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Certificazione Frigoristi
Regolamento CE n.842/2006
FLUIDI FRIGOGENI
1. Definizioni e requisiti
2. Sviluppo storico
3. Refrigeranti sintetici
4. Sicurezza
5. Propriet fisiche
6. Compatibilit ambientale
DEFINIZIONI E REQUISITI
Definizione:
sostanze fatte circolare all'interno di una macchina frigorifera i cui
cambiamenti di stato sono all'origine della produzione di energia
frigorifera (o termica nelle macchine a pompa di calore)
Requisiti dei fluidi frigorigeni
Stabilit alle condizioni di impiego
Inerzia nei confronti dei materiali utilizzati per il circuito frigorifero
Compatibilit con i lubrificanti impiegati
Compatibilit ambientale
SVILUPPO STORICO
QUATTRO GENERAZIONI
Prima generazione
Utilizzo per 100 anni: 18301930
Fluidi :
Ammoniaca, anidride carbonica, anidride solforosa, etano , cloruro di
etile e di metile;
Vantaggi:
Facilmente reperibili nel mercato;
Svantaggi:
Tossici o infiammabili;
Seconda generazione
Utilizzo per 60 anni: 18311990
Fluidi :
Fluidi sintetici alogenati:
- Clorofluorocarburi CFC
- Idroclorofluorocarburi HCFC
- Ammoniaca NH3 (R717)
Vantaggi:
Maggior sicurezza di impiego;
Svantaggi:
Inquinanti.
Terza generazione
Utilizzo dal 1991
Fluidi :
Fluidi sintetici senza Cloro:
- Idrofluorocarburi HFC
-Ammoniaca
-Idrocarburi (propano, isobutano)
Vantaggi:
Maggior compatibilit ambientale (buco ozono);
Svantaggi:
Gas serra.
Quarta generazione
Utilizzo dal 2010
Fluidi :
Fluidi naturali (Idrocarburi, CO2, Ammoniaca)
Vantaggi:
Maggior compatibilit ambientale (buco ozono, effetto serra);
Svantaggi:
Potenziale pericolosit
In fase di sviluppo
REFRIGERANTISINTETICI
Refrigeranti sintetici puri - Caratteristiche
Molecola : Famiglia dei composti Alogeno (F,Cl) -derivati, cio Idrocarburi pi
semplici, con parziale o totale sostituzione degli atomi di idrogeno con atomi di
alogeni (fluoro o cloro).
Cio da un Idrocarburo semplice [atomi di carbonio (C) e Idrogeno (H)] :
REFRIGERANTISINTETICIPURI
Sistemadinumerazione
Esempio:R11
Primacifradadestra:numerodegliatomidiFluoro1
Secondacifradadestra1:numerodegliatomidiIdrogeno
0
Terzacifradadestra+1:numerodegliatomidiCarbonio1
IlnumerodegliatomidiClororisultadallevalenze che
restanodasaturareallatomodiCarbonio.
MISCELE
Caratteristiche
Miscele azeotropiche: cambiamenti di fase a temperatura costante. Si
comportano cio come i refrigeranti puri (es. R502)
Miscele zeotropiche: cambiamenti di fase con variazione di temperatura
(glide) (es. R407)
Il glide pu provocare una variazione della composizione della miscela (con
frazionamento in pi componenti), con due possibili conseguenze:
scadimento delle prestazioni;
trasformazione della miscela in infiammabile, se una delle componenti di
frazionamento infiammabile.
MISCELAAZEOTROPICA
MISCELAZEOTROPICA
Miscele
Caratteristiche
Quasi azeotropi: Miscele di sostanze diverse che presentano
solo un leggero scorrimento (GLIDE) delle temperature di
evaporazione e condensazione, durante i cambiamenti di stato.
Non provocano effetti apprezzabili su prestazioni, funzionamento
e sicurezza dellimpianto (R410a - ecc.)
SICUREZZA
Standard ANSI/ASHRAE 34: sigla Lettera + Numero
Tossicit : Lettera
con riferimento ai valori TLV-TWA (Thresold Limit Value Time
Weighted Average)* in corrispondenza di una concentrazione <
400 ppm in Volume.
A : Bassa tossicit B : Alta tossicit
(*) esprime la concentrazione limite, calcolata come media
ponderata nel tempo (8 ore/giorno; 40 ore settimanali), alla quale
tutti i lavoratori possono essere esposti, giorno dopo giorno senza
effetti avversi per la salute per tutta la vita lavorativa.
SICUREZZA
Standard ANSI/ASHRAE 34: sigla Lettera + Numero
Infiammabilit : Numero
corrisponde ai valori LFL (Lower Flammable Level)** definiti a 21
C, P=101 kPa (1 atm)
- Classe 1 : Non infiammabile
- Classe 2 : Bassa infiammabilit : LFL > 0.10 kg/mc
- Classe 3: Alta infiammabilit: LFL < 0.10 kg/mc oppure PCI >
19.000 kJ/kg
(**) LFL= Limite Inferiore di Infiammabilit: la concentrazione percentuale
minima del fluido miscelato con aria alla quale pu avvenire la combustione.
SICUREZZA
Tossicit :
LetteraA:Bassatossicit B:Altatossicit
Infiammabilit :
NumeroClasse1:NoninfiammabileClasse2:Bassa
infiammabilit Classe3:Altainfiammabilit
Limitepratico :
Valorediconcentrazionemassimaconsentito
3.PROPRIET TERMODINAMICHE
viscosit : BASSA sempre
coefficiente di conduttivit termica: ALTO sempre
Altri parametri: dipende dallapplicazione
Es: Volume specifico
Compressori volumetrici: meglio valore basso (cilindrata minore)
Compressori centrifughi: meglio valore elevato (larghi passaggi del gas e
maggiori rendimenti)
Pressione
Quasi tutti i fluidi, tranne R-123, a pressione ambiente sono vapori.
Si deve avere possibilmente:
Pressioni di evaporazione ELEVATE,
pressioni di condensazione il pi BASSE possibile.
Volume specifico
Compressori volumetrici: meglio valore basso (cilindrata minore)
Compressori centrifughi: meglio valore elevato (larghi passaggi
del gas e maggiori rendimenti)
Entalpia
La differenza tra lentalpia del refrigerante saturo allo stato
liquido e allo stato di vapore, in corrispondenza di T
evaporazione, il calore latente di evaporazione.
Effetto frigorifero
La differenza tra lentalpia del refrigerante saturo allo stato liquido
(a T condensazione) ed allo stato di vapore (a T evaporazione),
leffetto frigorifero.
Rendimento
Il coefficiente di prestazione COP il rapporto tra leffetto
frigorifero ed il lavoro di compressione. Dipende dal valore di T
critica e calore specifico.
I valori della tabella dopo sono calcolati nel caso di
tevap = -15C, tcond=30C, compressione isoentropica, assenza
di surriscaldamento e sottoraffreddamento
COMPATIBILIT AMBIENTALE
Buco nellozono
Ozono: filtra la radiazione ultravioletta, che altrimenti causerebbe
alterazioni alle cellule
Storia nel1974:
Mario Molina e Sherwood Rowland ipotizzarono effetto distruttivo
dei CFC su strato ozono stratosferico:
deducono una correlazione con la presenza di CLORO, che d il
via ad una serie di reazioni che portano alla distruzione
dellozono. Azione pi distruttiva a basse temperature.
Buco nellozono
- 1985: conferme dellesistenza del buco nellozono sopra
lAntartide.
- 1995: Nobel per la chimica a Molina e Rowland.
- 1990: rapporto UNEP
dal 1986 sempre riscontrato un buco nellozono sopra lAntartide
assottigliamento medio del 50%. Esteso 16mln km2 nel 2000.
verificato fenomeno analogo nelle zone artiche, con effetti meno
pronunciati, nulli in alcune zone (a seconda delle temperature)
mai verificati buchi in zona equatoriale
a medie latitudini, diminuzione del 5%
Dal 2000, CFC al bando
ASHRAE N
(classe)
Composizione
(f. di massa %)
NBP (C)
(bolla/glide)
ODP
(R-11=1)
GWP
(CO2=1)
Sostituto di
Note
R-22
(A1)
-40,9
0,055
1700
R-134a
(A1)
-26,1
1300
HCFC-22
CFC-12
HFC
HCFC
R-404A
(A1/A1)
R-125/143a/134a
(44/52/4)
(-46,5/0,8)
3700
R-502
HCFC-22
miscela quasi
azeotropica HFC
R-407C
(A1/A1)
R-32/125/134a
(23/25/52)
(-44,0/7,2)
1600
HCFC-22
miscela zeotropica
HFC
R-410A
(A1/A1)
R-32/125
(50/50)
(-52,7/0,1)
1900
HCFC-22
miscela quasi
azeotropica HFC
R-410B
(A1/A1)
R-32/125
(45/55)
(-51,8/0,1)
2000
HCFC-22
miscela quasi
azeotropica HFC
R-717
(B2)
-33,3
trascur.
HCFC-22
fluido
naturale
(ammoniaca)
R-290
(A3)
-42,1
HCFC-22
fluido
naturale HC
(propano)
235
235
-2
Flusso
riflesso
342
235
Flusso radiante
solare medio
incidente
riflesso da
nubi, aerosol
e atmosfera
emesso
dallatmosfera
165
77
assorbito
67 dallatmosfera
24
78
latente
riflesso dalla
superficie
30
168
assorbito dalla
superficie
convezione
evaporazione
350
emesso
dalle
superficie
390
30
Flusso
radiante
infrarosso
emesso verso
lo spazio
40 Finestra
atmosferica
Gas serra
324
Flusso
radiante
atmosferico
324
assorbito dalla
superficie
IMPATTO AMBIENTALE
Europa Ovest
Precedente USSR
Europa non OEDC
Medio Oriente
0,47
0,44
0,79
0,63
USA
Canada
Nuova Zelanda
Australia
Giappone
Africa
Asia
Cina
America Latina
0,65
0,24
0,13
0,82
0,47
0,77
0,66
0,88
0,14
Giappone 0,47
Sud Africa 1,03
Nuova Zelanda 0,13
DISTRIBUZIONE DEI DUE TERMINI DEL TEWI PER DIVERSE APPLICAZIONI DELLA
REFRIGERAZIONE
HR
RRC
RRP
CC
UAC
MACC
MACP
HR : FRIGORIFERI DOMESTICCI
RRC : REFRIGERAZIONE COMMERCIALE, STATO CORRENTE
RRP : REFRIGERAZIONE COMMERCIALE, IN PROSPETTIVA
CC : REFRIGERATORI D ACQUA COMMERCIALI
UAC : CONDIZIONATORI AUTONOMI
MACC : CONDIZIONATORI AUTOVEICOLI, STATO CORRENTE
MACP : CONDIZIONATORI AUTOVEICOLI, IN PROSPETTIVA
IMPATTO AMBIENTALE
Esempio di calcolo delle emissioni:
Potenza elettrica richiesta: 100 kW
Potenza termica richiesta: 160 kW
Le emissioni orarie sono mostrate nel grafico seguente
59,5
69,4
83,3
60,0
19,2
60,0
24
60,0
32
Caldaia a condensazione
60,0
31,7
Caldaia tradizionale
60,0
0
20
37,0
40
60
EE riscaldamento
metano
80
100
31/12/1994 EUROPA
HCFC :
31/12/2003 PRODUZIONE
31/12/2014 SERVIZIO
HFC
NESSUN LIMITE
Basso
effetto
serra
Alta
efficienza
termodinamica
Non tossicit
e non
infiammabilit
Compatibilit
con i
materiali
Non
danneggiare
lozono
Caratteristiche
generali richieste
per la ricerca
Sostituibilit
impianti
esistenti
Stesse
pressioni
di lavoro
Stesse
caratteristiche
termodinamiche
HFO OLEFINE
HFO 1234yf : CF3CF=CH2
HFO 1234ze (E): CF3CH=CHF
Molto reattivi con radicali OH dellatmosfera: Vitabreve
Contatti
Ing. Diego Danieli
ingdiegodanieli@libero.it
www.diegodanieli.it
23/04/2013
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