dirvi il punto che ha in mano? O molto
sprovveduto o invece molto furbo e sta mentendo per trarvi in
inganno. In nessuno dei due casi vi servono quelle informazioni.
Nel primo caso siete talmente pi forti del vostro avversario che
le informazioni che vi d non vi servono, nel secondo invece sono
una trappola ed meglio non tenerne conto. Magari in quel caso
vi ha detto la verit ma se un buon giocatore c sicuramente un
fine nascosto, magari sta costruendo la trappola per un altro giro.
Diffidate di queste informazioni.

Unaltra cosa su cui riflettere su come gli avversari leggono le


giocate. Un buon giocatore deve essere prima di tutto un ottimo
osservatore. Naturalmente bisogna osservare a lungo e con
attenzione i propri avversari per capirli e prevederli.

Ad esempio, se avete notato che il vostro avversario un


chiacchierone e, mentre solleva le carte per vedere che punto ha,
sinterrompe bruscamente e magari balbetta riprendendo a
parlare, molto probabilmente ha scoperto di avere unottima mano
mentre se allimprovviso diventa strafottente probabile che stia
bluffando.

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Se un giocatore, subito dopo aver visto le sue carte, guarda
immediatamente verso le sue fiches, quasi sempre significa che ha
una buona mano e che vuole capire quanto puntare. Prestate
attenzione se vedete che un giocatore annoiato allimprovviso
solleva la testa e guarda gli altri con maggiore interesse; potrebbe
aver centrato un buon punto. Se poi mentre aspetta che gli altri
puntino fa finta di niente state ancora di pi con le orecchie tese.
Quasi sicuramente sta cercando di non fare niente che possa
scoprire il suo gioco. Vediamo i segnali tipici che indicano
sicurezza e insicurezza.

Segnali di insicurezza:
testa china;
braccia conserte;
busto allindietro lontano dal tavolo;
mano sul mento e dito che tormenta il labbro inferiore;
sopracciglia abbassate;
pupille ristrette;
sfregare o pizzicare collo, zigomi e orecchie;
grattarsi la nuca o la testa.

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Segnali di sicurezza:
testa sollevata;
busto in avanti;
mani poggiate allargate sul tavolo;
lieve sfregamento dei palmi delle mani;
pupille dilatate;
gomiti poggiati sul tavolo e punte delle dita premute insieme
come a formare una specie di piramide.

Naturalmente questi segnali vanno considerati solo come degli


indizi e non vanno presi per oro colato. Diventano significativi
quando se ne notano almeno due o tre di ogni categoria. Quando
saremo abbastanza bravi dal riconoscere e controllare questi
segnali possiamo anche pensare di gettare il fumo negli occhi agli
avversari: cambiare spesso modo di fare e reazioni cos da non
risultare prevedibili.

Quando state giocando contro giocatori che conoscono anche loro


queste tecniche allora tutto si complica maledettamente, non
possiamo mai sapere se il nostro avversario ci o ci fa. Quando

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sembrer forte non saprai mai se debole e finge sperando che
noi lo interpretiamo in questo modo o se lo veramente.

Il tilt
Un giocatore in tilt inizia a prendere decisioni diverse da quelle
che prenderebbe normalmente e a seconda del proprio carattere
reagir alla situazione. Qualcuno comincer a giocare in maniera
pi rischiosa per cercare di recuperare le perdite, mentre altri
cercheranno di giocare in maniera pi chiusa del normale perch
hanno paura di perdere ancora.

Anche quando andiamo in tilt una buona preparazione pu darci


una grossa mano. Ovviamente un campione in tilt sar comunque
sempre molto pi forte di un giocatore amatoriale che sta
giocando al suo meglio.

SEGRETO n. 85: si pu andare in tilt per noia e stanchezza o


per rabbia e frustrazione.

Un torneo pu essere molto lungo e dopo diverse ore di gioco


quasi inevitabile perdere un po di concentrazione. Questo pu

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non farci rendere conto, anche per molto tempo, che il nostro
livello di gioco si sta abbassando.

La noia ci pu portare a giocare mani che normalmente avremmo


foldato o a non riconoscere situazioni di gioco positive che
potremmo sfruttare.

Il secondo tipo di tilt ancora pi dannoso. La rabbia nel poker


pu avere tante origini: una mano persa per un errore o per
sfortuna, un comportamento scorretto di un avversario, qualcosa
di fastidioso intorno a noi, problemi personali che ci assillano ecc.
La rabbia ci toglie lucidit e crea un calo del livello di gioco
molto superiore a quello che pu provocarci la noia. Lunico
vantaggio sta nel fatto che molto pi facile riconoscere questo
stato danimo e quindi cercare di porre rimedio.

Quando perdiamo una mano contro un giocatore, che sia pi forte


o solo pi fortunato di noi, non dobbiamo mai lasciare che il
nostro ego prenda il sopravvento inducendoci a puntarlo e cercare
di vendicarci il pi presto possibile. Cerchiamo invece di
focalizzarci maggiormente sul nostro gioco puntando lattenzione

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sempre di pi su quelle azioni che nel lungo periodo ci danno i
migliori risultati. Sicuramente esistono i periodi sfortunati ma
invece di concentrarci su questo ripensiamo alle mani positive e
nutriamoci delle belle sensazioni che abbiamo vissuto in quei
momenti. Questo ci dar sicuramente pi forza della rabbia che
proviamo ripensando alle mani che abbiamo perso.

SEGRETO n. 86: esistono due tipi di tilt: quello aggressivo e


quello passivo.

Tilt aggressivo: iniziamo a giocare mani che normalmente


avremmo foldato. In genere la causa la noia o la rabbia ma pu
anche essere un eccesso di tranquillit. Magari abbiamo vinto
qualche piatto fortunato e la situazione ci sta prendendo la mano.
Giocare spesso sicuramente pi divertente che passare ed
quindi abbastanza normale giocare molte pi mani del normale.

Tilt passivo: spesso, anche senza accorgersene, si inizia a giocare


in modo pi conservativo del normale facendo call e/o check
troppo spesso per paura di perdere altre fiches. Pu succedere
quando perdiamo qualche mano di troppo ma anche quando si sta

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vincendo tanto e non avendo abbastanza esperienza iniziamo a
giocare preoccupati di perdere il denaro guadagnato.

Come affrontare nel migliore dei modi queste situazioni? Per


prima cosa bisogna giocare tenendo continuamente sotto controllo
il bankroll. Bisogna anche evitare di giocare quando le nostre
condizioni psico-fisiche non sono ottimali. Stanchezza, stress e
preoccupazioni possono toglierci la giusta capacit di
concentrazione e sicuramente non saremo in grado di giocare al
nostro livello ottimale. Gi risolvendo queste piccole cose
possiamo ridurre notevolmente i danni di un eventuale tilt.

SEGRETO n. 87: per uscire dal tilt pu bastare anche solo


alzarsi per prendere un sorso dacqua o fare due passi.

Due minuti di break spesso possono salvare tutto il resto della


partita.

Analisi del tavolo


La padronanza del gioco del poker si pu acquisire solo giocando
molto. Un buon bagaglio di esperienze ci permetter di valutare

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con precisione i comportamenti dei giocatori presenti al tavolo da
gioco.

Per migliorare il nostro gioco dobbiamo imparare a captare i


messaggi, per lo pi involontari, che gli avversari ci danno al fine
di trarne un vantaggio concreto. Attraverso losservazione e
lelaborazione di quello che accade intorno a noi possiamo avere
tante informazioni utili che possono rendere le scelte di gioco
appropriate alle singole situazioni.

Non basta saper giocare al meglio le nostre carte per pensare di


essere dei giocatori di buon livello. Solo quando riusciremo a
leggere correttamente le mani dei nostri avversari potremo
affrontare con buone possibilit di vittoria un tavolo di poker.

SEGRETO n. 88: una corretta lettura del tavolo pu farci


riconoscere le prede pi facili.

Solo lesperienza potr insegnarci a distinguere tra i giocatori pi


abili, che meglio evitare, e quelli che pensiamo essere i pi
deboli verso i quali dobbiamo indirizzare il nostro gioco.

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Quello che dovremo sempre chiederci : Quali sono i giocatori
che posso battere nella maggior parte dei casi? oppure: In che
posizione del tavolo si trovano rispetto a me? Vediamo ora come
comportarsi nelle diverse situazioni.

Primo caso. Il giocatore debole si trova alla nostra sinistra di due


posizioni. Durante la partita ha mostrato un gioco troppo passivo.
Le sue puntate mostrano infatti che abbiamo di fronte un
giocatore debole in quanto ha poca personalit e subisce quella
degli altri. Come affrontarlo?

Nel momento in cui i bui saranno diventati importanti cerchiamo


di attaccarlo con regolarit quando in posizione di grande buio e
andiamo in continuation bet piuttosto forte se dovesse chiamare il
nostro raise pre-flop, perch difficilmente verremo chiamati di
nuovo.

Secondo caso. Il giocatore immediatamente alla nostra destra


gioca pi mani possibile ma gli capita spesso di fare grossi errori
di valutazione. un giocatore che ama il rischio e punta molto
sulla fortuna.

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il classico giocatore che pu regalarci tutto il suo stack e per di
pi abbiamo il vantaggio della posizione. Giochiamo in slow
playing e quando avremo la quasi certezza di essere avanti dopo il
flop potremo sfruttare la nostra posizione di vantaggio al tavolo.
Probabilmente cercher di farci scappare con una puntata
esagerata post-flop e noi saremo a quel punto pronti ad
approfittarne.

Terzo caso. Giocatore forte e sicuro di s ma che parla troppo


durante la mano e lo fa soprattutto quando non si trova a suo agio.
Ha continuamente bisogno di informazioni e quindi parla molto
proprio per averle. Il suo punto debole la sua presunzione e la
spasmodica necessit di riscontro alle sue richieste.

Abbiamo detto che un buon giocatore, quindi sar difficile


batterlo su quel piano ma ora sappiamo che possiamo batterlo sul
terreno della psicologia. Dobbiamo far di tutto per farlo
innervosire. Possiamo prendere le decisioni con molta lentezza
visto che avr sicuramente fretta di vincere, se poi non
rispondiamo alle sue domande o addirittura critichiamo il suo
comportamento abbiamo buone possibilit di mandarlo in tilt.

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Da questi tre casi possiamo sicuramente capire che un
comportamento psicologicamente corretto al tavolo pu essere
determinante in molte situazioni, rendendo il vostro gioco sempre
pi vincente.

Livello di gioco
Il concetto psicologico del livello di gioco davvero molto
importante, in quanto ci permette di capire per quale motivo il
nostro avversario ha preso una determinata decisione.

Primo livello. Un giocatore che ha questo livello di gioco basa il


suo gioco solo sulle proprie carte oppure su quelle che possono
uscire ma non pensa a cosa possa avere in mano il suo avversario.
Questi giocatori tendono a sopravvalutare la forza della loro mano
e possono darci molte informazioni. Di solito lammontare della
loro puntata rappresenta esattamente la forza del loro punto. Se
fanno una puntata pari al piatto avranno un punto molto forte, se
puntano poco avranno una coppia piccola.

Secondo livello. In questo caso il nostro avversario si fa una


domanda in pi. Cosa ha in mano il mio avversario? Questo tipo

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di giocatore oltre alla forza della sua mano cerca di immaginare
quale punto ha il suo avversario e si regola di conseguenza.

Ad esempio se pensa di avere un punto inferiore ma immagina


che anche il suo avversario non abbia un punto particolarmente
forte, probabilmente prover a bluffare. Invece se ritiene di avere
il punto pi alto chiamer una puntata non troppo grossa per non
farlo scappare.

Terzo livello. Stavolta la domanda da farsi : Cosa pensa il mio


avversario? Si tratta quindi di considerare non solo cosa i
giocatori hanno in mano realmente, ma anche cosa stia passando
per la loro testa. A questo livello la psicologia entra sempre pi
prepotentemente nel gioco. Saranno valutate la storia delle giocate
effettuate, la tipologia di gioco, la coerenza delle giocate
dellavversario. Come vedete non stiamo quasi pi valutando le
carte che sono sul piatto ma stiamo concentrandoci sempre di pi
sulle persone e sulla loro psicologia.

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Come vedete giunti a questo punto la cosa pi importante per
alzare il nostro livello di gioco diventa riuscire a leggere nella
testa del nostro avversario e regolarsi di conseguenza.

SEGRETO n. 89: inutile fare giocate troppo sofisticate


quando lavversario si trova a un livello nettamente inferiore,
potrebbe non capirle e vanificare il nostro sforzo.

La cosa giusta da fare cercare di capire a che livello sta


giocando il nostro avversario e posizionarsi su un livello appena
superiore al suo. Come vedete a questi livelli i fattori da
considerare diventano tantissimi e proprio questo rende il poker
un gioco di grandissimo fascino.

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RIEPILOGO DEL GIORNO 5:
SEGRETO n. 80: per avere successo nel poker bisogna
saper gestire al meglio le proprie emozioni.
SEGRETO n. 81: bisogna imparare a riconoscere i segnali
che lavversario senza volerlo sicuramente vi mander.
SEGRETO n. 82: pensare di avere la famosa faccia da
poker, quella assolutamente priva di ogni espressione,
pura utopia.
SEGRETO n. 83: mentre non giocate non perdete
loccasione di guardare con molta attenzione i vostri
avversari.
SEGRETO n. 84: non tenete in considerazioni le
informazioni che lavversario vi d volontariamente.
SEGRETO n. 85: si pu andare in tilt per noia e stanchezza
o per rabbia e frustrazione.
SEGRETO n. 86: esistono due tipi di tilt: quello aggressivo
e quello passivo.
SEGRETO n. 87: per uscire dal tilt pu bastare anche solo
alzarsi per prendere un sorso dacqua o fare due passi.
SEGRETO n. 88: una corretta lettura del tavolo pu farci
riconoscere le prede pi facili.

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SEGRETO n. 89: inutile fare giocate troppo sofisticate
quando lavversario si trova ad un livello nettamente
inferiore, potrebbe non capirle e vanificare il nostro sforzo.

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GIORNO 6:
Come giocare a poker sul web

Giocare a poker sul web ci offre grandi vantaggi ma solo se lo


facciamo in determinate condizioni.

SEGRETO n. 90: giocare a poker sul web unarma a doppio


taglio. tanto comodo quanto insidioso.

Non hai bisogno di recarti in un circolo o addirittura in unaltra


citt per giocare e lo puoi fare come e quando vuoi. Puoi farlo sia
di mattina che di pomeriggio, o addirittura la notte, vestito di tutto
punto o se preferisci in pigiama.

Sicuramente comodo giocare da casa ma attenzione perch ci


sono tante insidie. Le pi comuni sono il telefono che squilla, la
TV accesa, i figli che giocano, la moglie che chiede cosa vuoi per
cena, il campanello che preannuncia una visita inaspettata proprio
durante un rilancio importante. Se poi giocate sul luogo di lavoro,
oltre a non essere completamente concentrati, rischiate anche il

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posto. Altro fattore da tenere in grande considerazione il vostro
stato mentale. Se siete stanchi, arrabbiati o sotto leffetto di
droghe o alcool evitate di giocare.

Anche il tuo stato fisico deve essere sempre al top. Evita di


mangiare molto e male prima di giocare, il sangue scorre pi nel
tuo stomaco che nel cervello. Non giocare se non hai dormito
bene o se stai male e non ti senti lucido.

SEGRETO n. 91: visto che su Internet potete giocare quando


volete, fatelo solo quando le condizioni psicofisiche e
ambientali sono ottimali.

Attenti anche alla stabilit del collegamento e ai programmi tipo


Skype e Msn fonti di continua distrazione. Al contrario
lambiente di gioco deve essere sereno e privo di distrazioni,
magari seduto comodamente e con una bella musica di
sottofondo.

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Una grande opportunit
Grazie al web il poker si sta trasformando da gioco dazzardo a
sport a tutti gli effetti. Oggi giocare a poker, anche a buoni livelli,
diventato semplicissimo soprattutto grazie al web dove puoi
sfidare conoscenti, amatori, persone famose, professionisti o
addirittura campioni mondiali. Si pu giocare le pi conosciute
versioni del poker e selezionare i tornei che pi si adattano alle
nostre possibilit economiche.

Su Internet si riesce a giocare a poker anche gratis. Si pu


addirittura iniziare dai tornei freeroll il cui accesso gratuito
nonostante ci sia un premio in denaro che ci permette di imparare
a giocare senza rischiare. Proprio per questo motivo questi tornei
sono molto frequentati e bisogna quindi attuare le giuste strategie
per pensare di vincere dei soldi.

Una buona opportunit per fare esperienza sono sicuramente i


tornei sit&go. Vediamo quindi qualche consiglio per giocarli al
meglio.

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SEGRETO n. 92: nei tornei sit&go conviene iniziare in
maniera prudente e cominciare a spingere solo quando il
torneo in fase avanzata e il valore dei bui aumentato.

Nella fase iniziale evitate colpi a effetto, giocate in maniera molto


prudente. I blind sono ancora molto bassi e si deve giocare solo se
si hanno mani veramente forti. Piuttosto sfruttate questa fase per
studiare lo stile di gioco dei vostri avversari. Man mano che
andiamo avanti i blind cresceranno, i giocatori saranno sempre
meno e potremo quindi cominciare a giocare pi aperti e pi
aggressivi.

Come abbiamo gi detto allinizio del torneo i bui sono di poco


valore e non vale quindi la pena correre rischi eccessivi. Quando
invece si creano le condizioni adatte per rubare i bui teniamo
sempre in considerazione il nostro bankroll e quello del nostro
avversario. Cerchiamo di essere aggressivi ma possibilmente
senza andare in all-in. E se il vostro avversario avesse delle carte
fortissime? Perch rischiare di uscire gi dalle prime fasi dal
torneo? Meglio evitare spiacevoli sorprese.

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Una volta che siamo riusciti a superare la prima fase del torneo e
ci stiamo avvicinando alle posizioni premiate diventa di
fondamentale importanza non essere il primo dei perdenti. Questa
fase viene detta bolla ed sicuramente il momento della partita
pi delicato da affrontare. In genere a questo punto del torneo la
maggior parte dei giocatori comincia a giocare in modo molto
prudente per evitare di essere eliminati proprio alla soglia del
primo obiettivo da raggiungere. Il ragionamento non fa una piega
ma proprio per questo diventa troppo prevedibile dandoci quindi
lopportunit di approfittarne.

SEGRETO n. 93: sfrutta le fasi di bolla per sorprendere gli


avversari.

Questo il momento in cui i giocatori, non solo principianti,


fanno il maggior numero di errori. Uno degli errori pi comuni
giocare troppo chiusi gi nelle fasi pre-bolla. Questo potrebbe
significare arrivare alla bolla con poche fiches, il che equivale a
essere vittime di giocatori pi aggressivi e con pi chip. Potranno
rubarci i bui senza incontrare troppa resistenza e anche nel caso
volessimo rendergli la vita dura i nostri avversari rischierebbero

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comunque poco, viste le poche fiches che abbiamo in mano. Per
lo stesso motivo noi non potremo riuscire a rubare i bui e mettere
pressione ai nostri avversari perch per farlo dovremmo per forza
rischiare tutto il nostro stack.

Naturalmente pu anche accadere di rimanere con poche fiches


semplicemente a causa di una mano persa. In questo caso la
tattica obbligata. Bisogna giocare chiusi per cercare di andare a
premi e aspettare il momento giusto. Magari riceviamo una
monster hand dove possiamo puntare tutte le nostre fiches.

Un altro errore tipico quello di giocare in maniera troppo


aggressiva proprio per sfruttare la bolla. A volte i giocatori che
hanno uno stack molto alto cominciano a fare raise spropositati o
addirittura ad andare all-in in maniera spropositata. Gli baster
avere carte tipo AK o JJ per andare subito all-in. Giocando in
questo modo potrebbero far scappare gli avversari che hanno carte
medie, senza sfruttare a dovere le proprie carte, e rischieranno di
perdere piatti importanti qualora dovessero incontrare avversari
con punti molto forti. Giocare meglio degli altri significa trarre
vantaggio dagli errori altrui e approfittare dei giocatori pi

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impauriti in bolla sicuramente uno dei sistemi migliori per
accumulare le chip necessarie per arrivare al tavolo finale.

Ricapitolando, nelle fasi di bolla e pre-bolla dobbiamo solo


giocare concentrati. Evita di diventare un kamikaze ma senza
dimenticare che solo chi si prende i giusti rischi alla lunga riuscir
a massimizzare le vincite. Un bluff e qualche buio rubato non ci
sta mai male. Approfittiamo della passivit degli avversari
giocando anche carte che non sono proprio eccezionali. Se
vediamo giocatori che in questa fase giocano in maniera decisa o
addirittura rilanciano, considera che probabilmente hanno buone
carte e che forse pi saggio passare.

SEGRETO n. 94: appena sei sicuro di essere tra i giocatori


premiati cambia marcia.

Quando i giocatori cominciano a diventare pochi e ti sei


assicurato un premio sufficientemente ricco, gioca solo per
vincere. Quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare. Il
secondo posto nel torneo non ha senso anche perch in genere la
differenza di premio tra il primo e il secondo posto molto alta e

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vale la pena rischiare. Infatti, in linea di massima i primi tre
giocatori si spartiscono tra il 40% e il 50% dellintero montepremi
del torneo e al primo andr tra il 20% e il 30%. Iniziate a capire
perch bisogna giocare per vincere?

SEGRETO n. 95: arrivati allheads-up il secondo posto una


sconfitta. Giocate aggressivi.

La naturale conclusione del torneo di Texas Holdem lheads-


up, cio il gioco uno contro uno. Quando arriviamo a questo
punto dobbiamo variare la nostra strategia di gioco. In questa fase
raramente avremo in mano delle buone carte. Avere una coppia
bassa nel pre-flop diventa un buon gioco e avere una coppia alta
diventa una giocata su cui rilanciare molto alto. Proprio per
questo motivo conviene quasi sempre andare a vedere il flop.
Basta pensare che quello che non prendi tu lo prende il tuo
avversario. Anche perch i blind saranno alti e rischiamo di
agevolare troppo il gioco del vostro avversario.

Anche se avete carte bruttine, tipo 9-6, andate a vedere il flop,


sempre che non ci sia un rilancio molto alto. In questa fase

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scordiamoci lo slow playing. Aspettare carte buone per giocare
significa regalare al nostro avversario un sacco di piatti. Rischiate,
ma giocate. Solo chi ha coraggio, senza essere incosciente, vince
un torneo.

Ora avete uninfarinatura su come giocare un torneo di Texas


Holdem ma prima di giocare tornei con soldi veri cominciate a
fare esperienza con i tornei gratis, i freeroll, dove potete provare
le strategie senza rischiare di finire sul lastrico.

Tavolo da sei o da dieci giocatori?


Chi ha gi giocato online sa benissimo che si pu scegliere di
giocare a tavoli da sei (short-handed) o da dieci giocatori (full-
ring). Quale dobbiamo scegliere? Quale sar il pi adatto al
nostro livello di gioco?

SEGRETO n. 96: per scegliere tra un tavolo short-handed e


un full-ring bisogna considerare esperienza e pazienza.

Esperienza. Un principiante che inizia a giocare a poker in genere


principalmente interessato alle proprie carte. Pochissima

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attenzione invece dedicata allo studio dello stile di gioco degli
altri giocatori. Per per studiare il gioco degli avversari bisogna
avere tempo e se giocate su un tavolo a sei il gioco talmente
veloce che non avreste a disposizione il tempo necessario per
farlo.

Se giocate su un tavolo full-ring potete permettervi di passare pi


mani senza dover correre il rischio di perdere troppo e avere
quindi il tempo e le occasioni di studiare meglio gli avversari e il
loro gioco. Inoltre, nel tavolo a sei giocatori, il valore dei bui si
alza molto rapidamente. Questo vuol dire tante cose: significa
avere maggiori costi, maggiori rischi ma anche ovviamente
maggiori guadagni nel caso di gioco corretto. Possiamo fare la
scelta giusta solo rispondendo esattamente a una domanda molto
importante: siete sufficientemente esperti da sfruttare ogni
vantaggio? O rischiate di non riuscire a gestire bene la partita?

SEGRETO n. 97: per i giocatori meno esperti e pazienti


meglio giocare ai tavoli da dieci giocatori.

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Pazienza. La fortuna nel poker se consideriamo il lungo periodo
conta davvero molto poco. Questa verit pu essere dimostrata
dalla statistica in qualsiasi momento. Ovviamente pu capitare un
giro fortunato o uno sfortunato ma nel lungo termine la fortuna
eguaglia la sfortuna. Il buon giocatore si distingue dal giocatore
medio anche dalla sua capacit di sfruttare la fortuna riuscendo a
massimizzare le vincite e non farsi colpire dalla sfortuna
minimizzando le perdite nei piatti perdenti. In un tavolo a dieci
possono passare tanti minuti in attesa che arrivino le carte giuste e
bisogna avere la pazienza per continuare a scartare costantemente.

Ricapitolando, possiamo dire che meglio iniziare con i tavoli da


dieci giocatori e che possiamo passare a quelli da sei solo quando
avremo fatto la giusta gavetta.

Giocare multitavolo
Una possibilit in pi che ci regala il web quello di poter giocare
multitavolo e cio giocare online su pi tavoli allo stesso
momento. Ma ne vale veramente la pena?

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Tra i professionisti c chi arriva anche a giocare su dodici tavoli
contemporaneamente, come fanno i grandi campioni di scacchi,
ma sicuramente non una cosa da tutti. Cos come non si pu
pretendere di giocare e vincere sin da subito su tavoli con puntate
da centinaia di euro, anche giocare su pi tavoli una cosa molto
difficile. Il poker un gioco di attenzione e pazienza e pu anche
passare molto tempo prima che arrivi una mano giocabile. Su
Internet tutto pi frenetico e c quindi il rischio di non riuscire
a sopportare queste pause ed entrare in piatti che invece non
dovremmo giocare.

SEGRETO n. 98: con la giusta preparazione giocare su pi


tavoli pu addirittura aiutarci a giocare meglio.

Una volta che avremo acquisito una sufficiente esperienza, il fatto


di giocare su pi tavoli pu rivelarsi addirittura un vantaggio,
perch giocare spesso ci aiuta a mantenere alta la concentrazione.
Con il passaggio da uno a due tavoli si giocheranno il doppio
delle mani e di conseguenza, riuscendo a giocare in modo corretto
e disciplinato, si potr raddoppiare la media oraria delle vincite.

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Un altro fattore molto importante che se si gioca su pi di un
tavolo sar pi facile abbandonare i piatti marginali senza essere
invischiati in pericolose situazioni proprio perch si occupati su
un altro tavolo in cui si ha una buona mano. Ad esempio una
mano come K10 nelle posizioni iniziali sar passata senza
problema se si sta giocando in un altro tavolo.

Giocare su pi tavoli ovviamente non ha solo vantaggi. Come


abbiamo gi visto in precedenza, nel poker fondamentale
cercare di raccogliere pi informazioni possibili dagli avversari
presenti al nostro tavolo. Giocando su pi tavoli diventa molto
difficile riuscire a immagazzinare tutte queste informazioni.
Inoltre c da considerare che abbiamo meno tempo per prendere
decisioni e possono esserci occasioni in cui si perderanno soldi
proprio per decisioni troppo frettolose. Ma allora chi dovrebbe
giocare su pi tavoli? E come deve farlo?

SEGRETO n. 99: cominciate a giocare su due tavoli solo


quando avete raggiunto un discreto successo giocando su
tavoli singoli.

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La prima considerazione da fare che se non si raggiunto un
certo successo e una discreta sicurezza su un tavolo inutile
cercare di giocare su due tavoli. Una volta che hai deciso di
cominciare non spaventarti se allinizio i risultati non saranno
eccezionali. Nella prima fase molto probabile che le perdite
saranno maggiori dei profitti, ma non preoccuparti, significa solo
che hai ancora bisogno di adattarti al gioco.

Per giocare su due tavoli bisogna essere molto pi attenti e


concentrati del solito e perci necessario essere svegli,
accorciare le sessioni e prendersi le dovute pause di gioco. Altra
cosa importante quella di posizionare sullo schermo i tavoli in
maniera precisa e allineata per evitare di fare confusione e di
cliccare in maniera errata facendoci agire in modo sbagliato.

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RIEPILOGO DEL GIORNO 6:
SEGRETO n. 90: giocare a poker sul web unarma a
doppio taglio. tanto comodo quanto insidioso.
SEGRETO n. 91: visto che su Internet potete giocare
quando volete, fatelo solo quando le condizioni psico-
fisiche e ambientali sono ottimali.
SEGRETO n. 92: nei tornei sit&go conviene iniziare in
maniera prudente e cominciare a spingere solo quando il
torneo in fase avanzata e il valore dei bui aumentato.
SEGRETO n. 93: sfrutta le fasi di bolla per sorprendere gli
avversari.
SEGRETO n. 94: appena sei sicuro di essere tra i giocatori
premiati cambia marcia.
SEGRETO n. 95: arrivati allheads-up il secondo posto
una sconfitta. Giocate aggressivi.
SEGRETO n. 96: per scegliere tra un tavolo short-handed e
un full-ring bisogna considerare esperienza e pazienza.
SEGRETO n. 97: per i giocatori meno esperti e pazienti
meglio giocare ai tavoli da dieci giocatori.
SEGRETO n. 98: con la giusta preparazione giocare su pi
tavoli pu addirittura aiutarci a giocare meglio.

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SEGRETO n. 99: cominciate a giocare su due tavoli solo
quando avete raggiunto un discreto successo giocando su
tavoli singoli.

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GIORNO 7:
Un piccolo esame finale

Siamo giunti alla fine del nostro manuale e spero che abbiate letto
tutto con grande attenzione. Ricordate che la vostra vita da
giocatore dipende da quanto sarete bravi ad applicare i concetti
che abbiamo studiato finora. Per verificarlo vi propongo ora un
piccolo test; cinque semplici domande per verificare quanto avete
appreso dal nostro piccolo corso.

1. Al tavolo verde vince:


a. chi punta sempre;
b. chi vede sempre;
c. chi rilancia sempre;
d. chi va sempre all-in.

2. Il giocatore debole quello che:


a. punta sempre;
b. fa vedere spesso le carte;
c. parla tanto;

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d. va sempre all-in.
3. Siamo rimasti con poche fiches. Decidiamo di andare all-in
se...
a. abbiamo A6 e nessuno ha ancora puntato;
b. solo se siamo sicuri di avere il punto migliore;
c. mai;
d. siamo BB e punta solo una delle ultime posizioni.

4. Fare molto spesso check al river


a. giusto;
b. sconsigliato;
c. vietato;
d. obbligatorio.

5. Hai un punto discreto ma non sei sicuro di vincere. Lui vede


prima al flop e poi al turn mentre al river rilancia. Cosa fai?
a. passi;
b. vedi;
c. rilanci;
d. vai all-in.

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Domanda n. 1. Risposta esatta: a.
Tenete bene a mente che se le vostre carte non sono abbastanza
buone per un rilancio allora non sono buone nemmeno per andare
a vedere. Giocando spesso raccoglierete tanti piatti che gli altri
non avranno il coraggio di inseguire. Meglio passare sempre che
vedere sempre. Ricordate che le fiches risparmiate hanno lo stesso
valore di quelle perse.

Domanda n. 2. Risposta esatta: tutte.


fondamentale riconoscere i giocatori pi deboli. Ovviamente
sempre meglio scontrarsi con un giocatore debole che con uno
forte. Ma come possiamo riconoscerlo? Non cos semplice ma
qualche indizio possiamo darlo: potrebbe essere quello che punta
sempre perch non conosce la forza delle carte e delle posizioni,
quello che mostra troppo spesso le carte, che va troppe volte all-
in, chatta o parla di cose non inerenti al gioco invece di rimanere
concentrato sulla mano.

Domanda n. 3. Risposte esatte: a e d.


Lerrore pi grande che possiamo fare farci mangiare dai bui e
dai giocatori aggressivi. Quando le nostre fiches diventano meno

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di dieci volte il valore del grande buio significa che arrivato il
momento di giocare pi aggressivi e andare all-in appena si
creeranno le condizioni giuste. Vi consiglio un paio di schemi da
utilizzare per giocarsi le ultime cartucce e tentare di invertire
landamento della partita.

Prima situazione. Siamo sul buio e da una delle posizioni finali


arriva una puntata. Anche se non abbiamo carte eccezionali
facciamo call e al giro successivo andiamo all-in. Se il flop non ha
aiutato il nostro avversario (in media due volte su tre)
probabilmente passer.

Seconda situazione. Nessuno ha parlato prima di voi e avete Ax o


una coppia qualsiasi, anche bassa. Giocando da una posizione
iniziale la vostra puntata verr letta come una buona mano e
probabilmente questo indurr gli avversari a passare
permettendoti di rubare i bui. Anche se dovessero vedere
considera che 7-9 unsuited batte AK suited una volta su tre.

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Domanda n. 4. Risposta esatta: b.
Il giocatore che al river punta solo con una mano estremamente
forte d un vantaggio enorme agli avversari. Giocare in questa
maniera d il vantaggio di poter bluffare spesso sapendo che solo
con un punto forte si verr seguiti nella giocata. ovvio che
ugualmente sbagliato puntare sempre perch possiamo essere
facile preda di chi riesce a leggere bene le nostre giocate.

Domanda n. 5. Risposta esatta: a.


Attenzione, questa sequenza il classico schema di chi gioca slow
playing. ovvio che dispiace non vedere lultima puntata al river
e passare dopo aver puntato fin dallinizio, ma se non siamo
sufficientemente convinti della forza del nostro punto la maggior
parte delle volte si finisce solo col regalare le proprie fiches.

Com andata? Spero bene ma se anche se cos non fosse non


preoccupatevi perch ci vogliono anni per arrivare a un livello di
gioco accettabile, ci vuole tanto lavoro e questo solo il primo
passo.

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Conclusione

Vi lascio con lultimo segreto, o meglio, con lultimo consiglio.


Ma questa volta non sar io a darvelo. Questo segreto lho tratto
da unintervista a Luca Pagano, uno dei giocatori italiani pi
conosciuti al mondo e commentatore della trasmissione
PokerMania, in onda su Italia 1. La domanda era: Cosa consigli
a chi vuole iniziare a giocare a poker?

Per prima cosa di divertirsi giocando. Poi se c la passione e si


vuole crescere nel gioco, per prima cosa cercare di capire quale
tipologia di gioco pi adatta al nostro stile (torneo, sit&go, dal
vivo oppure online). Ma soprattutto disciplina, disciplina e
ancora disciplina: imparare a gestire le emozioni, sia nei momenti
positivi sia in quelli negativi (in particolare quando si riceve il
colpo sfortunato, il cosiddetto bad beat). Infine, disciplina anche
nel gestire le proprie risorse economiche. Ultimo, ma non meno
importante, la lettura di qualche buon libro sul poker!

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Dizionario del poker

Piccolo glossario di alcuni dei termini che trovate nel corso dei
vostri studi sul poker. Il primo passo per conoscere un argomento
quello di padroneggiare il gergo tecnico.

All-in. Significa che state puntando tutte le fiches in vostro


possesso.

Bankroll. la somma in denaro che avete a disposizione. Pu


essere inteso sia nella singola partita che pi in generale per
giocare a poker nei diversi tornei.

Bet (puntata). Si mette del denaro al centro del tavolo per poter
giocare.

Blank. Termine che si riferisce a una carta uscita al turn o al river


e che sembra non aiutare alcun giocatore nella mano; non ha
alcuna relazione con il resto delle carte presenti sul board.

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Blind. la puntata obbligatoria che i due giocatori che si trovano
a sinistra del bottone del mazziere devono fare prima di prendere
le carte. Il giocatore che si trova immediatamente a sinistra del
bottone del mazziere punta lo small blind (buio), in genere pari
alla met della posta minima, mentre il giocatore alla sua sinistra
punta il big blind (controbuio) del valore della posta minima.

Bluff. Si fa quando, non avendo in mano delle carte vincenti,


facciamo una puntata molto alta per cercare di indurre gli altri
giocatori a passare.

Board. linsieme delle carte al centro del tavolo, che possono


essere utilizzate da tutti i giocatori partecipanti alla mano.

Button. il piccolo disco che serve per indicare il giocatore che


agisce come dealer nella mano corrente. Esso si sposta in senso
orario.

Call (vedere). Significa coprire la puntata di un altro giocatore


per continuare a giocare la mano in corso.

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Check (bussare). Significa fare una puntata di valore pari a zero
restando comunque in gioco anche senza pagare. Ovviamente pu
essere fatta solo se nessun altro giocatore ha gi fatto una puntata
superiore a zero. un sinonimo del termine Cip.

Cip (bussare). Sinonimo di Check. Nel poker allitaliana indica


anche la puntata fissa del mazziere.

Community cards. sono le carte scoperte al centro del tavolo e


che possono essere usate da tutti per realizzare il punto finale.

Connector. Sono carte consecutive, come Donna e Re o 5 e 6. Si


dicono suited connector quando le due carte sono anche dello
stesso seme.

Dealer (mazziere). chi distribuisce le carte e viene indicato con


il bottone. Agisce per ultimo a ogni giro di puntate. La
successione del dealer procede in senso orario.

Draw. un progetto, latto di cercare una mano migliore. Di


solito si riferisce ai progetti di scala o colore.

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Family pot. una mano dove tutti o quasi tutti i giocatori al
tavolo vedono il flop.

Fiches. Gettoni usati come segnapunti per sostituire il denaro


nello svolgimento della partita. Sono fatti di diverso materiale,
dalla plastica, di uso comune, alla terracotta in uso nei casin.

Flop. Sono le prime tre carte scoperte al centro del tavolo nel
Texas Holdem.

Fold (passare). la rinuncia a continuare a partecipare alla mano


in corso. Non copriamo la puntata di un altro giocatore perch
riteniamo di avere una mano perdente.

Freeroll. Tornei di poker a iscrizione gratuita. In genere sono


presenti premi per i migliori che possono essere in denaro, oggetti
o iscrizione gratuita a tornei con montepremi maggiori.

Heads-up (testa a testa). Partita giocata da due soli giocatori.

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Hole cards (carte coperte). Sono le carte che un giocatore ha in
mano e sono anche chiamate pocket cards.

Kicker. la seconda carta che si ha in mano quando una carta


viene utilizzata per formare un punto con il board. Il kicker
assume grande importanza in caso di parit. In tale caso il piatto
viene assegnato a colui che possiede il kicker pi alto.

Live blind. Indica ogni puntata obbligatoria (small blind e big


blind) messa nel piatto prima che le carte vengano distribuite.

No-limits. una forma di poker in cui non ci sono limiti di


puntata, ovvero si pu effettuare qualsiasi puntata fino al totale
delle chip che il giocatore possiede.

Offsuit. Due carte di seme diverso. Di solito il termine riferito


alle carte di un giocatore, ad esempio un 7 e un 2 di seme diverso
sono definite 7-2 offsuit.

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Overcard. una carta pi alta rispetto a tutte quelle presenti sul
board. Ad esempio, se hai in mano Asso e 6 e il flop Jack, 9 e 4,
hai una overcard.

Poket cards. Le vostre carte personali, quelle di cui solo voi


conoscete il valore.

Pot limit. il limite massimo della puntata e dei rilanci e pu


essere al massimo pari allimporto presente nel piatto. Nel caso di
un rilancio, questo potr essere pari allimporto del piatto
aumentato dellimporto necessario per pareggiare la puntata
precedente.

Rainbow. Un flop si dice rainbow quando sul board ci sono tre


carte di seme differente.

Raise (rilancio). Significa puntare una somma maggiore di quella


puntata dai giocatori che ci precedono. In questa maniera
costringiamo gli avversari o a mettere altre fiches nel piatto o a
passare.

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Rank. la scala dei valori delle carte del mazzo: lAsso pi alto
del Re, il quale pi alto della Donna; seguono Jack, 10, 9, 8, 7,
6, 5, 4, 3 e infine 2.

River. la quinta e ultima carta scoperta al centro del tavolo nel


Texas Holdem.

Set. il tris formato da due carte che hai in mano e la terza che si
trova sul board. Quando invece vi sono due carte uguali sul board
e tu ne hai una uguale in mano, non si parla di set ma di trips.

Showdown. il momento in cui si scoprono le carte coperte per


stabilire qual il punto pi alto, quello che si aggiudicher il
piatto.

Slow playing. Fare puntate basse per simulare il fatto di avere un


punto basso. Si usa questa tattica quando, essendo sicuri di avere
un punto vincente, non vogliamo che gli avversari passino e che
quindi continuino a puntare. Pi in generale il giocare prudente.

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Split pot. Si verifica quando due o pi giocatori hanno la stessa
mano migliore da cinque carte; in questo caso il piatto viene
diviso in parti uguali fra tutti i giocatori vincenti.

Stack. la quantit di chip che hai davanti a te.

Tell. Ogni atto fatto da un giocatore che lascia intendere la forza o


la debolezza della sua mano. Alcuni tell sono palesi, mentre altri
sono davvero difficili da individuare. Inoltre, alcuni dei migliori
giocatori riescono, grazie alla loro esperienza, a dare dei tell
fasulli.

Top pair. Significa realizzare una coppia grazie a una delle


proprie hole cards e la carta pi alta presente sul board. Termine
solitamente utilizzato riferendosi al solo flop.

Trips. Consiste in un tris realizzato grazie a una delle carte in


mano e a una coppia sul board. Quando invece il tris realizzato
grazie a una coppia in mano e una carta del board, si parla di set.

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Turn. la quarta carta scoperta al centro del tavolo nel Texas
Holdem.

Under the gun. il primo giocatore alla sinistra del big blind. Il
giocatore under the gun ha la peggior posizione possibile prima
del flop. Generalmente da under the gun vengono giocate
solamente mani molto forti.

Underdog. Essere sfavoriti per la vittoria di una mano.

Value bet. Significa effettuare una puntata avendo la mano


migliore nella speranza che qualcuno chiami.

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