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Fonti

Ovis aries - it.wikipedia.org


lana in "Enciclopedia dei ragazzi" treccani.it
Propriet e benefici Formaggio di Pecora vitamineproteine.com
Le Fiabe - favole Esopo: Lo scherzo del pastore lefiabe.com
La pecora nel bosco filastrocche.it

Ovis aries - Pecora


La pecora (Ovis aries Linnaeus, 1758) un mammifero della
famiglia dei Bovidae.
Si tratta di un animale addomesticato in epoca
antichissima, diffuso attualmente in ogni continente. Vive
principalmente in greggi, per gestire i quali l'uomo si affida
spesso a cani pastore.
Il nome pecora (lat. pecus "bestiame di piccolo taglio"
passato poi a identificare un singolo animale) riservato
all'adulto femmina, il maschio della specie chiamato anche
montone, mentre il piccolo denominato agnello fino a un
anno di et.
L'et di una pecora si stabilisce dal grado di usura degli
incisivi, che come in tutti i bovidi sono presenti
esclusivamente nella mandibola, mentre la mascella
presenta nella zona corrispondente una formazione ossea
continua. Gli agnelli, alla nascita, hanno otto denti da latte
provvisori. A un anno i due incisivi frontali sono sostituiti da
quelli permanenti; all'et di due anni si aggiungono altri due
incisivi permanenti e fra i 3-4 anni si completa la dentizione permanente per arrivare intorno al quarto
anno d'et agli otto incisivi definitivi.
La pecora di carattere timido ma, al contrario di quanto si possa pensare, molto intelligente,
dotata di buona memoria e facilit di
apprendimento. Generalmente il vello delle
pecore marcatamente folto e fitto,
estremamente riscaldante e di rapida crescita;
solitamente di colore bianco, biancastro, bianco
sporco, talvolta anche nocciola. Spesso nei piccoli
agnelli il pelo, non ancora lanoso, pu essere
transitoriamente molto scuro, quasi nero.

Le dimensioni delle pecore variano notevolmente in funzione dell'et, del sesso e della razza. Sono
comunque approssimative, perch la quantit spesso ingente di lana rende difficoltosi questi test
fisici. Le misure sono invece molto pi chiare se l'animale stato sottoposto alla tosatura. In linea di
massima, la pecora raggiunge la massima lunghezza a un terzo circa della sua et (pu vivere anche
16-19 anni), poco dopo essere maturata sessualmente. Il peso cambia in virt delle medesime
varianti, ma generalmente paragonabile a quello di un essere umano, oscillando mediamente tra i
50 e i 100 kg.
La pecora viene allevata per il latte, per la carne e per la
lana.
Per quanto riguarda l'Italia, la Sardegna occupa un ruolo
importante nell'industria dell'allevamento di questi animali, ma
rilevante anche in Abruzzo, Molise, Lazio, Sicilia, Toscana,
Campania, Basilicata, Marche e Calabria.
Nel mondo, l'allevamento delle pecore molto diffuso in Australia
(regioni del Nuovo Galles del Sud, Victoria e Australia Occidentale,
dove l'importazione della qualit merinos ha portato all'esplosione del commercio dei prodotti degli
ovini), in Nuova Zelanda (che ha importato moltissime specie americane), in Argentina (con un
commercio indirizzato prevalentemente all'Europa) e in Sudafrica (con il commercio della carne delle
specie locali).
Gli agnelli vengono allevati principalmente per la carne, solo una parte viene infatti allevata per
essere destinata alla riproduzione. tradizione diffusa in molte zone d'Italia mangiare carne d'agnello
nel giorno di Pasqua, l'agnello del resto l'animale sacrificale per eccellenza nelle culture che si
affacciano sul bacino del Mediterraneo. La carne di pecora ha un sapore caratteristico, e dall'odore
particolare, soprattutto se l'agnello molto giovane e di media costituzione.
In molte zone dell'Italia centrale l'agnello da latte, cio con poco pi di un mese di vita, da molti
preferito per la carne tenera, chiamato abbacchio.
Il latte come bevanda molto meno diffuso di quello di bovino, ma largamente impiegato
nell'industria casearia per la produzione di formaggio pecorino e ricotta. In particolare, il latte di
pecora pi ricco in grassi e i suoi prodotti presentano un aroma spiccato molto apprezzato.
La lana, il prodotto che deriva dalla tosatura del vello della pecora, utilizzata fin dall'antichit come
fibra tessile. La qualit differisce a seconda della razza dell'animale e della parte del corpo da cui
proviene. Le razze pi pregiate sono la Merino (presente in Spagna e in Australia), la Disheley
Leicester (a lana lunga e molto soffice) e la Lincoln e la Doron (rare e a lana corta). La lana viene
accuratamente filata e lavorata con metodi piuttosto complessi, per venire poi utilizzata per
fabbricare indumenti caldi, cuscini e materassi.
L'agnello occupa un ruolo fondamentale in molte religioni, soprattutto nel cristianesimo. Esso infatti
simbolo di purezza, di semplicit e di innocenza. Ges Cristo alle volte simboleggiato da questo
animale, come nel caso dell'Agnello pasquale: nel suo ruolo di vittima sacrificale per i peccati
commessi dall'umanit, Ges viene spesso riferito come Agnus Dei, l'agnello di Dio.

La storia della lana


La lana, ricavata da pecore, capre e altri animali, stata probabilmente la fibra pi ampiamente
utilizzata nel corso della storia: dagli antichi Greci e Romani allet comunale, dalla rivoluzione
industriale alla globalizzazione, ogni epoca ha fatto i conti con un uso differente dei tessuti fatti con
questa fibra
La prima protezione
La lana una fibra naturale e si ricava dalla pelliccia di alcuni animali, soprattutto capre e pecore, ma
anche cammelli, lama e conigli. La lana proveniente da pecore e capre per la pi diffusa,
soprattutto nellarea eurasiatica, dove lavorata da millenni. stato infatti il primo rivestimento
protettivo contro i rigori del freddo. Luomo del Paleolitico mancava di tecniche per ricavare dalla lana
i filati da tessere, ma si serviva delle pelli, con annessa pelliccia, prelevate dagli animali che uccideva.
Gi nel 4000 a.C. i Babilonesi erano in grado di filare le lane ricavate dagli ovini che allevavano.
Da bene di autoconsumo, cio prodotto solo per s stessi, la lana divenne ben presto merce di
scambio in ogni civilt. Importanti testimonianze ci sono state tramandate da tutti i popoli
mediorientali e mediterranei dellantichit, ma soprattutto da Greci e Romani. La lana divenne quasi
un simbolo distintivo di queste aree, a tal punto che i Romani, fra i tratti caratteristici con cui
indicavano i barbari, includevano luso di pelli e pellicce, piuttosto che di indumenti di lana.
Merce di scambio nel Medioevo
La civilt europea dellAlto Medioevo si fond principalmente sullallevamento di pecore e capre, da
cui traeva gran parte degli elementi di sussistenza: carne, latte e lana. Gi agli albori del secondo
millennio alcune aree si erano messe in luce per gli allevamenti di razze particolarmente importanti
per la resa di lana. Molto richieste erano le lane provenienti da alcune zone dellInghilterra, della
Germania (Sassonia e Slesia, soprattutto), della Francia (Brie) e dellItalia (Puglia, Basilicata, Lazio), e
specie dalla Spagna, gi famosa nell11 secolo per le pecore merinos, che danno lane di particolare
pregio e morbidezza.
Fu per nel 12 secolo che la lana lavorata divenne merce di scambio assai preziosa. Per restare in
Italia, furono i lanaioli toscani a fare del prodotto finito un genere ricercato su tutte le piazze europee.
Firenze e Prato furono i centri principali, anche se non gli unici, di questa attivit. Prese il via un
fenomeno rapido e progressivo, che si estese anche ad altre regioni come Lombardia e Veneto. Lo
sviluppo di una nuova borghesia mercantile ebbe tra i suoi effetti la nascita delle arti, ossia le
corporazioni che si riconoscevano in una identica attivit. In Toscana (e soprattutto a Firenze) le arti
furono dominate proprio dai mercanti iscritti allarte della lana. Francia, Fiandre e Inghilterra furono
gli altri grandi centri della lavorazione delle lane; i primi due si specializzarono soprattutto nella
creazione di arazzi.
I telai meccanici
Il grande potere in mano ai signori della lana dur fino allavvento dei primi telai meccanici. Fu
linizio di una nuova era, che si inser nel pi ampio e complesso fenomeno della rivoluzione
industriale. I metodi di lavorazione sempre pi standardizzati, che necessitavano di minore
manodopera, portarono nella prima met dellOttocento a forme di dura rivolta in Inghilterra (con i
moti del cosiddetto luddismo, durante i quali gli operai distrussero i telai meccanici delle grandi
fabbriche tessili), e anche in Francia, Belgio e Slesia, una regione dellodierna Repubblica Ceca.

Oggi la produzione di lane diffusa in moltissimi paesi. Tra quelle di alta qualit si imposto il
cashmere, lana molto morbida e calda, ricavata da una razza di capre allevate in una ristretta zona del
Tibet.

Propriet e benefici Formaggio di Pecora


Il formaggio di pecora che ha qualit e propriet nutrizionali eccezionali. Prima di tutto, bisogna
sapere che il latte di pecora il pi ricco di proteine. Contiene altissimi livelli di caseina e questo,
ne fa un ottimo prodotto per la produzione di formaggi. La maggior parte delle persone non ha mai
provato a bere il latte di pecora. E un vero peccato anche perch, il latte di pecora estremamente
delizioso ma soprattutto, un alternativa al latte vaccino. Ha bassi contenuti di lattosio a differenza
del latte vaccino che ne particolarmente ricco. Il latte di pecora esattamente come il latte di
mucca pu essere utilizzato in tutti i modi. Esistono diversi motivi per scegliere il latte di pecora
invece del tradizionale latte di mucca:
Sapore: Il latte di pecora, cos come anche il buon formaggio, ha un gusto veramente ottimo.
Digestione: Come ho detto precedentemente, il latte di pecora ha una quantit di lattosio minore
rispetto al latte di mucca, questo ne fa un latte particolarmente utile per tutte quelle persone con
intolleranza al lattosio. Meno lattosio non significa niente lattosio ma solo quantit minori.
Valori nutrizionali: Quantit di proteine oltre la media. Si calcola che il latte di pecora il latte con la
maggiore concentrazione di proteine. Questo, pu essere utile per chi vuole creare una buona massa
muscolare.
Il sapore del latte di pecora dolce e cremoso. Al gusto, quasi paragonabile al latte di capra, ma non
ha lamarezza o la spiccata sapidit del latte di capra. Formaggi di pecora e yogurt di pecora hanno
meno lattosio rispetto al formaggio di mucca o al classico yogurt che troviamo al supermercato. In
Italia, rarissimo trovare latte di pecora e prodotti come lo yogurt molto pi facile trovare prodotti
a base di latte di capra. Si pu facilmente
trovare il pecorino e la ricotta di pecora.
Pecorino: Con il termine pecorino si indica un
formaggio prodotto con latte di pecora. Il
formaggio pecorino storicamente di origine
mediterranea ma esso, molto diffuso anche
in Romania nei monti della Transilvania e in
citt come Sibiu dove la pastorizia un antica
arte. In Italia, vengono riconosciuti ben 7 tipi
di pecorini differenti Pecorino Romano,
Pecorino Sardo, Pecorino toscano,
Pecorino di Filiano, Pecorino crotonese,
Pecorino Siciliano ed infine, Pecorino di
Picinisco. Il Famoso pecorino viene
classificato in base alla stagionatura. Tra le
stagionature troviamo il pecorino fresco (Il
mio preferito), il pecorino primo sale, il

secondo sale o semi-stagionato oppure il pecorino stagionato. Il pecorino nel periodo di


maggio-giugno ottimo se abbinato con le saporite fave.
Ricotta di pecora: La ricotta di pecora una ricotta che viene prodotta con latte di pecora secondo un
procedimento tradizionale. La ricotta, pur essendo un prodotto caseario, viene classificata come
latticino. I latticini generalmente non vengono ottenuti attraverso la coagulazione della caseina, ma
pi precisamente dalle proteine del siero di latte.
Un tipo formaggio di pecora fresco viene preparato dai pastori in Romania. Il formaggio si presenta
morbido la sua preparazione molto semplice. Qui sotto, possiamo prendere visione in semplici
passi di come viene preparato il classico pecorino.
Potete rimanere sorpresi quando si apprende che il latte di pecora in realt molto pi nutriente del
latte di mucca ma anche di quello di capra tanto sponsorizzato e pubblicizzato in questi ultimi anni.
Anche se esso contiene un alto livello di grasso butirrico, contiene meno grassi saturi rispetto al latte
di mucca o al latte di capra. I grassi nel latte di pecora sono monoinsaturi e polinsaturi, entrambi
grassi essenziali buoni per il nostro organismo. Il latte di pecora contiene anche numerosi trigliceridi
a catena media che aiutano il corpo nel ridurre i livelli di colesterolo. Quali sono i nutrienti presenti
nel latte di pecora e quali i suoi valori nutrizionali?
Ricco di calcio: Il latte di pecora naturalmente ricco di un importante minerale denominato calcio.
La quantit di calcio nel latte di pecora maggiore che nel latte di mucca. Il calcio bene ricordarlo
aiuta a mantenere sane e forti le ossa sostenendo a sua volta il corretto funzionamento di nervi e
muscoli. Inoltre, aiuta il sangue nel processo di coagulazione.
Ricco di vitamina D: La vitamina D come ben si sa, presente in pochissimi alimenti. Il nostro corpo
produce vitamina D grazie allesposizione solare. Il Formaggio di pecora contiene buone quantit di
vitamina D utile soprattutto nella lunga stagione invernale dove i raggi solari diventano sempre meno
disponibili. Aiuta a ottimizzare il metabolismo del calcio, aiuta a ottimizzare il metabolismo del
fosforo, aiuta a prevenire il diabete di tipo 2, linsulino-resistenza, lipertensione, linfarto,
linsufficienza cardiaca congestizia e lictus.
Ricco di vitamina A e vitamina E: Due potentissime vitamine con potere antiossidante. Stiamo
parlando della vitamina A e della vitamina E entrambe riconosciute per combattere oltre i segni
dellinvecchiamento anche numerose malattie sia della pelle che delle mucose. Il latte di pecora
ricco di queste due vitamine.
Ricco di magnesio: Uno dei minerali pi famosi e riconosciuto come miracoloso da moltissime
ricerche scientifiche in ambito salutare. Il magnesio si rivela un arma di difesa per il nostro
organismo contro numerose malattie dei giorni nostri ma non solo. Il latte di pecora naturalmente
ricco di magnesio.

La favola di Esopo Lo scherzo del pastore


Un pastorello conduceva ogni giorno le sue pecorelle a pascolare.
Si annoiava molto e cos decise di fare uno scherzo a tutta la gente del villaggio.
- Aiuto!Aal lupo al lupo. Cominci allora a gridare con quanto fiato aveva in gola.
Tutti i contadini accorsero armati di forconi e randelli, ma quando arrivarono nel grande prato non
videro neanche l'ombra del lupo. Il pastorello rideva a crepapelle :
- Era solo uno scherzo e voi ci siete cascati!!!
Qualche giorno dopo, il pastore, ripet lo stesso e i contadini allarmati giunsero di corsa la prato .
Presto si accorsero che il pastorello si era giocato un'altra volta di loro.
Un giorno arriv d'improvviso un intero branco di lupi; il pastorello cominci a gridare
disperatamente:
- Al lupo al lupo!
Ma i contadini , credendo a un altro scherzo, non si mossero pi. Indisturbati, i lupi, fecero strage di
pecore e agnelli.
CHI MENTE SEMPRE NON E' PIU' CREDUTO QUANDO DICE LA VERITA'

Canzone La pecora nel bosco


La pecora nel bosco, BUM;
la pecora nel bosco, BUM;
la pecora nel bosco, larillarillalero;
la pecora nel bosco, larillarillala.
Vogliam vedere il bosco, BUM;
vogliam vedere il bosco, BUM;
vogliam vedere il bosco, larillarillalero;
vogliam vedere il bosco, larillarillala.
Il fuoco l'ha bruciato, BUM;
il fuoco l'ha bruciato, BUM;
il fuoco l'ha bruciato, larillarillalero;
il fuoco l'ha bruciato, larillarillala.
Vogliam vedere il fuoco, BUM;
vogliam vedere il fuoco, BUM;
vogliam vedere il fuoco, larillarillalero;

vogliam vedere il fuoco, larillarillala.


L'acqua l'ha spento, BUM;
l'acqua l'ha spento, BUM;
l'acqua l'ha spento, larillarillalero;
l'acqua l'ha spento, larillarillala.
Vogliam vedere l'acqua, BUM;
vogliam vedere l'acqua, BUM;
vogliam vedere l'acqua, larillarillalero;
vogliam vedere l'acqua, larillarillala.
Il bue l'ha bevuta, BUM;
il bue l'ha bevuta, BUM;
il bue l'ha bevuta, larillarillalero;
il bue l'ha bevuta, larillarillala.
Vogliam vedere il bue, BUM;
vogliam vedere il bue, BUM;
vogliam vedere il bue, larillarillalero;
vogliam vedere il bue, larillarillala.
Michele l'ha ucciso, BUM;
Michele l'ha ucciso, BUM;
Michele l'ha ucciso, larillarillalero;
Michele l'ha ucciso, larillarillala.
Vogliam veder Michele, BUM;
vogliam veder Michele, BUM;
vogliam veder Michele, larillarillalero;
vogliam veder Michele, larillarillala.
La morte l'ha rapito, BUM;
la morte l'ha rapito, BUM;
la morte l'ha rapito, larillarillalero;
la morte l'ha rapito, larillarillala.
Vogliam veder la morte, BUM;
vogliam veder la morte, BUM;
vogliam veder la morte, larillarillalero;
vogliam veder la morte, larillarillala.
La morte non si vede, BUM;
la morte non si vede, BUM;
la morte non si vede, larillarillalero;

la morte non si vede, larillarillala.


La storia finita, BUM;
la storia finita, BUM;
la storia finita, larillarillalero;
la storia finita, larillarillala.

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