N 5 Giugno 2010

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LA GARANTE DEI DETENUTI IN REDAZIONE

a cura della Redazione

Si tenuto a Montorio il primo incontro sui La garante ha confermato di essere persona

problemi del carcere tra la redazione del
Miglio Rosso e persone che, per professione,
interesse o volontariato si occupano di
detenzione e, quindi, di tali problemi. Nella
sala computer, dove si riuniscono una volta
alla settimana, i giornalisti-detenuti della terza
sezione hanno incontrato Margherita
Forestan, garante delle persone private della
libert personale. E stato un incontro
prezioso e interessante.
molto preparata, sensibile ai problemi dei
detenuti, generosa e appassionata del ruolo
che le stato affidato dal Consiglio comunale
di Verona. A lei si sono rivolti, con molte
domande, i redattori Antonio Cimino,
Giuseppe De Col, Francesco Di Bernardo,
Marcello Fiore, Alessandro Galanti, Carlo
Gasperotti, Alessio Gelicrisio, Christian
Mahn, Ruggero Perer.
continua a pagina 2

Sommario

Leditoriale
La Garante dei detenuti in redazione

RIFLESSIONI

Droga, viaggio nella sconfitta, di De Col

Dentro una scatola, di Perer

CORSI DIDATTICI

Buonanotte ai suonatori, di Gelicrisio

Il Servizio Civile incontra Il Miglio Rosso, di Perer

ATTUALITA

Sos manca lacqua, di Cimino

Effetti collaterali, di Galanti
Circolare Ardita, quali novit?, di Galanti

LANGOLO DELLA POESIA

a cura di Alessio Gelicrisio

continua dalla prima pagina
Prima del fuoco di fila di domande
Margherita Forestan ha comunicato di aver
acquistato una macchinetta per radere del
costo di 350 euro (attinti, come per altre
spese, dai 5.000 euro del rimborso spese
assegnatole da Palazzo Barbieri) e che sta
lavorando affinch i detenuti possano
usufruire del barbiere interno due volte al
mese anzich una.
La prima domanda stata sul lavoro in
carcere (barbiere, portavivande, spesno) e
sui metodi con cui vengono scelti i
detenuti ai quali sono affidati.
Forestan- Il direttore del carcere e
la sottoscritta stiamo mettendo a
punto un piano per favorire
laccesso ai lavori da parte di tutti,
soprattutto delle persone che hanno
famiglie in difficolt, quindi
impossibilitate ad aiutarle.
Naturalmente questo discorso vale per tutte le
sezioni. So quanto importante il lavoro per i
detenuti, che non lo cercano soltanto per
guadagnare qualcosa. Come loro sono
fortemente convinta che il recupero di un
detenuto passi attraverso il lavoro. A tal
proposito mi sto impegnando in pi direzioni.
1) Con lassessore comunale Benetti per
assegnare a persone socialmente in difficolt-
e i detenuti e chi esce dal carcere lo sono- i
lavori nei giardini comunali. Dovreste vedere
che ottimo lavoro stato fatto grazie a ex
detenuti per sistemare il parco di Villa Pull. I
Comuni che investono nelle cooperative
dovrebbero pretendere che queste stipulino
contratti con persone da reintegrare. 2) Ho in
mente una proposta da avanzare alle piccole
imprese veronesi e del Veneto, quelle che
esportano il lavoro nei Paesi dove costa meno.
La proposta questa: perch non affidare
questi lavori a cooperative di detenuti, cosa
che gli farebbe anche pagare meno tasse?
Potrebbero usare i detenuti, magari dopo un
corso di apprendimento del lavoro da fare.
Parte del lavoro verrebbe fatto in carcere,
parte con larticolo 21 (semilibert). In
conseguenza a questo, e siamo al 3 punto,
molti detenuti, una volta scontata la pena,
potrebbero diventare artigiani. Ma
servirebbero fondi. Perch non attivare un
microcredito? Tante microimprese possono
fare squadra.
- Come si possono migliorare le
condizioni del carcere e in particolare della
terza sezione che quella che soffre
maggiormente dei gravi problemi del
carcere?
Forestan- Con la comunicazione. E
importante che si parli del carcere non
solo in carcere. E fondamentale che ne
parlino giornali e tiv, bisogna dar loro
notizie, soprattutto quelle che fanno
effetto. E non solo notizie negative.
Bisogna dare anche quelle positive:
parlare del carcere in bene non fa male,
anzi. Prendete per esempio la Festa
della mamma fatta in carcere nella
sezione femminile. E stato un momento
emozionante, di quelli che fanno notizia e
servono al carcere. Servono questi momenti in
cui si mangia insieme, si condivide. I
Momenti s sono paletti, precedenti che
servono per il futuro. Bisogna diventare fonte
di notizia per diventare importanti. Purtroppo
il carcere in Italia, ma cos in tutti i Paesi, si
trova di fronte a un pauroso sovraffollamento,
con una serie di numeri impensabili, anche
perch sono aumentate le ragioni per cui si
entra in carcere. E poi la magistratura
sempre in difficolt di organico ed ha altri
mille problemi, si deve far conto di lentezze
burocratiche e cos via. La comunicazione
importante anche tra sezioni. E importante un
confronto fra la terza e le altre sezioni. Fatemi
avere anche la lista delle cose che vi
mancano. Intanto sono stati acquistati carta
igienica, detersivi e disinfettanti che saranno
distribuiti oltre a quelli che gi vi vengono
dati per regolamento. (2 rotoli di carta
igienica e 1 bottiglia di Lisoform ogni 15
giorni, ndr).
-La terza sezione penalizzata anche nei
colloqui con i famigliari. Perch?
Forestan: Sono consapevole che voi siete pi
in difficolt degli altri detenuti. Stiamo
lavorando affinch nei colloqui ci sia una
flessibilit maggiore, una non-stop dalle 8 alle
15, e vi sia concessa unora e 45 minuti in
pi. Si sta insistendo anche per una apertura
per le telefonate verso i cellulari (attualmente
si pu telefonare soltanto ai telefoni fissi,
ndr). Ci sono altri progetti in ballo. Stiamo
lavorando ad una Estate veronese anche per
Laltra platea, i detenuti. Ovviamente anche decisioni sono legate ai suoi commenti
per quelli della terza sezione.
-Come si pu migliorare la qualit dei
prodotti alimentari che entrano in carcere?
Forestan: Attualmente come battersi contro
un muro. Il problema che le acquisizioni del
vitto e del sopravitto dipendono da un bando
regionale. Al risultato di questo sono affidati i
rifornimenti alimentari in tutte le carceri
venete. E da questanno il bando secretato.
Quindi non si conoscono le condizioni di
partenza n dove si arriva. Se si continuano ad
usare prodotti imposti, non si ottiene nulla. Ci
vogliono azioni da parte del direttore e del
garante. Come stato nel caso delle colombe
pasquali: volevano imporre una marca
sconosciuta e non volendo cambiarla con una
pi nota- Verona la patria delle colombe- ci
abbiamo rinunciato. Certo, siete rimasti senza,
ma anche con piccole rinunce che si vincono
le battaglie.
- Perch sullArena qualche politico,
che non si mai visto qui dentro, ha
parlato di troppo buonismo in carcere?
Venga a vedere in quali condizioni ci
troviamo.
Forestan: E accaduto quando, due mesi dopo
la mia nomina, fatta da tutti i partiti, ho avuto
unaudizione alla 5^ commissione, quella che
si occupa del sociale. Quando ho fatto
lelenco dei problemi e delle cose che
occorrevano e come intendevo trovare i fondi
grazie a donazioni, e quindi senza domandare
fondi comunali, due componenti hanno
inveito, uno istintivamente laltro, un medico,
colpevolmente, contro il buonismo in
carcere. E il termine ripreso dal giornalista
dellArena. La prossima audizione sar a fine
giugno in Consiglio comunale. Unaltra lavr
a fine anno.
- Si confrontata col magistrato di
sorveglianza?
Forestan: Mi sono incontrata con la dottoressa
Omarchi, ma pi sulle azioni da intraprendere
in carcere. In merito alle misure alternative
dovranno confrontarsi il magistrato di
sorveglianza e il direttore del carcere. Le
relativi a ciascun detenuto. Limportante
trovare modalit comuni di vedute. E
auspicabile un incontro tra Magistrato,
direttore e garante per arrivare a un
protocollo. Sto incontrandomi anche con
diversi avvocati. Ricordate che non ho nessun
potere, se non quello di convincere.
- Riprender il corso di chitarra?
Forestan: Ci stiamo lavorando.
- La situazione medica e igienica in
carcere molto grave. Si fa qualcosa per
migliorarla?
Forestan: S. Stiamo preparando una Carta sui
diritti alla salute in carcere. Dal 1 luglio ci
sar un medico in pi. Lo conosco, lavora al
Pronto soccorso ed assai bravo. Da
settembre ci saranno anche infermieri in pi.
E si sta facendo un corso di formazione per
larea trattamentale.
- Sentiamo il bisogno di stare di pi
insieme, fuori dalla cella, in spazi comuni.
possibile? E in merito alla semilibert a
che punto siamo?
Forestan: Credo che in merito alla prima
domanda si possa affrontare il problema col
direttore del carcere. Non ci dovrebbero
essere problemi. Sulla semilibert e su altre
norme tipo il decreto che prevede la
detenzione domiciliare, pesano molto i
pregiudizi. Aver chiamato quel decreto
svuota carceri ha influito molto
negativamente sullopinione pubblica che non
sa di cosa si tratta. Un nome sbagliato
servito a far cassare la legge. Ecco perch
insisto sulla giusta informazione e sulla
necessit di comunicare.
 DROGA, VIAGGIO NELLA SCONFITTA
di Giuseppe De Col

Le statistiche riportate dai giornali indicano formazioni comunitarie a partire dalla

un aumento soprattutto fra i giovani di
consumo di droga e alcool. Quello che non
spiegano il perch di tale aumento,
malgrado tutte le leggi repressive per
contenere tale problema. Essendo stato io
stesso un consumatore, vorrei esporre il mio
perch. Lesperienza dimostra che i malati per
droga raramente vengono guariti dalla terapia
medica, e quando vengono guariti quasi
sempre ricadono. La spiegazione di questo
insuccesso nella ragione di fondo che spinge
a consumare stupefacenti.
Non la diffusione della droga che ne crea il
bisogno, piuttosto il bisogno che crea la
diffusione. Ma quale bisogno?
Lanalisi specialistica dimostra che alla radice
della devianza c spesso un conflitto tra le
esigenze di affetto, di affermazione di s, di
una diversa qualit della vita, e il tipo di
societ che si formato sulla base del
principio di competizione, una societ che
tutto riduce a merce, che frantuma le
famiglia, lasciando solo lindividuo. E che da
una parte esaspera i desideri del facile
guadagno e del facile godimento, dallaltra
reprime ci che non funzionale alla logica
produttiva. In questo scenario sociale la droga
appare come una via di salvezza. Essa offre
un viaggio al di fuori del conflitto e d
limpressione di una liberazione.
E per questo che sia in carcere che fuori da
esso vi sar un aumento del numero dei
tossicodipendenti, poich la droga una
specie di messaggio cifrato che sale a tutti noi
dal profondo dello smarrimento umano.
un messaggio che chiede una societ
diversa e che dunque non pu avere risposta
valida che non sia una risposta politica.
Inoltre dovrebbero essere abbattute per mezzo
di leggi giuste, le barriere che separano per
lintera vita intere categorie di cittadini in
modo che la citt mantenga rapporti vivi e
riabilitanti con tutti i cittadini, compresi i
carcerati.

BUONANOTTE AI SUONATORI
di Alessio Gelicrisio

L'anno scorso, qui a
Montorio, oltre ai corsi di
scuola elementare, media e
di computer, c'era la
possibilit di frequentare
un corso di chitarra, seguito
da una quindicina di
persone e tenuto dal
volontario della
Fraternit Maurizio Mazzi.
Oltre ad avere la possibilit
di imparare a suonare uno
strumento, era anche un
momento di svago, di note
colorate per toglierci dal
grigiore di questo posto.
Purtroppo, dopo tre mesi,
sul pi bello, quando ormai
stavamo imparando i vari
accordi e qualche canzone,
il corso e' stato interrotto. Si
e' detto per scarsa presenza
di personale, ma veramente
non si capisce il motivo. Il
corso era tenuto in sezione e
la stanza era proprio davanti
alla guardiola, quindi
l'agente di turno, doveva
solo aprire le celle dei
partecipanti al corso. Non
cerano scale da fare, o
corridoi da percorrere,
perch tutto si svolgeva in
sezione. Varie domandine
sono state fatte, per poter
riprendere questo corso, ma
sono sempre cadute nel
vuoto, non abbiamo mai
avuto una risposta. Adesso
ci riproviamo col nuovo
direttore, per chiedere
ancora la possibilit di poter
riprendere questo corso. La
musica fa bene al cuore e
alla testa.
 DENTRO UNA SCATOLA
di Ruggero Perer

Non tutti sanno cosa voglia dire viaggiare sui sopportazione, ma spesso le nostre richieste
furgoni della polizia penitenziaria, i cosiddetti non vengono ascoltate. Si viaggia da nord a
cellulari. Celle mobili. sud, da est a ovest, stipati
Vi siete mai chiesti come sardine per molte
come un detenuto ore di seguito, senza n
viene trasportato sul cibo n acqua,
cellulare della polizia perennemente con le mani
penitenziaria da un legate. Se si ha un
carcere allaltro? O dal problema fisiologico e si
carcere al tribunale? chiede di espletarlo,
Ecco cosa accade. spesso la risposta che
Dopo unaccurata non possibile fermarsi.
perquisizione e le E una vera e propria
prescritte manette, il tortura.
detenuto viene accompagnato dagli agenti di Purtroppo non piacevole per nessuno
scorta al cellulare- che ha allinterno viaggiare sul cellulare della polizia
minuscole celle- e fatto sedere sul sedile penitenziaria, tantomeno per chi ha problemi
rigido, quindi scomodo, di una di queste. di salute. Talvolta anche una guida maldestra
Rinchiusi in una gabbia molto stretta le cui contribuisce a far star male. Immaginatevi
sbarre toccano le cosa deve provare chi
ginocchia, si ha la soffre di claustrofobia.
sensazione che manchi Le cosiddette e tanto
il respiro, soprattutto discusse cinture di
nei mesi estivi quando sicurezza non vengono
il caldo non lascia mai utilizzate da nessuno
tregua e la necessit di perch impossibili da
bere spasmodica. mettere e in caso di
Ogni detenuto che incidente diverrebbero
viene scortato per un delle vere e proprie
processo, o un trappole mortali.
trasferimento in un Molti incidenti stradali si
altro carcere, verificano ogni giorno, i
obbligato a tenere le giornali riportano
manette, ma solo negli spessissimo queste
spostamenti a piedi. Lutilizzo delle manette notizie, il pi delle volte la causa la velocit,
non sarebbe necessario una volta stipati nei la scarsa prudenza, e la guida distratta.
posti a sedere del cellulare, a meno che non vi Immaginate i pericolo che corrono i detenuti
siano restrizioni particolari per constatata nel cellulare, ma anche gli stessi agenti.
pericolosit del detenuto. Il malessere e lumiliazione che si prova nel
La discrezionalit degli agenti potrebbe far si viaggiare sui cellulari della penitenziaria
di concedere un po di sollievo a chi deve contribuisce al malessere della mente e del
affrontare un viaggio straziante, al limite della corpo e rappresenta un forte trauma da cui
difficile riprendersi.
 Nei mesi caldi restiamo molte ore senza il liquido prezioso
SOS, MANCA LACQUA
Impiego alimentare e docce, un miraggio. E che accadr con la privatizzazione?
di Antonio Cimino

Siamo alle solite. Sono arrivati i mesi caldi e,
con essi, laccentuarsi del problema della
mancanza dacqua. Non penuria, si badi bene:
proprio mancanza. I detenuti restano per un
lungo arco di tempo giornaliero senza acqua.
Come se non bastasse linsufficienza di
spazio abitativo.
Che fine fa lacqua? Mancanza o insufficienza
idrica? Lacqua un elemento essenziale,
molteplici sono le funzioni della stessa, e
alimentari e igienico-sanitarie. La mancanza
di acqua in carcere, ancor pi sovraffollato
oltre il limite consentito, a discapito
delligiene e favorisce linsorgere di malattie.
La doccia, concessa a giorni alterni (sempre
che si abbia la fortuna di farla) unodissea.
Lattesa inizia dalla mattina fino alla sera e
non sempre lo scopo di fare la doccia
raggiunto.
Oltretutto le docce, allo stato attuale, si
presentano con uno strato di sporco dallodore
asfissiante, con formazione di muffe, licheni e
calcari dove proliferano i funghi.
A tal riguardo sarebbe necessaria -e i detenuti
lo richiedono- una periodica disinfestazione.
Montorio collocato in una zona dove
lacqua non manca vista la ricchezza, nella
zona, di corsi dacqua. A contribuire al
consumo di acqua lo spreco, come
lapprovvigionamento idrico delle serre
allinterno delle mura del carcere. Per non
dire dello stillicidio in diversi punti della
struttura. Anche noi detenuti siamo chiamati a
non farne spreco. Invito tutti a comportarsi
responsabilmente al consumo dellacqua.
Sprecarla danneggerebbe tutti. E segno di
senso civico rispettare lacqua e gli altri.
La memoria storica mi riporta alla migrazione
delle persone, allinizio dello sviluppo
industriale, dalla campagna ai luoghi vicino
alle fabbriche. Furono costruite abitazioni per
tali persone, ma senza tenere conto delle
condizioni di vita. Il che port allo scoppio di
forti epidemie. Nel corso del tempo sono
intervenuti urbanisti, architetti e tecnici del
settore a ovviare il problema.
La situazione analoga ad oggi nelle strutture
coatte. Come risolvere il problema? Intanto
eliminando il sovraffollamento. Tra breve ci
sar anche la privatizzazione dellacqua, il
cosiddetto oro blu. Che riflessi avr sui
rifornimenti idrici delle carceri? Le risorse
della Terra ormai sono cannibalizzate a scopo
di lucro, ma come possibile privatizzare un
elemento cos indispensabile alla vita, come
lacqua? Quale sar il futuro del mondo?

Uno dei manifesti della campagna referendaria contro la privatizzazione dellacqua

 EFFETTI COLLAT ERALI
di Alessandro Galanti

Parliamo ancora di iniziative di protesta positiva o negativa. Le

sovraffollamento delle
carceri, vorrei in maniera
pi specifica, oltre al detto e
stradetto sulle condizioni
becere dei detenuti. Io parlo
solo della 3 sezione che
quella che conosco meglio.
C un grosso problema che
riguarda gli agenti.
Obbiettivamente in questa
situazione lavorano male,
logico. Non capisco come
un sindacato forte come il
loro non abbia intrapreso
drastiche nei confronti della
non politica carceraria del
governo.
Il problema per resta.
Lagente nervoso e villano
crea solo problemi, quello
che riesce a scindere i
rancori e aggrapparsi al
buonsenso riesce meglio a
gestire il suo turno.
Questo lo vediamo tutti i
giorni, ogni cambio turno ci
accorgiamo del tipo di
energia che arriva,
persone tranquille ed
educate, difficilmente nel
loro turno avranno
problemi. I detenuti sentono
tutto, empaticamente e
chimicamente. Punire i
detenuti facinorosi giusto,
ma altrettanto giusto avere
agenti con un
comportamento che non
offenda il detenuto, in
quanto questo prima di tutto
un uomo. Non
dimentichiamolo.

Ricordo dinfanzia

Ero bambino. Guardavo alcune persone

costruire un parco giochi vicino casa
mia. Mia madre mi disse: Stai lontano
da quelli.
Sono carcerati.
 IL SERVIZIO CIVILE INCONTRA IL MIGLIO
di Ruggero Perer

Dieci ragazzi appartenenti a differenti In un primo momento, dopo alcune

associazioni di volontariato sono entrati qui
nel carcere di Montorio Veronese mercoled
20 maggio incontrando la redazione del
Miglio Rosso e la direttrice dellarea
pedagogica rieducativa, Enrichetta Ribezzi.
Questultima, ha dato unesauriente
descrizione del funzionamento della casa di
reclusione giudiziaria dal momento di entrata,
sui corsi educativi e scolastici e
sullinserimento nel programma di
rieducazione, la cosiddetta area trattamentale.
C di che far riflettere sul messaggio che
viene dato riguardo allo svolgimento per
rieducare quando lo stesso organico
competente, per motivi di sovraffollamento,
viene a mancare quasi totalmente.
Interpellata poi dal vice direttore del Miglio
Rosso Benny Calasanzio ha espresso un
giudizio positivo sui primi numeri del nostro
giornalino. Il confronto poi continuato tra i
giovani volontari e la redazione.
delucidazioni rese dai membri del giornalino
riguardo le problematiche dal carcere, i
giovani sembravano stupiti. Hanno
manifestato la voglia di capire e dimostrato
libert di giudizio, di carattere, e spirito
critico ammirevoli.
Il clima stato di istintiva cordialit. E
emerso lo spirito di aiuto tipico di chi opera
nel volontariato. Lintervento maturo di
alcuni ragazzi, sempre un po sorprendente, ci
fa capire che esistono le possibilit di aiutare
le persone, anche quelle di riabilitare i
detenuti. Si tratta solo di attuare queste
risorse. Una semplice frase detta da una
ragazza- Offro il mio aiuto semplicemente
perch mi fa stare meglio me stessa- fa
capire che se molti cittadini cominciassero a
ragionare in termini non egoistici,
sicuramente molti problemi legati alla
criminalit verrebbero meno.

CIRCOLARE ARDITA, DOVE LA NOVITA?

di Alessandro Galanti

Il 24 aprile scorso stata diramata una circolare dal

dipartimento dellamministrazione penitenziaria (Dap) a
firma del direttore generale Sebastiano Ardita. Riassumo
i punti che mi sembrano pi interessanti della circolare.
Norme daccoglimento per i nuovi giunti, tenendo conto
del distacco della propria quotidiana realt. Supporto
psicologico immediato per gli stessi. Si raccomanda agli
istituti il massimo sforzo ed estensione dellorario per accogliere i volontari. Lideale che le
attivit proseguano fino alle 18:30. necessario che il personale penitenziario si faccia parte attiva
nel recepire situazioni che affliggono il detenuto. Avere contatti telefonici col difensore senza
soggiacere nellarticolo 39. Facilitare i contatti col nucleo familiare anche con utenze mobili. Usare
tutte le misure organizzative per evitare contrazioni del colloquio. necessario garantire al detenuto
i pi ampi margini di scelta riguardo al medico dal quale essere curato. Possibilit di guardia
medica al di fuori delle ore lavorative e il fine settimana. Pur nella consapevolezza della gravit
dellattuale situazione penitenziaria caratterizzata dal crescente sovraffollamento bisogna
profondere ogni sforzo per ridurre il disagio della popolazione detenuta.
Questi, dunque, in sintesi i punti pi importanti della circolare Ardita. Quello che considero notizia
proprio la non notizia: tutto quello sopra riportato legge da molto tempo. Molto
intelligentemente il direttore generale richiama al senso del dovere gli operatori proprio in un
momento destremo disagio dovuto al sovraffollamento delle carceri. C anche un richiamo, al
magistrato di sorveglianza, che si attivi a collaborare con la struttura detentiva affinch le misure
alternative non restino in gran parte utopia.
 LANGOLO DELLE POESIE
a cura di Alessio Gelicrisio*

La barca Fiore

Sono convinto che la vita una lotta Non c' fiore

non mai quello che si pensa che possa cambiare
ti mette davanti sfide quando meno il profumo del tuo corpo.
te lo aspetti. la tua pelle vellutata
Penso alla vita come fosse una barca, come un petalo di rosa
il mare a volte la vorrebbe ribaltare, ti rende vulnerabile,
ma a noi piace remare, guardare la scia ed io
dargento che si lascia dietro. provo quasi vergogna
Qualche volta ci piace guardare a sfiorarti
la luna e dire, stanchi della giornata per paura
appena trascorsa, qualche piccola che ti possa irritare.
sciocchezza. Ma nel nostro sguardo
Se la barca dovesse ribaltarsi, che si incrocia
non per questo siamo pentiti si percepisce
di essere partiti nel mare appena trascorso. Amore
E cosi e anche la vita con le sue difficolt,
penso che se noi siamo buoni con la vita, Marcello Fiore
la vita sar buona con noi.
E quel senso di armonia e di serenit
verso cui naviga la nostra barca. Pace

Alessio Gelicrisio La nostra vita

E una strada disastrata
Il tempo Dove facile scivolare
E cadere
Trascorro molte ore Ma molto difficile rialzarsi
rinchiuso in cella Soprattutto
il tempo Quando non trovi nessuno
sembra non passare mai A tenderti la mano.
e seduto davanti al tavolo Allora
con lorecchio ascolto Cerchi di rimetterti in piedi.
attraverso la grata della finestra Ma non fai in tempo
il rumore dei piccioni. A rialzarti
Chiudo gli occhi Che c subito
e il mio corpo Chi di punta il dito contro.
sembra prendere il volo a quel punto ti viene da chiederti
verso la libert. ma poi vero che portiamo pace nel
Trasportato dal vento nel mondo?
riesco ad ascoltare se non siamo neppure in grado
le parole damore di giudicarci noi stessi!!
che giungono da lontano. come possiamo aiutare gli altri?

Marcello Fiore Marcello Fiore

Fede
Il mondo racchiude tante ingiustizie
E tanti misteri,
come queste quattro mura
racchiudono il mio corpo,
ma non il mio cuore
e neanche il mio spirito
e tantomeno la mia fede.
La fede
Che Dio ci ha insegnato ad avere,
solo con quella ti potr raggiungere.
E solo Dio ci potr giudicare
Se veramente abbiamo fede in lui.
Dio,
ci dice che dobbiamo perdonare
chi ci fa del male,
perch gli sia data unaltra possibilit,
mentre questa societ
non fa altro che aumentare la criminalit,
chiudendo nelle carceri chiunque abbia
commesso un errore,
invece di far ritrovare loro la retta via.
Il carcere non altro che un immensa gabbia
Che racchiude tante specie di animali
E la giustizia toglie loro la libert
Questo succede perch loro non conoscono
La parola Amore.
Lamore che Dio ci ha donato.
Marcello Fiore
Resta
Resta nei miei sogni ancora un po
Lasciami sperare che tu sia dietro langolo
E che potresti ritornare ancora qui
C solo un posto nel mio cuore
E solo un nome sulle mie labbra
E come posso non pensarti pi?
Ma il mio pensiero sei sempre tu
Alessio Gelicrisio
Vento
Come il vento porta via cose che mi pesano
Anche lontano tendo la mano e tu ci sei
E se tu lo vorrai il tempo fermer. Non ho mai
cancellato il dolore che ho dentro
Ma ti dono il mio cuore, affinch i suoi
Battiti possano farti sentire
Quanto ti amo..
Alessio Gelicrisio
Luce
Noi come foglie dautunno che ci lasciamo
Trasportare da venti diversi
Lamore va da s, non vive di perch
Ma luce dentro noi
Ascolta il tuo cuore e nel silenzio
Troverai le parole
Alessio Gelicrisio
Sogno
Cambierebbe tutta la mia vita se
Tu fossi qua con me
Passer questa tristezza, ma fa male
Perch ho perso la cosa pi bella
Da stringere a me
Sogno che tu sia con me, sogno di esserti
Vicino.
E vorrei che questo sogno diventasse
Realt..
Alessio Gelicrisio
* Chi vuole far pervenire le proprie poesie al
Miglio rosso, si metta in contatto con Alessio
Gelicrisio.
** La barca nella foto un modellino
realizzato da Ruggero Perer
La redazione de Il Miglio Rosso
Direttore: Morello Pecchioli
Vicedirettore: Benny Calasanzio
Redazione: Ruggero Perer, Carlo Gasperotti, Giuseppe
De Col, Antonio Cimino, Alessio Gelicrisio, Marcello
Fiore, Alessandro Galanti, Cristiano Mahn, Francesco
Di Bernardo
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Mail: ilmigliorosso@gmail.com