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PERCHE?
Galileo:
COME?
Sperimentazione quantitativa
Fisica quantistica: NO
(principio di indeterminazione
di Heisenberg)
misura
unit
2)
misurazione indiretta:
Es. la massa di un oggetto una grandezza che si pu
misurare direttamente con una bilancia. Tuttavia, se si volesse
misurare la massa di un corpo celeste o di una particella
piccola quale un atomo, ovviamente impossibile utilizzare
uno strumento quale la bilancia. Allora si fa ricorso ad una
qualche relazione nota tra le masse di questi ed altre
grandezze misurabili direttamente, e poi si risale dalle misure
di queste a quella della massa in questione.
Interazione
gravitazionale
Campo magnetico
Campo elettrico
Interazione
elettromagnet
ica
y = f ( x1 , x2 ,......xn )
Si effettuano misure di x1, x2,.,xn e, mediante la relazione,
si risale alla misura di y.
Esempio: sapendo che larea S del rettangolo di lati a e b
data da S =ab, per ottenere il valore dellarea si effettua la
misura dei lati e si moltiplicano i risultati tra loro.
Misurare una grandezza fisica indirettamente significa:
1.trovare una legge fisica che la leghi ad altre grandezze
misurabili direttamente
2.eseguire tali misure
3.sfruttare la relazione per calcolare il numero che esprime la
misura cercata
3)
misurazione con strumenti tarati:
Strumento tarato
in grado di stabilire una
corrispondenza biunivoca tra il valore di una certa grandezza
fisica da misurare e un numero che si legge sullo strumento.
Esempi: bilancia, amperometro, voltmetro, cronometro, ecc.
Luso degli strumenti tarati elimina linconveniente di
disporre del campione dellunit del caso misuraz. diretta, e
della necessit di conoscere la relazione y = f ( x1 , x2 ,......xn )
nella misura indiretta.
Ogni strumento caratterizzato da una curva di taratura o
calibrazione
funzione che pone in corrispondenza
biunivoca il numero letto sulla scala con il valore della
grandezza da misurare. Quando questa curva una retta, lo
strumento si dice lineare (la distanza tra 2 graduazioni
successive costante)
0
Scala graduata
10
15
20
25
0 1
cm
cm
10
15
20
25
Supplementari
Unit
Simbolo
Lunghezza
Metro
Massa
Kilogrammo
kg
Intervallo di tempo
Secondo
Ampre
Temperatura
kelvin
Intensit luminosa
Quantit di materia
Candela
Mole
cd
Angolo piano
Radiante
rad
Angolo solido
Steradiante
sr
mol
(dopo il 1985): lunghezza del cammino percorso nel vuoto dalla luce in un
intervallo di tempo di (1/299792458) s
Esempi
Indichiamo con L, M, T, rispettivamente la lunghezza, la massa e
lintervallo di tempo (grandezze fondamentali nel SI), dalla
relazione
v = s/t
che definisce la velocit media, risulta lequazione dimensionale
[v]=[LT-1]
Cos, per laccelerazione, la forza, lenergia cinetica
a=v/t
[a] = [LT-2 ]
F=m a
1
K = mv2
2
Relazione
equazione dimensionale
Le
Esempi
Controllare dimensionalmente lequivalenza tra impulso e quantit di
moto
t
v
impulso: [F t]=[MLT-2][T]=[MLT-1]
Fdt = d (mv) quantit di moto: [mv]=[MLT-1]
OK!
t0
v0
T=
t
l
g
Mg
In generale
= M l g
+
=0
+=0
=0
= 1/2
2=1
=1/2
10
15
20
25
cm
11 cm
11.5 cm 12.0 cm
Nel caso in cui la punta della matita sia pi vicina alla tacca
degli 11.5 cm piuttosto che a quella degli 11.0 cm o dei 12.0 cm
Migliore stima della lunghezza = 11.5 cm
Intervallo probabile: da 11.25 a 11.75 cm
volts
1
0
4
5
6
2.5 s
2.4 s
max
incertezza
Cifre significative
Lultima cifra significativa in qualunque risultato dovrebbe
essere dello stesso ordine di grandezza (nella stessa posizione
decimale) dellincertezza.
Esempio: se si ottiene il risultato 92.81
con un errore di 0.3, dovrebbe essere arrotondato a 92.8 0.3
con un errore di 3, dovrebbe essere arrotondato a 93 3
Con un errore di 30, dovrebbe essere arrotondato a 90 30
5) ohm e (42
8) ohm
2) ohm e (45
1) ohm
c = 299792458 1 m/s
g (a Torino) = 9.80549 0.00001 m/s2
| xbest |
(err.percentuale =
x
| xbest |
100 )
q = f ( x,...., w)
si effettuano misure di x,.,w e, mediante la relazione, si
risale alla misura di q.
Occorre stimare le incertezze nelle grandezze x,...,w e quindi
trovare come questi errori si propagano attraverso i calcoli
per produrre unincertezza nel risultato finale.
Se q la somma e differenza, q = x + + z - ( u + + w )
x + + z + u + + w (limite superiore per q)
x...z
u...w
x
z u
w
+ ... +
+
+ ... +
|x|
| z| |u|
| w|
Se q il prodotto e quoziente, q =
q/|q|
(limite
superiore
w
x
z u
= + ... + + + ... +
w
x
z u
2
per
q = |B| x
Se q una funzione di una variabile, q(x), allora
dq
q =
x
dx
Se q una potenza, q = xn, allora
|q|
=n
x
| x|
q
q
q = x + ... + z
z
x
2
Lerrore in g sar
(T 2 )
T2
l T
= + 2
g
l T
2
=2
(T )
T
Tali errori possono essere ridotti mediante una accurata analisi della
tecnica di misura e adottando opportuni accorgimenti (ad esempio
confrontare gli strumenti con gli standard accettati, .)
Errori strumentali
I risultati di diverse misurazioni possono, a volte, risultare tutti uguali tra
loro. Se ci si verifica, la circostanza da attribuirsi al fatto che lo strumento
utilizzato talmente poco sensibile che le fluttuazioni casuali della misura
non possono essere apprezzate. In questo caso si valuta come errore massimo
la pi fine divisione della scala (lultima cifra di lettura negli strumenti
digitali).
SENZA BERSAGLIO:
situazione pi vicina a quella di un esperimento
73
71
x = 71.8
x =
1.2
-0.8
di = 0
1.44
0.64
d i = 2.80
1
2
x
x
(
i
N 1
estraendo la radice
quadrata: deviazione
standard
N
N-1
x
x =
N