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"Si mamma".
Mi alzo, scelgo i miei soliti vestiti, un maglioncino bianco e una gonna grigia.
un look schifoso ma mia madre vuole che mi vesto cos e fin'ora non ho avuto
il coraggio di ribbellarmi, ma lo far molto presto per colpa sua non ho molti
amici e la cosa non mi piace molto, sono sempre stata una ragazza solare e
sempre con la voglia di stare con le persone, mia madre non sempre stata
cos nei miei confronti, solo dopo il divorzio con mio padre cambiata molto,
sfoga su di me tutta la sua tristezza, solitudine e rabbia.
Prendo i miei vestiti di merda e mi diriggo in bagno per farmi una doccia calda e
svegliarmi dal mondo dei sogni.
Metto la stufetta per riscaldare il bagno, apro l'acqua calda, tolgo il pigiama ed
entro nella doccia.
L'acqua calda rilassa i miei muscoli e il mio cervello parte ad immaginareil primo
giorno di questo nuovo anno scolastico.
Esco dalla doccia, indosso i vestiti le ballerine prendo lo zaino con i libri e
scendo in cucina.
"Bene a te?".
"Alla grande".
"Ottimo".
Comincia la prima ora con la prof di inglese, gi dal primo giorno iniziamo con la
lezione. Poi abbiamo italiano e finalmente arriva la terza ora con storia.
Prendo il mio panino con prosciutto cotto ed esco mi appoggio alla porta per
mangiarlo quando qualcuno si avvicina a me.
"Ciao Bea" .
"Ciao Jon".
Questo ragazzo molto popolare nella scuola, di sicuro sar qua per il suo
giochetto con i suoi tre migliori amic, consiste nel conquistare una ragazza
sfigata, e farla soffrire, sono proprio degli stronzi.
"Mi fai ridere, ti sembra che non conosco il vostro giochetto da bambini? Ti
sembra che cedo cos facilmente? Non mi conosci, non sono come sembro".
"Se ti fai conoscere forse la gente ti vedr in un altro modo. Non credi?"
"Io sono qua adesso. E voglio conoscerti, ti aspetto pomeriggio dietro la scuola,
c' un bosco potremo stare tranquilli in quel bosco".
Le altre due ore passano velocemente, io adesso sono a casa coricata sul
divano, la tv accesa con addosso i miei vestiti preferiti cio un paio di jeans
strappati e una felpa con la cerniera nera e topolino disegnato.
A casa mi posso vestire come voglio fuori no, ma sono stanca di questa storia
quindi io domani vado a scuola vestita cos e non si discute.
"Figlia il esco"
"Dove vai?"
I minuti passano e l'ansia che Jon potrebbe venire a casa mia sale, non so
perch ma una parte di me vuole che lui venga e passasse questo pomeriggio
con me. Cose che probabilmente non capiter.