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MICHELE COMETA
TOPOGRAFIE DELLKPHRASIS:
ROMANZO E DESCRIZIONE
1. Teorie dellkphrasis
zel3 agli studi sulle arti sorelle di Jean Hagstrum4, Rensselaer W. Lee5
e Wendy Steiner6; dalla scuola iconologica alle ricerche interartistiche di
Ulrich Weisstein7, unininterrotta tradizione ci conduce sino agli eventi che
determinano il panorama odierno della Visual Culture. Si tratta di studi che
sono nati indipendentemente gli uni dagli altri e in contesti culturali parec-
chio diversi tra loro e che solo negli ultimi anni, e grazie alla mediazione di
figure strategiche della Visual Culture contemporanea come Mitchell Bo-
ehm e Belting, convergono su esperienze comuni e finalmente intrecciano
un dialogo sempre pi fitto.
La questione dellkphrasis ha assunto infatti dapprima in area anglosas-
sone una sua irriducibile connotazione teorica negli scritti di Murray Krie-
ger8, James Heffernan9 e W. J. Thomas Mitchell10, che, agli inizi degli anni
Novanta del Novecento, hanno cercato di delimitare11, sia pure con alterne
cally faithful to the word ekphrasis, uses this word more narrowly than I do []
To be true to the sense of speaking out, he restricts it to that special quality of
giving voice and language to the otherwise mute art object. The other descrip-
tions of spatial works of art, those that are not made to speak out he merely
calls iconic even as he admits this is a narrower use of ekphrasis than that of his
predecessors [] Since I confess from the start that I intend to broaden poetrys
ekphrastic propensities, it would be expected that I also am using ekphrasis here
to include what Hagstrum calls iconic as well as what he calls ekphrastic
(ivi, p. 7).
12 M. Krieger, Ekphrasis and the Still Movement of Poetry, or Laokon Revisited,
cit., p. 265.
13 J. Heffernan, kphrasis and Representation, cit., p. 299: Ekphrasis is the verbal
representation of graphic representation.
14 Cfr. R. Webb, Ekphrasis Ancient and Modern: The Invention of a Genre, in Word
& Image, XV (1999), pp. 7-18 e sul versante della descrizione lormai classico P.
Hamon, Du descriptif, Paris, Hachette, 1993.
15 A dire il vero preceduta, gi nel 1988, da W. Harms (a cura di), Text und Bild. Bild
und Text. DFG-Symposion 1988, Stuttgart, Metzler, 1990.
16 Per una distinzione tra queste forme di interazione tra verbale e visuale mi permet-
to di rimandare al mio Letteratura e arti figurative: un catalogo, in Contempora-
nea, III (2005), pp. 15-29.
64 Teoria del romanzo
degli studi di lingua tedesca34 sa che nellultimo decennio del secolo scorso
non solo si proceduto ad unanalisi capillare delle descrizioni presenti
nei testi, con notevoli novit ermeneutiche, ma questo fenomeno ha por-
tato anche alla riscrittura di intere sezioni della storia letteraria tedesca (e
non solo), alla riscoperta di classici dimenticati e alla riformulazione di
edizioni critiche che si credevano ormai canoniche e che, alla luce degli
studi di Kunstbeschreibung, hanno subto non pochi aggiornamenti e mo-
dificazioni. Si pensi alledizione monacense di Goethe o alle edizioni hoff-
manniane. In parallelo, la ricerca francese ha inaugurato una rilettura della
narrativa ottocentesca alla luce delle tecniche ecfrastiche35 (e, pi in gene-
rale, della cultura visuale degli scrittori36), mentre gli studiosi italiani del
resto provenienti dalla semiotica e dalla critica stilistica hanno preferito
costruire tipologie per lanalisi dellkphrasis letteraria e storico-artistica
(che in Italia costituisce un genere a s). Si pensi ai lavori di Umbero Eco,
di Cesare Segre e di Pier Vincenzo Mengaldo. Uneccezione, tuttora vitale
37 M. Praz, Mnemosyne. Parallelo tra la letteratura e le altre arti, Milano, SE, 2008
(19711). Il testo rappresent allepoca della sua pubblicazione la tempestiva ed
innovativa risposta italiana agli studi di Hagstrum e di Lee.
38 Sul piano della riflessione teorica si vedano in Italia anche gli studi di M. Carboni,
Locchio e la pagina. Tra immagine e parola, Milano, Jaca Book, 2002. Ampie
ricognizioni storiche sono quelle effettuate in: R. S. Crivelli, Lo sguardo narrato:
Letteratura e arti visive, Roma, Carocci, 2003; A. DAmelia, F. Di Giovanni e
L. Perrone Capano (a cura di), Scritture dellimmagine. Percorsi figurativi della
parola, Napoli, Liguori, 2007; A. Valtolina (a cura di), Limmagine rubata. Sedu-
zioni e astuzie dellkphrasis, Milano, Bruno Mondadori, 2007.
39 C. Segre, La pelle di San Bartolomeo. Discorso e tempo dellarte, Torino, Einau-
di, 2003; C. Segre, Pittura, linguaggio e tempo, Parma, Monte Universit, 2006.
40 P. V. Mengaldo, Tra due linguaggi. Arti figurative e critica, Torino, Bollati Borin-
ghieri, 2005.
41 U. Eco, Les smaphores sous la pluie, in U. Eco, Sulla letteratura, Milano, Bom-
piani, 2002, pp. 191-214.
42 M. Cometa, Letteratura e arti figurative: un catalogo, cit.; M. Cometa, Postfazio-
ne, in Filostrato, Immagini, a cura di A. Carbone, Palermo, :duepunti, 2009, pp.
107-138.
43 Si pensi anche semplicemente al nesso, sottolineato da J. Labarthe-Postel, tra Bil-
dungsroman e Bild, tra immagine di una soggettivit, com quella che si dispiega
nel romanzo di formazione, e immagine tout-court. Cfr. J. Labarthe-Postel, Litt-
rature et peinture dans le Roman Moderne, cit., passim.
70 Teoria del romanzo
2. La funzione strutturale
cui incipit costruito sulla riproduzione su Life del Trionfo della morte
(1569 ca.) di Pieter Breughel il Giovane. Qui la descrizione del quadro
solo un tassello di un affresco di pi grandi dimensioni che coinvolge uno
stadio di football americano non molto diverso, persino nei pi minuti
dettagli come il vento che imperversa, dal paesaggio infernale dei trionfi
macabri medievali:
Nei box J. Edgar Hoover stacca la pagina di una rivista che gli rimasta ap-
piccicata alla spalla. Sulle prime irritato che loggetto sia entrato in contatto
col suo corpo. Poi gli cade locchio sulla pagina. la riproduzione a colori di
un quadro popolato di figure medievali morte o moribonde un paesaggio di
visionaria distruzione e rovina. Edgar non ha mai visto un quadro che avesse la
seppur minima somiglianza con questo. Occupa tutta la pagina e deve sicura-
mente dominare la rivista. Sulla terra rosso-bruna, eserciti di scheletri in mar-
cia. Uomini impalati su lance, penzolanti da forche, sventrati su ruote di tortura
chiodate fissate in cima ad alberi spogli, corpi spalancati per i corvi. Morti che
vanno formando legioni dietro a scudi fatti di coperchi di bare. La morte sta
in groppa a uno scrano ronzino, assetata di sangue, falce in pugno, pronta a
colpire mentre spinge frotte tormentate di gente verso lentrata di una botola
infernale, una costruzione stranamente moderna che potrebbe essere un tunnel
della metropolitana o il corridoio di un ufficio. Sullo sfondo un cielo cinereo
e navi in fiamme. Edgar capisce subito che la pagina viene da Life e cerca di
indignarsi, si chiede perch una rivista che si chiama Life dovrebbe riprodurre
un quadro di tali fosche e spaventose dimensioni. Ma non riesce a staccare gli
occhi dalla pagina48.
3. La funzione metanarrativa
mica riflessiva che caratterizza larte di tutti i tempi e, in fondo, alla sua
profonda melanconia. Una melanconia che Perec non tarda a volgere in
farsa quando, dopo unorgia di ekphrseis e di dati puntuali su decine
di dipinti, svela che il quadro di Krz (alias Raffke) e tutti i quadri in
esso raffigurati sono dei semplici falsi. In forza di questo nellexplicit del
romanzo Perec scrive: la maggior parte dei quadri di Hermann Raffke
erano proprio dei falsi, come, per lo pi, sono falsi i particolari di que-
sto racconto inventato, concepito per il solo piacere, e lesclusivo brivi-
do, della finzione52, una frase che sancisce le intenzioni metanarrative
dellautore e permette uninterpretazione retrospettiva del romanzo come
teoria del romanzo tout court, come genere che fonda se stesso su una
finzione teorica che si intesse alla diegesi stessa, suturando alla perfezio-
ne le fratture e le smagliature. Ancora una volta il quadro, limmagine
(Bild) permette questa sutura giocando a volte con lo sfocato e a volte
con il campo lungo.
52 Ivi, p. 103.
53 J. Hollander, The Poetics of Ekphrasis, in Word & Image, IV (1988), 1, p. 209.
John Hollander anche autore di una pi recente opera dedicata allkphrasis
dal titolo The Gazers Spirit: Poems Speaking to Silent Works of Art, Chicago,
Chigaco UP, 1995, dove riprende la distinzione tra notional e actual.
54 Sullo scudo di Achille si vedano i saggi di A. S. Becker che costituiscono or-
mai un punto di riferimento della ricerca sullkphrasis: Reading Poetry through
Distant lens: Ecphrasis, Ancient Greek Rhetoricians, and the Pseudo-Hesodic
Shield of Heracles, in The American Journal of Philology, CXIII (1992), 1,
pp. 5-24; Sculpture and Language in Early Greek Ekphrasis: Lessings Laocoon,
Burkes Enquiry, and the Hesiodic Description of Pandora, in Arethusa, XXVI
(1993), 3, pp. 277-293; The Shield of Achilles and the Poetics of Homeric De-
scription, in The American Journal of Philology, CXI (1990), 2, pp. 139-153.
Topografie dellkphrasis: romanzo e descrizione 75
57 Autore che con tutta probabilit Hoffmann non ha mai contemplato personalmen-
te e forse neppure conosciuto. Sulle fonti figurative di questa condensazione ci
siamo soffermati in Descrizione e desiderio. I quadri viventi di E. T. A. Hoffmann,
Roma, Meltemi, 2005, pp. 68 ss.
58 E. T. A. Hoffmann, Romanzi e racconti, a cura di C. Pinelli, con una prefazione di
C. Magris, Torino, Einaudi, 1969, I, pp. 587-588.
Topografie dellkphrasis: romanzo e descrizione 77
59 Che, si badi bene, sono anche un genere letterario e non solo raffigurazioni come
nella tradizione di Holbein.
60 S. Millhauser, Catalogo della mostra: larte di Edmund Moorash (1810-1846), in
S. Millhauser, La Principessa, il nano e la segreta del castello, traduzione italiana
di A. Rollo, Torino, Einaudi, 1995, p. 128.