Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Spazi Vettoriali
Fino ad ora abbiamo considerato insiemi S non vuoti in cui sono denite oper-
azioni interne.
Supponiamo ora di avere due insiemi S e K, non vuoti, e di avere unapplicazione
avente come dominio K S e come codominio S, vale a dire
~ : ( ; a) 2 K S ! ~( ; a) 2 S,
~ : ( ; a) 2 R Rn ! ~( ; a) 2 Rn ,
dove se a =(a1 ; a2 ; :::; an ), allora ~( ; a) = ( a1 ; a2 ; :::; an )
~ : ( ; A) 2 R Rn ! ~( ; A) 2 Mm;n ,
dove, se A = (aij ), ~( ; A) = A = ( aij ).
: ( ; a) 2 R R! a2R
1
v) 0 v = 0, 8v 2 V
vi) ( 1) v = v, 8v 2 V
vii) 0=0,8 2V
viii) v = 0 e 6= 0 =) v = 0
Gli esempi forniti in 1-4 sono dunque esempi di R-spazi vettoriali su sostegno,
rispettivamente, Rn , Mm;n , R, R [x].
Siano V un K-spazio vettoriale ed S = [v1 ; v2 ; :::; vm ] un sistema di m
vettori di V . Il vettore v di V si dice combinazione lineare dei vettori in S,
se esistono scalari 1 ; 2 ; :::; m 2 K tali che
v= 1 v1 + 2 v2 + ::: + m vm
In tal caso si dir anche che il vettore v dipende linearmente dal sis-
tema S.
Ad esempio il vettore v = ( 2; 3) dipende linearmente dal sistema S =
[v1 = (1; 1); v2 = (0; 1)]. Infatti
v = ( 2; 3) = ( 2) v1 + 5 v2
0 = 0 v1 + 0 v2 + ::: + 0 vm
per ogni scelta di vettori v1 ; v2 ; :::; vm . Inoltre ogni vettore vi 2S, ed ogni
suo multiplo mediante uno scalare , dipende da S. Infatti
vi = 0 v1 + ::: + 1 vi + ::: + 0 vm
e
vi = 0 v1 + ::: + vi + ::: + 0 vm
0= 1 v1 + 2 v2 + ::: + m vm
(in tal caso si dir anche i vettori v1 ; v2 ; :::; vm sono linearmente dipen-
denti).
0= 1 v1 + 2 v2 + ::: + m vm
segue 1 = 0; :::; n = 0:
Da quanto osservato prima segue immediatamente:
osservazione 2.5.
i) Un sistema S che contenga il vettore nullo 0 linearmente dipendente.
Infatti se S = [0; v2 ; :::; vm ], si ha
2
0 = 1 0 + 0 v2 + ::: + 0 vm
(e gli scalari non sono tutti nulli, in quanto lo scalare relativo al vettore nullo
1!)
ii) Un sistema S che contenga due vettori uno dei quali multiplo dellaltro,
linearmente dipendente.
Infatti se vi = vj si ha
0 = 1 vi vj
Esempi.
2.6. Vericare se le seguenti parti sono parti libere o legate
S1 = [(1; 2; 1; 0); (4; 4; 2; 5); (3; 2; 1; 5)]; S2 = [(1; 2; 0); (1; 0; 1); ( 3; 6; 0)];
S3 = [(1; 1; 1); (1; 0; 1); (1; 1; 0)]; S4 = [(2; 0; 1); (1; 1; 1); (1; 2; 3); (1; 1; 1)]; S5 =
[(1; 2; 0)]; S6 = [(1; 2; 0); (1; 0; 1); (0; 0; 0)]
3
8
>
> x + 4y + 3z = 0
<
2x + 4y + 2z = 0
>
> x + 2y + z = 0
:
5y + 5z = 0
iii) Il sistema S3 = [(1; 1; 1); (1; 0; 1); (1; 1; 0)] linearmente indipendente,
come si verica facilmente considerando il sistema omogeneo ad esso associato
4
8
< x+y+z =0
x+z =0
:
x+y =0
vi) S6 = [(1; 2; 0); (1; 0; 1); (0; 0; 0)] banalmente linearmente dipendente
poich contiene il vettore nullo.
Sia H una parte non vuota di V . H un K-sottospazio vettoriale di V
se:
i) (H; +) un gruppo abeliano
ii) 8 2 K e 8u 2 H, si ha u 2 H.
Osserviamo che la condizione i) equivalente ad una qualsiasi delle seguenti:
i0 ) 8u; v 2 H, u + v 2 H e u 2 H
i00 ) 8u; v 2 H, u v 2 H
che verranno pi di frequente utilizzate per vericare che una parte H un
K sottospazio vettoriale. La denizione appena data mette in luce lesistenza
di due sottospazi vettoriali banali di V:
5
2) La diagonale di R2 , diagR2 = f(a; a) : a 2 Rg = D, un R-sottospazio di
2
R . Infatti:
a) (D; +) un gruppo abeliano, come segue immediatamente dallosservazione
che se a = (a; a); b =(b; b) 2 D, allora a b = (a b; a b) 2 D:
b) 8 2 R e 8a 2 D, si ha a = ( a; a) 2 D.
3) L = f(a; 1) : a 2 Rg non un R-sottospazio di R2 . Basta infatti osservare
che il vettore nullo 0 non appartiene ad L.
4) Se
8
>
> a11 x1 + ::: + a1n xn = 0
<
a21 x1 + ::: + a2n xn = 0
:
>
> :::::::::::::::
:
am1 x1 + ::: + amn xn = 0
a1 + a2 = a3 e b1 + b2 = b3
(a1 b1 ) + (a2 b2 ) = a3 b3
6
per cui a b 2 H.
b) considerati a = (a1 ; a2 ; a3 ) 2 H 2 R, si ha a = ( a1 ; a2 ; a3 ) e
dunque da a1 + a2 = a3 segue (a1 + a2 ) = a3 e a 2 H.