SCARIFICA SUPERFICIALE DI OPERE IN CALCESTRUZZO
Scheda C4 rev0
SCARIFICA SUPERFICIALE DI OPERE IN CALCESTRUZZO
1. GENERALITA
Allatto dellapplicazione di protettivi o rasature, oppure
in occasione di risanamenti che richiedono
lasportazione della porzione corticale di una struttura,
risulta necessario limpiego di uno o pi metodi di
asportazione del lattime o delle parti degradate del
calcestruzzo.
Le tecniche maggiormente impiegate a tale scopo,
ordinate per incisivit decrescente, sono le seguenti:
- idrodemolizione;
- sabbiatura;
- pallinatura;
- bocciardatura;
- smerigliatura;
- spazzolatura a mano o con mezzi meccanici;
Ognuna delle tecniche su elencate, consente di
ottenere un diverso grado di rugosit della superficie
(aumento della superficie specifica rispetto alla
condizione iniziale), fondamentale per lapplicazione dei
materiali di riporto, in particolar modo per quelli a base
cementizia.
2. IDRODEMOLIZIONE
Tecnica di demolizione selettiva che consente di
asportare il calcestruzzo che non soddisfa le prestazioni
minime richieste, utilizzando uno o pi getti dacqua ad
alta pressione. Le pressioni che vengono impiegate
spaziano da qualche centinaio di bar (impiegati per le
operazioni di pulizia, di rimozione superficiale del
calcestruzzo un paio di mm, di rimozione di
membrane, di residui di asfalto, di marcature colorate, di
croste, ecc.), per arrivare anche fino a 2.0003.000 bar
(asportazione del calcestruzzo). A parit di pressione di
esercizio, un maggiore flusso di acqua richiede una
maggiore potenza dazionamento (kW). Un aumento
oltremisura di pressione e portata, fa si che venga meno
la selettivit e luniformit della superficie demolita.
Nel caso particolare degli impalcati da ponte, la prassi
prevede in particolare quanto segue:
- allestradosso, per opere di media e grande
superficie, si impiegano attrezzature automatizzate
con portate di acqua variabili (generalmente
180220 l/min.) in funzione della potenza di
azionamento impiegata e pressioni di esercizio di
circa 1500 bar; per opere di piccola estensione si
impiegano le lance manuali descritte al punto
seguente;
Provincia di Bolzano Servizio strade Rip.12.0 Servizio Ponti
Provinz Bozen Straendienst Abt. 12.0 Brckendienst
- allintradosso, siano le opere piccole o medie,
vengono per lo pi utilizzate lance manuali con
portate di circa 20 l/min e pressioni da 2500 a 3000
bar; per grandi superfici di intradosso, possibile
montare il terminale delle lance su telai, per
rendere cos la lavorazione semi-automatica e pi
efficiente, potendo aumentare le portate fino a 30-
40 l/min.
Lazione distruttiva del getto dacqua (la massima
efficacia si ha quando si colpisce il legante della
miscela) si esercita attraverso tre distinti meccanismi:
- impatto diretto sulla matrice del materiale;
- pressurizzazione delle micro e macro fessure;
- cavitazione.
La resa varia in funzione della pressione, della portata e
della potenza dazionamento impiegate, della durezza
del calcestruzzo, del tempo di applicazione, della
quantit e sezione dei ferri di armatura, della profondit
della rimozione, dei movimenti della lancia, nonch
della qualit del risultato che si vuole ottenere; essa
varia, nelle operazioni condotte a mano,
indicativamente tra i 0,4 mc/h ed i 0,8 mc/h, mentre
nelle operazioni condotte a macchina si raggiungono
orientativamente i 4,5 mc/h di produzione.
I vantaggi dellimpiego della demolizione con acqua in
alta pressione si possono riassumere come segue:
- velocit di realizzazione significativa, soprattutto se
paragonata ad altri sistemi (meccanici) di
demolizione;
- non genera microfratture e/o microfessurazioni;
- demolizione selettiva;
- assenza di vibrazioni;
- assenza di polveri;
- evita il danneggiamento delle armature in acciaio;
- superficie del calcestruzzo scabra a fine
trattamento;
Dopo lidrodemolizione non si possono immediatamente
impiegare le resine epossidiche, ma si presentano al
contrario le condizioni pi favorevoli per lapplicazione
dei prodotti a base cementizia, che richiedono la
saturazione del sottofondo.
3. SABBIATURA
E il metodo di preparazione del sottofondo in
calcestruzzo, che prevede la proiezione, ad alta
pressione, di un getto di sabbia o graniglia (12 bar) di
servizio.strade@provincia.bz.it (ing. Mottironi/ing. Lenisa) 1
strassendienst@provinz.bz.it
SCARIFICA SUPERFICIALE DI OPERE IN CALCESTRUZZO
varia granulometria (0,32,0 mm), o di un impasto di
acqua e sabbia (per evitare una eccessiva produzione
di polvere, a 400 bar).
La sabbiatura consente di eliminare le parti incoerenti di
calcestruzzo, di portare in evidenza linerte, nonch di
aumentare la superficie specifica di aggrappo.
E impiegata per la rimozione di vecchi strati di pittura,
per la rimozione profonda di olii, grassi, efflorescenze,
patine biologiche, nonch per la ravvivatura delle
superfici in conglomerato cementizio o laddove fosse
necessario lottenimento di unasperit dellordine del
millimetro (al massimo, in calcestruzzi poco compatti).
La sabbiatura su calcestruzzo, consente
indicativamente di ottenere produzioni di circa 1015
mq/h.
Prima di qualsiasi successiva operazione, la superficie
finita deve essere ispezionata e sottoposta a
martellamento per rilevare la presenza di calcestruzzo
incoerente.
La sabbiatura altres impiegata per la ravvivatura delle
barre di armatura intaccate oppure soggette a fenomeni
di corrosione. In questi casi, il grado di preparazione
della superficie della barra di armatura designato dalle
lettere Sa (metodo di pulitura applicato: sabbiatura), e
da un numero che indica il grado di pulitura dalle scorie.
- Sa 1 - sabbiatura a getto dolce: ad ispezione
oculare, senza ingrandimento, la superficie deve
essere libera da olio, grassi e impurit, da scorie di
laminazione poco aderenti, da ruggine e sostanze
estranee.
- Sa 2 - sabbiatura a getto pesante: ad ispezione
oculare, senza ingrandimento, la superficie deve
essere libera da olio, grassi e impurit, e dalla
maggior parte delle scorie di laminazione, da
ruggine e sostanze estranee. Qualsiasi residuo di
contaminazione deve essere perfettamente
aderente.
- Sa 2 - sabbiatura a getto molto pesante: ad
ispezione oculare, senza ingrandimento, la
superficie deve essere libera da olio, grassi e
impurit, da scorie di laminazione, da ruggine e
sostanze estranee. Qualsiasi rimanente traccia di
contaminazione deve solo apparire sotto forma di
macchie, punti o strisce.
- Sa 3: sabbiatura fino ad ottenere una superficie
visivamente pulita; essa deve presentare un colore
metallico uniforme.
Solitamente, nel caso di pulizia delle armature annegate
nel calcestruzzo, viene richiesta una sabbiatura Sa 2 .
Provincia di Bolzano Servizio strade Rip.12.0 Servizio Ponti
Provinz Bozen Straendienst Abt. 12.0 Brckendienst
Scheda C4 rev0
La pulizia profonda di tutta la superficie delle barre di
armatura, fondamentale nel caso di calcestruzzo
inquinato da cloruri.
3. PALLINATURA
Consiste nel martellamento superficiale del
calcestruzzo, eseguito a freddo mediante un violento
getto di pallini sferici, oppure di cilindretti ottenuti
tagliando un filo (pressioni massime di esercizio ~400
bar); il trattamento pi efficace di una sabbiatura e
meno impattante di una bocciardatura, ed ha lo scopo di
ottenere superfici del tutto bonificate, pulite e sgrassate,
eliminando zone degradate o poco resistenti che
possano fungere da falso aggrappo alle successive
applicazioni (si esegue solitamente prima della posa
dellimpermeabilizzazione).
Il recupero delle microsfere avviene per mezzo di un
magnete.
4. BOCCIARDATURA
Si esegue a mezzo della bocciarda, un martello a fitte
punte piramidali montato su utensili elettrici o ad aria
compressa, o pi frequentemente con utensili rotanti a
forma di stella, allo scopo di scolpire la superficie del
calcestruzzo. Questa percussione sottopone i materiali
ad un notevole stress: occorre infatti considerare che
tale lavorazione pu causare lindebolimento della
struttura sub-millimetrica del materiale e lapertura di
micro porosit.
Il metodo efficace solo su calcestruzzo compatto o
poco degradato.
Produzione di polvere considerevole ma non eccessiva.
5. SMERIGLIATURA E SPAZZOLATURA
Sono metodi da considerarsi eventualmente di
complemento a quelli su esposti, e comunque
impiegabili per piccole superfici o per lavori di finitura; i
metodi consentono infatti di asportare solo la parte
immediatamente superficiale del lattime di cemento.
6. NOTE
Lopportunit di effettuare indagini, di scegliere la
tecnica di intervento, di definire i requisiti dei materiali
da ripristino, di scegliere i materiali da ripristino, di
definire le fasi esecutive, nonch di eseguire controlli
preliminari ed in corso dopera, va sempre affrontata
assieme ad un tecnico di comprovata esperienza.
servizio.strade@provincia.bz.it (ing. Mottironi/ing. Lenisa) 2
strassendienst@provinz.bz.it