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ENERGIA EOLICA

L'energia eolica, cioè originata dal vento, deriva direttamente dal Sole: le
radiazioni solari, infatti, riscaldando con diversa intensità la crosta
terrestre, determinano spostamenti di massa d'aria con diversa
temperatura, originando appunto i venti. Il vento è una forma di energia
sfruttata dall'uomo fin dai tempi più antichi. La possibilità di costruire
velieri spinti dal vento ha avuto un ruolo determinante nell'esplorazione
di nuove terre e ha ampliato enormemente gli scambi commerciali. I
mulini a vento hanno inoltre aumentato la possibilità di macinare i cereali
e quindi di disporre di grandi risorse alimentari. L'irrigazione mediante
pompe azionate da mulini, ha reso fertili terreni improduttivi e aridi.
Queste prime macchine erano aeromotori, cioè dispositivi che
trasformavano l'energia cinetica del vento in energia meccanica utilizzata
direttamente. I moderni aerogeneratori convertono, invece, l'energia del
vento in elettricità. Il principio è lo stesso dei vecchi mulini a vento, ossia
il vento che spinge le pale; in questo caso, il movimento di rotazione delle
pale viene trasmesso ad un generatore che produce elettricità. Gli
aerogeneratori sono diversi per forma e dimensione, il tipo più diffuso è
quello medio, alto circa 50 m con 2 o 3 pale lunghe 20 m e in grado di
erogare una potenza elettrica giornaliera di 500/600 kW (pari al
fabbisogno elettrico di circa 500 famiglie). Più aerogeneratori insieme
formano le wind-farms, "fattorie del vento", vere e proprie centrali
elettriche in cui gli aerogeneratori sono situati ad una distanza uno
dall'altro paria 5/10 volte il diametro delle pale; pertanto nel caso di
aerogeneratori medi ne viene installato uno ogni 200 m. Per farsi un'idea
più concreta, una fattoria del vento costituita da 30 aerogeneratori da
300 kW l'uno, in una zona con venti dalla velocità media di 25 km orari,
può produrre 20 milioni di kWh tutto l'anno, ossia la quantità sufficiente
per circa 7000 famiglie. Le wind-farm possono essere anche costruite in
mare; in questo caso si parla di impianti off-shore. Secondo alcune stime,
gli impianti eolici nei mari europei potrebbero fornire oltre il 20% del
fabbisogno elettrico dei paesi costieri. Naturalmente gli aerogeneratori
devono essere installati in luoghi particolarmente ventosi. Per scegliere
dove installare un impianto eolico bisogna considerare:

- La conformazione del terreno (esistono 4 classi di rugosità del terreno


;più questo è rugoso, ossia con brusche variazioni di pendenza, boschi
montagne, ecc.... più il vento incontrerà ostacoli che ridurranno la sua
velocità)

- L'andamento nel tempo della direzione e della velocità del vento. Il


vento non è costante, cambia di forza e di direzione, per classificarlo in
base alla direzione si usa definirlo con il luogo da cui proviene esempio
scirocco dalla Siria ecc.....; per classificarlo in base alla forza si usa la
misura della velocità ossia i nodi( un nodo corrisponde ad un miglio
orario) oppure la scala di Beaufort che prevede una scala da 0 a 12,
crescente a seconda della velocità del vento.

Aspetti Negativi
L'energia eolica è una fonte rinnovabile pulita ma presenta anch'essa
effetti indesiderati quali occupazione del territorio, impatto visivo,
rumore, effetti su flora e fauna, interferenze sulle telecomunicazioni,
effetti elettromagnetici. Tutte queste note negative (che sono tra l l'altro
se non annullabili comunque attenuabili con opportuni accorgimenti)
sono pesantemente controbilanciate dagli enormi effetti positivi che un
impianto del genere comporta e cioè la possibilità di evitare l'immissione
nell' atmosfera di milioni di tonnellate di sostanze inquinanti di gas-serra.

Aspetti Positivi
- Non occupa un'area molto vasta( 3-5% del terreno disponibile)

-Incrementa l'economia locale ed il lavoro


-La conversione della potenza del vento in elettricità è efficiente.

-è facile smantellare le turbine quando raggiungono la fine della loro vita


lavorativa.

-L'industria mondiale è in crescita e c'è una considerevole potenzialità di


esportazione.

-I progetti sono semplici e poco costosi da mantenere.

-I costi stanno diminuendo rapidamente.

-La tecnologia è ben afferrata.

-La vita di una turbina è di almeno 20/25 anni.

Conclusioni
Lo sfruttamento apprezzabile dell'energia eolica inizia dopo gli anni 80;nel
1981 la produzione mondiale era praticamente nulla, mentre oggi grazie
anche agli strumenti di sostegno finanziari messi in atto da vari stati
(Spagna,Olanda,Gran Bretagna), la potenza eolica, installata è in continuo
aumento. In Italia la quantità di energia eolica prodotta è ancora
trascurabile rispetto al potenziale sfruttabile, stimato in circa 3.000 MW
sulla terraferma e altrettanti in off-shore. L'Italia può contare, specie nelle
zone Mediterranee meridionali e nelle isole, su venti di buona intensità,
quali il maestrale, la tramontana, lo scirocco e il libeccio.

ENERGIA IDROELETTRICA
Per energia idroelettrica si intende l'energia derivante dal potenziale
meccanico di un bacino idrico o di un corso d'acqua. Il principio su cui si
basano le centrali idroelettriche è quello di trasformare l'energia
potenziale di una massa d'acqua in quiete e/o l'energia cinetica di una
corrente d'acqua in energia meccanica e successivamente trasformare
questa energia meccanica in energia elettrica. Le centrali idroelettriche
sfruttano il movimento prodotto dalla caduta delle acque di fiumi o
torrenti. Per avere a disposizione grandi masse d'acqua, vengono
costruite in genere in zona di montagna, dighe di sbarramento che
bloccano il corso di un fiume, formando bacini artificiali. Da questi bacini
l'acqua viene immessa, attraverso un canale di derivazione, nelle
condotte forzate. Da qui l'acqua esce dopo aver superato un dislivello di
alcune centinaia di metri. Con la forte pressione accumulata nella caduta,
l'acqua aziona le pale di una turbina, questa con la sua rotazione mette in
movimento un alternatore che genera energia elettrica. Nelle centrali a
salto si sfruttano le grandi altezze di caduta dell'acqua disponibili nelle
regioni montane, nelle centrali ad acqua fluente si utilizzano invece grandi
masse d'acqua fluviale che superano piccoli dislivelli; per poter fare ciò il
fiume deve avere una portata considerevole e un regime costante, come
il Danubio, il Volga e in Italia il Pò e l'Adige. L'acqua corrente costituisce
un'importante fonte per la produzione di energia elettrica: ben il 22%
dell'energia elettrica prodotta nel mondo viene fornita dalle centrali
idroelettriche.

SVANTAGGI
L'idroelettrica è una forma di energia considerata rinnovabile in quanto
sfrutta la risorsa idrica che è presente in grandi quantità sul nostro
pianeta. Lo sfruttamento delle acque superficiali per produrre energia
elettrica può avvenire attraverso forme non del tutto sostenibili, come
nel caso di grandi impianti idroelettrici a bacino: questi rispecchiano un
modello di produzione energetico che ha indubbiamente portato benefici
allo sviluppo economico del nostro paese nei decenni passati, ma che è
affetto da difetti gravissimi. I grandi impianti sono infatti caratterizzati da
una gestione centralizzata e controllata da pochi soggetti, enorme
intensità energetica, straordinaria complessità del sistema e inevitabile
insensibilità ecologica. Letti di fiumi lasciati in secca per molti mesi l'anno
e per lunghi tratti, con distruzione o grave degenerazione del patrimonio
ittico, alterazione delle falde acquifere, peggioramento della qualità delle
acque, alterazione del paesaggio, rischi di catastrofi, possibilità della
diminuzione della risorsa idrica negli anni futuri.

VANTAGGI
Esistono parecchi vantaggi derivanti dall'uso della potenza idrica: essa ha
una quantità media o elevata di energia utile e bassi costi di
manutenzione e di funzionamento. Le dighe che sono utilizzate nelle
centrali elettriche contribuiscono ad impedire inondazioni e ad assicurare
un flusso regolato delle acque di irrigazione alle aree sotto la diga.
Tuttavia esistono vantaggi derivanti dall'uso di energia idroelettrica:

-Grande risparmio economico ed energetico, gli impianti di energia


idroelettrica, emettono pochissima anidride carbonica e altre sostanza
inquinanti per l'aria durante il funzionamento.

ENERGIA GEOTERMICA
L'energia geotermica è una forma di energia rinnovabile che deriva dal
calore presente negli strati più profondi della crosta terrestre. Infatti
penetrando in profondità, a partire dalla superficie terrestre, la
temperatura diventa gradualmente più elevata, aumentando di circa 30 C
per km. I "giacimenti" di questa energia sono però, dispersi a profondità
così elevate da impedirne lo sfruttamento. Per estrarre e usare il calore
imprigionato nella Terra, è necessario individuare le zone dove questo si è
concentrato, in spazi circoscritti e a profondità accessibili. Solo in questo
caso si può parlare di serbatoio o giacimento geotermico. Esistono diversi
sistemi geotermici, ma attualmente vengono sfruttati a livello industriale
solo i sistemi idrotermali. Tali sistemi sono costituiti da formazioni
rocciose permeabili in cui l'acqua piovana e dei fiumi si infiltra e viene
scaldata da strati di rocce ad alta temperatura. Le temperature raggiunte
variano dai 50-60 C fino ad alcune centinaia di gradi.

LE CENTRALI GEOTERMICHE
I sistemi geotermici possono essere a vapore dominante, quando l'alta
temperatura determina la formazione di accumuli di vapore o ad acqua
dominante, se l'acqua rimane allo stato liquido. Nel primo caso l'energia
geotermica può essere utilizzata per produrre energia elettrica, inviando il
vapore, attraverso tubi chiamati vapordotti, a una turbina collegata a un
generatore di corrente. Questo accade nelle centrale di Larderello in
Toscana, dove nel 1904 fu effettuato il primo esperimento nel mondo di
conversione

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