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INTERNATIONAL SCHOOL OF GENOA GREGORIO ROMAIRONE

ANNO SCOLASTICO 2009/2010 RELAZIONE DI EDUCAZIONE FISICA

IL CALCIO

Il calcio è uno sport di squadra, nel quale si scontrano due formazioni composte
ciascuna da undici giocatori. Per praticarlo sono utilizzati un pallone sferico di cuoio
ed un campo di gioco rettangolare con due porte.

Il gioco è regolamentato da una serie di norme codificate e il suo obiettivo è quello di


segnare più punti.
Ho scelto questo sport per la mia tesina in quanto lo pratico già da qualche anno a
livello agonistico ed è la mia passione.
La semplicità delle sue regole, il fatto che non richieda attrezzature speciali, l’
estrema adattabilità ad ogni situazione lo ha reso uno sport popolarissimo praticato in
tutto il mondo.
E’ sport olimpionico dalla II Olimpiade moderna. Di origine arcaica, si fa derivare
dai cinesi ma era praticato anche in Giappone, in Grecia e presso gli antichi romani.

La sua affermazione nell’era moderna si deve all’ Inghilterra che ha contribuito alla
sua diffusione nel XIX secolo dapprima nel resto d’ Europa, in Sud America e poi in
tutto il mondo.
La competizione calcistica più importante è il Campionato mondiale di calcio, che si
disputa ogni quattro anni ed è l’ evento sportivo più seguito in assoluto.
La nascita di questo sport si deve alla sua pratica nei college britannici e in
particolare all’ Università di Cambridge dove sono state stilate le prime basilari
regole di gioco. Una in particolare consentiva l’ uso delle mani solo in determinati
casi ed è quella che ha portato alla distinzione netta col gioco del rugby e della
pallamano.
Il 24 ottobre 1857 a Sheffield, Nathaniel Creswick ha fondato la prima squadra di
calcio della storia: lo Sheffield FC, e ha aggiunto altre regole riguardanti la durata
della partita. Nella stessa città, successivamente, si è giocata anche la prima
competizione di calcio della storia.
A Londra è stata fondata la Football Association, prima federazione calcistica
nazionale, e nel 1888 si è tenuto il primo campionato inglese. Dall’ Inghilterra il
calcio viene esportato in tutta Europa ad opera di emigrati di ritorno dall’ Inghilterra
stessa e da inglesi momentaneamente residenti all’ estero.
In Sudamerica sono stati gli stessi marinai inglesi a farlo conoscere e i brasiliani e gli
uruguaiani sono divenuti ben presto più abili dei maestri stessi.
Nel 1904 si è costituita la Federation Internationale de Football Association ( FIFA )
a cui si sono affiliate le varie federazioni nazionali.
Le regole del calcio approssimativamente stabiliscono che:
1) il gioco si svolge su un campo erboso rettangolare lungo circa 100 metri e largo
circa 68, preferibilmente in erba naturale, delimitato ai lati da righe bianche, al cui
centro dei lati minori sono sistemate due porte munite di reti, lunghe 7.3 metri e alte
2.5 metri.
2) ogni partita dura 90 minuti ( più eventuale tempo di recupero per gioco fermo ) e
viene suddivisa in due frazioni da 45 minuti ciascuno, intervallate da un periodo di
riposo non superiore ai 15 minuti.
3) scopo della partita è far entrare il pallone nella porta avversaria.
4) vince chi totalizza più punti e se il risultato è uguale si ha parità.
5) il gioco si effettua coi piedi o altre parti del corpo ad eccezione delle mani che
solamente il portiere può usare e solo all’interno della propria area di rigore.
6) il giocatore che commette un’ azione scorretta (fallo) contro l’ avversario provoca
l’ intervento dell’ arbitro di gioco che assegna un calcio di punizione contro la sua
squadra. La squadra che lo subisce ha diritto a formare una barriera difensiva a una
distanza minima di 9.15 metri dal punto di battuta.
7) se il fallo viene commesso nella cosiddetta area di rigore si assegna il calcio di
rigore, battuto da 11 metri davanti alla porta.
8) se il pallone viene lanciato oltre la linea di porta da un giocatore della squadra che
difende, un giocatore della squadra attaccante dovrà battere un calcio d’angolo.

9) il fuorigioco, che prevede che, in caso di passaggio al proprio attaccante, tra questi
e la linea di porta, ci debbano essere almeno due giocatori in difesa ( portiere incluso)
perché l’ azione di gioco possa continuare. In caso contrario si avrà un fallo.
Il pallone da calcio è una sfera riempita d’aria gonfiata a pressione della
circonferenza di c.ca 69 cm e del peso di c.ca 430 gr e ricoperta da cuoio.
Un tempo aveva una forma piuttosto irregolare e veniva ricavato dalle vesciche dei
maiali.
Le due maggiori case di produzione di palloni sono la Adidas e la Nike.
I ruoli principali del calcio sono : il portiere, il difensore, il centrocampista e l’
attaccante.
La partita viene diretta da un arbitro supportato da due guardalinee.
L’ arbitro ha il potere di punire un calciatore ed anche un allenatore o un qualsiasi
dirigente presente in panchina, per cattiva condotta, gioco violento o proteste. L’
ammonizione sarà rappresentata da un cartellino giallo e l’ espulsione da uno rosso.
Il modulo di gioco classico è quello inventato dagli inglesi e cioè il 4-4-2.
Successivamente alla scuola inglese si è fatta strada nel tempo dapprima la scuola
calcio ungherese seguita dall’Italia, Olanda, Germania, Francia, Spagna e Portogallo.
Capitolo a parte è il Brasile il cui calcio rappresenta la massima espressione
dell’allegria e del puro divertimento volto ad intrattenere. E poi ancora Argentina,
Uruguay, Sudamerica, Europa dell’est, Balcani, Nord Europa e per ultime in ordine
di apparizione Africa, Asia ed Australia.
Ogni nazione ha un suo campionato e partecipa in base al merito a manifestazioni
internazionali.
Alcuni dei più grandi campioni rimasti nel cuore dei tifosi sono l’ inglese Best, l’
ungherese Puskas, il portoghese Eusebio, l’ italiano Rivera, l’ olandese Cruijff, il
francese Platini, il brasiliano Pelè e l’ argentino Maradona.
Bibliografia

• Giorgio Tosatti , Il Grande Calcio – Enciclopedia del calcio mondiale, Fabbri


Editori, 1988
• Marco Anelli; Giovanna Calvenzi, Il calcio, Milano, Federico Motta, 2002
• Antonio Barillà, Lucentissimo l’ opposto cuoio delle scarpe e della testa – piccole
storie all’ alba del calcio, Milano, Sedizioni, 2008

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