Comusica Regione Basilicata

Partendo dai principi ispiratori del coordinamento nazionale e regionale delle SMIM e
incrociando gli stessi sullasse sempre pi magro e fragile sul quale oggi si poggia il
mondo della scuola italiana, dove la parola lavoro sempre pi legata al significato di
instabilit e la possibilit di riscattarsi da questo legame messa a dura prova da una
realt, quella delle SMIM, che pur avendo grandissime potenzialit di diffusione e
ampliamento si ritrova a fare bilanci (il pi delle volte a posteriori) con cifre ancora esigue,
nasce quello che uno dei necessari obiettivi da dover coordinare per poter mettere a
coltura quella instabilit e creare i presupposti per un raccolto fruttuoso, in poche parole:
nuove aperture!
Un singolo docente che si prodiga nelle modalit e nei tempi giusti, che contatta il
dirigente, che fornisce la documentazione necessaria, che fa opera di persuasione sui
colleghi della mattina, che cerca di far comprendere i benefici dello strumento musicale
nella scuola media e nella realt sociale di un paese o di una citt il pi delle volte si trova
a dover affrontare problematiche differenti e talvolta complesse che lo portano
inevitabilmente ad abbandonare lidea.
Nella migliore delle ipotesi il corso parte. Ma ecco che si scatenano una serie di fattori
ambientali che come per magia trasformano la proposta di un corso di tromba in un
corso di flauto, il corso di pianoforte in un corso di chitarra etc... Tutto ci non porta che
alla creazione di tensioni tra i docenti e ad un inasprimento delle relazioni tra gli stessi.
La mia proposta molto semplice ed cos sintetizzabile:
- raccolta dati e rilevamento delle scuole prive del corso di strumento musicale;
- coordinamento delle attivit mirate alle nuove aperture;
- creazione di piccoli gruppi di lavoro;
- definizione di un piano attuativo che non discrimini uno strumento per favorirne unaltro.
- coinvolgimento dei dirigenti scolastici e dei docenti di ruolo;
- rinnovare annualmente lobiettivo.

Alessandro Monitillo