Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
oin andarle ho
miainten-
ai in si piccolo
stato dct-
mettesle
ria auanza-
re pi a pieno
opiosi,&
e invn
he il piu
esto n ui appor-
rete scritto
ap.l. 2J
cap. 2. 24
nga vnaimperfetta.
altra fi pojsonofore.
U iontrapmto .
35
ofitime cap. 13 26
ap. 15 38
40
mpofitione. ca-o 43
alcunialtri du-
entinobuoni.
e. cp.24. 51
errori. capi-
msti.cap. 6 jp
CMp.S 62
ri,& irregolar
altra Consonammo.
a, capi 22 75
llentifs. M. Giofjfo
ap. 11 115
enta stparato di
jscendepermouimetito
i. cap. 17 124
p. a 1 128
n ci quasi rimaso co
cdi lui,nonsiahor
volteauiene,chea!cu-
opio^vc-
derano impararel'Ar-
ompendio; Etpensan-
ssendo,chemair.o;isi
tto. p. I.
hevnsemplice
itriode! Com-
Contrapunto vnafa
Etcosidetto,per-
entiTmo FilosofoM.Gio
iottofigure,No-
strecompositioni,vsa
ti,ponendo vn pun-
ia dicono esser
lla Theor.iu'.c.
e senza la Jj*^j*
senza gnoiifcr.x.dc~
sendoim- M.GiolZarJ.
ono f.Cap.<s.&
suono Diodoro.
pirata,Ia fibih"qut
i suono fn^cap de
sorti, f^ff^y
arl.instit. harm.lib.j.cap.i.
e simili,co-
edi Conson-
e cantabilii
l suo tempo,
orso meglio
,cio
e sono
Secon
a, cio essa
ellentisimo
piace molto pi
composta,
iori di essa
uodecima,
ette Voci
chiama f ,*.
elle,che tA.GioCZ.lii.
o Qjjntade-
composto,
, ci Quinta,
i possono be
me le Con-
ano insieme
o fendono
is Enahar- D. Nicola Vi
erza, la Qjar-
icatele Dis
la Decima-
te.Resta ho
ompongono il
anze, che si
ana Qm'n
a, &
a ; & que-
i ^co-
se ragione-
no graue,
hic;
fi pu pro-
rle Conso-
corne ap-
merij&ap-
cos anco
Tongine del-
e, se non
dimoira.
mal'vnapar-
rni, se-
te
urandolo
do i pi mo-
sicali; dire-
no, nelprin
de,cio
ostra.
za del mag-
asi com
U chequ
remo, chein
acuto, tra la
la terza, &Ia
a, che lo contiene
Et la settima
a la quarta,
me in questi
la terza, Scla
he lo contiene
a prima,& la
SdVltima, an-
mpi fi vede.
maggior semi-
eIo contiene
la prima, et
co, se bene ne
ordinc pi in v-
r la sua an
nfiniti Scrit-
ze, quanto
gli vo-
uesto
on sia con gr
detto, pi
anon que-
. Per seguen-
ze secon
diso
ncipale,& pi
osaconueniente,
a di tutte. Adunque la
o suoni, contenu-
raquestidue termmira
onha,senonuna pecics
sonoscttetralorodif-
equali contengonoinse
ue semituoni maggiori;&
ha giuridittione,
edilei. Etsebenediso-
onanzeperfette : niente
pente,cioelaQiunta,c
nteconcordi,eccet-
ngiuntionetaledi
re,chesiauno.isteslbsuo-
Mondo; &
le, fattoil
ie, inter-
nnoanco
ro intentai
ettimana, si co
Scilpri-
Ottaua, figu-
nsonare con
da i Musici
nze; Hora
si dimostrano.
anzala
e, se bene quanto
r. vt la prima;
Diato-
n e stita mes
gliono alcnni,
ixomc habbia-
nellaCete-
io si detto,
ePro-
ermaanco
lodati,
iliono-
& quasi la
come par-
cola il
g: onato
det
chc si venga
segue imm-
plic^,cos
si generi si sar
agioner del
iricaper, &
so'aspccie:
ia maggiore,
e voci, tuoni,
bene da q. ad F. &
traloro
co:nedi so-
na Dislonan
Contrapun
nteimperfetta
voci ; Dico,che
i pongono le al
n q;iesti sot-
simo vedere.
ta nella
detta
attro,
lse-
3 ; laquale
amezatada
mituono maggio-
cio nella
ndimeno
iluoghi, ne i
acuto, quanto io
si proce-
ione di tre
isopra la Qujn
ritti essempi
e penultime
sitioni di
e ne i sotto-
cuno si ritro
ritrouano tra
ramente ferire
itono
disopra;
qiiali so-
& perci
composta di due
d'vno mag-
nore conte-
e adun-
oi termini ra-
a proportio-
istanti in pro-
d'alcun'al-
a altri Suo-
questa diffe-
l Tuono mag
& il mag-
mein
ma dcl
neSesqui
mezo al-
Consonanze:
foecie, tra le
o ilTuono
ontieneil
come in
distanti
Terza
rza, M.GioCZarl.
ne di sei vo-
maggiore,
na con
o dalla pro
a di sci
amen-
mprendere;
uonimaggio
ucsto
XII.
Conso-
go,ck
non ossen-
tione deila
m sideua-
ragiona-
ci serinnanti
ttima
elliDisso
eTuoni mag
nno anco
disette
poi diatonica-
o essempio.
queste chorde,
nia pit
- ctjpf,^
zc, n M.G!os.ZrI.
mente si di Iilit.har.hbr.
,iquali quan-
no q .anto
ommoiati,
U simile d-
ctrarie,&c
diletto, che al
non s odissero
o,cftetto n da-
mio giudicio
he lranno
opradette^
e nelle Compo-
ni Musi-
n te discorso,
M. Gioseffo
tut- ^? g^'t^u"
dueTuo- g^''^3
voluto sc y |*"^r *
auutaIavera,&per-
ndoquesta,comei'aItrc
la Prattica:&eslendo
edaU'intelletto
nosepararei'vnadall'ai-
d'vna infirmit,senza
te la prattica senza la
oportioni. Ilchevo-
aalcuna/e'lnotioSignor
Autori, nonhannofatto
, n cosi sottilmente
con lequalinon
ica si diletta-
nobile Scienza,
nre tral'altre
e^p
el medesimo gene
mediate,insieme asce
soni,
ue Duodeci-
pongono frale
enti esempi.
i traloro
sogno, volen-
che conten-
gola none
stante questa
simo genere,
el medesimo
<
tta,non pi
. L'effetto,
ella eguente
medesimo ge-
Terze maggiori,
za regola, la quale .
ga une
o put. capuj.'
chein
nze perfette
ij che la Dis-
onealcuna
ta tra due
nanzesi McioCZar!
Quinta, in ot-
in Settima
ndo si ragio-
ecomposi
oposti es-
one della
atione, quan-
erfettione
a. Ma venia-
fi possono
Quinta
laQuinta,& le rc-
l'altra
, fedidue
e quali la
nte di alcuni, i
e in quelle de'
utori sono
Compositio
meglio al suo
e di Compositioni, non si
e voci ; tut-
centia,volen
a tenereneldi-
cuno dalle
oci, ma bene
o, che non si fa
e sono buone
e, comes'in-
essempi ali ho
di alcuni sal-
dare dalla
eguente,
he vna di esse
e, in questo
perfetta,
rche l'vnadi
tta sia di
e due Con-
mento sepa-
uestoes-
per moui-
a alla Terza,
o naturali,
quando a-
oueranno in
ouimenti,
e che i can-
hora alla
erfetta
ta si vor- Ftanch.lib.j.
ilhora Rcg'.7.
grane deieen
coauerrau-
pi propin-
ottaua,&
olo mouim-
fimile s'inten-
ra sia maggiorc
ocedendo
ando le par-
a per mo
mouimento sepa-
nte essem-
ientedime-
on c la maggio
uinta, &
nore ; ragio-
maggiore del-
perrette : per
a, passare dalla
on potesse
mpio si vede;
ellentisl-
ono sop-
na Con-
contra ogni
all'Otta-
dalla Conso-
ta h'cenza,
Ottaua :per
volesse commet-
eruanza M.GioCZirf.
ma regoia,
nanza.
ma:
i vogliacosa.
positioni di
ala
precetti delie
il
aur M.CioCZatL
or- *'
e, come ai b-
fermo,por-
porre delie
nisoni, &le
rcitato,&
al Contrapun
ma
plici, &
pra
ue Minime,
o quante, &
no nella par
rdienel
aleDis
prsamente
di minore mpor-
ncominciandosi dalla
ecima, &
dissonte,
pralaquale sauertir,che
no duecon-
re della Battu-
o l'auertire
quando
procedendo
lseparatio-
uando la
da parte della
all'orec-
para,quando
no, proce-
o cslcmpio.
a senza mezo
la vogliamo,
do casca il
o essempo
proce-
er Quarta,
congiunto;
s'hada tenere
D N, .
ua ccVitilio*b/
put4.ca.i4!
ne vna
chcmolti
i; uiapocni
uo,ncl qua
si oda vnproce-
ondc'l
perche Hor.Poet.hu
ocinonsia &c.
he lalontanan
o' schiuer
erla simiglian-
comel altre
e.
ni innanti
l'osleruan-
detto : &
orsc
ionarede i detti
n s'h noti-
tro modo,cono-
ente,c'in
e,fta pi
colare
ura, & Ca
p clie si sa
de i Tuoni,
gliointese,
colate: Perche co
altri artesiciot
nsonanze,&
Non sar d-
dosiin que-
mpositioni
guente vc-
e; d.i! qua
e vorr intcr-
1c Consonan-
cuna, & de i
a. Per ha-
ndo il nostro
ositoil vedere
one, neceslarioil
aterias'habbia coin
e, come sono
o diffrente da
mili sorte di
qualche
simili sogget-
tequeste
cheano
armato,
ne ha da
diFerrara?
mouere d'afftto,didi-
odottalaMusicanella
diuotionc, quandosi
oltarequalchcMascherata,
Santo Concilto
Chiesasonoin
hi, chenon
simoMusicoinuentore,
cacciato,& Do coi>sccr.
avirtdella mediocriccr.
qualese Ccl'.n.
,Tuo- De osieruan.
he questo M.GioCZarl.
a parte de j.cap.t.;o,
tione, q>>acomPa 51
vanj,men- am incho-
horde andum,nun-
chces- Cic.Reth.hb.
chiedegliAscol ^'^n01"1"
; Checosa cap.jo.
ta esclamatilo
vditori.
X y.
questo, cio,
quello,
sera incori
adenza,
o,come si di
sera 4. 5.
ser molto di
oitione dot
se due, tre
due Chori,che si
voci.
o di qual si
itione,
urare,
he ser qu-
olo la Composi
eH'vltima re
ella quale il
mezo, dee
hadatenercnelcom
ancorail modo,che
vorr
pi commo-
Terzo fare vn
oste,& con le
he molte volte
to dilette-
agneranno
comprendere.
anno in vn
meglio, che
intenda il
tre voci, s
vnisono
vna Quarta.
invna Quinta;
o, che verr
asso.
nno distese
co vnaTer-
ecima so-
ta, in otta-
ser in Duodecima.
quella del
ma con Terciadecima
sopra il detto
adecima;
m Decima ,
torner pi
,si porr il
a sopra'l Bas-
ata senzala
no, il Baso
aua sopra il
il detto Bas
Quinta sotto
si por r'I
a, onero in
a Sesta sopra il
a, la De-
orc,& pi gra
o,siporr il
a, anco in
Tenore,l' Alto si
opra'l Tenore,
na Quarta
ouero in
e'l Basso er
a, vero in
ndo luogo pi
Sestaib-
Terza sopra'l
parti siano
o sono mol-
engono a cou-
osa
ani, come
esti di sopra
con le quali si
quattro,di cinque,d
quelle dicin-
coIannentencldistribui
, due ottaue
are alleRcgoleda-
alcuno,&siano
itione ser
di Quartairt
oner deimo-
haur finito la
la met
ndo Choro
quellodel
nte si vogli-
per vmlb
pigliare
per mostxare va
& iITerzo an
ando si vor
n vn medesi-
cordmo insieme,
qnando tutti
sopra, &
o la Quinta
areaccorda-
mpod'vna
ancora para
elepartifcran
nte-
e,facendosi pc
no de i detti B afl
derebbo
errl'or-
pofi-
o estreme,
ti,( come,qu-
di Q^iar ta,
a: perche i moui
anno cantabi
e,sono-
ttro parti,
laparte M G;0f.zarl
inedellepar- j.capit.}8.
mmodato
opra l'Acqua
ci hanno acc-
a tenore,c-
remoluo-
i Musici hanno
a Canto,oue-
ua stia sopra'i
temente net-
nfonderan-
aneper lo contrario
&diletteuolehar-
pra.
,criercgge,&gouer
seosseruilanaturadiquel
one.
o,& ornato
quanto
r il diletto,
salami
due vo-
ui, de
no buo-
he sono buoni,
li seranno
la tti-
sono buoni in
questo cs-
si va al- D. Nicola vi
che questedue
pi vocj ir la
teseran-
&l'al-
Quinta, pro-
senzadi-
le,che,qu-
ua per moui-
ntengono le
menel sopradet
tione, dopl'Ot-
bbia sotto di
in luogo del-
Ottauel'vna
la Decima: nien-
, oltrel'altre
oltre li so-
nte insieme da al
enti-
nti
ntin
cattiui,se-
c,che tut
no
a la seconda
Punto
ci i termi-
ascen-
pi com-
ci voci in se-
ositioni di otto,
cendere sopra'l
imperfettio-
estreme, come
imenteseil
ra farebbe buo
grandisi-
deuano
incon-
delle vol-
o ritrouareil
rdine, si far,
ura conueniente,
tuandone per
unti,i quali
sillaba alcu-
on si accom
quest'ordine
opra le Chrome,
ca dop la nera
essempi.
i potr a*
i,& bene,che
ee nel alto di
disotto, &
uncia non fa
e di
mporrei
he s'ha da
rori,ch
vedere sein
voci, si piglicr
lepar ti,cio,
e seranno, &c
ilmente col
edesimo si far
c cos si ritro-
commessi,
condo l'osser-
Fondatori, &
le condusle-
quello, che
che rdegiu-
tti coloro,
dal rendere
ato quelli,
e al verso, pi
a:per i Poeti
go ignorante
li lo chiamase Dottore,
randissima diffe-
agione quelle
co ardirebbero pure
e Chiese danno
ll'altro Au-
gnasseloroi
el Contrapun
ela materia mi
rgogner an-
perle nostre
postano, ac-
ga riso,paren- M An<jrfa Aj
rsi il populo, 7.
usinghe, ne con
elle cantilene,
iuonoin cer-
scurissime te
nella loro va
pesso lo sca-
delle volte
lodi Iddio,
cepiilo no
ltro. Ma perche
le, ritornan-
,che da que
e dalla Scienza
edisopra,
ragiona-
amo, ac-
ello,di
lo,chesiaModo,
ssereforma,qua
dueparti,si co-
con breuitd,&facili-
punto,&suggiretutte
eScienza, n fanno
douendosi trattare
alidegliAntichijn
o,il MstoIidio,l'EoIio,l'o
utarco,Lucia-
Aristide,Boetio,Cas-
odiciModi,chedai Prat-
de inostritempi,&sianopoi
vorrsapeflo,leg
oFranchino, ilTosca-
ua commoditaha-
poinvano. Venen-
odettiprincipali,come
amediettraledueparti
i,oiie 4llf" 1~
elle medesi-
bil, nasco-
, ritorto,
ntrario
lagali per
nque sono
& l'vndeci-
, il Sesto,
alla Musica
al suo luogo.
Frigio,il Li
dio,i papaGio.o.
Quinto, nrllasuaMa
idi ca cipit.10.
ma erano
ragione-
r Zarlino
ostrationi
o con ragione,
miliare, & pi
& quanto
chorde, pri-
& Cadenze
vna delie
,& della
chor
e ; pero da t
do la Chorda
to. La F. al
al Nono, &
ente cssem
n si vada
Modo d vna
itionenon
e det-
nire;
fuori delle
rele
oltiPratti-
oMo-
mente come
mi, dlla
o ad F,graue,
io termina-
dendo allal-
ecie delSetti
a chorda
iadetta
uoi iisc-
cagio..e il Pri-
; II Terzo, 5c
ltro
poiono i detti
ono troua-
e, cheglialtri
mo, non
maginati, ma
e sopradette a.
verranno
nella b. il
uentemente
cimo, co-
A: del- p,,rm."'
. Imperfetti *;ao -
chenon c t.'cap.*j'.
mano quelli,
mano poi
satoil ter-
e i termini del
suaDia-
scolati
vn'altro
a sortedi
ppar-
e qualiin
rlare : per-
acuta ha il suo.
ora clla
se'l Tenore
ome nei
ma-
,che
eile volgari,
ruanzadel Mo
delle parti,
ualli,i qua-
e l'EccdlenttssimoSignor
nera alproprio
dn '""cip! fc'
in pje'tro Ara.
D. Istit.har.hbr.
ntgentes; * 34. *
esiati- DfprillcipS
mni- M^g.mfef.
G. & in C.
os Domi-
. in E.in
us. In .co-
come Scetit
C.In
is vera.
ltro in C.
me nel Rc-
n t\. in
caurum
Millier
F.inG.in
errarum.
a. come,Iste
perche,se bene
nto alla
ora sono i me
moltitudine
eslendoil lip-
rali l*har.libr.
'onandosi
o, Tuono
pecie
a della Dia-
e in qne
ositioni,che
ra habbia-
a.
grandemen-
op i Modi;
si trouano di due
elle,chesi fan
ssaron, do-
rregolari', le
luogo si dir,
u ono di na-
mmodare be-
di cose sen-
a, chein esse
le chorde, che
one della
rima della
horde, co-
oi veri,& natura-
ri
sue proprie
questo l'ha
imeuole, &
entano pianto,
e regolari sono
pen- ^nc'1,pr*f'
uouc.
"'^-
di Mu
urali, come
ouercad
ichi
asua di
arole,che so-
ol nono,ha
naturali,&
la Diapcntc,
nel gra-
horde, come
denze Rcgola-
e si
emen te pa
uolelamenra-
uo otio, quiete,
estato
ssaron nello a-
sueCa-
in questo cs.
ome
nell'acuta ; in
edella
ella prima
me in questo es-
..
Z- . '.
adenzeRe-
mpio.
e.
ella
questo Mo-
anti,& al tu t-
agnato c
on tengono co
onoacconimo-
oianodi
e eh sopra,
Diapente, M.GiosZarl.
da tuttii
ua la prima pe
Diatesaron
delle chorde
I!.I?Z CaJencc.
no chiama-
commodano
soaui, &so-
me nell'infra-
iapente
ue, come in
che anco
ungono
enir all'vno,
orde po-
della Dia
ssermol-
alcu-
Diapen-
della Dia-
me in
erafareal-
Cadenze
lari,
rin-
te si
re per
ri, &di
e il Dotto, &
Tuonij
o sono gli
le sue pecie
nelle propie,
le chorde confi-
ette specie, co
nisimo
odo shtb
po hor- M'Glj^?*}'
eiPrat- d. NicoiaVi
sionedel
nella Musi-
vsare nelle
do delia
a, ouero vna
trouata; nd
elecaden-
peggio 1c fan-
o,bpra'l qna
a Cadenza nella
ano di due
no,3al'altra di
, chefi-
diuerse
nze, ma Ca-
e, secondo
ur che si osser-
la Setti-
on la pi
o ordi-
ta; &
on moui-
nda Nota
on moui-
e Note del-
parati, il che
e l'vna dall'al-
hino in Ot-
& Diminui-
mplici scranno
l punto,
i essempi.
pigliarsi: tut-
quali io lascio
mi rimet-
ne leriue l'Eccel-
otr facil-
ouarne dcl-
col punto,
quali
vnaTcrza
ando IV-
adenza distan-
ssempio.
nellolstrn-
di non faie di
nza non ha
col punto
cora di
rti fussero
sselaQiiiii
do il moui-
gnarecon
denza na-
ntalca-
hc si profe-
porre vna
perHua in
pente
Cadenza.
adenze
'haur
tto
menosi por-
e in vn subito il
dian te i quali
isopra scrittt
o,oue
a ricer-
q!ie,5di
o,
e: ma
el Mo-
nei
odiCa-
beneauertito
proprie, &
ntromet-
d'vn'al-
ndisima
discretamen-
os an-
cuna, ren-
ni gra-
rrore, che si
strate qua-
o bene co-
ri delle pro-
la Compo-
a fia
di so-
imo
di;
itte: per ,
e dalla parte
n subito sen-
strerannotut-
den^ finale
l'altre,co
us alit
tutte
e intelli-
Bassoper
queltedue
un subito
imo alla
rte
odi,Tuo
e det-
e a voler
quale si mette-
posti essem-
nta pi bassa
da' ccUentjsmo
lt Te- M GiosZ.irl.
did ^''^^
rZarli..o l0j.Delin..
rrouata
orde C. D.
nacho Are-
'interrotta
ragiona-
to bene con
ingemiamente
i qnelli, si per
scerequan
o, & belloOr-
ti di so-
dabuo- ?Dcfin..
uramcntespe-
isainienteri-
mente ne-
slo particolare
troua harmo-
de tuttequeste
ono,' n poso-
heLiDia- P'^"'10
camenre diuisa:
iera parrita,
&^.uoa
dercin due
cipale,
sionc arithme-
ra fcj. &f.la
ticamente
do non
m sono
ain
ero Plagali.
on harmo-
nda si pongo-
e dimsa,
di Principa-
rda rnale
dela C.
E.al
o, & al
n que-
elgrauepervnaDiapa-
elgrauepervnaDu-
ne l'Vn-
arto cil
il Quin-
no. L'Vn-
i Antichi. Ho-
di essi, si
mentre si fat-
ascheduno
o bastante
rzo ragiona-
comprendere.
elle Fu-
maggior brc-
fa di pi
e fatta da vn'altra, pi
desime figurecan-
idiTuoni, ScdiSemi-
maggiormente
ibero. LaFugadun-
quella,quan-
medesime pau-
cuta, la quale
dano con-
eguano dop
di pi
n solo non
te daH'aItra,&cheaspet-
, di Semiminima ,
icel'Eccel-
noni, nei
l Conse-
doinco-
re si ponc
uando si ha
rea,Ritor-
delle parti
tri Iuoghpu-
ono, nell'al-
l Conse- M.GiofZart.
gure Istlthar.iibr.
e fifa d/n/v.
me figure, n
ell'altre fughe
mo alla Imita-
, senza *~e'''
antiTuo-
no nella Gui-
a all' Vniso-
ro in-
o legata, &
mo,si pu be
sciolta: per
re quello, che
e dell'altre
Fughe, de
Consonan-
sto , cio;
opra,
sotto;
o; &ogni
sopra,
nda di so-
Nona di
ona diso-
Seconda
e di sotto,
tto, se-
ua di
ni Vnisono
otto, vna
; Se ogni Sesta
a Quarta di so-
el fine,
r que- J7.
e nessuna
ella Conso-
ito fareb-
ompor-
eruando
ra quella
fine, &
incomincia-
s la Compo-
qual Nota
o essempio
er vna
raScstamag-
o diucnte-
dcl Tenorc
e eslendo al-
oci pueri-
o; il
pij de i Can-
tata, &da
bello. Per
ermo, corne
te diCanti-
artivadino
che lc parti
ne hanno
oitiil
sicomc
gli Hinni,
anto sia
ma ne gli
ra, eleudo
Canto fer-
ineme,
sopra vna
manco selc
otta.-
o, cioil
eposli-
iligen-
Laparte
nore, ma anco,
alla Quinta
la Quarta re-
a del Tuono
aComposi-
to.
o fer-
auer-
pra'l Basso,
mini circa
passerdodi-
sedi sopra,
di pi
do che'l Tuo-
nno sopra
volendo di F*k.fWB
la maggior ''*,c,If'
amera, non
unti rinfor-
me trouano
cinque No-
rQuinta,
ocedere non si
o fughe,
ente con
a in Quinta,
s anco di
n molto
anno can-
o semprein
accia mai
parte del
ol Basso due
esto modo di
e Decime
ndo pri-
i impossibile,
a il Contra-
aggior fa-
e sopra il Canto
i sareb-
tione
tare la prat-
perche
uerocon
fare sopra il
congiun-
separa-
er Quinta:
per mouimen-
il detto
Et finalmen-
ta. Quan-
nnenti con-
grane. Volen-
facendo,
ncomin-
ote con le
attuta nello
me nel pre-
grane, si
uta salendo
p,simiI-
ontrario nel
ndere pre-
n questo et
a partedi-
quanto
uimenti con-
d ogni figura
Sesta: potr
ma sugaal-
mpio.
, come di 1b-
sarelasuga
ra; Et di-
i, & can-
aalrV-
ome di sopra,&
amente non
arti : concio-
ione, che
essero so-
ra sopra'l
to ra-
nto con
pra-
andare
andofa
ol Basso,
sopra.
to
o di Ter-
o afeen
pettando vna
medesime fi-
chela par-
cedendo
mein questo
e quali, oltre
on seri molto
e il ritrouare quel
discende
e per mo
nello
, chefarla
ma seguen-
no all'vltima.
menti: al-
are per le me
to essempio.
nqut-
oppoto
nel salire
sempre ri-
contrano
rna meza
menteper me-
toferm
Quarta.
on mouimento
epara-
o, che
oni &
mio gin-
o grata
nanze. Si
omegli al tri
dellequa
eancosi
o tempo, po-
racntti esspi
igure: per-
a, &nel-
potracia-
'inimite altre
to fermo fi
che J^^^n!
a- hb.j.c.48.
siaSinco-
gionamento,
e al Con-
or.are del-
le della Sinco-
materia, ri-
incopain par-
ionedel-
si ragionidi
i, 1 quali non
o, che
e quelli che
tardo, secon-
andanoi
e le figure
mparij
si mette nel-
nda parte,
ure impa-
mero Emio-
a; se n'anderan-
nella leua-
nella posi-
ttuta,qnartro se
ndranno no-
o nella Posi-
er hora baste-
na ri-
kre
mente,
opa ndle
Ioro miu-
a Sin-
procedere
sincopare tut-
Smcopa
della figu-
, che sia-
o auanti,
come in que-
uino, &daal-
ue, ma diMini-
ificat del
cellentislmo
mibreue:
glia segnodi
iano, pa-
telligenzadel-
Fughe so-
ta digreTo-
ancora qualche
na senza farne
evno
ci
nto
e pi grato,
Cantilena al-
tiofa, chc
oltanti appor-
Musico faces-
ciamento
ure cantabi-
sei pecic,cio di
di Chroma,
nequdla della
chroma
laoratione
giperimita-
, quando le pa-
ha satto l'Eccel-
el suo Pri-
a parola
opi, ri. M*
e si detto
ncoparele
patirealterationeal-
ciosiache arebbeimpos-
agionamento nostro
aessere vnacongiuntio-
&moltobene
parlato, se-
le No-
tura, come
emplici
a Musica, secondo
ta ritrouata, cio'per la
mentenesonolegabi-
sialegata, sciolta,
iduesorti,cio vnaascen-
e quelIa,quando la se-
pq- -p
-- .31
rato,ouerodiobliquocor-
te. Perfettes'intendo-
r quando la Massima
fattaimperfetta per la
Minime, &deIIeSemiminime.
valetreBreui; Ma Breue
tcoslaSemibreuequan-
rta diminutionedel-
me ihuo det-
ome dice
a il Modo, Tempojc
segu.
cio; quando la
quando la Massi-
ie Maslmc. Et
i, si diceessere delTempo
signisica la Prola-
e. QuandolaSemi-
maggiore; Et quando ne
erfetto, maggio-
ui consideratenella Massima, o
il Tempo esserc
o confide-
ime applica-
di Tempo
esserediTem-
fica la Pro
medesimo anco
la variet del
neiquali
mostra.
elie cofe
obre-
positioni
altera,& l'altre
miglio-
eil Quar-
hino, nel
nella Mu-
onese-
si ritro-
eguali, o
Eqna-
qualit,
dine, ma la
onanza,la
Proportio-
tate da i
olia: In-
detta da Ses-
tto, &
ompara-
due parti
o tre
mibrcui, tre
rtione faccia
esseremal
imo generc
nque-
ltera,la quz-
squialtera,
rima anda-
chemcdian
egni,sempreil
posto,qu-
no;htqual
er dimofrare
udesiauertir, che
ricon vn nu-
uc numc-
e isotto-
quando
uero quatcro
si chiama Du
tupla,Nocu-
ro; come
ilquale
rro, corne
uaIit^cioc
lla Pro-
e Franch. prat.
le mani, far-
delle qua-
el primo sa-
ndo questo 3
olamente, che
il semicirco-
uesto C,
ne del Tempo, Se
o (fc.ogni
do. Quan-
uello di so-
fette, Se le Bre-
o C, seni
r in quan-
uesto ^ ,
na Breue
semibreue
questo <J) .
O, compa-
e del secondo.
e, cio, ogni
mo. Questo
mibreuedel
n questo G
primo ne
li nella mi-
iminuita del-
o que-
a, potr ne,To<'-,,l'j
di questi kilLthatm.
deisuoi
te mnb^.iibrs
ci- j.c.7.*
questi delia
inirela
e, che
portata
chesi-
auutol'asso-
onendo; Poet>
ndio, nel
rtenente
ica ioripor-
hodi-
iuditiosi,
xlo gratie d
Cropped by pdfscissors.com