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Conclusione:
La vita, un canto di misericordi
misericordia
Veglia di preghiera
Rit.
Rit.
Come tenero
ero un padre verso i figli,
cos il Signore tenero verso quelli che lo temono.
Rit.
Rit.
Misericordiosi
come il Padre
Guida:
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
Abbiamo celebrato il mistero eucaristico, profezia e compimento della
Pasqua di Ges. Vogliamo fermarci, in questa notte, a contemplare lamore
tenero e potente che ha spinto Dio ad abbassarsi fino alla sua creatura
caduta a causa del peccato; Amore il nome di Dio, Misericordia il
volto concreto dellamore: questo amore che conduce Ges nella sua
Pasqua di indicibile sofferenza fino alla gloria della resurrezione. Questo
amore il vero contenuto del pane eucaristico, la divinit di Cristo, il suo
corpo, il suo sangue, la sua anima.
lui. In carcere non pot portare con s la Bibbia. Allora, raccolse tutti i pezzetti di
carta che trovava e compose un minuscolo libro sul quale trascrisse pi di 300 frasi
del Vangelo che ricordava a memoria. Celebrava messa ogni giorno con il palmo
della mano a far da calice, con tre gocce di vino e una goccia dacqua. Il vino se lera
procurato cos: appena arrestato, gli avevano permesso di scrivere una lettera per
chiedere ai parenti le cose pi necessarie. Domand allora un po di medicina per
digerire. I famigliari compresero il significato vero della richiesta e gli mandarono
una bottiglietta con il vino della messa e con letichetta medicina contro il mal di
stomaco. Le briciole di pane consacrato le conservava in pacchetti di sigarette.
Durante lisolamento era solito dire la messa intorno alle 3 del pomeriggio, lora di
Ges sulla croce. Tutto da solo, cantava la messa in latino, in francese e in
vietnamita. Cantava anche gli inni come il Te Deum, il Pange Lingua, il Veni Creator
Spiritus. La sua bont, il suo amore anche per i nemici, colpiva non poco le guardie.
Sulle montagne di Vinh Ph, nella prigione di Vinh Quang, chiese una volta a una
guardia il permesso di tagliare un pezzetto di legno a forma di croce. E quello lo
accontent. In unaltra prigione chiese alla guardia un pezzo di filo elettrico.
Temendo che volesse suicidarsi, lagente si spavent. Ma Nguyen Van Thun gli
spieg che voleva fare semplicemente una catenella per portare la sua croce. Dopo
tre giorni la guardia ricomparve con un paio di pinze e insieme composero una
catenella. Da quella croce e da quella catena Nguyen Van Thun non si separ pi.
Le port sempre al collo, anche dopo la sua liberazione, avvenuta il 21 novembre
1988. E anche dopo il suo esilio forzato a Roma, nel 1991, e la sua nomina a
cardinale, nel 2001.
E sempre con quella povera croce sul petto morto, il 16 settembre 2002.
Primo momento:
Il Padre, misericordia che cancella i peccati
Lettura dal libro del profeta Isaia
Adorazione personale:
(43,22-25)
Cos dice il Signore: Invece tu non mi hai invocato, o Giacobbe; anzi ti sei stancato di
me, o Israele. Non mi hai portato neppure un agnello per lolocausto, non mi hai
onorato con i tuoi sacrifici. Io non ti ho molestato con richieste di offerte, n ti ho
stancato esigendo incenso. Non hai acquistato con denaro la cannella per me n mi
hai saziato con il grasso dei tuoi sacrifici. Ma tu mi hai dato molestia con i peccati,
mi hai stancato con le tue iniquit. Io, io cancello i tuoi misfatti per amore di me
stesso, e non ricordo pi i tuoi peccati.
Guida: Provocati dalla testimonianza del cardinale Van Thuan e dal suo vivere
lEucaristia incarnandola nei gesti quotidiani della sua vita, disponiamoci
davanti a Ges Eucaristia chiedendogli di sostenerci nel compiere il suo
mandato. Fate questo in memoria di me il mandato del Maestro,
ovvero fate anche voi della vostra vita un dono per laltro, riempite di
misericordia la vostra vita, i vostri gesti: siate eucaristia gli uni per gli
altri.
(Al termine cantiamo insieme: Misericordias Domini in aeternum cantabo)
Meditazione:
Cosi, nei fatti come nelle parole, il Signore ha rivelato la
sua misericordia fn dai primordi del popolo che si scelto
e, nel corso della
la sua storia, questo popolo si
continuamente affidato, nelle disgrazie come nella presa di
coscienza del suo peccato, al Dio delle misericordie. Tutte le
sfumature dell'amore si manifestano nella misericordia del
Signore verso i suoi: egli il loro pad
padre poich Israele suo
figlio primogenito egli anche lo sposo di colei a cui il
profeta annuncia un nome nuovo: ruhamah, beneamata,
perch a lei sar usata misericordia. Anche quando,
esasperato dall'infedelt del suo popolo, il Signore decide
di farlaa finita con esso, sono ancora la tenerezza ed il suo
amore generoso per il medesimo a fargli superare la collera.
facile allora comprendere perch i salmisti, allorch desiderano cantare le pi
sublimi lodi del Signore, intonano inni al Dio dell'amore, della tenerezza, della
misericordia e della fedelt. Da tutto ci si deduce che la misericordia non
appartiene soltanto al concetto di Dio, ma qualcosa che caratterizza la vita di tutto
il popolo di Israele e dei suoi singoli figli e figlie: il contenuto
contenuto dell'intimit con il
loro Signore, il contenuto del loro dialogo con lui
lui. []La misericordia differisce
dalla giustizia, per non contrasta con essa, se ammettiamo nella storia dell'uomo come fa appunto l'Antico Testamento - la presenza di Dio, il quale gi come creatore
si legato con un particolare amore alla sua creatura.[]
(Giovanni Paolo II, Dives in misericordia 4)
Adorazione personale:
Guida: Dopo essere stati condotti per mano dal profeta Isaia e da San Giovanni
Paolo II, profeta del terzo millennio, a contemplare il volto del Padre come
volto di misericordia, sostiamo u
un
n attimo in silenzio, lasciando risuonare
dentro di noi, nella preghiera del cuore, le parole io cancello i tuoi misfatti
per amore di me stesso, e non ricordo pi i tuoi peccati
peccati
Secondo momento:
Ges, il volto della misericordia del Padre
Lettura dal vangelo di Giovanni
(8,1-11)
In quel tempo, Ges si avvi verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si rec di
nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a
insegnare loro.
Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, lla posero
in mezzo e gli dissero: Maestro, questa donna stata sorpresa in flagrante
adulterio. Ora Mos, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa.
Tu che ne dici?. Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di
accusarlo.. Ma Ges si chin e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poich
insistevano nellinterrogarlo, si alz e disse loro: Chi di voi senza peccato, getti
per primo la pietra contro di lei.
E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra.
Quelli, udito
o ci, se ne andarono uno per
uno, cominciando dai pi anziani. Lo
lasciarono solo, e la donna era l in mezzo.
Allora Ges si alz e le disse: Donna,
dove sono? Nessuno ti ha condannata?.
Ed ella rispose: Nessuno, Signore. E
Ges disse: Neanchio ti condanno; va e
dora in poi non peccare pi.
le pietre per la sassaiola, Ges fa barriera con una frase diventata proverbiale: Chi
senza peccato, scagli la prima pietra. Si fece silenzio e andarono via tutti. E lunico
che poteva scagliare la pietra scelse una parola di misericordia per lei e per tutti noi.
Neppure io ti condanno, va!. Dora in poi, a chi coperto dalla coltre mortale
della colpa, si apre un futuro di grazia.
( Arturo Aiello, dalla trasmissione radiofonica Ascolta si fa sera 11 marzo 2016)
Adorazione personale:
Guida:
Ges nella sua vita pubblica ha incontrato molti uomini e donne feriti nella
loro dignit. Lincontro con Lui stato per questi uomini e donne incontro
con la misericordia. Sentirsi perdonati e non giudicati, accolti e non
rifiutati, guardati con amore e non spiati con la lente della malizia e
dellindifferenza. Poniamoci davanti a Ges Eucaristia, lasciamoci
incontrare da Lui restando nel suo sguardo di misericordia, facendo
esperienza dellamore che accoglie, riflesso dellamore del Padre.
Terzo momento:
LEucaristia, sacramento di misericordia
Meditazione:
Ci sono pietre che fanno male, sassi acuminati che decretano la morte di un uomo,
di una donna. Un tempo era in vigore una condanna capitale della lapidazione
dove, in un macabro tiro al bersaglio, il malcapitato veniva sommerso da una
pioggia di pietre che cadeva inesorabile fino allultimo respiro; oggi, il peso delle
pietre sostituito da quello delle parole, dei giudizi, che si moltiplicano sul web,
fino a distruggere la reputazione d
dii una persona. Qualche volta, inducendola
persino al suicidio. Le parole non hanno peso, ma fanno male. Una parola ci fa
vivere, come lespressione Ti amo, una parola pu farci morire dentro, come la
frase assassina Tu non vali nulla, tu non hai diritto di essere al mondo. Il
deprecato bullismo scolastico trova ampio spazio anche nel mondo degli adulti
tramite larte sottile del pettegolezzo o utilizzando le pietre pesanti della calunnia.
Dobbiamo imparare lascesi delle parole, il valore del silenzio, larte
dellincoraggiamento, che aprono la strada verso un futuro. Anche a chi ha
sbagliato. Nellincontro drammatico con la peccatrice, dove in tanti avevano pronte
(11,23-25)
Il Signore Ges, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver reso
grazie, lo spezz e disse: Questo il mio corpo, che per voi; fate que-sto in
memoria di me. Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice,
dicendo: Questo calice la nuova alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta
che ne bevete, in memoria di me.
Meditazione:
Abbiamo bisogno di contemplare il mistero della misericordia. fonte di gioia, serenit e di
pace. condizione della nostra salvezza (MV, 2). Questa l'espressione pi efficace per
far comprendere il valore che la misericordia possiede nella vita della Chiesa e dei
singoli credenti. Contemplare la misericordia significa vederla impressa nel volto di
Cristo che vivo e realmente presente nel mistero dalla Santa Eucaristia. Ogni volta