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Il castello sulla riva del Lago

di
Emanuele Nicolosi

Penisola Italiana, anno 1020


al epoca, la penisola italiana, era dominata dal grande e poderoso impero, ovvero il "Sacro
Romano Impero", un impero che era un insieme di tanti regni, stati, staterelli e citt-stato, che non
sempre, andavano d'accordo tra di loro, al intero di questo impero, c'erano spesso conflitti e rivalit
tra regni rivali, ma anche alleanze che venivano siglato tra matrimoni di interesse, tra le varie casate
nobiliari...
al epoca, la penisola Italiana, era un crogiolo di regni e citt-stato in lotta e rivalit tra di loro, in
quel tempo, le foreste e le montagne, erano popolate dalle creature magiche, che vivevano in pace e
armonia, con i popoli contadini e rurali.
Questa storia, ha inizio, nel regno di Lungariva, un regno che si trovava nelle montagne, il cui
castello, si trovava sulle rive di un grande lago, il "Lago delle Anguane", un grande lago, dove si
narrava, nel cui fondale, si trovasse il palazzo della regina Anguana, sede del regno delle Anguane,
un regno che comprendeva tutto il Lago locale, da secoli e millenni, i popoli dei contadini e dei
pescatori e dei pastori, che vivevano attorno alle rive di quel grande lago, veneravano e temevano e
riverivano le Anguane, come creature sacre, come le guardiane della natura, dei suoi cicli e dei suoi
equilibri, le Anguane sono magiche creature simili a vie di mezzo tra una Sirena, una Fata o un
Satiro, una Anguana non ha una forma definitiva, pu essere una Sirena, ma con le corna di cervo o
di satiro sulla testa o una fata dal corpo di Sirena o un satiro acquatico...
in quei tempi, i laghi della penisola italiana, erano popolati da due razze magiche, che avevano
creato e instaurato i loro regni, nelle profondit acquatiche di quei laghi, ovvero, le Anguane e i
Fanes, queste creature magiche, avevano i loro regni e i loro monarchi, distinti da quelli dei comuni
esseri umani, regni dove la magia viveva ancora e dominava ancora sovrana, mentre nelle terre
degli umani, la magia si stava dissolvendo e scomparendo, oramai, la magia nelle terre degli umani,
era custodita solamente dai Maghi, dalle Maghe, dalle sciamane, dalle "Incantatrici selvagge"e dalle
"Saltatrici degli alberi"...
i Fanes e le Anguane, non hanno una forma definitiva o tratti distintivi comuni, i Fanes per esempio,
potevano essere delle Fate d'acqua o delle Sirene d'acqua dolce o Fauni acquatici o Satiri con le ali
uccello e le corna di cervo, oppure dei Satiri acquatici, abili a nuotare e a respirare sott'acqua,
diversi da comuni satiri e fauni terrestri dei boschi e delle foreste...
esistesa da molti secoli, un alleanza, un antico patto tra la dinastia monarchica del regno di
Lungariva e il Regno delle Anguane nelle profondit del lago, il regno di Lungariva,si era fatto
garante e custode del regno delle Anguane, visto che i monarchi del regno, sono nativi di quelle
terre, nativi di un popolo anche se di umani senza magia, con un legame intimo e ancestrale con le
Anguane.
Allo stesso tempo, il "Regno delle Anguane", era il garante e custode del regno di Lungariva, finch
le Anguane avrebbero garantito la loro protezione e vigilanza sul regno di Lungariva, la dinastia
monarchica di quel regno, non sarebbe mai decaduta, finch, ci sarebbero state le anguane, avrebbe
regnato per sempre...
il Re del regno di Lungariva, aveva un fratello, di nome Cherusio, Cherusio si spos con la
principessa del regno di Maracontia, diventando cos, il re di Maracontia, Cherusio rivendic la

corona del regno di Lungariva, ma la corona venne concessa al Re di Lungariva, invece che al
fratello Cherusio, cherusio non toller questo affronto da parte sua, poich Cherusio si reputava il
vero e unico re di Lungariva, si reputava il "prescelto" il "prediletto" per il trono, nella famiglia
reale di Lungariva, invece il trono e la corona, furono assegnati a Edaranio, il fratello di Cherusio,
Cherusio, allora, oltraggiato da quel evento, radun l'esercito del regno di Maracontia e a capo del
esercito marci verso il regno di Lungariva, dichiarandogli guerra, con il pretesto di unire il regno
di Lungariva a quello di Maracontia, ma il vero scopo di Cherusio, era imposessarsi con la forza del
trono di Lungariva e sterminare la famiglia reale di Edaranio...
prima della caduta del regno, la moglie di Edaranio, la regina del regno di Lungariva, aveva dato
alla luce, due bambini, un maschio e una femmina, i futuri principi e principessa del regno di
Lungariva, quando i due bambini nacquero, si tenne una grande festa e ricevimento nella sala del
trono del castello di Lungariva, tutta l'intera corte venne radunata, in tutti i villaggi, si festeggi la
nascita dei due bambini, al ricevimento nel castello, fu invitata una maga anguana, proveniente dal
regno delle anguane, nelle profondit del lago, la Anguana decise di dare un dono magico ai due
bambini, nati lo stesso giorno, ovvero, don ad entrambe i bambini, una "Goccia di Rugiada",
ovvero, una goccia di rugiada magica, che i due bambini ingoiarono, ottenendo, gli stessi poteri
magici delle Anguane, come la capacit di respirare sott'acqua, controllare e manipolare a
piacimento gli elementi naturali, come il vento, l'acqua e il fuoco, assumere le forme e sembianze di
ogni animale, comunicare con le piante e gli animali e tanti altri poteri magici...
nel lago, vivevano numerose razze magiche, non solo le Anguane, ma anche i Fani, magiche
creature delle acque dei fiumi e dei laghi, simili alle Ninfe...
a differenza delle Anguane, i Fani, hanno completamente la forma umana, ma sono creature
magiche e fatate, che vivevano nelle profondit del "Lago delle anguane", creature che uscivano
dalla superficie del lago, per aggirarsi nelle foreste dei paraggi, solamente e unicamente la notte, i
Fani, prediligevano spesso le notti di luna piena, quando i Fani, emergevano dalle acque e si
radunavano nelle rive del lago, nuotando e sguazzando nelle acque del lago, rese luminose e
cristalline dalla luce della luna, oppure, cantando dolci canzoni e melodie, in onore della luna piena
e della sua candida luce notturna...
Fu allora, che il Re Cherusio, divenne noto nelle leggende come "il Re Usurpatore" o
semplicemente "l'Usurpatore", divenne noto, come il re che os sfidare le anguane e le forze
ancestrali del lago profondo, detronizzando il Re legittimo del regno di Lungariva, che aveva un
antico legame, un antica alleanza tra i monarchi di Lungariva e il regno delle Anguane, un alleanza
antica e ancestrale, che risaleva dai primi e arcaici insediamenti sulle rive del lago, i monarchi della
Riva del lago, erano discendenti di unioni e rapporti misti tra Umani, Anguane e Fani, ma secoli
dopo, i monarchi della riva del lago, riuscirono a mantenere la loro alleanza, per iniziando solo a
sposarsi e unirsi con altri umani, allontanandosi dalla linea di sangue mista delle anguane e dei fani,
linea di sangue che per era diffusa ancora tra i contadini e i pastori...
l'Usurpatore era corrotto e inquinato dalla sete di potere e di dominio, l'Usurpatore era nato
primigenio, si sentiva predestinato al trono, sentiva che il trono della riva del Lago, era un qualcosa
che gli spettava da sempre, invece il padre, scelse il fratello minore, come re del regno di
Lungariva, poich reputava il secondogenito, pi saggio e lungimirante, del fratello maggiore, che
era interessato solo al proprio potere e autorit personali...
ma pochi mesi dopo, l'esercito di Cherusio, invase il regno di Lungariva, numerose battaglie furono
combattute tra l'esercito di Cherusio e quello di Edaranio, ma l'esercito di Cherusio era pi forte e in
maggioranza numerica, rispetto al esercito di Edaranio, dopo quei combattimento, Cherusio attacc
e assedi il castello di Lungariva, dopo l'assedio, il castello fu devastato, incendiato e messo a ferro
e fuoco dai soldati di Cherusio, che dilagavano al interno del castello, lacerando e troncando
qualunque essere vivente, finisse sotto il filo delle loro spade taglienti e affilate come rasoi.

Durante la distruzione e la devastazione del castello, la regina riusc a scappare in tempo dal
castello, tramite un passaggio segreto, aiutata da alcuni servitori di corte, la Regina, correva
disperata per i boschi e le foreste notturne, tenendo stretta tra le sue braccia, i due bambini ancora in
fasce, cha piangevano e piangevano disperati, la regina era ferita lievemente e sporca di sangue, era
riuscita a scampare per miracolo agli uomini di Cherusio, venendo salvata in tempo dalle guardie
del corpo del re, che si sacrificarono affrontando da soli, intere armate, perch la regina potesse
mettere in salvo i due bambini...
la regina, era stanca e stremata, aveva perso molto sangue, ma forte e tenace come una leonessa,
tenendo tra le braccia i due bambini, giunse esausta e stremata, sulla riva del lago delle anguane,
dove la luna, emanava un intesa luce candida,che illuminava l'oscurit della notte, quasi come un
sole notturno, dalle acque del lago, rese illuminate e cristalline dalla luce della luna, emerse la
regina anguana, accompagnata dalle sue ancelle, giunse al cospetto della regina morente,
dicendogli...
"Regina della riva del lago, oramai stai morendo, lascia che mi occupi io dei tuoi bambini, li
allever e gli crescer, come se fossero i figli miei, io sar una nuova madre per loro, solo sotto la
mia protezione, la tua morte e quella re della riva del lago, potranno essere vendicate, sotto la mia
protezione, il regno della riva del lago, potr ritornare sotto la dinastia dei re e delle regine della
riva del lago, questi bambini, saranno i tuoi figli, ma anche i miei figli, figli e figlie della riva del
lago..."
fu cos, che la regina, prese i due bambini, tenendoseli tra le braccia e poi voltando le spalle alla
regina della riva del lago, assieme alla sua corte, la regina delle Anguane, si immerse nelle acque
del lago e ritorn nel suo palazzo, nelle profondit del lago...
la Regina della riva del lago, con le lacrime agli occhi, vide i suoi bambini, allontanarsi, ma sotto la
custodia e la protezione della regina delle anguane, la Regina della riva del lago, era soddisfatta di
quella cosa, poich il futuro del regno della riva del lago, era salvo, la regina della riva del lago,
mor stendendosi sulla piccola spiaggia, sulla riva del lago delle anguane...
un gruppo di soldati del re Cherusio, che era stato mandato per i boschi e le foreste, dotati di torce
luminose, a dare la caccia alla regina e ai due bambini, setacciando il lungo e il largo, le grandi
foreste che si stendono attorno al lago delle anguane, il gruppo di soldati, giunse sulle rive del lago,
setacciando anche quelle, i soldati, emergendo dalla vegetazione, si ritrovarono davanti a loro, il
corpo senza vita, della regina della riva del lago, non trovarono i bambini da nessuna parte,
reputando che fossero o morti o dispersi...
"la regina e qui, morta e defunta, oramai un innocuo cadavere sanguinante e privo di vita, il Re
sar contento, nessuno potr pi rivendicare il trono..." disse il capo dei soldati
"ma i bambini non ci sono da nessuna parte, sono scomparsi, sembrano quasi spariti o
volatilizzati! E se le avessero portato con s le anguane nel loro regno acquatico?" disse intimorito
uno dei soldati...
"le Anguane? Che mucchio di fandonie! Sciocche credenze e corbellerie da contadini
bifolchi,ignoranti e creduloni, non mi dire che credi a quelle sciocche leggende che si raccontavano
alla corte di Lungariva, priva del arrivo di Cherusio? Tutte storielle dei re locali per tenersi buoni i
popolani" rispose il capo delle guardie "quei bambini, erano neonati in fasce, non saranno andati
tanto lontano, sicuramente, o sono morti o sono dispersi, ma di certo, non possono dare fastidio a
nessuno, n sono una minaccia, suvvi, queste foreste sono troppo ostili e avverse per dei pargoli in
fasce! Forza! Torniamo al castello e facciamo rapporto al re Cherusio!"

i soldati si allontanarono, portandosi con s, il cadavere senza vita della regina della riva del lago,
da portare al re cherusio, come prova della sua morte...
intanto, nelle profondit del lago delle anguane, la Regina delle anguane, si era ritirata nelle stanze
del suo palazzo, dove aveva iniziato ad allattare,con dolcezza e affetto i suoi bambini, che bevevano
il latte della regina anguana,che sgorgava dai suoi seni, i due bambini, prima tristi e spaventati, ora,
erano divenuti dolci
passarono gli anni, tanto tempo pass da quel triste evento...
il re Cherusio era divenuto un re Tirranico e dispotico, la popolazione locale non aveva mai
accettato e riconosciuto il re cherusio come il loro sovrano legittimo, agli occhi dei popolani,
Cherusio non era solo un re usurpatore, ma era anche un re strozzino, che riduceva alla fame e alla
miseria, il suo stesso popolo, con tasse esose e dissanguatorie, spesso sprecate e sperperate per gli
interessi personali ed egoistici del re Cherusio, come feste di corte sfarzose, dove non si badava a
spese, dove venivano comprate per gli ospiti pi facoltosi, i cibi e mercanzie pi esotiche, oppure, i
soldi erano spesi, per i capricci personali del re Cherusio, come abiti sfarzosi, Cibi raffinati ed
esotici, altri sperperi, venivano per finanziare le numerose guerre e campagne militari, che
conduceva Re Cherusio, contro i regni vicini...
i contadini e i pastori, subivano continuamente angherie, vessazioni e prepotenze, da parte dei
soldati e delle guardie del re, che viaggiavano da villaggio a villaggio, chiedendo il riscuotimento
delle tasse o tributi in animali o verdure, come cibi e alimenti o finanziamenti per la corte del Re
usurpatore...
intanto, nelle profondit del lago,i due bambini crescevano e trascorrevano la loro vita, nel palazzo,
nelle profondit del lago, ma avevano attirato le gelosie, di Derasui, un principe anguane e figlio
naturale della Regina Anguana, che a fatica, accettava quei due bambini, come i suoi fratello e
sorella adottivi...
anni e anni dopo, i due bambini, erano divenuti grandi, erano rispettivamente un ragazzo e una
ragazza adolescente, rispettivamente chiamati Aranio e Eleara, nomi che furono dati ai due bambini,
dalla regina anguana, Aranio ed Eleara, avevano imparato a nuotare, sapevano respirare sott'acqua,
narra la leggenda, che i due ragazzi, potessero parlare e comunicare agli animali, saltare
acrobaticamente tra gli alberi e anche controllare e manipolare, gli elementi della natura a loro
piacimento, come il vento, l'acqua e il fuoco, tutti poteri magici, che la maga di corte anguana e la
regina delle anguane, avevano donato ai due ragazzi...
Aranio ed Eleara, erano umani, ma erano considerati delle Anguane a tutti gli effetti...
Il principe, emergendo dalle acque del lago, vide di fronte ai suoi occhi, una bellissima contadina,
che per riposarsi dalle fatiche del lavoro in campagna, era andata sulla riva del lago, per specchiarsi
sulle acque limpide del lago, usandole come specchi e curandosi in capelli...
il principe rimase colpito dalla bellezza di quella bellissima ragazza, il principe allora, inizi ad
invaghirsi della ragazza, il principe, ogni giorno, emergeva ogni volta sulla superficie del lago, ma
di nascosto, per non farsi scoprire dagli umani, il principe, si nascondeva spesso, in mezzo ai
giunchi e ai canneti, osservando di nascosto la ragazza contadina, anche quando andava a nuotare o
giocare, assieme alle sue amiche, nella riva del lago...
le amiche della contadina, spesso, si mettevano a scherzare con la contadina, dicendogli frasi
ironiche come:
"chiss che qualche ragazzo Fano o Anguano, non ti voglia come sposa o non si fidanzi con te?"

"si certo come no, a lei non la vuole nessuno! Figuriamoci i ragazzi anguani!" scherzavano altre
ragazze del villaggio da cui veniva la contadina.
Al palazzo della regina anguana, la corte iniziava a preoccuparsi, il principe sembrava rapito nei
pensieri da qualcosa, la sua mente, vagava spesso, non parlava pi con nessuno, nemmeno a sua
sorella e nemmeno alla sua madre adottiva...
Un giorno, la ragazza contadina, giunse piangendo sulla riva del lago, il principe, inizi a guardarla,
il giovane ragazzo, provava pena e compassione per quella povera fanciulla piangente, la ragazza
piangeva, poich nel suo villaggio, veniva presa in giro e derisa dalle altre ragazze, veniva reputava
una "diversa", un "altra", la madre era stata accusata di stregoneria ed era stata processata e
condannata a morte, madre che era solamente un erborista, ma accusata e sospettata di stregoneria,
per questo, suo padre e la sua famiglia, residenti in un villaggio molto devoto alla chiesa, si misero
a discriminare ed emarginare quella famiglia, sospettata di "influenze demoniache", per questo, le
altre ragazze del villaggio, prendevano spesso in giro quella ragazza, emarginandola e
screditandola, per questo, quella ragazza, era sempre triste e sconsolata e si consolava e rilassava,
ritirandosi nelle rive del lago, ma quel giorno, sarebbe stato diverso da tutti gli altri...
"ti ho visto, lo so che lei nascosto li, so anche che mi guardi e mi spii tutti i giorni, chi sei ragazzo?
Vieni da qualche villaggio qui vicino?" domand la contadina rivolgendendosi al principe, che era
nascosto nei giunchi e nei canneti, il principe si rese conto di essere scoperto e usc allo scoperto,
presentandosi davanti alla principesa, con indosso i suoi abiti magici, fatti di Seta di Sole e di
rugiada del Mattino.
"lo sapevo gi che tu mi spiavi e mi guardavi, me ne ero accorta da sempre e avevo intuito che non
sei cattivo o ostile"
"io...io ho scoperto il tuo volto e la tua grazia, sono rimasto folgorato dalla tua candida bellezza,
ma anche dal tuo cuore, dal tuo carattere, dalla tua sensibilit, le ragazze del tuo villaggio,sono
cos superficiali, antipatiche, smorfiose, te sei diversa, te hai ancora un cuore" disse il principe...
"tu apprezzi la mia bellezza, mi apprezzi anche per come sono fatta dentro, te mi capisci, tu sei
l'unico ragazzo che mi capisce"...
"sei bella sia dentro, che fuori" disse Aranio, che si sedette al fianco della ragazza...
"come ti chiami?" gli domand aranio..
"Mi chiamo Merin" gli rispose la ragazza...
"io invece mi chiamo Aranio, sono il principe e figlio della regina delle Anguane..."
"tu, del popolo delle Anguane? Non ci credo, non assomigli nemmeno a un Fanes, non ne hai
minimamente il volto e l'aspetto, sei un comune essere umano"
"non mi credi? Adesso te lo dimostro..."
Aranio si alz e allung la mano, generando una forma d'acqua, somigliante a un cavallo
imbizzarito, il principe, con la forza della magia e della mente, aveva plasmato quella forma
d'acqua, che faceva correre sulla superficie del lago, assumendone la forma di un cavallo selvaggio,
impegnato nella sua corsa, poi sempre con la magia, la forma d'acqua si dissolse, diventando uno
scroscio d'acqua che ritorn nel lago...
Merin, rimase sbalordita da quello spettacolo, Aranio era un umano, ma aveva gli stessi poteri
magici di un Anguana o di un Fanes, Merin, inizi a sospettare quel ragazzo, fosse il principe
umano che in base a dicerie dei villaggi limitrofi, fosse scampato alla morte, assieme a sua sorella,
protetta dalle acque del Lago.
"ma tu... chi sei veramente?" gli domand Merin
ma si sentirono delle voci maschili in lontananza chiamare la ragazza...
"Merin! Merin! Dove sei?"
"oh no", disse Merin "mio padre mi st cercando! Presto, scappa, non voglio che mio padre mi veda
assieme a te..."

allora, Aranio si tuff in acqua, ma prima di andarsene, riemerse in superficie e guardando la


ragazza negli occhi, gli disse "te l'ho detto, sono il principe del regno delle anguane, ti prometto
che mi far rivedere da te, ogni volta che giungerai in riva al lago a ritirarti, perch... te mi hai
afferato il mio cuore..."
Aranio, baci direttamente e con forte passione, la ragazza sulla bocca e sulle labbra, la ragazza
divenne rossa imbarazzo e per alcuni secondi, intensific il suo bacio di passione con Aranio,la
ragazza era scossa ed emozionata, tutta attraversata da una marea e da una cascata di emozioni, si
sentiva in cima al cielo dopo quel bacio, era la sensazione pi bella, la pi grande emozione che
Merin avesse mai provato in tutta la sua vita, il padre di Merin, emerse dalla vegetazione:
"Merin! Che stai facendo? E da tanto che ti chiamo! Devi tornare a casa? C'e tanto lavoro da fare,
ti sei ritirata fin troppo in questo lago! Ti sei pure bagnata! A casa cambiati! Mi raccomando!"
" va bene, pap, torno veloce a casa"
la ragazza ritorn a casa sua, estasiata e deliziata, ricordando ancora quel magico e meraviglioso
momento...
in quei giorni, che Merin, giungeva in riva al lago, Aranio e Merin, si incontravano e si parlavano, si
conoscevano e si scambiavano ogni emozione, un giorno, Aranio e Merin, si nascosero nei giunchi e
nei canneti, Aranio afferr Merin, facendola cadere in acqua, dove Aranio e Merin, si baciarono,
nascosti nella vegetazione e nei canneti travolti dalla passione, quel rapporto si limit solamente a
delle effusioni con le labbra, ma questo bastava sia per Aranio che per Merin.
Merin, dopo quel momento di ritiro intimo e romantico, ritorn a casa sua, ma il padre di Merin,
domand a quest'ultima...
"Merin, perch sei tutta bagnata?"
"mi sono fatta un bagno, pap, mi ero nascosta nella vegetazione, perch nessuno mi vedesse, ero
assieme ad alcune ragazze dei villaggi limitrofi..."
il Padre di Merin, inizi a farsi numerosi sospetti sulla sua figlia, iniziava a non credere alle parole
di Merin.
ma questa storia, prese una nuova piega, che part da una sciamana delle foreste limitrofi...
da molti secoli, i contadini e i pastori, avevano un forte legame con le anguane delle profondit del
lago, i contadini e i pastori, avevano costruito numerosi altari sacri, in onore delle anguane, lungo le
rive del lago, a cui i contadini e i pastori, offrivano doni a base di frutti, verdure e formaggi, niente
carni o prodotti di carne, visto che le Anguane, hanno una repulsione verso la carne, in questi altari,
si tenevano rituali sacri, condotti dalle Sciamane, Guaritrici e dagli sciamani locali, ogni villaggio
locale di contadini e di pastori, aveva il proprio Sciamano o sciamana, il proprio guaritore o
guaritrice o "Donna di medicina", colei o coloro che custodice la magia e le arti magiche nei
villaggi dei contadini e ne conosce e capisce tutti i segreti, ma sono anche coloro che conoscono le
piante mediche e le "erbe officinali", coloro che conoscono e comprendono tutti i misteri e i segreti
della natura e delle forze ancestrali del mondo naturale, nelle "Terre della Riva del Lago", le
Sciamane sono le emissarie e "Tramite" e messaggere tra il mondo degli umani e il mondo delle
creature magiche, le intermediarie tra i villaggi dei contadini e dei pastori e il "Regno delle
anguane", delle specie di "Diplomatiche" tra il mondo magico e il mondo degli umani, le Sciamane,
erano note nelle "Terre della riva del lago", anche come le "Saltatrici degli alberi" o "le incantatrici
selvagge", quelle che molti umani, temevano e chiamavano in maniera dispreggiativa "le streghe",
si narra che le "Saltatrici degli alberi", si muovessero per quelle immense foreste, saltando da un
ramo ad un altro, come se "volassero" nella foresta, tra il vento e le fronde degli alberi, usando le
fronde degli alberi e la fitta vegetazione, per nascondersi dagli esseri umani ostili o pericolosi, si
narra che si vestissero o con manti di fogliame e vegetazione o con pelliccie degli animali morti, si
narra che si coprissero il corpo con pitture di argilla rossa e che avessero una pelle bianca e pallida,

la "Pelle di Luna", come lo chiamano il quel regno, una pelle nata e generata nella notte, dalla luce
della luna.
Una di queste Sciamane, di nome "Piuma di Rondine", giunse alla riva del lago, per comunicare con
le anguane, un anguana messaggera, emerse dalle acque del lago e disse a Piuma di Rondine, del
avvento di una Profezia, che prima o poi, si sarebbe avverata, la "Profezia del lago", profezia la cui
fonte d'origine e la Maga di corte del palazzo della regina Anguana, da allora, Piuma di Rondine,
informata di quella profezia, inizi a parlarne al suo villaggio di pastori e di contadini, la profezia
era questa:
"quando il Re usurpatore, avrebbe preso il potere nel regno della Riva del lago, usurpando e
violando il trono, appartenente agli unici e legittimi monarchi della riva del lago, il suo regno
sarebbe caduto, quando i due veri e unici e legittimi eredi al trono, un maschio e una femmina,
rispettivamente principe e principessa, sarebbero emersi dalle acque dal lago, ma i due
principi,sarebbero emersi e si sarebbero ripresi il trono, solo quando l'acqua del lago, sommerger
il castello sulla riva del lago, quando l'intero lago, con le sue acque, giunger sotto le mura del
castello, segno del ira e della furia del lago, che si risvegliato per scacciare via l'usurpatore e
riportare al suo posto, la dinastia della riva del lago"
da quel momento, le voci riguardanti la "profezia del Lago", detta anche "la Profezia delle
anguane", iniziarono a diffondersi, per tutte le "Terre della riva del Lago", le voci si diffusero di
villaggio in villaggio, di citt in citt, di borgata in borgata, le voci si fecero sempre pi insistenti,
voci accolte sia come speranze di salvezza, come l'avvicinarsi della fine del regime tirranico e
dispotico del "Usurpatore", ma anche voci accolte con paura e timore, come il segno del ira e della
furia delle anguane, che temevano una punizione delle forze ancestrali del lago delle anguane,
contro coloro che avevano accolto il Re Usurpatore, come il loro re legittimo, rifiutando la
precedente monarchia, protetta e "prescelta" delle anguane, sia punendo le "Terre della riva del
lago", per la presenza di un re usurpatore, che mancava completamente di rispetto alle anguane,
visto che i soldati del re Cherusio, tendevano a profanare gli altari sacri in onori delle anguane, o
mangiarsi a sbaffo le offerte,oppure a rubare e prelevare forzatamente le offerte, come "tributo" che
i contadini e i pastori, doveva offrire al re Cherusio, per evitare le rappresaglie da parte del esercito
del re usurpatore.
Quelle voci, giunsero anche alla corte del re Cherusio, che inizialmente, non credeva a quelle voci,
reputandole sciocche credenze e superstizioni dei contadini locali, ma il Re cherusio era un re
fobico e paranoico, un re che temeva ogni cosa e non si fidava mai di nessuno, ma reputava
impossibile che i due bambini fossero sopravissuti, Re Cherusio, non credeva che i due bambini
fossero morti, non era certo o sicuro, che quei due bambini fossero morti, che non avrebbero potuto
sopravvivere nella foresta o nemmeno nel lago, visto che in quegli anni, i soldati del re usurpatore,
avevano setacciato il lungo e il largo i boschi e le foreste, avevano cercato il lungo e il largo anche
per i villaggi dei contadini,per verificare che i due bambini, non fossero stati salvati o recuperati da
qualche pastore o contadino, ma niente da fare, nemmeno l i bambini erano stati trovati, quei
bambini non erano stati trovati da nessuna parte, sembravano quasi scomparsi o volatilizzati nel
nulla, come dissolti, al Re Cherusio, non rimase che una sola e unica spiegazione, ovvero, che i due
bambini, non erano morti, ma erano stati salvati, protetti e cresciuti dalle Anguane, dal regno che si
trova nelle profondit del lago, nelle cui rive, si trova il castello di Lungariva, ma il re Cherusio,
inizialmente, si mostrava scettico e dubbioso su quella teoria,ma poi, il suo nervosismo, sal alle
stelle, fece convocare le sue guardie e le mand a cercare quella sciamana, che aveva iniziato a
divulgare e diffondere ovunque, quella profezia riguardante la sua caduta e l'avvento al trono di
Lungariva, di un principe e di una principessa, che sarebbero emersi dalle acque del lago dei Fani...
il re Cherusio, inferocito e infuriato per le voci riguardanti la profezia, mand i suoi soldati, a

cercare la Sciamana, di nome Piuma di Rondine, di villaggio in villaggio, finch, i soldati dopo una
lunga ricerca, trovarono la sciamana, che aveva rilevato ai contadini la "profezia del lago", in un
villaggio di contadini, i soldati circondarono la sciamana, puntandogli contro le spade e le lance, un
messaggero, scese dal suo cavallo e rivolgendosi alla sciamana, gli disse con tono minaccioso:
"per ordine di sua maest, Re Cherusio, Re di Lungariva e della "Riva del lago" e signore del lago
delle Anguane e dei Fani, deve essere eseguito un mandato di cattura per la sciamana Piuma di
Rondine, per aver turbato la pace e la quiete del regno, con voci riguardanti delle profezie sulla
detronizzazione del re Cherusio dal suo trono, ora, donna di medicina, non faccia resistenze e
venga con noi, se solo provi a resistere, per lei saranno guai grossi..."
"ah! Che paura" disse la sciamana sfidando gli uomini armati "di certo, non mi fate paura, sciocchi
uomini dalle armi di metallo! Il vostro stupido e insulso re, ha osato sfidare le forze ancestrali
assopite nelle profondit del lago, ha sfidato il lago, detronizzando i legittimi e veri monarchi di
questo regno, mettendoci al loro posto, un impostore, il cui scopo non salvaguardare o proteggere
il lago e le sue magiche creature, ma sfruttarlo e opprimerlo per i propri capricci personali! Poveri
sciocchi! Le Anguane hanno rivelato sia a me, che a tutte le guaritrici e le "Incantatrici selvagge"
di queste foreste di una profezia!"
"Silenzio, strega! Soldati! Non date ascolto a questa creatura demoniaca! E solo uno strumento dei
demoni per corromperci! La usano come tramite per corromperci alle loro corruzioni
demoniache!" diceva ad alta voce il messaggero, minacciando la sciamana e guardandola in
cagnesco, nel tentativo di silenziare e di screditare la sciamana,nel vano tentativo di aizzare la
popolazione del villaggio contro la sciamana...
rispose con determinazione la Sciamana: "Demoni? Influenze malefiche? Tramite o strumento di
qualcosa? Sia io che i popoli sia magici che umani della riva del lago, esistono da sempre, da
epoche remote e ancestrali, ben prima che le religioni giunte dal esterno, convertissero questi
popoli locali, diffondendo solo odio, paura e diffidenza,verso ogni cosa sia diversa da quella
umana o da quella in cui si riconoscono! La profezia del lago e chiara, quando un re usurpatore,
oser detronizzare il trono della riva del lago, dai suoi monarchi legittimi, quando il re usurpatore
oser sfruttare e dominare il lago per i suoi interessi, le acque del lago, custodiranno nel suo
abisso, i prossimi e futuri monarchi della riva del lago e allora, quando le acque del lago,
giungeranno sotto le mura del castello, dalle acque del lago, emergeranno i nuovi re e regine del
regno, il monarca usurpatore, cadr, travolto dalle acque del lago e allora, i monarchi legittimi del
regno, ritorneranno, dando il via a una nuova epoca di pace e armonia sulla "Riva del Lago"! Io e
il vostro re usurpatore, siete tutti avvertiti! Il tempo della profezia sta giungendo..."
dopo aver finito quella frase, la sciamana, tramite la sua magia, si trasform in uno stormo di uccelli
selvatici dei boschi, come pettirossi, picchi, upupe, fringuelli e ghiandaie, uno stormo di uccelli
selvatici di bosco, si alz in volo, i soldati e la popolazione del villaggio, rimasero sbalorditi e
stupefatti, di fronte a quello spettacolo, ma i pi spaventati e terrorizzati, erano i soldati, che
gridavano:
"Stregoneria! Stregoneria!"
cos, il Re Cherusio, nel tentativo di impedire l'avvento della profezia, mando tutti i suoi soldati, il
lungo e il largo per il regno, per cercare i due prescelti, Re Cherusio era talmente paranoico, che
ordino ai suoi soldati, di far uccidere e tagliare a filo di spada, ogni ragazzo e ragazza adolescente
della "Terra delle rive del lago", vedendoli tutti come i sospetti o potenziali "prescelti" della
profezia, da allora, tutti i ragazzi e ragazze adolescenti, scapparono e si rifugiarono nelle foreste e
nelle montagne, per scampare alle rettate dei soldati del Re Usurpatore...
nella popolazione locale, inizi a diffondersi il malcontento, si intensificarono le rivolte e le
ribellioni dei contadini, contro il re Cherusio, i cui soldati erano sempre pi impegnati e indaffarati
a reprimere e contrastare continuamente le rivolte contadine, che erano sempre pi al ordine del
giorno...

i prescelti, non erano ancora saltati fuori, n la profezia era stata fermata, cos, il Re Cherusio, inizi
ad accettare e riconoscere l'esistenza delle Anguane e del loro regno acquatico nelle profondit del
lago...
il Re Cherusio, sfiduciato e demoralizzato, venne a sapere pure, che grandi nubi oscure, si stavano
ammassando verso le terre della riva del Lago, preannunciando piogge forti, violente e devastanti,
che si sarebbero concentrate tutte nelle terre della riva del Lago, voleva dire una sola cosa: si stava
avvicinando l'avverarsi della profezia...
fu cos, che il Re Cherusio, fece rafforzare le difese al suo castello, facendo concentrare tutto il suo
esercito, al interno del castello, ammasando gli arcieri sulle mura del castello e mettendo soldati
armati di lance e spade pesanti a ogni zona e angolo del castello
disse il comandante del esercito "Vostra maesta! Cos rischiamo di lasciare indebolita e sguarnita
le foreste, le campagne e i territori limitrofi! Le rivolte dei contadini sono sempre pi intense e
difficili da contrastare, cos rischiamo di perdere il controllo di larga parte del regno, la regina del
regno di Maracontia, tua moglie, ha lasciato il castello, per fuggire con la sua corte, per ritornare
a Maracontia, alla corte di suo padre..."
il re disse altezzoso e sicuro di s "ah, non preoccuparti! Se davver verr quel diluvio
preannunciato, io e tutta la mia corte e i miei pi fedeli servitori, saranno riparati e al protetto in
questo castello inespugnabile e assolutamente inattaccabile da nessun angolo, mentre quei sudici
plebei, quei miserabili contadini, sicuramente moriranno tutti affogati o travolti dalle frane e dalle
inondazioni, pensano di essere protetti e sorvegliati dalle Anguane, da quelle creature insulse, ma
si sbagliano, che poveri sciocchi, bravi solo a farsi vane illusioni, sciocchi che credono che
qualcosa possa proteggerli e salvarli, pfftt! Patetici! Se vuoi salvarti da un alluvione, l'unica cosa
che conta e un bel castello dalle mura solide e di pietra della pi dura e robusta!"
"ma signore" continu il comandante " le Anguane potrebbero attaccarci o assaltare di massa il
castello, il regno delle anguane ha un esercito vero e proprio, bene armato e bene addestrato, le
Anguane sono abili guerrieri, pi degli umani, non vanno sottovalutate! Non combattono solamente
con le comuni armi taglienti, ma usano anche le armi della magia, il nostro esercito non potrebbe
nulla contro le Anguane, sarebbe la fine! Una lotta del tutto impari!non possiamo combattere
contro un intero lago!"
"imbelle" rispose l'Usurpatore "quanto sei sciocco, lo sai benissimo che le anguane, non possono n
vivere, n sopravivvere al di fuori del acqua, sai bene che un anguana morirebbe dopo tipo 20
minuti se rimane troppo tempo lontano dal acqua, le Anguane sono troppo intrisescamente legate e
collegate al elemento magico del acqua, per poter restare per troppo a tempo al lungo fuori dal
acqua, le anguane non possono fare proprio niente al di fuori del loro lago, le Anguane non sono
una minaccia per il mio regno e nemmeno per il mio trono..."
quella notte, inizi a piovere, a piovere fortemente in tutte le "Terre della Riva del Lago"...
inizialmente, sembrava una comune pioggia, ma pi passava il tempo, pi la pioggia diventava fitta,
immensa e scrosciante e ridondante, la pioggia non smetteva pi,oramai, stava andando avanti per
ore e ore, le acque dei fiumi, dei torrenti e dei ruscelli che alimentavano quel lago, iniziarono a
ingrossarsi e a gonfiarsi, diventando sempre pi gonfi,fino a straripare del tutto, le acque dei fiumi e
dei torrenti, strariparono e inondarono tutto, allagando tutte le zone limitrofi e periferiche, anche le
acque del lago, si stavano ingrossando e gonfiandosi, alimentate sia dai fiumi in piena, che dalla
pioggia massiccia e poderosa, che stava alimentando e ingrossando le acque del lago, il livello delle
acque del lago, inizi a salire e salire sempre di pi, le acque straripanti, iniziarono a sommergere e
inondare non solo i boschi e le foreste, ma anche i villaggi dei contadini e dei pastori, che stavano
venendo sommersi dal fango, sui fianchi delle montagne e delle colline, si stavano formando dei
cedimenti, i detriti e il terreno delle montagne e delle colline, inizi a cedere, riversandosi sui fiumi
e i torrenti e sul lago, rendendoli ancora pi grossi e gonfi d'acqua, ben presto, nella popolazione
locale, inizi a diffondersi la paura e il panico, tutti gli abitanti dei villaggi, uscirono dalle loro case,

riversandosi al esterno, visto che le case, si stavano allagandosi e riempiendosi di fango, la


popolazione, si rivers sugli altari sacri in onore delle anguane, dove tutti si erano radunati,
pregando e piangendo disperati, implorando la piet e la compassione delle Anguane...
altri popolani invece, erano piombati nel panico e nel terrore, per alcuni, era giunta la fine del
mondo, per altri era il giudizio divino per i peccati del uomo, per altri altri, ancora era la rabbia e la
furia delle Anguane, irate e infuriate perch il re usurpatore aveva mancato di rispetto alle Anguane,
ai Fani e alle creature magiche del Lago e ai popoli umani della riva del lago, dissacrando quegli
antichi culti...
in alcune citt vicine, molti sacerdoti, erano scesi per le strade, chiedendo e implorando, la piet di
dio e degli angeli, poich reputavano fosse giunto il giudizio divino, la fine del mondo,poich,
erano convinti fosse iniziato l'anno mille, che buona parte della gente di quelle terre, credeva e
reputava l'inizio della fine del mondo, anche se l'anno mille era gi passato da molti decenni...
un sacerdote, ricoperto di fango e bagnato fradicio, nella piazza di un grande villaggio, diceva e
gridava a squarciagola:
"Pentitevi! Pentitevi peccatori!! questa e la fine del mondo! Questo e il giudizio divino! Questo
preannuncia l'arrivo a sciami, delle locuste del abisso, grandi come mucche, ma dal essenza del
demone infernale e del abisso pi OSCUROOH!! da questa tenebra calata nel mondo, caleranno
gli angeli e gli arcangeli! Per decidere chi andr in paradiso e chi no! Per dividere il puro dal
peccatore!
mentre nei villaggi dei contadini e dei pastori della riva del lago, si reputava quel evento, come
l'avverarsi della profezia del Lago, l'evento che sanciva e anticipava il ritorno del principe e
principessa umani, allevati dalle Anguane, i "figli del Lago", i "Principi del lago", che stavano
ritornando, per reclamare il trono del regno di Lungariva e scacciare l'usurpatore...
grida un contadino a squarciagola, in mezzo alla tempesta...
"questa e l'ira delle anguane! Questa e la furia del lago! Gli spiriti delle foreste e quegli spiriti che
dimorano nel lago... sono infuriati! Sono arrabbiati e ora vogliono punirci e fustigarci! Questo e
tutto colpa del Re Usurpatore! Colpa del falso re impostore e ingannatore!!!
intanto, l'acqua del lago era talmente salita, che il castello, era ora isolato da tutto e da tutti, l'unica
strada che collegava il castello, al resto del mondo esterno, era talmente sommersa e allagata, che
nessun carro poteva attraversarlo e solo chi sapeva nuotarle, avrebbe saputo attraversare quella zona
sommersa, ma da quelle parti, nessuno sapeva nuotare...
un cortigiano del castello, disse al Usurpatore...
"vostra maest! Il castello e isolato dal resto del mondo, la strada e sott'acqua, tutte le zone
attorno al castello, sono sommerse e allagate! Non possiamo pi ricevere alcun aiuto o supporto
dal esterno, questa situazione rischia di diventare una trappola per noi!"
"pfftt!! ho immense scorte di cibo, abbastanza per anni e anni, potremmo benissimo vivere rinchiusi
in questo castello per secoli, senza alcun problema di rifornimenti e approvigionamenti dal esterno,
non ho da temere alcuna protesta o ribellione dei contadini nelle campagne limitrofe, che
sicuramente, saranno tutti o sterminati o spazzati via da questa devastante alluvione, di questo
regno, sicuramente, non ne rimarr in piedi, nemmeno una casa o un albero,solamente il mio trono
la mia corte e questo possente e poderoso castello dalle dure rocce... consolati, o mio cortigiano,
noi sguazzeremo nel oro e gli altri invece, affogheranno miseramente nel fango e nei detriti!"
ma le rassicurazioni del re Cherusio erano vane, effimere e ingannevoli, visto che l'acqua del lago,
non smetteva di salire e continuava ancora a salire e a salire ancora di pi, la profezia si stava
avverando, ma in maniera testarda e ottusa, re Cherusio, non riusciva ad accettare quella dura realt,

era convinto che l'acqua prima o poi, si sarebbe fermata, reputava assurda, l'idea che un lago
avrebbe potuto allagare completamente il castello... ma si sbagliava...
le acque salivano, sempre e sempre di pi, i fiumi in piena, avevano circondato il castello, rendendo
le acque limitrofi ed attorno al castello, come acque gorgoglianti, acque talmente torbide e
poderose, dove non si vedeva nulla, i soldati erano ammassati sulle mura, le vedette, notavano che
sembrava che qualcosa, si muoveva e si aggirava per quelle acque gorgoglianti e furiose, come se
l'acqua del lago e dei fiumi, stasse cercando di nascondere o coprire "qualcosa" dalla vita dei soldati
umani...
le vedette, con sospetto e diffidenza, osservavano dei movimenti nel acqua, sembrava ci fossero
delle persone nel acqua...
dalle acque, spuntarono delle freccie magiche, ricavate dai poteri magici del acqua e del vento, che
colpirono e bersagliarono alcune vedette, facendole cadere dalle torri e dalle mura...
"allarme! Allarme! Le anguane e i Fani ci attaccano! Uomini! Alle armi!" gridavano le vedette...
a tutti i soldati nel castello, venne dato l'allarme, il re Cherusio, si rinchiuse nella sua stanza, armato
solo della sua spada, per difendersi contro le Anguane guerriere...
di colpo, i soldati si misero in allarme, gli arcieri vennero schierati e puntarono le frecce sulle
acque, dando il via a una pioggia di frecce, che si rivers sulle acque scure e roboanti del lago, ma
l'acqua era talmente infuriata e poderosa, che le frecce degli umani, o rallentavano o rimbalzavano
sulla superficie del acqua, poi le gocce d'acqua della pioggia,erano talmente grosse da far
appesantire e rallentare le frecce, deviandole dai loro obbiettivi originali, poi gli arcieri, stavano
mirando del tutto a caso, visto che non vedevano niente, la visibilit era offuscata dal buio della
notte, dalle acque scure e fangose e dalla fitta e immensa pioggia, le uniche fonti luminose, erano
quelle di torce ad Olio e a fuoco greco, che per erano indebolite dai livelli eccessivi di acqua
piovana e di umidit e dalla pioggia scrosciante...
dalle acque, emerse un intero esercito di anguane, alle anguane si erano uniti anche guerrieri fani,
armati tutti di armi magiche, create da Fabbri-maghi delle profondit marine e dai maghi e maghe
delle profondit del lago, la poderosa pioggia di frecce di prima, non aveva sortito alcun danno alle
anguane e ai fani, nemmeno un graffio o un minimo taglietto, ma erano emersi gli arcieri Fani e
Anguani, che scoccarono le loro frecce magiche, scatenando una poderosa pioggia di frecce, intrise
di essenze magiche di Foresta, del acqua del lago e di vento della tempesta, contro i soldati e gli
arcieri nelle mura, che finirono completamente travolti...
ma l'acqua aveva superato anche il ponte levatoio e il fossato, dilagando e allagando il cortile, i
soldati, che avevano perso il controllo delle mura, dilagarono nel cortile, dove i soldati,erano
spaventati e terrorizzati, osservando quelle acque scure e gorgoglianti, temevano che potesse
nascondersi un Anguana o un Fano, fu allora che i soldati si misero a infilzare e trafiggere, con le
loro spade e lance, ogni minima zona semi-sommersa del cortile del castello, facendosi largo con
spade e lance nel acqua, nella vana speranza di poter trafiggere o troncare a fil di spada, qualche
anguana...
ma dalla superficie del acqua, venivano plasmate, dalla magia delle anguane e dei fani, delle specie
di forme acquatiche che sembravano dei tentacoli o delle grandi corde o fruste, che iniziando ad
afferrare ed avvolgere i soldati, o trascinandoli sott'acqua, affondandoli o scaravendandoli contro le
mura, le pareti e le finestre del castello, altri soldati, finirono trafitti e infilzati da quei tentacoli e
forme d'acqua, che assumevano anche la forma simile alle lame metalliche, ma fatte d'acqua, per,
in grado di arrecare danni ai soldati umani, molti soldati umani, finirono infilzati o trafitti o
decapitati da quelle forme d'acqua taglienti, i soldati si lanciarono combattendol e contrastandole,
ma invano...
i soldati del re Usurpatore, erano stati inesorabilmente travolti dal inondazione, non riuscivano pi
ad opporre alcuna resistenza, nemmeno c'era pi una resistenza, il Re usurpatore, erano disperato,si

era barricato nella sua stanza, armato solo della sua spada, tutta la sua corte e i suoi cortigiani,
l'intera servit era morta o affogata o travolta dalle acque in piena o uccisi dalle Anguane e dai
Fani...
"no, non pu essere vero! Non pu finire cos" diceva re Cherusio a se stesso...
ma le forme d'acqua, diventavano sempre pi grandi e immense, fino a diventare simili a grandi
onde-tentacolo, onde spiriformi che si plasmavano da quelle acque in piena e alzandosi dalla
superficie acquatica, avevano circondato le zone superiori del castello, come dei muri d'acqua,
appena il re Cherusio, si affacci alla finestra, per capire cosa stava succedendo, appena vide la
parete d'acqua di fronte a lui, rimase pietrificato...
"oh...No..."
quella fu l'ultima frase che disse Re Cherusio in tutta la sua vita, visto che la parete d'acqua, si
rivers con un effetto devastante, simile a quello di una valanga, su tutto il castello, l'acqua spruzz
dalle finestre, dentro le sale del castello, come un immenso e poderoso getto d'acqua, che allagarono
le stanze, sommergendole del tutto, il re Cherusio mor affogato, quella fu la fine del regno del
usurpatore, la profezia del Lago,si era avverata...
ma ben presto l'alluvione divenne potente, talmente potente e devastante, che giunse a devastare e
travolgere numerosi villaggi dei contadini e dei pastori, che vennero trascinati via dalla corrente, il
villaggio dove viveva la contadina, venne devastato e travolto da una frana di fango, la ragazza
contadina, disperata si era aggrappata a un albero dove implorava disperata aiuto e ancora aiuto,
chiedendo l'intervento delle anguane, perch la salvassero...
il principe, tramite i poteri che aveva ottenuto dalla regina anguana, sentiva le grida di lamento e di
aiuto disperato della ragazza contadina, allora, il principe, lasci a nuoto il palazzo di fretta e furia,
nuotando a perdifiato verso la superficie, la sorella del principe e la regina anguana e le ancelle
Fanes, guardarono sbalorditi il principe, buttarsi in quella corsa precipitosa, domandandosi tutti
perch il principe si fosse lanciato in quel gesto folle ed estremo, nessuno era pazzo dal voler andare
in superficie durante quella devastante alluvione, ma il cuore e un grande potere, nelle Anguane e
nei Fanes, quando si entra in legame forte e profondo con qualcuno, si instaura un legame cos forte,
che si sentono le stesse emozioni e sensazioni, che prova il proprio Partner...
la Regina Anguana, ben presto, cap il motivo del gesto estremo del principe: si stava lanciandosi
per salvare e proteggere, qualcuna o qualcosa che amava...
durante un alluvione che travolge un villaggio, il principe usando i suoi poteri, salv la ragazza
contadina umana, con cui si innamorata, facendoli ingoiare una bolla d'ossigeno magica, che gli
permise di respirare sott'acqua, alla ragazza contadina, la ragazza riprese i sensi e incominci a
respirare sott'acqua, dopo che il principe aveva portato la ragazza, nel profondo del lago, dove c'era
la pace e la quiete e si era riparati dalle devastazioni del esterno, la ragazza, era inizialmente colpita
e sbalordita da quel salvataggio improvviso, guardo il principe negli occhi e lo baci, i due si
lasciarono in intenso bacio romantico...
intanto, le Anguane e i Fani, erano emersi dalle acque del lago, intervendo in aiuto e soccorso dei
contadini e dei pastori che stavano venendo travolti dalle acque del lago e delle alluvioni, con i loro
poteri magici, le Anguane e i fani, donarono a tutta quella gente, la facolt di poter respirare
sott'acqua e li portarono nelle profondit del lago, perch potessero restare al protetto e al sicuro
dalle violente e devastanti acque roboanti di quel catastrofico nubifraggio, la Regina delle Anguane,
scelse e decise di proteggere e tutelare gli umani della riva del Lago, se gli umani onoravano il lago,
ora il "lago delle anguane" e la sua regina, li ricambiava per ringraziarli, proteggendo le genti delle
rive del lago da quella catastrofica inondazione...

le pioggie finirono e le acque si ritirarono, il lago ritorno alla sua forma originaria, le genti delle rive
del lago, riemersero di massa, come una marea umana, dalle acque del lago, assieme alle anguane e
ai Fani, ma le zone limitrofi erano state distrutte e devastate dalle alluvioni, ben presto, i contadini e
i popoli limitrofi, iniziarono una lunga e faticosa ricostruzione...
le Anguane avevano salvato e protetto i popoli della riva del Lago, nessun pastore o contadino mor
o venne ferito per via di quella alluvione, i Fani, le Anguane e le magiche creature che dimorano
nelle profondit di quel lago, avevano salvato e protetto quei comuni esseri umani, smentendo le
folli e sciocche rassicurazioni auto-ingannevoli del re Usurpatore che oramai era morto, il corpo del
Usurpatore, non venne mai ritrovato, era come scomparso o sparito nel nulla, senza lasciare alcuna
traccia, tutta la corte del Usurpatore, fu come divorata o risucchiata nelle acque del lago, come
dicono da sempre i saggi e le sagge dei villaggi di quelle zone, nel "acqua tutto nasce e tutto muore,
dal acqua si proviene e nel acqua si ritorna".
Dopo, quel evento, il principe ritorn in superficie, tenendo la contadina tra le braccia e facendola
sdraiare su una spiaggia in riva al lago, la ragazza riprese i sensi e guard in faccia il giovane
ragazzo, guardandolo con tenerezza e affetto, poi abbracciandolo, dalle acque del lago, dalle acque
del lago, emerse la principessa Eleara, che disperata, correva il lungo e il largo,le rive devastate del
lago gridando "Aranio! Aranio! Dove sei? Dove Sei?"
Eleara, ritrov Aranio, assieme a Merin...
Aranio, davanti alla sorella disse...
"Eleara... sorellina..."
Eleara rispose tirando uno schiaffo sulla guancia del principe, arrabiata del tutto...
"ma sei impazzito? Dove eri stato in mezzo a quel disastro? Volevi ammazzarti? Ti caduto il lume
della ragione dalla testa? Mi ha spaventata! Avevo paura! Mi preoccuparto per t! Mi hai fatto
venire l'ansia!"
Eleara, si rinsav guardando Merin...
"ma... chi questa ragazza umana? La conosci? Perch e assieme a te?"
"lui e il mio ragazzo" rispose Merin "ci amiamo, ci conosciamo da tanto tempo..."
Eleara allora disse ad Aranio "ma aranio! Questa ragazza e umana! Dovresti sposarti un anguana o
un Fanes! E solo una comune contadina, non fa parte del regno delle profondit del lago!"
"ma che importa!" disse Aranio "una persona la ami, per qualunque sia la sua origine e
provenienza, conta il legame che si instaura tra due cuori, legame che supera qualunque frontiera e
barriera"
emerse la Regina Anguana, che guardando con tenerezza la giovane coppia gli disse:
"ora capisco, perch in quei giorni, eri cos taciturno e chiuso in te stessi, ti eri innamorata di
questa bella fanciulla umana, ti sei battuto per quello che ami,ovvero, questa ragazza umana..."
"ti, prego mamma..." disse il principe "io la voglio sposare, questa ragazza, io la amo"
"e io amo lui... mi ha compresa, ho provato il vero amore, che non ho mai provato prima" rispose
Merin.
Il padre si present, di fronte alla regina delle anguane e ad Aranio, approvando quel legame
affettivo,anche la regina anguana approv quel legame e cos sua Sorella Eleara, fu cos che l'amore
tra Aranio e Merin, divenne ufficiale e usc allo scoperto, tempo dopo, Aranio ed Eleara, si
sarebbero sposati...
dopo quei fatti, la ragazza contadina, fu nominata dal principe, come regina del regno della riva del
Lago, il principe e la ragazza, divennero i nuovi re e regina della riva del Lago, mentre la
principessa, divenne la nuova regina del regno delle Anguane, sposandosi il principe Derasui, ora, il
Regno delle Anguane e il Regno di Lungariva, erano nuovamente coesi e uniti, quello, fu l'inizio di
una nuova epoca di pace, armonia e prosperit, su tutto il regno di Lungariva.
Da quel momento, le acque del lago delle Anguane, divennero pacifiche e quiete, ancora oggi, si
dice che nelle profondit di quel lago, ci nuotino felici e spensierate le Viverne e i Fani, che a ogni

notte di luna piena, emergono dalla superficie,del lago, decantando in dolci melodie, quella storia
d'amore tra il principe del Lago e la ragazza contadina, la storia della profezia e la caduta del
usurpatore...

FINE

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