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la Regione Abruzzo si
allontana dall'Europa
20 maggio 2010
WWF Abruzzo
Via D'Annunzio 68 65100 Pescara
Tel/fax: 0854510236, email: abruzzo@wwf.it
WEB: www.wwf.it
A cura di Augusto De Sanctis, referente acqua WWF Abruzzo.
Lo studio dei corsi d'acqua viene svolto dal 2004 dall'ARTA che ha una rete di oltre 100 stazioni di
monitoraggio lungo i fiumi della regione. L'ARTA misura una serie di parametri chimico-fisici e
batteriologici e provvede allo studio degli invertebrati presenti secondo tecniche standardizzate a
livello nazionale.
L'integrazione dei dati chimico-fisici con quelli biologici nell'indice SACA (Stato Ambientale Corsi
Acqua) permette di classificare ogni stazione in una delle 5 possibili classi di qualità (Pessimo;
Scadente; Sufficiente; Buono ed Elevato).
L'Arta ha recentemente redatto la relazione sulle attività di monitoraggio svolte nel 2009. La
Regione Abruzzo non solo non coglie l'obiettivo già fissato per il 2008, con oltre il 20% dei punti di
campionamento al di sotto della classe “sufficiente” ma vede aumentare la quota di punti di
campionamento non conformi rispetto all'obiettivo fissato per il 2015.
Infatti a pochi anni dal 2015 ben il 63% delle stazioni è in una classe di qualità non corrispondente
allo stato “buono” e, soprattutto, preoccupa il trend che è in peggioramento, nonostante il 2009 sia
stato un anno piovoso.
70
60
50
40
Conforme
30 Non conforme
20
10
0
2004 (n=96) 2005 (n=105) 2006 (n=121)2007 (n=120)2008 (n=123)2009 (n=122)
Il grafico indica la variazione percentuale negli anni delle stazioni conformi agli obiettivi di
qualità per il 2015 (CONFORME: classi “buono” o “elevato”; NON CONFORME: classi
“pessimo”, “scadente” e “sufficiente”)
45
40
35
30
25
2008
20 2009
15
10
5
0
Pessimo Scadente Sufficiente Buono Elevato
Piccoli ma tremendi
La zona di Ortona concentra 5 dei fiumi con maggiore criticità della Regione: il Feltrino, il Moro,
l'Alento, il Riccio e Arielli, tutti con moltissime stazioni nello stato “scadente”.
Questi fiumi, che sfociano nel mare del futuro Parco della Costa Teatina, non mostrano segnali di
recupero nonostante i numerosi allarmi lanciati da amministrazioni locali, associazioni e cittadini.
70
60
50
40
Conforme
30 Non c onforme
20
10
0
2004 2005 2006 2007 2008 2009
Provincia di Chieti: andamento delle conformità rispetto all'obiettivo di qualità “buono” (in
percentuale)
18
16
14
12
10
0
Pessimo Scadente Sufficiente Buono Elevato
Provincia di Chieti: classificazione delle stazioni di monitoraggio nel 2009
12
10
0
Pessimo Scadente Sufficiente Buono Elevato
70
60
50
40 Conforme
Non conforme
30
20
10
0
2004 2005 2006 2007 2008 2009
90
80
70
60
50
Conforme
40 Non conforme
30
20
10
0
2004 2005 2006 2007 2008 2009
14
12
10
0
Pessimo Scadente Sufficiente Buono Elevato
Provincia di Pescara: classificazione delle stazioni di monitoraggio nel 2009 (in %)
10
0
Pessimo Scadente Sufficiente Buono Elevato
Il Piano di Tutela delle Acque della Regione Abruzzo: uno strumento per eludere o per
cogliere gli obiettivi di qualità?
La Regione Abruzzo deve ancora approvare il Piano di Tutela delle Acque nonostante le attività
siano state avviate nell'ormai lontano 2001 (in base al Decreto 152/99 doveva essere approvato
entro il 2004!).
Questo Piano assume un valore strategico per la Regione non solo per l'impatto che dovrà avere
sulla qualità dell'ambiente in cui vivono i cittadini abruzzesi ma anche per tutte le attività
economiche che si svolgono nella Regione (turismo, agricoltura, industria ecc.).
Purtroppo la Regione Abruzzo e tutte le altre amministrazioni devono prendere atto di quanto
segnala l'ARTA sulla qualità dei fiumi abruzzesi:
Considerazioni dell'ARTA sullo stato di qualità dei fiumi tratte dal capitolo “Analisi risultati
2009” della Relazione ARTA Stato di Qualità delle Acque Superficiali, pag.332
Nonostante la nomativa comunitaria preveda il coinvolgimento dei portatori di interesse fin dalla
fase di redazione del Piano (partendo dalla condivisione degli obiettivi per poi arrivare alla
definizione delle regole e degli strumenti attuativi), solo recentemente e su insistenza delle
associazioni è stato possibile esaminare una prima bozza di Piano (comprese le Norme Tecniche di
Attuazione).
Ebbene, per il WWF il Piano in questa formulazione è inaccettabile per quanto riguarda la qualità
delle acque (e non solo) perchè sostanzialmente cerca di eludere l'obiettivo fissato dall'Unione
Europea per il 2015. La richiesta di derogare a questi obiettivi è generalizzata e non si pongono
neanche limiti temporali certi per la riqualificazione dei fiumi abruzzesi.
Questo atteggiamento è estremamente grave perchè la Regione Abruzzo pare non volersi assumere
chiare responsabilità nonostante l'Unione Europea abbia fissato una data certa per il raggiungimento
di una qualità ambientale accettabile per i cittadini europei.
Il raggiungimento degli obiettivi di qualità ambientale si basa su scelte coraggiose e condivise con
la comunità abruzzese e deve passare sicuramente per:
-una radicale revisione delle modalità di depurazione, non solo attraverso interventi strutturali ma
anche con l'applicazione di controlli severi;
-l'immediata applicazione sul campo del DeflussoMinimo Vitale (DMV), così come sostiene la
stessa relazione dell'ARTA:
Considerazioni dell'ARTA sul DMV tratte dal capitolo “Analisi risultati 2009” della Relazione
ARTA Stato di Qualità delle Acque Superficiali, pag.332
ALLEGATI TRATTI DALLA RELAZIONE ARTA
“QUALITA' DELLE ACQUE SUPERFICIALI 2009”