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Vorrei partire dallultimo Direttivo a cui ho partecipato e nel quale, nella qualit di

Segretario del Comprensorio di Gioia Tauro, avevo chiesto di poter esaminare il bilancio di
quel Comprensorio in quanto avevo casualmente riscontrato che Vi erano state addebitate
delle partite che non erano di competenza.
La mia richiesta stata rifiutata, con una mancanza di trasparenza che secondo me non
giova e non dovrebbe esistere in questa organizzazione, qualcuno nelloccasione ha
cercato di farmi passare per cretino ma questa organizzazione ha degli strumenti statutari
che le hanno consentito di sopravvivere 100 anni. Ho fatto quindi un quesito interpretativo
alla Collegio di Verifica della Fisac e sulla base della risposta che mi stata data ho
riformulato la mia richiesta e la presento leggendola.
Se questa Segreteria fosse stata pi trasparente si sarebbe risparmiata questa cattiva
figura di fronte al nuovo Segretario Regionale.
Io per vorrei che qui si parlasse di politica sindacale e si parlasse di banche (esattorie,
assicurazioni) ma il grande problema di questo Paese non che Equitalia cambia nome
anche se era assolutamente lecito preoccuparsi di fronte alla spregiudicatezza elettorale di
Renzi e bene stato fare quella manifestazione a Roma.
Ma dicevo il vero problema di questo Paese sono le banche e qui dobbiamo raccontarci
alcune cose che mi sembra non siano state colte nella relazione introduttiva.
Come sapete la BCE ha respinto la richiesta avanzata da MPS di differire l'aumento di
capitale a gennaio: quindi o salvataggio pubblico o per i risparmiatori non rester un
euro. Parliamo di una banca che in 5 secoli di storia ha resistito a tutto: a saccheggi,
guerre, pestilenze e carestie. A tutto, ma non al Pd.
A partire dal 2013, tra tutti gli effetti collaterali della politica criminale di austerit di Monti,
si toccava con mano la fragilit di molte banche.
All'epoca, Monti dichiar seraficamente che il suo scopo era la distruzione della
domanda interna. Questuomo ha confessato lEconomicidio dellItalia perch
distruggendo la domanda distruggi i redditi conseguentemente produci l'esplosione delle
sofferenze bancarie, perch se i redditi calano e le tasse aumentano, le aziende non
vendono e le famiglie e le imprese non possono pagare le Banche. Sin da allora il
governo avrebbe dovuto agire per creare una barriera protettiva a favore delle banche,
come stato fatto in tutta la zona euro (solo la Germania ha versato 250 miliardi per
salvare le sue banche) , in un contesto normativo pi favorevole rispetto a quello attuale
(Vi ricordo che le regole bancarie europee sul bail-in sono state introdotte nel dicembre
2015)
Mentre sino al 2011 i debiti delle banche italiane erano di circa 100 miliardi, sono
divenuti 140 con Monti, 160 con Letta ed infine 200 con Renzi
Il sistema bancario non poteva essere solido in uno Stato dopo 8 anni in recessione, nel
quale aziende, famiglie e privati non riuscivano a far fronte agli impegni assunti con gli
istituti. Ma la responsabilit pi rilevante sta nel fatto che, pur conoscendo l'evoluzione
preoccupante delle sofferenze bancarie (che avrebbe portato all'erosione del capitale
della banche), si sono recepite le norme europee sui salvataggi bancari a carico dei
risparmiatori mentre, fatto ancora pi grave, si sono versati 60 miliardi di euro nel

fondo Salvastati, servito per salvare le banche di altri paesi (Francia e Germania),
esposte nei confronti delle banche greche e spagnole.
La catena interminabile di responsabilit comincia quindi da Berlusconi, cresce con Monti
e Letta, culmina con Renzi, il quale nel dicembre 2015 applica regole mortali al sistema
bancario senza prima preoccuparsi di mettere al sicuro il risparmio degli italiani.
Tutto ci rappresenta il trionfo dell'improvvisazione e dell'incompetenza, se non ci fosse
qualche sospetto di malafede.
La Repubblica, uno dei giornali di Renzi, riporta infatti la notizia che il premier, negli ultimi
mesi, si sarebbe opposto al salvataggio pubblico di Montepaschi, nonostante i tecnici del
Tesoro avessero pronta la soluzione gi dallo scorso giugno. Si oppose temendo
ricadute in termini di consenso elettorale in vista del referendum, ma di fatto scart due
piani nazionali (uno era quello di Corrado Passera), perch doveva pagare commissioni
per 450 milioni a JPMorgan Chase & Co. che, a distanza di un anno, non ha portato uno
straccio di investitore.
Quella stessa JP Morgan che aveva scritto che i Paesi del Sud Europa si devono liberare
delle Costituzioni Antifasciste.
Non appena pubblicata la notizia del piano di salvataggio pubblico, il quartier generale
renziano, che ne era a conoscenza da almeno un mese, ha incolpato la vittoria del NO al
referendum, ma oggi il "salvataggio" pubblico del MPS appare necessario perch l'unico
altro modo sarebbe la richiesta di un prestito all'EMS, che ad oggi non ancora esclusa,
o derubare i correntisti.
Il gioco di Renzi chiaro: il governo di tutti i partiti che invoca serve a fare il lavoro
sporco (salvare le banche -non solo MPS- ed affossare ancora di pi il debito pubblico),
condividendone le responsabilit ed evitando l'azzeramento del PD.
Se il salvataggio si far, avverr quasi al doppio del costo di 3 anni addietro e la
responsabilit nella gestione della crisi bancaria dovr essere interamente ascrivibile al
governo di Renzi: lui ad aver lasciato marcire il sistema bancario (deterioratosi dal
maggio 2014 ad oggi del 77%) mentre adottava le nuove regole.
Compagni dal 2011 che cerco di spiegare quello che autorevoli economisti da Stigliz
agli italiani Bagnai e Galloni vanno dicendo e cio che lEuro non una moneta ma un
metodo di governo per imporre la svalutazione dei salari e dei diritti in altre parole un
metodo di lotta di classe. Oggi molti iniziano a capire che il nemico della classe operaia
non lIsis ma lUE. Ha fatto pi morti lUE (10.000 suicidi solo in Grecia) che non lIsis.
Vinta la battaglia del Referendum costituzionale bisogna vincere la guerra e le prossime
battaglie saranno i referendum sul lavoro promossi dalla CGIL. Da quelli bisogna
ripartire, intorno a quelli bisogna costruire il consenso necessario per il raggiungimento
del quorum. A partire dalla prossima settimana parler di questo nellassemblea dei
lavoratori del Banco di Napoli.

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