Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
WWW.SARDEGNAIMPRESA.EU
GUIDA DI APPROFONDIMENTO
ALLA GESTIONE DELLA PRODUZIONE
SOMMARIO
PREMESSA.......................................................................................................................................................... 3
INTRODUZIONE: CHE COS LA PRODUZIONE ................................................................................................... 4
LORGANIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE ......................................................................................................... 5
PROGETTAZIONE DEGLI SPAZI E DEGLI IMPIANTI ......................................................................................... 5
PIANIFICAZIONE DELLA PRODUZIONE ........................................................................................................... 7
ORGANIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE ................................................................................................... 8
LA PRODUZIONE SNELLA ............................................................................................................................. 10
APPROVVIGIONAMENTO ................................................................................................................................. 12
LA FASE DI REALIZZAZIONE .............................................................................................................................. 13
ESEGUIRE IL PIANO DI PRODUZIONE ........................................................................................................... 13
IL CONTROLLO QUALIT .................................................................................................................................. 16
ATTIVIT DI CONTROLLO ............................................................................................................................. 16
IL CONTROLLO STATISTICO DI QUALIT ...................................................................................................... 17
I CIRCOLI DI QUALIT................................................................................................................................... 17
IL SISTEMA DEI ZERO DIFETTI ................................................................................................................... 17
RUOLO DEGLI OPERATORI NEL CONTROLLO DI QUALIT ........................................................................... 18
PREMESSA
Il processo produttivo costituito da un insieme di attivit che devono essere gestite
armonicamente e in maniera coerente con gli obiettivi e le scelte strategiche che hai
effettuato nel tuo Piano di Impresa.
In questa guida trovi informazioni e consigli per gestire con attenzione tutte le fasi di cui si
compone, dallorganizzazione delle risorse necessarie per produrre fino alla definizione
delle regole e degli strumenti necessari per assicurare che i risultati ottenuti siano
corrispondenti agli obiettivi prefissati.
B.
Elemento cardine dellorganizzazione il principio della divisione del lavoro che si rende
necessaria quando la quantit di attivit da svolgersi allinterno di unimpresa diventa tale
che non pu pi essere svolta da una singola persona.
Se si suddivide un compito complesso in attivit pi semplici, che vengono assegnate ai
membri del gruppo si riesce a realizzare il compito generale prima e con maggiore
efficienza rispetto a quanto si riuscirebbe facendo svolgere a tutti il compito generale.
Per ottenere questo risultato con la divisione del lavoro necessaria la specializzazione
dei lavoratori: ciascun lavoratore si deve specializzare sulle capacit e competenze
necessarie allo svolgimento delle sub-attivit assegnate e questo ha il vantaggio di ridurre
i tempi necessari per realizzare ogni singola attivit insieme al vantaggio di eliminare le
perdite di tempo che comporterebbe per ogni risorsa passare da unattivit ad unaltra nel
corso della sua giornata lavorativa se non si procedesse a una suddivisione dei compiti.
Il coordinamento
Il coordinamento ha un ruolo complementare alla divisione del lavoro, avendo lo scopo di:
armonizzare le decisioni e le attivit degli organi e delle unit organizzative, tra loro
e con gli obiettivi dellazienda;
8
la supervisione diretta
b)
la delega
c)
la standardizzazione
La supervisione diretta
Per supervisione sintende il controllo diretto del lavoro svolto in azienda che pu essere
effettuato dallimprenditore o da una figura che fa da tramite tra limprenditore e i
dipendenti (manager). Quando limpresa ha piccole dimensioni, ovvero in fase di avvio,
limprenditore ha la possibilit di controllare e verificare tutti i processi da solo.
Quando lazienda cresce di dimensioni molto difficile che una sola persona possa
controllare il lavoro di tutti, necessario che anche questa attivit di controllo venga
svolta da pi persone.
La delega
Un aspetto critico nelle organizzazioni la delega dellautorit, ossia del potere
necessario a svolgere una determinata attivit.
Quando aumentano le dimensioni dellimpresa o dellorganizzazione limprenditore non ha
pi la possibilit di controllare direttamente tutti i processi, le attivit e il lavoro svolto dalle
sue risorse.
Diventa fondamentale delegare lautorit necessaria ai suoi dipendenti, ovvero individuare
figure con competenze e responsabilit (manager) che autorizzino e supervisionino il
lavoro degli altri.
Si tratta di un processo estremamente delicato che deve essere modulato per evitare di
perdere il controllo su ci che accade allinterno dellorganizzazione e deve essere
affiancato dalladozione di sistemi informativi, di monitoraggio e controllo che permettano
al vertice dellimpresa di assicurarsi la realizzazione del piano di impresa in armonia con
gli obiettivi fissati.
Strettamente connesso con il concetto di delega il concetto di gerarchia.
La delega di autorit implica la creazione di una struttura organizzativa a pi livelli
gerarchici. A ciascun livello abbiamo uno o pi figure (il superiore) che esercitano
lautorit nei confronti dei collaboratori o delle risorse umane del livello immediatamente
9
LA PRODUZIONE SNELLA
Il termine produzione snella identifica un nuovo modo di produrre che ha il suo fulcro
nellidea di lasciare che siano le richieste dei clienti a guidare il processo produttivo. In
altre parole si cerca di produrre solo quando vi una precisa richiesta del cliente in modo
tale da minimizzare i costi di magazzino e i rischi che derivano dal produrre quantit di
prodotto superiori rispetto a quelle che si riesce a vendere.
Per poter organizzare la produzione in questo modo necessario raggiungere altissimi
livelli di efficienza e qualit minimizzando gli sprechi fino ad annullarli.
Se pensi di utilizzare almeno in parte il modello della produzione snella ecco alcuni
consigli che ti possono essere utili:
10
Cura moltissimo la progettazione dei tuoi prodotti o servizi e degli impianti produttivi
per evitare di dover intervenire successivamente a correggere eventuali errori;
Crea una forte relazione con fornitori affidabili in grado di rifornire tempestivamente
limpresa dei materiali necessari per produrre e rispondere cos tempestivamente
alle ordinazioni dei clienti;
Investi molto nel controllo qualit per standardizzare tutte le attivit e perseguire la
perfezione tramite continui miglioramenti.
11
APPROVVIGIONAMENTO
In questa fase devi individuare i prodotti e i servizi che devi procurare dallesterno e che
verranno utilizzati nella produzione e selezionare i fornitori che sono in grado di darti
quello che cerchi nei giusti tempi.
La scelta dei fornitori un aspetto essenziale che incide sulla capacit che hai di
soddisfare le esigenze dei tuoi clienti.
Infatti, buoni materiali, buone materie prime e servizi puntuali migliorano la qualit dei
prodotti e le performance della tua azienda: ecco perch importante che tu, nel tempo,
possa costruire un rapporto di fiducia e di collaborazione con un gruppo selezionato di
fornitori.
Scegliere i giusti fornitori implica molto di pi che scorrere una semplice lista di prezzi. La
tua scelta dovr dipendere da unampia serie di fattori come:
costo,
qualit,
affidabilit e
servizio.
Questi fattori possono pesare di pi o di meno a seconda delle priorit e delle strategie
che hai individuato nel tuo piano di impresa.
12
LA FASE DI REALIZZAZIONE
Nella fase di realizzazione devi seguire il piano di produzione stabilito e dirigere il lavoro in
maniera tale da rispettare le regole che hai definito per la gestione delle attivit e delle
risorse umane coinvolte.
13
attivit degli ordini che non hanno una scadenza pressante ovvero chiedere ai
clienti con i quali hai una maggiore confidenza la possibilit di consegnare con un
piccolo ritardo. Questa strategia ti permetter di concentrare le tue risorse sulle
commesse principali riducendo i tempi di produzione. Ti consigliamo di essere
sempre trasparente con i tuoi clienti per evitare di trovarti nella condizione di
deludere le loro aspettative non essendo stato in grado di consegnare i prodotti o i
servizi nei tempi stabiliti.
15
IL CONTROLLO QUALIT
Il controllo di qualit il processo con il quale unazienda cerca di assicurare
che i suoi prodotti o servizi rispondano pienamente alle aspettative dei clienti
o dei consumatori.
In un mercato altamente concorrenziale il controllo della qualit diventa
pertanto fondamentale e per molti settori il controllo e le certificazioni di
qualit sono un obbligo di legge.
ATTIVIT DI CONTROLLO
Le attivit di controllo devono essere svolte costantemente per tutta la fase di
realizzazione e devono avere ad oggetto non solo i risultati finali della produzione ma
anche i processi e le lavorazioni che portano alla realizzazione dei prodotti o servizi.
Le attivit devono essere collegate a un efficiente sistema di comunicazione aziendale che
consenta alla direzione di essere costantemente informata del risultato dei controlli, di
prendere coscienza degli eventuali problemi rilevati e adottare le necessarie misure
correttive modificando i piani stabiliti.
Le attivit di controllo si possono raggruppare in pi fasi:
Definizione degli standard di qualit. Il punto di partenza sempre il cliente, sulla
base delle sue aspettative devono essere individuati dei parametri in grado di
misurare in maniera oggettiva le caratteristiche del prodotto o del servizio che
condizionano la sua soddisfazione;
Ispezione dei prodotti e dei servizi. Si devono programmare ispezioni periodiche
dei prodotti o dei servizi per valutare in funzione degli standard di qualit definiti se
le caratteristiche qualitative previste sono state rispettate;
Valutazione della qualit generale della produzione. Il controllo deve essere
costante, deve riguardare possibilmente tutti i prodotti e deve estendersi anche alle
fasi o processi di lavorazione che influiscono direttamente sulla qualit, solo cos si
ha la possibilit di avere un controllo diretto ed efficace su tutto ci che determina il
risultato finale;
Misura della qualit effettiva di prodotti e servizi. Insieme agli standard ossia ai
parametri di qualit devono essere scelte apposite procedure e strumenti con i quali
rilevarla in maniera oggettiva. In un sistema della qualit ottimale tali strumenti e
misurazioni devono sempre poter permettere una prova di controllo e devono
essere continuamente migliorati.
16
I CIRCOLI DI QUALIT
Allinterno della tua impresa potresti adottare la tecnica dei circoli di qualit che sono
composti da un numero ristretto di lavoratori che, per il fatto di essere a stretto contatto
con il processo produttivo hanno la possibilit di individuare pi facilmente difetti, sprechi e
inefficienze e proporre piani di miglioramento o suggerire modifiche al servizio. Ulteriore
vantaggio dato dalla possibilit per i circoli di qualit di monitorare facilmente
lesecuzione dei correttivi proposti. In alcuni casi possono avere anche una funzione pi
ampia e occuparsi del miglioramento delle condizioni generali del lavoro o del
monitoraggio delle performance individuali.
18