Claudio G. Casati
Il Lavoro
diventa nomade
Luglio 2010
Il Lavoro diventa nomade
La ricerca e il mantenimento del lavoro sono diventati una
responsabilità individuale che comporta una maggiore e più
articolata attenzione a se stessi e al contesto lavorativo e
sociale; la liberalizzazione del mercato del lavoro e una
gestione imprenditoriale del proprio progetto professionale
e di vita, permettono di scegliere l’alternativa più coerente
con i propri obiettivi di sviluppo.
Contenuti
• Gestione del cambiamento 3
• Gestirsi come un’impresa 4
• La fuga dei Talenti 4
• Il caso Baden-Württemberg 6
• 11 ragioni per trasferirsi, 11 ragioni per la 7
moglie, 11 ragioni per i figli
• Il pizzaiolo di Ulm e il planner/buyer della MNC 10
• Il ricercatore emigrato in USA dalla Brianza 11
• Non ho la vocazione del missionario 12
• Attrattività del Territorio 13
• Note sull’Autore 14
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Gestione del Cambiamento
Siamo entrati nell’era delle discontinuità irreversibili. La
grande crisi 2009 ha accelerato l’impatto di fenomeni che
erano già in atto: la globalizzazione, il crollo delle barriere
spazio temporali, l’accelerazione della tecnologia, la
liberalizzazione del mercato delle merci e del lavoro, lo
spostamento degli investimenti nelle aree dove le condizioni
di contesto rendono il costo totale più competitivo.
Le stesse possibilità che hanno le imprese per decidere dove
allocare impianti e sedi in base all’attrattività del territorio,
possono essere utilizzate dalle persone
per decidere dove vivere e lavorare
ovvero il loro sviluppo professionale e
personale. Per i lavoratori “pronti,
volenti e capaci” il lavoro diventa
nomade. Per gestire i cambiamenti
nella vita e nel lavoro diventa
fondamentale la pianificazione
anticipata, come spiegano Gian Franco
Goeta e Alberto Camuri in “Prendi in
mano la tua vita”, Il Sole 24 Ore, 2010.
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Gestirsi come un’impresa
La ricerca e il mantenimento del lavoro è diventata una
responsabilità individuale che comporta una maggiore e più
articolata attenzione a se stessi e a ciò che avviene attorno
a noi. Occorre gestirsi come un’impresa. Identificare e
valorizzare tutti gli asset personali - esperienze, capacità,
sapere, saper fare e saper essere - per far fronte alle
dinamiche del mondo produttivo. Pianificare il proprio
futuro considerando una ampia gamma di alternative,
inclusi: nuovi modi di lavorare, nuovi mestieri, nuove
opportunità di business. Controllare l’implementazione del
progetto personale attivando miglioramenti e
riprogrammazioni.
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«Anche i laureati degli altri Paesi europei vanno all’estero:
spesso non si tratta però di una fuga, ma della ricerca di un
periodo
do di formazione complementare, cui fa normalmente
seguito il ritorno a casa».
«Un altro problema italiano è quello dei talenti stranieri:
solo lo 0,7% dei 20 milioni di laureati dell’area OCSE hanno
scelto l’Italia per trasferirsi. Meno della Turchia. In Italia
ogni cento laureati nazionali ce ne sono 2,3 stranieri, contro
una media OCSE del 10,45%».
Fuga dall’Italia
(da Italy's brain drain,The
Economist PRINT EDITION |
Europe del 06Gen11)
La fuga dall’Italia prosegue
ormai da anni.
“Uno studio del 2004 ha rile-
vato che, tra gli emigranti
italiani, i laureati sono qua-
druplicati fra 1990 e 1998;
una altra analisi rileva che
4.000 laureati hanno annul-
lato la loro residenza
italiana nel 1999.
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“brain drain” vs. “brain exchanges”
“Ciò che distingue l'Italia dai maggiori concorrenti europei
non è il numero assoluto dei relativi laureati emigrati (nel
2005 un numero maggiore di laureati hanno lasciato la Gran-
Bretagna, la Francia e la Germania), ma il saldo negativo
della “fuga dei cervelli” tipico delle economie in via di
sviluppo (vedere tabella OECD).
Al contrario le
economie avanzate
sono caratterizzate
dallo “scambio dei
cervelli”, ad es. gli
informatici britanni-
ci emigrano in
Silicon Valley, i
ricercatori medici
spagnoli trovano il
lavoro in Gran-
Bretagna”.
Il caso Baden-Württemberg
Poiché le persone costituiscono il più importante asset per
ogni organizzazione, il marketing territoriale del Baden-
Württemberg ha pubblicato, sul sito baden-wuerttemberg.de,
11 buoni motivi, tra il serio e il faceto, per convincere,
rispettivamente, moglie, marito e figli a trasferirsi nel
Baden-Württemberg, e altri 11 ragioni per convincere i
suoceri a non trasferirsi. In questo ultimo caso la ragione
principale è di evitare il trauma della scoperta di aver speso
la maggior parte della vita in posti sbagliati.
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Il Baden-Württemberg è uno dei 16 stati federati della
Germania. La sua straordinaria ricchezza dal punto di vista
storico, culturale e paesaggistico va a braccetto con una
industria all’avanguardia. Ha una superficie di 35.750 km² e
10,7 milioni di abitanti (2007). Posto nel versante sud-
occidentale della Germania, ad est dell'alto Reno, è il terzo
Land (stato) tedesco, sia per estensione che per
popolazione. Ha una economia ricca e moderna, tra le
maggiori in Germania per esportazioni e reddito, è uno dei
cosiddetti "motori d’Europa" che costituiscono la forza
economica trainante per il resto dell'Unione.
La capitale è Stuttgart (Stoccarda).
Le principali città comprendono
Mannheim, Karlsruhe, Freiburg im
Breisgau (Friburgo), Heidelberg,
Heilbronn, Ulm (Ulma), Tübingen
(Tubinga), Pforzheim e Reutlingen.
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5. Baden-Württemberg è il luogo di nascita della
automobile. Motivo per cui la lamiera è considerata
sacra. (E ciò contribuisce a mantenere competitivi i
costi di acquisto di una Mercedes o di una Porsche);
6. I I nostri vini sono fra i migliori in Germania e vantano
un alto livello di popolarità internazionale;
7. La regione inoltre vanta il più alto numero di ristoranti
stellati-Michelin in Germania; inoltre più del 25% dei
ristoranti di tutta la guida di Michelin si trovano nel
Baden-Württemberg;
8. I tifosi del calcio non possono trascurare il Baden-
Württemberg. VfB Stuttgart, TSG Hoffenheim, SC
Freiburg e SC di Karlsruher sono un ottimo riferimento;
9. Le chances di sfruttare un'idea luminosa sono più alte
nel Baden- Württemberg che in qualsiasi altro luogo. Il
Baden-Württemberg ha il più alto numero di brevetti
per abitante;
10. Tenendo conto di quanto sopra, non sorprende che, con
un valore dell'esportazione del 42,6% del PIL per abitan-
te, il Baden-Württemberg sia davanti a Giappone e USA
(2007);
11. Baden-Württemberg ha il tasso di insolvibilità più basso
in Germania.
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una forza lavoro in salute – I lavoratori del Baden-
Württemberg mantengono il più basso tasso di assenteismo”.
“Con oltre 1.300 musei, teatri, sale da concerto e teatri
d’opera, il Baden-Württemberg è culturalmente una regione
molto ricca”.
Produzione della
icona 911 nello
stabilimento
Porsche di
Stuttgart-
Zuffenhausen
(autospies.com)
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• Il Baden-Württem-berg è il luogo dove realizzare
operativamente i sogni. Per esempio, pilota di
Zeppelin. (Il dirigibile è stato inventato qui, come del
resto gli aerei con propulsione a razzo)”;
e da ultimo non dimenticare che “Si è giovani una volta
sola”.
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Dopo aver vissuto un anno in Svizzera e Spes
dopo i primi periodi di lavoro in
Germania, gli parlavo di come funziona al
nord delle Alpi e gli chiesi perché non
funziona così anche da noi».
«Lui mi disse: “Non ci devi paragonare
con la Germania, lo scontro è impari,
dobbiamo confrontarci con il
Portogallo”.E così ho realizzato che
anche l’Ultima Dea ci aveva lasciato, ed
era il caso di seguirla». great happyquotes.com
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Mi permette di lavorare con persone che come me
apprezzano le opportunità di un sistema aperto,
trasparente e che riconosce il merito. E mi pagano pure un
salario decente, garantito per sei anni. Niente di questo e’
possibile in Italia».
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Attrattività del Territorio
L’analisi di attrattività dei sistemi-paese “Doing Business
2010” sviluppata da World Bank classifica 183 paesi sulla
base di dieci macro indicatori:
(1) Starting a business,
(2) Dealing with Construction permits,
(3) Employing workers,
(4) Registering property,
(5) Getting credit,
(6) Protecting investors,
(7) Paying taxes,
(8) Trading across borders,
(9) Enforcing contracts,
(10) Closing a business.
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dove i servizi alle imprese e alle persone sono scadenti e
costosi, dove le autostrade sono in perenne manutenzione, a
pagamento e con stupidi limiti di velocità, dove i costi
elevati dell’energia non permettono l’uso delle cucine a
induzione, dove il sindacato difende posizioni di lavoro
anacronistiche, dove l’esecutivo non fa nulla per migliorare
l’attrattività del territorio per le imprese e i lavoratori,
dove la qualità della vita lavorativa e personale continua a
deteriorarsi.
Basta superare le Alpi per entrare in un altro mondo.
Con un dubbio, forse le giornate di sole non sono così
numerose …
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