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1. La situazione
Nel 2009 il disavanzo pubblico complessivo in rapporto al Pil nell’area dell’euro è più che
triplicato, passando dal 2% a fine 2008 al 6,2%. Nello stesso periodo, il debito pubblico in rapporto
al Pil è passato dal 69,4% al 78,7%.
La situazione è piuttosto articolata: accanto a paesi con disavanzi a due cifre (Grecia, Irlanda e
Spagna), vi sono paesi con disavanzi elevati, tra il 5% ed il 9,5% del Pil (Portogallo, Francia,
Slovacchia, Belgio, Cipro, Slovenia, Italia), paesi con disavanzi più contenuti, tra il 3% ed il 4,9%
(Paesi Bassi, Malta, Austria e Germania), e infine paesi che sono ancora sotto il 3% (Finlandia e
Lussemburgo). Ad eccezione di Cipro, tutti i paesi il cui rapporto ha superato il 3% sono sottoposti
a procedure per i disavanzi eccessivi.
2. Le cause
1. Crisi finanziaria e rallentamento economico inducono un calo delle entrate ed un aumento
delle spese sociali (ad es. i sussidi di disoccupazione).
2. Calo delle entrate anche per altri fattori (ad es. per calo dei prezzi delle attività).
3. Il tasso di crescita è diminuito ma l’espansione della spesa è proseguita.
4. Misure di stimolo di bilancio.
5. Sostegni finanziari al settore bancario in difficoltà.
Nella penultima colonna è indicata l’ampiezza del percorso di risanamento intrapreso nel triennio.
Nell’ultima colonna la riduzione ulteriore del disavanzo necessaria per raggiungere l’obiettivo del
Patto di Stabilità nel 2013. Secondo questo aggiornamento, infatti, solo le manovre previste per la
Grecia e l’Italia sarebbero sufficienti a raggiungere l’obiettivo già nel 2012.
5. Le manovre di risanamento
Nella tabella seguente vengono messe a confronto le manovre di finanza pubblica adottate per il
percorso di consolidamento. La durata varia sensibilmente da paese a paese (i valori della Germania
sono stati aggiustati in base alle misure recentemente varate dal governo Merkel)
6. I provvedimenti fiscali
Di seguito vengono elencati suddivisi per paesi i principali provvedimenti fiscali contenuti nelle
manovre di risanamento, sono stati aggiunti per raffronto anche quelli allo studio in Gran Bretagna,
pur essendo questo paese esterno all’area dell’euro (fonte: Il Sole 24 ore, giugno 2010).
Germania
Tassa sul nucleare: imposta sulle imprese interessate per il mantenimento delle 17 centrali
nucleari.
Tassa sui voli aerei (previsto 1 miliardo d’incassi annuo).
Tassa sulle banche (da definire nel dettaglio)
Grecia
Iva: aliquota ordinaria +2%.
Accise sulla benzina, sigarette e alcol: +10%.
Irpef: l’ultimo scaglione passa da 75.000 € a 100.000 € con la corrispondente aliquota che cresce
dal 40% al 45%. Per redditi sopra i 100.000 € ulteriore contributo dell’1%.
Rendite finanziarie: ritenuta al 20% sulle cessioni di titoli detenuti per meno di tre mesi; ritenuta al
10% sulle cessioni di titoli detenuti da 3 a 12 mesi.
Immobili: nuova imposta su quelli di valore superiore a 400mila euro (0,1-2% per le persone
fisiche; 0,6% per le società).
Lusso: tassa sulle auto di valore superiore a 35.000 €, sugli elicotteri e sulle barche per uso privato.
Imprese: aumenta dal 3% al 15% l’imposta sugli immobili detenuti da imprese offshore.
Limitazioni deduzioni sulle transazioni con soggetti residenti in paradisi fiscali.
Banche: cedolare secca del 90% sui bonus.
Non residenti: La ritenuta sulle royalties aumenta dal 20% al 25%.
Irlanda
Iva: aliquota ordinaria +1%.
Imposta sulle grandi ricchezze: imposta di 200.000 € per coloro che hanno proprietà di valore
superiore a 5 milioni di euro, un reddito superiore a 1 milione di euro e pagano un imposta sul
reddito inferiore a 200.000 €.
Portogallo
Iva: aumenta aliquota ordinaria +1%.
Rendite finanziarie: ritenuta al 20% sui capital gains per i titoli quotati.
Irpef: le aliquote dei vari scaglioni aumentano dal 1% al 1,5%. Aumentano le ritenute sulle persone
fisiche(dal 20% al 21,5%).
Imprese: aumenta la sovrimposta (dal 25% al 27,5%) per le imprese con reddito annuo superiore ai
2 milioni di euro.
Spagna
Iva: aliquota ordinaria +2%; aliquota agevolata +1%.
Tassa sui ricchi (per ora solo annunciata): verranno tassati i redditi superiori ad 1 milione di euro.
Tassazione locale sui redditi: in Catalogna aumenta la tassazione sui redditi oltre 120.000 €; nelle
Asturie e nelle Baleari sale la tassazione sui redditi oltre 100.000 €; in Andalusia è allo studio una
misura analoga.
Patrimoniale locale sui depositi bancari: tassati in Andalusia i depositi oltre i 150.000 euro.
Per un confronto più agevole i provvedimenti presi nei diversi paesi vengono raggruppati in una
tavola sinottica.
Gran Germania Grecia Irlanda Portogallo Spagna
Bretagna
Imprese Dal 3% al Con reddito
15% >2milioni
imposta euro,
immobili sovraimposta
imprese dal 25% al
off shore 27,5%
Banche Cedolare
90% su
bonus
Patrimoniale Andalusia:
locale per
depositi depositi >
150mila
euro
Tassa sul Imposta sulle
nucleare imprese per
mantenimento
17 centrali
Tassa sui voli Previsto 1
aerei miliardo annuo
Non residenti Dal 20%
al 25%
ritenuta
royalties
Gran Germania Grecia Irlanda Portogallo Spagna
Bretagna
Irpef Ampliamento Aumento
ultimo aliquote
scaglione, 1%-1,5%
aliquota al
45%; redditi >
100mila euro
46%
Iva + 2,5% + 2% + 1% + 1% +2%
ordinaria,
+1%
agevolata
Tassazione Aumento
Locale tassazione
redditi redditi
superiori ai
100-
120mila
euro
Rendite Non 20% cessione Ritenuta
finanziarie specificato titoli detenuti 20% sui
importo meno 3 mesi; capital gain
10% per quelli titoli quotati
detenuti 3-12
mesi
Accise
benzina, + 10%
sigarette,
alcool
Immobili Nuova imposta
per quelli con
valore
>400mila euro
Lusso e Auto >35mila Proprietà Tassati
ricchezza euro, elicotteri, >5 redditi >
barche milioni 1milione
euro euro
imposta di
200mila
euro
Italia
I provvedimenti fiscali che riguardano il nostro paese, essendo difficilmente confrontabili con quelli
degli altri paesi (perché si basano sull’evasione sul patto di stabilità interno), sono stati separati e
definiti anche negli importi previsti grazie alla relazione tecnica. Per quanto riguarda il patto di
stabilità interno (indicato in giallo), inoltre, si tratta in buona sostanza di una stretta sulle risorse di
Regioni ed Enti Locali che difficilmente determinerà a breve sostanziali incrementi d’imposta (dato
il blocco in vigore), ed invece probabilmente si tradurrà in risparmi di spesa.
Infine, per avere una memoria complessiva della manovra, si può aggiungere che le principali
misure riguardanti la spesa pubblica statale consistono nel taglio lineare del 10% ai ministeri ed nel
contenimento delle spese in materia di pubblico impiego e determinano risparmi complessivi nel
triennio pari a circa 11 miliardi di euro.