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Napoli, De Laurentiis; "Mertens?

Decide la moglie. Higuain ha poca
cultura..."
Intervista a a BeIn Sports: "Sarri ha un contratto, la clausola scatta fra un anno. Il
Pipita cerca di assolversi dando la colpa a me, ma i tifosi non sono stupidi"
26 APRILE 2017 - MILANO

Aurelio De Laurentiis, 67 anni, presidente del Napoli. Ansa

Lunga intervista quella concessa a BeIn Sports da Aurelio De Laurentiis. Il presidente del Napoli ha
toccato tanti argomenti, dalla clausola di Sarri al rinnovo di Mertens, passando per Koulibaly e
Higuain. "Sarri? Ha un contratto che lo lega al Napoli per molti anni, vero che ha una clausola ma
pu scattare soltanto tra un altro anno ed di 8 milioni di euro, che non mi sembra neanche poco
come penale per andare ad allenare da qualche altra parte".

MERTENS E KOULIBALY Tiene banco, dunque, il futuro prossimo. Soprattutto tengono banco le
conferme di Mertens e Koulibaly: "Credo che Dries abbia il desiderio di restare a Napoli, certo
bisogner capire cosa ne pensa sua moglie! Se si risolveranno i problemi con lei, non c dubbio
alcuno che Mertens rimarr a Napoli". Chiss se le cose stanno realmente cos e chiss se c' una
clausola o solo un gentleman agreement per quanto riguarda Koulibaly: "Il Chelsea arriv ad offrire
oltre 55 milioni di euro, dissi per a Conte che non si poteva dare via uno come Koulibaly, a meno che
Sarri non dica di avere altri centrali affidabili al posto del senegalese".

QUESTIONE HIGUAIN Chiaro il riferimento a Maksimovic, uno degli acquisti effettuati con i soldi
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della cessione di Higuain. De Laurentiis ha commentato cos il gesto che gli ha rivolto il Pipita dopo la
 doppietta
Napoli, in Coppa
De Laurentiis; Italia
"Mertens? al San
Decide la Paolo: "Pu indicare me col dito per tentare assolversi di fronte ai
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tifosi, che per non sono stupidi e capiscono perfettamente le situazioni: se tu sei una persona di buon
gusto, non tradisci la squadra dove hai giocato e ti sei affermato a livello mondiale per andare a
giocare in quella acerrima nemica che la Juventus. Credo che sia una caduta di gusto, dove non
centra pi n il presidente n il fratello del giocatore, ma centra soltanto la sua cultura che ha
dimostrato di essere piccola".

Gianluca Monti
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