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Patricio Guzmn, Il Cile non ha ancora

superato il colpo di stato


- Giovanna Branca, 20.04.2016
Intervista. Il regista parla del suo documentario, orso d'argento alla Berlinale 2015, che arriva
finalmente sugli schermi italiani il prossimo 28 aprile
Il mare, le stelle, gli Indios della Patagonia e un piccolo bottone di perla: tutto collegato per
Patricio Guzmn, regista cileno classe 1941 che approda il 28 aprile nelle sale italiane con La
memoria dellacqua, orso dargento alla Berlinale del 2015 per la miglior sceneggiatura. El bton de
ncar, il bottone di perla, era il titolo originale del documentario che traeva ispirazione dalla vicenda
di Jemmy Button, un indio portato alla corte inglese durante lOttocento per venire civilizzato. E il
bottone di perla anche quello rinvenuto sul fondo delloceano pacifico che bagna le coste del Cile:
incastonato in un pezzo di rotaia, questo piccolo oggetto uno delle poche cose che resta dei
desaparecidos gettati in fondo al mare durante la dittatura di Pinochet. Lusanza di legare i loro
corpi a degli oggetti pesanti che li facessero inghiottire dai flutti anchessa ricostruita dal
documentario di Guzmn, che la dittatura lha vissuta in prima persona. Il colpo di stato mi ha fatto
sentire come se mi avessero incendiato la casa ricorda come se tutti i miei libri, gli oggetti che amo,
le fotografie dei miei amici e della mia famiglia fossero stati dati alle fiamme. E questo fuoco
continua a bruciare: sar sempre con me, parte della mia identit.
La sua cinematografia, da allora, rimasta legata inestricabilmente a quel momento, e non fa
esclusione La memoria dellacqua, con cui Guzmn mette a confronto eventi allapparenza distanti
tra loro scovandone i segreti legami. La dittatura, che faceva sparire le persone nellacqua, e gli
Indios sterminati dai colonialisti che dallacqua traevano la vita. Questo elemento naturale ci che
lega gli elementi del suo film, accomunati dal bisogno di conservare intatta la memoria del passato.
Come anche nel precedente Nostalga de la luz, in cui nel deserto di Atacama, in Cile, si potevano
osservare le stelle per definizione proiezioni del passato delle pitture rupestri fra le pi antiche
del mondo e al contempo le madri e le mogli dei desaparecidos fatti sparire nel deserto, alla ricerca
delle loro ossa.

Anche lei stato fatto prigioniero durante la dittatura.


Nel 1973 sono stato rinchiuso con molti altri nello stadio di Santiago. stata unesperienza
terribilmente umiliante, ci hanno obbligati a spogliarci e non potevamo comunicare con le nostre
famiglie, che non sapevano cosa stesse succedendo. Ricordo i cadaveri delle persone per terra e il
senso di isolamento. Poi, quando hanno capito che non ero legato a nessun partito politico, mi hanno
rilasciato.

I suoi film non vengono ancora trasmessi in televisione in Cile, come mai?
Dei 14 film che ho fatto solo uno, Nostalgia de la luz, passato in tv: con le bobine invertite e alluna
di notte. In Cile non abbiamo libert di stampa, libert di proiettare immagini. Il governo stanzia
fondi per i documentari, ma poi le reti televisive si rifiutano di proiettarli. Dalla fine della dittatura
c una paura aleggiante che ha cancellato qualsiasi tentativo concreto di confrontarsi con ci che
accaduto. Gli unici che cercano di scavare nel passato sono le famiglie dei desaparecidos. Ogni tanto
trovano il supporto di qualche magistrato o giornalista, ma vengono tenuti fuori dalle scene e
dallattenzione della gente.
A distanza di quarantanni come viene vista la dittatura?
Il Cile non ha ancora superato il colpo di stato. Si calcolato che siano state torturate circa 40 mila
persone, ma il giudice Guzmn il magistrato a capo delle indagini ha detto che a questa cifra
bisogna aggiungere altre 5 persone per ogni desaparecido. E cio la famiglia e gli amici che in
qualche modo sono anchessi stati sottoposti a tortura non potendo conoscere la sorte dei loro cari.
In tutto fanno circa 500 mila. Inoltre abbiamo ancora la costituzione scritta da Pinochet nel 1986,
tutta incentrata sul combattere il nemico interno, basata su una mentalit da guerra fredda in cui
tuttora viviamo.
La memoria dellacqua e Nostalga de la luz sono accomunati da un fortissimo bisogno
di memoria.
Mi sento come uno di quegli insetti preistorici che restano intrappolati nellambra per millenni: non
credo che sar mai in grado di emergere da questa capsula del tempo. Nella mia mente, nella mia
coscienza, il colpo di stato continua a esistere. Credo che il tempo sia molto soggettivo: per me il
golpe potrebbe essere accaduto anche solo una settimana fa. E non cerco di sfuggire a questa
sensazione, perch mi da lenergia per proseguire una missione molto importante, per fare in modo
che la memoria non venga perduta. Non saremo mai in grado di incamminarci sul sentiero che ci
conduce al futuro se giriamo le spalle al nostro passato.
2016 IL NUOVO MANIFESTO SOCIET COOP. EDITRICE

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