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Carriere parallele (20/02/2017 06:53)

Wishing you the greatest luck in the world


The Lake is bleeding, as cut by a sword
Which is rising right now, into a starry fjord

Un astro che emerge dalle spume marine


Ricordami bandiera dallo sfondo candido
Strapazzata in brevi soste presso isole cugine
Smezzando in treno loriente estremo.
Dal canto tuo la spuma stessa
Dovrebbe sviluppare ricordanze agitate
Come cascate, tonfo di caduta e svago
Tra gli accenti alla lontana evocar Britannia.

Chiara, di che lalba, paradossale grave illusion


Oceano illuminato, dal nascente abbaglio
Pacifico, come lesser mio a parlarne.

Com che il mio pensiero si fa s esteso?


Cambiaron certe cose:
Agli stremi di talassica estensione
Ci si pu sentire soli, come un vascello ai venti;
Ma ai miei occhi quel cielo, tavolozza di Van Gogh
A toccar pure cos distanti coste
Nellanno addietro, il calor damplesso
Sbrodola acquerelli: nero, viola, rosa, rosso, giallo
Ed il mio blocco sbiadisce in cristallo
Il blu del mare, come il mio pensiero
Sanima, cos pieno di fiducia, al pensarti
Mentre stai dormendo.

Burlescamente, siamo stati cos vicini


Senza mai toccarci, un divieto
Murato tra i letti;
Nessun vizio o magnetismo sarebbe mai sofferto
In tutti questi se, a sfottere qualunqualtro.
In un continuo voler quellemozione di parlarti
Almeno la sera, a rimarginar colpo di spada
Attraverso quella barriera. Trapassan solo note
E colpi dati da brutale turbolenza:
Si potr mai, un giorno, recuperar questo perduto?

Lo credo, se ora sogni e sorridi


Che non c distanza tra i nostri nidi
Se tu puoi sentire il sangue
Intinto nella mia penna
Senza dolore.

Il mio unico volere, sentire la tua gioia


In mosse cordi-ali, frontali o laterali
Ma non come elettrone, come unicum
Sapendo che in aiuto ci saranno pretese opposte
A smentire carriere parallele imposte:
Queste linee che come un muro,
Ci ha visto vicini e ci ha imposto una finestra
Da cui guardare laltro in un clima di vergogna.

Se i binari viaggiano assieme, per cambiare direzione


Ci si incontra, in un raro ma fondamentale istante:
Stazione, dj vu, da quel momento un che di stazionario
Ha avuto una spinta. Quel pugno sul muro, ha urlato.

Carriere parallele, ragnatele or pressata fiele.

Nitida, sar la mia espressione:


Rancore per lamaro retr:
Meglio perdere due anni, e pregustare il resto
-Ribolle confronto, di un contrapposto onesto-
Smaniar volerti come ora allora, e poi buio pesto
Rincuorer ci che infatti so:
Chiara, la mia impressione.

Nella prima strofa il poeta descrive s stesso ad ammirar lalba, descritta come un
sanguinare del lago in un fiordo nella notte stellata, in cui il sole stesso fa da arma
bianca. La chiarezza della visione gli evoca un nome particolare. Inoltre, quel contrasto
tra la luce solare e le onde del lago, come di frequente, gli ricorda il mare, questa volta
nella sua vastit.
Infatti il poeta si concentra sui ricordi dei viaggi che lui e, per cause similari, lei han
compiuto, in due paesi agli antipodi: Giappone (isole cugine) ricordato dallastro
(presente sulla bandiera del Paese) e dallo spezzare dei viaggi fatti in treno, e
America (lontano evocar Britannia), pi precisamente presso le (cascate) del Niagara,
rievocate dalla spuma e dal suono che egli immagina debba appunto scatenare i
ricordi di lei.
Loceano (che il Pacifico dati i due estremi citati) giostrato nel nome con le
emozioni riassunte del poeta. Nel mentre si denota anche il nome di lei: Chiara.
Sebbene questi non sia per forza esplicito siccome la maiuscola coincide con linizio
del verso, infatti evidenziato sia da grave illusione sia da turbolenza e cristallo
presenti pi tardi. La scelta delle parole emblematica: esse riprendono la poesia
Nash Chiara Turbolenza in cui (assieme ad altri) il poeta la cit (Grave illusionella
Chiara, si scuote la neve, di un cristallo a sfera; dove le ultime sillabe del verso
ricordano il cognome della donna, come anche per le altre persone citate). Tuttavia,
mentre in quella descrizione illusion-ella doveva riferirsi allingenuit tanto lodata di
lei, ora cambiaron certe cose, come a mostrare una maggiore risolutezza di
entrambi sulla persona di lei, sempre vista in positivo, come una larghezza di vedute
(com che il mio pensiero si fa s esteso?). Da qui i ricordi procedono ancor di pi
allindietro, descrivendo un abbraccio che, ora ripreso alla mente, riempie il pensiero
(blu, da capelli blu = abilit poetica) si riempie anche di altri colori; Nello specifico
questi sono i colori dellalba, a proseguire la metafora con un amplesso tra il sole e il
mare.
Un poco di rammarico emerge nel descrivere come i due si siano spesso ritrovati a
dormire affiancati, ma separati da un muro che, pi sociale che fisico, non serviva a
niente, siccome nessun vizio o magnetismo (il poeta descrive solitamente s stesso
come un elettrone, di cui magnetismo sarebbe il sentimento amoroso) sarebbe mai
uscito in tutti questi se (se le cose fossero andate diversamente). Il poeta desiderava
(e anche tuttora) poter provare quellemozione unica di parlare fino a tardi in
unatmosfera intima (ma non viziata) a guarire dalle ferite del giorno (rimarginar
colpo di spada, descrive sia le eventuali ferite, sia il periodo della giornata, siccome,
recuperando la metafora di inizio poesia, descrive il sole che tramonta), quando invece
si sentirono solo note e colpi (cio meri suoni dati dallambiente, senza parole).
Tuttavia il poeta sinceramente positivo, dando come unica protasi il sentimento
idoneo di lei (che ora sogni e sorridi che non c distanza tra i nostri nidi)
riconosciuto e identificato in quello del poeta stesso, comunicatole (puoi sentire il
sangue - intinto nella mia penna - senza dolore) per tempo. Termini come penna,
nidi, cordi-ali (leggibile anche come ali del cuore) fanno tutte riferimento al
animale guida del poeta, il Condor (cit. giocondor, trespolo, deflagrarsi pneumatico).
Il poeta vuole un rapporto forse unico (per la sua esperienza), non pi come elettrone
(cio caricato di negativit e sacrificio per il bene di una persona amata senza
supporto, come si evince in numerose opere), bens confidando in una presenza
tempestiva in caso di bisogno (in aiuto ci saranno pretese opposte) e in cui siano
presenti sia gesti diretti che impliciti (mosse cordi-ali, frontali o laterali).
Lo smentire le carriere parallele evoca sia la vita universitaria compresente in
assenza, sia laver sofferto per relazioni da parte di entrambi; tuttavia, il punto di
vista del poeta di saturazione, passando da ci che stato (ci ha visto; ha avuto)
a unaspettativa futura in parte gi realizzata (espressa perci sia col presente:
sentire; ci si incontra, che con il futuro: ci sar; rincuorer) attraverso un
presente distaccato dal resto: Carriere parallele, ragnatele or pressata fiele. Ovvero,
ragnatele ora strizzate dal veleno: ragnatele indica sia ci che vecchio e passato,
sia linsieme di legami di una persona (cit. ragnatela) le quali ora (cio in virt di un
desiderio in attesa di realizzazione) sono disintossicate dai veleni del passato.
Lultima strofa palindroma nelle rime e parzialmente nella struttura. Il verso mediano
sottolineato da trattini, a rinforzare la tesi del poeta: la contrapposizione (tra passato
e futuro e tra le persone coinvolte), vista come tesi+antitesi = sintesi (cio
lapprendimento dal negativo e la conservazione del positivo a formare una nuova
esperienza) reinterpretazione dellideologia Hegeliana gi applicata in molte altre
opere. Nellinsieme si possono evincere diversi elementi: nitida espressione,
serenit, legata a Chiara impressione, il pensiero di/per lei, allineando sinonimi e
contrari; la gi emersa combinazione di rancore e speranza (rancore/rincuora, simili
anche foneticamente); nel terzo e quinto verso unaltra contrapposizione tra come le
cose si sono svolte e come potevano essere (smaniar volerti come ora allora,
significa appunto: se ti avessi (gi) voluto (cos) bene allora come adesso). Proprio in
questultima parte si evince la conclusione alla riflessione del poeta: dopotutto,
meglio aver faticato allinizio e veder da questo la sincerit e le migliorie per un tempo
pi lungo, piuttosto che aver avuto unamicizia (probabilmente sottovalutata) prima,
per un paio danni, ed averla persa ora.

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