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LA RICERCA
CENTRO
.MILANO
- CORSO
DI
SPIRITUALE
CULTURA
DI PORTA
NUOVA,
16
SPIRITUALE
-
TELEF.
665.851
- 665.853
LA RICERCA
SPIRITUALE
PREMESSA
Significato di
Ricerca Spirituale
La prima esigenza che sorge quando si vuole trattare di un argomento determinato quella di definire
l'argomento stesso.
Per questa premessa contiene gi un orientamento particolare, entrando nel quale non potremmo pi
districarcene. Infatti ogni definizione tale in quanto
pone precisi limiti razionali al suo oggetto e per conseguenza il definire qualche cosa comporta la premessa che la sola validit della nostra conoscenza
quella che proviene dalla razionalit della mente. Ci
veniamo a trovare subito nella posizione razionalistica che Cartesio ha messo in evidenza colla sua famosa affermazione
penso quindi sono , poslzIOne
5
tuito dai valori della Coscienza ed in cui potr avvenire l'incontro con l'essenza di noi stessi. Infine potremo riguardare da questo punto la nostra vita, la
realt del mondo che ci circonda e il senso della nostra
esperienza umana.
Sar forse questo l'inizio di un viaggio che ci porter alla pi grande avventura che un uomo possa
compiere: la scoperta e la realizzazione di s.
PARTE
LA
VISIONE
POSITIVIST A
DEL
mI-
MONDO
del positivismo
dob-
13
Quando noi percepiamo un suono, si tratta proprio di un suono esterno che giunge al nostro cervello
attraverso l'orecchio? Tutti sappiamo che ci non .
All'esterno c' solo un movimento di molecole d'aria
che vibrano con una certa intensit. Queste molecole
urtano il nostro timpano e questo fatto genera una
corrente nervosa che arriva al nostro cervello dove
sorge la sensazione che noi chiamiamo suono.
Cos quando vediamo un colore sappiamo che esso
non altro che la reazione subiettiva del nostro cervello, che trasforma in sensazione crornatica l'urto
che l'occhio riceve dal bombardamento dei fotoni.
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16
il quale le leggi naturali acquistano una forma particolarmente semplice... Le esperienze della fisica pi
recente insegnano che non esistono atomi come semplici oggetti corporei, ma che soltanto l'adozione del
concetto di atomo permette di formulare con semplicit le leggi che determinano. tutti i processi fisici
e chimici .
Da queste premesse si arnva necessariamente a
concludere che la materia non l'elemento originario dalla cui trasformazione derivano tutti i corpi,
ma soltanto un concetto necessario per la mente e
che perci essa sorge solo quando la mente umana
ne ha formulato il concetto, in cui sono riunite le
sensazioni pi disparate.
Inoltre dobbiamo tener presente che il processo
dell'analisi deve procedere nella scomposizione fino
alla riduzione a un punto matematico che non pi
riduci bile perch appunto un concetto limite che,
evidentemente, esiste solo nella mente, cosicch il
cerchio si chiude.
Riflettiamo per che applicando il processo razionale all'uomo noi dobbiamo necessariamente ridurlo
a elementi materiali, misurabili e analizzabili e che
l'analisi razionale deve ridurlo a un punto matematico cio a un nulla. Come esemplificazione di questo
processo osserviamo che se noi concepiamo il tempo
come qualche cosa di oggettivo e inseriamo la vita
umana in questo tempo infinito essa si annulla. In,19
affrettate
E', necessario tener presente che da queste premesse non si pu e quindi non si deve trarre conclusioni semplicistiche come, ad esempio: che la realt.
non esiste e simili. Noi. abbiamo accennato alla critica
della conoscenza solo per far presente come il comune
pensieropositivista
deve essere superato se si vuol
20
1111Z1areuna' Ricerca Spirituale, altrimenti noi veniamo a trovarci nella condizione di quell'astronomo
che diceva che l'uomo sulla terra come un atomo
su un granello di sabbia, dimenticando che l'uomo
anche l'astronomo che pensa che l'uomo sia un
atomo su un granello di sabbia.
Vedremo nella seconda parte come la Ricerca
Spirituale permette di costruire una realt in cui si
integrano il mondo esterno e la coscienza umana, ma
per ora abbiamo elementi sufficienti per valutare
quelle costruzioni cosidette spirituali che pensano che
l'uomo potrebbe conoscere la realt sviluppando nuovi
sensi, oppure che pretendono di dimostrare scientificamente la sopravvivenza, oppure di trovare o aver
trovato un maestro che possa rivelare la verit.
La vita, vissuta come esperienza umana, ci offre
tutte le possibilit se facciamo di essa un processo di
conoscenza di ci che siamo e di ci che la realt
dell'Universo.
Il pericolo sta nel non poter partire per questa
ricerca perch vincolati dalle premesse positiviste che
sono le pi evidenti per il pensiero comune, ma non
per questo sono vere.
.Non andar fuori di te - dice S. Agostino ritorna in te; nell'uomo interiore abita la verit .
Noi cercheremo di seguire il suo incitamento che
quello di tutte le grandi coscienze. E' un processo
21
LA
RICERCA
II
SPIRITUALE
Il pensiero mistico
L'Occidente, specialmente negli ultimi tre secoli,
ha orientato la propria mente verso la razionalit,
'tanto che in generale si pensa che solo questa forma
rappresenti la maniera valida del pensiero.
Con ci si specializzata la mente, trascurando
-quella forma che parte dalla totalit dell'esperienza
'interiore e che pu essere chiamata mistica in quanto
sempre legata a questa totalit interiore o parte-cipazionista in quanto non separa l'individuo dal
mondo esterno, ma lo fa partecipe di esso entro una
unit di ordine superiore. Prima di tutto - scrive
'il Lesang nell'opera sulle Forme del pensiero dobbiamo perdere l'abitudine di far risalire tutta la
mistica a un sentimento incontrollabile. Anche il mi.stico pensa, e anzi molto acutamente e intensamente,
.solo pensa in un'altra forma che il razionalista : E
Remo Cantoni nella sua bella opera sui Primitivi
..scnve: Noi potremo costruire una reale fenomeno:24
Occorrono talvolta lunghe meditazioni per comprendere che si pu dire che qualche cosa in quanto
si trasferisce su quella cosa il proprio senso di es30
La Coscienza
Questo
fondamentale
31
quella
rappresentiamo
il passato o il futuro componiamo;
sempre un atto attuale della Coscienza. Ad esempio.
quando noi pensiamo a quando eravamo ragazzi,
nulla ci pu dimostrare che quel ragazzino che ciappare in episodi staccati veramente noi stessi. Eppure in quel momento ne siamo certi, ma una:
certezza che esiste in quel momento, non nel passatoe tanto meno nel futuro. Da ci facilmente si ricava,
come vedremo ancor meglio parlando della Storia,
che l~osciellza
vive in un eterno presente. Potremo
dire che l'attimo presente il punto di tangenza della
realt con il -mondo del tempo creato dalla mente.
Questo momento presente in cui l'Essere ha la
sua realt resterebbe senza possibilit di conoscersi senon si ripiegasse su s stesso, se non si riflettesse, se
cio non entrasse in quella che possiamo chiamareesistenza o manifestazione.
Nello stesso modo per
conoscere il nostro aspetto fisico dobbiamo guardarci
in uno specchio. Il pericolo sta nel credere che l'im-magine dello specchio sia parte della nostra realt o
peggio contenga tutta la nostra realt. Il mito di
Narciso racconta appunto che egli si affogato per
voler raggiungere la sua immagine che vedeva rifles-sa nell'acqua. Il mito di Dioniso racconta che i giganti (figli della Terra) hanno attirato il figlio di
Giove per mezzo di uno specchio e poi lo hanno
sbranato. Sono miti che ci ricordano il pericolo che
sempre ci minaccia di volerei immedesimare con la.
nostra immagine riflessa dalle sensazioni che la mente
'coordina in concetti. Noi diventiamo allora quel.l'omo che, come ha detto Cicerone, si pu mostrare
.2. dito, ma quando analizziamo
questa apparenza di
.realt troviamo necessariamente che un'ombra, una
vanit, un maja, un'immagine virtuale per esprimerei
in linguaggi diversi. Da ci quel pessimismo dissolvitore e vanificatore a cui abbiamo accennato come
necessaria conseguenza del pensiero positivista che
vede il mondo e l'uomo stesso come a s stante nel
:tempo e nello spazio, indipendentemente
dalla CoSCIenza.
Cerchiamo di chiarire quanto detto sulla Coscienza con una analogia. Se ci troviamo in una stanza
.buia, gli oggetti in .essa contenuti non hanno colore.
E' ingenuo credere che abbiano un colore, ma che
:non lo vediamo per mancanza di luce, poich la
fisica elementare c'insegna che la luce bianca contiene tutti i colori chevngono in parte assorbiti dai
-corpi (e questi non li vediamo), in parte vengono
respinti verso il nostro occhio (e sono questi che noi
-vediamo). Perci il colore non che la propriet di
una certa sostanza' di assorbire o di riflettere i colori
-contenuti nella luce' bianca e quindi quando questa
luce non c' non esistono neppure i colori. Per anal~gia le propriet delle cose ~nno esi~ten_za qua-ndo
$1 accende la lampada della 'nostra. COSCIenzae le c.Q.~~_
.sono composte solo di propriet cio gi nostre sensazioni che sono aspetti della nostra coscienza come
-ogni colore un aspetto riflesso della luce bianca.
.34
es-
+-,
redenzione/ Bergson ha cercato di esprimere questavisione intuitiva dicendo che l'Universo una grande macchina per fabbricare degli Dei.
Naturalmente
queste sono immagini
che sonoun rivestimento di ci che non pu essere ridotto
a concatenazionL concettuali e-~he e;derebbeEo ogn.r
yal~;;-se
sottoposte all'anaiisi critica <!elli..Egione.
E' facile intendere come simili immagini
possono
essere concatenate
in miti, in parabole, elaborate
fino a formare una teologia che pu assumere anche un carattere dogmatico per soddisfare al bisogno
di sicurezza obiettiva che le Coscienze primitive non
possono eliminare sotto pena di sentir mancare ogni
sostegno alla loro esistenza. Vedremo meglio questo processo quando tratteremo dell'asp.etto r.e1igioso
della Ricerca Spirituale.c Per ora rendiamoci
conto
che non con la ragione)che
possiamo mai sperare
di sostenere-il processo della Coscienza. La ragione'
non potr darei che dei limiti oltre i quali .c' il
mistero, mistero che diventa un nulla se nOI pretendiamo
di ridurlo a schemi logici. Per la Coscienza tutto appare diverso. ~
non distacca null~"
da s, non vede s stessa o un ,- suo -aspetto come
problema, ma semplicemente
vive la sua dinamica
esistenza. E poich questo esistere uno sviluppo
creativo e perci originale, il mistero non qualche
cosa che essa debba scoprire, un ente esistente fuori
di lei ma il suo stesso sviluppo, il presentimento
di ci che d0err
secondo l'armonia propria... lo
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scereejjtrovare
per irradiazione
sieme-sentimento)
verso tutte le creature. Le piante,
gli animali, la natura in genere ci appaiono legati
al nostro intimo in modo ineffabile, quasi una va c e
d e Il a v i t a ci rivelasse una parentela comuneycorne"
nel Cantico delle Creature di S. Francesco. Tanto
forte si manifesta in noi questo stato emotivo che
anche il senso critico ne resta sopraffatto e ci sentiamo portati ad accogliere o costruire dottrine cosmologiche e psicologiche che rispondono anche al
nostro bisogno di stabilire comunque
dei rapporti
armonici tra noi e l'uni verso. Verso gli altri uomini
la .comprensione diveQta pi ricca di contenuto e
quindi pi complessa e pi ardua. In tale stadio
tendiamo a sueerare gli antagonismi mediante la conciliazione deg1i opposti (coincidentia opposirorum).
Cerchiamo quindi di scoprire funit fondamentale
delle religioni, l'unit delle forme dell'arte, tendiamo a conciliare scienza e filosofia. Persino il male
ci appare come l' om b r a d e l B e n e.
Si realizza cos un sincretismo che il senso critico non idoneo ad esaminare e tantomeno a giudicare, perch non pu coglierne la vera causa che
un'esperienza
interiore soggettiva.
N si deve vedere in questa uno stato di inferiorit mentale, Si pensi piuttosto che a questo sforzo
di armonizzazione
siamo debitori di molte filosofie
il cui valore sta pi nell'intuizione
che nella dimostrazione razionale e che pur costituiscono dei fari
43
nella faticosa ascensione del pensiero umano. Plotino, Bruno, SRnoza, Leibniz rappresentano alcuni
pi
pensatori -che hanno cercato di 2:~g~.Ziuggt;!e questa armonia, il!udendosi di poter dimostrare razionalmente ci che era soltanto un'aspirazione, una intuizione, una incomunicabile esperienza interiore.
t~;-i ~~ti
s~
Il raggiungimento
di questo stadio, che pu essere lento' o improvviso, d fra l'altro la capacit di
una penetrazione cos sottile nelle Coscienze altrui
da raggiungere quella che si pu chiamare ch ia r oveggenza
psicologica
e che permette al discepolo
di iniziar e, la sua esperienz~~aestr2:.
Questo processo che stato ridotto da un abbozzo schematico, non pretende di includere tutti i metodi e tutte le scuole ma si voluto mettere in luce
i momenti caratteristici che si ritrovano in quegli
orientamenti che hanno per direttiva lo sviluppo autonomo dell'individuo, attraverso la conquista di un'autocoscienza sempre pi completa.
45
Rivelazione
Naturalmente
quanto stato detto costituisce un
quadro a confini assai limitati di questo immenso
lavoro che la Ricerca Spirituale. Se sar nato in
Chiama
questo evento col nome che vuoi:
una voce che parla dove non c' suono alcuno, un
messaggio che giunge a te senza forma n sostan--
Lo stato
di purezza
pure una sintesi dei tre
stati precedenti. In esso si sente che qualsiasi esperienza vissuta in reverenza, semplicit e verit,
sempre pura. Il discepolo sente che in tale stato egli
pu rivestire la bianca veste dei candidati
senza
che possa essere macchiata da qualsiasi esperienza,
pur completamente
ed intensamente
vissuta, sempre
che la sua coscienza permanga nello stato di purezza.
Soprattutto necessario intendere che la tecnica
della ricerca spirituale non richied fenomeni psichici, visioni, sdoppiamenti
o simile fenomenologia.
Si richiede invece una coscienza concentrata e vigile che rappresenta la lampada la cui luce ci permette d'inoltrarci
prudentemente,
ma coraggiosamente nel Grande Mistero.
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49
LA
RICOSTRUZIONE
III
RELLA
REALTA'
Questa impressione genera necessariamente una seria perplessit in coloro che pur sentendo l'aspirazione verso una pi alta conquista spirituale, sentono come grave pericolo rompere quelle posizioni
che hanno gi costituito nella vita e che sentono
permeate di valori positivi anche se sono riusciti
a realizzare solo in modo imperfetto.
Conseguentemente
noi vorremmo completare il
nostro esame considerando i vari aspetti che derivano dal processo della Ricerca Spirituale per poter
giungere alla conclusione che soltanto una vita vissuta in tale senso una vita che pu raggiungere
la sua concreta pienezza, in quanto diventa assunzione di un compito creativo che ad ogni vita d
il proprio senso e il proprio originale valore.
L'aspetto scientifico-tecnico
Scrive B. Russel: lo credo che l'universo non
ha n unit, n continuit, n coerenza, n ordine ...
L'ordine, l'unit, la continuit sono invenzioni umane come i cataloghi e le enciclopedie ed Einstein:
La scienza non una raccolta di leggi, un catalogo di fatti senza nesso. E' una creazione dell'intelletto umano, con le sue libere invenzioni di idee e
di concetti.
Abbiamo scelto queste due citazioni fra infinite
altre dei maggiori scienziati moderni per indicare
come attualmente il concetto di scienza molto lon51
timo da quello del secolo scorso che pensava che lascienza scoprisse delle verit esistenti in s stesse; ma soltanto una sistemazione che soddisfi:
l'aspetto razionale della n~tra
~~nte he ci permetta quell'orientamento
che possiamo chiamare conoscenza razionale di cui la matematica la forma
pi caratteristica. In altre parole il pensiero moderno
ci dice che l'universo non un universo materiale,.
retto da leggi matematiche, ma che la mente umana
deve disporre i fenomeni secondo le proprie - esigenzerazionali
perch altrimenti noi non potremo
conoscerlo con la mente stessa. In altre parole ancora la realt sempre il caos primitivo da cui la
mente trae con un perenne processo creativo quell'ordine, quell'armonia,
quelle leggi, che lo fanno
diventare un universo fatto ad immagine della mente
umana. Nuovamente veniamo a richiamare l'idea
che l'universo lo specchio sul quale l'uomo impara a conoscersi e che la scienza il modo con cui
noi acquistiamo tale conoscenza con la mente.
Oggi si generalmente d'accordo - scrive il Jeans
-' e nel campo dei fisici quest'accordo raggiunge la
unanimit; che la corrente della conoscenza ci conduca innanzi' a .una realt non meccanica; l'universo diventa molto pi simile il un- grall'de pen~i~~Q.che ad una grande macchina .
L'argomento ci porterebbe a doverci addentrare
negli sviluppi derivati da queste impostazioni scientifiche, ma per la Ricerca Spirituale sufficiente
52
estetico
coerenze logiche della mente che legano le sensazioni ed i concetti secondo quell'ordine che appunto
chiamiamo logica .Per
la Coscienza non esaurisce la sua attivit in questa dimensione, ma ne
sviluppa altre che, come quella estetica, non tessuta
entro l'ordine logico. L~~~perienza estetica che possiamo chiamare, per intenderei, anche senso della
bellezza, non affatto logi~a. Essa crea un rapporto
tra le cose o le immagini di un'evidenza tale che
chi la esperimenta pretende che debba esser universale anche se non logica. Se, ad esempio, sul mare
azzurro
vediamo comparire una vela triangolare
noi di~iamo: bello. Per se un'altra persona ci
dicesse che non ci vede nessuna bellezza noi saremmo indotti a dire che essa non capisce. Questa evidenza del valore estetico nei rapporti fra le forme
costituiscono l'architettura,
fra i colori la pittura,.
fra i suoni la musica. A mano a mano che noi estendiamo la dimensione estetica e quindi la possibilit
di nuovi rapporti, il mondo intorno a noi viene a
essere intessuto di un'armonia
particolare che ci
permette di conoscerlo ~otto un aspetto particolare
che n01)1 .n pi, n menoreale 'di .quello razionale,
.mentre il legame delle coerenze logiche lo chiamiamo verit, quello delle ,:oerenze estetiche lo chiamiamo bellezza e ci d modo di costituire un'armonia immediata, senza elaborazioni di calcoli o
deduzioni. Perci il senso estetico un mezzo per
costituire la nostra conoscenza del mondo che pos-
ma
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siamo pensare non sia retto da una formula matematica, ma da ..1m pi complesso o.e ricco equilibrio
111 CUI gli elementi
sono' qualitativi e non quantitativi.
Nel pensiero comune, come conseguenza della
visione positivista, la bellezza concepita come qualche cosa che esiste in s stessa e che noi possiamo
solo scoprire. Dopo quanto abbiamo detto sulla funzione ordinatrice della dimensione' razionale, non
sar difficile intendere che dove non c' una coscienza non c' bellezza possibile, come non c'
verit possibile. Di conseguenza il mondo attorno a
noi non n bello, n brutto, ma il dispiegarsi delle
coerenze estetiche fa s che su questo schema neutro poi possiamo legare sensazioni, immagini, conc tti in un rapporto sui generis che chiamiamo belI zza.
Per lo stesso processo creatore della realt obiettiva che spinge l'uomo a dar obiettivit ai suoi contti creando degli strumenti, anche per il senso estetico sente il bisogno di questa obiettivazione che
prende il nome di opera d'arte. .Conseguentemente
l'opera d'arte la manifestazione esterna, l'obiettivnzione, del dispiegarsi della Coscienza dell'artista
nella dimensione estetica. E' quindi un messaggio
he ci induce ad' ampliare le nostre coerenze esteI iche perch
con esse arriviamo a comprendere
:i a prender dentro un'esperienza interiore alla
59
D'altra parte un processo cos ricco come la Ricrca Spirituale, che utilizza tutte le possibilit del61
presentare
un aspetto
62
ricerc~"sp"iri~~1> ..
Vediamo quindi come l'aspetto morale della Ricerca Spirituale sia legato particolarmente
con lo.
aspetto religioso, di cui tratteremo in seguito, e C(lU
l'aspetto sociale. E' proprio lo sviluppo morale che
ci fa sentire che non possiamo diventare uomini se
non realizzando l~ ~nostra umanit, assumendone la
responsabilit.verso
gli '!l..!ri uomini ~entiti come Coscienze in sviluppo da cui continuamente
riceviamo,
verso cui irradiamo gli elementi per costituire l'esperienza umana. Se ci mancasse questo contatto e
questa assunzione di responsabilit
la nostra Coscienza non avrebbe possibilit di sviluppo e rimarrebbe come un punto luminoso isolato in un infinito
senza punti di riferimento.
Seri ve il Blondel (1) :
!:-'uomo non basta a se stesso; deve agire per
gli altri, con gli altri, per mezzo degli altri. Non
si possono accomodare per noi soli gli affari della
nostra vita. Le nostre esistenze sono talmente legate che impossibile concepire una sola azione
che non si stenda in ondulazioni infinite, molto al.
di l del fine cui pareva tendere. Le pi insignificanti possono andare a turbare, a grande distanza,
una vita oscura, far uscire uno sconosciuto dal suo
egoismo e provocare colpe o devozioni che nel loro,
complesso concorrono alla tragedia umana. I-dL co(l) Blondel - L'azione - Val. I, pago 181 - Vallecchi edit
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.scienza individuale,
uni versale .
mato la sua prima norma morale: Agisci soltantosecondo quel criterio che tu p~ssa volere che_diyen-
ga, nello stesso tem 0, una legge universale. Una
tale norma trascende l'individuo singolo e lo porta.
a realizzarsi in quanto esso si riconosce parte di una.
universalit entro la quale possibile la sua realiz-zazione. Come corollario della prima norma kantia-
na discende la seconda: Agisci in modo da far uso"
della umanit, sia nella tua stessa persona, sia in
quella d'un altro, ~12Ie_come
fine, mai come.
mezzo .
Tutto il turbamento morale che travaglia l'assestamento della nostra civilt pu trovare in questa
norma il suo continuo riequilibramento rinnegando,
ogni forma sociale entro la quale l'uomo diventi oggetto. Il pericolo che una simile posizione disumana
possa affermarsi sta nel fatto che seguendo senza.
critica il processo della scienza che pone come P>
stulato l'esistenza di un mondo obiettivo, anche
l'uomo stesso finisce per pensarsi come oggetto.
Inoltre, per fissare le idee, pensiamo alla giustizia, che non il diritto scntto, ma un valore chedobbiamo realizzare in noi come singoli e farlo as-
sumere anche dalla societ.
Esso al di l dell'uomo fenomenico perch non
rappresenta un utile, tanto che possiamo arrivareal sacrificio della vita perch questo valore possa
attuarsi.
71
La prova dell'indissolubilit
12
dell'uomo
dall'unit
sociale, la possiamo individuare nell'espressioni nostre pi normali. Per esempio noi pensiamo che
certi oggetti siano uguali o pressapoco per un'altro
e questo il concetto di realt poich se pensassimo di non vedere come vedono gli altri dubiteremmo
delle nostre facolt mentali. Perci la nostra mente
pensa come una cellula della mente (ipotetica) della
umanit. In altre parole bisogna pensare che la
totalit preesiste alle parti e che queste sono parti
perch noi le pensiamo come parti di un tutto. Il
concetto evoluzionistico crede ingenuamente che le
parti, aggiungendosi le une alle altre, cio sviluppandosi, finiscano per formare la totalit: invece il
contrario. Una ghianda si sviluppa in quel modo
perch condizionata e plasmata dallo schema della
quercia e tutti i momenti del suo sviluppo sono
momenti di sviluppo appunto perch in realt la
totalit preesistente l'organismo intero. Un monumento costruito aparentemente mediante la sovrapposizione di pietre e marmi; per questa sovrapposizione non potrebbe mai diventare altro che
un ammasso di materiali se non preesistesse l'idea
dell'artista che la totalit sintetica preesistente che
d senso e valore a ogni sovrapposizione di pietre.
L'evoluzionismo vede il movimento creativo dal
basso e quindi vede crescere il monumento giorno
per giorno obbedendo a leggi di statica e coesione
.ed ha concluso che nelle fondamenta (protozoi) ci
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doveva essere in potenza tutto lo sviluppo successivo regolato da leggi evolutive. Ma cos come
per il monumento, ~oi uomini non possiamo esistere come tali senza l'uomo sociale sintesi totale
dei vari individui che compongono l'umanit.
L'aspetto religioso
Taluno mi chiede allora se la Ricerca Spirituale
non una religione o almeno una forma religiosa.
Devo rispondere s e no. Se per religione s'intende una credenza comune, un corpo di dottrine basate su proposizioni dogmatiche, allora la Ricerca
Spirituale non affatto una religione. Se invece ci
riferiamo al senso religioso, in quanto la nostra coscienza pi intima si sente attratta da un Bene che
presente infinitamente pi grande e pi alto di ogni
altro bene e tende a congiungersi fino ad unificarsi
con esso, allora questo veramente l'essenza della
Ricerca Spirituale. E poich la ricerca di questo Bene,
questo pre-sentimento del divino la sostanza attiva di tutte le religioni, rileviamo che la Ricerca
Spirituale costituisce il dinamismo interiore di tutte
le religioni.
Sotto questa spinta ogni religione si sviluppa secondo i tempi, i popoli, l'orientamento datole dal
suo fondatore. Finch essa anelito verso il Divino,
ricerca della via che conduce a questa mistica unione, essa rimane una Ricerca Spirituale, quando poi,
74
renti per
ricercatori, in quanto sentono di vivere
l'esperienza originale che tali forme ha generato.
Da ci nasce una nuova comprensione che li riporta
all'antica religione che ora in parte intendono con
pi profondit, in parte intuiscono come un preannunzio di verit, e che in ogni modo riconoscono
come un mezzo, come una via, per l'ascesa delle coscienze verso pi alte esperienze.
Indubbiamente; posto il carattere religioso della
Ricerca Spirituale in questi termini, siamo di colpo
tacciati di eresia. Infatti ogni religione non pu costituirsi n svilupparsi se la eresia non viene a depurarla e farla ritornare alle proprie origini.
In fondo anche le lotte umane che sembrano
avere tutt'altro carattere, come quelle attuali, sono
essenzialmente religiose, perch si fondano su una
concezione universale della vita, su una responsabilit dell'individuo singolo verso l'umanit, su costruzioni ideali che trascendono la realt attualmente
sperimentata; tutti caratteri della ricerca :religiosa,
particolarmente messa in luce dal fatto che gli avversari o invocano Dio o lo rinnegano cio affermano o rinnegano una. determinata concezione
di Dio. Sempre gli eretici, che rappresentano gli
uomini pi impegnati in questa ricerca, poich per
essa osano sfidare le forme religiose gi fortemente
costituite, sono stati accusati di rinnegare Dio, mentre compivano un tentativo di porre le basi di una
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pi soddisfacente' impostazione dall'assillante problema. Perci vediamo che tutti i fondatori delle
grandi e piccole' religioni sono eretici di quelle gi
costitui te.
Il Budda esce dalla grande costruzione religiosa
dell'Induismo, Ges attira su di s, come bestemmia,
le ire dei tutori della Legge ebraica, Maometto si
presenta come dichiarato rinnegatore del politeismo
del mondo arabo, e Giansenio e Lutero e mille altri spiriti, cos fortemente religiosi, si presentano
sotto l'aspetto ereticale e perci vengono accusati di
rinnegare il vero Dio.
. In fondo anche noi, appunto perch ricercatori,
siamo pi, o meno eretici; e se siamo stimati poco
pericolosi proprio perch non dimostriamo di ess~re veramente e decisamente impegnati in questa
ncerca.
Sentiamo per tutti, e con noi tutto il mondo, il
bisogno di una impostazione pi comprensiva, pi
nostra, pi coerente coi nuovi problemi umani.
. Il modo pi comune, vorrei dire pi volgare,
di porre il problema quello di chiedere se Dio
" D oman da ch e non puo' avere una
:" o non ce.
risposta perch trascura ogni impostazione sensata.
r 1.1 fatti se si pretende di raggiungere una impostazione razionale, si arriva a ridurre Dio ad un con. .Lto, cio un prodotto della mente umana. Se invece lo considero qualche cosa al di l di Oglll mia
77
Senza moltiplicare le citazioni diremo che que.sta concezione di Dio si affermata nella cultura
moderna specialmente attraverso quella vasta scuola
di pensa tori che va sotto il nome di storicismo te-desco (Dilthey, Simmel, Splenger, Eucken, ecc.).
Per conseguenza Dio non esiste come un EsseTe separato in quanto non pu venir concepito
come esistenza che sempre limitata nel tempo e
.nello spazio. Non pu aver nessun attributo (buono,
giusto, ecc.) perch questo impedirebbe
che fosse
anche il suo contrario;
infatti la volont di Dio
non pu essere ingiusta, perch allora esisterebbe
una Giustizia che lo trascende. E neppure Dio pu
essere ridotto a concetto razionale. Dio in una parola Mistero e noi ogni giorno lo conquistiamo.
L'aspetto
esoterico
gi parlato
della costruzione
del Tern-
pio, ma ora
come simbolo
riprendiamo
iniziatico.
quest'idea
del
Tempio
possiamo dire
illusione, ma
gente comune
uno potrebbe
mondo perch
Cos
'quanto
.chezza
scienza
che chiamiamo noi stessi. Studiare noi stessi significa quindi approfondire la conoscenza dell'immagine di quello che veramente siamo. Questa pi
profonda conoscenza ci rivela che la nostra persona,
che credevamo fosse tutta la nostra realt, simile
alla maschera che nelle tragedie antiche (e ancora
in oriente) gli attori mettevano sul volto per simboleggiare un determinato carattere, facendo risuonare la voce attraverso di essa (persona, da per-sonare = risonare attraverso). Ci accorgiamo cio che
la nostra personalit il simbolo di noi stessi, mentre noi siamo... il Mistero (l'uomo, questo sconosciuto). l'J' basta. Se ricordiamo che possiamo conoscere l'universo per quel tanto di corrispondenza
che siamo capaci di stabilire fra esso e la nostra coscienza, concluderemo che noi conosciamo l'universo
per quel tanto che esso si riflette in noi. Perci
quello che noi chiamiamo universo semplicemente
la proiezione simbolica della realt dell'universo. Da
questa corrispondenza
deriva l'affermazione esotefica: Cos in alto come in basso , che significa
he l'immagine un microcosmo, in quanto riprocluce in s tutto il cosmo.
Nelle moderne torri solari si cerca di conoscere
il sole studiandone un raggi.o. Infatti ogni macchia
li sole non che la proiezione del sole stesso ed
.ssa pu rivelarci tutto il sole. Cos nell'atomo si
riflette l'universo stellare, cos tutto il cosmo si rifI .tte in ogni sua parte, e perci da ogni forma .(sia
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re. (1) In tal modo viene a realizzarsi come espe-rienza Immediata, quello che la filosofia moderna
si protende a "voler dimostrare": che l'universo non
che la fenomenologia dello spirito.-"
I discepoli "
Evidentemente,
ogni sviluppo della Coscienza,
che nello stesso tempo conoscenza e realizzazione
di s stesso, deve portare una maggior conoscenza
e conferire un maggior potere; conoscenza e potere
derivanti dall'essere un collaboratore sempre pi influente nell'opera della creazione, simboleggiata dalla costruzione del Tempio; di diventare cio un
muratore
come detto in linguaggio iniziatico,
di cui spesso si erroneamente abusato.
La differenza fra profani e discepoli nella via
esoterica non consiste in speciali poteri psichici, o
nella conoscenza di particolari verit, o nella accettazione di particolari discipline, ma semplicemente in
una attitudine spirituale. Mentre il profano considera
le cose, gli esseri, gli eventi, i sistemi, la vita, come
Realt, il Aiscepolo li considera dei simboli attraverso i quali egli pu sviluppare in totalit la propria Coscienza.
L'uomo d'azione che considera se stesso il tal dei
tali, lo scienziato convinto dell'obiettivit del mondo,
(1) Vedi
111
questa collezione
L'esperienza
umana .
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95
La gerarchia Spirituale
Ed infine possiamo immaginare
che per l'iniziato l'Universo apparir come la manifestazione di
un'infinita Gerarchia di Coscienze, dimensioni infinite di un'unica Cosci-enZa".--Non certo questa una concezione n nuova n
segreta. Basta pensare alle Gerarchie Celesti della
Chiesa Cristiana. Gli Angeli, gli Arcangeli e gli
altri cinque gradi superiori non possiamo imrnaginarli che come Coscienze rivestite da corpi sempre
meno materiali. Essi sono gli esecutori immediati
della Volont Divina e la loro azione impersonale, mentre l'evoluzione umana ha seguito un
altra linea di sviluppo, quella della personalit, quella degli Angeli caduti.
Tutto questo pu essere capito intellettualmente,
almeno in via d'ipotesi, ma che cosa significa sperimentare con tutta la Coscienza un mondo cos costrutto? Al profano non resta che la via dell'intuizione e questa potr rivelargli molte cose se sapr ascoltare in uno stato di reverenza interiore, che
gli permetter di salire pi su, pi su, fino a comprendere che una necessit vitale per ogni uomo
incamminarsi in quella stretta Via, per quel Sentiero che lo porter verso una sempre pi alta conoscenza e realizzazione di se stesso.
Invece che finire con una facile conclusione schematica, Vi prego di unirvi a me per arnvare ad
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mediante
un atto'
ELEVAZIONE
Le forme
a contrasto
Oltre non
solo nuove
Ma _non Legge che da te provenga questa chein te si manifesta, e in tutti i ciliegi, in tutte lepiante, negli animali tutti, e in me, che-la mente'
dissolve in energia come te, e nei campi magne-tici che sono le stelle, gli universi di stelle.
E dal suo palpito nasce il ritmo del Tempo, nascono negli spazi i definiti confini di ogni forma,
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sempre
i mai
fini,
andare
che
s'in-
che segna
confini
ulti-
rivela
rivela
E Voi
mondo
che nel
arm'onia
Pi su ancora, nel Mistero! da dove io sono disceso per costruir la Tua Casa, o Signore, con
la sostanza del mio agire, nel mondo d'ogni
gIOrno.
Anima
mia, adora!
INDICE
PREMESSA
Significato di Ricerca Spirituale ~ .
Scopo e limiti del presente saggio.
9
La crisi dell'uomo moderno
10
La fuga dalla realt
12
Il problema della realt.
12
La formazione dei concetti.
14
Tempo e Spazio
16
I limiti della mente
17
Senza conclusioni affrettate
20
La caverna di Platone .
23
PARTE II - LA RICERCA SPIRITUALE
Il pensiero mistico .
Il Tempo e Spazio della nostra esperienza .
Esemplificazioni
mitiche
L'esperienza fondamentale
La Coscienza
Rivelazione .
PARTE III - LA RICOSTRUZIONE
L'aspetto
scientifico-tecnico
L'aspetto filosofico
L'aspetto estetico
L'aspetto morale
L'aspetto sociale
L'aspetto religioso
L'aspetto esoterico
I discepoli .
La gerarchia spirituale
Elevazione
100
pago 5
DELLA
pago 24
25
28
29
31
48
REALTA'
pago 51
55
57
64
67
74
82
93
96
97
,-